28/01/2020 09:22 |
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Visto ieri sera.
A me è piaciuto.
Finalmente location,tanti particolari e numero comparse degne di un film storico sulla GG.
Roberto Graffiti
Associazione Storica Cimeetrincee - Socio Fondatore n.3
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La guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono ma non si massacrano
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02/02/2020 17:40 |
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Ho letto di tutto e di più su questo film. E non desidero fare l'ennesima " recensione " sui piani sequenza sulla sempre più somiglianza di questi film con i giochi di guerra, sull'uso proprio e improprio del soggetto Grande Guerra, e al di là che possa piacere o meno ( a me personalmente è piaciuto) , una domanda mi sorge spontanea dopo aver visto questo e altri film di produzione straniera più o meno recenti sull'argomento ( sempre accettando il fatto che per quanto la si rappresenti bene non sarà mai terrificante come lo è stata nella realtà): perchè in Italia non si riesce a fare un film sulla grande guerra dove il fango sia veramente fango, il sangue veramente sangue e i soldati in trincea siano soldati credibili e non manichini che giocano a fingersi soldati ?? Dopo La Grande Guerra di Monicelli e Uomini contro pur con i loro difetti.....il nulla e a volte anche il ridicolo. [Modificato da Gira60 02/02/2020 21:07] -----------------------------------------
"Sarai mondo..se monderai lo mondo!" |
02/02/2020 22:42 |
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Gira60, 02/02/2020 17.40:
Ho letto di tutto e di più su questo film. E non desidero fare l'ennesima " recensione " sui piani sequenza sulla sempre più somiglianza di questi film con i giochi di guerra, sull'uso proprio e improprio del soggetto Grande Guerra, e al di là che possa piacere o meno ( a me personalmente è piaciuto) , una domanda mi sorge spontanea dopo aver visto questo e altri film di produzione straniera più o meno recenti sull'argomento ( sempre accettando il fatto che per quanto la si rappresenti bene non sarà mai terrificante come lo è stata nella realtà): perchè in Italia non si riesce a fare un film sulla grande guerra dove il fango sia veramente fango, il sangue veramente sangue e i soldati in trincea siano soldati credibili e non manichini che giocano a fingersi soldati ?? Dopo La Grande Guerra di Monicelli e Uomini contro pur con i loro difetti.....il nulla e a volte anche il ridicolo.
Caro Daniele, condivido dalla prima all'ultima delle tue parole... personalmente, e spero nessuno me ne voglia, ero rimasto molto deluso anche dall'ultimo film di Olmi (e stiamo parlando di Olmi, non del'ultimo arrivato). Forse, stante la levatura del regista, "l'asticella" cui avevo posto l'attesa per il suo lavoro era troppo alta...
Stendiamo poi un velo pietoso sulle (recenti) fiction TV..
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03/02/2020 12:20 |
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ero rimasto molto deluso anche dall'ultimo film di Olmi
...e infatti ho citato solo quelli di Monicelli e Rosi [Modificato da Gira60 03/02/2020 12:22] -----------------------------------------
"Sarai mondo..se monderai lo mondo!" |
03/02/2020 13:31 |
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Gira60, 03/02/2020 12.20:
ero rimasto molto deluso anche dall'ultimo film di Olmi
...e infatti ho citato solo quelli di Monicelli e Rosi
Ed infatti scrivevi : " Dopo La Grande Guerra di Monicelli e Uomini contro pur con i loro difetti.....il nulla e a volte anche il ridicolo." : il mio post era solo un rafforzativo/confermativo del tuo pensiero !
La citazione del film di Olmi era solo per sottolineare il fatto che a volte anche un bravo regista (ed Olmi indubbiamente lo era), se la "sceneggiatura" è inconsistente non basta............ |
14/02/2020 09:15 |
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Anche secondo me, come secondo Gira e Roberto, “1917” merita attenzione.
Per esempio, l’arrivo del protagonista in linea poco prima dell’ assalto ci permette di farci almeno un’idea della spasmodica concitazione e del terrore di quei momenti.
Ho naturalmente notato che per tutto il film i due personaggi e poi il superstite vanno “contromano”: nelle trincee, nel campo di battaglia dove il nostro soldato, per arrivare in tempo al comando, corre trasversalmente agli assalitori, e persino nel finale, dove lui si allontana tangenzialmente da tutto e trova riposo nella solitudine della natura. Questo andare controcorrente mi è sembrata una buona trovata, anche stilistica, per significare la “contrarietà” ideologica di fondo alla guerra.
Tuttavia, il film nel suo insieme e in molti dettagli (vedi i ritratti, abbozzati sì, ma convincenti, delle diverse tipologie degli ufficiali) mi è sembrato rendere onore ai combattenti. Insomma, un film rispettoso della dignità degli uomini che hanno fatto la guerra. Chi con autentica fede, chi con disincanto, chi per senso del dovere, e anche chi semplicemente perché costretto.
Alcune cose, certo, non mi sono piaciute, ma penso che andrò a rivederlo. |
23/02/2020 08:25 |
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Un bel film e condivido quanto scritto da altri. Alcuni peccati veniali cinematografici. La fuga nella notte del protagonista inseguito dai tedeschi che ricorda troppo le sequenze di un videogame. I tedeschi non si fermano per mirare, sparare e colpire ma inseguono il fuggitivo, ricaricando in corsa il mauser, sparando centinaia di colpi senza naturalmente prendere il bersaglio.
La cascata nelle dolci colline francesi che ha un'altezza circa come quella della val di Genova. Il fuggitivo vi si getta per fuggire e dopo un interminabile bagno estrae dalla tasca lettere e fotografie intonse.
Francesco
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