23/03/2020 23:34 |
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claudio2018, 23/03/2020 22:33:
Se vogliamo rimanere al dato biblico isolerei questo paragrafo del perspicacia
"In tutta la Bibbia la facoltà di Dio di preconoscere e preordinare si ricollega sempre ai suoi propositi e alla sua volontà. “Proporsi” significa porsi davanti qualcosa, come una meta o un obiettivo da raggiungere. (Il termine greco pròthesis, tradotto “proposito”, deriva da un verbo che significa “mettere davanti, porre o dichiarare in anticipo”). Dato che i suoi propositi sono di sicura realizzazione, Dio può preconoscerne il risultato, l’attuazione finale, e può preordinare sia questi che i passi che ritiene opportuno compiere per attuarli. (Isa 14:24-27) Si legge quindi che Geova ‘forma’ (dall’ebraico yatsàr, affine al termine tradotto “vasaio” [Ger 18:4]) il suo proposito riguardo ad azioni o eventi futuri. (2Re 19:25; Isa 46:11; cfr. Isa 45:9-13, 18). Quale grande Vasaio, Dio “opera tutte le cose secondo il modo che la sua volontà consiglia”, in armonia col suo proposito (Ef 1:11), e “fa cooperare tutte le sue opere” per il bene di quelli che lo amano. (Ro 8:28) È quindi specificamente in relazione con i suoi preordinati propositi che Dio “annuncia dal principio il termine, e da molto tempo fa le cose che non sono state fatte”. — Isa 46:9-13."
Stando a questo dato la prescienza si configura in due sfacettature
1) La capacità di preconoscere tutti i possibili risultati derivanti dalle diverse scelte (in questo caso la preconoscenza diventa realtà o profezia adempiuta solo dopo che la scelta è stata compiuta , non prima, in quanto è subordinata ad essa) *
2) La facoltà di preordinare i fatti in relazione al suo proposito e attivarsi per renderli reali
* in questo caso la prescienza esercitata prima di una scelta si potrebbe definire "preconoscenza di futuro ipotetico" e si baserebbe semplicemente sull'ipotesi che il libero arbitrio umano decida di fare un azione piuttosto che un altra
Ottima l'espressione "preconoscenza di futuro ipotetico".
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