| | | OFFLINE | | Post: 5 | Registrato il: 24/10/2019 | Città: VERONA | Età: 27 | Sesso: Maschile | Utente Junior | |
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07/11/2019 17:45 | |
Ebbene, dopo aver chiarito i pochi dubbi che avevo circa questa razza ecco la mia candidatura per il mio pg! Spero di aver scritto tutto in maniera scorrevole e chiara e vi auguro una buona lettura!
Una piccola scheda del pg:
Nome completo: Poelios Hectoria
Livello: 5
Razza: mezzelfo
Allineamento: legale buono
Psicologia: di carattere altruista e buono, non è difficile farci amicizia. Cerca sempre il lato positivo di tutto e non è mai indifferente davanti alle lacrime altrui, cercando di continuo di rassicurare e/o strappare un sorriso ed una risata a chi ha davanti. Per le persone a cui tiene ed ama fa di tutto per farle stare bene, anteponendo, se ha senso farlo, il bene altrui al proprio.
Background:
Poelios Hectoria nasce nel Namsarek, più precisamente in una casetta semi abbandonata nei pressi del Fiume Triskell, a nord rispetto alla città abbandonata di Sveg. Al parto erano presenti solo la madre ed un amico di famiglia che l’ha accolta già gravida in quella piccola dimora, un nano di nome Thunk. La sua nascita non è tanto voluta dalla madre di origine elfica pura, Tarja Fursen, ma dal padre, Joseph Hectoria. Infatti fu l’uomo ed il compagno dell’elfa a subire un ricatto da quelli che erano i nonni paterni di Poelios: uccidere la propria amata assieme al feto o partecipare ad una missione praticamente suicida per uno scopo sconosciuto. Questa minaccia fu in realtà condivisa, sebbene in maniera molto più silenziosa, anche dai genitori di Tarja, concordi con gli umani che un piccolo mezzelfo fosse un obbrobrio, uno scherzo della natura che non è né carne né pesce. Joseph non ebbe dubbi e, sebbene conscio delle scarse possibilità di sopravvivere visto che non sapeva per nulla combattere, decise di partire pur di avere salva la vita dell’amata e di quello che era suo figlio. Una volta giunto nel bosco indicatogli fece amicizia con due mercenari: un uomo incredibilmente alto e muscoloso e dalla pelle scura di nome Rasterd ed un secondo umano di corporatura snella e tonica con il pizzetto che rispondeva al nome di Zanfiro. I due sicari furono commossi dalla storia del nuovo arrivato e, quando questo si sacrifica per permettere ai due amici di scampare da un’imboscata, decisero di comune accordo di andare alla ricerca di Tarja e del neonato Poelios. La trovarono in quella casetta vicino al Fiume Triskell, intenta a lavorare ai gioielli come orafa e ignorando i pianti dell’infante sdraiato vicino a lei. Si offrirono di darle una mano nella cura del bambino e, dopo averla aiutata a ristrutturare quella catapecchia dandole un certo decoro e ampliandola, spazzarono via la diffidenza iniziale dell’elfa. L’infanzia di Poelios, di fatto, procede con tre padri diversi, un nano e due uomini, ed una madre elfa che ancora lo tratta con distacco, vedendo nel figlio la causa della morte del compagno. Fin dalla tenera età viene educato da Thunk nella cucina e nel servizio dei vari alcolici con la promessa di lavorare come cuoco in una locanda nelle grandi città del Farsen o del Maevathan, ma nel frattempo anche Rasterd e Zanfiro lo addestrano: il primo gli insegna la difesa a mani nude, facendogli puntare su uno stile di combattimento basato sulla forza fisica, mentre il secondo uomo lo addestra piuttosto al tiro con l’arco, al muoversi con agilità e alla meditazione. Tre tipi di insegnamenti diversi, ma il piccolo mezzosangue voleva bene a tutti i maestri in egual modo.
Quando Poelios ha raggiunto la maggiore età Tarja, divenuta nel frattempo un’abile orafa, fece amicizia con una famiglia umana delle parti di Sylan e si accordò con essi per far sposare la figlia di questi, Parrell, con il proprio figlio. Nessuno dei due pretendenti fu d’accordo poiché non ci videro nulla di sensato, ma i genitori, specie l’elfa che da quell’unione sperava in un primo passo per l’accettazione nella società civile di Poelios, li zittirono all’istante. Quindi il mezzelfo si trovò incastrato in quella relazione controvoglia, ma fece da parte il proprio malcontento per accettare il rancore, le sfuriate e le imprecazioni della ragazza. Lui cercò di farla sentire a proprio agio ricorrendo alla sua naturale calma e pazienza e solo dopo mesi la ragazza lo accettò. La portava spesso al lago, vicino a Laguna Verde e, con sommo stupore di lei, una sera le fece trovare una piccola costruzione in legno, un rifugio costruito segretamente con l’aiuto di Rasterd e di Zanfiro. Tuttavia la ragazza aveva attirato l’attenzione di un ragazzo, tale Refulio, il quale, indagando, è venuto a conoscenza della relazione della mira amorosa con il mezzelfo ed una notte, spinto dalla gelosia, raggiunse la coppia nel loro rifugio segreto con una piccola banda di disperati e presentò al mezzosangue la testa mozzata della madre, uccisa approfittando dell’assenza di Rasterd, Zanfiro e Thunk. Sfidò Poelios a duello per contendersi la mano ed il mezzo, sicuro del proprio addestramento, accettò pur di vendicare la madre morta. Tuttavia lo scontro viene interrotto dall’arrivo di Rasterd che, furioso per la morte di Tarja a cui ormai era affezionato, uccise senza pensarci troppo gli uomini che seguirono Refulio nella sua folle crociata e la stessa Parrell, trovando in lei il motivo dietro la dipartita dell’elfa. Lo raggiunse Zanfiro che si limitò a concludere il duello e a tramortire il pretendente umano. Ciò non bastò a Rasterd che lo prese e lo gettò nel rifugio prima di dare fuoco alla struttura. Poelios, non ritenendo quella una morte giusta per il rivale, si gettò tra le fiamme per recuperare lo svenuto ma venne colpito da un asse infuocata che lo tramortì e oltre a farlo svenire gli fece perdere la memoria.
Si risvegliò a Laguna dove venne accolto dai lavoratori della città in costruzione e venne indirizzato a Narvick, dove ricominciò da capo…
Avvenimenti successi in on:
- iscrizione al Magisterium per seguire le lezioni di arti belliche e, successivamente, di diplomazia;
- viene accolto nel Sole Nero arrivando a scegliere il ramo dei combattenti leggeri, i Lupi Argentei
Motivazioni dietro la scelta della razza:
Poelios è una persona estremamente buona, pensata apposta per cercare di rappresentarlo secondo la mia etica da player, e vedo nella razza degli Aasimar un’evoluzione coerente di quella che è la personalità del pg, sia fuori che dentro dal campo di battaglia. Il personaggio ha una natura molto protettiva ed altruista che a mio avviso verrebbe accentuata dalla presenza di sangue celestiale attivo nel suo corpo, portandolo ad agire sempre e comunque allo scopo di proteggere la vita degli altri sia con la spada che con la parola. Non ha problemi ad accettare razze diverse e diversi culti purché non minino il benestare collettivo ed altrui. Non sfodererebbe mai la spada per difendere esclusivamente se stesso, ma non avrebbe problemi a combattere qualora sia minacciata la vita delle persone che lo circondano.
Motivo dietro al retaggio sul pg:
Da bg ho preferito lasciare la figura del padre ignota al mezzelfo facendolo morire prima che il piccolo Poelios potesse vederlo, ma di fatto è estremamente importante poiché sceglie lui di sacrificarsi in due occasioni: permettere alla compagna e al figlio di sfuggire al ricatto subito e concedere la fuga a due amici senza pensarci due volte, guidato solo dall’impulso di proteggere.
A mio parere sarebbe quindi nella scoperta dell’esistenza del padre, nella coscienza di ciò che ha fatto pur di salvargli la vita (avvenimenti che nel suo passato conosceva prima di perdere la memoria poiché i due maestri per il combattimento glielo hanno raccontato nel corso degli anni) che il sangue Aasimar avrebbe motivo di svegliarsi poiché dopo la rivelazione (o meglio, il recupero dei ricordi legati alle storie circa la figura paterna) seguirebbe la consapevolezza di avere un esempio da seguire (quello del padre defunto prematuramente appunto) al fine di operare per il bene altrui, anche a costo della propria vita.
Spero che la candidatura sia completa, ovviamente resto in attesa di eventuali domande o dubbi a riguardo! |