| | | OFFLINE | | Post: 6.492 | Giudice***** | |
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18/01/2020 21:19 | |
9 - “Dreaming is nursed in darkness” di Lilyan_x.
Totale: 32/60.
1) Grammatica e ortografia: 9/10.
La grammatica va bene, ma per una storia così corta ci sono un po’ troppe sbavature. Consiglio più riletture e attenzione, per il futuro.
“Che vuoi Sirius? Gli altri sono già in Sala Grande”: prima (e dopo) i nomi ci vuole la virgola (- 0.20).
“L’ultimo ricordo, furono le mani di Lily disperatamente intrecciate ai suoi capelli.”. la virgola non ci va (- 0.20).
“I dissennatori si cibavano d’anime”: “Dissennatori” (- 0.20).
“Per i condannati al bacio, non c’era più nulla per cui gioire.”: la virgola non va, non si separano mai soggetto e verbo, se non in rari casi (- 0.20).
Lo stesso qui: “Questo, era il destino che attendeva Sirius Black” (- 0.20).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 5/10.
Lo stile di questa storia è molto semplice, davvero troppo lineare. I periodi sono veramente elementari, privi di qualsiasi complessità. È vero che non è necessario scrivere con tanti fronzoli per scrivere bene, ma un po’ di sostanza in più l’avrei gradita.
Il difetto maggiore che ho riscontrato, tuttavia, è un altro: l’assenza di emotività del testo. Nonostante tu abbia scelto e descritto una situazione davvero triste – Sirius che prova ad avere Lily anche se è la ragazza del suo migliore amico, lei che a malincuore lo respinge, lui ad Azkaban, in quell’atmosfera da incubo, che pensa a lei pur di non impazzire e al fatto che l’amerà fino alla fine dei suoi giorni – la storia non risulta particolarmente coinvolgente e non fa soffrire. L’ho trovata piatta, incapace di coinvolgere i lettori e di far provare loro empatia per i personaggi e le loro vicissitudini. Ti consiglio di lavorare su questo aspetto, in cui la semplicità del tuo stile potrebbe aiutarti, se riesci a trasformarla in incisività.
3) Titolo: 2/5.
Devo dire che non ho apprezzato particolarmente l’uso di una citazione così lunga per un titolo, per quanto il significato possa essere azzeccato. Per il futuro, ti suggerisco di inserire la citazione in alto a destra nella storia, se proprio vuoi mettercela, e di scegliere come titolo e presentazione del tuo elaborato qualcosa di più incisivo e interessante.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 7/15.
La storia non è male, ma manca di profondità: le introspezioni e le caratterizzazioni dei personaggi risultano appena abbozzate, e questo lascia i lettori disorientati. Non hai scelto una situazione “leggera”: hai messo in scena il tradimento di Sirius, per cui James è più di un amico, è un fratello, è la sua famiglia, eppure non si sente il peso di questa scelta nelle tue parole. Sirius tradisce con una leggerezza che non è da lui, Sirius sceglie di provare ad avere Lily “perché non può vivere con quel rimpianto” – che è un’ottima motivazione, ma andava approfondita, andava calcolato il dolore che gli è sicuramente servito per giungere a una conclusione del genere, il tormento e il senso di colpa, il senso di ineluttabile che lei gli suscita. L’emotività di Sirius si fa più dominante soltanto alla fine, quando lo si vede soffrire ad Azkaban: ancora non è abbastanza, ma lì sei andata vicina a centrare le emozioni più vere del personaggio.
Anche Lily, con il suo frivolo “Amo James Potter e non tornerò sui miei passi!”, non è messa molto meglio: il miglior amico del suo ragazzo le si dichiara, e lei prova persino qualcosa per lui anche se sa che è sbagliato, e lo liquida così? Mi dispiace, ma questa caratterizzazione non mi ha convinta.
Ti consiglio di riflettere meglio sulle caratterizzazioni e sulle reazioni che certi gesti possono provocare nei tuoi personaggi, in modo da dar loro il giusto peso e la giusta intensità.
5) Utilizzo del prompt: 4/10.
Il prompt che hai scelto è: “Pensò di averla amata in un modo che gli era costato tutto, tutto quanto, ma l’amore vero è così: non risparmia niente e lascia solo macerie.”
Credo che nella tua storia questo concetto sia appena accennato. Nella storia che hai tratteggiato tra Lily e Sirius – che si riduce poi a qualche bacio rubato – manca tutta la furia e la disperazione, la forza, di cui questa citazione – e la relazione a cui andava accompagnata – è carica. Quello che avrei voluto vedere era un amore folle che ti lascia squartato vivo, che ti riduce a qualcosa che respira ancora ma appena, senza speranze, senza neanche un briciolo di felicità. Il Sirius della tua storia è sì disperato, ma non per Lily, direi più che altro per le circostanze: mi aspettavo qualcosa di diverso.
6) Gradimento personale: 5/10.
La tua storia non mi è dispiaciuta, ma trovo che avrebbe potuto essere più completa: ho trovato le caratterizzazioni un po’ “deboli” e lontane da quelle originali, e la coppia un po’ incerta. Lo stile è ancora alle prime armi, ma è gradevole; i dialoghi, invece, non li ho trovati riusciti per niente, davvero troppo basilari e schietti.
8 - “Bello senz’anima” di Angels4ever.
Totale: 36.45/60.
1) Grammatica e ortografia: 8.45/10.
La storia è ok, ma per essere così corta ci sono davvero troppi errori di distrazione. Ti consiglio di rileggere più volte prima di consegnare o pubblicare un elaborato, onde evitare questo genere di imprecisioni.
“I loro sguadi si incrociarono.”: “sguardi” (- 0.20).
Un altro aspetto per cui non ti ho tolto punti ma su cui vorrei prestassi attenzione sono gli spazi: dopo i tre puntini va sempre uno spazio, e attenta a non metterne di doppi.
“Ad Helena Corvonero non importava.”: la “d” eufonica davanti ai nomi che cominciano per “h” non va (- 0.25).
“Gli afferrò una mano per poggiarla al suo ventre già rotondeggiante”: poggiare “contro il suo ventre” o “sul suo ventre” (- 0.20).
“Un figlio avrebbe significato un continuo per la sua dinastia, la possibilità di aprire la sua camera dei segreti.”: “Camera dei Segreti” (- 0.20x2= - 0.40).
“Ma tra amore e potere, lui sceglieve il potere.”: “sceglieva” (- 0.20).
“Si accasciò al suolo, il freddo a perpetrarle nelle ossa.”: immagino intendessi “penetrarle”, perché “perpetrare” significa “compiere un’azione illecita” (- 0.30).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 6/10.
La storia è scritta con uno stile semplice e molto lineare che scorre senza forzature. Il lessico è adeguato alla situazione (anche se leggere “gravida” è sempre un colpo al cuore per me, mi fa pensare a un cavallo!), ho notato che hai cercato di usare termini un po’desueti per rendere giustizia all’ambientazione, e ci sei riuscita, sebbene sia un effetto che trovo non particolarmente “necessario”, nel senso che preferisco uno stile più moderno anche con personaggi del passato.
Trovo, tuttavia, che lo stile sia abbastanza “piatto”, persino troppo esplicito: i sentimenti dei personaggi sono sbattuti sotto gli occhi dei lettori in un modo che non considero verosimile, privo di quelle ombre che caratterizzano il pensare umano. L’emotività dei tuoi protagonisti viene così quasi sminuita.
Ci sono, inoltre, alcune frasi che non mi convincono.
“L'oscurità nei suoi occhi la spaventava, ma era quella tenebra che aveva inseguito per tutta la vita, o almeno negli ultimi anni”: l’aggiunta alla mia citazione era meglio se non la inserivi. Questa frase è lapidaria ed estrema, è un giudizio severo che non lascia scampo, aggiungendo quella precisazione l’hai resa meno incisiva e meno categorica, un po’ come fare un passo indietro quando non si è convinti di quel che si sta affermando.
“E fu solo in quel momento che lacrime d'amarezza uscirono solcando rigagnoli lungo le sue guance di porcellana.”: “solcando rigagnoli” non ha senso. Al massimo può essere “tracciando rigagnoli” o “solcando le sue guance”, l’espressione altrimenti non funziona.
3) Titolo: 3/5.
Il titolo che hai scelto non mi piace particolarmente. Il rimando alla famosissima canzone è troppo evidente per i miei gusti, e il contenuto non rispecchia particolarmente la trama della storia o la caratterizzazione di Salazar. Tra le altre cose, penso che traslarla al maschile mortifichi l’espressione, che perde quel che di tagliente che la caratterizzava.
Io avrei scelto qualcosa di più incisivo e inerente alla trama e ai personaggi.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 8/15.
Parto col dire che la storia è ai limite del canon, considerando che da nessuna parte si parla di un figlio di Helena – non avendo tu specificato che fine fa questo erede, però, posso tralasciare. Tuttavia, trovo che Helena di per sé sia poco riuscita: l’ingenuità con cui crede che lui la ami e la sposerà, il suo amore totalmente privo di rancore. L’Helena originale è tutto tranne che ingenua e dell’astio ha fatto di virtù, invece. A questo proposito, ho infatti gradito il finale pensiero vendicativo sul fatto che non avrebbe mai svelato le sue origini a suo figlio: un tocco di IC che ho apprezzato.
La caratterizzazione di Salazar è, invece, più riuscita, forse perché non si sa quasi nulla di lui. Che scelga la libertà e soprattutto il potere all’amore non stupisce, e nemmeno che la prima cosa a cui pensi dopo aver scoperto che avrà un figlio sia la Camera dei Segreti che verrà aperta.
In linea di massima, però, trovo che l’introspezione non sia abbastanza approfondita. Avresti dovuto andare più a fondo alle motivazioni dei tuoi personaggi per rendere la storia più verosimile e anche più intensa.
5) Utilizzo del prompt: 5/10.
Il prompt che hai scelto era: “L’oscurità nei suoi occhi la spaventava, ma era quella tenebra che aveva inseguito per tutta la sua vita”.
Devo dire che nella tua storia si sente senza dubbio la presenza di un personaggio con l’oscurità negli occhi, però manca a mio parere l’altro personaggio e l’attrazione per questa “tenebra”, questo trovare irresistibile il marcio di una persona, questo desiderarla ad ogni costo, “ben oltre le idee di giusto e sbagliato” – che era poi il senso del prompt.
Trovo, insomma, che tu abbia interpretato il prompt in maniera un po’ troppo letterale, senza approfondirlo come avrei gradito.
6) Gradimento personale: 6/10.
La storia è carina, ma penso necessitasse di più attenzioni, è come se fosse ancora una prima stesura. Le caratterizzazioni dei personaggi non sono abbastanza approfondite, a tratti sono “superficiali” – nel senso che non scavano abbastanza a fondo, che non sono verosimili e che non rispecchiano al meglio l’emotività soverchiante che penso volessi attribuire ai tuoi protagonisti – e la trama è appena abbozzata. Lo stile è acerbo, anche se non sgradevole.
Penso tu abbia solo bisogno di approfondire meglio l’introspezione e le motivazioni che muovono i tuoi personaggi, per ottenere un lavoro più soddisfacente.
7 - “Follia nera” di GiuniaPalma.
Totale: 47.8/60.
1) Grammatica e ortografia: 9.8/10.
“L'oblio venne nella forma di una donna dalla risata demoniaca, che aveva il suono di mille cruciatus”: “Cruciatus” (- 0.20).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 8/10.
Mi piace come hai scritto questa storia, con il tono distaccato e leggermente “clinico” di un resoconto. Di solito prediligo racconti più emotivi, eppure penso che la tua sia stata una scelta voluta. Certi frasi così lapidarie come: “Una notte del novembre 1981 Alice aveva finalmente dimenticato Sirius. Aveva dimenticato tutto. Era diventata pazza e l'avevano rinchiusa al San Mungo” mi sembrano decisamente troppo taglienti per non essere studiate ad arte, e devo dire che nel complesso l’effetto mi piace molto.
Tuttavia, trovo che la mia frase stacchi troppo dal resto. È incisiva e lapidaria come il tuo testo, ma ha un’emotività che parla di disperazione che è troppo forte rispetto al modo “freddo” in cui hai deciso di inquadrare la vicenda e i personaggi. È un peccato, perché per il resto ho trovato la lettura molto godibile.
3) Titolo: 3/5.
Il titolo che hai scelto non è male: è corto, incisivo, l’accostamento richiama in entrambi i termini la coppia (è, anzi, una descrizione perfetta per loro: Alice rappresenta la “follia” e Sirius il “nero” che l’ha sporcata). Tuttavia, lo trovo un po’ banale, uno come cento altro titoli formati da sostantivo+aggettivo. Penso avresti potuto scegliere qualcosa di più incisivo e ricercato.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 13/15.
Devo dire che hai rispettato molto bene il canon. La tua Alice è esattamente come la immagino dalle poche informazioni che abbiamo su di lei: coraggiosa, tenace, impazzita da giovane. Ho apprezzato in particolar modo che la sua ossessione per Sirius si snodi, in un preludio di follia, per tutta la sua vita, fin da quando è una ragazza, e che addirittura provi a tagliarsi i capelli pur di allontanare da sé quel ricordo – senza ovviamente riuscirci, perché i ricordi fanno le radici nel tuo cuore e, se cerchi di cancellarli, te lo strappano.
È lei la grande protagonista e Sirius compare appena, in una caratterizzazione “classica” in cui è un donnaiolo. Non dovrei apprezzarla, ma sei fortunata perché mi piace proprio e ormai la considero praticamente canon. Delizioso il riferimento a Bellatrix.
Non ti ho dato il punteggio massimo perché penso che avresti potuto approfondire di più le caratterizzazioni, soprattutto quella di Sirius che risulta un po’ “banale” – nel senso di abusata. Se ci avessi messo un po’ più di profondità, l’introspezione sarebbe stata perfetta.
5) Utilizzo del prompt: 7/10.
Il prompt che hai scelto era: “Se avesse potuto, avrebbe scelto di dimenticare. Lui, il suo marciume, le rovine che aveva lasciato. Se avesse potuto, avrebbe raso al suolo ogni cosa.”
Devo dire che l’hai sviluppato bene. Questo voler dimenticare ad ogni costo di Alice traspare abbastanza bene nella prima parte della storia; anche il fatto che Sirius l’abbia abbandonata con una certa indifferenza, lasciando solo “rovine”, si percepisce abbastanza bene. Quello che manca è un po’ la seconda parte, quella della rabbia e della distruzione, che però era essenziale quanto la prima: così com’è, il prompt è stato sviluppato in maniera un po’ monca.
6) Gradimento personale: 7/10.
La storia mi è piaciuta, in linea di massima. Uno degli aspetti che mi è piaciuto di più – anche se non è originalissimo, legato a questa coppia – è quest’idea che Alice abbia iniziato ad impazzire ben prima che ci si mettesse Bellatrix con le sue torture: un’interpretazione che ho sempre gradito.
Ho apprezzato anche lo stile semplice, ma intrigante, e la conclusione in maniera particolare.
6 - “Sull’orlo del baratro” di inzaghina.EFP.
Totale: 47.9/60.
1) Grammatica e ortografia: 8.9/10.
La grammatica va bene, ma ci sono un po’ troppe sviste per una storia così breve.
“E chi ti dice che necessito aiuto?” le domandò, beffardo.”: nell’accezione di “avere bisogno di” “necessitare” regge il +di. Non ne ha bisogno quando il verbo è transitivo, nel significato di “rendere necessario”. La frase corretta è quindi “E chi ti dice che necessito d’aiuto” (- 0.30).
““Vorresti negarlo?” ribattè”: “ribatté” si scrive con l’accento acuto, non grave (- 0.20).
Lo stesso qua: ““Non posso” ribattè, invadendo il suo spazio vitale.” (- 0.20).
Lo stesso qua: ““Dovresti” ribattè in una risata senz’allegria.” (- 0.20).
Lo stesso qua: ““Ti odio!” ribattè lei, asciugandosi rabbiosamente le lacrime.” (- 0.20).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7.5/10.
Hai scelto uno stile semplice, molto basilare, a tratti fin troppo. Per certi versi l’ho trovato incisivo, ma per altri un po’ povero, e in linea di massima poco emotivo.
Ho trovato lo stile, inoltre, un po’ discontinuo: parole come “nivee” stonano un po’ col registro che hai tenuto per tutto il resto del testo. Penso che non ci sia bisogno di questi picchi di ricercatezza o, per lo meno, se si vuole usare uno stile ricercato e più ricco è necessario mantenerlo per tutta la durata della storia.
3) Titolo: 4/5.
Il titolo che hai scelto mi piace: è sicuramente rappresentativo della storia e di quello a cui i personaggi stanno andando incontro. È anche incisivo, sebbene non sia molto corto, e penso incuriosirà molto i lettori – che è poi il compito di un titolo.
Non ti ho dato il punteggio massimo perché è un titolo come tanti altri, purtroppo ormai termini come “baratro”, “oscurità” e simili sono abusati, ed è davvero difficile trovare una combinazione che risulti originale.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 13/15.
Mi è piaciuto molto come te la sei cavata in questo parametro. Draco, in particolare, mi è sembrato davvero IC, con le sue lune, le sue paure, i modi taglienti e scostanti: trovo che tu sia stata brava a renderlo in maniera realistica, e non nella versione “fanon” che così spesso si vede in giro.
Daphne, anche, mi è piaciuta molto: l’hai descritta sveglia, estremamente attenta all’oggetto dei suoi desideri, bisognosa, dolce. Persino troppo per lui – anche se lui qualcosa di buono lo fa decidendo di allontanarla da sé per proteggerla.
Non ti ho dato il punteggio massimo perché ho trovato il finale davvero un po’ troppo rapido. Capisco l’esigenza di chiudere la storia e il limite delle parole, ma è un po’ strano che Daphne, che è stata così tenace per tutta la storia, si arrenda appena lui le rivolge un paio di frasi taglienti. Non l’ho trovato molto coerente col tuo personaggio.
5) Utilizzo del prompt: 7/10.
Il prompt che hai scelto era: “Non puoi salvare chi non vuole essere salvato.”
L’interpretazione che ne hai dato è un po’ troppo letterale, però in linea di massima mi è piaciuto come hai impostato la storia. In particolar modo, ho apprezzato la ritrosia di Draco, che è anche un gesto di altruismo – attraverso il suo rifiuto vuole proteggerla – e la testardaggine di Daphne che non si arrende, ma si deve arrendere all’evidenza: le persone si salvano da sole e, generalmente, non puoi salvare chi non vuole essere salvato.
6) Gradimento personale: 7.5/10.
La tua storia mi è piaciuta: sebbene abbia ormai la nausea di un certo tipo di Draco/Daphne, tu sei stata abbastanza originale da non farmi venire voglia di cavarmi gli occhi. Ironia a parte, mi è piaciuto come hai tratteggiato il rapporto tra i due, l’ho trovato interessante, così come mi sono parse particolari le caratterizzazioni dei personaggi.
Peccato per l’utilizzo del prompt non completamente riuscito e per la conclusione che ho trovato un po’ affrettata, come ti dicevo, perché per il resto era davvero una bella storia.
5 - “Come brandelli di buio” di Am e t h y s t.
Totale: 54.5/60.
1) Grammatica e ortografia: 10/10.
Perfetta.
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Devo dire che ho amato lo stile di questa storia. Ho apprezzato tutto, dalle parole in corsivo che si ripetono per far agitare il lettore e per calcare il panico del personaggio, fino alle immagini bellissime che hai scelto – lividi su Sirius; il suo essere sbiadito, come fosse un fantasma, retaggio di Azkaban; Grimmauld Place che è diventata la sua tomba.
Inoltre, l’emotività soverchiante dei personaggi emerge chiaramente dalle tue parole, facendo vibrare il lettore di angoscia riflessa.
Una storia davvero intensa.
3) Titolo: 5/5.
Davvero un bel titolo, molto adatto alla coppia e, in particolare, al personaggio di Sirius, che nel torbido e nell’oscurità ci sguazza. Nonostante la lunghezza, non perde di incisività. Ottima scelta.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 13/15.
Mi è piaciuto come te la sei cavata in questo parametro. Sirius è il mio Sirius meraviglioso: indolente, impenitente, dannato. Amo il modo in cui riesce a essere sfrontato e in cui piega chiunque al proprio volere.
Hermione, invece, mi ha fatto tenerezza. È proprio una ragazzina, rimasta affascinata da un uomo spezzato dentro, che desidera solo poterlo salvare – con tutta l’ingenuità della sua età – ma che resta comunque sveglia e intelligente.
Non ti ho dato il punteggio massimo perché è un “già visto” molto vistoso. Pure io ho scritto una Sirius/Hermione e so bene che è difficile essere originali, considerando il tempo a disposizione per far interagire i personaggi, e due caratterizzazioni estremamente precise e forti, tuttavia penso comunque che avresti potuto cercare di rendere il tutto più particolare. Non tanto per l’interazione di coppia, quanto per le immagini dello stile che, sebbene mi siano piaciute molto, ho trovato abbinate abbastanza spesso a questi due personaggi.
5) Utilizzo del prompt: 9/10.
Il prompt che hai scelto è: “Non puoi salvare chi non vuole essere salvato.”
Un’interpretazione un po’ letterale, ma sicuramente azzeccata: Sirius è la quintessenza del dannato impossibile da redimere, e che Hermione scivoli giù insieme a lui è estremamente azzeccato, quasi una conseguenza naturale. Non ti ho dato il punteggio pieno perché secondo me potevi abbinare un’altra citazione a questa coppia, Hermione è sì il tipo che cercherebbe di salvare qualcuno, ma nei riguardi di Sirius si è sempre mostrata dura, molto severa verso i suoi atti di egoismo e di avventatezza, e molto poco incline ad essere comprensiva.
6) Gradimento personale: 7.5/10.
La tua storia mi è piaciuta, soprattutto per lo stile, che ho trovato molto bello e ben calibrato, pieno di immagini che ho trovato gradevoli.
Tuttavia, mi aspettavo qualcosa di un po’ più originale. Mi rendo conto che con questa coppia non sia facile uscire dagli schemi, considerando che hanno un lasso di tempo assai ristretto in cui interagire secondo il canon, però trovo che si potrebbe variare sul modo in cui i personaggi si relazionano tra loro, se non sulle caratterizzazioni.
4 - “Parlami di lui” di Mitsuki91.
Totale: 55/60.
1) Grammatica e ortografia: 9/10.
La grammatica va bene, anche se ci sono alcune sviste.
“I dissenatori l'avevano aiutata; non era un ricordo felice ma era suo - atroce, ma suo, e lei lo voleva.”: “Dissennatori” (- 0.20).
Lo stesso qua: “I dissennatori, che erano a scuola per colpa di Sirius Black.” (- 0.20).
L0 stesso qua: “Ginny se lo ricorda, quando i dissennatori si avvicinarono alla partita di Qudditch” (- 0.20) e “Quidditch” (- 0.20).
“Sono marci, così marci che i loro respiri che si fondono diventano un miasmo dolciastro.”: “miasma” (- 0.20).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Amo il tuo stile, come sempre. In questa storia poi l’ho trovato particolarmente avvincente ed emotivo: le frasi in corsivo sono le più intense, fanno venire i brividi al lettore perché sono piene di presagi, segreti, sottintesi morbosi.
Ho amato il modo in cui si alternano i due punti di vista, ha dato alla storia una completezza che altrimenti non avrebbe avuto.
3) Titolo: 4/5.
Hai scelto un titolo breve, diretto, che ha il pregio di essere incisivo eppure di aprire, alla mente del lettore, scenari intriganti: chi sarà la voce narrante? Il lui di cui si parla? Cosa ci sarà da dire? È un titolo seduttivo, invitante.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché trovo il titolo un po’ generico. Se non si legge prima la storia non ci si rende conto di quanto sia saliente a livello di trama e del ruolo rilevante che questa espressione ricopre nel testo.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 13/15.
Sei stata davvero brava. Questa era una coppia così inusuale che chiunque altro avrebbe fatto un disastro – ma da te sapevo che potevo aspettarmi il meglio, e con una buona dose di originalità.
Ho amato la morbosità che ammanta i tuoi personaggi, che sono entrambi perduti, seppure in modo diverso: Sirius è segnato dalla prigionia, e Ginny dalla sottomissione, da una prigionia diversa – Tom l’ha spezzata, Tom l’ha sedotta e piegata al suo volere. Ho adorato il modo in cui hai trovato qualcosa che li accomunasse: il passato con Voldemort, entrambi vittime, entrambi pieni di rabbia, col desiderio di farsi a pezzi a vicenda, di lacerare, vendicarsi e consumarsi, in un perverso gioco in cui il passato non è il posto da cui scappare ma un posto da visitare, in continuazione, tormentosamente.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché la storia risulta poco comprensibile, così com’è: per capirla davvero bene va riletta diverse volte e con le note sotto mano, il che purtroppo è un difetto grave per una flash, che avendo a disposizione solo 500 parole dev’essere il più chiara e immediata possibile. Peccato perché l’idea alla base era davvero interessante e intrigante, ma non è stata sviluppata sufficientemente a causa del poco spazio.
5) Utilizzo del prompt: 10/10.
Il prompt che hai scelto era: “Il passato è un posto atroce da visitare”.
Che dire, l’hai sviluppato veramente bene. Entrambi i tuoi personaggi vivono in un passato atroce che li ha segnati indelebilmente, ed è quello stesso passato che li conduco uno nelle braccia dell’altra, che li spinge a volersi e a sbranarsi.
È il passato il filo nero che avviluppa Sirius e Ginny, ed è il passato che si raccontano tra un assalto e l’altro, un passato “atroce da visitare” ma irresistibile.
Bravissima.
6) Gradimento personale: 9/10.
La tua storia mi è molto piaciuta, soprattutto per l’originalità che sta dietro alla trama: hai trovato un modo davvero unico e particolare per spiegare l’attrazione che lega due personaggi altrimenti separati da un baratro – per la differenza d’età, le diversità, gli impedimenti sociali, ecc.
Ho poi amato in particolar modo le caratterizzazioni: Sirius così perso e sporco e col desiderio di sporcare a sua volta per riscattarsi; e Ginny – come tutti i tuoi personaggi femminili – così perversa e enigmatica, anche lei marcia marcia marcia.
Peccato soltanto per la poca chiarezza. Purtroppo il limite di parole in questa storia si è fatto sentire più che in altre, minando la comprensibilità della trama e inficiandone la godibilità. Un po’ uno spreco perché aveva un bel potenziale.
4 - “E visse per sempre” di Appassiflora.
Totale: 55/60.
1) Grammatica e ortografia: 10/10.
Perfetta.
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 9/10.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai scelto di scrivere questa storia: l’ho trovato incisivo, ricco e, devo dire la verità, a tratti persino commovente. Lo stile è un po’ troppo da fiaba, ma gradevole e riuscito nel contesto, si vede che l’effetto è voluto e che c’è una ricerca dietro il lessico e la costruzione delle frasi.
Se devo trovare un difetto è che forse hai un po’ ecceduto nel voler rendere il testo un racconto delle favole: espressioni come “prode principe dalla fronte di tuono”, “giovane donna dai capelli di fiamma”, “il suo principe con vento nella chioma” sono un po’ troppo, avresti anche potuto limitarti per non essere ridondante e per mantenere una certa incisività. Non che lo consideri un gran difetto, io preferisco uno stile pieno e ricco di belle immagini che uno stile povero.
3) Titolo: 5/5.
Il tuo è forse il titolo che ho preferito, lo trovo davvero bello: poetico, intrigante, musicale e, al tempo stesso, incisivo. Trovo inoltre che sia particolarmente adatto allo stile della storia, a quest’impostazione un po’ da “fiaba dell’orrore” che hai scelto per il testo.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 14/15.
Sicuramente la grande protagonista di questa storia è Gabrielle. Gabrielle bellissima e consapevole del proprio “fantastico potere” – per citare le ninfette di Nabokov -, ma anche completamente rovinata dalle sue ossessioni. Gabrielle così innamorata di Harry da non rendersi conto di come stanno le cose, Gabrielle così sedotta dall’idea stessa dell’amore da soffrire di un distacco dalla realtà progressivo e inesorabile che la indurrà al suicidio. Sei stata davvero brava a rendere questi aspetti del suo carattere, che non erano per niente semplici da rappresentare: come ragioni in maniera infantile, come non accetti il peso del rifiuto, come sia convinta di poter ottenere ciò che vuole. Anche il fatto che decida di restare come fantasma mi è parso completamente in linea col personaggio.
Harry si intravede solo attraverso lo sguardo distorto di Gabrielle, ma è IC al 100%: altruista, un eroe, sempre pronto a fare la cosa giusta, innamorato di Ginny e incapace di vedere qualunque altra cosa. Hai descritto bene anche quel lato di Harry che lo rende quasi “tonto” davanti ai sentimenti altrui – infatti era sempre Hermione a dovergli spiegare certe ovvietà - , per cui non stupisce che non si sia accorto di niente.
Non ti ho dato il punteggio massimo perché la coppia non si sente appieno. Erano chiaramente permessi amori non corrisposti, ma mi sarebbe piaciuto che Harry fosse presente anche solo in parte con qualche dettaglio in più, magari una consapevolezza sui sentimenti di lei e una sua reazione a riguardo. Comunque è solo un dettaglio che non rovina in alcun modo la storia.
5) Utilizzo del prompt: 8/10.
Il prompt che hai scelto era: “Si sorprese a ridere, perché la morte non aveva scalfito il suo ricordo. E nemmeno il desiderio.”
Devo dire che mi è piaciuto come hai sviluppato l’indicazione, anche perché io avevo scritto questa frase apposta per un’altra coppia – la Grindeldore – e quindi mi aspettavo un certo tipo di storia. Tu però non mi hai delusa.
Se devo trovare un difetto alla storia, direi che ne hai dato un’interpretazione forse eccessivamente letterale: Gabrielle muore e torna come fantasma, e il desiderio resta, niente lo può far sbiadire, nemmeno la morte. È un concetto interessante e, anche se avevo pensato il prompt in maniera che andasse in un’altra direzione, devo dire che l’ho apprezzato.
6) Gradimento personale: 9/10.
Una storia che mi è davvero piaciuta molto. Questa coppia è – tra le secondarie – una di quelle che mi incuriosisce di più, ma trovo anche che sia una delle più difficili da gestire, e in questo tu sei stata molto brava: mi è piaciuto molto come hai fatto in modo che tutto giostrasse attorno a Gabrielle e alla sua ossessione che la porta addirittura ad avere un distacco dalla realtà. Un altro aspetto che ho apprezzato molto è anche lo stile da favola: sebbene non mi abbia convinta proprio del tutto, ho trovato l’abbinamento godibile e originale.
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