Comunque per tornare all'argomento di Silvio non credo che tradurre Kurios con il Nome dove significa il Nome sia un abuso o illegittimo. D'altronde i traduttori rendono la stessa parola greca christos con
Cristo quando indica Gesù e con
unto/unti quando indica altri, questo perché il traduttore deve comunque segnalare la sfumatura differente. Nel I secolo un ipotetico lettore, come d'altronde un ebreo moderno che sa bene che quando si legge Adonai o haShem significa che parliamo di Geova, non aveva problemi a distinguere quando kurios era un sostituto di Geova e quando indicava più in generale la
signoria di qualcuno, compreso Geova stesso. Non trovo affatto illegittimo che il traduttore renda un italiano
il significato che il testo aveva nel I secolo piuttosto che la lettera.
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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