Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Si salta d'errore in errore, e questo dopo duemila anni di aspettative, non ci vedo nessuna gradualità.
Forse bisogna considerare che, a mio avviso, NON vi è nessun
sostanziale errore:
è Gesù che dice che il cristiano deveve sempre vivere con senso d' urgenza, perciò se penso e vivo come se la fine arrivasse fra due minuti sto facendo quello che Gesù dice di fare anche se poi non arriva fra due minuti.
Quando Gesù disse che nessuno conosce il giorno e l' ora lo disse proprio per spingere ad avere senso d' urgenza, per esortare a rimenere sempre vigili spiritualmente parlando.
Non disse: poichè non sapete il giorno e l' ora allora "campa cavallo che l' erba cresce", vivete come se non arrivasse mai la fine, ma proprio l' opposto.
Quindi ipotizzare quando questo evento potrebbe verificarsi non è un errore, nelle vita di un cristiano non dovrebbe cambiare nulla poichè come disse Cristo un cristiano deve sempre pensare che tale evento è prossimo.
Purtroppo invece alcuni hanno l' atteggiamento descritto dall' apostolo Pietro:
negli ultimi giorni verranno degli schernitori con i loro scherni, che agiranno secondo i propri desideri e diranno: “Dov’è questa sua presenza che è stata promessa? Dal giorno in cui i nostri antenati si addormentarono nella morte, tutto continua esattamente come dal principio della creazione”.
II Pietro 3:3,4
Evidentemente già allora alcuni schernivano i Cristiani per la loro attesa che pareva tardare.