Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
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[fanfiction] Sincero (non mi odi più)

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2020 22:25
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Post: 1.394
Giudice*****
07/05/2020 14:15
 
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fra_eater, 07/05/2020 11:08:

La storia è a un buon punto, ma ho il terrore di non poterla completare per il 15. Posso richiedere la settimana di proroga?

Certamente!:)

Stasera passo a segnare i ritirati (peccato! Sarà per la prossima 💕) e segno la proroga.
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Post: 465
10/05/2020 10:49
 
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Ciao :-)

Mi dispiace disturbarti, ma ho una domanda: la storia può far parte di una raccolta (naturalmente sarebbe perfettamente leggibile, indipendentemente dalle altre)?

Ma la proroga è ufficiale (in effetti sarei più tranquilla se ci fosse)?
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Post: 1.394
Giudice*****
10/05/2020 11:13
 
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Carme93, 10/05/2020 10:49:

Ciao :-)

Mi dispiace disturbarti, ma ho una domanda: la storia può far parte di una raccolta (naturalmente sarebbe perfettamente leggibile, indipendentemente dalle altre)?

Ma la proroga è ufficiale (in effetti sarei più tranquilla se ci fosse)?

Ciao Carme sì la storia può far parte di una raccolta!
E sì, la proroga c'è. Non è ancora ufficiale perchè devo connettermi dal PC ma sicuramente la segno appena posso!
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Post: 465
10/05/2020 14:17
 
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Ok, grazie per la velocissima risposta :-)
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Post: 1.070
Giudice****
12/05/2020 10:16
 
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La proroga fa decisamente comodo anche a me, grazie davvero di averla concessa!😊
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Post: 1.394
Giudice*****
12/05/2020 22:40
 
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Ho appena fissato la proroga.
La nuova scadenza è il 22 maggio!
Buona scrittura^^
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Post: 465
17/05/2020 16:58
 
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Ciao :-)

Ho finalmente pubblicato! Non è stato molto facile, ma sono abbastanza soddisfatta 😃 Spero che ti piaccia 😉


Nome utente forum/EFP: Carme93
Titolo: Argus Gazza, l'uomo dal cuore peloso
Fandom: Harry Potter
Perosnaggio scelto: Argus Gazza
Note (eventuali):/

Ecco il link:
efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3909847

Spero sia tutto in ordine 😉
Buona domenica 😀
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Post: 1.394
Giudice*****
17/05/2020 17:03
 
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Carme93, 17/05/2020 16:58:

Ciao :-)

Ho finalmente pubblicato! Non è stato molto facile, ma sono abbastanza soddisfatta 😃 Spero che ti piaccia 😉


Nome utente forum/EFP: Carme93
Titolo: Argus Gazza, l'uomo dal cuore peloso
Fandom: Harry Potter
Perosnaggio scelto: Argus Gazza
Note (eventuali):/

Ecco il link:
efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3909847

Spero sia tutto in ordine 😉
Buona domenica 😀

Ciao Carme, grazie mille per la consegna:)
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Giudice*****
19/05/2020 11:10
 
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Avviso killer_joe che la sua storia presenta un problema nell'introduzione: la formattazione non permette di cliccare sul "continua".
Sistema il problema è avvisami qui in discussione:)
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Post: 478
Giudice*
21/05/2020 21:33
 
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Ciao Giudice, volevo sapere se le storie vanno consegnate entro la mezzanotte di oggi o se va bene anche domani.
Sto facendo le ultime riletture ma ho una connessione davvero scadente e temo di non riuscire a consegnare per la mezzanotte
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Post: 1.394
Giudice*****
21/05/2020 21:40
 
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fra_eater, 21/05/2020 21:33:

Ciao Giudice, volevo sapere se le storie vanno consegnate entro la mezzanotte di oggi o se va bene anche domani.
Sto facendo le ultime riletture ma ho una connessione davvero scadente e temo di non riuscire a consegnare per la mezzanotte

Ciao!! Entro la mezzanotte di domani, c'è ancora tempo:)
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Post: 64
21/05/2020 21:52
 
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Re:
GiuniaPalma, 19/05/2020 11:10:

Avviso killer_joe che la sua storia presenta un problema nell'introduzione: la formattazione non permette di cliccare sul "continua".
Sistema il problema è avvisami qui in discussione:)




Buonasera!
Grazie dell'avviso, ho sistemato il problema :)
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Post: 249
21/05/2020 23:48
 
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Nome utente forum/EFP: Angels4ever
Titolo: Anger and resentment
Fandom: Harry Potter
Perosnaggio scelto: Petunia Evans in Dursley

efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3910851

Finalmente passo a lasciare la storia :)
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Giudice****
22/05/2020 06:45
 
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Ciao cara, ci ho provato fino all’ultimo ma non sto riuscendo a dare la giusta piega alla storia.
Mi dispiace un sacco, ma mi ritiro.
In bocca al lupo a tutti i partecipanti!
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Post: 1.394
Giudice*****
22/05/2020 07:01
 
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Angels4ever, 21/05/2020 23:48:

Nome utente forum/EFP: Angels4ever
Titolo: Anger and resentment
Fandom: Harry Potter
Perosnaggio scelto: Petunia Evans in Dursley

efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3910851

Finalmente passo a lasciare la storia :)

Tutto ok, grazie per la consegna:)
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Giudice*****
22/05/2020 07:01
 
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inzaghina.EFP, 22/05/2020 06:45:

Ciao cara, ci ho provato fino all’ultimo ma non sto riuscendo a dare la giusta piega alla storia.
Mi dispiace un sacco, ma mi ritiro.
In bocca al lupo a tutti i partecipanti!

Dispiace anche a me, ma ti capisco!
Grazie per aver avvisato e alla prossima!:)
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Post: 478
Giudice*
22/05/2020 16:00
 
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Nome utente forum/EFP: fra_eater
Titolo: Storia di un mal d'amore
Fandom: Harry Potter
Perosnaggio scelto: Lavanda Brown
Link:storia di un mal d'amore


Finalmente sono riuscita a pubblicare!
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Post: 150
22/05/2020 16:20
 
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Eccomi qui!


Nome utente forum\Efp: NevilleLuna
Titolo: Il riflesso dei rimpianti
Fandom: Harry Potter
Personaggio scelto: Petunia Evans

link: efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3910969
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Post: 1.394
Giudice*****
22/05/2020 22:09
 
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fra_eater, 22/05/2020 16:00:

Nome utente forum/EFP: fra_eater
Titolo: Storia di un mal d'amore
Fandom: Harry Potter
Perosnaggio scelto: Lavanda Brown
Link:storia di un mal d'amore


Finalmente sono riuscita a pubblicare!

Perfetto, grazie per la consegna! :D
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Post: 1.394
Giudice*****
22/05/2020 22:09
 
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NevilleLuna, 22/05/2020 16:20:

Eccomi qui!


Nome utente forum\Efp: NevilleLuna
Titolo: Il riflesso dei rimpianti
Fandom: Harry Potter
Personaggio scelto: Petunia Evans

link: efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3910969

Grazie per aver consegnato!! :)
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Post: 37
23/05/2020 00:23
 
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Io mi scuso immensamente per il ritardo, ma ho avuto problemi di connessione tutto il giorno. Mi rendo conto che, data la proroga, non c'è scusa che tenga, ma comunque ho completato la storia!

efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3911077

Preferisco lasciare qui il link piuttosto che invece ritirarmi inutilmente, lasciando la decisione al giudice del concorso.
Nella speranza che non sia un problema-
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Post: 1.394
Giudice*****
23/05/2020 00:40
 
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Elsa Maria, 23/05/2020 00:23:

Io mi scuso immensamente per il ritardo, ma ho avuto problemi di connessione tutto il giorno. Mi rendo conto che, data la proroga, non c'è scusa che tenga, ma comunque ho completato la storia!

efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3911077

Preferisco lasciare qui il link piuttosto che invece ritirarmi inutilmente, lasciando la decisione al giudice del concorso.
Nella speranza che non sia un problema-

Ciao Elsa, per me va benissimo, 20 minuti non spostano di certo gli equilibri.
Accetto la storia molto volentieri!
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Post: 37
23/05/2020 00:49
 
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Re:
GiuniaPalma, 23/05/2020 00:40:

Ciao Elsa, per me va benissimo, 20 minuti non spostano di certo gli equilibri.
Accetto la storia molto volentieri!




Io in lacrime GRAZIE 😭
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Post: 1.394
Giudice*****
23/05/2020 21:27
 
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Cari partecipanti, come vedete mi trovo a buon punto con le valutazioni.
Mi mancano due storie da valutare e poi ricontrollare il tutto e stilare la classifica.

Conto dunque di consegnarvi i risultati tra lunedì e martedì.
A presto:)
[Modificato da GiuniaPalma 23/05/2020 21:28]
GiuniaPalma
[Non Registrato]
26/05/2020 14:25
 
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DISCORSO PRE-RISULTATI
Cari partecipanti, ho terminato di valutare tutte le storie e vi confermo che questa sera arriveranno le valutazioni.
Prima di questo ci tenevo però a farvi il discorso preliminare con un po' di anticipo in modo da poterlo leggere anche voi prima.
Ecco i punti che voglio sottolineare:
1- Ho valutato ogni storia a sé (senza dunque fare confronti con altre, del tipo "Il punteggio è basso perché ho preferito altro"), allo stesso modo ho dovuto poi porre le valutazioni a confronto, in modo tale da trattare in maniera equa due storie x e y che presentano un problema uguale o simile.
2- I personaggi trattati sono molto diversi e di questo ne ho tenuto ben conto. Provare empatia per un personaggio orribile potrebbe essere OOC, mentre non provarla per un personaggio odioso ma tutto sommato umano potrebbe essere una lettura superficiale.
3- La grammatica ha creato dei problemi nelle valutazioni di varie storie. Solo 5 sono in totale le storie con una grammatica pulita (indicativamente sopra il 4/5). Questo talvolta ha inciso nel punteggio totale.
4- Ho deciso di rilasciare, oltre al Premio speciale "Brutte intenzioni" per il personaggio che mi ha colpito di più, anche il premio "Ma che succede?" per la storia in sé che mi ha colpito di più e che ho trovato in generale più originale.

Ho cercato di essere il più equa possibile e di spiegare ogni scelta, ma una parte di soggettività entra sempre nel discorso. Come sempre, sono aperta a qualsiasi confronto.

A tra poco, dunque!
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Post: 2.030
Giudice*****
26/05/2020 15:21
 
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Re: DISCORSO PRE-RISULTATI
GiuniaPalma, 5/26/2020 2:25 PM:

Cari partecipanti, ho terminato di valutare tutte le storie e vi confermo che questa sera arriveranno le valutazioni.
Prima di questo ci tenevo però a farvi il discorso preliminare con un po' di anticipo in modo da poterlo leggere anche voi prima.
Ecco i punti che voglio sottolineare:
1- Ho valutato ogni storia a sé (senza dunque fare confronti con altre, del tipo "Il punteggio è basso perché ho preferito altro"), allo stesso modo ho dovuto poi porre le valutazioni a confronto, in modo tale da trattare in maniera equa due storie x e y che presentano un problema uguale o simile.
2- I personaggi trattati sono molto diversi e di questo ne ho tenuto ben conto. Provare empatia per un personaggio orribile potrebbe essere OOC, mentre non provarla per un personaggio odioso ma tutto sommato umano potrebbe essere una lettura superficiale.
3- La grammatica ha creato dei problemi nelle valutazioni di varie storie. Solo 5 sono in totale le storie con una grammatica pulita (indicativamente sopra il 4/5). Questo talvolta ha inciso nel punteggio totale.
4- Ho deciso di rilasciare, oltre al Premio speciale "Brutte intenzioni" per il personaggio che mi ha colpito di più, anche il premio "Ma che succede?" per la storia in sé che mi ha colpito di più e che ho trovato in generale più originale.

Ho cercato di essere il più equa possibile e di spiegare ogni scelta, ma una parte di soggettività entra sempre nel discorso. Come sempre, sono aperta a qualsiasi confronto.

A tra poco, dunque!



Grazie per il tuo lavoro Giunia, sono curiosissima per i risultati!
A stasera!💗
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Post: 1.394
Giudice*****
26/05/2020 16:34
 
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Quattordicesima classificata: Not everything is green and pink di Marika Ciarrocchi


Grammatica e stile: 3.8/10 [grammatica: 0.8/5 + stile: 3/5]
“Oh, bambina…” il volto della regina si rabbuiò – ci vuole la maiuscola “ Il volto…” -0.1
“Allora, senza poteri!” esclamò. – In questo caso non ho ben capito cosa volessi dire, credo che Gretel volesse chiamare Ingrid e dunque “senza poteri” dovrebbe essere l’appellativo. In questo caso, andrebbe con la maiuscola. -0.1
Quella ragazza arrivava sempre dalle spalle come un felino in agguato. – si dice “alle spalle”, non “dalle”. -0.3
Scelse di pensare che le quelle parole fossero riferite alla sua mancanza di magia. – refuso, c’è un “le” di troppo. Non sottraggo punti.
E allora accadde qualcosa che Ingrid avrebbe voluto davvero evitare: la bambina scoppiò a piangere. – Questa è una ridondanza che crea un dubbio semantico. Ingrid è la bambina, eppure leggendo il periodo sembra che i soggetti delle due frasi che lo compongono siano diversi. Più comprensibile e fluido sarebbe stato: E allora accadde qualcosa che Ingrid avrebbe voluto davvero evitare: scoppiò a piangere. -0.3
E allora accadde qualcosa che Ingrid avrebbe voluto davvero evitare: la bambina scoppiò a piangere. Per evitare di farsi vedere e denigrare ulteriormente, prese il volo e fuggì via, più lontano che poté. – Non è un errore grammaticale, ma lo stesso termine così ravvicinato e senza una funzione specifica balza all’occhio. -0.2
“Senti, andava fatto. Tu non sei come noi! Non perdi occasione per ricordarcelo, con quei tuoi stupidi tentativi di connetterti con la natura. Diciamo le cose come stanno: tu non sei naturale. Il maestro ci ha mandati da te per chiederti scusa per quel che ti abbiamo detto. Ma non siamo stupidi. Avevamo ascoltato le loro parole circa una partita di caccia di umani nella nostra zona, si sono fatti più silenziosi e si avvicinano sempre di più! Preoccupati, siamo venuti a cercarti. E cosa vediamo? Avevi fatto amicizia con uno di loro! Questo conferma soltanto quello che sapevamo già tutti. Tu non sei una di noi, e adesso che non hai più le tue ali puoi darti pace.” – Ti riporto tutto il lungo discorso, ma il problema lo creano solo le parti in corsivo. Iniziamo dal significato della prima frase in corsivo “Avevamo ascoltato le loro parole circa una partita di umani” – le parole di chi? Quel “loro” a chi si riferisce? Non è chiaro nel contesto, dal momento che nomini solo il maestro (singolare). -0.3.
Il problema maggiore però lo creano i verbi: nello stesso periodo poni un trapassato prossimo, un passato prossimo e un presente (questi ultimi due condividono anche lo stesso soggetto). -0.5. Leggendo tutto il periodo, è evidente un errore proprio nella consecutio temporum, oltre che forse nella scelta del tempo del racconto (ma questo non l’ho conteggiato, considerandolo una scelta del punto di vista di chi parla).
Questo, invece, è sia un errore grammaticale che logico. “Giammai!” gridò sommessamente: “Mai lo sono stata e mai lo sarò! Quelle perfide creature…” sussurrò […] –il verbo gridare regge sia “Giammai” che, con i due punti, la frase successiva. Quest’ultima però è retta anche dal verbo “sussurrò”. Grammaticalmente, quindi, è errato o perlomeno ridondante che una frase sia retta da due verbi. Il problema maggiore, però, ed è quello che fa perdere punti, è che “gridò” e “sussurrò” sono due azioni contrastanti e non due verbi sinonimi, per cui non è possibile che una persona le compia entrambe allo stesso momento. -0.5

In alcune frasi hai usato in modo errato la punteggiatura, andando a spezzare soggetto e verbo o parti che devono essere necessariamente connesse. Ti riporto i casi che ho trovato:
La cosa più incredibile però, era che non possedeva ali. – ci sarebbe voluta un’altra virgola prima di “però” oppure avresti dovuto togliere quella che c’è. -0.2
E noi invece, saremo attenti e useremo la magia per depistarli. – con la virgola hai spezzato il soggetto “noi” e il verbo. Del resto, nella frase successiva che presenta l’uso dell’”invece” te ne sei accorta tu stessa: O devo ripeterti ancora una volta che tu, invece, non possiedi alcuna magia e ti saresti fatta beccare?” -0.2
e ora era certa che da quel momento in poi, la paura sarebbe finalmente cessata. – ci sarebbe voluta un’altra virgola prima di “da quel momento in poi”. -0.2
Slacciò con impazienza il corsetto e cercò di liberare la sua schiena, e quando finalmente ci riuscì, tornò a sembrare calma e composta. – qui hai spezzato la e congiunzione che dovrebbe legare “liberare la sua schiena” e “tornò a sembrare calma e composta”. -0.2 Inoltre a livello stilistico non trovo funzionale la ridondanza di tre e congiunzione nello stesso periodo.
“Sì, dietro di te.” Confermò lei. – il verbo fuori dalle virgolette regge la frase all’interno, quindi non ci vuole il punto e il verbo va scritto con la lettera minuscola. L’errore ricompare nel testo. -0.5 globale
Cercò di toccare le scapole, come a disconfermare quel che ormai aveva percepito. Dal dizionario Treccani: disconfermare v. tr. [der. di confermare, col pref. dis-1] (io disconférmo, ecc.). – 1. Annullare un impegno o una prenotazione effettuati in precedenza. 2. In psicologia, negare la propria o l’altrui identità nelle relazioni con gli altri. Il verbo quindi non ha il significato con cui vuoi intenderlo tu in questa frase. -0.3
allora avrebbero fatto lo stesso con noi!” e come la migliore delle attrici, inscenò un pianto isterico. – “E” va scritto con la maiuscola, sia perché è terminata la battuta e la frase seguente non la regge, sia perché segue comunque un punto esclamativo. -0.1
Ma il maestro la guardò impietosito: “No, Ingrid. Gli umani… sono terribili creature. Mi dispiace davvero tanto per quello che hai subito… Torniamo a casa, adesso, ti va?” disse utilizzando quel solito tono impietosito che aveva ogni volta che vedeva come gli altri la deridevano. – La ripetizione di “impietosito” in modo così ravvicinato risulta pesante e inutile. -0.2
guai: “è disgustoso! – ci vorrebbe la maiuscola. Dato che hai sempre rispettato la regola, lo considero qui refuso.
Per quanto riguarda lo stile, purtroppo non funziona e dico questo purtroppo perché ho letto diverse tue storie e questo problema non l’ho riscontrato altrove. Hai tentato, infatti, di fare un azzardo: unire la storia di quelli che sono bambini (magici, ma pur sempre bambini) con la sontuosità altisonante delle fiabe. Questo tentativo tu lo hai interpretato lasciando un tono più semplice nella parte del passato e molto più carico nella parte iniziale che riguarda invece il presente. A parte lo stacco netto tra le due parti che si sente e crea uno squilibrio, il problema principale è che i richiami che hai tentato di fare al registro più alto (questo nella parte iniziale ma anche nella parte narrativa e quindi non introspettiva o dialogica del flashback) sono stati o sbagliati semanticamente (come il disconfermare che ti ho riportato) oppure azzardati nell’accostamento (ad esempio queste due frasi: La bambina si alzò barcollando, sopraffatta dal dolore e dalla paura. Si guardò intorno, e quel che vide la fece vomitare. -> barcollare e sopraffatta sono scelte alte, quel “vomitare” è invece molto più prosaico. Possono stare benissimo entrambe le scelte in una stessa storia, ma stonano se poste così vicine senza un motivo specifico – o senza una segnalazione magari con un corsivo che renda conto della stranezza della parola nel contesto). Allo stesso modo, mi è per sempre suonato stonato il “Hey” nel dialogo, se siamo in un contento pur sempre – sì colloquiale – ma magico-arcaico.
Insomma il tentativo che hai messo in atto non è riuscito del tutto e la punteggiatura (talvolta errata, talvolta semplicemente ridondante) non ti ha aiutato. Quello che invece è positivo sono le due sequenze prese in sé: la prima parte recupera la dimensione arcaica delle fiabe, la seconda (e in particolare i momenti dialogici) quello in cui si potrebbero parlare delle piccole fate. L’accostamento di entrambi ha creato l’intoppo.

IC: 10/15 L’aspetto che sicuramente c’è è l’empatia: il lettore entra in empatia con la tua Ingrid, anche perché proponi di lei una storia completamente nuova, avendo come progetto quello di illustrare una sua possibile infanzia. Dell’Ingrid bambina esprimi bene tutta l’introspezione, cogli le emozioni e delinei di fatto l’odio verso le creature, la solitudine e la sofferenza. Mostri moltissimo di lei e questo è il punto forte della tua storia… Ma, purtroppo, è evidente che la Ingrid di cui parli non è Ingrid. Mi spiego meglio: mi avevi detto che la traam che avevi in mente avrebbe cambiato solo la conversazione con Aurora e non gli eventi. Effettivamente, il finale rimarrebbe lo stesso, ma con la tua modifica si viene a ribaltare del tutto chi è Ingrid. Se dal film apprendiamo che era una principessa del tutto umana e ha sposato il marito per dovere, nella tua versione è invece una fata non brillante presa in giro dalle compagne che alla fine le tirano uno scherzo crudele facendola allontanare per sempre da quel mondo, mentre Giovanni è il suo appiglio, un amore e un conforto sincero. Questo significa però che il personaggio è stato riplasmato nella sua essenza ed è stato, secondo me, un peccato ridurre Ingrid a una fata tradita dalla sua specie, quando in fondo è solo un’umana che delle creature magiche non si fida e ne ha paura. Questo è il sentimento autentico che anima la regina e fare di lei nel passato una fata significa tradire la natura dei suoi sentimenti in un certo senso. Quindi sì, c’è empatia e c’è molto di nuovo: ma tutto l’impianto poggia su questo importante sfasamento iniziale.

Trama: 8.5/10 La trama in sé è interessante, soprattutto è carina l’idea di porre in relazione il passato di Ingrid indirettamente con quello di Malefica: così come la seconda è una fata tradita dagli umani, allo stesso modo – e con la stessa cattiveria – Ingrid viene tradita dagli umani. Il tradimento è alla base dell’odio di entrambe e questa specularità è un’idea originale. L’infanzia di Ingrid che tu immagini l’hai delineata bene, dai litigi con le compagne all’incontro con Giovanni e la perdita delle ali, fino a fermarti al punto che darà avvio al suo regno: il matrimonio con il principe. La trama, escludendo il problema di continuità tra Ingrid presente e passata, procede bene e non ha buchi interni, è originale e presa di per sé godibile. Il problema nella struttura è come l’hai articolata, nel senso che le due parti (la cornice di conversazione e il racconto passato) non risultano coese – gli stessi tempi verbali non aiutano dato che restano gli stessi, né gli stacchi visivi nel racconto. Per di più quella cornice della conversazione risulta un po’ manchevole a livello di struttura: sembra non avere quasi motivo di esistere rispetto all’ampiezza della parte del passato e non è nemmeno supportata da una conclusione del discorso alla fine, da una sua ripresa come fine del ricordo che potesse raccordare tutta la narrazione.
Per quanto riguarda gli altri personaggi presenti, Aurora è sicuramente fedele a sé stessa e quelli che introduci sono sufficientemente caratterizzati in base al loro ruolo – dal maestro fino alle altre fate. Giovanni in questo caso, trattato come fosse un personaggio originale, si comporta in modo plausibile, ma è proprio a proposito di lui che ho dovuto toglierti un mezzo punto: questo conoscere le origini di Ingrid fin da subito non si accorda con la visione sua adulta – specialmente nella discussione con la moglie in merito al volere la pace con il mondo della brughiera.

Titolo: 2/3 Allora il titolo è accattivante: ricalca un modo di dire specifico, ha una sostituzione interessante a livello semantico che lo rende originale, ed è perfetto in lingua inglese (in italiano non avrebbe minimante reso). Il punto debole è costituito però dalla natura della sostituzione: il verde e il rosa al bianco e nero. Il motivo per cui scegli questi colori è che sono opposti nello spettro cromatico, tuttavia si tratta di un’opposizione non immediata e riconosciuta come il bianco e il nero appunto, né univoca, in quanto il verde e il rosa presentano delle sfumature che di volta in volta veicolano diverse opposizioni. Nello spettro il rosa (ma talvolta il magenta) e il verde (con differenza da porre tra chiaro e scuro) sono opposti perché creano il grigio – esattamente come il bianco e il nero; nella complementarità invece il verde viene opposto al rosso. Tutto questo lo dico non per smontare il rapporto verde-rosa ma per mostrare come risulti poco intuitivo, depotenziato sicuramente rispetto all’opposizone bianco-nero. Ma a parte questo, viene da chiedersi perché parlare di rosa e verde? Il rosa solo per la presenza del verde, va bene, ma perché il verde? Malefica che quel verde ricalca non è neanche una comparsa, quindi l’opposizione a lei è solo deducibile, en passant, non davvero il fulcro della tua storia.
Ripeto: è un concetto molto interessante che cattura e suona bene. Certamente vuoi mostrare qualcosa che non viene visto, la zona grigia appunto tra il nero e il bianco – o il rosa e il verde – di Ingrid ed è quello che davvero vai a mostrare. L’uso dei colori però non mi ha convinto del tutto.

Gradimento: 4/5 Della storia ho apprezzato la creatività della trama nel creare una storia alternativa per Ingrid; purtroppo l’aver modificato ciò che il personaggio è non mi ha permesso di apprezzare del tutto la tua storia, soprattutto rispetto al senso del contest.

Totale: 28.3/43
OFFLINE
Post: 1.394
Giudice*****
26/05/2020 16:36
 
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Tredicesima classificata: Questioni di educazione di killer_joe


Grammatica e stile: 6.1/10 [Grammatica: 2.1/5 + Stile: 4/5]
insegnante nel corso di Difesa – del corso -0.2
Quando il Ministro della Magia le aveva affidato l'incarico di insegnante nel corso di Difesa contro le Arti Oscure nella prestigiosa Hogwarts, Dolores Umbridge aveva molte aspettative. – problema della consecutio temporum, il trapassato “aveva affidato” non concorda con l’imperfetto “aveva”. Da un punto di vista logico inoltre, quelle aspettative si sono ormai concluse (o meglio dissolte). Dunque avresti dovuto scrivere “aveva avuto molte aspettative” -0.5
Ragazzotti sfrontati che non sapevano indossare la loro divisa, ignari del fatto che il proprio aspetto è il primo passo verso una buona impressione di sé, di fronte agli adulti come ai propri pari. – qui è sbagliato l’uso del presente “è” perché tutta la narrazione è al passato. Inoltre con “ignaro” andrebbe il congiuntivo. -0.5
Dolores non avrebbe voluto arrivare a tanto – nella scelta dell’ausiliare non comanda volere ma arrivare, dunque “non sarebbe voluta arrivare a tanto” -0.5
E, come se questo non fosse bastato, il resto degli studenti guardava a Potter come fosse un leader indiscusso, senza nemmeno fermarsi a riflettere se quello che gli usciva di bocca avesse un senso logico. – consecutio temporum “come se questo non bastasse” -0.5
Finnegan – Finnigan -0.1
Usarsene – non puoi metterlo come riflessivo. -0.3
Sarebbe sembrata loro una punizione forse esagerata, ma non era affatto tale: il mondo, quello esterno all'atmosfera protetta di Hogwarts, fosse quello magico come quello babbano, non ha alcuna pietà per gli errori né per errate valutazioni. – in questo caso capisco come mai usi il presente, è una constatazione precisa, tuttavia non si mantiene con l’intera struttura della frase e con quell’implicito “fosse”. Non ti scalo punti in questo caso ma non mi convince troppo.
Autarchia – come mai scegli il termine autarchia? Credo volessi intendere anarchia -0.3
Lo stile non è affatto male: i periodi sono ben articolati e le scelte lessicali varie, ampie e soprattutto calzanti con il punto di vista del personaggio scelto e con le situazioni descritte. Mi è piaciuto anche l’uso pertinente (ma non eccessivo) dei corsivi e il significato attribuito alle ripetizioni conclusive di ogni paragrafo. Non mi ha convinta la posizione di alcune virgole che ho trovato un po’ troppo ridondante in alcuni punti. Ti riporto un esempio di cosa intendo: Volevano agitare le loro bacchette, come rametti di legno sbattuti dal vento, pronunciando formule antiche in una lingua sconosciuta, senza saperne il significato profondo, e ignorando le conseguenze dei loro incantesimi.
Comunque la storia è ben scritta, lo stile equilibrato (tra alto e basso, il che credimi è un grande complimento perché entrambi i due estremi incappano in dei problemi non indifferenti) e il lessico funziona. La punteggiatura ridondante e le sfasature verbali hanno però inciso.

IC: 10/15 Piccolo preambolo: un po’ tutti i personaggi odiati riscuotono la mia simpatia, ma tu hai scelto proprio la mia preferita in assoluto, scelta che mi ha reso inevitabilmente molto curiosa riguardo al tuo scritto. Il compito quindi era in un certo senso facilitato, non dovevi tanto convincermi a stare dalla sua parte (in quanto di fatto io già ci sono); allo stesso tempo però anche più complesso proprio perché parto dall’assunto in cui credo che su Dolores Umbridge ci sia tantissimo da dire, avendola sviscerata in prima persona.
Dolores è lei, indubbiamente, nel modo di pensare, nel bisogno che sente di riportare ordine, nella serietà con cui si assume il suo incarico, nella sensazione di dispiacere anche che prova per non essere apprezzata dagli studenti. Quello che di lei ha scelto di mostrare è la prospettiva degli eventi già noti e sì, l’idea che fai vedere è coerente con il personaggio e risulta logicamente comprensibile. Il problema è che secondo me non mostra davvero qualcosa di nuovo, l’immagine che hai dato l’ho trovato un po’ sterile, più che altro perché già intuibile dagli stessi libri. Il personaggio, sebbene assolutamente IC, non è pienamente caratterizzato, non emerge a 360 gradi, non emerge oltre quello che appare. Anche se la prospettiva è la sua, permane una distanza – come se ancora ci fosse una mediazione tra lei e noi. La presentazione che fai di lei non sfonda davvero la superficie delle cose, non aggiunge qualcosa di nuovo – non da un punto di vista emotivo, ma neanche in fondo proprio di informazione. In ogni caso c’è fedeltà al personaggio negli atteggiamenti, quindi come approccio non è stato affatto male.

Trama: 8.5/10 Dolores è l’unica protagonista effettiva, ma attorno a lei ruotano tutta una serie di figure anonime (in quanto appartenenti a categorie generali come gli studenti) che hai reso con gli atteggiamenti giusti. Hai saputo ricreare l’atmosfera di Hogwarts molto bene, aggiungendo ovviamente il tocco in più della prospettiva di Dolores. Una vera trama manca: la storia è il ripercorrere il quinto anno con una visione nell’altra parte della “barricata”. Ciononostante, la storia ha un suo equilibrio, una sua struttura e – a Dolores farebbe piacere – un suo ordine; risulta articolata in parti coerenti, ben divise nei paragrafi e cronologicamente ordinate. La cosa che ho apprezzato è che la struttura e il contenuto – oltre che il tono e le scelte lessicali – si sono adattate al personaggio. La mancanza che ho avvertito però è nel finale: la rivisitazione di questo quinto anno non è completa, la sensazione che si percepisce a fine lettura è – parlo per me in quanto lettrice ancor prima che giudice – quella che mancasse un ultimo paragrafo. Specifico che non eri tenuta a mostrare tutto ai fini del contest, ma se questo è l’impegno che ti sei presa nella struttura della storia e a cui ogni passo sembra di fatto tendere, avresti forse dovuto portarlo a termine completamente.

Titolo: 2/3 In questo parametro mi dispiace toglierti il punto, in effetti. Il titolo lo avevi preso: è perfetto per la storia perché è l’espressione che conclude ogni paragrafo e si intona indubbiamente con Dolores. Il problema però è nel plurale. Questioni di educazione crea infatti uno slittamento semantico troppo importante per poter essere ignorato: si dice “questionE di educazione” per intendere l’ambito globale entro cui vanno a cadere tutti i problemi che Dolores incontra. Quei problemi non sono questioni di educazione, ma eventi che cadono nell’unico contenitore denominabile come “questione di educazione”. Spero di essermi spiegata bene in cosa intendo dire: non è solamente una minuzia di gradimento personale, ma una stonatura che tradisce un’interpretazione semantica precisa.

Gradimento personale: 4/5 La storia mi è piaciuta, soprattutto nell’equilibrio tra stile e struttura in accordo con il personaggio. Ciò che mi ha impedito di amare del tutto il racconto è la sensazione di incompiutezza sia nella trama che nell’indagine di Dolores.

Totale: 30.6/43
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26/05/2020 16:38
 
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Dodicesima classificata: Storia di un mal d’amore di fra_eater


Grammatica e stile: 5.7/10 [grammatica: 2.2/5 + 3.5/5]
Colui-Che- Non-Deve-Essere-Nominato – c’è uno spazio di troppo, refuso.
anche se aveva notato che con Ron il rapporto fosse più controverso – non ci vuole il congiuntivo, “anche se aveva notato che con Ron il rapporto era più controverso”. Notare vuole generalmente l’indicativo ma si può accettare anche la sua forma al congiuntivo (come vedrai anche dopo). In questo caso però è quel che a stonare perché ha valore di constatazione precisa. Se avessi messo “quanto” o “come”, allora sarebbe stato diverso. -0.5
Durante le lezioni di Pozioni, Erbologia e, con suo rammarico, Divinazione notava come il suo sguardo divenisse stanco, poco attento, non come a Incantesimi e Trasfigurazioni dove osservava i movimenti degli insegnanti desto, quasi avido di sapere. Come si allargava il suo sorriso a Cura delle Creature Magiche e come i suoi occhi si incupivano quando scorgeva Malfoy e il suo gruppo di Serpeverde muoversi tronfi per i corridoi della scuola. – Il secondo periodo è un seguito diretto del primo e quei due “come…” sono retti ancora da “notava come”. In questo caso va bene il congiuntivo per notare perché seguito da “come”, ma allora avresti dovuto mantenere la coerenza anche per le successive frasi sempre rette da quel “notava”. -0.5
Ebra – ebbra -0.2
rassicurandola sul fatto che non avesse niente da temere – rassicurare e ancor di più la parola “fatto” vogliono l’indicativo. -0.5
Potter come un ragazzo gentile e disponibile, sempre ben disposta – disposto, lo considero refuso.
Madama Prince – Madama Pince -0.1
d’avanti – davanti -0.2
ma le mancava tanto quella piacevole distrazione fatta dall’intrecciare le sue dita tra la chioma fulva e il baciare avidamente quelle labbra morbide. – senza “il” davanti a baciare -0.2
– come sempre, del resto- - spazio prima del secondo trattino, che dovrebbe essere un trattino lungo. -0.1
le urla furono soffocata – soffocate, refuso.
Per quanto riguarda i dialoghi, non metti il punto al termine delle frasi con le virgolette e inoltre, non metti la giusta punteggiatura davanti. Esempio: “Ragiona, Lavanda” cercò di dirle Calì “Stava con sua sorella e il suo migliore amico. – dopo Calì va o il punto o la virgola per legare le due frasi tra virgolette. Calì alzò gli occhi al cielo “Quella, come dici tu, è la sua migliore amica”. Qui anche avresti dovuto mettere prima della battuta o i due punti o un punto. -0.5 complessivo
Per quanto riguarda lo stile, mi è sembrato un pochino troppo esagerato in alcuni punti: questo vale sia nel periodare (un pochino troppo lunghi e con ridondanze eccessive) sia nel lessico (talvolta hai usato dei termini troppo alti rispetto ad altri). Mi spiego meglio: A questo si aggiunge che spesso hai creato delle inversioni all’interno della frase, l’effetto si è perso proprio per via del periodare lungo.
Del lessico, parimenti, dimostri una conoscenza buona e ampia che globalmente ho apprezzato, ma appunto alcune scelte come “spiccante chioma fulva” mi è parsa un po’ stonante con il contesto.
Hai saputo usare la punteggiatura, anche se su alcune posizioni delle virgole non sono stata d’accordo. In ogni caso, la lettura è stata piacevole e anche se il periodare è stato generalmente lungo (te ne ho illustrato i difetti) non c’è stata confusione di comprensione o eccessivo rallentamento. Il punto di forza sono stati i dialoghi, specialmente quelli con Calì: freschi, credibili, naturali e incisivi. La distinzione poi tra parte narrativa e parte discorsiva con due allineamenti diversi è stata stilisticamente convincente e azzeccata.

IC: 10/15 Come taglio narrativo hai scelto di ripercorrere il quinto e il sesto anno a Hogwarts dal punto di vista di Lavanda, soffermandoti sull’innamoramento per Ron. Lavanda risulta IC: non c’è niente nella tua storia che stoni con il personaggio che conosciamo nei libri. C’è l’antipatia per Hermione, il suo essere impulsiva e un po’ ingenuotta, il sentimento per Ron e anche la diffidenza per quello che chiami giustamente “il club esclusivo” del trio. La parte problematica dunque non è come hai caratterizzato Lavanda, su cui hai fatto un buon lavoro, ma su quello che di lei hai mostrato di nuovo. Di fatto c’è ben poco, ti sei limitata a ripercorrere gli eventi già noti soffermandoti nella sua prospettiva ma non permettendoci di entrare davvero in quello che pensa. Le emozioni di cui parli in qualche modo non riescono ad arrivare e il motivo è, secondo me, che non le hai mostrate dipanarsi. La prospettiva rimane nonostante tutto ancora distaccata, ancora lontana dal personaggio, con cui da lettrice non sono per questo riuscita a entrare in empatia. E trattandosi di Lavanda, l’empatia non sarebbe stata in realtà difficile da suscitare perché come dici tu nelle note, in fondo non è un personaggio che ha fatto davvero qualcosa di male.
Forse la motivazione per cui non sono riuscita a entrare nella storia con emozione è che Lavanda è esagerata come personaggio, mentre la narrazione che hai usato è contenuta: è questa la discrepanza che si viene a creare, come se il racconto non riuscisse a stare dietro al personaggio. Di fatti, ho provato empatia ed emozione solo nei dialoghi con Calì perché li ho sentiti ritmati e concreti.
L’aspetto positivo che ho trovato innovativo è appunto il rapporto con Calì: questo invece mi è piaciuto molto, come parlerò nel prossimo parametro, perché riguarda in questo caso più l’impostazione di trama che un disvelamento di Lavanda.

Trama e altri personaggi: 9/10 Pur non introducendo elementi nuovi e riproponendo di fatto gli eventi già noti, la trama risulta coerente, organica, completa, non ci sono buchi di sorta ed è ben strutturata. In particolare, è l’allineamento con i dialoghi tra Calì e Lavanda che mi è piaciuto: devo dire la verità, questa è una cosa che ho autenticamente adorato. Lavanda ha infatti delle amicizie e mi è piaciuta la scelta di mostrare questo suo rapporto paritario, sincero e vissuto con la migliore amica. Le confidenze che le due si scambiano indirizzano gli eventi, per questo la funzione dei dialoghi è stata ottima. Inoltre, quest’amicizia è l’elemento di originalità che ho rintracciato ed è indagato molto bene, dando spazio a un legame che sono stata contenta di aver visto esplorato: un’amicizia forte che va oltre quelle su cui si scrive di più.
La tua Calì mi è piaciuta molto, davvero, attraverso pochi dettagli e in particolare attraverso i dialoghi sei riuscita a darle una caratterizzazione molto interessante. A parte Calì, anche il resto dei personaggi menzionati sono coerenti a loro stessi e sicuramente IC.
Quello che non mi ha convinto è il fatto che non ci sono elementi nuovi – tranne la menzionata parte con Calì – cosa che, se crea quella distanza nel tratteggiare la protagonista, a livello di trama si traduce in un riepilogo ridondante di eventi già ben noti. Soprattutto la scena dell’infermeria è apparsa “meccanica” perché è apparsa come un ripetere pedissequamente e senza una reale introspezione di Lavanda quello che il film mostra. Dato che hai scelto la versione cinematografica – di per sé più forte rispetto a quella libresca – mi è sembrato quasi un voler affidare la forza emotiva solo all’intera scena già esistente. Il fatto di aver affidato di fatto solo alla parte dialogica l’afflato di novità e il carico emotivo ha reso per contro le parti narrative un po’ “meccaniche” appunto. Si viene a creare in qualche modo, in questo senso specifico, uno squilibrio.

Titolo: 3/3 Il titolo mi è piaciuto: cattura il lettore, richiamando effettivamente alla mente Lavanda e suona bene, specialmente con l’accortezza che hai avuto di non far incontrare due “di” o due “d’”. Rispecchia poi il contenuto della storia, specialmente perché il mal d’amore apre e chiude rispettivamente la storia, venendo citato nel primo e nell’ultimo dialogo tra Lavanda e Calì. Perfetto!

Gradimento personale: 4/5
Della storia ho apprezzato molto la rappresentazione dell’amicizia tra Lavanda e Calì e l’impianto strutturale, però non sono riuscita a entrare in empatia con lei durante gli eventi, tranne in quel pianto finale proprio tra le braccia della migliore amica.

Totale: 31.6/43
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Post: 1.394
Giudice*****
26/05/2020 16:40
 
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Undicesima classificata: Tra Peccato e Giustizia di mistery_koopa


Grammatica e stile: 8.1/10 (grammatica: 4.6/5 + stile: 3.5/5)
Ricordava perfettamente quando Beatrice era venuta da lei, con il volto sfigurato dal pianto: l’aveva implorata in ginocchio e aveva cercato da lei il perdono, l’aiuto, la comprensione. – ripetizione ridondante di “da lei” -0.2
Sì, era Lei, era tornata: Beatrice Taylor era entrata nel corpo di quell’uomo sciagurato, cercando vendetta. Ma quale vendetta? Come poteva voler vendicarsi quando era lei, la peccatrice? – non avrei spezzato “lei” e “la peccatrice” con una virgola, in quanto crei una pausa non necessaria, ma anzi che crea una leggere ambiguità di significato – specialmente perché nella tua storia di fatto ci sono due “lei”. Non è un errore, è più una sensazione personale, quindi te la segnalo solamente come consiglio.
trovando dinnanzi a loro l’orrendo. – la scelta dell’aggettivo non mi ha convinta, forse avrebbe aiutato inserire la lettera maiuscola. Più che altro la cosa che trovo un po’ stonata è la scelta dell’aggettivo in sé: più che orrendo si usa spesso con questo significato l’aggettivo orrido. Orrendo invece non ha lo stesso impatto immediato (oltre che non suonare molto bene). -0.2
Per quanto riguarda lo stile, di sicuro dimostri una padronanza lessicale e un’abilità sintattica degna di nota, tuttavia la lettura non procede in modo così scorrevole come sarebbe potuta essere. Alcune scelte lessicali, infatti, non mi hanno convinta del tutto (seppure dimostrano ampia varietà). Ti riporto il primo esempio che ho trovato: un fortissimo intorpidimento di ogni parte del corpo che la costringeva a letto come un invisibile legame. Non ho ben compreso ad esempio questa similitudine, forse perché il termine legame presuppone la legatura di due termini ma non in chiave di costrizione. Allo stesso modo, non mi è piaciuta l’abbondanza dei due punti nel corso della narrazione, l’ho trovata troppo eccessiva, specialmente in una storia così breve e per periodi così vicini.

IC: 10/15 La lettura di questo personaggio in questa chiave mi ha incuriosito molto. Nel bando avevo scritto di non accettare what-if in senso generale in quanto il ruolo del personaggio poteva essere modificato nella sua bruttura insieme a eventuali elementi di trama; tuttavia, leggendo poi attentamente la tua storia che di fatto è un what-if, ho visto che pur cambiando il finale, Emily Brent è rimasta coerente con l’immagine che ha sempre avuto: permangono le colpe del passato e il lato più oscuro del suo carattere con il tuo twist non viene nascosto ma al contrario accentuato. Proprio per questo paradosso la storia acquista un valore non indifferente: Emily salva tutti e, passando per colpevole, compie un sacrifico; eppure tutto questo è solo l’effetto collaterale dell’ossessione della protagonista verso Beatrice Taylor che crede reincarnata nel giudice. Il suo IC è indubbiamente rispettato e la chiave che di lei ci presenti (l’estremo sacrifico, l’ossessione dei fantasmi del passato) è interessante e giusta per l’approccio al personaggio. L’introspezione è presente e ci fai entrare nei pensieri di Emily mentre si muove. Quello che non mi ha convinto del tutto, tuttavia, è l’aspetto dell’empatia/comprensione. Non era obiettivo del contest essere dalla parte di Emily, ma lo era quello di comprendere a pieno le sue ragioni oppure vederne un aspetto diverso e quasi “buono”. Questo è un elemento che qui manca: avrei voluto vedere di lei i momenti in cui la sua ossessione è fiorita, probabilmente legata ai primi anni di vita. Sfiori questo aspetto parlando della madre: Aveva fatto solamente quello che sua madre le avrebbe detto di fare, quello che per una donna del suo livello sarebbe dovuto essere scontato: aveva solamente applicato quella regola che le veniva ripetuta ogni volta da bambina, dopo la Messa domenicale: “Non dovresti fare a pezzi te stessa per mantenere interi gli altri, Emily. Devi ricordartelo, sempre…” ma è appunto ad uno “sfioramento” che la trama si limita. Avrei voluto vedere questo accenno più ampliato e scandagliato. Le ragioni di Emily, seppure citate e coerenti con il libro, non risultano spiegate fino in fondo – ci mostri i pensieri, ma non la loro effettiva genesi, non nell’aspetto più emotivo.
In altre parole: l’introspezione c’è e lei si comporta in modo coerente, ma quello che è la sua essenza non arriva, quello che mostri è ciò che fa e perché lo fa nel momento più immediato, ma quello che accenni di ciò che lei è stata e di quello che prova non “sfonda la patina degli eventi” (per usare un’espressione arendtiana che parlando di male ci sta sempre bene). E questa distanza si percepisce in qualche modo maggiormente proprio perché il taglio è introspettivo quindi dovrebbe portarci direttamente nei pensieri di Emily. So che non hai scritto la storia appositamente per questo contest, ma devo comunque valutarla in base a ciò che avrei voluto vedere come “disvelamento” del personaggio odiato.

Trama: 8/10 La storia è di fatto una what-if? che cambia il finale del libro: Wargrave viene infatti smascherato prima di portare a termine tutto il suo piano e alcuni dei dieci piccoli indiani vengono salvati proprio per intervento della tua protagonista. Ricollegandomi a quanto già detto nel punto precedente, ho apprezzato moltissimo l’idea di modificare il finale senza alterare Emily perché è una scelta che funziona senz’altro. I personaggi che ruotano attorno sono comparse ma non si comportano in modo diverso da quello che sono. Dato però che si trattava di uno stravolgimento, secondo sarebbe stato quasi necessario mostrare non solo il punto di vista di Emily, ma anche quello degli altri, o perlomeno un ragguaglio più strettamente narrativo sulle azioni che erano successe in modo precedente. In particolare quello che manca è l’azione del giudice e il motivo per cui il suo tentato omicidio non funziona: un accenno più preciso a questi due aspetti avrebbe reso la situazione più chiara. In generale, un quadro un pochino più ampio e non solo esclusivamente introspettivo sarebbe stato più adeguato a uno stravolgimento (che è appunto di trama e non solo di carattere interiore). La velocità e la brevità per una scelta narrativa così radicale secondo me hanno penalizzato un po’ l’impatto finale.

Titolo: 2/3 Il titolo rispecchia il personaggio, la vita e le azioni di Emily, tuttavia non l’ho trovato molto accattivante a livello di suono (è una struttura un po’ troppo sentita) e non mi trovo concorde sulle maiuscole di Giustizia e Peccato. Ne capisco il senso (voler attribuire ai due concetti il valore assoluto, più generale, quasi personificandoli) ma appare secondo me un po’ esagerato.

Gradimento personale: 4/5 In questo parametro tiro in fondo le somme di quello che ho già detto. Ho apprezzato molto l’idea generale e anche il modo in cui tu sia riuscito a conservare la bruttura di Emily. Mi sarebbe piaciuto però vedere la genesi delle sue motivazioni e avrei preferito un taglio più narrativo in aderenza alla piega degli eventi.

Totale: 32.1/43
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