Chiedo nuovamente scusa per la lunga attesa, ma finalmente ci siamo u.u/
Parlami del rapporto Drakul/Magia e del rapporto XerxesDrakul/Magia
Il drakul vive proprio grazie alla magia che alimenta il suo cuore e di conseguenza lo possiamo definire tranquillamente come una creatura magica, anche se questo lascia in ogni caso libertà al drakul di usufruire o meno di quella sua magia (come ogni altra creatura ha libera scelta al riguardo per poter continuare a giocare un pg fisico o magico in base ai gusti personali). Al tempo stesso stesso la magia può essere anche il suo punto debole perchè, come si è già detto, se lo si colpisce con essa rischia la morte definitiva. Di conseguenza a ciò, il drakul sarà sempre percepibile magicamente da chi possiede la capacità di farlo; per alcuni (in base all'allineamento del drakul e alle abilità di chi percepisce) potrebbe anche essere percepito come negativo.
Essendo Xerxes indirizzato verso la magia, seppur ancora in fase di sviluppo, sicuramente il personaggio proseguirebbe in quella direzione anche come Drakul. Avendo già saputo in on che la magia dei Drakul si basa sull'utilizzo del sangue, è possibile che il mio personaggio, un giorno, potesse decidere di esplorare questa via e provare così a scoprirla, svilupparla e dominarla, esattamente come vorrebbe fare con gli incantesimi più comuni. Anche questo è un percorso che richiede naturalmente il suo tempo ed il suo impegno, ma pian piano qualcosa si fa sempre.
Parlami meglio del rapporto Drakul/Sole
I drakul sono molto spaventati dalla luce del sole. Questo li terrorizza al punto che se per caso si ritrovassero una sua fonte diretta contro di sè, cercherebbero immediatamente un riparo o nel peggiore dei casi potrebbero sfruttare la forma nebbia per nascondersi sotto la terra. Questa alternativa sull'utilizzo della forma nebbia potrà essere utilizzata per poter viaggiare durante il giorno per raggiungere luoghi lontani, ma si preferirà sempre una carrozza ben chiusa e riparata a questo.
Durante il giorno i Drakul si sentono sempre un po' spossati, irritati e deboli e per questo motivo tenderanno a non iniziare scontri nelle ore diurne. Tutto questo porta loro a preferire quindi le ore notturne, nelle quali si sentono meglio e a loro perfetto agio.
Innanzi a una situazione di forte pericolo di una vena, il Cuore di un Ibrido come reagirebbe? Spiegami la differenza ideale tra le reazioni dei vari Clan.
Se ti riferisci alle differenze dei battiti del cuore dei vari clan, quello degli Ibridi è un battito molto, molto, debole e quasi inesistente, il quale può giustificare anche il motivo per cui un drakul di questo clan risulta essere più freddo e razionale di fronte alle situazioni che gli vengono proposte, anche quelle di maggiore pericolo. Ciò non toglie ovviamente le preoccupazioni rivolte verso la Vena per via del forte legame che li unisce, ma il suo cuore pacato lo aiuterà a reggerne meglio il peso.
Nel caso dei drakul defunti il battito cardiaco si farà più intenso in momenti di emozioni più frenetiche, come per l'appunto la percezione di un pericolo o la rabbia che potrebbe nascere quando un suo territorio viene violato, mentre nel caso dei viventi sarà più simile e vicino ad un battito cardiaco umano. Sono quindi dell'idea che le linee guida sui caratteri dei vari clan razziali sia dipeso anche da questo dettaglio e di conseguenza ritorniamo sul discorso che i drakul agiranno in base al carattere stesso e non soltanto dagli stimoli dettati dal loro cuore.
Non sono sicura che basti questa risposta, ma al tempo stesso se avessi bisogno di altro avrei bisogno di sapere a che cosa ti riferivi di preciso.
Se a un Drakul viene amputato un braccio, cosa comporterebbe?
In caso di un amputazione il drakul si sentirebbe particolarmente debole, aggiungerei anche spossato e debilitato. Ciò lo porterebbe a cercar riposo nel luogo di sepoltura laddove si prenderà il tempo per rigenerare il proprio arto utilizzando il sangue che gli è rimasto in corpo. Resterà in questa situazione di riposo per almeno cinque giorni, ma una volta ristabilitosi del tutto si sentirà talmente assetato da ricercare una fonte nutritiva il prima possibile, così da recuperare del tutto le proprie energie.
Come avviene il rituale dell'Abbraccio?
Dopo che il luogo di sepoltura è stato scelto, si può procedere con il rituale di abbraccio che viene confrontato ad una sorta di trasfusione completa di sangue.
Per prima cosa il Drakul Genitore deve bere tutto il sangue del figlio prescelto, ma dovrà fermarsi in tempo nel momento in cui sentirà il battito della Progenie farsi particolarmente debole -così come si sentirà la progenie stessa, man mano che il suo sangue verrà portato via-, onde evitare di ucciderlo. Una volta fatto ciò, il drakul farà bere il proprio sangue all'altro perdendo circa 90 ps per poterlo fare, debilitandosi quindi a propria volta. Tutto questo verrà accompagnato da ciò che concerne le reazioni legate al morso del drakul e il suo sangue, ossia il piacere per il primo che va a sostituire una iniziale sensazione di dolore legata ai denti che bucano la propria carne, e il desiderio soffocante provocato dal sapore del sangue di un drakul che viene considerato piacevole al punto da divenirne dipendenti. Questa trasfusione è dunque considerata molto piacevole, anche a livelli maggiori di un normale morso, forse (immagino) proprio a causa del suo prolungamento.
Nel momento in cui il Drakul genitore avrà concluso con queste prime due fasi legate allo scambio del sangue, andrà poi a seppellire il figlio nel luogo di sepoltura laddove potrà avere la sua prima rinascita (che supponendo sia come le altre, immagino richieda sempre i canonici sette giorni). La prima rinascita non sarà un'esperienza piacevole, a differenza del morso del Drakul e dell'assimilazione del suo sangue, bensì molto doloroso e un'esperienza tanto stressante sia per il corpo che per la mente da essere traumatizzante e fortemente sofferta. Questo è dovuto al cambiamento che avviene al proprio corpo, laddove i suoi organi avvizziscono e si adeguano alla nuova non vita, mentre il cuore si adatterà alla linea di sangue coerente. Il corpo quindi muore per poter dare vita alla trasformazione definitiva in Drakul.
Quando la trasformazione sarà conclusa, il Figlio dovrà uscire dal luogo di sepoltura con le proprie sole forze, scavando verso la superficie per potersi affacciare infine alla sua nuova esistenza.
Le Vene nel clan sono soggette a influenze psicologiche o magiche da parte del Drakul? Cosa possono e non possono fare?
Mi vien da dire più o meno entrambe, se vogliamo. Sicuramente una parte la fa il sangue del Drakul che nel momento in cui viene bevuto dalla Vena mette in atto quel processo del legame che la spinge ad essergli particolarmente devota e come sappiamo il sangue, essendo legato al cuore, è da considerare magico. L'aspetto magico va quindi a colpire e incoraggiare quello psicologico, laddove la Vena si trova a voler proteggere il Drakul, a suo modo, evitando di rivelare agli altri tutto ciò che lo riguarda, a partire dall'identità, il rapporto che hanno i due, eventuali informazioni personali, spostamenti e così via. Per il resto la Vena è abbastanza libera di continuare a vivere la propria vita, potendo inoltre vantare della protezione da parte del drakul, così come il forte legame che li tiene vicini l'un l'altro.
Quali sono le condizioni atmosferiche consentite per giocare nelle ore diurne?
E' importante che la condizione atmosferica non sia impostata su Sereno. In quel caso l'unico modo per giocare è di farlo in un luogo riparato dove non passi la luce del sole, ad esempio un luogo al chiuso con tutte le finestre nascoste dalle tende scure.
Quanto al resto, è possibile giocare in condizioni in cui il sole è nascosto dalle nuvole, durante la pioggia, la nebbia fitta e la neve (tutte condizioni in cui il sole è nascosto, appunto). In ogni caso il drakul non sprizzerà mai di energia, ma sarà un po' debole, stanco e nervoso.
Ruolami l'uso di questa skill (anche se ho letto che non sai come giustificarla, ma intanto vediamo) situazione a tua libera interpretazione:
[Vicoli] {F. Materiale | Innate} E' una fredda notte d'inverno, laddove le strade si sono quasi totalmente nascoste sotto la coltre morbida della neve che è scesa dal cielo negli ultimi giorni, creando un'atmosfera fredda almeno quanto le temperature basse che colpiscono tutta l'ambientazione nordica. Un freddo tagliente di fronte il quale il ragazzo ha sempre presentato una resistenza maggiore rispetto al normale proprio grazie al dono degli Oceani, ma ora ad aiutarlo è il suo stesso corpo e la sua natura di non morto. Sta percorrendo a passi lenti ma decisi una strada secondaria della città, sorpassando diversi locali ed edifici di svariata natura, fra i quali anche una vecchia locanda da cui salta fuori una signora di età avanzata, umana e totalmente ubriaca, che canticchia allegramente qualcosa di biascicato e incomprensibile. Lì per lì il ragazzo non vi pone particolar peso, ma quella donna gli si avvicina fino a toccargli una spalla con la mano per cercare di attirare su di sè la sua attenzione. Si volta quindi verso di lei, la scruta con attenzione da capo a piedi, esaminandone i lineamenti e cercando di cogliere i dettagli più importanti del suo aspetto al di là dei ciuffi sfibrati e che iniziano a sbiadire il proprio colore naturale. Protetto nel proprio mantello lungo e la giacca di cuoio nero, utili ormai a far scena che altro, il ragazzo nasconde le proprie armi appese alla cintura, dai coltelli da lancio alla spada corta degli abissi che accompagna il boline, e la mancanza di vento che non smuove le vesti permette alla donna di non farci particolarmente caso. La donna si pone ad esso con una certa insistenza nel richiedere la sua compagnia. [Temo che abbia alzato un po' troppo il gomito per questa sera] Mormora in tutta risposta, ottenendo di conseguenza dei capricci allungati a rinnovate insistenze. Il ragazzo sospira, controllando i dintorni. Controlla eventuali passanti notturni, i quali scarseggiano o son semplicemente diretti verso le loro case.
[Vicoli] {F. Materiale | Innate} Nonostante il fastidio che gli genera istintivamente quella persona oramai completamente priva di ogni freno di decenza, annebbiata nella mente dai semplici fumi dell'alcolico ingerito per chi sà quali ore, l'ascolta pazientemente. Una donna che vuole vivere un momento privo di pensieri e angosce, saziata forse in tutto tranne che in quella compagnia che tanto richiede. Dal proprio canto, il Drakul, percepisce il solletico della fame che vien stimolata dall'odore che si porta lei, del suo sangue, seppur mischiato fra le tracce più pesanti del suo alito. Tuttavia c'è anche un altro tipo di bisogno che preme in quel momento e forse lei può effettivamente aiutarlo a soddisfare entrambe le cose. Le sorride dunque cordialmente. [Va bene, allora] Concede pacatamente e rigido nella postura composta e ben dritto sulla propria schiena, porgendole infine il proprio braccio destro in una sorta di invito silente. [Ma troviamo un posto più riparato] Farlo in mezzo ad una strada sarebbe inappropriato, per cui, una volta ottenuto l'appiglio dell'arto di lei sul proprio, decide di guidarla in un'area differente e meno visitata, scivolando in conclusione sull'ingresso di un vicolo che possa concedere ad entrambi la sensazione di sentirsi al riparo da occhiate indiscrete. Prova ad assecondare alcuni contatti fisici che la donna ricerca anche fin troppo sfacciatamente da lui, una sensazione che a dirla tutta lui non riesce ad apprezzare. Si avvicina ad un suo orecchio e le scosta alcune ciocche lunghe dei capelli, annusandola delicatamente sul collo, iniziando a definire anche il proprio principale obbiettivo. {Tentativo Bere Sangue 1/2}
[Vicoli] {F. Materiale | Innate} Non vi è nulla ad ostacolare le sue intenzioni. La donna seppur ignara gli è totalmente vicino e la sua attuale condizione non l'aiuta di certo a farsi troppe domande sulle mani fredde del Drakul. Specialmente in una notte gelida dell'inverno come quella. Specialmente se è confusa in generale di tutto ciò che fa e ciò che la circonda, ma non le importa. Vuole solo giocare e il Drakul fingerà di assecondarla ancora per alcuni minuti. Un gioco fatto di carezze e che, infine, portano il volto del ragazzo contro il lato del collo di lei. Raggira ulteriormente la sua confusione con alcuni baci che per nulla lo intrigano, fino poi far allungare i canini retrattili e premerli contro la sua pelle. Da quel momento in avanti conosce perfettamente il percorso della situazione. La sensazione del corpo altrui che si irrigidisce alla sorpresa e al dolore che inizialmente vien provocato dal morso, sostituito poco dopo da un tipo di piacere che non viene rifiutato, ma infine accettato, apprezzato ed a questo punto anche condiviso. Raccoglie da lei un po' di quel sangue che bramava sin dal momento in cui ha deciso di assecondarla al suo desiderio, ma eviterà appositamente di prenderne più del necessario. Da esso ne trae il goloso nutrimento, ma i propri intenti non si fermano lì. Nel momento in cui quel sangue viene assimilato dal Drakul, esso ne trae un secondo beneficio. Le molecole di sangue altrui vanno lentamente a mescolarsi al proprio, diramandosi nelle proprie vene e nei propri capillari fino a coprire ogni filamento presente nel suo corpo. La propria pelle inizia a cambiare per prima, adattandosi alla forma dei muscoli che divengono un po' meno vivaci di quanto il suo corpo più giovane potesse vantare. La donna è molto più vecchia di lui e di conseguenza l'aspetto di lui tende a perdersi in alcune prime rughe che l'età più avanzata tende a presentare. {Tentativo Bere Sangue 2/2 - Utilizzo Specchio di Sangue}
[Vicoli] {F. Materiale | Innate} A poco a poco il suo aspetto cambia e lentamente il corpo par indebolirsi sul peso di spalle ed ossa meno forti. I cortissimi capelli perdono la profondità del loro colore naturale, cominciando ad assumere lo stesso colore sbiadito di lei, con la differenza che lui è moro e la donna è bionda. Ella rimane un po' intontita, come naturale che sia, ma il ragazzo, prima di lasciarla scivolare sulla parete per un ricercato riposo, passa la propria lingua sulla ferita che le ha appena procurato, in modo tale che questa si rimargini grazie alla sua saliva. Successivamente scivola verso il basso insieme a lei e reggendole il volto con entrambe le proprie mani la osserva sul viso con particolare attenzione. [Suppongo non sia la prima notte passata fuori da ubriaca, ma avvertirò una guardia per evitare che qualcuno approfitti di te] Fa una breve pausa di riflessione in cui realizza qualcosa. [Mh, beh. Non come me almeno] Si schiarisce la vecchia gola, per poi rimettersi in piedi ed uscire lentamente dal vicolo, con la certezza che la donna non ricorderà l'accaduto, non avendo desiderio di farglielo mantenere. Posa lo sguardo sulle mani invecchiate a loro volta, assottiglia le palpebre pensieroso, dopo di che le nasconde all'interno delle tasche della propria giacca. Nonostante la vecchia età assimilata da quella donna, si sente comunque rinvigorito grazie al nutrimento raccolto dal suo sangue. A quel punto non gli resta che proseguire per la propria strada, allontanandosi dal posto e far cenno di una donna ubriaca sulla strada a chi di dovere. Considerando la reazione indifferente deve essere davvero una sua abitudine.
~ Xerxes Van de Boss ~ Alchemist ~
~ Lusha Maakish ~ Freakshow ~