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Sci alpino.

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2024 02:31
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13/12/2020 12:27
 
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Intanto oggi Paris, su una pista ridicola, ha fatto una buona prestazione. È l'unico della squadra maschile che può darci soddisfazioni e quindi ottimo.

Carlo in effetti il rischio c'è. Potrebbero ostacolarsi. Anche se siamo solo all'inizio della stagione e c'è tempo per preoccuparsi.
Concordo però con Vince. Meglio avere due campioni che uno. E anzi di campionesse ne abbiamo tre. La Goggia è la più forte discesista/supergigantista in attività. Ha vinto troppo poco solo a causa degli infortuni.
Quindi con i risultati di squadra possono anche aiutarsi a vicenda. Semmai il problema è che non abbiamo slalomiste che si possano piazzare davanti a Shiffrin e Vhlova che in quella specialità guadagnano troppi punti.

Bassino deve continuare cosi. Se non già quest'anno, in futuro potrà giocarsi la Coppa assoluta. E tre sciatrici così non le abbiamo mai avute tutte assieme.

Certo anche al tempo di Compagnoni e Kostner c'erano altre ottime sciatrici come la Putzer e la Ceccarelli, ma non erano fuoriclasse.

p.s. ieri Pellegrini ha vinto la sprint nel fondo. Peccato l'assenza dei nordici (soprattutto i norvegesi che dominano). Insomma grande Italia sulla neve.
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19/12/2020 19:43
 
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Una giornata in chiaroscuro.
Da un lato la vittoria in discesa di Sofia Goggia, dopo il secondo posto di ieri. La nostra fuoriclasse torna ai livelli che gli competono, dopo un paio d'anni un po' problematici.
Incredibile che per vincere abbia dovuto limitare la sua sciata tanto spettacolare e sempre al limite.

Peccato per Bassino partita con l'1 e arrivata con un distacco abissale. Ieri ottima 16ª.

Paris così così sulla Saslong. È una pista troppo facile che non gli piace. Da sempre. Però tutti lo vorremmo davanti, anche quando si sa già che sarà dura. È come il Laberhorn dove perde sempre per colpa della S-Kernen.
Meno male che fra una settimana sulla Stelvio trova un tracciato che gli garba.
E poi c'è la Streif che è la sua gara, nonché la gara dell'anno.
Gli altri purtroppo non pervenuti.
Il settore maschile è messo davvero male.
[Modificato da BertAdams 19/12/2020 19:43]
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BertAdams, 12/19/2020 7:43 PM:


Il settore maschile è messo davvero male.



Eh sì, da un triennio siamo abbonati al quinto posto nella coppa delle nazioni maschile: pur sempre onorevole, ma lontanissimi dalle vette.

Ma quest'anno sarà più dura anche ripetere il quinto: Peter Fill si è ritirato e da quando aveva iniziato a calare per infortuni per noi è andata sempre peggio - vinceva poco ma si piazzava spesso e, ridendo e scherzando, è terzo assoluto dopo Tomba e Thoeni come numero di coppe di specialità portate a casa (tre).

In discesa dietro Paris non sembra esserci nessuno e le specialità con paletti sono messe malissimo da anni. Per fortuna ci sono le girlZ.

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Tutto giusto. Se mancano i 400-500 punti di Paris finiamo sotto la Repubblica Ceca.
Oggi sulla Gran Risa un solo qualificato. Possibile che non si trovino giovani di buone speranze?

Le ragazze invece non deludono e dietro la Ledecka, che ha vinto manco una settimana fa il gigante nello SNOWBOARD dove domina, conquista il primo successo in super-g, specialità nella quale detiene l'oro olimpico!
Terza un'ottima Brignone al rientro 4ª una strepitosa Bassino, 7ª, la Goggia che ha fatto disastri e 8ª la Curtoni.
E altri piazzamenti.
Davvero un'altra storia. Questa sì entusiasmante.
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BertAdams, 12/20/2020 1:09 PM:

Possibile che non si trovino giovani di buone speranze?



Chissà, magari qualcuno si trova, ma poi tirare fuori gente davvero competitiva è dura.

Bisognerebbe anche vedere che investimenti vengono fatti e -parlando di soldoni- quanto possa essere attrattiva economicamente una carriera nello sci rispetto ad altri sport: a naso, a livello femminile lo è, mentre a livello maschile ci sono sicuramente altre sirene più o meno ingannevoli (le scuole calcio sono sempre strapiene).

Non basta, chiaramente, a spiegare tutto ma un po' c'entra.

Sash


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Se confrontata con la carriera e i soldi dei calciatori, dei tennisti, dei motociclisti e piloti di formula 1 non c'è paragone.
Ancor meno con i cestisti dell'NBA e altri sport statunitensi.
Però gli sciatori più forti guadagnano piuttosto bene. In Austria e Svizzera, non certo due paesi poveri, hanno lo sci alpino come sport nazionale tanto per dire.

In Italia poi l'interesse economico è rilevante, quindi non credo dipenda da questo.
Piuttosto qualche problema lo pone il costo economico per far frequentare le piste a ragazzi che non sono delle località di montagna.

Imho c'è qualche problema nel passaggio dalla Coppa Europa alla Coppa del Mondo. Sono pochi quelli che fanno il salto di qualità, mentre i norvegesi che nello sci alpino sono quattro gatti, eppure il 90% di questi o sono campioni o almeno di buon livello.
[Modificato da BertAdams 20/12/2020 21:33]
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Ecco, la Norvegia è un buon esempio. Non ho dati alla mano, ma sono convinto che se si potessero vedere le cifre, quelle che hanno investito nello sci alpino debbano essere ingenti. D'altronde sono un paese ricco anche più di Austria e Svizzera.

E 30/35 cinque anni fa erano ancora dei nessuno, poi da Ole Christian Furuseth in avanti nel giro di pochissimo sono diventati una potenza e lo sono rimasti. Certo potevano contare sulla tradizione del fondo, con cui forse avranno condiviso all'inizio personale e organizzazione, ma anche così questi risultati non li ottieni senza investimenti in strutture e tecnici e medicina dello sport, in capacità di attirare e selezionare i giovani e farli rimanere nel giro.

Chiaro che non è tutto lì. Noi abbiamo esercito e polizia che sicuramente garantiscono la tranquillità economica agli atleti di un certo livello, ma anche in atletica combiniamo poco e nulla da anni, mentre in sport come la scherma siamo sempre ai vertici. Tirar fuori campioni è un'alchimia difficile.

Mi viene sempre in mente un discorso sentito quando ancora sciettavo, primi anni '90: due allenatori di una squadra agonistica (mai capito esattamente, forse era una selezione per possibili nazionali juniores) che portavano un gruppo di ragazzi, andavano come missili e a me sembravano tutti dei mostri, invece i due tecnici avevano le facce lunghe e finito di sbraitare li sentimmo che facevano il punto tra loro. Il succo del discorso era più o meno: "Niente, non hanno fiato e a 15 anni sono già scoppiati, molleranno quasi tutti. Se va bene qualcuno finirà maestro di sci. Tomba alla stessa età si faceva 10 ore in pista e la sera con le luci accese dovevi tirarlo via a forza".

In effetti erano stati (purtroppo) profetici - nelle discipline tecniche Albertone già non aveva quasi nessuno dietro, e dopo il ritiro il vuoto è stato drammatico: sono passati dieci anni prima di vedere un Giorgio Rocca, che ha brillato solo un paio di stagioni, e ancora di più per un Razzoli.

S.
[Modificato da Sashimi 20/12/2020 23:25]
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Sì, la Norvegia è un caso di studio. Così pochi, così forti. Ieri è tornato Kristoffersen che è un fuoriclasse con qualche problema di carattere, tanto che andava meglio quando c'era quel castigamatti di Hirsher.
E secondo è arrivato il buon Foss-Solevag. A proposito. E' davvero antipatico sentire i commenti dei telecronisti (e di De Chiesa) che hanno trattato con sufficienza questo ragazzo. Non sarà un atleta che verrà ricordato fra qualche anno, ma ieri non ha rubato niente.
E se anche avesse vinto non ci sarebbe stato nulla da ridire. Essere avvantaggiato dal pettorale è una cosa che è capitata a tutti almeno una volta e giungere un centesimo prima in slalom ci sta. Poi capisco che si faccia il tifo per l'italiano di turno, ma sminuire l'impresa di un altro mi dà molto fastidio.

Bene dunque Vinatzer che sembra aver fatto il salto di qualità. Non esagererei, come fatto ieri dai commentatori, perché capisco la necessità di creare interesse per qualche azzurro, ma si rischia di bruciare l'ennesimo talento. Aspettiamo con calma che vinca le sue prime gare e poi se ne riparla.

Coppa del Mondo, sia maschile che femminile, bella come non capitava da anni. Certo avere a che fare con Vonn, Hirscher e Shiffrin che sono di un altro pianeta è una bella sfiga. Tanti possibili pretendenti e tra le ragazze ben tre azzurre.
Me la godrò tutti e vinca il migliore/la migliore (sperando che sia una tra Bassino, Brignone e Goggia, ma senza fare il tifo contro nessuna).

Nel frattempo c'è stato anche il gigante (sulla Gran Risa, sempre un bel vedere), e lo slalom in Alta Badia, il primo con un vincitore annunciato (Pinturault) e uno di giornata il secondo (il gigante elvetico Zenhausern).

p.s. che peccato per il caldo che ha rivinato il tracciato di una delle più belle e impegnative piste di slalom. Ci fosse stato il benedetto ghiaccio sarebbe stato tutto diverso. Speriamo che Schladming, Wengen e Kitzbuhel siano più fortunate.
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Vero, mi ero scordato di Vinatzer che è una delle poche note positive di questi ultimi anni nelle specialità con i paletti.

Così come mi scordo sempre di Manfred Moellg, ieri in gara malgrado anni e acciacchi, il quale pur avendo sempre vinto poco si portò a casa la coppa di slalom speciale nella per noi ottima stagione 2007/2008: stesso anno in cui la fin troppo dimenticata Denise Karbon vinse la coppa di slalom gigante - e con ben 5 primi posti.

Moellg c'era già prima di Hirscher e c'è ancora oggi che MH si è ritirato: una longevità che in pochi possono vantare, pur nel generale allungarsi delle carriere sportive.

E sì, come quella femminile che vede il ritorno della Shiffirin ma su livelli apparentemente più umani (almeno per i momento), anche la coppa maschile sembra tornata finalmente ad essere incerta e combattuta: da quando non c'è più Marcellone lo sci sta riprendendo un po' quota, speriamo anche a livello ascolti. Perché i freddi numeri ci dicono che Hirscher è stato il più grande di tutti i tempi, ma paradossalmente penso abbia fatto più male che bene allo sci in generale: se fosse possibile misurare esattamente la popolarità di uno sport nel senso più esteso possibile (non solo ascolti e business, ma anche facilità con cui se ne sentiva parlare e discutere in giro, dal vivo e online), credo che il suo lungo periodo di dominio abbia coinciso con il punto più basso per lo sci, a livello globale, venendo per altro dopo anni in cui la lotta per la coppa generale era già affare privato tra austriaci e norvegesi con pochi sporadici intrusi.

Oltretutto essendo stato lui -forse saggiamente- un totale non-personaggio fuori dalle piste (l'opposto di Tomba, ma lontanissimo anche dal sanguigno Hermannone Maier), non c'è stato nemmeno quell'effetto di traino che i campioni molto mediatici sempre portano con sé.

Tempo permettendo (o non nevica, o nevica troppo) speriamo di vedere ancora belle gare.

Sash
[Modificato da Sashimi 23/12/2020 22:49]
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Ah, c'è una cosa su cui non concordo. Hirscher è stato stratosferico e non si discute. Tranne che su una cosa.
Imho il più grande è stato Ingemar Stenmark.
86 gare vinte sono lì a dimostrarlo.
15 Coppette di specialità.
I 14 giganti consecutivi.
Il maggior distacco mai inflitto al secondo che se non ricordo male era il barbuto Heini Hemmi, non uno sciatore qualsiasi ma l'olimpionico di Innsbruck in quella disciplina, e superiore ai 4 secondi.

Certo Hirscher ha conquistato una vagonata di CdM, oltretutto consecutive.
Ma è anche vero che a Ingo ne hanno rubate almeno 2. Lüsher era uno sciatore appena decente e solo con le combinate, ha strappato la CdM allo svedese che aveva vinto praticamente tutte le gare cui aveva partecipato.
E anche Andreas Wenzel, pure ottimo, non era alla sua altezza e neanche pari alla straordinaria sorella.

Se proprio non si vuole fare un torto a nessuno, diciamo che sono alla pari.

E poco sotto Herminator, Tomba, Zurbriggen, Girardelli, Thoeni.
E ricorderei per vari motivi Raich, Phil Mahre, Svindal e Miller. Poi a parte Franz Klammer che non ha vinto la CdM ma è stato il più grande discesista.

[Modificato da BertAdams 23/12/2020 23:33]
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Yep, ma infatti parlavo di "freddi numeri" riferendomi alle coppe generali, che sono quelle che più impattano sulla notorietà, assieme alle medaglie d'oro olimpiche e mondiali - e qui H. ne ha prese 9 complessive (7 togliendo le due a squadre) contro le 5 di Ingo, cui però impedirono di partecipare nel 1984 quando era ancora fortissimo.

Va anche detto che H. si è ritirato a soli trent'anni, mentre Stenmark è durato più a lungo e ha avuto stagioni con vittorie anche dopo i trenta: si può ipotizzare che a parità di stagioni disputate H. lo avrebbe avvicinato come numero di gare vinte, ma probabilmente senza mai superarlo.

Poi, a mio personalissimo gusto, stilisticamente non c'è paragone: scelgo Stenmark tutta la vita, seguito o forse alla pari con Albertone e Gustavino. Hirscher basava tutto su una mostruosa reattività muscolo-scheletrica: la sua sciata era pulita ma non mi emozionava, le sue vittorie erano robotiche e quasi sempre prive del minimo pathos, salvo qualche duello con Kristoffersen e qualche caduta evitata con prodigiosi colpi di reni. Era uno spettacolo di efficientismo atletico, questo sì.

Se invece guardassimo alla polivalenza, al saper fare tutto, allora metterei sicuramente Zurbriggen e Girardelli, senza sapermi decidere tra i due, e senza aver mai visto all'opera i grandi degli anni 50/60 come Killy. Senza dimenticare che un certo Thoeni quando voleva sapeva anche fare secondo a Kitzbuhel.

Per dire che ovviamente sono discorsi relativi, come sempre nella ricerca del GOAT (greatest of all time): tra i vari campioni passano decenni e soprattutto cambiano materiali e regolamenti. Come notavi, ai suoi tempi a Stenmark fecero la guerra perché non volevano che vincesse sempre lui: e allora vai con i filtri selettivi sui punteggi ed eccoti le vittorie dei carneadi Luscher, degli onesti/buoni intepreti come Wenzel e soprattutto dei Phil Mahre, che almeno con tre titoli si dimostrò un campione vero e non un fuoco di paglia, ma era comunque sotto di lui. E poi niente olimpiadi, caro Ingo, perché sei professionista! (nell'84, figuriamoci...)

E quante coppe generali avrebbe vinto Tomba, se ai suoi tempi non fossero stati ancora favoriti i polivalenti? Almeno un altro paio. Sicuramente quella che andò al pur simpatico Pauli Accola.

Hirscher non è mai stato un polivalente né un combinatista, anche se è riuscito a vincere oro olimpico e mondiale in combinata (ma mai in coppa del mondo...). E, a ben vedere, per lui è andata esattamente al contrario di Ingo e Tomba: combinate sempre meno rilevanti e, addirittura, slalom parallelo inserito nel punteggio! Volendo malignare, e senza essere addentro ai meccanismi, si potrebbe dedurne che la pressione degli austriaci sui regolamenti si è sentita eccome. [SM=x75015]


Sash
[Modificato da Sashimi 24/12/2020 01:46]
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Dal punto di vista stilistico Stenmark è, e resta, il numero uno. Ancora adesso vedere un suo gigante della fine degli anni '70 è osservare un'opera d'arte. Danzava tra le porte.
E a differenza di quello che si è sempre pensato, ovvero che fosse di ghiaccio e insensibile alla pressione, era molto emotivo. Tanto che dopo il ritiro ha evitato le piste e la Vonn ha quasi dovuto "rapirlo" per la famosa foto nel momento che la vedeva ad un passo dal raggiungere il suo record. Ce la farà purtroppo [SM=x74954] la Shiffrin [SM=x74985]
Nel gigante, che è la specialità più elegante, solo Von Grunigen era tecnicamento "bello" come lui. Quasi.
In slalom era fenomenale, ma ci sono diversi sciatori che come lui sono stati il paradigma del periodo. Prendi Tomba, si potente però anche molto bravo tecnicamente, o un Raich bellissimo da vedersi.
Si gli hanno tolto tanto. Prima i punti. Mi ricordo l'assurdità imposta dalla F.I.S. che stabiliva di conteggiare solo i risultati di quattro gare per specialità. Poi le olimpiadi negate. E mai una parola fuori posto. Quando si dice un Signore.
E' stato, ed è ancora, il mio idolo assoluto di qualsiasi sport. E pensare che all'inizio lo detestavo perché batteva gli azzurri.

Non sono così sicuro che Hirscher avrebbe fatto ancora sfraceli. La pressione che sopportano i super-campioni come loro è tremenda e se ha smesso è perché era già al limite. E comunque se l'austriaco si è ritirato a 30 anni, Ingo a 33. Non era poi così vecchio neanche lui.

E' un piacere scoprire qualcuno così preparato. Saremo una manciata in tutt'Italia. [SM=x75032]
[Modificato da BertAdams 24/12/2020 08:25]
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Fra i paletti strettissimi, io ricordo anche la bellezza della sciata di Stangassinger: la morbidezza dei suoi cambi di direzione faceva sembrare semplici traiettorie invece per nulla comuni. Non ha vinto moltissimo come certi super campioni da voi citati, ma ha comunque un palmares rispettabile e l'oro olimpico risalta.
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Stangone Stangassinger era grande e grosso, ma molto agile!

BertAdams, 12/24/2020 8:23 AM:


Nel gigante, che è la specialità più elegante, solo Von Grunigen era tecnicamento "bello" come Stenmark. Quasi.



Von Grunigen era davvero stiloso. Mai capito perché con Tomba non andassero d'accordo, ma ricordo un amico che aveva il suo poster appeso in camera. Credo fosse l'unico al mondo, fuori dalla Svizzera [SM=x74933]



E' un piacere scoprire qualcuno così preparato. Saremo una manciata in tutt'Italia. [SM=x75032]



Pleasure is mine! [SM=x75032]

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Altra giornata da incorniciare. Sofia pazzesca a Sankt Anton, dove domina nettamente e senza possibilità di recriminazioni da parte delle altre.
Quinta la giovane e promettente Pirovano, poi le altre.
Ridicola la delusione per la Bassino che è 13ª. Un anno fa si sarebbe detto ottima prova...
Meno bene la Brignone che quest'anno sembra meno performante.

Bellissimo il gigante sulla pista di Adelboden, rovinato in parte dalla caduta dello statunitense Tommy Ford, che per fortuna si è risvegliato dopo aver perso i sensi. Rischiare la vita in questa disciplina è davvero una bella sfiga. Gli faccio i migliori auguri per una pronta guarigione.
In posta Pinturault domina come ieri. Entra così nella ristretta schiera del grandi gigantisti di sempre, con Stenmark, Von Grunigen, Hirscher che hanno stravinto più volte nella regina delle classiche della specialità.
Dietro di lui Zubcic, poi un paio di svizzeri.
Al quinto posto un fenomenale Kilde che ormai è lanciato alla conquista della generale. Al sesto finalmente un po' d'Italia con De Aliprandini.
Sarebbe anche una buona notizia, se non fosse che arriva a due secondi dal francese. Un abisso incolmabile.
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Fantastica Goggia, che quest'anno sembra davvero in forma.
La Vlhova ha 150 punti in più, ma le nostre (Brignone e Bassino) sono state più penalizzate dall'annullamento del gigante di Semmering e del supergigante di Saint Moritz.

Quanto agli uomini, con questa vittoria Pinturault supera Tomba per numero di vittorie in gigante... e al momento non ha vinto neanche una coppa di specialità, contro le quattro che valsero a Tomba (quando vinse almeno una gara, portò sempre a casa la coppa).
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Come immaginavo il 13º posto di ieri era un ottimo segnale. La leggerezza allo stato puro di Marta la proietta tra le grandi supergigantiste con un incredibile 2º posto. Se l'anno scorso a Bansko si poteva parlare di caso, stavolta no. Anche perché c'è un 4º posto nel precedente super-g della Val d'Isére.
Vince la bella Gut (che tra l'altro è italiana di cittadinanza per parte materna, anche se ha scelto quella svizzera) che fa una grande gara.

Così così la Brignone, mentre la Goggia cade. Non è un dramma visto che la prima è in ripresa e la seconda è da "amare" così. Non sarà forse mai costante, ma quando scende è divertimento assoluto. È con Isi Kostner di gran lunga la più forte discesista italiana di sempre e poco importa se non vincerà la CdM assoluta. Quella di discesa invece le spetta di diritto!

E adesso vado a guardarmi la seconda manche del gigante.
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Se i maschi continuano a deludere, ci pensa l'enorme talento di Marta Bassino a dare grandi soddisfazioni.
Questa ragazza è una fuoriclasse, che vince come solo i campioni sanno fare.
Worley fa una manche alla sua maniera, e parliamo di una delle più grandi gigantiste, e la piemontese perde una manciata di centesimi.
E per quasi tutta la gara stava davanti di prepotenza.
Dietro a questo gioiellino dello sci, il gotha. Comprese Vhlova a Shiffrin.
Brignone a corrente alternata.
E la Goggia che si prende qualche punticino, ricominciando a trovare più continuità in questo disciplina.
Grande giornata e supercomplimenti alla sciatrice di Borgo San Dalmasso.
[SM=x74995]
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Lo scricciolo piemontese è davvero in forma pazzesca!
Da gigantista ha dimostrato di saper arrivare sul podio anche in super-g e (l'anno scorso) in discesa, cioè in 3 discipline su 4: le avversarie sicuramente non stanno tranquille.

Sash


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Sulla scena maschile (per noi oggi desolante), nei commenti Blardone insiste ossessivamente sul concetto di "deformare lo sci" di cui si è evidentemente innamorato - qualcuno dovrebbe dirgli di smetterla [SM=x74942] [SM=x74933]

Anche la Ceccarelli nel femminile comunque indulge nella stessa cosa, anche se un po' meno spesso.

Ora, ho capito che c'è la questione della rilevante risposta elastica dei materiali, ma francamente non è che gli sci agonistici degli anni 80/90 fossero completamente piatti e rigidi come stufe di ghisa: erano molto più lunghi, ma suppongo che un po' di effetto spinta ci fosse già, solo che non veniva menzionato di continuo. Oggi invece sembra che stiano parlando degli stivali a molla di Paperinik!

In pratica per Max se non sai deformare lo sci sei scarsone, tutto il resto passa in secondo piano. Mah.

Sash

[Modificato da Sashimi 16/01/2021 22:01]
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