Porte Aperte ATM 2019, al Deposito San Donato: Parte Seconda (31-10-2019).
Buonasera a Tutti.
In questa Seconda Parte, racconterò l'anima Vintage dell'ATM, attraverso il suo "Gruppo Storico", che mantiene i ricordi del trasporto pubblico che un tempo utilizzava (tra gli altri mezzi), questi restaurati: Bus Fiat 411 Cansa, ATM 2563, a 2 porte e 1/2; Bus Lancia Esagamma a 2 porte, ATM 5011; e Filobus Snodato Fiat 2472 da 18 Metri, ATM 548 "Viberti" (o Vibertone).
Le vetture erano esposte all'aperto, e suscitavano molta curiosità (soprattutto la 2563, e il 548), tra i partecipanti sia giovani (che forse le avevano viste in fotografia), sia per quelli più maturi (come il sottoscritto, che li prendeva regolarmente tanto tempo fà!).
E' stato proprio bello salire su queste vetture così alte rispetto a quelle moderne, respirandone l'atmosfera fatta di gomma, e sedili di gommapiuma (comodissimi), con i poggiapiedi.
Infatti mi sono seduto lasciandomi andare ai ricordi, ovvero quando tassativamente si saliva dalla porta posteriore, e si comprava il biglietto dall'addetto seduto sulla sua postazione, con tanto di vari scomparti per la suddivisione delle monete.
I bimbi fino al metro di altezza erano esentati dal pagamento della tariffa, con tanto di misura altezza (e pure valigie).
Il posto del bigliettaio era irresistibile per i bimbi in visita, che domandavano ai giovani genitori cosa fosse quella postazione, che a molti di loro vista la giovane età era sconosciuta (o forse solo vista su qualche foto d'epoca).
Non c'è dubbio che in questo modo negli anni Sessanta, i passeggeri pagavano tutti il biglietto, o l'abbonamento; non esistendo la tariffa oraria ad ogni cambio di mezzo si pagava (e la MM 1 e 2 aveva suoi biglietti a parte).
E poi l'illuminazione interna con le mini-lampadine sul soffitto (non esistevano ancora i neon su queste vetture); le ampie porte della vettura 2563 per la discesa a 1 anta e 1/2; i vetri scorrevoli, e con le tendine verdi (montate solo nella bella stagione); e il posto guida rigorosamente sulla destra, delimitato da un'enorme sarcofago/coperchio che copriva il motore della 2563.
Sulle vetture erano presenti degli anziani dipendenti dell'ATM, che raccontavano tante storie del passato (sempre interessanti da ascoltare).
Per esempio ho saputo che i sedili in gommapiuma venivano sostituiti ogni 18 mesi al massimo, visto che si sfasciavano, e infatti a sedersi oggi su quelli del Fiat-Cansa 2563, sul pavimento c'era qualche pezzetto di polvere della gommapiuma che si sfaldava da tanto che non era più usata dal popò dei passeggeri.
Queste vetture poi avevano una marea veramente di manutenzione sia sui motori, che sulle altre parti interne, da parte dei meccanici dell'azienda.
Tornando indietro nel tempo ricordo bene che queste vetture erano belle rumorose; puzzavano spesso di gasolio; non esisteva il riscaldamento, tanto che spesso qualche passeggero in inverno con il gelo, e la nebbia fitta, puliva il deflettore sinistro (in fianco al doppio parabrezza), con uno straccio che gli passava l'autista, per ripristinare la visibilità laterale; e avevano la lettera (non il numero che è arrivato all'inizio degli anni Settanta.
Invece il Vibertone 548 della Circovallazione Esterna 90-91, era silenziosissimo, e veramente confortevole, pur in assenza del riscaldamento per i passeggeri.
Nella mia zona a Baggio a fine anni Sessanta avevamo queste Linee:
-Tram 18 "Via B.M Da Carcano-P.Le Gambara M1".
-Bus Linea "Q" Quartiere Olmi-Piazzale Baracca.
-Bus Linea "U" Baggio (Piazza Anita Garibaldi)-Piazzale Baracca.
-Bus Linea per Muggiano da Via B.M Da Carcano-Muggiano (poi Linea 48).
L'altro Bus esposto restaurato era il Lancia Esagamma ATM 5011, a 2 porte, ricordo che veniva usato molto per i "Servizio Scuola", e per le Linee Interurbane (questo aveva una veletta con su "Via Autostrada", penso si riferiva alla Linea "Piazzale Lotto M1-Cuggiono).
Anche su questa vettura era rimasto l'odore inconfondibile degli interni fatto di gomma, e similpelle, uguale a quelle delle versioni urbane a 3 porte Serie 3200-3399.
Sul Vibertone 548 che era attrezzato come BiblioFilobus (e aveva molti libri sui mezzi ATM, e foto di tante altre Filovie Meneghine), ho sentito una chiaccherata tra un membro del Gruppo Storico, e un'altro appassionato, sulla vicenda dei Tram Interurbani a Desio che si volevano rottamare un tanto al chilo.
Per fortuna c'è stata una mezza sommossa degli Appassionati dei Tram, che attraverso la petizione on-line (che ha raccolto 50.000 firme), hanno fatto intervenire la Sopraintendenza che ha vincolato i mezzi, e il deposito.
Per fortuna diceva l'anziano Tranviere, visto che almeno 8 di questi Tram sono assolutamente unici!
Adesso il bando è stato praticamente annullato, e ci sarà un dialogo con la Sopraintendenza sui mezzi da salvare (e speriamo da Restaurare come fatto con alcuni Bus, e Filovie).
Sarebbe molto bello in un prossimo Porte Aperte Tranviario, avere esposte alcune di queste Vetture Interurbane Restaurate, e visitabili, anche raccogliendo fondi dallo Stato (visto che ha piazzato giustamente il vincolo, che sganci anche "la grana"...).
Approposito di storie simpatiche sul Filobus 548, è salito un'anziano ma arzillo nonnino di quasi 90 anni, che ha domandato all'omino ATM del Gruppo Storico, se erano ancora esistenti i Bus a Gassogeno, che passavano sotto casa sua in Piazza Aspromonte (al tempo della II Guerra Mondiale)!
Purtroppo è stata la risposta nessuno di questi mezzi è stato conservato, se proprio li vuole rivedere può trovarli su qualche vecchio libro, o su Internet (con l'aiuto di qualche tecnologico pro-nipote).
In effetti su Skyscraper City Milano Sparita; o Storia dei Trasporti a Milano, qualche bella foto si trova.
Alla fine una bellissima giornata tra il Futuro a Zero Inquinamento, e un'Amarcord con vecchi (e inquinantissimi bus), ed ecologiche filovie.
Appuntamento Futuro al Prossimo "Porte Aperte ATM"; speriamo con tanti Nuovissimi, e Vecchi ed Amatissimi Tram!
Saluti a Tutti, e Foto Allegate.
[Modificato da Pertegheta 01/11/2019 16:30]