08/11/2019 21:29 |
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Gira60, 08/11/2019 18.32:
Il fatto è che siamo in Italia e purtroppo ogni occasione è buona per trovare da ridire (no da discutere che sarebbe almeno da persone civili) . Se uno dice bianco ci sarà sempre una parte che dirà nero, se uno fa qualcosa, qualsiasi cosa, ci sarà sempre qualcuno - che magari non ha mai fatto niente in vita sua - pronto a criticare e a dire che bisognava fare il contrario o quantomeno diversamente. C'è ancora gente in giro che guarda di traverso chi come noi si occupa di Grande Guerra, convinti che siamo dei guerrafondai. Qualcuno che se fai "così" lui avrebbbe fatto "cosà" e sicuramente meglio, ma dal dire al fare non c'è di mezzo il mare..ma un oceano. Sopratutto al giorno d'oggi con migliaia di "leoni da tastiera" la cosa diventa ancora più facile e "comoda". La Storia quella con la esse maiuscola d'Italia ha visto anche il Fascismo quello con la effe maiuscola, ed è inutile far finta di niente, quindi se il tutto viene ricondotto a questa Storia, sempre quella con la esse maiuscola, bisogna saperla leggere nel modo giusto. Nella nostra esposizione storica ( come in tante altre del resto) abbiamo - o meglio avevamo e avremo in quella nuova - documenti di reduci della Grande Guerra firmati da Mussolini. Documenti Storici (so che avete scritto che in un museo avrebbe avuto tutto un'altro significato che esposto sui muri comunali, e qui magari il sindaco poteva anche pensare che si sarebbero scatenate polemiche, se conoscesse i suoi cittadini) e nessuno ha mai avuto da ridere, anche per rispetto di chi quei documenti se li è conquistati sul campo. Si può essere d'accordo o meno ma ahimè questa è stata la nostra Storia, e nasconderla o cercare di dimenticarla non vuol dire farla sparire dalla memoria e dai libri o documenti, anche perchè a volte, facendo così, si ottiene proprio l'effetto contrario.
Che dire Daniele? Sei stato sintetico ma sei riuscito a venire "al nocciolo" della questione..👍
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