Cafu

Ho sognato Cafu che faceva il giro di campo all'olimpico con l'ovazione dei tifosi.
Cosi'.
E allora apro il topic.

Io ho sognato Florenzi alla Fiorentina.

Poveraccio Cafu ultimamente non è molto fortunato

c'è chi sogna di scoparsi Carol Alt da giovane; io sogno spesso di giocare con la Roma e condurla alla vittoria.
E non saprei, viste le mie doti tecniche, quale sia la cosa più inverosimile.

Io sogno spesso di vincere una medaglia olimpica (in genere nel mezzofondo) e di fare il giro d'onore con la bandiera della Roma invece che con quella dell'Italia.

Pendolino

Con quella tecnica pure da terzino segnò pochissimo in carriera.
Piu' di una voltà mi diede la sensazione di essere molte piu' forte di quello che faceva vedere.

bene, stanotte ho sognato di essere nel film LA MALEDIZIONE DI DAMIEN.
Praticamente avevo un bambino che era Satana.

peraltro ho appena visto che l'attore protagonista del primo film della serie Damien ha preso a pugni due ciclisti che non gli davano strada.

Segnava poco pure perché non aveva un gran tiro cosí a memoria

(Entro un attimo in modalità straruolo quando ricorda le partite della roma, tipo boldi ne' i due carabinieri dopo che ha pippato e se ricorda i numeri de telefono)

me ricordo una sua doppietta a firenze il primo anno di capello con una sveja da 30 metri sotto l'incrocio.
Unico gol o quasi da fuori da noi me sa..anzi manco me ricordo se ha superato quota 5 gol con noi in totale...quel giorno si diede alla pazza gioia a firenze

tutti i gol di Cafu con la Roma 😁

assurdo che uno che fa quei due gol a Firenze in 6 anni non abbia mai segnato altre volte con tiri da fuori.

Ma lui proprio non aveva la freddezza (e io non mi spiego mai il perché, 9 su 10 il portiere a tu per tu si buca sempre, eppure a molti fa così...)

altra cosa, mi sembra che l'interno lo usasse solo per i cross, i tiri sono tutti di esterno.
Altra cosa ancora: un gol da 30 metri può uscire fuori bene pure a mia cugina. UNO.
E in effetti lui ne ha fatto uno solo così. Gli altri sono tiri mezzi ciccati (sempre calciati di esterno), molto deboli.

più che rivedere i gol di Cafù, per capire perché ne ha segnati così pochi, bisognerebbe rivedere, o ricordare, i gol mangiati. Persino a tu per tu con il portiere.

Comunque limite, enorme, di TUTTI i suoi allenatori. Evidentemente nessuno ha avuto la personalità di allenarlo alla conclusione.
Mi fa specie soprattutto di Capello, che ci fu un anno che in pratica si giocava solo "palla a Cafù", unico schema.

Ma se poi lui non sa tirare, è pure veloce e sorpassa tutti, poi quando va a crossare, sua vera specialità, CHI CI STAVA?
E infatti quella Roma, eppure a tanti piaceva, quella dell'anno del "palla a Cafù", implose presto. Troppo monocorde.

Mi pare poi che quell'anno di questa..... fantastica trovata di Capello, come punte avessimo pure gente lenta.
Vai vai, vai a prendere il cross di Cafù poi...

Travolto dai debiti e costretto a svendere i suoi beni per pagare i creditori. Cafu, ex difensore di Roma e Milan, non se la passa proprio bene. È in grosse difficoltà economiche e ha dovuto mettere all’asta la villa di famiglia che sorge in una delle zone più esclusive della città di San Paolo. La proprietà è stata venduta per cinque milioni di dollari (4,64 milioni di euro), poco più della metà del suo valore reale di otto milioni di dollari (7,42 milioni di euro). Adesso che è stata ceduta in fretta e furia, l’ex terzino dovrà lasciare la residenza entro 45 giorni. Naturalmente, Cafu ha combattuto facendo appello alla legge brasiliana per non vedersi espropriare l’immobile identificato come residenza principale. Ma la battaglia in tribunale è andata male, da qui la cessione. Come ha fatto, però, il capitano del Brasile campione del Mondo in Giappone-Corea del Sud 2002 (che ha conquistato, senza fascia, anche il titolo a Usa ‘94 ai rigori contro l’Italia) a ritrovarsi in questa situazione?

La stampa brasiliana parla di investimenti sbagliati, uno dietro l’altro, e del tentativo di affiancare un uomo d’affari con esborsi importanti di denaro. Tutto, però, è andato a rotoli ed ecco spiegati i motivi della situazione attuale. L’incubo di Cafu è iniziato quattro anni fa, nel 2019 . All’epoca aveva subito la confisca di cinque proprietà per i debiti che aveva accumulato attraverso la sua società di management, la Capi Penta International Player, con la quale puntava a restare nel mondo del calcio e dello sport occupandosi delle procure e di altri aspetti legati alla vita professionale degli atleti. Come detto, le cose sono andate male, tanto da arrivare a un’esposizione di 1,5 milioni di dollari (1,62 milioni di euro). «Sono pronto a pagare e a estinguere tutti i miei debiti, anche a costo di dare via le mie proprietà, la mia auto, la casa. Tutto», le parole dell’ex calciatore oggi 53enne al giornale Folha de São Paulo, facendo riferimento ai 32 immobili che sono intestati a suo nome. Il crack finanziario aveva già costretto l’ex calciatore a chiudere dopo 15 anni la Fondazione Cafu, un ente benefico nella comunità di Irene Garden, il quartiere dove il campione è nato e cresciuto, e che aveva lanciato molti bambini verso un riscatto sociale e un avviamento professionale, le cui spese non potevano essere più sostenute.



non voleva fa la fine di Garrincha, se l'è tirata da solo.
In bocca al lupo

Lo facevo più sveglio. Ecco perché aveva fatto causa alla Roma, sta alla ricerca di soldi.

I brasiliani in generale non me sembrano proprio delle cime in campo economico-finanziario.