come possono essere correlati il concetto di TENEBRE con quello di DISTRUZIONE ETERNA

Caro Aldo,

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Ovvio che Platone intendeva per spirito l'io personale che il cristianesimo fa proprio nel NT. Il punto è che come il soffio vitale esce dall'uomo, allo stesso modo lo spirito lascia il corpo alla morte. Dunque abbiamo la stessa dinamica e lo stesso dualismo, anche se il soffio vitale è qualcosa di impersonale, mentre lo spirito dell'uomo, per Platone e il NT indica l'io personale

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Aldo, ho l'impressione che tu non abbia la minima idea di che cosa parliamo quando parliamo di ruach. La parola "spirito" sia nel NT che nell'AT ha diversi significati, indica sia un aspetto dell'essere umano, quello che possiamo chiamare io interiore o disposizione interiore sia il respiro o forza vitale, ma non c'è nessun dualismo, lo spirito non è una entità separata della persona ma è un aspetto della stessa realtà. Quando muore la persona muore anche la sua vita interiore.

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Come fa a non esserci dualismo se si parla appunto di ruach che se ne esce dall'uomo?

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Quando l'AT e il NT dicono che lo "spirito se ne esce" significa che la persona non ha più vita. Qui spirito non indica un aspetto dell'uomo ma indica il soffio vitale nell'uomo, il respiro che esce.

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Infatti in tutta la Bibbia non esiste uno spirito che si stacca dal corpo e vaga nell'aldilà, quando il nostro io lascia il corpo terreno, si riveste di un corpo celeste

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Che è quello che insegnano i testimoni di Geova e l'apostolo Paolo, si chiama risurrezione.

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Quindi l'uomo non ha alcuna forza attiva, ma solo una forza vitale?

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Quando ruach è usato in quel senso i dizionari rendono: soffio vitale, alito, respiro vitale. Ma non è il solo significato di ruach, nell'AT ruach indica anche l'uomo interiore, ciò che ispira la sua vita interiore, a volte si usa anche leb (kardia in greco) per esprimere un concetto simile.

Ma scusami, ma perché invece di sparare vaccate a ripetizione prima non leggi un dizionario anche essenziale?

Shalom