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I miei ultimi undici libri

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2020 16:31
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Giudice***
26/10/2019 21:21
 
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Claire roxy, 26/10/2019 20.32:

No, io intendevo che è segnato "1 Citazione tratta dall’omonima poesia di Henry Scott Holland, teologo e scrittore britannico." Ma non trovo la frase a cui si fa riferimento! :)

Il genere era chiarissimo, non hai di che preoccuparti.

Ah scusami!

È riferita al titolo, che è anche il titolo di una sua poesia.
Non so se si vede il numerino, il fatto che non mi viene segnato di rosso sicuramente contribuisce XD
28/10/2019 09:56
 
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ciao, sono passata per dirti che ho postato l'ultimo capitolo.
buona lettura e buon lavoro [SM=g28003]
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28/10/2019 17:47
 
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Re:
Sabriel_Little Storm, 26/10/2019 21.21:

Ah scusami!

È riferita al titolo, che è anche il titolo di una sua poesia.
Non so se si vede il numerino, il fatto che non mi viene segnato di rosso sicuramente contribuisce XD




Ah, perfetto grazie!

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Post: 731
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28/10/2019 17:47
 
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Re:
Raffyloveantonio Uwetta, 28/10/2019 09.56:


ciao, sono passata per dirti che ho postato l'ultimo capitolo.
buona lettura e buon lavoro [SM=g28003]




Visto, grazie mille! Te lo segno subito

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28/10/2019 17:49
 
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Taggo i partecipanti che non mi hanno fatto ancora sapere niente per avere notizie! :)

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29/10/2019 12:15
 
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Brutte notizie

Ho cominciato a scrivere la storia, ma non sono per niente ispirata e convinta, non riesco a continuarla T.T è anche una storia a cui tengo molto, non vorrei che il risultato fosse deludente per colpa del poco tempo. Sono costretta a ritirarmi, mi dispiace tantissimo! In genere riesco sempre a consegnare per i contest...
Buona fortuna a tutti e buon lavoro, Claire! Grazie per il contest carinissimo :)

Io su EFP: Soul Mancini
29/10/2019 14:35
 
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Re:
Claire roxy, 28/10/2019 17.49:

Taggo i partecipanti che non mi hanno fatto ancora sapere niente per avere notizie! :)



Io spero di riuscire a consegnare nel tardo pomeriggio o stasera🤞
Anzi, forse è meglio che mi metta a lavorare😅
29/10/2019 18:07
 
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Consegna
Probabilmente mi pentirò di non essermi presa fino all'ultimo istante disponibile, ma vabbèXD

Ecco la storia:
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3868393&i=1

Il pacchetto è ‘La pazienza di Maigret’
Genere: Giallo
Citazione: L'importante era che ci fosse sempre qualcuno intento a pescare vicino al pont Saint-Michel.
Ambientazione: Parigi, tra il 1929 e il 1972
Obbligo: Piccoli piaceri (buon cibo, piacere di una bella giornata eccetera)

Nelle mie intenzioni gli elementi ci sono tutti, ma aspetto il giudizio di Claire roxy ovviamente!
Tra l'altro, colgo l'occasione per ringraziarti, Claire, perchè era una vita che volevo riscrivere e rivedere da capo quella storia e il tuo pacchetto mi ha fornito finalmente l'ispirazione necessaria:)
In bocca al lupo a tutti!
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Giudice*****
29/10/2019 19:06
 
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Re: Brutte notizie
Soul_Shine, 29/10/2019 12.15:


Ho cominciato a scrivere la storia, ma non sono per niente ispirata e convinta, non riesco a continuarla T.T è anche una storia a cui tengo molto, non vorrei che il risultato fosse deludente per colpa del poco tempo. Sono costretta a ritirarmi, mi dispiace tantissimo! In genere riesco sempre a consegnare per i contest...
Buona fortuna a tutti e buon lavoro, Claire! Grazie per il contest carinissimo :)



Ciao Soul!
Nessun problema, capisco cosa vuol dire non essere colpiti dall'ispirazione (io abbandono metà dei contest a cui partecipo! XD)
Solo, quando la pubblicherai puoi passarmi a lasciare un link? Anche in privato!

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29/10/2019 19:08
 
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Re: Consegna
koan_abyss19, 29/10/2019 18.07:

Probabilmente mi pentirò di non essermi presa fino all'ultimo istante disponibile, ma vabbèXD

Ecco la storia:
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3868393&i=1

Il pacchetto è ‘La pazienza di Maigret’
Genere: Giallo
Citazione: L'importante era che ci fosse sempre qualcuno intento a pescare vicino al pont Saint-Michel.
Ambientazione: Parigi, tra il 1929 e il 1972
Obbligo: Piccoli piaceri (buon cibo, piacere di una bella giornata eccetera)

Nelle mie intenzioni gli elementi ci sono tutti, ma aspetto il giudizio di Claire roxy ovviamente!
Tra l'altro, colgo l'occasione per ringraziarti, Claire, perchè era una vita che volevo riscrivere e rivedere da capo quella storia e il tuo pacchetto mi ha fornito finalmente l'ispirazione necessaria:)
In bocca al lupo a tutti!



Ehilà! Grazie per essere passata e non preoccuparti. Tanto, passarla ossessivamente sott'occhio fa più danni che altro...
E woah, tutti gli elementi? Sono stupita, mi ci fiocco subito a leggerla!

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Post: 54
30/10/2019 12:06
 
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Pur a malincuore sono costretta ad annunciare il mio ritiro, come spesso mi capita ultimamente la storia a cui ho dato corpo non mi soddisfa abbastanza per sottoporla al giudizio altrui.

Rinnovo i miei complimenti per questo contest che a mio giudizio è stato uno dei migliori a cui abbia partecipato nell'ultimo periodo, soprattutto per ciò che concerne i pacchetti, stimolanti e per nulla scontati.

In bocca al lupo agli altri partecipanti!
[Modificato da Ghevurah 30/10/2019 12:07]
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Post: 2.664
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30/10/2019 20:04
 
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Re: Re: Brutte notizie
Claire roxy, 29/10/2019 19.06:



Ciao Soul!
Nessun problema, capisco cosa vuol dire non essere colpiti dall'ispirazione (io abbandono metà dei contest a cui partecipo! XD)
Solo, quando la pubblicherai puoi passarmi a lasciare un link? Anche in privato!




Certamente, mi farebbe molto piacere, sicuramente te lo farò sapere dopo la riscrittura, anche se non ti so dire quando la pubblicherò. Unica cosa: stavo pensando di suddividerla in brevi spezzoni e creare una raccolta ^^ se me lo concedi, ti citerò nei credits e userò comunque la citazione del mio pacchetto :)

Io su EFP: Soul Mancini
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Post: 731
Giudice*****
30/10/2019 22:05
 
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Re:
Ghevurah, 30/10/2019 12.06:

Pur a malincuore sono costretta ad annunciare il mio ritiro, come spesso mi capita ultimamente la storia a cui ho dato corpo non mi soddisfa abbastanza per sottoporla al giudizio altrui.

Rinnovo i miei complimenti per questo contest che a mio giudizio è stato uno dei migliori a cui abbia partecipato nell'ultimo periodo, soprattutto per ciò che concerne i pacchetti, stimolanti e per nulla scontati.

In bocca al lupo agli altri partecipanti!



Mi spiace, capisco la sensazione e rispetto la decisione. Spero però che la pubblicherai dopo un veloce periodo di gestazione, così da poterla leggere con ancora ben in mente il contest (se vorrai passarmi il link, intendo!)

Grazie ancora per i complimenti, e alla prossima!

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Post: 731
Giudice*****
30/10/2019 22:05
 
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Re: Re: Re: Brutte notizie
Soul_Shine, 30/10/2019 20.04:




Certamente, mi farebbe molto piacere, sicuramente te lo farò sapere dopo la riscrittura, anche se non ti so dire quando la pubblicherò. Unica cosa: stavo pensando di suddividerla in brevi spezzoni e creare una raccolta ^^ se me lo concedi, ti citerò nei credits e userò comunque la citazione del mio pacchetto :)




Fino a che metti i crediti, puoi farci quello che vuoi. Beh, tranne pubblicarla professionalmente, ma non credo sia il caso! XD

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Post: 1.070
Giudice****
30/10/2019 22:19
 
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Eccomi qui, ho pubblicato prima di cena, ma non sono riuscita anche a passare di qui.

L'audacia dei nuovi iniziù

Genere: Commedia
Citazione: Quella sera completammo la lista, ormai piuttosto lunga, delle cose indispensabili.
Ambientazione: Una gita di una settimana in barca sul fiume
Obbligo: Almeno un excursus nella storia (momento in cui si devia dal racconto principale&si parla di tutt'altro)

Credo di essere riuscita a includere tutti gli elementi e ti ringrazio per aver indetto questo contest, che mi ha fatto utilizzare dei personaggi a cui tengo in maniera particolare.
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Post: 731
Giudice*****
31/10/2019 08:25
 
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La storia va benissimo, inzaghina!
Ti segno subito, scusa per il ritardo.

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Post: 731
Giudice*****
31/10/2019 08:28
 
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Bene!
Il contest è ufficialmente concluso! Grazie a tutti voi partecipanti che avete consegnato- le storie sono tutte molto belle e varie, e fare la classifica sarà una complicazione...
Dovrei riuscire a terminare le valutazioni entro il mese, anche se non vi saprò dare con precisione la data. In ogni caso, modificherò il bando, quindi potrete rimanere aggiornati lì.
Vado a far spostare il contest, ciaooo!

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Post: 731
Giudice*****
25/11/2019 14:11
 
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Ehi ragazze! Scusate se mi faccio sentire solo adesso, ma questo mese ho avuto un po' di problemi...
Sto andando avanti con le valutazioni, e credo che, visto che le prossime sono one-short, di finire le valutazioni entro il mese... ma, giusto per essere certa, credo che chiederò la proroga one-shot al massimo per il 29, se vedo che sono ridotta male. Se qualcuno ha dei problemi me lo dica, mi dispiace aver fatto attendere così tanto a questo giro!

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Giudice***
25/11/2019 15:36
 
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Re:
Claire roxy, 25/11/2019 14.11:

Ehi ragazze! Scusate se mi faccio sentire solo adesso, ma questo mese ho avuto un po' di problemi...
Sto andando avanti con le valutazioni, e credo che, visto che le prossime sono one-short, di finire le valutazioni entro il mese... ma, giusto per essere certa, credo che chiederò la proroga one-shot al massimo per il 29, se vedo che sono ridotta male. Se qualcuno ha dei problemi me lo dica, mi dispiace aver fatto attendere così tanto a questo giro!




Assolutamente nessun problema, prenditi pure tutto il tempo che ti serve e grazie per dedicarcene ❤
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Post: 731
Giudice*****
30/11/2019 16:58
 
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Re: Re:
Sabriel_Little Storm, 25/11/2019 15.36:




Assolutamente nessun problema, prenditi pure tutto il tempo che ti serve e grazie per dedicarcene ❤




Grazie mille! ❤

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Post: 731
Giudice*****
30/11/2019 16:59
 
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Nuova data consegna valutazioni
Mi hanno concesso la proroga! La prossima data di consegna sarà il 15 dicembre!

04/12/2019 11:40
 
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ciao, perfetto! grazie dell'avviso e buon lavoro [SM=g28003]
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Post: 731
Giudice*****
06/12/2019 22:24
 
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Re:
Raffyloveantonio Uwetta, 04/12/2019 11.40:

ciao, perfetto! grazie dell'avviso e buon lavoro [SM=g28003]




Grazie per essere passata! E tranquilla, entro massimo venerdì mattina prossimo avrete i risultati!

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Post: 731
Giudice*****
13/12/2019 11:37
 
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Finalmente ce l'ho fatta!
All'ultimo secondo come sempre, ma sono riuscita a valutare tutte le vostre storie.
Farò un breve discorso introduttivo, poi passerò alla classifica. Vi chiedo quindi di non rispondere nel frattempo e di essere pazienti.

Sarò sincera, questo è stato un periodo duro per me: moltissimi impegni nella vita reale mi hanno costretto a stare lontana dal forum e dalle vostre storie, ma ogni volta che mi sedevo a leggerle è stato un periodo illuminante. Ho trovato tutte storie d'alta qualità: tutte mi hanno dato qualcosa, tutte d'altissimo valore (i voti girano tutti attorno ai 40 punti) e in alcuni casi la distanza fra i posti è stato di poche cifre dopo la virgola!
Tuttavia, sono sempre un giudice, e quindi devo valutare. Ovviamente, come ripeto sempre, siamo qui per divertirci: i miei giudizi NON sono la massima autorità, ma solo un'opinione come ce ne possono essere tante. Vi prego quindi di prendere la classifica con sportività.
Ma bado alle ciance! Vi lascio qua sotto i miei criteri di valutazione, e incominciamo!
Miei criteri di valutazione

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Post: 731
Giudice*****
13/12/2019 11:46
 
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Sesta classificata:
"Anno del giudizio 14-41", di Raffyloveantonio Uwetta


Grammatica e stile: 6,8/15
Capitolo 1
"Sarà anche una vecchia miniera di carbone, ma non voglio correre il rischio di saltare per aria,» disse cupo Gordon"La virgola nei discorsi diretti va al di fuori delle virgolette, non all'interno. Poiché l'errore viene ripetuto molto per la storia, lo conto come un -1.
"Man mano si allontanavano dalla superficie, l’ossigeno" dimenticato un "che" dopo "man mano". Dato che non riesco a decidere se sia un un errore grammaticale o uno di costruzione della frase, ho arrotondato per eccesso. -0,8
"Quante domante, Robert!»" Domande, -0,2
Capitolo 2
"chiese Robert che, nel frattempo l’aveva raggiunta." Virgola tra soggetto e oggetto. Credo che tu abbia dimenticato una virgola dopo "nel frattempo", quindi ti segno -0,5
"riporta le immagini sbiadite di questa parete dopo di ché il nulla" Dopodiché staccato va bene, ma non con l'accento sul che finale. -1
"da risultare, suo malgrado, affascinante[...]" Dimenticato uno spazio fra affascinante e la parentesi, -0,2. Stessa situazione con
"il nostro pianeta[...]" più avanti.
"un frammento di una di quelle meteorite citate" Meteorite è maschile, non femminile. -1
Capitolo 3
"Visto che con quell’energumeno non ottenne nella" Nulla, -0,2
"Trovò il suo zaino in terra" A terra (in terra mi fa pensare che lo zaino sia fatto di terra). Visto che è una situazione simile a quella del "che" nel capitolo 1, applico la stessa regola. -0,8
Capitolo 4
«Robert di là…» Poiché "Robert" è un vocativo, ci sarebbe dovuta essere una virgola dopo. -0,5, lo stesso avviene in "Adelhaide non c’è tempo per i tuoi deliri." più avanti.
Suggerimenti (non tolgono punti)
Capitolo 1
"chiese curioso Robert mentre con perizia univa dei sottili tubi in acciaio incastrandoli tra loro in modo da formare una griglia pentagonale." È una frase un po' lunga, che può far mancare il fiato alla gente. Avrei messo una virgola prima di "incastrandoli"
«Sbrigati ad aprire,» l’incitò"Per me, non era necessaria l'elissi del pronome.
Capitolo 3
"Il terrore dilagava nelle loro vene rendendo i respiri affannosi mentre il cuore rombava forsennato nelle loro orecchie." Avrei messo una virgola prima del mentre: ora come ora, la frase mi appare troppo lunga. Qualcosa di simile per "chiese sbigottita alla schiena dell’uomo che non la degnò di uno sguardo mentre usciva dalla stanza.", avrei messo una virgola prima del "che".
"frustrata girovagò a vuoto cercando di capire come potesse essere successo un evento simile" frase un po' lunga, avrei tolto frustrata che non mi pare aggiunga molto.
"Non c’era confusione, nemmeno un oggetto fuori posto, tutto era in ordine." Non credo che l'asindeto qua aiuti la scorrevolezza. Avrei trasformato l'ultima virgola in un due punti.
"Come fece per toccare il pannello per disattivare la serratura" Si ripete il "per" cosa mai ideale. Per evitarlo, avrei eliminato la parte "per toccare il pannello" e sarei passata direttamente alla serratura.
"aprì il pannello e prese dallo zaino un cartellino in plastica e lo strisciò in una fessura a lato." Qua, invece, credo che avresti potuto utilizzare una virgola al posto di una "e"
Una cosa che non ti ho valutato perché penso sia un problema del sito, ma che comunque ti vorrei far notare, è che il testo mi appare come un unica colonna da cellulare. Leggibile, ma strano a vedersi.
Il tuo stile mi ricorda molto alcuni dei miei racconti di fantascienza preferiti: non eccessivamente scientifico, ma comunque pieno di quell'area del sapere. L'ho anche trovato maturo (non nel senso di volgare, ma nel senso che affronta argomenti maturi) e, nei momenti con più tensione, pieno di pathos. È stato anche molto scorrevole per le spiegazioni, il che è sempre un bene!
Ogni tanto, però, trovo le frasi eccessivamente lunghe e dettagliate. Se per alcuni pezzi funziona molto bene (la descrizione dei primi eventi extraterrestri, la vera natura di Robert) nei momenti di narrazione più pura questo ti si può ritrorcere contro, creando lunghi momenti concatenati fra di loro e facendo calare la tensione. Anche perché, in rari casi, ho trovato strutture simili a poca distanza, e l'effetto di "pausa dalla paura", per dirlo in parole semplici, ogni tanto crollava. Certo, momenti più di calma sono necessari, ma ho trovato che le spiegazioni sul mondo da te creato riempissero questo buco. Tuttavia, hai tantissime altre qualità che supplementano a questo (la descrizione dei luoghi, la capacità di creare mistero, l'originalità per dirne qualcuna). Devi solo fare più attenzione alla velocità della tua storia e andrai alla perfezione!
Trama: 10/10  
I filoni principali della trama sono due: quello del passato, in cui si spiega come ha fatto il mondo ad arrivare a questo stato apocalittico, e quello del presente, in cui la squadra va nel bunker per ottenere informazioni. Il primo capitolo, con tutto ancora avvolto nel mistero (perché parlano Igbo? Dove stanno andando? Cos'è successo?) è un'ottima spinta a sapere di più del primo filone, che si conosce per bene nel secondo capitolo. Sebbene, personalmente parlando, avrei tenuto il mistero ancora per un po', posso affermare con sicurezza che la tua spiegazione è stata in ogni caso interessante ed espressa in un modo particolare, ricamando su eventi davvero accaduti e arrivando all'evento principale partendo dai più piccoli inizi, per poi lasciare il resto non detto. L'attenzione data al popolo Igbo mi ha lì per lì stupito, ma considerando quanto è avvenuto nel capitolo successivo riconosco che sia stata funzionale e implementata in un buon modo, ma forse un pochino lunga per i miei gusti.
Dopo il terzo capitolo, il filone del passato prende una pausa per concentrarsi su quello della squadra, fino a quel momento incentrata sul decimare i personaggi, cosa comunque plausibile in un mondo post-apocalittico e che dà un'atmosfera adatta.
È qui che si concentrano gli svariati colpi di scena (Gordon che muore invece di Robert, Robert nigeriano, Adelhaide che non ha un utero) e li ho trovati ben descritti e posizionati, così come la scoperta dell'Abali e il finale negativo.
Caratterizzazione personaggi e loro coerenza: 9,5/10  
Del gruppo principale, i membri più approfonditi sono Adelhaide e Robert. Degli altri, Philiphe, pur non avendo una grande parte attiva, rimane in testa per la sua giovane età e i suoi brufoli, e anche perché è la prima morte quindi quella che ha più impatto. Non una grande parte, ma l'ho trovato memorabile, che è tutto quello che posso chiedere da uno col suo ruolo. Anche Sebastian è memorabile, con il suo sacrificio e la sua frase finale, anche se forse è stato poco approfondito nel primo capitolo. Ma, considerato quanto gli hai fatto accadere, non lo considero un male: hai risparmiato il meglio per ultimo!
Per quanto riguarda Gordon, era il capo della spedizione, e quello su cui avevi posto più l'attenzione assieme ad Adelhaide. Ed è forse per quello che la sua morte è quella che mi ha più sorpresa, anche perché non è molto chiaro come sia morto (io credo a Robert, quindi ala decontaminazione, ma anche l'omicidio è plausibile). Ho letto più volte questa storia, ed era sempre lui che pensavo vivesse al posto di Robert! Quasi più memorabile di lui.
Per concludere con la carrellata dei secondari, Capo Oganda svolge il suo lavoro senza problemi ma senza far formare un'immagine definita al lettore (cosa che, per la lunghezza della storia, va più che bene), e l'Abali finale è perfetto: una macchina da guerra extraterrestre che avrà la sua vendetta. E il discorso fatto, così suadente e crudele, lo caratterizzano forse non in maniera originale ma certo memorabile.
E ora, i protagonisti veri e propri. Anzi, la protagonista.
Sebbene il ruolo di Robert sia fondamentale, soprattutto per approfondire meglio il mondo che hai creato, con il suo doppio gioco e la sua realizzazione finale, non sono riuscita a inquadrarlo del tutto: quali erano i suoi sentimenti verso il resto della squadra? Li ha traditi tutti, o in fondo in fondo ci teneva? Lasciarlo avvolto nel mistero funziona molto bene per un personaggio come lui, questo te lo concedo, ma secondo me hai un poco esagerato da questo lato.
Per Adelhaide, invece, non ho nessuna rimostranza: è una ragazza capace, sicura di sé e molto intelligente. E queste qualità non sono solo messe in elenco per poi lasciarla di lato, ma le usa attivamente nella storia, ed è anzi quella che va più avanti nell'esplorazione, non solo della base ma anche del mistero. Un personaggio femminile a tutti tondo, su cui l'utero assente getta ombre oscure che fanno desiderare una spiegazione ma che, per come è strutturata la storia, è solo un dettaglio in più.
Gradimento personale: 5/5  
Mi aspettavo qualcosa di dark da questo pacchetto. Quello che non mi aspettavo era una storia ricavata da eventi realmente esistiti, come quelli del secondo capitolo, più una rivisitazione storica in maniera fantascientifica. Non ho mai letto niente del genere su EFP, e tu sei riuscita ad orchestrare il tutto in modo straordinario, compreso l'inizio in medias res che crea molta curiosità, e la spiegazione dietro. Tutto in maniera molto verosimile, e a cui è stato dato sempre il giusto spazio. Ottimo lavoro!
Titolo&introduzione: 3/3  
Il titolo va subito al punto: chiarisce subito il punto principale di cui si andrà a parlare. L'aggiunta del 14-41 l'ho trovata simpatica, anche se non con molto peso nella storia, ma mi ha colpito soprattutto la prima parte del titolo.
Adoro anche l'introduzione: dai al lettore qualcosa di concreto, per poi farlo catapultare in questo nuovo mondo senza se e senza ma. Un mondo crudele e affascinante, e nella storia stessa vengono spiegati i motivi per cui la Cina bombarda, approfondendo l'informazione da te data. Un'ottima introduzione!
Bonus: 4/4 
Genere: I vampiri sono il nemico principale dei protagonisti, nonché quello che studiano. Non sono i vampiri classici, ma una tua rivisitazione, e trovo che questo aggiunga quel tocco di personalità che serve a distinguerlo da altre storie!
Citazione: La frase finale aiuta a far realizzare meglio al lettore quanto è successo. È framezzata e non c'è esplicitamente tutto, ma va benissimo così.
Ambientazione: Il tutto è ambientato in un America post-apocalittica. Il fatto che sia America diventa meno importante man mano che si va avanti, a favore dell'apocalisse, ma c'è.
Obbligo: Il finale è negativo: nessuno dei protagonisti si salva, chi morto chi trasformato in vampiro.
Totale: 38,3/47 

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Post: 731
Giudice*****
13/12/2019 11:52
 
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Quinta classificata:
"Cambia o muori, ricordi?" di Nina Ninetta


Grammatica e stile: 8,6/15  
Capitolo 1 (prendo la divisione di EFP come riferimento, quindi prologo ed epilogo sono raggruppati)
"Il maresciallo Pontini della caserma dei carabinieri di Vercelli, le aveva telefonato" Il soggetto e il verbo sono separati da una virgola, -1
"Hai ragione piccolino" Ti sei dimenticata la virgola al vocativo, -0,5
Capitolo 2
«L’ho scelta io per il pesciolino di nonna». Se il dialogo finisce e non c'è un'altra frase dietro, il punto va inserito nelle virgolette, -0,5 Nel capitolo 3, avviene una cosa simile con "Hai un figlio. Non me lo avevi detto».
"facevamo tutti i giorni…» si chinò al suo fianco per lasciargli un bacio fugace," Se dopo un dialogo inizia un'altra frase, la prima lettera della prima parola va maiuscola. Hai applicato questa regola altre volte, quindi credo che sia solo una dimenticanza, -0.2
"il jeans sembrava" Jeans è sostantivo plurale, -1
"che suo marito non l’avesse aspettata sveglia" Sveglio, perché è maschile. Sono certa sia stato solo un errore di battitura, quindi -0.2
Capitolo 3
"L’ho amato, l’ho sposato e... niente, siamo marito e moglie» c’era una chiara punta di amarezza nella sua voce" Poiché la frase che inizia dopo il dialogo non è un verbo esplicativo, la considero una nuova frase. Pertanto, ci dovevano essere il punto e la maiuscola. -0,5
"Aveva 33 anni, i 34 erano alle porte" Quando ci sono dei numeri nel testo, e non indicano date, andrebbero scritti in lettere, a meno che non eccessivamente lunghi. Ma non ritengo trentatré e trentaquattro troppo lunghi. -1
Suggerimenti (non tolgono punti)
Trovo inusuale la scelta di inserire prologo&epilogo assieme ad altri capitoli. A mio parere, vanno pubblicati in un capitolo a parte. Immagino che sia stato fatto per le esigenze di qualche contest, e quindi non te la devi assolutamente prendere male, ma ho voluto specificare comunque!
"Ad Annalucia Nobile piacevano tanto i viaggi lunghi, di quelli che attraversi tutta la Penisola e [...]". Sinceramente, preferisco che se si scrive con un tempo si mantenga quello per tutta la durata della storia, anche quando si fanno considerazioni più generaliste e che si applicano anche al di fuori di quel contesto. Riconosco, però, che sia una preferenza personale. Stessa situazione per "La casa di Rosa e Alberto era ordinata, se si fa eccezione per gli asciugamani gettati nella vasca" e "Noi siamo anziani, ammesso che il giudice ce lo permettesse, non avremmo la salute necessaria per crescerlo." e in altri che non ti sto a riportare.
"tra l’altro suo collega" Visto che in questo momento vengono riprese le esperienze di Assunta, sembra che sia il collega suo piuttosto che di Annalucia. Più avanti la cosa si chiarisce, ma alla prima lettura risulta oscura.
"Assunta fece per alzarsi dal divano, sembrava invecchiata di dieci anni" Al posto della virgola avrei messo un due punti.
"da qualche mese a quella parte aveva speso diverse ore di lezioni ad approfondirlo" Avrei usato il singolare per "lezioni", dato che è il complemento di specificazione di un sostantivo già plurale.
"La speaker annunciò ai passeggeri diretti a Milano di prepararsi all’imbarco" Visto che siamo negli anni '90, non credo che il termine "speaker" fosse d'uso comune. Io avrei preferito "autoparlante"
Hai ben riecheggiato Napoli con questa storia, persino nel linguaggio: sia in certe parole, sia in alcune strutture si sente il calco napoletano, senza però che risulti invadente. La struttura in sé usa un linguaggio medio, fatto per lo più di parole comuni ma comunque chiaro, anche se ogni tanto un po' ripetitivo per la grande abbondanza di virgole. Questo, certe volte, può causare eccessiva frammentazione, facendo risultare certi punti confusionari. Ogni tanto, a ciò si aggiungevano ripetizioni lessicali, che non aiutavano il problema.
Ma, a parte questi problemi, ho trovato le tue scelte stilistiche appropriate al tono della storia in generale, in quanto mettevano in grande risalto i personaggi, specialmente i loro pensieri. Questo ha giocato molto a tuo favore, facendo immergere il lettore nella storia e nella vita dei personaggi, il che l'ho trovato molto appropriato per quello che hai voluto raccontare!
Trama: 10/10  
Se posso essere sincera, questa storia mi ha colto di sorpresa. Sarà che sono più abituata alle storie in cui il conflitto si risolve all'interno della famiglia, o nell'interiorità personale, ma non avevo pensato che Annalucia sarebbe partita davvero. Eppure, tutto predispone a quel momento: il progressivo distanziarsi dal marito, Samuele, il suo nuovo allievo che entra prepotentemente nella sua vita... Certo, è stata una grossa coincidenza che loro due si siano incontrati, ma non è qualcosa di impossibile, e trovo che sia un elemento che non stoni. Questa storia, dopotutto, affronta elementi come morte e passioni giovanili, e anche se non è esattamente a tinte fosche non è certo una storia tranquilla. In queste situazioni, trovo che sia molto importante concentrarsi sull'interiorità del personaggio, per meglio capire il suo percorso, e tu l'hai fatto perfettamente
Caratterizzazione personaggi e loro coerenza: 9,5/10 
Inizio parlando dei secondari: Franco, Assunta e il piccolo Samuele.
Ok, su Samuele non c'è molto da dire, è un bambino e ha bisogni da bambino, quindi passiamo agli altri due.
La dinamica di coppia dei due genitori di Giuseppe è una molto nota, e spesso usata per comicità (la donna che porta i pantaloni in casa, l'uomo sottomesso) e, anche se qua qualche risata me l'hanno data, quello che mi affascina è la loro backstory: Assunta infermiera, Franco cieco, come si sono incontrati. Da un grande tocco di verosimiglianza al tutto, e alcuni dei loro tratti (specialmente Franco) emergono chiaramente in Giuseppe. I genitori influenzano sempre i propri figli, e adoro che tu c'abbia prestato attenzione!
I secondari come loro servono davvero a rendere il mondo più vivo, considerando anche alcuni personaggi comparsi più avanti (Rita, il bidello zoppo), che si rifanno molto a tipi che vediamo spesso nelle storie ambientate a Napoli, e per questo c'è già più dimestichezza con l'ambiente. Parlando di un personaggio solo in apparenza secondario, Andrea De Rizzo, l'ho trovato ben realizzato: appare come il classico ragazzo destinato a una brutta fine, ma riesce a far leva sulle sue qualità e i suoi sogni per riuscire a cambiare in meglio, e con inoltre una maturità che non si aspetta e quindi sorprende. Non per questo tutti i suoi problemi sono risolti: farà ancora molti errori, ma ha preso la strada giusta.
Parlando di scelte e decisioni, apprezzo molto come sia stata tratteggiata Annalucia. Una donna consapevole dei propri sentimenti, ma che non si decide a mettere in pratica le sue idee fino alla fine, probabilmente ispirata anche dal clima attorno a lei. In cui non stava male prima, ma l'arrivo del bambino le ha fatto vedere le cose con una nuova prospettiva, e a darle il coraggio di andarsene. Da Napoli, dalla sua famiglia, ma soprattutto da Giuseppe.
E questo è l'unico personaggio che mi ha fatto grattare un po' la testa. Non perché non ne capisca il ruolo: è il passato di Lucia, è tutto ciò che fa fatica a dimenticare, ma non è il cattivo della storia, solo uno con idee opposte. Questo, lo capisco: quello che non capisco è perché sia rappresentato così negativamente. Certo, non fa azioni del tutto incriticabili, e ha senso che Annalucia esageri i suoi difetti dato che è arrabbiata con lui, ma certe volte mi pareva venisse ritratto troppo nel torto, mentre le sue azioni parlano diversamente (il fatto che lasci uscire Annalucia, ad esempio, anche coi suo sospetti). Il suo sviluppo mi è apparso non naturale, ma queste sono solo le mie sensazioni. Per tutto il resto, non posso che farti i complimenti!
Gradimento personale: 4,5/5  
Ho apprezzato davvero molto questa storia. La tua è un originale che si focalizza più sui personaggi che sugli intrecci stessi, e sei riuscita ad approfondirne molto la psicologia, specie per Annalucia. L'abbiamo seguita passo a passo nella storia, da quando riceve Samuele a quando decide di andarsene, con quella sua passione, chiamiamola così, nel mezzo. È un argomento non facile da trattare a mio parere, ma tu ci sei riuscita perfettamente!
Solo una cosa non mi ha fatto dare il punteggio pieno: la tua è una storia in cui avvengono molte cose, e sono inseriti molti elementi, ma li ho sempre trovati ben bilanciati. Tranne che nell'ultimo capitolo: lì, a mio parere, il ritmo aumenta troppo, e soprattutto l'inserzione del sogno collegato al quadro mi pare sì suggestivo, ma fuori luogo. Forse è anche a causa del limite imposto che appare un po' affrettato, e da cui ho imparato per il prossimo contest, ma non hai di che scoraggiarti: il resto è perfetto!
Titolo&introduzione: 2,8/3 
Il titolo non l'ho trovato molto collegato alla storia fino al terzo capitolo, in cui la frase viene finalmente detta e spiegata. L'ho trovato ben inserita nel contesto: racchiudeva molto bene la tematica principale della storia, il cambiamento, ed è questo ad avermi fatto assegnare un punteggio così alto. Trovo che i titoli che rivelano il loro significato solo alla fine siano un ottimo modo per presentare la storia, e qua è stato attuato in maniera eccellente!
Anche l'introduzione l'ho trovata ben fatta: un riassunto della situazione iniziale in cui si ritrova Annalucia, e che indica già il modo per uscire, lasciandolo però completamente avvolto dal mistero. Non ho collegato De Rizzo al cambiamento della descrizione fino alla fine del secondo capitolo, quindi direi che hai fatto un buon lavoro!i
Il punteggio, però, non è pieno per un unico motivo: hai inserito i due punti due volte nello stesso paragrafo, uno a precisare l'altro, il che è un errore. Siccome questo non è grammatica, non ho applicato lo stesso metodo di quello, e ho tolto solo 0.2, ma ci tenevo a farlo notare.
Bonus: 3,5/4 
Genere: Il sentimentale è presente in tutta la storia, soprattutto nel racconto dei sentimenti di Annalucia
Citazione: Perfettamente inserita nel contesto, e pronunciata da uno a cui è adatta.
Ambientazione: La Napoli degli anni '90 si percepisce in tutta l'ambientazione. A volte rischia di essere un po' stereotipata, ma di certo non l'hai dimenticata.
Obbligo: Sono presenti scene ambientate a scuola (Annalucia che nel primo capitolo pensa ai ragazzi, le ripetizioni, il caffè con le colleghe eccetera) ma, a causa del lavoro della protagonista, la parte dei "banchi" (degli studenti) si sente molto poco. Tuttavia hai azzeccato l'atmosfera, e per questo ti sottraggo solo mezzo punto.
Totale: 39,4/47 

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13/12/2019 11:59
 
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Quarta classificata:
"L'audacia dei nuovi inizi" di Inzaghina.EFP


Grammatica e stile: 11,6/15 
"colpiti dai caldo raggi del sole". Dovrebbe essere "Caldi raggi," -0,2
"Questa è la tua vacanza, le mie novità  possono aspettare” Fra novità e possono c'è uno spazio in più che non ci dovrebbe essere, -0,2
"Hai 24 anni, non 110" In un testo narrativo, i numeri cardinali non si scrivono in cifre, ma come parole tradizionali, a meno che non si riferiscano ad oggetti o date. -0,5
"io sapevate già cosa fare delle vostre vite..." Il soggetto esatto è voi, -1
"So bene quanto odi il ritardo, Luke e non voglio[...]" Visto che è un vocativo, Luke va fra due virgole, mentre tu ne hai dimenticata una. -0,5
Suggerimenti (non tolgono punti)
"Luke sollevò gli angoli della bocca in un sorriso: tornando con la mente a quella sera" A mio parere, i due punti creano una pausa troppo lunga per la frase che segue. Considerando anche che è un gerundio, l'avrei anticipata con una semplice virgola.
"rhum" La scrittura italiana e inglese della parola è "rum", "rhum" è quella francese. Visto che stai scrivendo in italiano, e nessuno dei personaggi da te descritti è francese, ma bensì americano, non vedo motivo di usare quella parola al posto di "rum".
"di far bere il prezioso alcolico direttamente dalla bottiglia, aveva infatti portato".Visto che sono due frasi principali distinte e poco collegate fra di loro, avrei messo direttamente un punto fra le due.
"provocandogli un’accelerata del battito cardiaco." Ho dato un'occhiata sui vocabolari online, e "accellerata" mi risulta essere solo usato per i motori. Non te l'ho contato come errore in quanto può essere inteso metaforicamente, ma ti suggerisco di utilizzare un termine che crea meno dubbi la prossima volta.
"non trovando alcun appiglio perse l’equilibrio" Visto che "trovando alcun appiglio" è avvenuto in un diverso piano temporale, lo avrei separato dalla frase principale con una virgola.
Ho trovato il tuo stile un po' distante da quello che è più comune su EFP. Non hai paura di inserire parole meno usate, ma senza dare una senso di retrò dato che sono mescolate assieme a parole d'uso più comune, e quindi si riesce bene a intuire cosa significano. Così facendo, riesci a creare una voce particolare per il tuo testo, e in questa era creare qualcosa di unico è buona parte del lavoro.
Non hai nemmeno paura di rendere le frasi lunghe, cosa che crea un ritmo rilassato ma non noioso, né di riempirle con aggettivi con aggettivi, per meglio identificare quello di cui si sta parlando e, se credo che se questi mezzi, usati separatamente, aggiungano molto all'atmosfera, dall'altro a volte usarli assieme mi ha appesantito la lettura. La precisione è fondamentale, così come dare il tuo ritmo alla storia, ed è qualcosa che sai fare molto bene in un testo non troppo lungo, ma per me usarli assieme può creare difficoltà.
Parlando di precisione, adoro come tu sia riuscita a mettere dentro in questa storia così tanti dettagli (la backstory di alcuni personaggi, le ragazze dei compagni, i vari excursus) senza perderti, e appesantire la storia. Certo, per alcuni ho dovuto fare una rilettura, come per capire le varie parentele quando si parla delle ragazze, ma questo è avvenuto poche volte. Per il resto, ho ammirato la tua precisione.
Trama: 10/10  
La trama è, in breve, uno spaccato sulla vita di questi personaggi, connotato da momenti umoristici ma anche più profondi, nonché di piccole sorprese e di un finale che ben chiude quanto iniziato (i ragazzi fanno un addio al celibato, e il tutto si chiude con l'inizio del matrimonio). Le storie sono state sviluppate bene, dando a ciascuna il proprio spazio, soprattutto attraverso i dialoghi dei personaggi, implementati in maniera efficace e costante per tutta la storia.
Ho apprezzato molto anche la citazione introduttiva, che racchiude perfettamente quello di cui andrà a parlare il racconto e che mette il lettore nella giusta ottica.
Caratterizzazione personaggi e loro coerenza: 9,8/10  
Andrò per ordine d'introduzione con i personaggi della tua storia, ma prima gli darei uno sguardo generale, perché in questa storia è stata importante la dinamica di gruppo e credo che tu l'abbia ben descritta. Hanno le loro personalità, certo, ma queste si mescolano molto bene, e danno l'impressione di essere un gruppo affiatato con dei comportamenti fissi in comune (il cameratismo, l'allegria, l'essere buontemponi). È una buona dinamica, che tu hai descritto bene.
Luke è un po' il perno centrale della storia. È lui che si deve sposare, per lui che viene organizzato il viaggio e lui, un pochino, a tirare le fila quando le cose vanno male. Appare essere un fratello maggiore responsabile, ma non per questo non ama lasciarsi andare, di tanto in tanto.
Jake è quello meno in vista degli altri personaggi, a mio parere: ama scherzare e non prende tutto troppo sul serio, il che crea un bel contrasto con gli altri personaggi, ma non ho trovato spiccasse molto di per sé. Hai però fatto cenno a una nuova relazione, quindi suppongo che sia ancora uno di quei personaggi in divenire, e pertanto lo accetto, dato che non era il focus della storia.
Micheal, per me, è quello che risalta di più con la sua storia personale e la sua capacità di reggere l'alcol. Abbiamo tutti avuto un amico che ha fatto cazzate, e abbiamo sempre sperato che si riprendesse. La parabola di Mike è verosimile, come praticamente tutti gli altri personaggi, ed è apprezzata.
Nicholas è il più responsabile, come hai fatto venire fuori molte volte nella storia: quello che dà i consigli giusti (mai seguiti dagli altri), il più serio, ma a cui è comunque affezionato (e, non te lo nascondo, quello di cui mi piacerebbe sapere di più).
Danny appare come il più allegro del gruppo, quindi sapere della morte di suo padre e della sua caduta nella droga è stato uno stravolgimento per me. Tuttavia, non trovo questi lati in contraddizione: è un ragazzo che tenta di nascondere i suoi problemi, e con poca sfiducia in sé stesso, quindi è probabile che appaia sempre allegro per non essere "troppo di peso" agli altri. Quando si apre, però, è tutta un'altra storia, e meno male che si fida abbastanza degli altri da farlo!
E infine le ragazze, rimaste sullo sfondo per la maggior parte ma la cui presenza si fa sentire. Anzi, forse si fanno sentire più del necessario.
Non fraintendermi: mi piace molto come le hai descritte, ed è ovvio che le persone innamorate pensino molto a quelli che amano, ma forse hai calcato un pochino la mano. Mi sarei aspettata più concentrazione sul gruppo che pensieri alle ragazze, ma dato che secondo me è un problema di gestione personaggi, non dei personaggi in sé, ho deciso di non detrarti molto.
Anche perchè mi sarebbe piaciuto molto vedere le ragazze più in scena! Ally e Leslie in particolare: a differenza dei loro compagni, paiono persone con la testa sulle spalle e che sanno cosa fare con le proprie emozioni, che ovviamente non tardano a condividere con i loro compagni. Leslie è più scherzosa ed Alice forse più responsabile, ma fanno bene il loro lavoro.
Gradimento personale: 2,5/5  
Prima di spiegare il voto, una precisazione: quando mi mandate le storie ho l'abitudine di leggere prima il testo, poi l'introduzione. Riconosco che alcuni miei problemi potrebbero essere risolti se avessi letto prima l'introduzione, ma questa è un po' la mia sezione per le impressioni "a caldo".
Un genere in cui penso la storia rientri, che tu non hai catalogato, è "slice of life". A me il genere piace, ma solo in particolari casi quando è così fluffoso che se lo mordi ti viene il diabete. La tua ambientazione è, giustamente, realistica, quindi hai dovuto mettere un freno a questo. Non è una cosa che ti rimprovero, semplicemente non riflette il mio gusto personale.
La storia in sé è interessante, piena di interazioni significative come quelle fra i ragazzi attorno al fuoco, o molto dolci come quelle fra Mike ed Alice. Mi sono ritrovata ad apprezzare il cast che hai ritratto ma (ed è stato questo il grande difetto, almeno per me) ho dovuto "imparare" a conoscerli, visto che era la primissima storia che leggevo su di loro. E, non te lo nasconderò, è stato confusionario: introduci sei personaggi quasi contemporaneamente all'inizio della storia, e non ho trovato molte distinzioni fra di loro se non i nomi, e col fatto che ogni nome ha un soprannome ed è una cosa che non ho capito immediatamente, la situazione non è migliorata. Certo, i loro caratteri e relazioni vengono fuori quasi subito, appunto perché sei molto precisa e non parca d'immagini, ma ci ho messo un po' a ben immaginare ciascuno e a capire il suo ruolo nel gruppo, il che ha detratto molto al mio godimento della storia. Quando ho avuto chiara la situazione, è stato molto godibile e l'ho apprezzata tantissimo. I tuoi lettori affezionati non dovrebbero avere nessun problema, come non ne ho avuti io nella seconda parte, ma per i nuovi arrivati potrebbe essere più dura.
Titolo&introduzione: 2,2/3  
Ho trovato il titolo adatto alla storia. Rappresenta bene quello che avverrà, attraverso l'uso di parole che dicono tutto senza rivelare niente, grazie all'astrazione di esse, e l'assenza di qualsiasi tipo di riferimento nel testo. Anche se l'astrazione è un punto di forza, lo ritengo tuttavia pure uno di debolezza: il titolo ha senso retroattivamente, una volta che hai letto la storia, e non mi pare che spicchi troppo da sé. Per questo, non ho ritenuto di assegnargli un punteggio troppo alto.
L'introduzione, invece, l'ho trovata molto più comprensibile da sé. Prende tempo per spiegare la situazione, e introduce quello che sarà il tema principale da subito, attirando curiosità con la parte finale. Non lascia dubbi a quale sia l'obiettivo della storia, e lo fa anticipando qualsiasi dubbio che il lettore possa avere. Nulla da obiettare qui.
Bonus: 4/4 
Genere: La commedia non è il genere principale della storia, ma è abbastanza prevalente nelle (dis)avventure dei ragazzi
Citazione: La citazione è presente, in una persona diversa da quella scritta ma che conta comunque
Ambientazione: La gita sul fiume è il sottofondo in cui si muovono i ragazzi, e gli è dato un grande spazio nella storia.
Obbligo: Gli excursus sono presenti. Considero la chiamata di Mike più adatto a quello che avevo in mente (dato che è lì che la storia prende una pausa) ma c'è segno anche degli altri da te citati.
Totale: 40,1/47 

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13/12/2019 12:03
 
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Terza classificata:
"Death is Nothing at all", di Sabriel_LittleStorm


Grammatica e stile: 12,5/15 
Aspetta, ti aiuto!». Dato che la frase è già terminata con il punto esclamativo, non è necessario mettere un punto fuori frase. -0.5 È un errore che si ripete in molti dialoghi, quindi non li ho segnati, ma generalmente la regola dice che, se c'è un punto esclamativo o interrogativo nella frase, non bisogna mettere il punto alla fine.
"che Edwin ricordò di aver ricevuto solamente quando lasciò la sua terra alla volta della città che lo aveva cresciuto" Poiché viene recuperato un momento del passato, "lasciò" avrebbe dovuto usare un tempo verbale che si colloca più indietro del passato remoto. -1
Suggerimenti (non tolgono punti)
"Edith uscì dalla locanda respirando a pieni polmoni l’aria mattutina, tastando con i palmi l’antica porta decorata, per poi allungare il bastone bianco fino alle scale, muovendo un piccolo passo in avanti." A mio parere, in questo periodo viene usato un po' troppo il gerundio, il che rende più difficoltoso lo scorrimento della frase. Se fossi in te, avrei "sciolto" qualcosa, ovvero avrei reso qualche frase col gerundio una subordinata esplicita. Una cosa simile in "la salutò la donna sorridendo, sorprendendo tutti i presenti." e in "prendendosi i capelli tra le mani, attorcigliandoseli in una coda distorta." e anche in "Den scivolò fuori dalle lenzuola cercando di non fare rumore, infilandosi velocemente i pantaloni del pigiama, scostando le tende alla veneziana in modo da poter vedere fuori."
"per l’ultima volta, la gioia della vita, nella morte." A mio parere, per rendere la frase più ad effetto, avrei eliminato l'ultima virgola.
Il lessico da te selezionato è ricco di pathos: quasi ogni parola è piena di sentimento, e aiuta molto a dare un tono alla storia. La struttura che lo sorregge, nel senso di come vengono posizionate le parole, non sempre dà il meglio di sé: specialmente all'inizio, mi sembra che sia eccessivamente semplicistica per una storia con quel tipo di linguaggio, e può diventare ripetitiva. Ad esempio, all'inizio trovo molto presente la struttura frase principale più gerundio che regge la secondaria, a volte con anche più gerundi di fila. È una costruzione molto efficace per dare il tono che cerchi, non fraintendermi, ma soprattutto all'inizio ne ho viste molte, molto ravvicinate, e vedere tanto spesso la stessa messa in scena stanca. Come ti ho già segnalato prima, molte di quelle potrebbero venir facilmente migliorate "sciogliendo" la costruzione. È una cosa di facile rimedio, anche, perché non ti manca il talento: esso appare nella seconda parte della storia, a partire dal pezzo in cui Den cavalca, in cui orchestri perfettamente il ritmo della storia per averne il miglior pathos, e catapulti il lettore nel mondo di Edith&Edwin. La tua è una storia in cui più si procede con la lettura più migliora, ed il finale è ti lascia con un buon gusto, finita la lettura.
Trama: 9,8/10  
Questo è un punto a cui fatico dare un punteggio, lo ammetto. Il tuo racconto è descrive una giornata particolare dei personaggi, in cui c'è un ritrovo di famiglia, ma in cui non avviene granché. La tua storia, però, è più focalizzata sui personaggi che sul raccontare quanto avviene a loro, e da questo punto di vista è efficace: le descrizioni dei luoghi in cui si trovano sono chiare, quelle temporali un po' meno ma comunque si capisce quello che avviene prima e quello che avviene dopo, e l'ambiguità fa parte del fascino dell'ambientazione. L'unico motivo per cui il punteggio non è pieno è perché, ogni tanto, trovo che troppe informazioni siano date, l'una ravvicinata all'altra, e per chi non ha familiarità con la serie di storie può essere difficoltoso capirle alla prima lettura, arrestandone così il ritmo. Ma è solo una piccola nota in confronto al resto, che è grandioso!
Caratterizzazione personaggi e loro coerenza: 8,9/10  
Nella tua one-short vi sono parecchi personaggi, che tratterò in ordine d'importanza.
Le due gemelle, Dafne e Nelith, sono due figure secondarie, che fanno più progredire la trama che altro. Non ti sei concentrata molto su di loro, e l'ho trovata una buona mossa: non hanno rubato lo spazio ai protagonisti, le hai caratterizzate abbastanza da darle la loro identità, ma non così forte da separarle come duo. Ed, essendo loro gemelle, mi è parsa una buona scelta.
Trovo che però, raramente, dedichi più attenzione a loro che non ai due ragazzi con cui condividono la scena. Den&Rickard, nella loro prima apparizione, esprimono personalità, coi loro atteggiamenti e movimenti. Dopo quello che sono viene fuori per lo più dai loro dialoghi, che però hanno anche la funzione di portare avanti la loro backstory e il loro conflitto con gli altri, per la loro relazione. E, se la cosa mi pare funzioni per Rickard che è un tipo misterioso, per Den non lo trovo così efficace. Mi ha dato l'impressione di un ragazzo buono e gentile, un ottimo punto d'incontro per uno dal passato più difficile come Rickard, ma l'ho trovato poco utilizzato e con più focus sulla sua storia che su di lui, se capisci cosa intendo. Non un cattivo personaggio, ma mi pare sia stato un po' lasciato da parte.
Edwin ha, più o meno, il suo carattere, ma grazie al maggior numero di parole a lui dedicato, e alla sua backstory comunque triste ma non drammatica, dato che è ormai cosa comune, riesce a risplendere di più. È anche un buon punto di riferimento per il lettore- attraverso i suoi occhi, che riscoprono la sua vecchia casa ormai sconosciuta, il lettore impara a conoscere la famiglia passo a passo con lui. E, in particolar modo, Edith.
Un arzilla vecchietta cieca ma perfettamente lucida, che ha imparato ad accettare la sua morte e continua a prendersi cura dell'azienda e della sua famiglia. Come fa non attirare l'attenzione, con un personaggio del genere? Certo, dalla mia esperienza pare strano che una persona di quell'età accetti l'omosessualità in modo così placido, ma considerando l'eccezionalità di quella donna non me ne stupisco. Edith è il motore della storia, Edwin colui che la fa capire al lettore mantenendo comunque una sua identità: se per i personaggi minori ho avuto qualche riserva, per questi non posso che farti i complimenti!
Gradimento personale: 3,5/5  
Nel tuo racconto vengono presentate due storie parallele: quella di Edith&Edwin e quella di Den&Rickard.
Ho amato davvero tanto quella dei due fratelli: l'idea di andare via da casa per un futuro migliore è una a cui penso spesso, e che ho paura dovrò mettere in pratica, quindi capisco molto come si sente Edwin. Ed Edith è la parte migliore di questa coppia, con la sua forza e lucidità nonostante la malattia.
La storia dei due innamorati, però, mi pare lasciata troncata a metà. Ora, so che fa parte di una serie, e probabilmente è più chiaro se leggo le altre storie, ma fatico a vedere il progresso con questi due: la loro relazione era segreta a inizio storia e lo rimane anche alla fine, con un chiarimento finale da parte di Edith che però loro non hanno provocato in alcun modo. Conoscere attraverso di loro le due gemelle è stato interessante, e i piccoli indizi che hai lasciato sul loro passato sono affascinanti, ma a fine storia mi sono parsi un po' fine a sé stessi. Di certo sono elementi che approfondirai in altri racconti, ma a mio parere, se fai parlare dei personaggi essi devono avere un ruolo importante, che in quei due non ho notato. Non credo che siano venuti così per incapacità tua (hai saputo trattare benissimo Edith ed Edwin, che a mio parere sono più complicati) ma lo vedo più come un problema d'organizzazione della storia. Questo è il problema con questo tipo di storie in generale, quindi non te ne faccio una colpa: solo, ti chiedo di prestare più attenzione!
Titolo&introduzione: 2,4/3  
Ammetto che, all'inizio, il titolo mi ha lasciato spiazzata. Non perché sia difficile da capire, o perché non mi pareva collegato alla storia in sé (che ho invece trovato molto azzeccata), ma perché non comprendevo come mai fosse scritto così, con Nothing" maiuscolo. Quando mi hai poi chiarito che era una citazione, ho apprezzato davvero il riferimento: lo trovo un titolo significativo, e ben adatto al contesto. Essenzialmente un titolo perfetto! L'unica ragione per cui ho tolto qualche punto è che, se seguivi la citazione della poesia, anche "all" doveva essere maiuscolo.
L'introduzione è composta da una citazione, un paragrafo che racchiude il punto saliente della storia. È un ottimo modo per attirare l'attenzione del lettore, ma a mio parere "rovina", in qualche modo, il piacere della lettura, dato che sai già come andrà a finire, come quando nei trailer mettono le scene più belle del film. Inoltre, sebbene racchiuda bene il tema principale della storia, preferirei che la storia venisse introdotta con le parole di un autore, in quanto una citazione può essere fraintesa, ma se una parte di testo originale l'accompagna il tutto viene più chiaro.
Bonus: 3,2/4 
Genere: La descrizione del paesaggio fatta da Edwin alla sorella è piena di poesia e liricità, quindi punteggio pieno.
Citazione: La citazione è stata inserita parafrasata, ma rientra molto bene nella situazione e aggiunge qualcosa sul personaggio che la pronuncia.
Ambientazione: Il borgo sul mare è una presenza importante nella storia. La nebbia è un elemento che giunge più tardi, ma lo considero "costruzione" dell'ambiente.
Obbligo: Sfortunatamente, credo che qua ci sia stato un fraintendimento. Quando parlo di riferimento, intendevo che doveva essere nel testo, ad esempio come una frase detta dai personaggi, o una metafora esplicita. Sebbene la tua citazione a inizio testo colleghi quello che sta vivendo Edith a quanto detto nella poesia, ed è per questa la ragione che l'ho contato come inserito, il riferimento doveva essere nel testo stesso, non all'esterno.
Totale: 40,3/47 

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13/12/2019 12:09
 
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Seconda classificata:
"Pas des mystères en cusine", di Koan_Abyss


Grammatica e stile: 12,4/15  
"l’ingresso del ristornate". Errore di battitura su "Ristorante", -0,2
"La nostra cucina è rinomata, se mi è concesso dirlo,” La virgola nei discorsi diretti, se il testo prosegue, va al di fuori delle virgolette, non all'interno. Poiché l'errore viene ripetuto molto per la storia, lo conto come un -1.
"Ma…c’è già stata un’inchiesta" Ci va uno spazio fra i puntini e la parola che li segue. -0,5, dato che una cosa simile avviene anche altre volte, e non credo quindi che sia stato un errore di battitura.
"alle comande dei camerieri" Credo che tu abbia dimenticato una 'm' in "commande", visto che è la parola francese. -0,2
"un filetto di manzo alla salsa bernaise"La parola esatta è "beárnaise", -0,2
Suggerimenti (non tolgono punti)
"E tuttavia, non c’erano dubbi che fosse nel posto giusto." Visto che metti una virgola subito dopo "tuttavia", separando così definitivamente dal resto della frase, trovo che quell'E iniziale sia superflua.
"del frusciare della fiandra delle tovaglie."Viene ripetuta un po' troppo il pronome 'di', per i miei gusti. Avrei tolto la parte delle tovaglie per farlo scorrere meglio. Qualcosa di simile poco dopo in "tamburellava le dita sul menù chiuso sul suo tavolo,", con 'su'e le sue declinazioni.
"sapevano cosa ci vuole per rivestire quel ruolo." Visto che il resto della storia è scritta al passato, avrei preferito che anche questa venisse scritto con quel tempo. Poiché è una frase che racchiude una opinione dei personaggi va bene anche il tuo modo, è solo la mia preferenza personale.
"dimentico per qualche minuto almeno del caos" Avrei messo "almeno" prima di "qualche minuto", in modo da meglio connetterlo a quella parola. A una lettura distratta, può apparire collegato a "caos" e la frase avere poco senso.
Trovo che il tuo stile rimandi molto all'ambientazione della storia: la posizione di alcuni termini, le descrizioni non prive di particolari (cosa in comune anche a molti racconti gialli), le parole in francese, lingua dei personaggi, sono tutti segni che hai riversato una grande cura nello stile della tua storia. E questo si percepisce molto bene: sai giocare con le parole, dare un sentimento a ogni frase e particolare, in cui a volte spunta la tua sensibilità moderna, o per posizionamento di alcuni termini o per (raramente) scelta di alcuni vocaboli che non mi hanno del tutto convinto in quell'epoca. Sono abbastanza da non essere invisibili, ma non tanti da danneggiare la lettura: semplicemente, dato che il resto della storia è stato montato su così bene, così vicino alla perfezione, le crepe si notano di più.
Per il resto, ho solo complimenti da farti: la storia è stata costruita in modo da farti andare in una direzione quando la realtà è tutt'altra, i personaggi parlano tutti con voci proprie, le scene si susseguono e si fanno leggere che è un piacere... non ho nient'altro da aggiungere!
Trama: 10/10  
All'inizio, la storia sembra essere un classico giallo. C'è una persona sospettosa (l'uomo in grigio), una persona che osserva con interesse il nostro protagonista-detective, e che pertanto ci fa portare l'attenzione su di lui (il maître), e molti altri personaggi da analizzare e comprendere, per provare a indovinare il colpevole come nei gialli più classici. Vengono introdotti lentamente, partendo da una descrizione della città, per meglio entrare nell'atmosfera. A causa del numero ristretto di parole non risplendono tutti, ma risaltano abbastanza, così come l'ambiente, verosimile e che non infrangenla mia conoscenza dell'epoca e quindi perfetto, come per le ricette (e sono d'accordo sul tuo commento sui funghi).
Il finale, invece, risulta essere un'altra storia: non un giallo, ma un'indagine introspettiva nella mente di Maximilien, per accettare la morte del fratello. Vengono prima dati piccoli smozzichi del rapporto che c'era tra i due e della loro vita passata, che alla fine ritornano assieme a formare un quadro completo. La storia, infine, si chiude nello stesso modo in cui è cominciata: fra le strade di Parigi.
Un racconto ben costruito in cui non ho trovato un errore.
Caratterizzazione personaggi e loro coerenza: 9,5/10  
Nonostante sia solo una one-short, appaiono molti personaggi in questa storia. Ce ne sono alcuni che sono puramente strumentali, come l'uomo col cappotto grigio, o forse il commissario stesso, ma la maggior parte ha almeno qualche battuta, o una piccola frase introduttiva, in particolar modo per quella gente che lavora nel ristorante.
Giacomo, Annie, Zavié sono fra questi: essi vengono in apparenza definiti solo dalla loro provenienza e da una piccola linea di backstory, ma il modo in cui vengono introdotti in cucina, il lavoro che fanno, i piatti che preparano parlano di loro. Ci mettono tutto sé stessi in quello che fanno, e trovo che sia messo in risalto nelle loro descrizioni e atteggiamenti. Ed il maître viene fuori nello stesso modo, anche se più approfondito grazie ai passaggi dedicati a lui all'inizio.
E ovviamente, nei loro discorsi, esce fuori anche Émilien. Non sappiamo molto di lui, ma quello che sappiamo è un ritratto abbastanza a tutto tondo: un pover'uomo che, dopo la guerra, ha fatto fortuna in cucina, ma non è riuscito a sopportare il peso del suo passato. Il commissario ne da una descrizione avvincente e accattivante, e ti complimento per averlo portato fuori in questo modo.
E ora, andiamo al protagonista. Riconosco l'archetipo del detective silenzioso e osservatore, e trovo che gli stia molto bene. Lo riconosco anche nell'uomo che ha perso una persona per lui cara e fa di tutto per ritrovarla. Quello in cui non lo rivedo è quando avviene il cambio fra le due visioni di lui che ci hai dato, al tavolo col commissario.
Per come l'avevi mostrato fino ad allora, la sua reazione al fatto che le sue indagini s'erano conclusa con un pugno di mosche è stata troppo emotiva, secondo me. Non dico che non avrebbe dovuto mostrare una reazione, ma a mio parere sarebbe dovuto essere un po' più contenuta, almeno all'inizio del discorso. Invece, lì per lì l'ho trovato un po' troppo preso. È stata una transazione un po' sofferta, ma a mio parere solo una transazione: per il resto, ho trovato che fosse adatto a entrambi i ruoli che ha ricoperto, soprattutto grazie alla sua assertività. E beh, sono stata molto soddisfatta quando ho scoperto il lato nascosto di quel personaggio!
Gradimento personale: 5/5  
Di solito detesto di tutto cuore i gialli che finiscono col non avere un colpevole. Ma c'è stato qualcosa, in questa storia, che mi ha catturato: sarà stata la progressione della trama, lo scoprire perché Maximilien indagava sulla morte del fratello, o tutte le ricette che, da golosa quale sono, mi hanno distratta, ma l'ho apprezzata molto. La fine in particolare: a volte, il meglio non basta, a volte tutte le energie che impieghi su un caso non aiutano a cambiare il passato. C'è un'aria malinconica in tutta la storia, qualcosa sostenuto dallo stile, che appoggia molto bene il messaggio e che sottolinea molto bene la conclusione. In breve, l'ho amata.
Titolo&introduzione: 2,5/3  
Ho trovato il titolo particolarmente adatto alla storia. Non solo perché è in francese, riflettendo l'ambientazione, ma comunque di facile comprensione in italiano, ma anche con un doppio significato. "Nessun mistero in cucina" l'ho trovato riferito sia ai piatti che preparano che alla fine di Émilien. E certo, in alcuni casi un titolo che anticipa la fine non è d'aiuto, ma trovo che in questo caso, grazie al diverso linguaggio in cui è scritto e al doppio significato, il tutto rimanga abbastanza misterioso.
L'introduzione va dritta al punto. Spiega la situazione, introduce un pochino di mistero con "l'uomo", invece di dire chiaramente chi è, fa bene il suo lavoro ma non penso che si distingua molto da altre introduzioni che ho letto, e per questo non credo ci sia abbastanza mistero per far avvicinare casualmente un lettore. Fa un buon lavoro, ma nulla che la risalti.
Bonus: 4/4 
Genere: L'indagine è la motivazione principale del protagonista. Certo, alla fine non c'era nessun omicidio da risolvere, ma non è una cosa inconsueta nei gialli, quindi te lo conto.
Citazione: La frase è una delle ultime inserite nel testo. In questo modo, le è stata data parecchio importanza, e in un modo non forzato.
Ambientazione: Parigi si percepisce molto nelle tue descrizioni, specialmente con i nomi delle vie e i luoghi stessi. Il periodo esatto non viene fuori, ma non c'è nulla che lo contraddica.
Obbligo: Buona parte della storia ruota attorno alla buona cucina, e alla bontà dei piatti, che sono i "piccoli piaceri" di Émilien.
Totale: 43,4/47 
[Modificato da Claire roxy 13/12/2019 12:10]

OFFLINE
Post: 731
Giudice*****
13/12/2019 12:11
 
Quota

Prima classificata:
"Nebbia come inchiostro", di Blackjessamine


Grammatica e stile: 15/15  
Non ho trovato alcun errore né nulla da suggerirti. Questo perché lo stile di questa storia è uno dei suoi punti di forza: hai preso il lirico, la poesia, e l'hai trasferita direttamente nella prosa, provando a mediare fra le due. Il risultato è un testo ermetico in alcuni punti ma affascinante proprio per questo, pieno d'immagini e metafore che fanno volare la fantasia e pervaso da certi temi ricorrenti che spuntano e s'intrecciano in tutto il racconto, proprio come in una poesia classica. A ciò s'aggiunge il lessico, classicheggiante con alcune parole e il loro modo di scriverle, ma non per questo astruso: la tua storia scorre benissimo, e non c'è stato mai un punto in cui mi sono trovata in dubbio su cosa dicesse una parola, anche se non la conoscevo: il suono mi era più che sufficiente.
Trama: 10/10  
Questo è un punteggio che ho trovato difficile valutare. Teoricamente parlando, la storia sono le riflessioni della protagonista sulla sua vita, con punti di riferimento molto comuni per chi passa su EFP (la scrittura, il luogo di nascita, l'amore) ma sono più uno strumento per parlare della protagonista che il focus dell'attenzione vera e propria. D'altro canto, la tua storia NON è incentrata sulla trama, ma sull'esprimere sentimenti come in poetica, a cui non sempre serve una trama. Per come stanno le cose, quindi, direi che la trama è il punto meno approfondito, ma per il genere che hai scelto di scrivere va benissimo così.
Caratterizzazione personaggi e loro coerenza: 9/10  
L'unico personaggio presente in tutta la storia è quello della protagonista. Altra gente appare (il bambino, l'uomo che l'ha abbandonata) ma rimane in sottofondo, pertanto mi concentrerò solo su di lei. Alcune sue caratteristiche vengono fuori subito (ama scrivere, è una persona sensibile e romantica, nel senso platonico del termine) e rimangono per tutta la durata della storia, evolvendosi un pochino ma rimanendo sempre riconoscibili. Queste, però, sono solo una piccola somma delle sue, e per la maggior parte questa ragazza rimane avvolta nel mistero. Ad esempio, non viene dato molto spazio alla sua descrizione fisica, e quel poco che sappiamo è molto fumoso. Comprendo che per far funzionare questo tipo di testo ci voglia un certo grado di indefinitezza (nessun poeta interrompe la poesia per descriversi), e non ti sto dicendo di modificarlo totalmente: solo che, dovendo tenere lo stesso standard per tutte le storie, in questo caso la protagonista ne esce meno bene.
Gradimento personale: 5/5  
Naturalmente, come potrai ben capire, ho odiato la storia- naaah, non so fare le battute. Ammetto che per leggerla bisogna essere dell'umore giusto, ma questo non si può far ricadere sull'autore. E, quando si è dell'umore giusto, si trova un ottimo pezzo introspettivo, che ti ammalia con la sua scrittura e riesce a raggiungere un grado d'intimità perfetto per questo tipo di racconto. Come non amarla?
Titolo&introduzione: 2,5/3  
Il titolo lo trovo perfetto: è una di quelle immagini che appare nel testo e serve a riassumere quello di cui si parlerà dando anche un'idea dello stile. In più, è corto e dritto al punto, qualità utili ad un titolo!
Per quanto riguarda l'introduzione, la citazione la trovo molto appropriata, sia nello spiegare gli argomenti di cui si andrà a trattare sia nello stile, ma che quindi replica un po' il titolo senza aggiungere troppo. Per me, era un'occasione per approfondire, magari inserendo anche un pochino di testo accanto alla citazione, anche perché a mio parere mettere solo una frase del testo come introduzione non fa esattamente risplendere una storia.
Bonus: 3/4 
Genere: Il lirico è presente in tutta la storia, non solo nella descrizione dei paesaggi esteriori ma anche di quelli interiori, ovvero le metafore emotive della protagonista, il che è un'ottima aggiunta.
Citazione: Non usata
Ambientazione: Il borgo sul mare al tramonto è uno dei tanti luoghi che riecheggia nella storia. Teoricamente appare per poco, quindi il suo punteggio dovrebbe essere basso, ma molti suoi elementi (nebbia, mare, luce/tramonto) riecheggiano molto nel testo, ed essendo questo lirico lo considero un buon modo di introdurre l'ambientazione.
Obbligo: Sebbene sia vero che il riferimento è a un mito e non a un classico vero e proprio, la mia idea era che, con l'inclusione di quest'obbliogo, si dovesse richiamare la classicità, cosa che è avvenuta, quindi punteggio pieno. In più, esistono molte versioni di questo mito, alcune anche in opere classiche (Le metamorfosi di Ovidio, ad esempio). Solo una cosa: mi sai citare la fonte per Arianna impiccata col filo? Pare molto interessante, ma non ho trovato nulla da nessuna parte...
Totale: 45,5/47 

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