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il gene della omosessualità non esiste

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2019 18:37
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22/09/2019 12:43
 
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www.wired.it/scienza/biotech/2019/08/30/gene-omosessual...


Secondo il più ampio studio di associazione genetica mai effettuato sul tema, nel dna non ci sarebbe una “firma” per prevedere l’orientamento sessuale delle persone


Ci hanno messo anni, e ora i risultati sono finalmente pronti. E per trattare un tema tanto delicato quale è la genetica del comportamento sessuale, per comunicare in modo trasparente e diretto le conclusioni della loro ricerca, hanno creato anche un sito, avvalendosi della collaborazione di associazioni Lgbtq e di professionisti della comunicazione. Loro sono un gruppo internazionale di ricercatori che oggi ci dicono che hanno frugato nel dna di quasi mezzo milione di persone per cercare i geni che potessero influenzare il comportamento sessuale, in particolare l’omosessualità. E dunque? Anche se esistono dei loci genici associati, non c’è un unico gene che determina le preferenze sessuali di ciascuno di noi e non è possibile predire l’orientamento di una persona dal suo dna.
25/09/2019 12:53
 
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Non fermiamoci al titolo l'articolo spiega molto altro









[Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo ….… (Cesare Pavese)] - questa è una cosa positiva che però può diventare un limite

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...le tue proprie consolazioni vezzeggiavano la mia anima
salmo 94:19
25/09/2019 14:43
 
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la dichiarazione che non vi è nessun gene, mentre nell'articolo si citano 5 geni, ma che non sono determinanti. Può voler dire che vi è la predisposizione genetica ma che da sola non basta.

Ma è un discorso che va preso con le pinze. Poichè è intuitivo che essi si basano su dei geni che presentano qualche differenza morfologica ma è realmente legata alla predisposizione? Troppo poco per poterlo dire equivale a una affermazione di incertezza, sul dire, si, potrebbe esserlo. E evasiva la conclusione. Quindi alla fine non è forzata la la conclusione che non vi è nessun gene per poterlo affermare con certezza

Infatti in realtà essendo che non si tratta neppure di malattia non è poi così facilmente determinabile, se già con malattie conclamate è tanto difficile.

Per esempio Nei geni non si può leggere se avrai occhi celesti, ma si può inserire il gene comune in riferimento al colore degli occhi,ma non è detto che funzioni Ad esempio non si spiega perché due genitori con gli occhi azzurri possono avere un bambino con gli occhi marroni. Egualmente non spiega come gli occhi grigi o nocciola sorgono. Ciòè ci sono, altri geni connessi con colore degli occhi e mutazioni ..

E stiamo discutendo di occhi e non di sfera razionale o morale.

In realtà l'abbinamento è molto arbitrario, nel senso che se una persona dal carattere sensibile, mite, delicato, avrà a livello genetico alcune differenze, e queste differenze sono spesso legate a essere gay, questo non rende scontato che vi sia realmente il nesso.

poichè ci sono pure gay che non lo sono affatto miti e delicati, anche se magari in generale potrebbe essere così.

IN fin dei conti la psiche non è qualcosa di stabile ma cambia con la introduzione di nuove esperienze e conoscenze e questo influenza il modo di percepire le sensazioni fisiche.

Per dirla breve il contatto fisico, va tradotto dalla mente in un modo o in un altro, ed è la scelta di ciascuno come interpretarlo.

Ma non è o dovrebbe essere indipendente dal significato corporale, o dal ruolo sociale.. se di madre di amica, o fidanzata, o parente, figlio, bambino, adulto.

Chi rompe questa regola mostra un grado di ribellione volontaria. Detta il suo mondo, all'incontrario, a prescindere dalle sue motivazioni o desideri.

In ogni caso Ha fallito la sua perfezione come armonia fisica e psichica con possibili conseguenze fisiche.
questa disconnessione in omeopatia incide sulla salute umana, essendoci comunque una conflittualità con il proprio corpo.




















25/09/2019 18:37
 
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sono parecchi i fattori da considerare nelle finalità delle ricerche e chi le promuove.

come aveva anche detto Simon quando postò il medesimo articolo scrivendo

Poi le ricerche sull’uomo dipendono da cosi' tanti fattori che è difficile ricercare in modo valido e rigoroso.



ci si dovrebbe interrogare su chi finanzia una ricerca, perché, a cosa è finalizzata a dimostrare

io aggiungerei è importante tenere conto del campione utilizzato

l’area geografica, metti il caso che si tratta di una vasta zona, o di classi sociali in cui vi è un elevato numero di omosessuali che seguono preferenze sessuali per scelta culturale ed anche perché fa moda esserlo.
non sarebbe valido neppure se tra i dati vi fossero inseriti individui bisex per fare numero
e questo non è dato saperlo

un ricercatore intervistato ha infatti affermato:

Quali sviluppi? “Al momento abbiamo in mente due strade”, conclude Ganna. “La prima va nella direzione di comprendere meglio l’eterogeneità del same-sex sexual behaviour. Abbiamo notato che le scale di valutazione su cui si basano anche i questionari delle banche dati sono sbagliate e non ne catturano la complessità. Con 23andme e grazie alla collaborazione della comunità Lgbtq stiamo elaborando nuove domande per i questionari”.

comunque l’articolo dice molto altro … che vi sono delle varianti genetiche significative che associate a fattori ambientali danno un notevole imput al comportamento sessuale
inoltre si avvale di di dati in possesso di biobanche del Regno Unito...
dati già utilizzati per altre indagini e ce ne stanno centinaia




I LIMITI DELLO STUDIO - E COSA NON DICE

Questo studio riguarda il comportamento sessuale, non l'orientamento sessuale o l'identità di genere.

Questo studio si basava su dati auto-riportati raccolti nell'ambito di diversi progetti di ricerca, che dovevano quindi essere allineati a set di dati disparati. Pertanto, gli autori erano limitati in ciò che potevano esaminare con rigore statistico.

La domanda centrale dello studio (se i partecipanti abbiano mai avuto un partner dello stesso sesso) riflette solo un piccolo aspetto della complessità del comportamento sessuale umano. Gli autori notano questa importante limitazione nel documento.

I dati nell'analisi provenivano da individui di origine europea, perché non c'erano abbastanza dati negli insiemi di dati esistenti per trarre conclusioni significative per altre popolazioni.



insomma ci hanno proposto più o meno una minestra riscaldata
offerta su un piatto molto più grande
su " Scienze " qualcosa di molto simile era già stato pubblicato diversi anni fa

Niente di nuovo sotto il sole, da parte nostra non giudichiamo
nessuno, ma chi desidera accostarsi a Geova promuove nella propria vita la castità


[Modificato da frida18 25/09/2019 19:04]

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