Shenmue III - Il ritorno di Ryo e Shenhua

"Shenmue" è uscito nel 1999 in esclusiva per Sega Dreamcast ed è stato un caposcuola in quanto era un gioco di ruolo e avventura assolutamente innovativo per quell'epoca.



Nel 2001 Sega ha sfornato il secondo capitolo della saga, capitolo destinato stavolta anche alla console XBox di Microsoft.
Sono trascorsi 18 anni e oggi grazie a Kickstarter (e non alla Sega) siamo qui a parlare del terzo capitolo di questo leggendario videogame ideato da Yu Suzuki.




Giocando a "Shenmue III" la prima cosa che balza all'occhio è una grafica sospesa tra il vintage e gli standard attuali, una realizzazione che amplifica l'effetto nostalgia.
Ed è proprio a proposito della nostalgia che sorge spontanea la domanda: "Shenmue III" piacerà anche ai giovani o sarà un gioco di nicchia riservato ai vecchi videogamers?




"Shenmue III" è un gioco d'avventura open world in terza persona ambientato nella Cina degli anni 80 però i characters principali (Ryo e Shenhua) sono giapponesi e sono arrivati in Cina alla ricerca dell'assassino del padre di Ryo.




Il gameplay è rimasto invariato, il nostro alter ego può dedicarsi a molteplici attività e dialoghi mentre segue la trama principale del gioco, in definitiva questo titolo è un simulatore di vita con tanto di scorrere del tempo e con decisioni che influenzano lo svolgersi degli eventi.




Consiglio questo gioco a tutti gli appassionati di cultura orientale e anche a tutti quei videogiocatori che vogliono studiare i "classici" su cui si fonda il nostro hobby.

grazie per la ottima recensione!

Premetto che il gioco non l'ho finito ma l'ho provato abbastanza per farmi un'opinione.
Dal lato tecnico lascia un po a desiderare, tantissimi dettagli mancanti per essere un gioco del 2019, sia dal punto di vista grafico che da quello dell'AI di personaggi vari. Dal lato artistico invece rimane una gemma rara. Ottima la colonna sonora.
Sistema di gioco che potrebbe funzionare molto bene, se non avesse tutte quelle forzature che potrebbero far annoiare e non poco. Ci sono cose che mi stufavano 15 anni fa, figuriamoci ora che il panorama video-ludico è pieno di ottimi esempi su come si fanno le cose per bene.

Mi dispiace moltissimo che sia uscito un prodotto monco perché una serie come Shenmue non dovrebbe avere limiti imposti da un budget ridicolo. Si merita un miglior trattamento.

Diegus Power, 06/12/2019 19.52:

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Premetto che il gioco non l'ho finito ma l'ho provato abbastanza per farmi un'opinione.
Dal lato tecnico lascia un po a desiderare, tantissimi dettagli mancanti per essere un gioco del 2019, sia dal punto di vista grafico che da quello dell'AI di personaggi vari. Dal lato artistico invece rimane una gemma rara. Ottima la colonna sonora.
Sistema di gioco che potrebbe funzionare molto bene, se non avesse tutte quelle forzature che potrebbero far annoiare e non poco. Ci sono cose che mi stufavano 15 anni fa, figuriamoci ora che il panorama video-ludico è pieno di ottimi esempi su come si fanno le cose per bene.

Mi dispiace moltissimo che sia uscito un prodotto monco perché una serie come Shenmue non dovrebbe avere limiti imposti da un budget ridicolo. Si merita un miglior trattamento.

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Mi trovo perfettamente d'accordo con la tua analisi e quoto in pieno le ultime righe in cui affermi che questa saga avrebbe meritato un terzo capitolo maggiormente al passo coi tempi!

Conosco più di qualcuno che ha una e vera propria venerazione per questa saga e che purtroppo concordano con questa analisi.
Anni fa sono stato a Yokosuka, proprio a cercare le famose location del primo capitolo.
Io ho giocato il primo e mi sono fermato a metà del secondo capitolo. Pur trovandolo un pochino noiosetto di questa saga mi sono piaciute davvero un sacco le atmosfere.