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viaggio INTERIOR

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2023 12:53
27/12/2019 16:31
 
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Alcuni esperti sostengono che il carattere in una persona sia ancora più importante del talento, ed ha per altro ragione Sean Penn (soprattutto per quanto riguarda un attore): più importante del talento dev'essere la 'watchability' ossia la guardabilità. Abilità che uno ha nel guardare il mondo esterno dalla propria 'posizione', molto meglio se un po'flessibile, ma soprattutto abilità nel riuscire ovvero saper farsi guardare... Mentre invece, se qualcuno vuole starsene appartato, in tal caso difficilmente potrà riuscire a fare l'attore, che non dovrebbe(fino a prova contraria) mai risultare troppo schivo né timido - nemmeno nell'eventual finzione... Per es. un poeta (ammesso e non concesso che possa effettivamente esisterne ancora qualche esemplare) appare in fondo un essere alquanto appartato per sua stessa natura: perciò egli non si dovrebbe mai adeguare ai modi d'essere o non-essere 'degli altri'; si deve altresì guardare da svariate-molteplici 'competenze' di cui non potrebbe neppure avere una 'sua' qualsivoglia pallida idea, tipo vera o illusoria competenza?, data prima di tutto la propria intrinseca svogliatezza nell'occuparsi di troppe faccende - che appaiono aliene al suo mondo già abbastanza fitto di abissi, ma per lo meno Chiaroscuri... Viviamo in un mondo dove i più ricchi collezionisti di arte contemporanea confessano di acquistare in giro per il globo NON ciò che piace a loro, ma ciò che dispiace in quanto più commerciabile. Il potere del commercio infatti non consente più che i pittori possano o debbano dipingere quel che essi 'artisti' vorrebbero, cioè almeno un po' 'liberamente' come accadeva in passato con un proprio stile... Oggi certi installatori tanto di moda diventano molto ricchi non certo scrivendo sfoghi nei blog o su fb o dipingendo su tele o altri materiali, ma esibendo costruzioni asfittiche, burocratico-cerebrotiche molto spesso orripilanti per fare essenzialmente colpo, impacchettando così ed ancor più un mondo assai prigioniero (come mai prima), asprigno frutto marciscente d'una società realmente arrugginita, ossia dai condotti evidentemente ostruiti - tuttavia apparentemente progredita et progressista, ma sulla via della propria distruzione.
[Modificato da albert314 28/12/2019 16:14]
27/12/2019 20:40
 
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Invece la poesia vera è tran-sunstanziale, il ciao o ciaòne romanico come una speciale ostia consacrata da qualche divinità ignota, di cui non parla mai quasi nessuno, perché lei e la sua divinità appunto amano stare sempre un po' nascoste, furtive e appena possibile in silenzio: sì, alla musica, qualunque buona musica del passato o del presente è ammessa, da quella grandiosa di Beethoven a Bob Dylan fino al 'redivivo' o resuscitato cantautore Rodriguez che ha poi altri nomi...ex-operaio d'automobili in Usa - il quale non sapeva per almeno trent'anni d'essere diventato famoso in SudAfrica con le sue canzoni per la liberazione pro-Mandela ecc. - (Ogni tanto vado a cercarlo su YouTube per ricantare almeno una delle sue più note 'nenie' perché ha un ritmo incredibile). Ci tengo a dimostrare una volta di più a me stesso ed ai pochi a cui può stare a cuore questa qualità interiore, fisiologica-genetica insomma, che mi trovo nella condizione umana di poesia incarnata per via(ripeto)di quella particella aliena che - benomale - m'è venuta spontaneamente strutturando. Per destrutturare infatti l'ostruzionismo da parte dei finti-poeti (che dilagano su fb come su troppi siti-web, presunti editori o meno che non sanno fare il loro mestiere, e invece di andare in cerca di tanti 'pop-poeti' dovrebbero innanzitutto re-imparare a scrivere, almeno in una delle infinite lingue, magari in arabo o in cinese, ossia cambiare forma-mentis; invece fanno gli struzzi, ostruiscono il vero linguaggio, sia del corpo che della danza della mente, per cui in questo Paese come ha detto l'ex ministro dell'istruzione - c'è una fuga dei cervelli: questa è la vera crisi). Decidono le stelle quando si annuncia la fine o meglio una fine (per amore del nuovo) mi trovo ad uno stadio piuttosto avanzato e dovrei comunicare con le superstiti stelle ma...pazienza! Tanto quel che mi sta più a cuore è il 'di-dietro' delle stelle, ciò che si cela dietro le stelle come pensava anche Dante d'altr-onde; ci vorrebbe insomma un rinnovamento astrale energetico, ma al contempo un dolore lancinante ci perseguita come nebbia nelle paludi, dove trampolieri minacciosi come Totem o teleferiche di giganteschi incubi permangono nel nostro sonno ad occhi quasi aperti, quindi dovunque ci voltiamo è davvero uno spauracchio la nostra sorte? Pur cerco di sopravvivere con "lo spirto ch'entro mi rugge"(Carducci).
[Modificato da albert314 27/12/2019 20:56]
29/12/2019 17:54
 
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(inedita)
A cento alberi da te,
millepiedi degli amici del passato
Più non ci saranno:
al presente non ne hai, nevvero, di reali?

Per quanto duro o illusorio possa sussistere un ideale,
ora 'tutto solo' o 'sempre solitario' - che te ne faresti 'di te'
chiuso in una cripta?

A due o tre passi la tua cagna anziana resta,
fedele e mesta, e ti scruta un po' perplessa:
perennemente lacrimano i suoi occhi mezzi ciechi, come genuflessi
in un pianto remoto. Ma chi ti guarderà ancora, tra gli umani,
coi dionisiaci occhi?

***

Parlavo spesso con donne con cui avevo a che fare per un motivo o per l'altro, una di queste di origine iraniana aveva un piccolo culto per la poesia (oltre che per il proprio popolo), mi propose una sera:
"Poeta, ti chiedo di nominare le cose con il giusto loro nome, per ristabilire un principio". Lui cioè 'io' non sapevamo bene cosa rispondere né che pesce prendere..., così le dicemmo quasi per prendere tempo come un'eventuale boccata d'aria inquinata sempre, ma almeno fresca nella sera - fuori dal pub abbastanza pieno di trasudanti rumori, e cambiando dunque un po' discorso: "Quasi tutte le (mie) poesie sono in realtà delle lacerazioni che non si possono rimarginare...". Ma doveva essere così anche per il Pierri medico e poeta tarantino, secondo marito della Merini, che di lui scrisse "stanco poeta d'amore fissato a una lunga croce".
[Modificato da albert314 07/01/2023 15:52]
05/01/2020 15:14
 
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Alla fine del "Traditore" di Bellocchio - uno stornellatore al ristorante riconosce Favino/Buscetta e lo infastidisce cantandogli grottescamente
"Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un siciliano
Un siciliano vero". Sono cmq importanti i dialoghi tra Buscetta e Falcone, laddove per es. Buscetta si domanda "faranno fuori prima me o lei?", "vorrei riuscire a morire nel mio letto!"

Poi c'è un altro film che ci può insegnare un po' di cose, per es. sull'amicizia, sul dramma di malattie allo stadio terminale... Nonostante l'horror giri costantemente per il mondo come in tv: sto pensando al bel film che vidi iersera: 'Domani è un altro giorno'(2019) con Giallini&Mastrandrea. (Giallini che stremato dal cancro si piscia addosso in un bar prima di raggiungere il bagno, e quindi dice al suo vecchio amico giunto apposta dal Canada per dirgli Addio..."Una volta ero un seduttore!", guarda come so' ridotto).

Quindi penso a:
Maria Callas (1923-1977) che tra l'altro nel 1969 fu Medea di Pasolini (1922-1975). [Quanto sei breve vita umana, ma lunga a volte la memoria per qualche genio dell'arte.] - Un vago viaggio interiore per me significa innanzitutto 'na meticolosa, strabordante grandinata di pensieri innescati sulla bomba a orologeria di sensazioni, quelle che una volta si chiamavano emozioni (alla Battisti&Jim Morrison).
E ricordati di dimenticare il più possibile la memoria cadaverina, per risuscitarne un'altra forse migliore, tieni conto di tutti i tuoi più o meno vani tentativi in campo letterario, nel senso NON già con te stesso ossia con la tua coscienza, ma nel senso che non ti sei mai voluto (un po' per pigrizia un po' per vanità delle cose) darti 'pubblicamente' da fare... Così ti sei ritrovato alla tua bell'età come stordito anche da tanta balordaggine che un po' ovunque ci circonda, alla fin della fiera ti sei rinserrato (forse troppo) in te stesso ma così almeno la pelle ti sei salvato, intendo dire però NON lasciando troppo libero corso o sfogo a certe aspettative che magari t'eri prefisso nel passato...La sensazione dunque a volte strabordante di aver Non Smarrito la via, bensì sprecato abbastanza esattamente la propria(o impropria)esistenza ma cmq NON il senso ultimo di essa...Bé non stiamo ora troppo a sofisticare sui come-e-perché, la grappa Chardonnay in solitudine mi rende lucido in quanto siamo entrambi in fondo di 'buona qualità' e Non di bocca troppo buona... entrambi conosciamo un'arte segreta che proviene chissà dal filosofo antico liberto ossia 'mezzo libero' in Roma poi espulso da Domiziano, quindi Maestro itinerante nell'antica Albania chiamata Epiro, ai tempi di Pirro coi suoi elefanti o giù di lì, (ecco: ora sto affabulando) ma mentre questo re, finito per morire per strade dell'Acacia(Grecia)dove veniva tegolato ovvero battuto sulla testa da una tegola scagliata da una vecchia donna... Attenzione(achtung) alle cause per effetti: questo mondo così come ci appare ancora-ora, dovrebbe scomparire nella Pasqua-2038 - stante Nostradamus et alia - ci saràn finalmente quelle trasformazioni che per vari fatidici falli od errori, temporali ecc., non avvennero nel tanto decantato 2012 - Tuttavia, se pensiamo invece alle guerre attualmente in corso o anche da molto tempo passate, non scordiamoci che per es. la prima guerra mondiale deflagrò ossia iniziò qual miccia che porta ad immensa polvere da sparo - dopo l'uccisione d'un illustre personaggio: nella fattispecie fu l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria_Ungheria, assieme alla consorte contessa Sofia, sparàti su aperta auto d'epoca il 28 giugno 1914 da un tal Princip, figlio di un postino, un diciannovenne serbo-bosniaco anarchico; fu proprio il Destino a farlo agire quando lui stesso aveva già considerato un fallimento l'attentato in corso, da parte di sé come dei complici affiliati alla "Mano Nera". La sua fu però soltanto la manovalanza d'un povero assassino malato di tubercolosi, che morirà in carcere 4 anni dopo. Aveva vomitato anche il cianuro con cui aveva cercato di uccidersi, e non era riuscito a suicidarsi nemmeno sparandosi con la sua pistola. Cmq il giorno dopo l'attentato scoppierà l'inizio della Prima guerra mondiale. (Princip col suo gesto voleva fare annettere il suo Paese d'origine, la Bosnia, alla Serbia anziché all'impero asburgico).
[Modificato da albert314 06/01/2020 13:33]
06/01/2020 19:37
 
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Bei tempi quando per es. Mietta cantava "Gente comune": "ma non saremo noi a fare a pezzi la Terra...", sembra già passato un secolo...andavo sulla pedemontana verso Ponte in Valt. col pittore a_spruzzo chiamato da alcuni 'pitt_ spermatozoo' a raccogliere nei boschi adiacenti i buoni funghi porcini-e-non, poi sapeva tagliarli bene e prepararli a ca' sua in via Las_vizzar per tutta la combricola. Mi ospitava in una specie di stanza dove dormivo in un sacco a pelo_personale, in quei periodi ho imparato già uomo fatto_in fondo più stoico che epicureo, a divertirmi anche con poco o niente, c'era un cesso presso le scale ed anche una canna di gomma per fare la doccia, ma non ho mai imparato da lui a dipingere con le bombolette (perché ci ho un mio stile molto differente, accidenti, per lui invece era sempre tutto un gioco, un gioco sia pur sottile di forme aerodinamiche-spaziali), non ho mai imparato (ed èccomi simile ad un provenzal poeta brétone) da lui nemmeno la sua saggezza insomma da ereticus pretòne di campagna, a suo modo sapeva infatti stare al mondo molto meglio di me. Cucinava la polenta con vari intingoli poi la distribuiva agli astanti come in una specie di refettorio tutt'altro che silenzioso perché lui parlava in continuazione con la solita magniloquenza tipica delle proprie 'visioni'&premonizioni non già religiose ma semmai premistiche, un po' magiche come un mondo fatato&fantasy di quel filosofo antico, credo Empedocle, che alla fine era scomparso gettandosi nel cratere dell'Etna.
[Modificato da albert314 06/01/2020 19:50]
13/01/2020 08:29
 
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GIOIAEDOLORE
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'Baioso a vita'(Timmy)
ciao ALBERT
E' SEMPRE UN PIACERE LEGGERTI,SEI UNA TAVOLA IMBANDITA DI GHIOTTE ESPERIENZE DI VITA.

Non so di preciso cosa sia la magia, ma so che inizia sempre quando non te ne vuoi più andare. Dai luoghi, dai pensieri, dalle persone.

VENGO POCO QUI,A CASA NOSTRA..MA QUANDO CI TORNO IL MIO PRIMO IMPULSO E' VENIRE A CERCARE QUALCHE TRACCIA DI TE (EDICOLA) ..E,NON NE RESTO MAI DELUSO,CARO AMICO DI SCRITTURA.

Crescendo capisci che le chiavi della tua prigione te le trovi in tasca.

Quelli veramente intelligenti, seducenti e speciali, li riconosci da una caratteristica: non sanno quasi mai di esserlo.

Quando la vita ci fa lo sgambetto, facciamole vedere quanto siamo diventati bravi a restare in equilibrio.

UN GRANDE ABBRACCIO A TE.😤💪




gioiaedolore(Timmy)
14/01/2020 10:37
 
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("che ci faccio qui - il Quinto stato", interviste di Iannacone).

Per un regista dal fiuto sottilmente astuto come Sorrentino, il TALENTO significa LA FORTUNA di avere un proprio universo poetico. Ovviamente, anche se io non sono 'Nessuno' e lui è invece un regista super-premiato, i nostri cosiddetti universi poetici non coincidono quasi per niente: in fondo è giusto così. In ogni caso si vedrà...dato che "il poeta è come il porco lo si pesa dopo morto". E cmq il cinema è un'opera decisamente più coral-collettiva, ma per carità Omero e Dante (o lo stesso Fellini) NON c'entrano semmai che solo marginalmente e di banal-riflusso. (Il cinema) sempre più frutto di molteplici strategie ultratecnologiche, però quasi sempre (purtroppo) a scapito dell'Interiore, come ci si può immaginare. Ma per es. il co-sceneggiatore di Sorry è un padovano laureato in filosofia, il che cmq al punto in cui siamo, ossia al capolinea, non mi consola affatto.

Lascio perdere anche il prof Galimberti per il quale i filosofi si sono innamorati più del saper morire che del saper vivere: Heidegger=essere-per-la-morte; Platone=come condotta filosofica l'esercizio di morte.
Galimberti ora non m'interessa se si definisce né 'credente' né 'non credente' ma 'greco' nel senso di colui che vuole recuperare la visione del mondo della civiltà ellenica (un po' come la pensava Anassimandro): preferisco essere stoico, quindi non tuttologo, Anassimandro mi sta bene ma non voglio "sapere tutto" né troppo.
Il recupero dell'ideale greco di saggezza evita oltretutto mitologie religiose, è senz'altro vero.
(In ogni caso l'uomo contemporaneo NON riuscendo più ad armonizzarsi con i cicli cosmici, NON convive più con la tragica consapevolezza di NON poter oltrepassare i limiti naturali...) -
Dimenticavo: Sorry ad es. ama molto un film di Truffaut, la cui frase-chiave ri-suona esattamente così: "Le gambe delle donne sono dei compassi che misurano il globo terrestre in tutti i sensi, donandogli il suo equilibrio e la sua armonia" (L'uomo che amava le donne, 1977). Ma oggi "equilibrio?" "armonia?", non ci spero proprio che sia ancora così... (Ho desiderato aggiornare).
[Modificato da albert314 08/01/2023 09:22]
27/01/2020 14:39
 
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Anche se Aldo Busi mi scrisse molti anni fa che una mia raccolta di poesie "non stava mai del tutto nel cavo orale" (? era per caso un odontotecnico?) - ho saputo da poco che lui tradusse molto bene un meraviglioso poema dell'americano John Ashbery "Autoritratto in uno specchio convesso" titolo ed ispirazione tratti da un piccolo capolavoro pittorico del Parmigianino, uno dei miei artisti prediletti di sempre, della cui esistenza errante sarebbe bene tra l'altro conoscere un po' dei suoi vissuti dettagli&travagli (per es. a Roma alcuni tedeschi lanzichenecchi ammiravano il suo modo di dipingere, e pure se lo inchiappettavano nottetempo... Perciò suo zio per salvargli la pelle riuscì infine a rispedirlo in Emilia...).
Fatto sta che val la pena leggere se non addirittura studiare e meditare - almeno alcuni brani o frammenti di tale così anomalo poema, un po' come si studiano qualche volta in modo appassionato - certi testi di Ezra Pound o dello stesso Dante o di pochi altri grandi come Petrarca o Boccaccio, esattamente come si guardano le prospettive filmiche di alcuni capolavori appunto (classici) più o meno del cinema di Bergman o di Bunuel... dove le visioni, o vedute&visuali spesso abnormi, abissali e grottesche ci possono portare in qualche sorta di gorghi quasi a mulinello anche decisamente un po' fantasy...il che in ogni caso può servire a sgorgare e quindi a purificare 'gli spettatori' (non proprio quelli passivi né ottusi) soprattutto pregni comunque dei vizi abitudinari dell'uomo medio in genere.

Ps: un grande abbraccio all'amico caro Gioia... con barba bianca e cane-profetico, un abbraccio ulteriore a lui che sa essere SQUISITO😉🖐
[Modificato da albert314 10/02/2020 11:14]
29/01/2020 16:39
 
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Vorrei spendere due parole sul Nuovo Papa, la nuova serie tv-Sky di Sorrentino e &. Fin'ora ne ho visti 5 o 6 episodi, e devo dire che preferisco assolutamente questo papa impersonato da John Malkovich, a quel precedente "Giovane Papa" piuttosto bullo o spaccone, per me un po' troppo fantomatico e dunque quasi ridicolo, interpretato da un tirannello Jude Law, che era assai bravo comunque a fare questa specie di spacca-montagne a volte anche finto-umile e dunque sempre compiaciuto. Ora invece Jude Law appare (almeno in questi primi nuovi eposodi) soltanto di straforo in ospedale, più morto che vivo, ma chissà...forse alla fine dei respiri&sospiri si risveglierà? Ad ogni modo nei titoli di testa o di coda appare anche come uno dei produttori (non so se soltanto esecutivi), è diventato col passare del tempo una specie di automa agli ordini del regista; in questa seconda serie, sempre ben studiata per un nuovo papa finalmente o fatalmente ad hoc...'creato' direi su misura per Malkovich. Però qualcosa va apposta storto ogni volta... - Malkovich mi piace perché appare un depresso cronico, aristocratico e probabilmente pure ex-tossico in crisi d'astinenza, è comunque sopra le parti: quindi 'in parte' mi assomiglia. (No, propriamente tossico non lo sono mai stato, altrimenti non sarei più vivo, ne so qualcosa dei miei compagni di allora). Inoltre questa serie risulta un inno alla vita nonostante tutte le lordure che accadono dentro-e-fuori il Vaticano; ma per fortuna la serie vuol essere un inno quasi neo-pagano alla beltà e alla giovinezza femminili anche proprio nel sesso, non visto quindi come 'peccato o 'senso di colpa', comprese certe danze pop-punk-rockeggianti et melodiche insomma in seno ad una chiesa piena di pedofilia et multiformi sporcizie indemoniate; (quand'ero un adolescente magrolino e timidino, il confessore scolastico in un collegio milanese mi teneva a volte la testa pigiata sull'untuoso nereggiante basso-ventre della sua tonaca sepolcrale)... - Ma devo spendere un elogio per la sexy attrice francese Ludivine S. e un applauso sincero alla più che esperta coordinatrice-marketing&comunicazione del Vaticano, una classica donna di rappresentanza un po' androgina che sa indossare con squisita grazia naturale i bei completini di sempre chiara fattura, con eleganza mai stucchevole né sdrucciolevoli sorrisi (attrice, la belga 45enne Cécile de France). Costei però 'pretende' di far fare al nuovo papa un'intervista in diretta, che vada direttamente su tutte le tv del mondo...Ma questo papa, quando deve affrontare in diretta un tema scottante come il Male ("che va affrontato a viso aperto e quindi senza ipocrisie") in seno alla Chiesa - e perciò-stesso rapportato alle società del pianeta, si sente un po' male, si alza e va via dicendo all'intervistatore: "Con permesso". Tra l'altro dev'essere proprio speciale un attore come Malkovich, per riuscire anche ad impersonare con bravura da raffinato snob - un po' di anomala spiritualità cattolico-cristiana - dato che lui nella sua realtà di uomo si considera ateo da sempre.
(...)Per dovere di cronaca riferisco al beffardo "siòr Barbìsco" ossia ad una delle mie maschere predilette, che non è affatto come per es. Arlecchino "servo di due padroni" e neppur di Uno! A parte ciò, il "vecchio" papa che sarebbe poi il Giovane Papa(Jude Law) ricompare all'inizio del 7_mo episodio, resuscitato dalla morte - in piena forma, sta nascosto nell'abitazione veneziana del medico che l'ha assistito per tutto il tempo che è stato in coma-profondo. E così ricomincia (scioccamente) a fumare perché sostiene che "fumare è giusto!" - Però ora mostra i lati più umani e quindi non più da spaccone (lo considerano un miracolato-risorto come Cristo, invece lui sostiene "non sono Cristo, semmai l'anticristo"); e presto vorrà tornare in Vaticano, dove tra l'altro il Nuovo Papa è anche preoccupato per la "de-cristianizzazione" nella sua Gran Bretagna a causa dell'effettiva Brexit... Il cardinal Voiello, considerato il personaggio-chiave del Vaticano, in quanto appare il più esperto ed il più intelligente, risulta il simbolo del potere&realpolitik-"religioso" - simile quanto a fiuto ed intuito, ad Andreotti, a cui Sorry aveva dedicato il film "Il Divo". Andreotti lo vide e commentò "E' una mascalzonata", ma poi lasciò perdere.
In ogni caso il cardinal Voiello dice del Nuovo Papa una sacrosanta verità: "E' fragile come la porcellana, non si può dare forza alla fragilità, perciò non resta che cavalcare la(Sua)debolezza". Altro, che cavalcare la tigre ovvero il senso 'antico' del Potere.

Un 'extra' di Alberto giulini:

Però queste serie-tv sono troppo lunghe ossia finiscono quasi sempre per andare troppo per le lunghe, a mio avviso inutilmente, e forse anche il mio avviso o allarme-dentro sarà pure inutile, ma dopo il sesto episodio perdo la pazienza e lascio un po', mollo l'attenzione: perdo insomma interesse per gli ultimi tre episodi un po' noiosi. - Ci sono altresì rarissime serie-tv che m'hanno attratto molto bene fino all'ultimo, per es. "The Night Manager" o "Caccia al serial-killer" o altri ancora di cui ora non ricordo bene i titoli, per es. un grande Gandolfini nei Soprano. Così almeno funziona il mio mondo interiore, che non si lascia quasi mai 'stuprare' dalle troppe serie...al massimo solo sedurre parzialmente...
[Modificato da albert314 11/02/2020 15:54]
02/02/2020 15:16
 
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non so perché, non riesco a postare ulteriori pensieri... ma almeno ho salvato Altrove il Non-salvabile... - Per tornare ancora qualche minuto al Nuovo Papa, mi ha disamorato e reso pressoché indifferente, lo sgarbo o la vigliaccata degli sceneggiatori anche proprio rispetto all'attore Malkovich che lo impersona, il quale credo abbia - ripeto - più spessore di Jude Law, anche perché non ha certi sorrisetti sempre compiaciuti alla Travaglio in tv ecc. - Sorry dice: questi papi vogliono essere dimenticati, ma intanto li ha creati lui dal nulla - Jude Law (che tra l'altro era un eccellente attore ma ora appare un po'imbalsamato in sé, anche se fa finta di niente, a mio avviso strumentalizzato dalla bolgia romana o chessò girone napoletano, ovvero sembra un po' troppo 'in-sorrentinizzato'): buon per lui che ritorna ad emergere scalzando completamente anche la recitazione di un attore più serio, qual'è Malkovich /'Nuovo Papa'; il quale era partito piuttosto bene sia come personaggio-originale che in qualità appunto di spessore etico - tuttavia costui finisce 'in pratica' per non riuscire a fare niente, si dissolve in men che non si dica: fa meno cioè dell'effimero 'voler fare' del papa intermedio (Francesco II) subito morto di cuore... - Alla fine si vede comunque Jude Law che entra nell'acqua, mi sembra al Lido, per annegarsi(?) E subito dopo compare vestito da papa il cardinal Voiello, quasi a coronare un sogno di sua perizia et lusinghe variegate, di real-politik, certo per nulla fantasiose o utòpiche... - Da quando s'è messo a recitare il papa che si atteggia a bullo 'in realtà' americano-italiota di periferia, Jude non mi piace più, intendo dire non m'interessa più come suo spessore umano, ecco; anche quando recita qualche momento di umiltà, si capisce che è finta-umiltà ossia è un vanitoso della 'madonna' per dirla in parole povere, anche perché questa storia o faccenda dell'umiltà la sapeva veramente bene un regista tedesco come Fassbinder, il quale non ci raccontava mai frottole. Invece ho l'impressione netta che almeno a volte Sorry ci prenda almeno un po' per il culo; ci parla spesso di Fellini o di Bergman nelle interviste, ma che c'entra lui? Ma vogliamo scherzare? A me pare che Sorry si senta uno 'arrivato', non ha certo la finezza d'animo e quindi la poetica d'un fellini o di Bunuel. Sì, Sorry è bravo davvero, ha imparato le lezioni, anche quelle forse più pericolose, ma Fellini e Bergman o Truffaut erano ben altre 'cose' di Spessore alchemico, non erano dei 'Prodotti attuali'- come ebbe a dire per es. V/s Sgarbi, prima di morire - la signora affetta dalla terribile SLA: "In D'Annunzio c'era vera poesia nonostante gli atteggiamenti stronzeggianti - non era cmq uno Sgarbi qualsiasi". In ogni caso me ne sbatto di Sorry come di Sgarbi o di travaglio... sono cresciuto - lo ripeto - con Pasolini (e Sciascia e Camus o Céline e per es. Peter Greenaway), "nasce qualche volta in una famiglia un adorabile," io sono costui...intanto "gli altri si scannano tra loro". Faccio un'eccezione italica per i 'personaggi' attuali, per i geniali 'critici' Paolucci e Flavio Caroli... Ul mondo insopportabile dei 'comici del pensiero' superpagati come Fiorello ecc., sta scoppiando:
Vorrei sapere perché
tutto dovrebbe restare com'è
e noi come siamo.
Finirà l'epoca
d'uomini medi apparenti
costretti dagli eventi
a lasciare i loro spazi-tempi abusati.

Una persona inquietante come me, ma non più inquieta come un tempo, in quanto ci sono in giro già troppi inquieti...Ricordo il consiglio arzillo di quell'attempato poeta bresciano, a me ch'ero un ragazzo già intellettualmente-sexy eppur schivo: "Mi auguro che lei dienti un distruttore di maschere della sua epoca, come lo fu Federico Schiller nella sua!(1759-1805)" - Ho riflettuto però che dovrei finire per distruggere anche 'le mie maschere', che giacciono per altro nell'inconscio, ossia i cadaveri che 'nascondiamo' nell'armadio. - Il vecchio attore Herr.di Torino per es. ha detto: ho lavorato anche con quello stronzo di Woody Al., ed anche con Sorry, ma sono pure stato protagonista di diversi film di registi di talento, film tuttavia non tanto visti né circolanti perché non hanno avuto la 'grazia' o fortuna d'essere distribuiti degnamente dai giri mafioseschi...
[Modificato da albert314 12/02/2020 19:59]
02/02/2020 16:51
 
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Cosa vuoi che siano le cartilagini estese fino agli occhi, dal cuore? (delle varie parti o sezioni, poi...) Non sono che prismatiche essenze, le onde che s'infilano nelle narici o negli occhi, in modo lieve ma subdolo, sono le stesse onde che s'infrangono sulla pelle fin dentro l'anima, massì ecco di Adriano imperatore - quando ci capita di crepare e finiamo in luoghi piuttosto scialbi, incolori ed in fondo alquanto tetri... Un po' in fondo come le scie chimiche che OGGI s'insinuano dentro di noi, malignamente e non lo vogliamo sapere, molto spesso fingiamo di niente..quasi non ci accorgiamo...Come dire: se il serpente è entrato nel gelsomino non v'è più giardino, non v'è più eden, enbé?. Però mi immagino (almeno nel trapasso) invece un variopinto pellegrinaggio, forse m'illudo mentre la vescica del Tempo conserva quasi languida una riserva speciale della propria 'refurtiva' - che non sembra neppure urina d'asina o mula...Altro che abulica amèba! Certe volte mi sento straziato come un alveare in rissa-alessandrina, Ah-certamente (anche) la perfezione nell'arte della scrittura può risultare ancora qualche volta davvero stupefacente: quasi perfetta era la Merini, come perfetto Dino Campana o S.B. Yeats. Imperfetto fu sovente Quasimodo, mai invero Ungaretti. Pasolini fu irraggiungibile per es. nel suo poema "Teorema" (ne trasse anche un film come 'banalizzazione' del suddetto autentico poema, il quale non fu compreso né da Sanguineti né da Bevilacqua, che importa?)

Quello che mi sta a cuore - anche solo riuscire a 'pensare' oggi - in ogni caso per cercare di vederci chiaro:

# Scìe chimiche #

Per la nostra MIGLIOR salute psico-materica...
Gigantesche s'intèrsecano nel cielo
le croci dell'Anticristo.
[Modificato da albert314 08/01/2023 09:31]
12/02/2020 22:11
 
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Certe sere, andando cmq sempre a letto prima di 'media-nocte' dopo essermi sempre assicurato di aver spento quasi tutto dentro-casetta, ed inutilmente aver tentato di spegnere perfino un poco quei semisogni-allarmi che già s'incuneavano nella nostra 'fotosintesi' ultraclorofilliana (per modo di dire) prima del dormire dove giungono lemmi-lemmi a solleticarmi il sistema nervoso marginale dunque quello primigenio, via via fino all'ultimo errabondo spasmo di birra...Ecco finalmente un semisogno che pareva 'albìfero' nonostante la piena notte fosse appena iniziata - giù fino in fondo al pozzo, stranamente fitto di sorrisi (mi capita spesso di ridere o sorridere nel sonno. lacrime&rose o crisantemi che siano - in fusione presocratica presso le fantasy-evasioni in remoti futuri perché il presente lo trovo coatto, insoddisfacente e affossatore dei sogni (nel cassetto e fuori, galleggiante in un'alba tra materia&antimateria, uòk-rock ai primordi, sì tipo 'mordi e fuggi', insomma del tipo - anche proprio come colei condannata da terribile morbo tipo SLA- "Fermate il mondo voglio scendere"). Ma più che le storie raccontate dall'amico Ettore, m'interessavano i suoi modi inimitabili di raccontare, vorrei precisare ,concepiva uno stile sintetico, in sostanza mi passava le poche righe che era riuscito a 'cucire o ad imbastire come brevi fardelli - e scrutando altre cose tipo addio! là in alto nei cieli ché le compagnie aeree in crisi permanente sono 'costrette' per guadagnare un po' di più - a cedere alle croci chimiche lassù dell'anticristo, sono micidiali le poche righe che leggevo dell'amico veramente sincero, mi servivano per meditare compresa la traduzione da linguaggi-extra o ùfici da parte di quella buon-anima della moglie Capolista, ecco un silenzio incantato della mente - inteso proprio così sia da Shelley che da James Joyce: "mentre udiva la neve cadere lieve nell'universo e lieve cadere, come la discesa della loro ultima fine...", anche il film a cui sto pensando e che risveglia in un certo senso i morti, con quell'epica frase riportata e ripetuta dal protagonista, un presunto premio Nobel interpretato dall'attore che assomiglia un po' a papa Francesco (Jonathan Pryce).
17/02/2020 14:17
 
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"Per l'uscita negli Stati Uniti il 28 maggio 1969, "C'era una volta il West" di Sergio Leone venne tagliato dalla Paramount fino a una durata di 145 minuti, ricevendo un'accoglienza critica per lo più negativa e fallendo finanziariamente. Tuttavia, questo film è oggi considerato tra i migliori mai realizzati". E' pieno di poesia melanconica, individualista lungo diverse sfaccettature ben delineate, eppure al tempo stesso coralmente epica, gli fa da sfondo e contorno anche aspro tra la vita-e-la morte, la struggente musica di Morricone ed una voce arcangelica da soprano, (ripresa in anni recenti dalla tedesca-slovacca Patricia Janeckova). Tre attori qui sono stupendi: Claudia Cardinale, Charles Bronson ma soprattutto un impareggiabile Jason Robards.
[Modificato da albert314 17/02/2020 14:19]
23/02/2020 14:36
 
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Una mamma e una figlia con nomi altisonanti, dalla Toscana hanno chiesto la mia amicizia su fb, ma non ho potuto 'dargliela' perché avevano raggiunto il massimo numero di amicizie colà consentite: 5000. Così gliel'ho detto (ma ho anche subito capito perché hanno coltivato tante amicizie: 'per lavoro')- Esse in effetti non m'hanno risposto che volevano la mia 'amicizia' per approfondire per es. la conoscenza di me creativo o insomma in qualità di scrittore. No, m'hanno semplicemente freddato con la semplice domanda o richiesta: "Diamo prestiti a privati: ti interessa? Rispondi SI' o NO". io: "No, grazie (non potrei ridarvi indietro quel denaro)..." -- Ma quel SI' o NO a bruciapelo m'ha ricordato l'interessante serie-tv "Fargo" con il killer Lorne Malvo interpretato da un'eccezionale Bobby Bob Thornton, che in uno degli episodi sta dentro un ascensore tra un dentista l'amica di questi; appena prima che le porte si chiudano il killer chiede al suo 'amico' Lester che sta fuori (ed è un debole-criminoso-incerto) interpretato da un ottimo Martin Freeman (da non confondersi col più celebre Morgan Freeman): "DIMMI SOLO SI' o NO!", quello non capendo bene risponde un tremulo SI' - ed appena le porte si chiudono il killer estrae immediatly dalla 'pancia' una pistola e uccide in un batter d'occhio sia il dentista che la donna.
[Modificato da albert314 23/02/2020 14:51]
23/02/2020 21:46
 
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Non temo proprio nulla: mi affido 'semplicemente' al volere del Signore Supremo dell'universo. Se fosse il mio destino, darei la mia vita 'predestinata' per molti, davvero per...una marea di persone di 'buona volontà', ognuna delle quali però con un piccolo cuore abbastanza puro. Detto questo, non ci sono più molte parole: occorrerà passare alle azioni, di controffensiva al macello presto dilagante.

1. Adesso forse potrò guidare il 'mio popolo' (internazionale) verso un nuovo pianeta non promesso (né compromesso ancòra) da nessuno quaggiù.
2. Senti, cambiamo pianeta:
spesso sono esagerato
perché lo esige la poesia.

Teniamo in conto che ai tempi del Boccaccio, egli scrisse il famoso Decamerone che erano le storie che via-via si dovevano inventare (soprattutto per intrattenersi) le persone che dovevano stare chiuse nei castelli e nelle ville...per non beccarsi la peste (dell'epoca) in giro per il pianeta ammorbato - un po' come sta succedendo proprio ora. (Addio per ora, e sogni, non proprio aurei).


...
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03/05/2020 18:57
 
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Ciò che ti salta in mente
dalle regioni dello spirito
è sempre più lontano, disperso ora
tra aride crepe di lunaria crosta terracquea.
La notte ci appare senza rimedio,
fondamentale abuso metropolitano o agreste abisso,
crespato di stelle come multiformi luminarie.
22/05/2020 10:42
 
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Subito dopo una penosa canzonetta di latta di Elisa, dall'autoradio esce una vecchia corroborante degli U2 e penso che bel salto di qualità, fu, e meglio ancora riascoltare un po' di musica barocca, tipo esecuzione dello spagnolo Savall con Lachrimae Caravaggio, ripensando a Sadika, la brava attrice che nella serie tv-turca "Il secolo magnifico" voleva uccidere il sultano Solimano, perché lui le aveva ucciso il fidanzato ungherese; invece la stessa attrice nella serie "Venuto al mondo" per la regia di Castellitto, fumava spinelli e veniva pagata per fare un figlio su commissione. Cmq non avevo più potuto vedere le 'ultime' puntate del Secolo Magnifico perché il canale Babel non veniva più trasmesso da Sky, pazienza anche se era una serie un po' repressiva dove non mostravano apposta tante tresche 'dietro' per es. gli harem di giovinetti ecc. ma solo i lati spesso più banali e appariscenti, e neppure che il sultano in fondo, nonostante l'andirivieni nel suo letto di numerose concubine, era un po' innamorato del suo luogotenente Parbàli... Fatto sta che quel 'secolo Magnifico' mi tenne compagnia durante alcune serate invernali di un po' d'anni fa, era diventata per me una curiosa abitudine, per una serie a suo modo fatta e gestita assai bene, dicendomi tra l'altro che il sultano, per quanto potere potesse avere, non avrebbe mai nella sua realtà 'fisica' potuto essere per così dire affascinante come l'attore che lo impersonava.
17/11/2020 10:58
 
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Bando alle ciance ora riprendiamo un po' di scrittura, la fonte 'originaria' tengo abbastanza bene in vista - è già stata tutta una puttanata almeno metà della mia vita – anche perché la scommessa ossia la posta in gioco era un po' anzi per davvero Sconnessa...
Dovendo o cercando di modificare alcune mie poesie o frammenti d'esse, mi sono imbattuto - quasi ho cozzato 'contro' determinati 'nomi' di cose et creature... Così ecco il termine 'alieno' (però lo sento tutto sommato niccianamente 'troppo umano' – se fosse possibile non subirli troppo sia l'uno che l'altro ovvero il fenomeno 'mutante': "Individuo portatore d'una mutazione genetica" ecc. - Evidentemente il 'lui-io' si traduce in cosiddetta realtà spicciola-quotidiana, almeno secondo le nostre convinzioni o aspettative, talmente appassionate su tali futuribili tematiche, da laciarci quasi trasecolati. Quest'uomo(?) infatti parla e stra-parla in molteplici vapori di vino, video come un libro più o meno stampato che Non sa certo tutto né di più, una sorta di bigino della Storia umana-universa che va dai primordi fino al prossimo-abbastanza remoto 'evo'... In un certo senso mi ricorda il fondatore degli americani 'Mor-moni', che sarebbero 'i più buoni'; questo famoso profeta ottocentesco si dichiarava ovviamente illuminato e reso edotto da un angelo in persona, tal Moroni; tra l'altro sosteneva la teoria, per altro tutt'altro che assurda, che il popolo ebreo ad un certo punto della sua Storia era direttamente trasmigrato da Israele in America, in sostanza per salvarsi sia la pelle che l'anima; questo stranissima creatura profetica, un po' fingitrice e un po' tirannica, ma cmq effettivamente ispirata dalla Sua-propria divinità, era stata infine travolta e trucidata da una piccola folla abbastanza inferocita. In ogni caso, il ceppo più considerevole di Mormoni, quello facente capo alla Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, conta attualmente 15 milioni di fedeli; è particolarmente significativo "santi degli ultimi giorni, ossia testimoni della Verità negli ultimi giorni" - dato che stiamo vivendo in tempi d'Apocalisse in previsione d'un risveglio cosmico che io stesso credo sia già in atto da tempo - nonostante tutte le forze avverse che un po' dappertutto ci inabìssano. - Invece, il piccolo oratore calmo ed inflessibile, ovvero l'attualissimo signore sardo Carìa, si dimostra ora un tipo di mite erudito, ex ferroviere, nel suo caso fattosi 'risvegliare' (fuori dal torpore mortale in cui ci siamo un po' tutti impantanati), da un tale esoterico Maestro siciliano che gli ha cambiato per l'appunto la vitina o la vitaccia...


Suole di vento, ossia Rimbad: una specie di Eta Beta ad ampio anzi infinito spettro, vs i mediocri ad ogni livello, ché in ogni senso si eran presi le nostre vite… I mediocri in realtà non ci sono riusciti proprio del tutto, ad imbrigliare l’evoluzione del genere umano, anche perché oggi, nonostante tutti gli scompensi e gli scompisci, noi abbiamo delle possibilità ‘cosmico-esistenziali’ che fino a ieri non sarebbero state neppur pensabili; ma contro questa nostra evoluzione, van trafficando da sempre i mediocri (vedo il libro di Scanzi telentuoso a modo suo "La congiura dei peggiori" – spesso sofisticati per giunta, esplodendo di rabbia così infingardi – se per caso anche ier-l’altro tu volevi e tentavi di difenderti dalla loro stronzaggine e dal loro modo di comportarsi da veri e propri strozzini; imbrigliare e reprimere innanzitutto la circolazione del libero pensiero erano e sono le loro principali attività secondo una devastante programmazione; pioveva duro a Seattle come a Roma , come sferzati da immani foglie di fico simili ad invischianti lingue anodìne; oppure anche sotto un inquinato, pernicioso(tumorale) sole abbacinante di fine luglio; e intanto è così che lavorano da troppo tempo i mediocri, incessantemente, inesorabilmente per un tot sempre in più da arraffare, appunto – arméggiano in lungo-in-largo con uno spossante interminabile Pseudoduello che risulta un affronto alla vera vita – la quale però ancor veleggia creativamente nonostante le molteplici forze avverse, e nonostante quindi tutto l’andare “a patrasso del controverso am-bara-dam” (ossia più o meno il susseguirsi più che mai ondeggiante d’un naufragio esistenziale). – Per tante cose del genere, stava scendendo un cielo serale particolarmente illividito, soprattutto psichicamente, emotivamente, specie sulle città un po’ più grandi e sporche, serate insomma anche comicamente-drammatiche nella sfera intima di chi ancora ci tenesse ad averne una interiore in qualche modo da salvaguardare (dagli ignobili soprusi ecc.); mentre esplodeva anche un centro Non commerciale bensì equinoziale, che parte proprio dal centro della terra – intesa come pianeta-infartuàto e pur sorridente… – Rimasugli d’infiniti allarmi, un richiamo paranoico dall’uno all’altro capo del pianeta trafitto da infiniti ed immensi by-pass… Ché?ti strugge forse il pezzettino rimasto der core? – Così a lungo fu trapassato sul fondo dell’osso spesso martoriato del cosiddetto (in dialetto nostrano) ‘set-bel’ che, tuttavia ripeto, sorrideva come un bamba un po’ estraniàto…’Mah, vaga via al set-bel’. Oppure, come il mio ex-portiere cremonese che commentava spesso: “Vada via il cuore!” (per non dire ‘il culo’)- – - Fatto sta che suole di vento aveva fatto a piedi migliaia e migliaia di km. circa 150 anni fa; io credevo che il grande poeta francese (che aveva smesso e rinunciato a scrivere a 21-22 anni per fare l’errabondo in giro per l’Europa e l’Africa di allora…) – avesse seguito le tracce degli antichi romani che s’imbarcavano a Brindisi per il vicino Oriente ecc., invece lui continuava su-e-giù: da Milano quindi fino al porto di Livorno per poi ritornare in sù dirigendosi come sulle asperità di percorsi tutt’altro che lineari – 1875: studia lo spagnolo, il tedesco, l’italiano e l’arabo, quindi va in Germania a Stoccarda dove consegna il manoscritto originale delle sue Illuminazioni a Verlaine (che due anni prima lo aveva leggermente ferito sparandogli per gelosia). – Poi va a finire con un circo a Stoccolma e in Norvegia. Nel settembre 1877 raggiunge Marsiglia, quindi va a Civitavecchia e sta un mese a Roma. Mesi dopo raggiunge Parigi e da lì va fino a Genova salendo tutto a piedi e passando per il passo del San Gottardo (questa volta non credo…come aveva fatto Annibale: forse quel passo di più alte montagne l’aveva percorso la volta precedente. Ora non ho tempo di controllare; d’altronde ci sono sempre zone oscure e più che misteriose). – Cmq da Genova ritorna a Milano il 20 ottobre 1878, quindi da Genova s’imbarca in novembre x Alessandria d’Egitto, va presto a Cipro dove lavora in un cantiere ma è costretto a fuggire perché uccide senza volerlo un operaio – forse con una grossa pietra lasciata andare giù incautamente dall’alto… Ritorna in Francia, dove un conoscente gli domanda della sua creazione poetica; suole di vento risponde laconico come sempre: “Non penso più a ciò”. L’anno dopo è di nuovo a Cipro, quindi s’imbarca per l’Egitto e arriva al Mar Rosso dove prova a commerciare in pelli e caffè… – Cmq poco fa toccandomi i testicoli con le punte di 2 dita quasi per fare certi scongiuri, così ho penzato: 

Folla di cosiddetti artisti – quasi tutti piccoli commercianti (come furono d’altronde gli antichi cartaginesi) - 

>rimasti anonimi - là in fondo, là fuori, 
>come se fossero stati portati qui poi - da un fato tremendo 
>che si indica sempre come ingrato - senza forse né perché, dato solo per certo 
>un mare aperto, su barconi di banditi x poveri migranti... Questa folla in costante aumento, uscita 
>da una sorta di bolge da un' inferno dantesco - 
>che reclama qualcosa, presso le mura di Gerico, come di Roma... 
>tutti sul muro di uno stesso pianto 
>oppure vicino al Tao, o accanto alla sapienza dei Sufi; 
>farebbero carte false per uscire dall'inferno: 
> a partire anche da una Pseudo-idea di Unione europea... 
Piangevo e ridevo come sconvolto dai raptus d'una forza sconosciuta, o per lo meno una forza a me ignota fino a ieri. ad oggi... Non so se era una qualche divinità 
dei filoofi sofisti o addiritura all'opposto, una specie di démone(dàimon) socratico - a parlarmi con maestosa calma:"Tu, proprio perché es-sere anti-chissimo, 
provie-ni (op-pop&ping-pong) da un futuro siderale..." - 
In quanto mi trovo quaggiù incarnato con un corpo 'apollineo' e con una psiche assolutamente 'dionisiaca'- appaio quindi un 'somaticista' psico&incluso (=in sintesi)- 
forse definitivamente sta proprio in ciò l'esperienza di questo libro, che mi ha creato molti problemi dal punto di vista di tali e-motivi. 
In parole povere, prima di tutto, anch'io mi sento come Eta Beta: siamo fantasmi che provengono dal futuro - giammai spauracchi che giungono 
sempre dal passato nel vano tentativo insano di bloccare il presente... 

5.
1 comment to me; (paulina): "Good day I am so delighted I found your website, I really found you 
by accident, while I was browsing on Aol for something else, Nonetheless 
I am here now and would just like to say 
cheers for a marvelous post and a all round thrilling blog (I also love the theme/design), 
I don’t have time to look over it all at the moment but I have book-marked 
it and also added in your RSS feeds, so when I have time 
I will be back to read a great deal more, Please do keep up the superb work." 
[Modificato da albert314 13/12/2018 13.01]

20/11/2020 10:56
 
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(appunti sparsi)

(il compianto attore Gandolfini
nei Soprano) - beh, io ho scelto da un pezzo di sviscerare la conoscenza delle cose ossia la sofferenza.
**
Foscolo, una vita libertina e grama, spesso e volentieri grondante di
oratoria(1778-1827); Leopardi (1798-1837), una vita grama da genio sempre mal corrisposto
nei suoi amori terreni (un po' come Nietzsche); Goethe, una vita da filologo della conoscenza
poetica, tutto sommato olimpica da saggio privilegiato(1749-1832); l'effemminato
nobiluccio spocchiosetto ed anche intellettuale Giovanni Verri(1745-1818),vero padre di Alessandro Manzoni.
***

Popoli che trascinano un unico mantello
costellato di ventose
che spalancano sul futuro
una pena a sghimbescio, mentre
la gravità del piombo
cola nel cuore
coi funerei astri, che forti premono
come dolciastre mammelle, a cinderle
per tramandarci i loro succulenti
peccati. (by albert giulin)
1 commento di Pompeo Mongiello: "Molti degli utenti di questi siti...per ignoranza,
amando la non vera poesia, ignorano questa, che è una meraviglia e ti alzo il pollice
per riconoscenza. Ma a tua volta guardati intorno e non ignorare chi ti stima. Anche
perché quell'unico pollice alzato questa volta è stato il mio."

**********

Cos'è, specie oggi una metropoli? Autoambulanze avanti-indietro con sirene allertate - che poi anche quando son passate
rimangono costantemente a risuonare nelle nostre teste e nei nostri scheletri.
Lungo i viali di trasferta il fragore spesso vertiginoso d'un traffico incessante noiosissimo-inumano, poi finalmente
verso sera esci e ti ritrovi in una specie di parco reso una serie di segmenti assurdi - e tu pensi - che vivevi là in alto
dove i rumori salgono, ma in basso d'altronde è molto peggio. Ah, le persone, specie le giovani donne si sono fatte più ciniche
e frustrate nel povero verde, magari sembrano un po' abituate perfino ai boschi verticali, in viali o viuzze un po' mefitiche
a ridosso di stazioni, gemellaggio di luci a intermittenza che segnalano la presenza di futuribili grattacieli, e quel parco?
Rispetto a ciò che poteva ancor essere una trentina d'anni fa, è diventato sinistro non v'è più niente di ridente - anche con
il sole che trapela tra ramificazioni un po' spente qua e là a sprazzi; e ti ritrovi in mezzo a gente: tipo ragazze
magari anche arrappate ma indifferenti, più tanti tipi abbastanza giovani e cresciuti bene alimentati più
tanti altri dalla mezza età cosiddetta in sù, tristi e depressi, così ancora una volta ti viene da pensare con Chatwin
"Che ci faccio io, qui?". Essenzialmente ho amato vivere per molti degli ultimi anni in mezzo alla Natura, allora come la mettiamo?
Stoico non significa masochista.

De Andrè-padre (di noi pochi o tanti cresciuti un po' diversi dal cosiddetto senso comune):
"Coltiviamo per tutti un rancore
che ha l'odore del sangue rappreso
ciò che allora chiamammo dolore
è soltanto un discorso sospeso."

Sempre De Andrè: "Giudici eletti, uomini di legge... Che la pietà non vi rimanga in tasca...
Noi che varchiam nei vostri sogni ancora, fummo traviate: navigammo su fragili vascelli ed avevamo gli occhi troppo belli... Che la pietà non vi sia di vergogna." La sua Ballata degli impiccati è dedotta dall'opera poetica di un francese del 15° secolo, F.Villon, che dopo essersi laureato in lettere a 21 anni, aveva ucciso a 24 anni un prete in una rissa parigina;
era infine stato condannato all'impiccagione - ma poi forse la pena capitale gli fu commutata in esilio permanente; fatto sta che l'opera di Villon fu stampata per la prima volta 26 anni dopo la sua presunta scomparsa, ossia nel 1489 per la volontà 'misericordiosa'
di qualcuno che se ne intendeva sul vero valore d'un certo tipo di individualismo-creatore, e quindi gli fece anche da mèntore. (Ognuno di noi avrebbe bisogno di un amico fidato, come cantava lo stesso Venditti "Ci vorrebbe un amico..." e ri-vedi magari il già anziano Mingardi in un vecchio Sanremo dove cantava assieme ad un tossico Bono poi prematuramente scomparso.)

"...sopra un tavolaccio
dormiva un ragazzaccio
bellissimo. Uscì dalle sue braccia
annuvolate, esitando, un gattino." (Sandro Penna)
07/01/2023 15:07
 
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Dall’inquieto via-vai, sciabordìo o naufragio intérior, ho continuato pedibus calcantibus in salita (per aspera ad astra) modificando e de-strutturando tantissimi pensieri originari, sacralmente postati nel blog da qualche 'me' del passato. E' stata davvero un'esperienza di scrittura molto anomala per i tempi ultra-standard che corrono. Qui, dall'inconscio primordiale si sprigiona spesso un canto rivolto a margini senza confini, a volte lo 'congelo' il canto interiore - per non lasciarlo marcire tra i miasmi ri-correnti, aspettando non già un Godot del passato ma una misericordia da un futuro.
[Modificato da albert314 08/01/2023 09:42]
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