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Il concilio di Trento
Sembra che questi libri fossero tenuti a parte e non venissero letti in pubblico. Al Concilio di Cartagine, nel 397 E.V., fu proposto di aggiungere sette libri apocrifi alle Scritture Ebraiche e alcuni brani ai libri canonici di Ester e Daniele.
Comunque, non fu che nel 1546, al Concilio di Trento, che la Chiesa Cattolica confermò esplicitamente di aver accettato le aggiunte nel suo ca-talogo dei libri biblici. Queste, in ordine alfabetico sono le seguenti: 1 e 2 Maccabei, Baruc, Daniele (aggiunte), Ecclesiastico, Ester (aggiunte), Giu-ditta, Sapienza, Tobia.
Nel documento redatto in quel concilio, è riportato ciò che segue: "Se qualcuno, poi, non accetterà come sacri e canonici questi libri, interi con tutte le loro parti, come si é soliti leggerli nella chiesa cattolica e come si trovano nell'edizione antica della volgata latina e disprezzerà consape-volmente le predette tradizioni, sia anatema". (Concilio di Trento, Sess. IV, primo decreto.).
Ora, i cattolici addebitano alla TNM di aver tolto i testi sopracitati, ma questo non corrisponde a verità. È vero il contrario: è stato adulterato il canone delle Scritture aggiungendovi questi libri. Esaminiamone ora bre-vemente il contenuto.
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