08/06/2020 20:08 |
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Ciao a tutti. Ho un paio di questioni da porre.
1) Sto studiando la vicenda di un priogniero a Mauthausen nella prima guerra. Nella sua corrispondenza chiama "coponi" le corone austriache che aveva a disposizione. Qualcun altro ha sentito impiegare questo nome (e se sì, nello stesso contento/periodo)?
2) Qualcuno mi sa dire se all'epoca della prima guerra in Val Dolce
(copio dalla rete: La sella di Val Dolce è una ampia depressione erbosa sulla cresta di confine con l'Austria che separa le Pale di San Lorenzo dallo Zottach Kopf. Può essere raggiunta dal passo del Cason di Lanza attraverso il sentiero CAI n.438.)
c'era una passaggio obbligato per chi rimpatriava, c'era una qualche caserma, un punto di ritrovo, una zona quarantena e cosi via? Ad un certo punto un sottotenente "viene visto in Valdolce" (scritto attaccato, non so se è un errore dello scrivente o esiste una qualche Valdolce che risponda poi alle domande di cui sopra) pare durante il suo rimpatrio, come invalido/raccomandato nel gennaio del 1918.
Grazie |
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08/06/2020 20:49 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.006
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Nella legislazione del Regno delle Due Sicilie "coppone" voleva dire cedola. Era una italianizzazione (si può dire "napoletanizzazione" ? ) del francese "coupon".
Quindi quando il tuo prigioniero parlava di coponi si riferiva forse a delle cedole e non alle corone, che, tra l'altro, non credo circolassero nei campi di prigionia.
Di dove era questo soldato ? Era meridionale ?
Su Val Dolce, invece, non so che dirti: ammetto di non averla neanche mai sentita nominare.
Ciao |
08/06/2020 20:59 |
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Grazie. Non era meridionale, era comasco. Inoltre parlava sempre di corone, le cita decine di volte, sempre corone, o danari o denari, non ci sono altre forme.
Coponi in realtà compare due o tre volte. Esempi
"... vaglia speditomi di £ 100 che riscossi poi £ 148:95 in coponi ..."
e
"... ho ricevuto un vaglia di £ 30 (trenta) ed ho riscosso corone 30 - trenta ..." |
09/06/2020 10:58 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.007
| Registrato il: 23/02/2012
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Ecco, appunto: è come dicevo io.
Quando ad un prigionero arrivavano dei soldi da casa, mediante vaglia, l'amministrazione dei campi gli consegnava,invece delle banconote, dei "buoni" con cui si potevano fare spese all'interno del campo stesso. Fuori del campo, invece, quei foglietti di carta non valevano assolutamente nulla, per cui in caso di fuga erano inutili... |
09/06/2020 11:05 |
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| Registrato il: 09/10/2018
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Grazie. Eppure al 90% le chiama "corone", come mai?
Altra domanda, visto che sei pratico: il tasso di cambio poteva variare? Si trovano, nello stesso autore, cambi decisamente diversi ... grazie |
10/06/2020 09:34 |
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AleAle18, 09/06/2020 11:05:
Grazie. Eppure al 90% le chiama "corone", come mai?
Altra domanda, visto che sei pratico: il tasso di cambio poteva variare? Si trovano, nello stesso autore, cambi decisamente diversi ... grazie
All'interno dei campi erano in uso dei buoni o tagliandi che erano delle vere e proprie banconote (corone) che però valevano unicamente all'interno del campo.
Esistevano sia banconote che monete e tutte rigorosamente personalizzate con il nome del campo di concentramento.
Allego una corona in uso nel campo di concentramento di Freistadt e una corona utilizzata nel campo di concentramento di Marchtrenk.
Ciao
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Danilo
Socio ASCeT Tessera N. 27 |
10/06/2020 13:23 |
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Ti ringrazio moltissimo. Saluti |
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