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Si allontana la ripartenza delle crociere: braccio di ferro fra compagnie e Stati

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2020 06:22
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14/05/2020 10:03
 
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Chi pensa che una volta risolta l’emergenza coronavirus il mondo delle crociere possa semplicemente e subito tornare e navigare come faceva prima si sbaglia. L’emergenza sanitaria ancora in corso rischia di travolgere e stravolgere molti aspetti delle vacanze in nave a partire dalle attrazioni di bordo, dagli spazi, dal numero di passeggeri che si possono imbarcare e di conseguenza impattare sulla redditività delle navi e dell’intero business.

A proposito di soldi (e di indotto) fra le compagnie di navigazione e diversi Stati sta prendendo forma un vero e proprio braccio di ferro: da un lato i privati chiedono di poter ripartire il prima possibile (ne è un esempio l’annuncio di Carnival Cruise Line che pensa di mollare gli ormeggi ad agosto), dall’altro i decisori pubblici che vogliono prima essere sicuri che casi come quello della nave Diamond Princess e alcuni navi di Costa Crociere (con un elevato numero di contagi a bordo) non si ripetano più. E non si tratta, a quanto pare, solo di un problema degli ultimi mesi.

Finora il braccio di ferro è stato tenuto abbastanza lontano dalla luce dei media ma il lavoro delle lobby è in pieno fermento. Anche in Italia Msc Crociere e Costa Crociere, secondo quanto dichiarato recentemente dai rispetti vertici ad alcuni magazine di turismo, vorrebbero poter pianificare e iniziare a vendere itinerari estivi fra diversi porti del nostro Paese. Assarmatori, l’associazione di categoria a cui aderisce Clia Italy (a sua volta l’associaizone mondiale delle compagnie crocieristiche), in una nota pubblica di critica verso il Dl Rilancio ieri ha scritto: “In Italia le compagnie crocieristiche non solo devono far fronte alle difficoltà di rientro dei marittimi nelle loro nazioni di provenienza per i divieti posti dai vari Governi, ma non possono nemmeno attraccare nei porti italiani per mettere le navi in disarmo, a causa di un inspiegabile blocco imposto con i decreti emergenziali. Una scelta tanto miope quanto autolesionista: tenere lontano in un momento così critico chi ha garantito in questi anni la crescita più consistente degli incassi turistici non è certo prova di lungimiranza”.

Molto più alta è la tensione negli Stati Uniti fra le autorità pubbliche e i colossi delle crociere, in particolare il leader di mercato Carnival Corporation. In un messaggio rivolto genericamente all’industria del divertimento a bordo, il responsabile dell’unità marittima dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), organismi di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America, è stato appena rimproverato alle compagnie l’atteggiamento che stanno adottando. “In questo momento servono sforzi importanti per prevenire la diffusione del contagio” è scritto nella comunicazione, mentre “Cdc è al corrente, grazie a varie fonti, che a bordo delle navi continuano a essere adottati comportamenti contrari a quanto previsto dal No Sail Order” (il provvedimento normativo che ha fermato le crociere). L’elenco delle inadempienze è lungo: mancato rispetto della distanza sociale, avvicendamenti di equipaggi quando le navi si trovano fuori dalle acque statunitensi, mancata sistemazione dei membri dell’equipaggio in cabine singole con bagno privato, mancato rispetto del divieto di assembramento, mancata chiusura dei bar, delle palestre e altri luoghi simili a bordo della navi. “Le compagnie devono indagare e redigere un rapporto scritto spiegando i motivi per cui questi casi di mancato rispetto delle regole stanno avendo luogo e quali azioni correttive stanno adottando per evitare che ciò accada ancora” è scritto sempre nella comunicazione dei Cdc.

Al fine di dimostrare che non si sta scherzando, l’agenzia per la sanità pubblica statunitense ricorda che “violazioni al No Sail Order sono perseguibili anche penalmente sia nei confronti della compagnia che dei suoi manager” e possono portare anche “all’immediata sospensione o alla revoca del permesso di operare crociere in acque statunitensi”.

Un addetto della Cdc che si occupa espressamente di crociere, dopo aver constatato le negligenze e bordo di diverse navi, secondo i media americani avrebbe affermato che si fa fatica a considerare Carnival solo come una vittima del Covid-19.

Persino peggiore è poi il tenore della comunicazione che il Comitato sui trasporti e le infrastrutture della U.S. House of Representatives ha inviato l’1 maggio ad Arnold Donald, amministratore delegato di Carnival Corporation, nella quale l’industria crocieristica senza mezzi termini viene accusata di non essere stata in grado fino ad oggi di arginare la diffusione di epidemia e malattie a bordo. Il coronavirus affermano sia l’ultimo di una lunga serie di casi in cui si è palesata l’inadeguatezza della macchina organizzativa nel saper gestire situazioni d’emergenza sanitaria (vengono menzionati i casi recenti della Diamond Princess, della Grand Princess, della Oasis of the Seas nel 2019 e altri precedenti).

“Le navi da crociera garantiscono terreno fertile per la diffusione di contagi per le condizioni ambientali e per la loro struttura dove passeggeri fra loro e membri di equipaggio convivono a stretto contatto per periodi prolungati di tempo, imbarcando e sbarcando frequentemente da diversi Paesi nel’arco di ogni itinerario” spiega la Commissione. Che poi ricorda come dalle navi da crociera il contagio di Covid-19 si è sparso verso 15 Stati degli Stati Uniti.

“Il nostro Comitato, il Congresso Usa e l’intera popolazione americana deve essere sicura che l’industria globale delle crociere, e in particolar modo il gruppo Carnival Corporation, stiano adottando le misure necessarie al fine di garantire che la sicurezza dei viaggiatori e dei membri dell’equipaggio sia la priorità numero uno quando le navi torneranno a navigare” è scritto nella missiva destinata a Donald.

Poi si legge ancora: “Finora la crociera ha rappresentato un’occasione di svago e di fuga dalla quotidianità dove potersi rilassare e divertire in maniera spensierata ma auspichiamo che la realtà attuale imposta dal Covid-19 imponga d’ora in poi alle compagnie maggiore enfasi sulla salute e sulla sicurezza a bordo. Cosa che purtroppo non sta avvenendo a giudicare dalla strategia commerciale del gruppo formato da 9 brand e 109 navi”. La comunicazione evidenzia a questo proposito che fino a pochi giorni fa nessuna delle home page delle compagnie controllate da Carnival Corporation (e cita esplicitamente Carnival Cruise Line, Princess Cruises, Holland America Line, Seabourn, P&O Cruises Australia, Costa Cruises, AIDA Cruises, P&O Cruises UK e Cunard21) menzionasse o valorizzasse in qualche modo le necessarie precauzioni che compagnie e viaggiatori dovranno adottare quando le navi potranno tornare a salpare. A questo proposito Carnival Corporation dovrà anche dimostrare quali procedure di sicurezza e di prevenzione contro i contagi di malattie a bordo ha adottato dallo scorso 1 gennaio fornendo anche prova delle comunicazioni e delle corrispondenza intercorsa a bordo delle navi e con lo staff di terra. Il tutto dovrà pervenire al Commitee entro questa settimana. La ripartenza delle crociere di Carnival negli Usa dipende da quando arriveranno e quanto convincenti saranno le risposte alle richieste avanzate dalle autorità statunitensi. In Italia le procedure potrebbero seguire lo stesso esempio.

www.shippingitaly.it/2020/05/13/si-allontana-la-ripartenza-delle-crociere-braccio-di-ferro-fra-compagnie-...
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14/05/2020 14:31
 
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iorestoacasa
quindi ad oggi non sanno nemmeno loro quando ci saranno realmente le ripartenze x le crociere

è difficile a bordo organizzare la sicurezza sanitaria lo possiamo immagginare tutti da crocieristi sappiamo benissimo anche perchè andare in crociea non è solo x vedere bei posti ma sopratutto stare insieme con amici socializzare e x quanto si possa cercare il riorganizzare una nave in questo modo attuarlo credo sarà difficile o quanto meno complicato

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15/05/2020 06:57
 
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Purtroppo questa notizia postata da Paolo conferma tutto ciò che io penso da parecchio tempo: nessuno sa quando ripartiranno le crociere, quali modifiche strutturali andranno fatte alle navi, quali saranno le disposizioni e le normative da rispettare...

Oltre a sottolineare come la nave sia il luogo ideale per la diffusione del virus: cosa che io, modestamente, evidenziai già alla fine di gennaio/inizio di febbraio 2020, spero lo ricorderete...

Quanto sta succedendo in Italia e quanto sta accadendo negli USA non ci lascia ben sperare...

O ci salva il caldo dal virus, altrimenti... chissà quando si torna in crociera...
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15/05/2020 09:21
 
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Re:
and1974, 15/05/2020 06:57:

Purtroppo questa notizia postata da Paolo conferma tutto ciò che io penso da parecchio tempo: nessuno sa quando ripartiranno le crociere, quali modifiche strutturali andranno fatte alle navi, quali saranno le disposizioni e le normative da rispettare...

Oltre a sottolineare come la nave sia il luogo ideale per la diffusione del virus: cosa che io, modestamente, evidenziai già alla fine di gennaio/inizio di febbraio 2020, spero lo ricorderete...

Quanto sta succedendo in Italia e quanto sta accadendo negli USA non ci lascia ben sperare...

O ci salva il caldo dal virus, altrimenti... chissà quando si torna in crociera...



Hai visto..ho trovato le risposte a tutte le domande😀

Scherzi a parte, la situazione è molto peggio di quanto sembra, alla fine le compagnie possono dire e fare ciò che vogliono, ma purtroppo la verità è che non si ripartirà se non saranno gli stati a dare il via, cosa che non è eminente
Bisogna anche capire che il settore crocieristico e all'orlo del fallimento, e lo stato per queste compagnia non ha fatto nulla, e temo che non farà nulla per aiutarle
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15/05/2020 10:36
 
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Re: Re:
Paolo v46, 15/05/2020 09:21:



Hai visto..ho trovato le risposte a tutte le domande😀

Scherzi a parte, la situazione è molto peggio di quanto sembra, alla fine le compagnie possono dire e fare ciò che vogliono, ma purtroppo la verità è che non si ripartirà se non saranno gli stati a dare il via, cosa che non è eminente
Bisogna anche capire che il settore crocieristico e all'orlo del fallimento, e lo stato per queste compagnia non ha fatto nulla, e temo che non farà nulla per aiutarle

Già!!!!Si parla e riparla di tutto....giornali, televisione.....ma del mondo crocieristico silenzio assoluto!!!!🤔
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15/05/2020 15:34
 
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iorestoinitalia
and1974, 15/05/2020 06:57:

Purtroppo questa notizia postata da Paolo conferma tutto ciò che io penso da parecchio tempo: nessuno sa quando ripartiranno le crociere, quali modifiche strutturali andranno fatte alle navi, quali saranno le disposizioni e le normative da rispettare...

Oltre a sottolineare come la nave sia il luogo ideale per la diffusione del virus: cosa che io, modestamente, evidenziai già alla fine di gennaio/inizio di febbraio 2020, spero lo ricorderete...

Quanto sta succedendo in Italia e quanto sta accadendo negli USA non ci lascia ben sperare...

O ci salva il caldo dal virus, altrimenti... chissà quando si torna in crociera...




questo si poteva intuire x come sono e vanno le cose con il virus credo che le partenze delle crociere saranno le ultime
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15/05/2020 15:42
 
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iorestoinitalia
Paolo v46, 15/05/2020 09:21:



Hai visto..ho trovato le risposte a tutte le domande😀

Scherzi a parte, la situazione è molto peggio di quanto sembra, alla fine le compagnie possono dire e fare ciò che vogliono, ma purtroppo la verità è che non si ripartirà se non saranno gli stati a dare il via, cosa che non è eminente
Bisogna anche capire che il settore crocieristico e all'orlo del fallimento, e lo stato per queste compagnia non ha fatto nulla, e temo che non farà nulla per aiutarle




mi auguro che il settore crcieristico non sia al fallimento le grand comagnie mi augur che hanno le spalle larghe se non larghissime
non penso che lo Stato(Italia) si occupi di loro ha cose ben più importanti da risolvere prime delle crociere

Msc come compagnia crocieristica se non sbaglio possiede anche un comparto dei containers che se ancora una vlta la memoria non m'inganna ha continuato a viaggire anche nel lockdown quindi un pò le spalle coperte le dovrebbe avre certo tutte le navi nuove in lavorazione e con le commesse ordinate quelle credo saranno sospese
perchè al momento che si ripartirà non penso ripartiranno tutte le navi
msc ha nche un vantaggio avere adesso le navi ferme dislocate in vari paesi del mondo, questo può essere una nta positiva
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Anto2018, 15/05/2020 10:36:

Già!!!!Si parla e riparla di tutto....giornali, televisione.....ma del mondo crocieristico silenzio assoluto!!!!🤔




Anto chi non ha voglia di partire o di sentire in questo momento argomento vacanze e crociere

le crociere in questo momento sono sinonimo di focolaio x il covid forse è x questo motivo che non ne parlano

in post precedente prima ho scritto che su uno degli ultimi Dpcm c'è un punto dove si parla delle crociere non vorrei ricordare male ma credo che parlava x fine marzo 2021

temo che davvero staremo un anno senza le crociere


facendo un ragionamento se il covid dovesse tornare il prossimo inverno x la fine di marzo 2021 potremmo già avere un vaccino o in caso contrario avremmo il tempo necessario x conoscere meglio questo stramaledetto virus e combatterlo cosi quando sarà pronta la ripartenza si salirà a bordo con più tranquillita e sicurezza
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16/05/2020 07:57
 
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Re: Re:
Paolo v46, 15/05/2020 09:21:



Hai visto..ho trovato le risposte a tutte le domande😀

Scherzi a parte, la situazione è molto peggio di quanto sembra, alla fine le compagnie possono dire e fare ciò che vogliono, ma purtroppo la verità è che non si ripartirà se non saranno gli stati a dare il via, cosa che non è eminente
Bisogna anche capire che il settore crocieristico e all'orlo del fallimento, e lo stato per queste compagnia non ha fatto nulla, e temo che non farà nulla per aiutarle

Lo dico da tempo io che le compagnie ci prendono in giro con gli annunci a casaccio di date di fine stop!!!

Tutto dipende dalle decisioni del Governo.

Al momento nessuno si è occupato del settore crocieristico e questo è pazzesco considerando da un lato la quantità di persone a cui danno lavoro le compagnie di crociera e dall'altro lato il gettito fiscale prodotto per gli stati, oltre a tutto l'indotto!!!

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16/05/2020 09:27
 
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Re: iorestoinitalia
dalila66, 15/05/2020 15:42:




mi auguro che il settore crcieristico non sia al fallimento le grand comagnie mi augur che hanno le spalle larghe se non larghissime
non penso che lo Stato(Italia) si occupi di loro ha cose ben più importanti da risolvere prime delle crociere

Msc come compagnia crocieristica se non sbaglio possiede anche un comparto dei containers che se ancora una vlta la memoria non m'inganna ha continuato a viaggire anche nel lockdown quindi un pò le spalle coperte le dovrebbe avre certo tutte le navi nuove in lavorazione e con le commesse ordinate quelle credo saranno sospese
perchè al momento che si ripartirà non penso ripartiranno tutte le navi
msc ha nche un vantaggio avere adesso le navi ferme dislocate in vari paesi del mondo, questo può essere una nta positiva



Delle crociere non si occupa alcun stato, ne italiano e di altro paese, sono stati lasciati li e dimenticati da tutte le istituzioni.

I privati sono quelli che in questo momento sono messi peggio, se non ripartono il prima possibile il fallimento e eminente

Purtroppo, dobbiamo anche dire che, queste navi garantiscono terreno fertile per la diffusione di contagi, abbiamo letto di tutto..
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16/05/2020 09:32
 
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Re: Re: Re:
and1974, 16/05/2020 07:57:

Lo dico da tempo io che le compagnie ci prendono in giro con gli annunci a casaccio di date di fine stop!!!

Tutto dipende dalle decisioni del Governo.

Al momento nessuno si è occupato del settore crocieristico e questo è pazzesco considerando da un lato la quantità di persone a cui danno lavoro le compagnie di crociera e dall'altro lato il gettito fiscale prodotto per gli stati, oltre a tutto l'indotto!!!





Le compagnie sono costrette a mettere pressione, e anche un modo per farsi sentire
Purtroppo, le crociere saranno le ultime ad aprire, non ci rimane che aspettare come..
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17/05/2020 07:21
 
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Re: Re: iorestoinitalia
Paolo v46, 16/05/2020 09:27:



Delle crociere non si occupa alcun stato, ne italiano e di altro paese, sono stati lasciati li e dimenticati da tutte le istituzioni.

I privati sono quelli che in questo momento sono messi peggio, se non ripartono il prima possibile il fallimento e eminente

Purtroppo, dobbiamo anche dire che, queste navi garantiscono terreno fertile per la diffusione di contagi, abbiamo letto di tutto..

La situazione è davvero complicata per tutto il settore.

Nessuno se ne occupa, nessuno sa quando si potrà ripartire...

Le navi sono terreno molto molto fertile per i contagi, su questo non ci sono dubbi...

Peggio di così...
[Modificato da and1974 17/05/2020 07:22]
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17/05/2020 07:22
 
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Re: Re: Re: Re:
Paolo v46, 16/05/2020 09:32:




Le compagnie sono costrette a mettere pressione, e anche un modo per farsi sentire
Purtroppo, le crociere saranno le ultime ad aprire, non ci rimane che aspettare come..

Le compagnie secondo me non mettono pressione a nessuno procedendo in questo modo, ma si coprono solo di ridicolo purtroppo...
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17/05/2020 09:51
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
and1974, 17/05/2020 07:22:

Le compagnie secondo me non mettono pressione a nessuno procedendo in questo modo, ma si coprono solo di ridicolo purtroppo...




Detta così sembra controproducente
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18/05/2020 07:19
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Paolo v46, 17/05/2020 09:51:




Detta così sembra controproducente

Ma no, controproducente addirittura no.

Però inutilmente illusorio per noi direi proprio di sì...
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