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Trasfusione di sangue e atto di amore

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2020 20:15
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20/02/2020 23:41
 
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erevnitis, 20/02/2020 14.36:

Cosa rispondere a chi ci fa queste domande?

Partiamo dal fatto che sangue e vita sono le stesse realtà.

Geova dice non assumere sangue perché la vita gli appartiene ma sembra che questa vita anche se gli appartiene un uomo la puo cedere in sacrificio per amore di un suo prossimo.

Basandosi su questo principio la trasfusione di sangue per salvare una vita non puo essere legittima biblicamente parlando?

Si possono notare alcune differenze tra le due situazioni.

Se io sacrifico la mia vita per salvare quella di un altro , ad esempio spingendo un pedone sul marciapiede e scegliendo di farmi investire oppure come nel caso di Salvo d Acquisto che sacrificò la sua vita per salvare quella di diversi soldati , di fatto sto violando un principio che è quello di non uccidere perché sto uccidendo me stesso ma quella violazione in un certo senso scompare agli occhi di Dio perché quel gesto è frutto di una mia spontanea scelta deliberata e altruistica e che riguarda solo me e Geova e non il salvato che non può far altro che ringraziare la mia memoria per avergli salvato la vita. In questo caso il salvato non è implicato nella violazione di un principio.

Mentre con la trasfusione di sangue è un po' diverso perché quelli implicati nella violazione del principio sono due : il salvatore e il salvato. Entrambi diventano complici di una violazione di un principio divino , sia chi dona il sangue , sia chi lo riceve.

In realtà chi riceve il sangue che gli salva la vita sarebbe daccordo di sostenerla violando un principio divino ???

Per cui è vero che può essere un atto d'amore donare il sangue per salvare una vita ma può essere un atto d'amore anche rifiutare il sangue e scegliere di morire pur di non violare un chiaro comando divino.

Quindi la cosa va vista da entrambi i lati tenendo conto che sia chi dona il sangue perche' spinto da una volontà di amore ma sia sia chi lo riceve perché spinto da una volontà di sopravvivenza stanno entrambi violando un principio di Dio. Di quel Dio che ama e ripaga chi è disposto a morire piuttosto che violare la sua legge

Per cui è vero che tu potresti pensare che il tuo gesto salva la sua vita fisica e quindi è giustificabile davanti a Dio ma lui cosa ne penserebbe di aver accettato di violare un principio per sostenerla ? Sarebbe daccordo di compromettere la sua relazione con Geova o preferirebbe piuttosto morire ? Magari la persona è incosciente , ma quando si sveglierà e saprà di essere stata salvata in questo modo sarà grata o turbata ? E se la persona è un incredulo cambia il fatto che il tuo atto di amore lo ha coinvolto anche se inconsapevolmente nella violazione di una legge divina ?

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