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Silith

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2020 21:39
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28/04/2020 16:24
 
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Buongiorno a te!
Ho postato la discussione in quanto ho giocato Silith da Elementale fino al 2017 e per un breve periodo l’anno scorso! A questo punto, vado a riprendere i vari passaggi, seguendo le domande previste:

1) Silith, Elfo lv7
2) Un Elementale è un essere neutrale, super partes. Non si schiera con una fazione o l’altra per fini utilitaristici personali, bensì persegue un bene superiore. Questo bene è fondato sul rispetto dell’Equilibrio, un Equilibrio globale fra ciò che è vivo e morto, creato e distrutto, giusto e sbagliato. Sa bene che il prevalere di una delle due parti sarebbe inefficiente. Bisogna seguire questa condotta, in primis, ma non solo. Un altro risvolto importante del carattere di un Elementale è l’attaccamento alla Natura, la sua salvaguardia e protezione, in quanto adepto di Morwell. Ci sono tratti per alcuni distruttivi, natura maligna e distruttiva, ma i più sono seguaci di una condotta neutrale ma comunque non distruttiva, pacifica. Pacifica, e non pacifista. Difatti ogni Elementale è legato visceralmente ad uno o più Elementi con cui è in gran sintonia e sa come manifestarne la potenza.
3) BG (la prima parte è sempre la stessa, essendo la sua storia), trovi fra le righe situazione psicologica e caratteriale
Più di ventotto anni or sono, nella capitale elfica, Heliriel, nacque un piccolo elfo dai lineamenti delicati, quasi eterei, un viso paffuto e roseo, contornato da dei ciuffi castani che sarebbero cresciuti molto nel passare del tempo, divenendo una lunga treccia. Felice fu l'infanzia del bambino, il cui nome era Silith, con la famiglia, i genitori e qualche cugino, e gli amici, trascorrendo allegre giornata spensierate, crescendo con valori sani e giusti principi morali. La presenza del padre era di gran conforto per l'Elfo, sopratutto nei momenti in cui la madre mancava, momenti che comprese appieno solamente diversi anni dopo.

La tranquillità della fanciullezza, tuttavia, fu bruscamente interrotta il giorno del suo decimo compleanno, quando un grave malanno che aveva colpito da tempo il suo migliore amico lo portò via. Per sempre. Lacrime amare e giornate di solitudine e tristezza passò il ragazzino, affogava nel ricordo dell'amico scomparso e dei momenti passati insieme, in allegria e felicità. Non riusciva a trovare una motivazione, non poteva capire perché mai fra tutti proprio lui era dovuto andare via. Quell'esperienza, in particolare, marcò la sua scelta futura.

Raggiunse la decisione definitiva nel X Mese dell'Anno VIII: con nient'altro che uno zaino in spalla si mise in viaggio verso la famosa cittadina dei Guaritori, Sylan. Lì avrebbe chiesto agli gnomi guaritori di diventare uno di loro, potendo sventare malattie e ferite delle creature delle terre note, salvando le loro vite come col suo caro compagno di giochi non era riuscito a fare.

Nel XXIII giorno di quello stesso anno, Silith incontrò il Sommo Renit, diventando un Iniziato all’Ars Medica. Non fu facile facile il cammino che intraprese, ma insieme ad altri due Iniziati, Darlyns ed Ahanby, iniziò lo studio teorico in biblioteca e quello pratico, le esercitazioni, con le Lady Endryu ed Elden che avrebbero avuto entrambe un ruolo importante nella sua vita. Tutto procedeva tranquillamente, fatta eccezione per un attacco incognito all’Ospedale. Un periodo buio, eppure tutto venne apparentemente risolto dalla Suprema Merenwen, che abbandonò dopo poco tempo l'Ordine, sostituita da Elden, sotto la guida della quale divenne un Guaritore.

Per molto tempo rimase al servizio dell'Ordine, venendo a conoscenza di moltissimi suoi abitanti, fra cui la regina di Heliriel, Galadriel, membri dell’esercito dei Nani, degli uomini, dell’esercito elfico, delle seguaci di Morwell. Viaggiava in lungo ed in largo dispensando la sua opera in svariate città. Viveva fra la vita e la morte, combattendo le malattie ed i morbi, curando ferite accidentali e di guerre, diventando uno dei Guaritori migliori di Sylan.

Molto il tempo trascorso, tante le persone conosciute in tempi oscuri, che hanno portato Silith ad allontanarsi dal Nosocomio. La sua ricerca verte verso altre mete, ma la voglia di aiutare è sempre la stessa. Proprio in questo periodo scopre il motivo per cui la madre s'allontanava spesso da casa: faceva parte di una sorta di società, esercito, segreta.
Varie vicissitudini, su tutti proprio l'attacco alla madre da parte degli uomini di Khorr, riducendola in fin di vita hanno portato l'elfo a unirsi a un gruppo di Ribelli, al contempo prestando ancora la sua opera da Guaritore. Un lungo anno e mezzo ha trascorso con gli altri, raggiungendo i vertici della gerarchia del gruppo, divenendo l'Araldo della Pace. Tuttavia una lunga prigionia, la guerra e diversi avvenimenti l'hanno ricondotto a Sylan, dove ha ricominciato a prestare la sua opera come Guaritore al Nosocomio.
Qui ha ritrovato vecchi amici e conoscenti, allievi e maestri, e fra questi, finalmente, ha ottenuto la tanto ambita e desiderata carica di Luminare del Risveglio, affinando le sue arti a tal punto da divenire capace di richiamare dal mondo dei morti le anime perdute. I vari avvenimenti, inoltre, l’hanno portato a conoscere la Magia, percependola nel mondo e negli esseri che lo abitano, oltre ad esercitarla, riconoscendone l’utilità ed i rischi al contempo.
Per alcuni anni è stato un araldo di Morwell, un Elementale della Terra. Durante quel periodo ha sempre aiutato gli altri a mantenere un equilibrio personale e globale, oltre proteggere Sylan. In particolare, la dea Morwell ha donato una bimba, Iris. Non aveva più di due anni, bionda e con gli occhi azzurri. Vispa e vivace, una piccola peste a cui l'amica e collega Lyrune è affezionata come fosse sua figlia. In effetti, la piccola ha identificato Lyrune come figura materna e Silith come paterna, prendendoli di fatto come genitori. Il mondo muta. E gli animi delle creature anche. Così un giorno l'Ordine dei Guaritori finisce per sciogliersi e Silith perde una parte importante della sua vita. Prende le distanze dal mondo della guarigione, lascia Sylan e va alla ricerca di sé, sotto la guida di Morwell. Vaga a lungo, e finisce per perdere la sua bambina. Perde le motivazioni, perde tutto, persino le sue capacità Elementali si assopiscono e non ricorda più di esserlo stato. Ricorda cosa gli è accaduto, ma non chi era intrinsecamente.
Il suo viaggio lo porta a conoscere Isen, una Strega, e spinto dalla curiosità per la Magia e le Erbe la segue, sino a raggiungere un gruppo di Streghe alle Colline Ventose, dove si trova oggi. Il suo scopo è tanto quello di ritrovare la figlia, quanto quello di avere una nuova famiglia, avendo perso molto.
4) “I motivi on-game per cui vorrei che Silith divenisse un Elementale è per quanto già detto, in particolare l’ho sempre giocato come una persona neutrale, capace di aiutare gli altri a prescindere da razza e motivazioni, rimanendo estraneo alle faide personale, alle guerre- quando possibile- agendo marginalmente, dall’esterno quasi. Ha il suo codice comportamentale personale, fra le cui norme spiccano il culto di Morwell, l’attaccamento alla Terra, la difesa della Natura”
Questa è stata una costante nel carattere di Silith nel corso degli anni. Un altro motivo potrebbe essere legato ad una scelta di Morwell, di plasmare nuovamente in lui la magia elementale, in quanto riconoscente del suo culto e di come agiva al tempo. Nondimeno potrebbe ritrovare in questo modo tutto il potere necessario per preservare l’Equilibrio e salvaguardare la dea.

5) (ri) gocare un Elementale significa sviluppare la storia di Silith legandola al passato, ma donando nuova linfa.
In primis fonderebbe la sua natura agli scopi delle streghe. La razza ha maggiore importanza della gilda, nel senso che sebbene perseguano il culto di Morwell, andrebbe contro la congrega se mettesse in pericolo gli scopi di un Elementale. Ovviamente non rimarrebbe sempre alle Colline Ventose, ma riprenderebbe a muoversi per il mondo, alternando momenti di stasi ai viaggi. Dal punto di vista comportamentale sarebbe meno incline a lasciarsi trasportare dai sentimenti, sarebbe un ricordo solamente, in quanto avrebbe fini superiore. Coltiverebbe le relazioni umane in maniera diversa, da Elfo si fida maggiormente, è cordiale e giocoso, da Elementale sarebbe più guardingo. Infine avrebbe maggiore accesso alla Magia e mi piacerebbe lasciare che la utilizzasse paventandone meno i rischi ed eventualmente incorrere in una corruzione, alla luce soprattutto delle modifiche che potrebbero portare un Elementale a divenire “malvagio” e distruttivo.

6) vignette1.wikia.nocookie.net/dfairies/images/c/ce/Minister_of_Autumn_Profile.jpg/revision/latest?cb=201110...


* Kaljel - Umana lv7 - Strega *
° Silith - Umano lv7 - Guaritore °


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