Settima classificata: Per tutto. di MaryLondon
Grammatica e stile: 7.6/10 (grammatica: 3.4/5 + stile: 4.2/5)
- “Il mio fiato caldo quando entra in contatto con l’ambiente umido e gelido, crea una sorta di nebbia istantanea […]” – ci sarebbe voluta una virgola prima di “quando” in modo da creare la frase incidentale di tipo temporale. Senza la virgola invece, vai a spezzare il soggetto (il fiato) dal verbo principale (crea). (-0,1)
- “Chiaramente, voleva che distogliessi lo sguardo dal romanzo e avere gli occhi fissi […]” – non avere, ma “avessi”. L’ho considerato come un refuso.
- “[…] quando non venivano capite – o ignorate – le mie intenzioni” – questa frase è un pochino controversa. Vuoi dire che il problema è quando le intenzioni erano ignorate? Penso invece che tu volessi dire il contrario, cioè che per Dimitrij il problema era proprio che le intenzioni venivano ignorate. Nel modo in cui tu lo hai scritto questa seconda interpretazione non si coglie perché quell’inciso è ancora retto dal non. Un escamotage che avresti potuto usare poteva essere scrivere, invece di “non venivano capite”, “venivano non capite” in modo tale che il verbo risultava spurio dalla negazione e poteva dunque reggere tranquillamente anche un verbo di tipo affermativo. (-0,2)
- “Continuavo a chiedermi del perché mi stesse invitando da lui nonostante la compagnia di Lidia ma, non mi soffermai più di tanto” – la virgola andava prima del ma e non dopo; inoltre è “chiedermi il perché” non “del perché”. (-0,1; -0,1)
- “Lidia, invece, si recò al bagno per rendersi ancora più bella ma, per me era perfetta così com’era […]” – di nuovo la virgola doveva essere messa prima del ma oppure direttamente omessa. (-0,1)
- “A malincuore, dovette posare il pacchetto di sigarette e nel frattempo, lui continuava a parlare di Lidia, voleva rendermi partecipe dei suoi sentimenti per lei.” – la virgola prima di “lui” o sarebbe dovuta essere omessa, oppure ne avresti dovuta aggiungere un’altra prima di nel frattempo. Altrimenti la frase principale risulta “nel frattempo voleva rendermi partecipe dei suoi sentimenti per lei”, che invece è successiva e va a specificare l’azione di Igor. (-0,1)
- “Mi era stato proibito di fumare e, in più, costretto a subire quelle ridicole parole dolci su Lidia […]” – costretto non è retto da “mi era stato proibito” come sembra da un punto di vista strettamente grammaticale, per cui avresti dovuto formulare la frase in modo più chiaro. (-0,2)
- Ogni frase di discorso diretto che non termina con un punto esclamativo né interrogativo e che non è seguita da un verbo di tipo dichiarativo fuori dalle virgolette, deve chiudersi con un punto. Esempio: << Dimitrij Smirnov >> - al termine di questa frase ci va un punto. L’errore (di tipo grafico) si presenta più volte. (-0,4 globale)
Inoltre, hai usato le virgole << che di per sé non hanno la funzione di discorso. Sarebbe stato corretto utilizzare le virgolette alte “, i trattini -, oppure ancora le virgolette basse. (-0,3 globale)
Non si tratta di errori gravi, tuttavia sono numerosi e dunque hanno avuto un loro peso.
Per quanto riguarda lo stile, l’ho trovato piacevole e globalmente scorrevole, così come le scelte lessicali che sono interessanti e rispecchiano l’epoca e il luogo geografico in cui ambienti la storia. Anche il modo in cui hai diviso le parti è funzionale al racconto ed è una scelta stilistica che ho apprezzato molto. Il punto dolente sono i periodi un po’ troppo lunghi e qualche errore nell’uso della punteggiatura che rendono un po’ meno agevole la lettura.
Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
Il protagonista è caratterizzato davvero molto bene: di Dimitrij hai esplorato bene i sentimenti, il rimorso e, nel flashback, le emozioni che lo hanno portato al momento di follia. I personaggi minori (per quanto considero ovviamente che si tratta di personaggi minori e che sono narrati dal punto di vista di Dimitrij), pur essendo riconoscibili e delineati, non hanno tuttavia grande caratterizzazione, soprattutto considerato il ruolo fondamentale che hanno nella vicenda. In particolare, avrei voluto capire qualcosa in più di Lidia (la donna che ha scatenato la follia) e Georgi (che dovrebbe essere il tramite della confessione). Sempre in relazione al suo ruolo, ho invece trovato molto ben caratterizzato Igor.
Trama e originalità: 9/10
La trama è sviluppata bene, ogni elemento è inserito al punto giusto, non ci sono parti mancanti e la struttura è ben pensata. Ho molto apprezzato come il flashback sia andato a porsi tra la domanda iniziale e la risposta finale, spezzando in questo modo il dialogo rivelatore con il nuovo detenuto. Ho adorato anche come Dimitrij arrivi a uccidere la sua amata senza neanche rendersene conto e l’omissione effettiva di questo secondo omicidio è stata, da un punto di vista della narrazione, azzeccata. Il punto un po’ debole è però l’originalità. Per quanto la storia sia ben scritta e l’introspezione ben centrata, la struttura rimane quella tipica di un thriller e il thriller è forse l’unico genere dove bisogna cercare di inventare qualcosa di nuovo. Ecco, la mancanza di originalità non è nella trama ma proprio nella sua struttura. Si viene a creare il paradosso per cui dal punto di vista di costruzione della trama la struttura è ottima ma perde sul piano dell’originalità. In sintesi si tratta comunque di un buon lavoro, al quale però non ho potuto assegnare il punteggio massimo.
Titolo: 2/3
Il titolo è molto vago, ma non per questo sbagliato. Il suo senso si scopre alla fine della storia e ho molto apprezzato il fatto che il titolo fosse anche l’ultima frase della storia. Avrei preferito che il titolo fosse più specifico in relazione con tutta la storia, ma in sé è stata una buona scelta e devo riconoscerlo. Ciò che però proprio non mi è piaciuto è il punto finale, cosa che nei titoli non si trova normalmente e che ha proprio un brutto impatto grafico e fonetico (nel leggerlo).
Utilizzo pacchetto: 4.5/6
Il tipo di lezione che hai scelto è stato “lezione del prof” in cui (dal bando) “uno dei personaggi spiega/confessa qualcosa a un altro personaggio”. Ora, nella tua storia la confessione si limita a un “per tutto”, il lettore viene a conoscenza della storia ma non Georgi (l’altro personaggio). La struttura della storia, tuttavia, si adattava forse meglio alla scelta “interrogazione” in quanto si iniziava con una domanda, a cui alla fine Dimitrij offriva la risposta con quel “per tutto”. In definitiva, quello che appare è un ibrido tra i due tipi di lezione senza che però nessuno dei due sia perfettamente centrato. (+1.5)
La materia era “lingue” per cui (dal bando) “la storia deve ruotare attorno a un tema che è espresso solitamente in un’altra lingua diversa dall’italiano. N.B. la parola non dovrà semplicemente essere presente ma avere una certa rilevanza”. Nel tuo testo la parola compare: tete-a-tete e ha una certa rilevanza perché, nel modo in cui tu l’hai inteso (colloquio con se stessi) ha una certa rilevanza per tutta la storia, pur essendo nominato una sola volta e non essendo il tema portante. La mia perplessità principale è però un’altra: hai inteso il termine non nella sua accezione tipica di “colloquio a due” ma come quello di incontro tra Dimitrij e i suoi stessi pensieri… e siamo sicuri che quella sia la forma linguistica migliore per esprimere questo tipo di rapporto? Credo che una parola italiana come “riflessione”, “introspezione”, “soliloquio” sarebbe stata sufficiente, specialmente perché la parola una volta nominata non compare più per affermare la sua peculiarità. Ho individuato l’elemento lingue e la sua rilevanza, ma l’utilizzo che ne hai fatto non mi pare del tutto convincente rispetto a quanto richiesto nel bando. (+1)
Hai scelto come risultato “rimandato”: il thriller è di fatti il genere principale. (+2)
Gradimento personale: 4/5
La storia mi è piaciuta nella sua struttura e nell’introspezione che ci hai offerto di Dimitrij, di cui hai ben scandagliato gli stati d’animo. Un’altra cosa che ho apprezzato molto è la tua ricostruzione dell’atmosfera russa. Avrei preferito però un elemento di originalità rispetto alla struttura tipica del thriller e, soprattutto, ho visto grandi potenzialità che ahimè non sono state secondo me sviluppate al massimo. Su questo punto mi riferisco specificatamente all’attinenza al contest. Ad esempio, hai inserito Delitto e castigo offrendo uno splendido parallelo tra la situazione di Raskolnikov e quella di Dimitrij. Purtroppo però non hai ripreso affatto questo spunto che sembra un po’ inserito casualmente: forse avresti fatto meglio a puntare sulla disciplina “letteratura” e fare richiami a Dostoevskij. In sostanza, credo che le scelte relative al contest ti abbiano un po’ penalizzata perché le ho trovate poco adatte alla storia che effettivamente hai proposto.
Punto bonus: 1/1
Hai scelto di usare il bonus “Scusi posso andare in bagno?”, il personaggio di Georgi compare all’inizio della storia per lanciare la domanda e alla fine per raccogliere la risposta, ma nel mezzo quando Dimitrij rievoca i suoi ricordi non è presente. Punto bonus pienamente assegnato!
Totale: 37.6/45