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Stupro e vendetta

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2021 23:27
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Utente Senior
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01/05/2020 01:20
 
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Ancora una volta, qui si parla delle storie "serie" con la tematica della violenza sessuale (ai danni delle donne o degli uke, non ci interessa).
Nelle mie letture, ho notato una quasi totale assenza della possibilità della vendetta, a seguito di un evento così traumatico.
O lo stupro era un espediente narrativo (mal trattato) usato per fare intervenire in contesti improbabili l'innamorat* di turno (e qui, per quanto odioso, sarebbe già sopportabile).
O è un evento superabile in poco tempo grazie all'ammmmmmmmmmmoooooreeeeh.
O è un pretesto imbecille per fare innamorare vittima e carnefice (specie se quest'ultim* è sexy da svenire. Ma WTF?)
E qui,a meno di problemi mentali, siamo nel tripudio dell'imbecillità sovrana.
Perché, in storie cosiddette serie, quando si parla di stupro, non si pensa mai alla possibilità della vendetta da parte della vittima?
Perché la vendetta come reazione non è mai considerata?
Ok, siamo d'accordo, è moralmente discutibile, ma, quando c'è un crimine così doloroso, è anche comprensibile.
O no?
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

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Giudice*
Utente Veteran
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21/11/2020 12:03
 
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Non è una cosa che amo moltissimo nelle mie storie, ma a volte mi è capitato di scrivere alcunune e ammetto, che quelle che ho scritto per il p0rnfest le ho lasciate lì e non le ho mai pubblicate su EFP.

Ho pubblicato una storia per un contest (visto che comunque l'idea l'avevo avuta) ma ricordo che la giudice non l'aveva apprezzata molto poiché l'aveva trovata poca profonda (dovrei rileggermi il bando), era un one shot in originale, il contest era di flash e ho dovuto tagliare tutta la parte introspettiva per adattarla al bando.
Io comunque reputo che in meno di 500 parole non sia un argomento che si possa adattare senza peccare in qualcosa, quindi amen, a valutazione mi sta bene alla fine.

Poi ok ho scritto delle storie per il p0rnfest, ma alcune non le ho mai avute il coraggio di pubblicarle su EFP.

Infine, sto lavorando ad un idea su uno stupro, ma prima vorrei documentarmi sui problemi che può causare a una coppia stabile in cui il carnefice è una persona che conoscono.

Direi che queste persone non hanno idee su come possano funzionare certe cose, non si informano del tutto e questo diciamo che è una carenza.

Ho letto una storia in cui un personaggio veniva violentato in continuazione da un collega e poi andava tranquillamente a letto con il suo ragazzo.
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Utente Senior
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21/11/2020 16:27
 
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Guarda, la mia domanda è questa: tu vuoi scrivere una storia con la tematica dello stupro?
Bene.
Fermo restando che molte vittime di violenza sessuale diventano apatiche, perché, come reazione, non è mai considerata la vendetta?
Insomma, cosa è più plausibile in una persona stuprata? L'innamoramento imbecille (non la sindrome di Stoccolma!) o la vendetta stile "giustiziere della notte"?
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

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Post: 1.134
Giudice*
Utente Veteran
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21/11/2020 16:41
 
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Evil Lady Nanto, 21/11/2020 16:27:

Guarda, la mia domanda è questa: tu vuoi scrivere una storia con la tematica dello stupro?
Bene.
Fermo restando che molte vittime di violenza sessuale diventano apatiche, perché, come reazione, non è mai considerata la vendetta?
Insomma, cosa è più plausibile in una persona stuprata? L'innamoramento imbecille (non la sindrome di Stoccolma!) o la vendetta stile "giustiziere della notte"?

Non ho voluto andare nello specifico della mia storia (quella che ho intenzione di scrivere), ma nella mia si cercherà vendetta, ma non vorrei fare spoiler.
Post: 995
Utente Senior
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24/11/2020 13:37
 
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No, figurati.
Qui voglio aprire una discussione sul perché dell'insussistenza della vendetta nelle storie.
O anche della colpevolizzazione di un pg femminile se si vendica di uno stupro. Ma attenzione eh, se a farlo è il figaccione.
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

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Post: 487
Utente Senior
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24/11/2020 20:20
 
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A livello di regolamento ho trovato solo questa regola:


è vietato giustificare o esaltare in qualunque modo lo stupro.



Ma la mancanza di un nesso tra stupro e innamoramento della vittima non basta, da sola, a far scattare questa violazione.
Se però vi fossero altri elementi, allora vi inviterei a segnalare la storia.

Detto questo, non riesco a immaginarmi una persona che scriva una storia con un contenuto simile: o nel suo mondo ideale le cose funzionano in quel modo, oppure non è cosciente della realtà umana.
Post: 995
Utente Senior
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01/01/2021 19:22
 
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ethors, lo scopo del mio post è di discutere sulla prevalenza di fic con innamoramento eterno e imperituro per chi stupra.
Come è possibile? La Sindrome di Stoccolma può essere trattata, ma ci vuole una cultura robusta per parlarne.
Perché tra gli esiti di una azione così grave non è considerata la vendetta? O almeno non sempre
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

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Post: 487
Utente Senior
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01/01/2021 19:50
 
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Ciao, scusa, ma non sono un gran lettore, e di storie con una trama simile non le ho ancora trovate.

Ti ripropongo la mia osservazione precedente:


Detto questo, non riesco a immaginarmi una persona che scriva una storia con un contenuto simile: o nel suo mondo ideale le cose funzionano in quel modo, oppure non è cosciente della realtà umana.



Se mi giri in privato il link di una di queste storie, vado a curiosare, perché il mio sospetto è che non si possa trattare di scrittori particolarmente meritevoli per i motivi che ho citato sopra.

Anzi, il fatto che vi sia una "prevalenza di fic con innamoramento eterno e imperituro per chi stupra" mi pare davvero incredibile. Ed io non saprei davvero in che modo giustificare una situazione simile.

Ho da poco scritto anch'io delle storie in cui la protagonista o un personaggio femminile viene stuprato, ma non mi sarei mai immaginato di far innamorare la vittima del suo carnefice senza un potente incantesimo di magia oscura.
Post: 11
Utente Junior
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02/01/2021 16:50
 
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Parlo per me, visto che nella mia FF è un elemento presente.
Nel mio caso non è affatto una cosa che si supera con facilità, anzi, nella mia anche un tentato stupro è fonte di frustrazione e fa maturare odio e desiderio di violenza a discapito del violentatore. Si arriverà anche alla vendetta, sia verso gli stupratori fisici che per quelli psicologici, ma per ora è troppo presto (la mia fanfiction è ancora in corso).
Per me l'aspetto psicologico degli avvenimenti è le varie ripercussioni sui personaggi, sono cose di fondamentale importanza, ma noto come, in molte altre ff, l'avvenimento spesso sia fine a se stesso, e una volta descritto lo si faccia cadere, senza che questo abbia alcun tipo di strascico. Per me è semplicemente una carenza narrativa e di solito abbandono quelle ff.
Mi fa piacere che tu abbia proposto questo topic perché è molto interessante.
Buon sabato
Post: 11
Utente Junior
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02/01/2021 17:02
 
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Riguardo alla tua domanda specifica ovvero perché spesso allo stupro si sussegue un innamoramento, beh credo che sia perché la fantasia sessuale dello stupro esiste, è reale. Questo non significa che una donna desideri essere realmente stuprata, ma vive semplicemente questa fantasia in modo del tutto sano e senza che questo significhi la presenza di un disturbo. Questo magari viene poi riproposto all'interno di una ff (che spesso non sono altro che fantasie sessuali a cui è stata aggiunta una trama) ed ecco che lo stupratore diventa figura "positiva".
Inoltre, a onor del vero, vanno contemplati diversi "livelli" di violenza sessuale (ovviamente sto parlando di finzione) e in alcuni la cosa non è poi così inverosimile...
Riguardo al discorso della vendetta, non so dirti se sia una misoginia latente, ma non credo. Penso che magari agli autori semplicemente piace più un certo tipo di percorso per i propri personaggi.
Post: 995
Utente Senior
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17/01/2021 00:33
 
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So che esiste la fantasia dello stupro e so che non indica volontà di subire una simile mostruosità. Non è questo che contestavo.
Se tu mi parli di una storia porno, posso anche capire la presenza di questo.
Ma perché, in storie non porno, lo stupro è romanticizzato? E se la vittima prova a vendicarsi, sacrilegio, orrore, chiamate un esorcista!
Io invece penso ci sia un forte maschilismo, anche da parte di molte fanwriter, non so se "di natura" o "introiettato" da una educazione pessima.
E da dove si vede? Dalla presenza quasi assoluta dell'innamoramento post violenza e dal continuo ricordare che lo stupratore è bello. Come se la bellezza fosse una giustificazione.
A qualcuno simili stilemi potranno piacere, ma tutti così? Sinceramente, mi sembra un'ipotesi un po' azzardata.
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

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Post: 11
Utente Junior
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17/01/2021 17:26
 
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In passato ho letto vari articoli di psicologi/psicoterapeuti al riguardo.
Penso che risposta vada cercata anche in questa direzione.
Molte persone attraverso la fantasia dello stupro si "concedono" di vivere cose che altrimenti non farebbero. La passività della vittima le toglie ogni responsabilità e questo trova larga spiegazione soprattutto nelle persone più o meno sessualmente inibite (inibite nella vita reale, non come autrici).
Quindi lo stupro diventa più un'escamotage, ecco.
Inoltre in alcune ho letto delle retrospettive altamente romantiche tipo "la stupra perché la vuole così tanto=ammmore", un po' come quelle che si eccitavano leggendo Twilight (a me il vampiro iperprotettivo/stalker/patriarcamormone) metteva ansia da morire e mi faceva anche molto sfavare, ma che vuoi...
Anni fa lessi un libro (io per principio ne se inizio uno lo finisco) a fatica. Si chiamava Un fantascico disastro, o qualcosa di simile, ed era la sagra del maschilismo più becero. Una serie di luoghi comuni da far spavento, eppure ne hanno fatto una trilogia (ovviamente non ho letto i seguiti).
Quindi, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, questo aspetto si ritrova ancora in molti testi.
Io sono per la vendetta fredda e spietata, ma siamo in poche...
[Modificato da V.Spark 17/01/2021 17:27]
Post: 995
Utente Senior
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20/01/2021 15:38
 
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Stai parlando di "Uno splendido disastro" e seguiti?
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

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Post: 11
Utente Junior
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02/02/2021 19:58
 
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Evil Lady Nanto, 20/01/2021 15:38:

Stai parlando di "Uno splendido disastro" e seguiti?

Si esattamente. Lo conosci?
Post: 995
Utente Senior
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03/02/2021 12:23
 
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Non direttamente, ma tramite recensioni di Youtuber. E il nervoso ti viene, quando vedi che tante adulte leggono questa robaccia. (la consapevolezza dove sta?)
Ma, fuori di Ot...
Considerate credibile la vendetta in caso di crimini gravi o è amorale in nome del "se tu ti vendichi, diventi come lui"?
Per me, è comprensibile ed è anche più sana dell'innamoramento imbecille. (che si potrebbe capire dopo un arco di redenzione tosto del/della carnefice, ma figurarsi se lo si fa... Se lui/ lei è bello/ bella lo/la devi amare!)
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

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Post: 2.028
Giudice*****
Utente Veteran
Mari
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03/02/2021 12:41
 
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Evil Lady Nanto, 03/02/2021 12:23:

Non direttamente, ma tramite recensioni di Youtuber. E il nervoso ti viene, quando vedi che tante adulte leggono questa robaccia. (la consapevolezza dove sta?)
Ma, fuori di Ot...
Considerate credibile la vendetta in caso di crimini gravi o è amorale in nome del "se tu ti vendichi, diventi come lui"?
Per me, è comprensibile ed è anche più sana dell'innamoramento imbecille. (che si potrebbe capire dopo un arco di redenzione tosto del/della carnefice, ma figurarsi se lo si fa... Se lui/ lei è bello/ bella lo/la devi amare!)

Considero la vendetta credibile, ma preferisco quando ci si rende conto che è inutile e non risolverà nulla. [Qui parlo di uccisione per uccisione.]

Deviando dal tema stupro, amo tantissimo l'arco della vendetta di Mustang in Fullmetal Alchemist e la sua conclusione.


L'Anno Aspec (challenge annuale)

«Chi ha la ventura di nascere personaggio vivo può ridersi anche della morte. Morrà l'uomo, lo scrittore, strumento della creazione; la creatura non muore più!»
13/02/2021 14:47
 
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Questioni culturali e discutibili
Ho riscontrato anche io la stessa situazione, e non solo su EFP, ma ovunque.

Credo che certe brutte storie contenenti il tema dello stupro siano frutto di un retaggio culturale, di una cultura vecchia, maschilista, patriarcale, atta alla sottomissione e l’annientamento dell’altro, che vede lo stupro come una faccenda normale, superabile, e causata dalla vittima stessa. L’innamoramento quasi doveroso per conservare la “dignità”. Ribellarsi, vendicarsi, invece non si addice alla figura di una persona per bene, la quale preferisce innamorarsi, sposarsi e figliare con il carnefice, o ignorare la faccenda, anziché vendicarsi in qualche modo, che non è per forza una vendetta fisica, ma può anche essere psicologica, o anche morale.

Il fatto che, dal punto di vista sociale, lo stupro è ancora visto come un evento non realmente grave, il fatto che, ancora oggi, si colpevolizza la vittima e non il carnefice, e che la squallida legge sul matrimonio riparatore sia stata abolita solo negli anni ’80, e qualcuno ancora la rimpiange oggi, fanno parte di quella cultura che considera lo stupro un danno non molto diverso da uno schiaffetto sulle mani, lo vede come un modo per “appropriarsi dell’altro”, di conseguenza il tema dello stupro viene talvolta utilizzato come il prezzemolo, per condire una storia, perché tanto che vuoi che sia, i personaggi in questione si innamorano.. evviva gli anni ’50!

Tutto questo si percepisce leggendo alcune storie, inevitabilmente la cultura e la sensibilità che si possiede, finisce nella storia, ancor di più quando si affrontano tematiche profonde.

Poi ci sono anche quelli che semplicemente non sanno una beata mazza sul tema, che conoscono la parola “stupro” perché l’hanno sentita in tv, e decidono comunque di scrivere una storia su tale tema, toppando di brutto.
Post: 10
Utente Junior
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13/02/2021 23:27
 
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Re: Questioni culturali e discutibili
The Chestnut Mare, 13/02/2021 14:47:

Poi ci sono anche quelli che semplicemente non sanno una beata mazza sul tema, che conoscono la parola perché l’hanno sentita in TV, e decidono comunque di scrivere una storia su tale tema, toppando di brutto.


Questa cosa si può applicare a moltissimi temi “importanti” o “attuali”: moltissime persone si lanciano nella trattazione di argomenti che conoscono da cinque minuti scarsi perché sì. E questa tendenza è ancora di maggior portata rispetto alla cultura dello stupro, perché come forma mentis rende molti più vantaggi anche oggi a chi ne fa uso.

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