27/03/2020 18:58 |
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C'era l'ultimo discorso della seconda parte dell'adunanza annuale del 2018 che si intitolava proprio "Ci siamo!". (Ti consiglio di guardarlo). Spiegava che potrebbero esserci dei momenti in cui potremmo dire "Ci siamo!". Spiegava ad esempio che dopo l'uccisione dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo alcuni fratelli pensavano 'Ci siamo!" Ma la fine non arrivò. Un altro esempio: Nel 1986 le Nazioni Unite dissero ti tenersi pronti per qualcosa di importante. Ci fu l'anno internazionale della pace. Alcuni fratelli pensarono: "Ci siamo!' Ma la fine non arrivò.
Ecco... Il fratello spiegava: Ci sarà un momento in cui potremmo dire "Ci siamo! La fine è arrivata"? Non possiamo saperlo... Molte profezie di comprendono dopo il loro adempimento. Probabilmente quale sarà il grido di pace e sicurezza lo comprenderemo solo una volta che Babilonia la Grande sarà diatrutta, perché quella sarà una cosa ovvia, sotto gli occhi di tutti. Il punto è: Dobbiamo tenerci sempre vigilanti. La fine arriva come un ladro di notte. Non biasimo un fratello che spera che la fine sia ormai prossima... Siamo tutti stanchi di questo mondo. Questo entusiasmo però non dovrebbe portare a interrompere la corsa se le proprie aspettative non dovessero realizzarsi.
Non trovo giusto però che i fratelli diffondano le loro idee come se fossero certezze dicendo che il grido di pace è già avvenuto o roba del genere, non rispettando il ruolo dello schiavo. Bisogna stare attenti a questo... |
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