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Virus cinese:Coronavirus cosa sta succedendo nel mondo?

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2021 17:01
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15/06/2021 14:23
 
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Re: Johnson & Johnson e trombosi rare: a chi è consigliato vaccino Janssen e quali sono i rischi connessi
Amalia 52, 15/06/2021 11:00:



Dall’11 giugno il vaccino AstraZeneca viene dato solo a persone sopra i 60 anni, dopo il parere del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) sull’utilizzo del farmaco sollecitato dopo due ulteriori segnalazioni di trombosi rare insorte in persone che avevano fatto la prima dose con AstraZeneca.

Johnson & Johnson raccomandato sopra i 60 anni

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha interpretato le indicazioni del Cts in maniera stringente e il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha firmato la circolare che regola la somministrazione di AstraZeneca.
Nella stessa circolare si parla anche del vaccino monodose J&J, per cui è stato deciso di lasciare le indicazioni invariate e, cioè, di riservarlo in via preferenziale, a livello di «raccomandazione», ai maggiori di 60 anni. Nella circolare si legge: «Pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) e il vaccino Janssen (Johnson & Johnson), per quanto riguarda sia le piattaforme che la tipologia di eventi tromboembolici riportati nella letteratura, lo stato attuale delle conoscenze (che fanno propendere per un rischio associato all’adenovirus), il numero di poco superiore al milione di dosi a oggi somministrate nel Paese e la rarità, anche in ambito Europeo, delle segnalazioni di VITT (le «trombosi associate a trombocitopenia», ndr) a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen, connotato dal vantaggio della singola somministrazione, peculiarità che può risultare di particolare beneficio in determinate categorie di popolazione».

Il rischio connesso ai vaccini a vettore virale (adenovirus)

Viene nominato il fatto che ci sono stati casi di trombosi associata a trombocitopenia (VITT o «vaccine-induced immune thrombotic thrombocytopenia») anche per il vaccino Johnson & Johnson e viene ricordato che le attuali conoscenze su questo evento avverso fanno «propendere per un rischio associato all’adenovirus», che è il virus reso innocuo utilizzato dai vaccini AstraZeneca e Janssen per portare all’interno delle cellule umane il Dna che contiene le istruzioni necessarie a produrre la proteina Spike, la quale stimola la risposta del nostro sistema immunitario. Sembra che in qualche modo alcune parti della proteina Spike si dividano nel nucleo delle cellule, creando versioni mutanti. Le proteine mutanti verrebbero espulse dalle cellule e, lasciate libere di circolare, innescherebbero — in rari casi — il fenomeno dei coaguli di sangue. Nei vaccini Pfizer e Moderna non ci sono casi di VITT.

I dati in Italia, Europa e Usa

La decisione di fornire solo una raccomandazione, pertanto, deriva dal fatto che i numeri di trombosi rare che ricorrono dopo la vaccinazione con Johnson & Johnson sono ancora più bassi dell’incidenza calcolata come probabile di 1 caso ogni 100mila (come da documenti dell’EMA, l’Agenzia europea dei farmaci). I dati dal mondo reale sono appunto più bassi per il vaccino Janssen.

In Italia, che ha somministrato circa 1.143.620 dosi di Johnson & Johnson, non ci sono stati casi di trombosi VITT dopo il vaccino monodose.

In Europa, secondo i dati raccolti in un articolo pubblicato il 10 giugno sul New England Journal of Medicine, all’Agenzia europea per i medicinali sono stati segnalati 6 possibili casi di trombosi del seno venoso cerebrale (con o senza trombosi della vena splancnica) tra gli oltre 7 milioni di destinatari del vaccino Janssen.

Un rapporto dell’8 giugno dell’American College of Cardiology (ACC) ha rilevato che la trombosi venosa cerebrale si è verificata in 3,6 per milione di persone dopo il vaccino AstraZeneca e in 0,9 per milione di persone dopo il vaccino Johnson & Johnson. In Usa il sistema di sorveglianza «Morbidity and mortality weekly report» alla data del 30 aprile 2021, riporta 17 casi di trombosi in sedi atipiche associate a trombocitopenia con il vaccino Johnson & Johnson su 7,98 milioni di dosi di questo vaccino somministrate in Nord-America. I CDC consigliano di monitorare nelle 3 settimane successive alla vaccinazione la comparsa di effetti collaterali anomali, quali pesanti e persistenti mal di testa associati a vista annebbiata, dolore al petto e all’addome, difficoltà respiratorie, gonfiore delle gambe e tendenza a sviluppare ferite o a sanguinare soprattutto vicino al sito di iniezione. Inoltre, i CDC consigliano alle donne tra i 18 e i 49 anni di optare, se possibile, per un vaccino a mRNA.

Trombosi con Covid molto più frequenti

La trombosi con sindrome trombocitopenica è stata aggiunta da tempo come «importante rischio identificato» nel piano di gestione del rischio per il vaccino. Secondo i dati ACC, se un paziente ha ricevuto il vaccino Johnson & Johnson, la presunta finestra di «rischio» è stretta tra 5 e 42 giorni dopo la vaccinazione. La stragrande maggioranza dei casi ha riguardato giovani donne sotto i 60 anni e attualmente esistono protocolli per intervenire e curare il raro disturbo. Per fare un confronto, ricordiamo che il tasso di trombosi venosa cerebrale è stimato a 207 per milione nei pazienti ricoverati a causa del Covid e a 2,4 per milione nella popolazione in generale. Il rischio di morte e gli esiti gravi da Covid, inclusa la trombosi, superano di gran lunga il rischio di VITT (in Usa stimato, come scritto sopra, a 3,6 per milione di persone dopo il vaccino AstraZeneca e in 0,9 per milione di persone dopo il vaccino Johnson & Johnson).

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Grazie Amalia.
Molto interessante e da rifletterci su attentamente.
15/06/2021 15:17
 
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Chameleon., 15/06/2021 14:20:

Se si possono evitare entrambi è meglio...




Le due alternative sono mutuamente esclusive, e sono comunque obbligate. Se dal punto A devi raggiungere il punto B puoi solo scegliere la strada meno rischiosa delle due, ed è il marciapiede. Il teletrasporto non l'hanno ancora inventato.

Le precauzioni? Anche quelle hanno solo un'efficacia probabilistica, diminuiscono il rischio senza azzerarlo.
[Modificato da EverLastingLife 15/06/2021 15:18]
15/06/2021 15:20
 
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Re: Re: Johnson & Johnson e trombosi rare: a chi è consigliato vaccino Janssen e quali sono i rischi connessi
HOPE55, 15/06/2021 14:23:

Grazie Amalia.
Molto interessante e da rifletterci su attentamente.


Guarda che l'articolo, sul finire, dice che il rischio di "trombosi da Covid" è MOLTO più alto di quello di "trombosi da vaccino". C'è sì da riflettere, ma non so se ti convenga farlo.
15/06/2021 15:47
 
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Re:
EverLastingLife, 15/06/2021 15:17:



Le due alternative sono mutuamente esclusive, e sono comunque obbligate. Se dal punto A devi raggiungere il punto B puoi solo scegliere la strada meno rischiosa delle due, ed è il marciapiede. Il teletrasporto non l'hanno ancora inventato.

Le precauzioni? Anche quelle hanno solo un'efficacia probabilistica, diminuiscono il rischio senza azzerarlo.




In realtà non si può semplificare in questa maniera, dal momento che non è esattamente la stessa cosa.
Ad esempio, non si può ragionare "a muzzo" prendendo le conseguenze del covid come se fossero "spalmate" equamente su ogni età e situazione fisica.
Avevamo già visto, ad esempio, che solo lo 0,03% dei morti per covid è un under 40 sano, e non si può usare il 99,97% dei morti over 40 per gonfiare le probabilità bassissime degli under 40 sani (categoria in cui personalmente rientro).

Delle precauzioni mi fido, se combinate: ad esempio, una precauzione a livello situazionale è quella di vivere da solo ed evitare di mangiare fuori casa, di mantenere sempre il distanziamento con tutti e non togliere mai la FFP2. Ma ripeto, anche nell'eventualità di prendere il covid (cosa che non è detto che accadrà: e se accadrà, sarà dipeso esclusivamente da me), quel tasso di mortalità per la mia età e condizione di salute è tutt'altro che una condanna a morte.

Aggiungo che comunque, le motivazioni che dovrebbero spingere alla vaccinazione dovrebbero essere strettamente circoscritte alla salvaguardia della propria persona e dell'immediata cerchia familiare: ritengo improprio che un cristiano debba usare slogan del tipo "Più siamo e prima ne usciamo", dal momento che finora per qualsiasi problema (disoccupazione, inquinamento, criminalità etc.) abbiamo sempre detto che l'uomo non risolverà, né ci conviene arrabattarci per uscire fuori da questa situazione.
[Modificato da Chameleon. 15/06/2021 15:51]
15/06/2021 15:51
 
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M71, 14/06/2021 23:41:

Per esperienza diretta ho visto ammalarsi persone che non hanno fatto in tempo a fare il vaccino, ho visto gente lasciarci le penne (tra cui nostri fratelli), ma non ho perso nessun amico o parente a causa della vaccinazione. Sarà pure una statistica farlocca.. Ma è quella che ho vissuto personalmente.


Dici bene, è una statistica farlocca, o forse sarebbe ancora meglio dire che non è neppure una statistica perché descrive solo la tua personale prospettiva, ma almeno hai l'onestà di riconoscerlo. Questo tuo commento non è nè meglio nè peggio delle argomentazioni contrarie. Il fronte No-Vax qui rappresentato alla grande (purtroppo non solo da candidi supporters di tesi complottistiche, che fanno tenerezza nella loro ingenuità, ma anche da persone istruite) ritiene di dimostrare qualcosa citando articoli di giornali con episodi di persone che qui e là sul globo terracqueo "sarebbero decedute" (virgolette d'obbligo) per un vaccino. Snocciolare tre, o anche trecento o tremila eventi isolati, non ha rilevanza statistica, e dunque non ha rilevanza dialettica, non concorre minimamente a dimostrare un asserto così impegnativo (anche dal punto di vista dell'impatto sociale) come quello secondo cui i vaccini sia meglio evitarli.

Mi sembra a volte che l'esperienza di testimoni di Geova, come classiche vittime della disinformazione, non ci abbia insegnato nulla. I forum degli ex e certa stampa da strapazzo infatti funzionano esattamente così, accumulano un paio di dozzine di casi di persone pronte a giurare che i tdg facciano schifo, tralasciando "qualche milioncino" di storie personali di nostri fratelli e sorelle che sono invece felicemente integrate nell'organizzazione. Lo fanno proprio perchè sanno quanto l'opinione pubblica sia condizionabile. Mi spiace davvero constatare che, consapevoli della meschinità e dell'infondatezza di simili espedienti, ci ritroviamo poi a ricorrervi in altra economia.
15/06/2021 16:01
 
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ELL, ma quel ragionamento vale anche per i morti di covid under 40 sani: se sei under 40 sano, anche quelli sono così irrilevanti che non hanno rilevanza statistica.
Sia chiaro: se fossi anziano o avessi in casa tanti bambini, o se fossi davvero esposto a un rischio alto (es. professione sanitaria in ospedale con malati covid), probabilmente opterei per il vaccino, dopo aver effettuato una serie di esami volti a scongiurare la presenza di determinate patologie che mal si combinano col vaccino.

Non mi pare, questo, essere "contro il vaccino", ma valutare i pro e i contro, entrando nel dettaglio di una situazione specifica.
15/06/2021 16:03
 
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Re: Re:
Chameleon., 15/06/2021 15:47:

EverLastingLife, 15/06/2021 15:17:



Le due alternative sono mutuamente esclusive, e sono comunque obbligate. Se dal punto A devi raggiungere il punto B puoi solo scegliere la strada meno rischiosa delle due, ed è il marciapiede. Il teletrasporto non l'hanno ancora inventato.

Le precauzioni? Anche quelle hanno solo un'efficacia probabilistica, diminuiscono il rischio senza azzerarlo.




In realtà non si può semplificare in questa maniera, dal momento che non è esattamente la stessa cosa.
Ad esempio, non si può ragionare "a muzzo" prendendo le conseguenze del covid come se fossero "spalmate" equamente su ogni età e situazione fisica.
Avevamo già visto, ad esempio, che solo lo 0,03% dei morti per covid è un under 40 sano, e non si può usare il 99,97% dei morti over 40 per gonfiare le probabilità bassissime degli under 40 sani (categoria in cui personalmente rientro).

Delle precauzioni mi fido, se combinate: ad esempio, una precauzione a livello situazionale è quella di vivere da solo ed evitare di mangiare fuori casa, di mantenere sempre il distanziamento con tutti e non togliere mai la FFP2. Ma ripeto, anche nell'eventualità di prendere il covid (cosa che non è detto che accadrà: e se accadrà, sarà dipeso esclusivamente da me), quel tasso di mortalità per la mia età e condizione di salute è tutt'altro che una condanna a morte.

Aggiungo che comunque, le motivazioni che dovrebbero spingere alla vaccinazione dovrebbero essere strettamente circoscritte alla salvaguardia della propria persona e dell'immediata cerchia familiare: ritengo improprio che un cristiano debba usare slogan del tipo "Più siamo e prima ne usciamo", dal momento che finora per qualsiasi problema (disoccupazione, inquinamento, criminalità etc.) abbiamo sempre detto che l'uomo non risolverà, né ci conviene arrabattarci per uscire fuori da questa situazione.

Non so tu, ma io, poco più che cinquantenne, non mi ritengo un'isola. Ho figli giovani e genitori anziani, oltre ad amici e conoscenti di ogni fascia d'età, e so che portando a spasso il virus anche da portatore sano (cosa non impossibile neppure da vaccinato, ma meno probabile) potrei mettere nei guai altri, inclusi i miei affetti. E comunque, visto che a quanto pare le esperienze isolate qui hanno più peso della matematica, conosco anche quarantenni che si sono beccati il virus con conseguenze gravissime.

Quanto dici sull'entità sociale del vaccino paragonandolo ad un arrabattarsi alla men peggio, scusami, è una banalizzazione imperdonabile. Non è questo il messaggio lanciato nè dalle autorità sanitarie, nè dall'Organizzazione, che infatti non solo non scoraggia il vaccino, ma al contrario come emerso dall'ultima comunicazione velatamente lo caldeggia ("i vaccinati possono anche stare insieme"..."molti beteliti e viaggianti si sono vaccinati".... ecc).
[Modificato da EverLastingLife 15/06/2021 16:08]
15/06/2021 16:20
 
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ELL, io non ho sinceramente colto l'incoraggiamento a vaccinarsi né il voler propagare l'ideologia "per tornare alla normalità grazie alle magnifiche conoscenze umane che risolvono ogni problema", semmai un voler sottolineare la ripercussione pratica per chi si vaccina.
I beteliti hanno probabilmente fatto bene a vaccinarsi (non tutti, mi pare), vivono in gruppo, condividono gli ambienti e molto altro (sono come una cerchia familiare).
E' ovvio che c'è anche un'altra posta in gioco (il poter cenare assieme etc.), ma ognuno conosce la propria situazione e ciò che lo fa star bene (personalmente vivo da solo e passerò l'estate a scrivere e a fare footing nei campi: userò i meet per sentirmi con altri) e agisce valutando per se stesso.
15/06/2021 17:04
 
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Domanda:Potrei vaccinarmi con tutte queste allergie? [SM=g7422]

Anche se non a tutte queste sostanze sul mio libretto delle allergie risulto allergica,ma devo sempre stare in allerta ogni volta che compro qualcosa o mangio qualcosa che potrebbe causarmi problemi.Ormai conosco bene come reagisce il mio corpo a diverse sostanze.

Anch'io sto attenta a non prendermi il virus.Infatti rinuncio a stare in mezzo a tanta gente.Sono piu' a casa che fuori.Esco solo per fare la spesa al mattino presto appena aprono i negozi.Non posso rischiare ne di prendermi il virus e ne di fare il vaccino che potrebbe causarmi altri problemi.Al momento ho troppe cose a cui pensare e se dovesse capitarmi qualcosa,che fareste senza di me? [SM=g10765] Che farebbero i miei familiari senza di me?Ho un padre che ha 93 anni ed è distante mille Km.In 3 mesi ero già 2 volte da lui.E dovro' di nuovo andare in autunno,quindi come già detto,non posso nemmeno pensare che reazione potrei avere al vaccino.

15/06/2021 17:33
 
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@Amalia: Magari con l’aiuto di un immunologo preparato potresti valutare quale vaccino comporta minori rischi per effetti collaterali rispetto alle allergie manifeste.
Tieni presente che anche non farlo - scelta rispettabile - espone a rischi.

Il rispetto del distanziamento sociale e l’uso delle mascherine ha ridotto moltissimo gli episodi di influenza e allergie stagionali. Questo è un insegnamento che terrò caro comunque evolva la situazione.
[Modificato da M71 15/06/2021 17:35]
15/06/2021 17:44
 
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Per quel che mi riguarda, la mascherina vorrei poterla utilizzare a vita...ci si protegge da tante altre malattie (compresa la meningite), oltre che dallo smog (con la FFP2).
15/06/2021 19:00
 
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Re:
Chameleon., 15/06/2021 17:44:

Per quel che mi riguarda, la mascherina vorrei poterla utilizzare a vita...



Ti prego, che incubo.... [SM=g28000] [SM=g28000]


15/06/2021 19:14
 
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Re:
Chameleon., 6/15/2021 5:44 PM:

Per quel che mi riguarda, la mascherina vorrei poterla utilizzare a vita...ci si protegge da tante altre malattie (compresa la meningite), oltre che dallo smog (con la FFP2).



Poco piu' di un anno fa eravamo in vacanza in montagna e in tutto il paese c'era solo una tizia strana, che camminava tutta sola con la mascherina in mezzo al paese: una cinese!

Adesso che arriva il caldo, l'umidità, il sudore, usare la mascherina non è per niente agevole.
Se si deve, lo fai.

Simon
15/06/2021 19:15
 
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Re:
Amalia 52, 6/15/2021 5:04 PM:

Domanda:Potrei vaccinarmi con tutte queste allergie? [SM=g7422]

Anche se non a tutte queste sostanze sul mio libretto delle allergie risulto allergica,ma devo sempre stare in allerta ogni volta che compro qualcosa o mangio qualcosa che potrebbe causarmi problemi.Ormai conosco bene come reagisce il mio corpo a diverse sostanze.

Anch'io sto attenta a non prendermi il virus.Infatti rinuncio a stare in mezzo a tanta gente.Sono piu' a casa che fuori.Esco solo per fare la spesa al mattino presto appena aprono i negozi.Non posso rischiare ne di prendermi il virus e ne di fare il vaccino che potrebbe causarmi altri problemi.Al momento ho troppe cose a cui pensare e se dovesse capitarmi qualcosa,che fareste senza di me? [SM=g10765] Che farebbero i miei familiari senza di me?Ho un padre che ha 93 anni ed è distante mille Km.In 3 mesi ero già 2 volte da lui.E dovro' di nuovo andare in autunno,quindi come già detto,non posso nemmeno pensare che reazione potrei avere al vaccino.




Poveraccia, fai prima a dire a cosa non sei allergica, mi sa!

Simon
15/06/2021 22:15
 
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Re: Re: Re: Johnson & Johnson e trombosi rare: a chi è consigliato vaccino Janssen e quali sono i rischi connessi
EverLastingLife, 15/06/2021 15:20:


Guarda che l'articolo, sul finire, dice che il rischio di "trombosi da Covid" è MOLTO più alto di quello di "trombosi da vaccino". C'è sì da riflettere, ma non so se ti convenga farlo.

Guarda che io mi riferivo all insieme dei documenti postati da Amalia. Mi spiace
15/06/2021 22:29
 
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Re:
HOPE55, 6/15/2021 2:21 PM:

Caro Simon
Visto che hai quotato il mio post con annesso video presumo tu l abbia visto.
Li si parla delle tre cose che ho elencato in premessa.Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi in proposito punto per punto e cosa ne pensi dei documenti o dichiarazioni ufficiali e sottolineo ufficiali allegate.
Inoltre l uk ha richiuso per un mese.
Non è necessario essere novax e io non lo sono per capire che il virus muta.Cerca banalmente di sopravvivere.
Ciao



Caro Hope,

come ho scritto nel mio commento, l'avrai letto, a quest'ora vado a dormire e non faccio ricerche impegnate nè tantomeno guardo video, che di solito non mi piacciono.

E' già da molti mesi che ho concluso che c'è troppa disinformazione o "informazione tendenziosa" in giro per internet e in TV, per questo non è possibile farsi un'idea chiara e informata sulla situazione.
Non sarà un video che mi farà cambiare idea, anche perchè sei come minimo il terzo che m'invita a guardarmi fantasmagorici "video" che dovrebbero tutti illuminarmi su una qualche verità nascosta.

C'è un martellare di titoli che si succede giornaliero e quasi univoco, a convincerci che siamo in guerra.
Anche se fossimo davvero in guerra e saltassero quotidianemente centinaia di giovani sulle mine, l'attenzione della gente scema invariabilmente col tempo.
Anche il virus è destinato a scemare, perchè è sempre stato cosi', anche quando non c'erano i vaccini.

E' pero' la prima volta che si "tira il freno" al treno in corsa dell'economia, in questo modo brutale, che ha falcidiato decine di migliaia di posti di lavoro, creandone altri di altro tipo.

Stiamo a vedere

Simon
15/06/2021 23:58
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 15/06/2021 22:29:



Caro Hope,

come ho scritto nel mio commento, l'avrai letto, a quest'ora vado a dormire e non faccio ricerche impegnate nè tantomeno guardo video, che di solito non mi piacciono.

E' già da molti mesi che ho concluso che c'è troppa disinformazione o "informazione tendenziosa" in giro per internet e in TV, per questo non è possibile farsi un'idea chiara e informata sulla situazione.
Non sarà un video che mi farà cambiare idea, anche perchè sei come minimo il terzo che m'invita a guardarmi fantasmagorici "video" che dovrebbero tutti illuminarmi su una qualche verità nascosta.

C'è un martellare di titoli che si succede giornaliero e quasi univoco, a convincerci che siamo in guerra.
Anche se fossimo davvero in guerra e saltassero quotidianemente centinaia di giovani sulle mine, l'attenzione della gente scema invariabilmente col tempo.
Anche il virus è destinato a scemare, perchè è sempre stato cosi', anche quando non c'erano i vaccini.

E' pero' la prima volta che si "tira il freno" al treno in corsa dell'economia, in questo modo brutale, che ha falcidiato decine di migliaia di posti di lavoro, creandone altri di altro tipo.

Stiamo a vedere

Simon



Caro Simon
Prendo atto.Io non desidero convincere nessuno ma fare riflettere. Anzi riflettere insieme. Ti ho contattato perche hai quotato il mio post . Siccome francamente dalla risposta che hai scritto mi sembrava avessi risposto in modo che col video non c entrava nulla te l ho chiesto. Siamo diversi. A me quando qualcuno mi propone qualcosa lo esamino . Poi magari non sono d accordo.
Ma tant e' . So che almeno qualcuno ha visto questo e l altro video postato e questo mi basta.
Ciao


16/06/2021 07:47
 
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Re:
HOPE55, 6/15/2021 11:58 PM:



Caro Simon
Prendo atto.Io non desidero convincere nessuno ma fare riflettere. Anzi riflettere insieme. Ti ho contattato perche hai quotato il mio post . Siccome francamente dalla risposta che hai scritto mi sembrava avessi risposto in modo che col video non c entrava nulla te l ho chiesto. Siamo diversi. A me quando qualcuno mi propone qualcosa lo esamino . Poi magari non sono d accordo.
Ma tant e' . So che almeno qualcuno ha visto questo e l altro video postato e questo mi basta.
Ciao



Caro Hope,
sono mesi che seguo discussioni di ogni tipo e parte chi partecipa solo per fare chiasso o ricavarsi una finestrella in TV, ho visto anche reputati virologi dire castronerie (tipo: "... basterà fare una terza dose di vaccino...". Come dire che vaccinare 8 miliardi di persone sia tutto sommato un dettaglio irrilevante) o venir smentiti da altri virologi nel giro di poche ore.

La verità è che la nostra generazione non ha mai affrontato una tale sfida, quindi si pensava già immune da epidemie di tale grandezza e violenza. Un anno fa attraversavamo la fase del terrore, se ricordi, e sono state anche comminate multe da 400 € a gente che aveva la colpa di passeggiare da sola in mezzo a un bosco. Si pensava d'infettarsi toccando il bottone di un campanello o la carta di una busta.
La cosiddetta terza ondata è stata enormemente piu' importante a livello sia di contagi che di vittime, ma non nel nostro atteggiamento: quasi tutti abbiamo continuato a lavorare, mentre il tutto avveniva in modo che per la maggioranza di noi riguardava solo i titoli dei giornali o qualche amico.

Vediamo cosa accadrà adesso che si parla di ecologia, di rivoluzione energetica, di ambiente e di post-virus.
Sono curioso di vedere quanto durerà tutto questo, mentre sentivo dire proprio ieri che ad essere impattati in negativo sono stati proprio... i progetti ecologici!

Buona giornata.

Simon
16/06/2021 08:52
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 16/06/2021 07:47:



Caro Hope,
sono mesi che seguo discussioni di ogni tipo e parte chi partecipa solo per fare chiasso o ricavarsi una finestrella in TV, ho visto anche reputati virologi dire castronerie (tipo: "... basterà fare una terza dose di vaccino...". Come dire che vaccinare 8 miliardi di persone sia tutto sommato un dettaglio irrilevante) o venir smentiti da altri virologi nel giro di poche ore.

La verità è che la nostra generazione non ha mai affrontato una tale sfida, quindi si pensava già immune da epidemie di tale grandezza e violenza. Un anno fa attraversavamo la fase del terrore, se ricordi, e sono state anche comminate multe da 400 € a gente che aveva la colpa di passeggiare da sola in mezzo a un bosco. Si pensava d'infettarsi toccando il bottone di un campanello o la carta di una busta.
La cosiddetta terza ondata è stata enormemente piu' importante a livello sia di contagi che di vittime, ma non nel nostro atteggiamento: quasi tutti abbiamo continuato a lavorare, mentre il tutto avveniva in modo che per la maggioranza di noi riguardava solo i titoli dei giornali o qualche amico.

Vediamo cosa accadrà adesso che si parla di ecologia, di rivoluzione energetica, di ambiente e di post-virus.
Sono curioso di vedere quanto durerà tutto questo, mentre sentivo dire proprio ieri che ad essere impattati in negativo sono stati proprio... i progetti ecologici!

Buona giornata.

Simon

Caro Simon
su questo post sono d accordo.Anche da me un anno fa la guardia forestale si spostava sui sentieri per dare multe.La gente e stata terrorizzata.Ancora adesso vedo persone o addirittura bambini in bicicletta con la mascherina.Cosa orribile.Molta gente e convinta che all aperto e senza assembramenti ci sia l obbligo della mascherina quando non e così.Bisogna solo avere il presidio con se.Comunque vedremo che succede.In uk stanno richiudendo.In Cile che sta andando verso l inverno anche.Ho molti timori per il nostro autunno nonostante i toni trionfalistici e la vaccinazione sbandierata come risoluzione del problema da partedei soloni nostrani e di chi crede alle loro farneticazioni
Buona giornata a te.
16/06/2021 10:52
 
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come aiutare chi se lo trascina da mesi?


Salute Long covid, quattro questioni urgenti da risolvere
Quali e quante persone sono più predisposte a sviluppare il long covid? Da che cosa è causato, di preciso, e come aiutare chi se lo trascina da mesi?

Nei primi mesi della pandemia, l'idea che alcune persone potessero sviluppare una condizione cronica dopo l'infezione da coronavirus non sembrava importante, nell'urgenza di provare a salvare vite umane. Con il passare del tempo, però, il long covid (con i suoi sintomi più ricorrenti come stanchezza cronica, respiro corto, dolori muscolari, tosse secca, mal di testa, difficoltà cognitive) ha assunto contorni più definiti ed è stato riconosciuto come una sindrome altamente debilitante: non conta soltanto non contrarre la covid in forma grave, sarebbe preferibile evitare di ammalarsi del tutto, perché il SARS-CoV-2 ha sul sistema immunitario umano un impatto imprevedibile e non ancora del tutto compreso.

Ora che fondi e personale sono concentrati sul long covid e sul suo trattamento, ecco quattro domande a cui dovremmo rispondere il più in fretta possibile:

quante persone contraggono il long covid e chi è considerato più a rischio?
long covid: da che cosa dipende, di preciso?
che relazione c'è tra il long covid e altre sindromi post virali?
come aiutare le persone che soffrono di long covid?


1) QUANTE PERSONE CONTRAGGONO IL LONG COVID E CHI È CONSIDERATO PIÙ A RISCHIO?
I primi "censimenti" di pazienti con long covid si concentravano sulle persone ricoverate in ospedale, che molto spesso riportano almeno un sintomo dell'infezione anche dopo diversi mesi dalla guarigione. Ma siccome la maggior parte di chi contrae la covid non richiede un ricovero ospedaliero, il metodo più preciso per capire la prevalenza del long covid è seguire nel tempo chiunque abbia ricevuto un tampone positivo. L'analisi più accurata è stata pubblicata dall'Ufficio di Statistica Nazionale del Regno Unito (ONS) che ha seguito 20.000 persone risultate positive fino ad aprile 2021: il 13,7% di esse riportava ancora sintomi dopo 12 settimane dal test.

In pratica più di una persona su 10 tra i guariti di covid finisce per trascinarsi il long covid per mesi. Se estendiamo le conclusioni dello studio inglese al resto del mondo, vorrebbe dire avere oltre 16 milioni di persone con long covid in attesa di cure. Come spiegato su Nature, questa condizione colpisce prevalentemente le donne, nonostante siano gli uomini a rischiare più spesso di ammalarsi di covid in forma grave. Un altro studio dell'ONS ha trovato che il 23% delle donne colpite da covid ha ancora sintomi dopo 5 settimane, contro il 19% degli uomini.

Il long covid sembra inoltre colpire con più frequenza le persone di mezza età: sempre secondo l'ONS, dopo 5 settimane dalla diagnosi la prevalenza della sindrome è del 25,6% tra i 35 e i 49 anni, mentre è meno comune (ma non infrequente) nei più giovani e nei più anziani. Il 9,8% dei bambini tra i 2 e gli 11 anni manifesta ancora sintomi dopo 5 settimane dal tampone positivo.
bit.ly/3cIqYIQ
[Modificato da Angelo Serafino53 16/06/2021 10:54]
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