Parlando di sport amatoriale non retribuito, ho voglia di esprimere qui il mio pensiero, quello di uno sportivo quasi quarantennale.
Ho provato diversi sport, tutti quelli che i genitori ci fanno provare perché ne abbiamo tanto bisogno (?); poi ho scoperto il mio sport, quello che già avevo conosciuto da solo: la bicicletta.
Pedalo, e ho pedalato, per amore, diletto, esplorazione, anche per agonismo, ma ho capito che era un'altra cosa, non per me.
Oggi che il covid-19 ha recluso tutti in casa, pedalare, correre, fare sport all'aperto, è diventata attività d'unzione, pur ancora consentita dai vari dpcm
...l'attività motoria all'aperto è consentita purché non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti...
Io sono un pedalatore solitario, ma non sfuggo agli sguardi inquisitori dei reclusi, al giudizio di molti altri "colleghi" improvvisamente disinfettati e unti di senso civico, alle sentenze dei molti che ieri affollavano spiagge e piazze e oggi si erigono sul podio del buonsenso.
Restare a casa è un imperativo, uscire con senno e raziocinio anche.
L'attività sportiva all'aperto è ricompresa nel senno della norma perché è salute, salute mentale per molti...come quella dei molti possessori di animali domestici, cani in primis. Perfino il cane ha il diritto di portare il padrone a prendere una boccata d'aria oggi...ma questo già lo sapevamo: il cane è il migliore e più tutelato amico dell'uomo, più dell'uomo perfino.
Certo, si sono moltiplicati i cani prostatici come gli sportivi che ancora escono in gruppo e affollano i parchi ancora aperti, ma smettiamola di lanciare anatemi dal balcone della rettitudine, a tappeto, contro tutti quelli che, con senso e senza senso, a rigore o contro norma, per comprovate necessità o per leggerezza, mettono il piede fuori casa...l'urlo all'untore è vecchio come la peste, ne parla il Manzoni nei Promessi Sposi, e serve per espiare la paura, per sentirsi giusti, non colpevoli, assolversi e meritare la vita (...anche eterna per chi prega e ci crede).
Utilizzare una libertà concessa è diverso da abusarne, perseguire l'insensatezza è diverso da perseguire senza senso, indiscriminatamente...passata l'emergenza, lo ricorderò ai tanti "colleghi", ora inflessibili, che probabilmente torneranno a sfrecciare con il semaforo rosso e ad assembrarsi sulla careggiata, ingombrando i diritti e la salute altrui.
[Modificato da silvio'74 20/03/2020 10:23]
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E' bene seguire la propria direzione, perché quando i venti cessano, le banderuole si sgonfiano.