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Misa

Ultimo Aggiornamento: 15/07/2020 20:24
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Eccomi qui a tentar la sorte!

Pg: Misa
Il pg con il quale mi propongo è un pg ormai di vecchia data, motivo per cui non scriverò tutto il BG precedente, ma solo quanto giocato dal mio ritorno in game fino ad ora.
Ho cercato di legarlo comunque con coerenza (spero) con la fine dello stato di cose della pg quando lasciai appunto il game, per questa ragione viene citata all'inizio del BG una razza di gioco non più esistente, per il resto ho cercato di intrecciarlo al Bg che avevo scritto e giocato fino ad ora.
Per questa ragione la "corruzione" che descrivo e immagino comincia nel passato, protraendosi fino al presente. Mi rimetto quindi al parere del moderatore nel caso non andasse bene la successione temporale che ho immaginato.


Detto ciò lascio alla lettura BG....


Music di riferimento per la lettura u.u: www.youtube.com/watch?v=sUBcvEKmtlA&list=RDMMgyXCAQe1UEE&...




Il Germe Lich strinse tra le sue mani il cristallo che conteneva la sua anima, la sua energia vitale, pronto a cambiare corpo. Aveva bisogno di un nuovo aspetto per esser in grado di continuare la sua missione, di anima in anima, di corpo in corpo. La sua magia e la sua essenza venne richiamata ed abbandonò il corpo di quella mezz’elfa.
Un tonfo e poi il silenzio.
Un corpo esanime, in fin di vita giaceva immobile al suolo. La Morte, lenta, stava arrivando a stanarla. I battiti diminuivano, sempre più fiochi, sempre più lenti… la luce della vita si stava abbassando, si stava spegnendo. La Morte aveva allungato una Mano sopra il corpo che da mesi era privo di coscienza. La sua anima era stata divorata quando quella Bestia aveva preso il suo corpo, ormai alcuni anni prima. Ecco perché la Mano di Morte strisciava per afferrarla, sempre più vicina, sempre più vicina…. Nessun corpo può vivere a lungo con un’anima in frantumi, spezzata, era un corpo bloccato a metà strada, in quel limbo dove le dimensioni si avvicinano.


Nella sua dimensione l’Ombra strisciava, spostandosi di ombra in ombra, negli angoli delle cose, nei loro punti di contatto, nelle zone di confine, ma presente. Strisciava sinuosa nel Piano delle Ombre, evitando i luoghi che non le aggradavano, lasciando alle altre Ombre il primato della scena. Non faceva per lei. Per lei erano i luoghi più nascosti, in vista, ma non visibili. Quelli da cui poter vedere le cose, senza essere vista. Ombra tra le ombre, silenziosa nel silenzio, Densa ed Oscura, Rapida e Scaltra, su quel Piano che rappresentava il luogo perfetto per ognuno dei suoi simili. Alcuni di loro amavano quel luogo e se ne sentivano padroni incontrastati, altri volevano espandere oltre la propria oscura essenza, come richiamati dalla certezza che altri luoghi necessitassero della loro presenza. E di queste ombre Eko faceva parte, sentiva esserci altro oltre a quel Piano, altro che necessitava della loro concreta e costante presenza, in quella necessità sempre maggiore di espandere i propri confini, di espandere il potere delle ombre, per portar l’Ombra ad espandersi sempre di più. Eko portava l’Ombra di morte dove l’aggradava, dove riteneva necessario farlo o ancora portava l’ombra là dove le veniva richiesto e se decideva che di portare a termine quella richiesta, allora procedeva come da sempre ogni Ombra Sin, la sua stirpe, sapeva fare.
E con il favore della notte del suo Piano, Eko si stava muovendo, cercando qualcosa che avrebbe soddisfatto la sua ricerca, stava usando la sua Oscura Magia di morte, le parole d’Ombra smisero di esser pronunciate e fu a quel punto che l’Ombra potè osservare qualcosa: un punto più chiaro, più inconsistente era apparso sul terreno davanti a lei. Gli occhi lo osservavano, mentre la sua essenza inconsistente accarezzava i bordi di quello strano chiarore, che ombra non era. E quel chiarore iniziò a fratturarsi ed in poco tempo mille crepe si disegnarono al suo interno, crepe scure, più scure della notte, più dense dell’ombra.. era crepe che non contenevano che Vuoto. Eko non sapeva che cosa fosse, ecco perché le sue spire d’ombra decisero di muoversi verso quelle spaccature, verso il vuoto che sentiva in esse, per toccarlo, per riempirlo e cercar di comprenderlo.



Fu in quel vuoto che l’Oscurità delle Ombre trovò rifugio, annidandosi in quelle fratture, in quelle lacerazioni che il Mostro Lich aveva lasciato. E quando la Mano della Morte arrivò a Misa, per afferrarla, per portarla con sé, scoprì ciò che in quelle lacerazioni nella sua anima si annidava: l’Ombra. Piccola e scaltra, densa ed oscura. L’Ombra danzò attorno alla Mano di Morte e si parlarono, e strinsero un patto. E dopo, la Morte tornò nel suo Regno. Fu allora che Misa, la mezzelfa, o quel che di lei restava, si svegliò, nelle case di guarigione di Sylan. Fu allora che quella mezzelfa aprì gli occhi su un mondo che non ricordava. Fu allora che capì di essere Nessuno. Non conosceva il suo nome, non il suo passato, non il suo presente e questo la portò a pensare che non ci sarebbe stato neppure un futuro, completamente ignara di quel che le era successo, di ciò che era stato pattuito dall’Ombra e dalla Morte, ignara di ciò che si nascondeva nelle profondità di sé.

Nessuno, era nessuno.

Ma in quel corpo, nei recessi di quelle spaccature che si erano create, c’era quell’Ombra, che desiderava crescere, che desiderava espandersi, creare una tana accogliente per lei, e si sa che sul Piano delle Ombre le cose del mondo sono diverse da come le conosciamo sull’Aengard. E fu così che l’Ombra iniziò a scavare, a graffiare, a tingere di nere tinte dall’interno quei frammenti di anima senza struttura, per rendere quel corpo a somiglianza di ciò che conosceva. Questo aveva delle conseguenze per il corpo e la mente mortale di quella mezzelfa. Misa sentiva ogni cosa appiattita, con poche e piatte sfumature. Le emozioni erano qualcosa di distante, le cose del mondo, prive di interesse, niente sembrava interessarle, niente sembrava destare la sua attenzione, la sua curiosità. Il volto, da sempre pallido, lo sembrava ancor di più, scavato da quell’Oscurità che si muoveva nei recessi della sua interiorità, che lenta stava ricoprendo ogni cosa. E nella notte, quella mente mortale, vedeva cosa stava accadendo, vedeva oscurità, angoscia e silenzio che si organizzava per tenderle un agguato, da recessi a lei incomprensibili. Ma si sa, i mortali non conoscono le Ombre, ecco perché il nome che venne dato loro da Misa fu incubi. Tutto sembrava appiattito in quella vita priva di identità e questo portò quella mezzelfa ad avvicinarsi a qualcosa di pericoloso: alla Morte. Decise che non voleva più essere Nessuno e che avrebbe preferito Morire, piuttosto che continuare in quella che non riusciva a reputare vita, in quell’esistenza di cui non vedeva il passato e così, neanche il futuro. Ma quando tentò di togliersi la vita non riuscì perchè la Morte e l’Ombra avevano un patto. Misa venne curata da un uomo che la soccorse, la portò a Namsos con sé per studiare per lei alcune pozioni ed alcuni intrugli che le avrebbero permesso almeno di dormire senza incubi. Rimase a Namsos per qualche tempo e poi Misa ripartì.


[GIOCATO ATTUALE + ipotesi di "fine" della corruzione]
La mezz’elfa sembrava aver perso interesse per ogni cosa, viaggiava perché non riusciva a legarsi a niente, rubava quel poco che le serviva per mangiare, cacciava quando non riusciva a trovare soldi, dormiva dove capitava, non aveva importanza. Nemmeno la morte l’aveva voluta.
Continuò a vagare così fino a quando arrivò a Conca del Tuono.

Fu lì che l’Ombra ascoltò quanto stava succedendo a quella mezz’elfa, dai recessi della sua anima. Qualcuno nella Valle accese in Misa il barlume della speranza di ritrovare la verità, di ritrovare quello che la mente aveva perduto: i suoi ricordi e la sua identità. I passi volsero verso Dalsida, alla ricerca di quel passato che non ricordava più e proprio quello che scoprì la vide protagonista di un passato di Magia e Morte, Necromanzia e Fede.


Ed Eko, pronta a sfruttare quell’occasione per sé decise di sospendere il suo lavoro di corruzione, almeno per un poco, decisa ad ascoltare da quei recessi ogni cosa che la mezz’elfa scopriva, memorizzare ogni cosa che la mezz’elfa vedeva. In agguato, ancora una volta, silenziosa e scaltra per avere qualcosa in più, prima di completare il lavoro, prima di arrivare là dove bramava di essere più di ogni altra cosa, la mente della mezz’elfa. E quando la mezz’elfa tornò a conoscere ciò che le apparteneva, la magia, fu allora che la strada, per l’Ombra, venne spianata. E quando ebbe saputo abbastanza, Eko tornò a graffiare, a lacerare, a scavare, sempre più in profondità, sempre più a fondo per raggiungere non solo il corpo, ma anche la mente di quella mortale creatura, con nuova determinazione e forza.



Gli incubi tornarono, più aggressivi che mai, più vividi di sempre, più spaventosi di quanto Misa potesse immaginare. E divennero sempre più tangibili, sempre più reali, facendo credere alla mezz’elfa di star impazzendo.
E con la precisione e le freddezza della sua Stirpe, dopo aver preparato a lungo il terreno, Eko sgusciò fuori da quei recessi, sfruttando la magia di cui ora la mezzelfa aveva conoscenza e capacità. Colpi precisi, densi e rapidi quelli che l’Ombra, con la sua magia, sferzò per completare il lavoro, in quella lotta impari che si stava svolgendo.
E quando anche la mente fu di Eko, non c’era più traccia di quella mezz’elfa.



Stirpe: Sin

Allineamento: Neutrale Malvagio

Immagine Ombra Eko
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02/06/2020 21:51
 
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Ben lieto di vedere la tua candidatura come Ombra, conosco molto bene come giochi ed il tipo di impegno che metti nei tuoi personaggi ormai da diversi anni ma,
c'e' un ma,
si tratta di una razza nuova ed insieme vediamo di snocciolare bene ogni questione legata al tuo BG che so interamente giocato.

Da quel che scrivi sei intenzionata ad essere corrotta dalla magia oscura delle ombre, pensando sia possibile che l'ombra abbia cercato proprio te.

Facciamo alcuni passi indietro, secondo te,
quell'ombra di cui parli, Eko, come ha fatto ad essere sul piano Aengardiano?

Perchè quell'ombra se ne sarebbe stata "buona" e "silente" nell'oscurità aspettando un quasi cadavere da ammorbare?

Visto che abbiamo giocato insieme, trovi possibile che Payn non abbia percepito che ci fosse un'altra ombra nell'ambiente quando ti ha incontrata?

Perchè, se hai scelto di non creare un nuovo personaggio non hai pensato che la corruzione potesse avvenire semplicemente perchè a contatto, in una certa maniera, con creature del piano delle ombre?

Non esiste risposta giusta o sbagliata, voglio solo capire e non è detto che scrivendoti che non esiste una risposta giusta o sbagliata non ci sia il tranello.

Applauso Ombre.
A te la parola piccola Misa.

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03/06/2020 14:08
 
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Sul come ha fatto ad esser sul piano Aengardiano e sullo scegliere "proprio me" provo a spiegarlo meglio, rispetto al bg sopra.

Ho immaginato Misa e la sua anima andare in frantumi quando la creatura Lich ha abbandonato il suo corpo.
IN questo andare in frantumi Misa ha rischiato di morire, proprio perchè una tale magia è difficile da sopportare in un corpo mortale.
E in questo limbo di "coma" ho immaginato che appunto le dimensioni varie potessero assottigliare i loro confini
Durante questo momento di "coma", chiamiamolo così, parallelamente, nel Piano delle Ombre, Eko cercava un modo per oltrepassare la dimensione del Piano delle Ombre. Ed in seguito ad uno dei suoi tentativi, la sua magia è riuscita in qualche modo a creare quella sorta di "porta", ma casualità vuole.. non direttamente sulla dimensione dell'Aengard, ma aprendola direttamente sull'anima in frantumi, che nel Bg descrivo come "punto più chiaro che poi va in frantumi".
Diciamo quindi che Eko non ha scelto Misa, ma nel suo tentativo magico di ricerca di questo passaggio, si è ritrovata davanti quest'anima in frantumi che ho immaginato come "punto debole" di possibile passaggio. Quindi non era sul Piano Aengardiano, ma era nel Piano delle Ombre, e da questo ha scorto/trovato quel passaggio, quella possibilità. Ragione per cui l'Ombra non aveva idea di dove sarebbe finita allungando le sue spire d'Ombra verso quella breccia, aperta dal Piano delle Ombre, lo ha scoperto solo dopo, una volta che ha deciso di insinuarsi in quelle frattura, come tentativo, come possiblità. Quindi una volta oltrepassata la breccia si è ritrovata nell'anima di Misa, e la scelta poteva essere, tornare indietro sul piano delle ombre o tentar di prender dominio con la sua magia di quel posto dove s'era trovata.
Quindi il coma, l'anima infrantumi e punto di contatto creato dal piano delle ombre con l'anima è contemporaneo. E quando Eko tenta di insinuarsi in quelle fratture dell'anima si trova davanti anche la Morte, che è lì per reclamare quel corpo ormai inutile. Ed è lì che le due si incontrano e stringono patto.
Spero di averlo spiegato meglio


Sul perchè non potesse venire corrotta semplicemente perchè a contatto con altre Ombre.. bè, perchè mi piace complicarmi la vita XD
Scherzi a parte..
leggendo la razza e il bg che avevo immaginato per Misa, mi è sembrato interessante incrociare le due cose, provare a fonderle insieme. E alcuni elementi che avevo scritto da Bg mi hanno dato degli spunti in questo senso.. reinterpretandoli se sarà possibile, in questa chiave di lettura. Diciamo che mi piace trovare un filo conduttore, piuttosto che una rottura, rispetto all'evoluzione ed al percorso del Pg nel suo insieme.
Mi sembrava, strutturando così la corruzione, qualcosa di più profondo, di più personale, di più intenso che non la corruzione diciamo "passiva" ed esterna, con la semplice vicinanza con altre Ombre. Qualcosa quindi che corrompe dall'interno... e proprio in questo senso, per quel che riguarda il sentirla nell'ambiente, preciso che l'Ombra, per come la immagino, in base a ciò che ho scritto, non è "fuori" Misa, ma proprio dentro Misa, nella sua anima, dentro di lei, non so come dire.. non quindi un'Ombra che la segue da fuori, ma un'Ombra che si porta dentro... per questo descrivo il passaggio dell'Ombra dal Piano delle Ombre direttamente nelle fratture dell'anima.
Inoltre mi piace pensare che, come scritto nel Bg, un corpo non può vivere a lungo senza anima integra e per questa ragione il motivo per cui Misa è in vita, è proprio grazie all'Ombra che funge da collante tra le parti frammentate della sua anima. Senza l'Ombra a "reclamare" quel "posto" Misa sarebbe morta, perchè presa dalla Mano di Morte di cui scrivo.
E poi non ultimo, scegliendo la Stirpe Sin, mi piaceva l'idea di qualcosa di legato all'ombra, all'agguato, di strisciante e silenzioso, proprio in stile assassino/sicario.


Diciamo che Misa è in questo caso, una sorta di mezzo per far arrivare la magia di corruzione e di conseguenza l'Ombra che porta questa corruzione nel Piano dell'Aengard.


Per Payn secondo me potrebbe aver sentito qualcosa, d'altra parte le Ombre si percepiscono e riconoscono tra loro. Ma essendo in questo momento Eko ferma e nascosta, per capire meglio ciò che Misa sta riscoprendo anche di se stessa e non solo, potrebbe essere che la sua presenza sia più ovattata, in termini magici. Però ecco, questa è solo una visione che potrebe esser coerente da un punto di vista narrativo, perchè non so se esistono capacità o possibilità simili nelle Ombre.
Trovo più coerente probabilmente, qualora non esistessero capacità del genere, che Payn abbia percepito la presenza di Eko, ma quest'ultima non può ancora dar voce a se stessa, perchè non ha completato il suo lavoro
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03/06/2020 17:25
 
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Ripartiamo

Avrei da ridire sui "personaggi" privi di anima che diversamente sarebbero morti, ne abbiamo anche nella vita reale ;-)

Cmq

Rimettiamo un pò di ordine e chiarezza,
si è scelto di permettere alle Ombre di uscire dal loro piano solo grazie all'ausilio di una divinità, Shanaas o Feriy pur lasciando la libertà di credere o non credere all'ombra.
Quando ti ho posto la domanda era bell'apposta per centrare questo bersaglio.
NO l'ombra da sola non passa dal piano delle ombre ad un corpo della dimensione Aengardiana.

L'ombra non è una creatura dormiente all'interno del ricettacolo, non lascerebbe posto ad un altro essere senziente in sua presenza e colgo nuovamente la palla al balzo per scriverti che Payn se ne sarebbe accorto eccome della presenza di un'altra Ombra.

Prendo spunto da quello che scrivi riguardo al fatto che l'ombra non abbia ancora completato il suo lavoro e quindi non possa dare voce a se stessa per ricondurti invece sul come siamo strutturati, più che l'ombra, scriverei che è la magia delle ombre a poter agire a quel modo per la corruzione del ricettacolo, ovvero l'ombra non esiste ancora e si sta formando, ti sta corrompendo, ma è la magia a farlo, se esistesse l'ombra, come scritto su, non esisterebbe la mente del ricettacolo.

Sulla base delle informazioni che ti ho dato ti chiedo di postare, non il tuo BG, ma la nuova idea di contaminazione che potrebbe avvenire per Misa nel modo che hai scelto.

Attendo tue news non avere fretta.


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03/06/2020 19:12
 
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Il patto di cui parlo tra Morte e Ombra, lo consideravo un po' quello, il lasciapassare di Shanaas, comunque va bene per quel che mi hai scritto. Niente intreccio di bg precedente e niente ombra già lì.

Sulla questione della corruzione da parte della magia dell'ombra, ho inteso male io allora la risposta di "dubbi e domande", interpretandola nel senso che l'ombra che prende possesso del corpo e della mente poi corrompe quel corpo e quella mente grazie alla sua magia di ombra in un processo irreversibile che annienta la persona, quindi mea culpa, ho compreso male.

Proverò a riscrivere solo riguardo la contaminazione nel presente ad opera esclusiva della Magia delle Ombre.

A questo punto però mi sorge un dubbio, ti faccio quindi una domanda, giusto per non scrivere qualcosa che poi risulterebbe nuovamente impreciso, non avendone trovato dettaglio in altre descrizioni in manuale o in forum.
La Magia delle Ombre in Aengard corrompe solo attraverso la presenza di altre Ombre già sul Piano Aengardiano, non ha collegamento diretto con il Piano delle Ombre (cioè non "arriva" direttamente da quel Piano? Ma indirettamente dai pg Ombra già sull'Aengard?)? Questo non mi è del tutto chiaro a questo punto, visto anche ciò che mi hai chiesto precedentemente. E, in questo caso, qualora ci fosse diretto collegamento tra magia delle ombre che corrompe e piano delle ombre, non centrerebbe nulla la divinità?

Appena ho compreso quest'ultimo fondamentale dettaglio, per capire quali pezzi possono o non possono rimanere in piedi con degli aggiustamenti, mi prendo del tempo per ripensare alla corruzione e riscriverla.
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03/06/2020 19:23
 
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Alur

I primi candidati sono sempre ottime cavie da laboratorio per qualcosa che è stato scritto da pochissimo o non scritto e quindi da chiarire in questa sede:

La Magia delle Ombre corrompe "solo" in presenza di altre Ombre, ammettiamo che ne esistano altre oltre me e Voh, quindi puoi sbizzarrirti sull'inventare qualcosa.
In questo caso, fermo restando i paletti precedenti, puoi dare libero sfogo alla fantasia.
Non è magia divina perchè le Ombre anche se escono dal loro piano grazie ad intervento divino non sono create dalle sette divinità ma per essere ancora più "chiari" dalla Grande Musica che ha previsto sia luce che oscurità nella notte dei tempi.

Per intenderci Misa potrebbe già essere in parte contaminata per qualcosa che è successo in passato, la magia può essere incanalata anche in oggetti (per esempio) oppure l'idea che verrà contaminata e quindi, hai scelto la strada più difficile, con convalide Master che ti mettano nella condizione di farlo.

A disposizione per altri eventuali dubbi.

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04/06/2020 11:20
 
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Ok, chiaro!
Mi prendo allora del tempo per riformulare il tutto
grazie!
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09/06/2020 21:23
 
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Eccomi qui a ripostare l'ultima parte di Bg, da quando Misa è tornata a Dalsida, dopo il blackout della memoria, fino alla possibile corruzione da parte della magia dell'Ombra.
Ho optato tra le due opzioni per la corruzione nel futuro prossimo perchè, con le nuove indicazioni, l'idea di giocarmi ogni fase completamente in game mi piace di più che non pensare ad una corruzione già iniziata o in corso (che quindi non ho potuto giocare a pieno).




Fu a Dalsida e nelle persone incontrate che Misa comprese di aver dimenticato qualcosa di più grande di quanto mai potesse immaginare. C’era molto di più nel suo passato di quello che la sua fantasia avrebbe potuto costruire. Ritrovata quindi nel luogo ove tutto ebbe inizio iniziò a ricostruire pezzo dopo pezzo dettagli di ciò che fu la sua vita, prima della dimenticanza. La magia e la fede sembravano esserne protagoniste ed il suo ruolo su quelle terre del sud ricopriva responsabilità che mai avrebbe potuto anche solo lontanamente pensare. Lei, mezzelfa ricoperta di stracci, priva di qualunque capacità, scopriva di esser stato qualcuno, qualcuno di potente forse, di temuto, ma quello che era ora non c’era più. Un senso di fallimento e vuoto la invase quando scoprì di ciò che era e di ciò che non c’era più e se ne sentì immediatamente responsabile. I Sauri e la Valle, Dalsida e la Cripta, l’alleanza con la Conca del Tuono. Tutto sembrava ormai perduto, recuperato da altre mani, tutto sembrava esser andato avanti e lei, rimasta indietro, in quel vuoto che, nella sua mente continuava a rimanere. I racconti erano racconti, appiccicati alla memoria, uno per uno, messi in ordine, in fila, ricostruiti secondo i punti di vista che le arrivavano man mano che questi le venivano offerti.
E man mano che il tempo passava in Misa quel senso di fallimento si accentuava, nella sua mente era perseguitata da ciò che era stata, ma che non ricordava, perseguitata dalla sensazione di trovarsi nel posto giusto al momento sbagliato. Essere chi era, questo le tornava in mente, letto in una diversa chiave però rispetto al significato che le era stato condiviso. Ma come fare ad essere chi era se non sapeva neppure se quei racconti erano reali? Se non riusciva a distinguere menzogna e verità in quel suo passato che non era più visibile ai suoi pensieri?

IPOTESI di CORRUZIONE

In quel dedalo di pensieri si convinse di dover recuperare ciò che aveva perduto, ma questa volta senza basarsi sui racconti esterni. Voleva riaprire quella voragine e se tutto la magia può fare era con la magia che l’avrebbe recuperati.
Fu così che, durante l’esplorazione della vecchia Cripta, cercò qualcosa che potesse aiutarla a compiere quella richiesta magica. Una ricerca che la portò a trovare un piccolo cofanetto di legno intarsiato, intarsi imprecisi, fatti a mano. In esso trovò tre pietre nere ed una piccola pergamena con piccole note quasi cancellate dal tempo. Non c’era chiarezza in quello scritto, istruzioni, avvertenze o informazioni, non era chiaro per nulla, ma Misa, nella disperazione, decise di usarle per cercare di riottenere ciò che era suo, la sua memoria e la sua magia.
E in quel tentativo, in una notte, qualcosa andò storto. Né la mezz’elfa era in grado di usare un tale potere, né l’aiuto che si aspettava da quelle formule fu quello desiderato. In quelle pietre era celata la magia d’ombra che, rinchiusa nelle pietre da tempo immemore, uscì per insinuarsi nella mezz’elfa, ignara di ogni cosa….. e fu lì che la corruzione ebbe inizio.



Ho lasciato l'ultima parte un po' vaga, perchè non sapevo quanto entrare nel dettaglio dell'idea che ho immaginato, spero vada bene.
In ogni caso rimango a disposizione per modifiche, dubbi, approfondimenti e altro!!
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09/06/2020 21:34
 
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Vediamo un pò

Le cose non devono essere complicate per forza e secondo me ci siamo,

ma avrai il mio responso di accesso o estromissione alla razza solamente in seguito all'ipotetica Quest o filone che avverrà per l'ingresso in Cripta con la Setta.

Da quelle giocate scopriremo se hai la "stoffa" per interpretare un'ombra ;-)

In Bocca al lupo


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Benvenuta

Dopo oltre un mese di parto è nata una femminuccia.
In seguito a costanza di gioco ed al ritrovamento di un oggetto in particolare che ha corrotto la mezzo sangue questa notte abbiamo una nuova Ombra.

Buon Game

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Grazie mille per l'opportunità!!! 😃😃
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