QUINTO CLASSIFICATO:
Sul treno per Londra - Nina Ninetta
Valutazione di Valeria
Originalità: 1/2
Il racconto non ha nulla di innovativo, ma allo stesso tempo non è assolutamente banale. Insomma, un’idea semplice ma molto bella.
Grammatica: 2,8/3
Il testo è abbastanza curato, ma non ti ho dato punteggio pieno per una serie di sviste.
“Chiesi all’uomo oltre il vetro dove fosse diretta quella donna, lui volle sapere se fossi un investigatore privato o un serial killer.”: “investigatore” e “un serial killer” dovrebbero essere al femminile visto che il controllore si sta riferendo a una donna.
“La giovane donna si rivolse alla sottoscritta, che tenni”: verbo dovrebbe essere “tenne” visto che il soggetto è “la sottoscritta”, in terza persona.
Poi il “sì” è scritto senza accento e mancano alcune virgole.
Trama: 2/5
Allora, questo racconto lo definirei un “introspettivo mancato”. Introspettivo perché tutta la trama si basa sui personaggi, sullo scoprirli piano piano e l’azione è quasi assente (tutti elementi tipici di un introspettivo), ma è “mancato” perché le descrizioni dei personaggi sono veramente superficiali, quasi una sorta di elenco, e non trasmettono nulla al lettore. Insomma, la piattezza di questa trama non è dovuta alla staticità del testo quasi privo d’azione, ma è dovuta al fatto che questa staticità non è stata sostituita con nulla… ma solo con un elenco di caratteristiche appiccicate ai personaggi.
Altro aspetto che mi ha un po’ deluso è il fatto che tutti i personaggi, in realtà, erano già stati presentati nella prima parte del testo… Nella seconda parte sono stati descritti nuovamente in maniera molto minuziosa (forse troppo minuziosa), ma alla fine senza aggiungere nulla di sostanziale alla trama. Insomma, questi quattro personaggi erano già stati raccontati nella prima parte del racconto… quindi mi chiedo che senso avesse la seconda parte. La prima parte, molto ben gestita secondo me, ha fatto da buona introduzione in un testo dove, però, non vi è stato un vero e proprio svolgimento.
Mi è dispiaciuto molto che il racconto abbia preso questa piega, perché all’inizio era veramente molto (ma molto) promettente, però più sono andata avanti più ho avuto l’impressione di star leggendo una storia fondata sul nulla.
Stile e lessico: 4/6
Mi è piaciuto molto il tuo modo di scrivere e l’ho trovato veramente scorrevole, soprattutto all’inizio. Ti ho dato questo punteggio a causa dei dialoghi che ho trovato poco verosimili e, talvolta, un po’ forzati. Mentre parlavano, i personaggi sembravano quasi obbligati a seguire una scaletta che li avrebbe portati a elencare tutte le caratteristiche dei vari segni zodiacali.
Personaggi: 6,5/10
Come ho detto prima, questo racconto all’inizio prometteva veramente molto bene. Ho amato il modo in cui hai introdotto i vari personaggi, tutte le loro caratteristiche erano splendidamente ben definite… ma mantenendo la regola dello show don’t tell!
Ti ho dato questo punteggio perché nella seconda parte del testo hai fatto esattamente l’opposto di ciò che mi aveva affascinata così tanto all’inizio: hai infranto lo show don’t tell. I personaggi non sono più stati raccontati, ma etichettati; non sono stati analizzati e sviluppati, ma catalogati. Ed essendo questo un contest fondato sui personaggi non ho gradito questa scelta e non ho per nulla gradito l’espediente narrativo degli oroscopi (che ha portato i personaggi a etichettarsi a vicenda, piuttosto che farli scoprire al lettore).
Nonostante tutto, mi è piaciuto il tuo tocco personale che hai dato ai quattro personaggi del contest, complimenti! In particolar modo mi è piaciuto il modo in cui hai sviluppato il carattere un po’ particolare e frizzante di Emily.
Adesso analizziamo i personaggi singolarmente:
Lora Smith: mi è piaciuta molto la sua descrizione fisica e quel tocco di sofisticata stravaganza che le hai dato. Mi è piaciuto anche il lavoro che le hai assegnato e la sua bella parlantina, anche un po’ materna in certi momenti (anche se, come dicevo prima, portava avanti discorsi troppo meccanici).
Jake Walker: forse è il personaggio che hai sviluppato meglio con lo show don’t tell. Mi è piaciuto il fatto che avesse una figlia, gli ha dato un tocco di umanità in più che inizialmente non c’era. Ma durante il racconto mi è parso che perdesse molte delle sue sfumature per ridursi a un semplice personaggio bidimensionale.
Alice White: è forse il personaggio meno sviluppato, ma mi è piaciuta molto l’aspirazione e il carattere molto estroverso che le hai dato. È un personaggio molto macchiettato e bidimensionale, la classica bionda un po’ svampita a caccia di fama… ma, anche se è un po’ superficiale come analisi e sviluppo, l’ho trovata in linea col personaggio.
Emily Green: come dicevo, è il personaggio che mi è piaciuto di più anche se non è il protagonista. La sua natura di narratore che non interviene (quasi) mai nell’azione è la perfetta evoluzione dell’embrione che vi avevamo dato (un personaggio che non stacca mai gli occhi dal libro). È stato proprio questo personaggio a farti guadagnare un 0,5 extra al punteggio (inizialmente il voto era 6/10).
Gradimento personale: 2/4
Come testo non mi è dispiaciuto, ma, come già ho accennato, non mi ha trasmesso molto durante la lettura e, una volta concluso, ho avuto quasi l’impressione di non aver letto nulla.
Il pezzo iniziale, però è stato veramente molto piacevole da leggere! Mi ha incuriosita e affascinata.
Totale: 18,3/30
Valutazione di Elisa
Originalità: 1 su 2
Dal punto di vista dell'originalità ho trovato interessante l'idea della professione di Emily come scusante per il viaggio in treno, questa ricerca di idee e creatività è uno dei concetti che avviano alla storia, bella idea! Questo è un testo che si basa molto sui dialoghi e in questi non ci ho visto particolari tratti originali, quindi sì ho apprezzato qualcosa, ma non trovo la storia del tutto ammirabile dal punto di vista dell'originalità.
Grammatica: 2,8 su 3
Ho notato la mancanza di qualche virgola e mi sono imbattuta in un errore grammaticale in particolare:
“La giovane donna si rivolse alla sottoscritta, che tenni gli occhi saldi sul libro.”
Sembra una frase per metà in terza persona e per l'altra metà in prima, oltre a ciò comunque non ho notato altri particolari errori.
Gradimento Personale: 1,5 su 4
L'inizio della storia mi è piaciuto, volevo seguire questa donna nella sua scoperta di nuove idee e spunti per nuovi personaggi, tra l'altro Emily risulta sempre essere molto silenziosa, è lei che narra in prima persona, ma non apre quasi per nulla bocca e anche i suoi pensieri non prendono molto spazio nel testo, mi aspettavo qualche appunto mentale maggiore da parte sua, qualche eccezionale attenzione ai dettagli (mi riferisco sopratutto al pezzo in cui il dialogo è molto acceso fra gli altri).
Insomma avanzando nella lettura mi sono ritrovata da un idea che ritenevo attraente e degna di esplorazione ad un continuo botta e risposta fra personaggi che sembrano avere un'età inferiore rispetto a quella assegnatagli. Mi concentrerò meglio su questo aspetto nel criterio dedicato ai personaggi, ma volevo citare anche qui questo fatto perché è questo che mi ha spinta ad assegnare questo punteggio. Per gradimento personale io intendo puramente quanto una storia mi sia piaciuta dall'inizio alla fine inserendoci tutti gli aspetti, quindi questo è un criterio tutto in uno diciamo. Mi è piaciuto il ritmo narrativo e il pezzo iniziale, ma ad un certo punto il tutto è diventato una specie di conversazione fra simil teenager che si ritrovano a parlare di segni zodiacali, non che non sia un argomento interessante, ma da persone simili mi aspettavo argomenti diversi. In più non ho gradito il fatto che per Lora l'unica caratteristica importante per comprendere una persona all'inizio sia solo il segno zodiacale, sembra dare troppa importanza a questo ed “etichettare” una persona solo in base al segno.
«Sono un’appassionata di Zodiaco. Conosco tutti i segni e le loro caratteristiche. Così so sempre chi ho di fronte e mi comporto di conseguenza. Mi è molto utile, soprattutto nel lavoro».
Trama: 3 su 5
Alla fine la storia ha una trama delineata, ha un punto di inizio e uno di fine, Emily sale su questo treno per la curiosità che Lora suscita in lei e perché ha bisogno di nuovi spunti, e alla fine scende dal treno con questi spunti.
Il mio problema è ciò che accade nel mezzo, la sua unica motivazione per la permanenza sul treno è questa, quindi la necessità di qualcosa di nuovo/fresco per la scrittura, ma i personaggi che incontra non vanno molto “oltre”, non fanno a mio parere dialoghi “profondi” o particolarmente pregni di significato.
Il pezzo centrale e quello finale “sporcano” un poco la trama, per tutta una serie di caratteristiche scritte prima, per i dialoghi, per il poco coinvolgimento di Emily, per la superficialità di questi dialoghi ecc. ecc.
Anche questo concetto di destino sembra inserito alla fine soprattutto in modo un poco “costretto”, compare sulla bocca di Lora, ma viene iper esaltato sul finale da Emily come se fosse il senso vero e proprio della storia, mentre a mio vedere non risulta così, non l'ho recepito come la morale del tutto e come il messaggio più grande.
Stile e Lessico: 4,5 su 6
Questo criterio ha risentito del discorso precedente sui dialoghi, ma in generale ho gradito lo stile, l'ho trovato scorrevole, la storia ha un buon ritmo e si legge bene. Per i dialoghi avrei gradito in brevi tratti una scelta lessicale diversa, ma per il resto della storia il lessico risulta semplice e godibile.
Personaggi: 4 su 10
Qui torna, come scritto sopra, tutto il discorso precedente inerente ai personaggi. Mi hanno dato l'idea di voler andare oltre, nel senso che provano ad uscire dai dialoghi classici che magari si possono fare per perdere tempo o per educazione, per poi ricadere in un qualcosa di superficiale. C'è un guizzo che è quello riguardante Lora e Jake, in cui lui si scaglia contro la professione di questa, ma tutto si spegne in breve tempo e si cade su un argomento come quello dei segni zodiacali, che ripeto è un argomento che a me affascina molto (dato che mi considero una specie di appassionata), ma non lo considero un argomento profondo. In più sembra quasi che sia l'unica cosa importante, i personaggi vengono descritti quasi solo secondo il loro segno zodiacale come se fosse “un'etichetta”.
Voto Finale: 16,8 su 30