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21/06/2019 12:11 | |
Mauro Boselli & Laura Zuccheri Come ogni anno in questo periodo esce il Texone che, almeno all'inizio, vedevo come un'uscita speciale come il nome, mentre oggi che sono più le pubblicazioni extra un po' ha perso il suo fascino.
Resta l'interesse per osservare in azione l'artista di turno, specie se mai visto prima all'opera.
In questa occasione un motivo di curiosità aggiuntiva era dato dal fatto che per la prima volta ai disegni è stata chiamata una fumettista e quindi una bella novità. Ok che già c'è stato l'esordio della Contu alla sceneggiatura l'anno scorso, ma si è trattato solo di un assaggio e non di qualcosa di corposo come in questo caso.
Fatta questa premessa mi sembra giusto partire da lei. Laura si è ispirata, direi senza alcun dubbio, al Tex ticciano. Non è una novità che i nuovi autori seguano le orme del maestro, però da una donna mi sarei aspettato più coraggio.
Tranne che per il viso di Tex che non sempre mi sembra le sia venuto come doveva, per il resto devo dire che se l'è cavata piuttosto bene e non mi dispiacerà rivederla in futuro. La ragazza ha la stoffa ed è tagliata per il west, gli manca solo un po' d'esperienza.
In quanto alla storia in se, tutto sommato stavolta, con l'avvertenza che più che un racconto di Tex è un racconto che vede la partecipazione in qualità di guest star di Aquila della Notte e Kit Carson, Boselli non mi è dispiaciuto.
Non sono mancate le solite bosellate stile coltellata al cuore del texano di turno Testo nascosto - clicca qui es. il malrovescio dato da Carson ad una donna (almeno stavolta mi stava sulle scatole), il nuovo Tex che non riesce più ad insegnare le buone maniere anche alle mezze calzette, ecc,
e le cazzate politicamente corrette tipo Testo nascosto - clicca qui uomo di colore per indicare un ragazzo afroamericano
e soprattuttto la senzazione che i nostri eroi non riescano ad andare più in là dei preliminari, che faranno anche piacere ma alla fine bisogna pur arrivare al dunque e il dunque dovrebbe essere qualche bellla ammazzatina (detta alla Montalbano) e qualche osso frantumato. Invece ciccia. Ormai fanno tutto gli altri...
Ho trovato inoltre poco chiare, davvero poco chiare, le motivazioni del cattivo numero uno, che per quanto spiegate per filo e per segno, sia mai che noi lettori non ci arriviamo da soli, mi sembrano per nulla convincenti Testo nascosto - clicca qui e non ho capito, forse per mia colpa, come diavolo abbia intuito che alcuni sopravvissuti sapessero del famigerato tesoro dei cd. cowboy.
Per fortuna Tex non è un giallo e posso anche soprassedere su questo elemento.
Invece per una volta l'inserimento di fatti storici reali non mi ha infastidito particolarmente. Doc Holiday non è stato reso antipatico come quasi tutti i personaggi boselliani e anche se ha rubato la scena non mi è dispiaciuto. Chi mi è piaciuta invece e Kate Elder, Tipa tosta e capace di tenere testa a quel volpone di Carson. Peccato che poi sia stata quasi sempre assieme all'altro pard, perché finalmente ho letto dei battibecchi più che accettabili scritti da Boselli, che notoriamente non è un fulmine in questo campo.
In quanto al racconto, come si puo immaginare, si riallaccia alle celebri vicende del duello all'OK corral, tanto mitico che persino in Ster Trek è stato rievocato.
Non mi sono annoiato nonostante la poca azione e gli eccessivi baloon e alla fine mi posso dichiarare moderatamente soddisfatto. Forse avrei sfrondato la solita accozzagia di personaggi e avrei fatto fare qualcosa di più notevole ai nemici.
Ma soprattutto avrei messo molto più al centro il titolare della testata e il suo pard, ma questo da chiedere all'attuale curatore è forse troppo.
Un sei e mezzo alla storia e un sette pieno alla Zuccheri.
Ormai credo sia il massimo che si possa chiedere e ottenere dall'attuale gestione... [Modificato da BertAdams 21/06/2019 12:21] |
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22/06/2019 19:37 | |
Appena finito di leggere.
Molto sinteticamente: la storia c'è, perché Boselli è ancora un vulcano di idee e mette un mucchio di carne al fuoco (anche troppa); i dialoghi sono mediamente da spararsi, anche se ogni tanto qualche guizzo gli scappa (ma sempre più di rado); Tex e Carson comprimari, come ha già ben detto Bert, con alcune scene alle quali non riuscirò mai ad abituarmi.
Mi riferisco ovviamente a quanto Bert ha già evidenziato sotto il pietoso schermo dello spoiler, ma non solo.
Infatti, benché concordi con la gran parte della sua analisi, non riesco a esserlo quando parla con ammirazione dei battibecchi tra Kate e Carson.
Che Boselli volesse introdurre un personaggio femminile capace di tenergli testa è ovvio e non avrei niente in contrario. Solo che, per non fare disastri, richiederebbe una sensibilità che Boselli non ha, o per lo meno non ha più. E infatti Carson ci fa la figura del perfetto stronzo.
Testo nascosto - clicca qui Chiedo venia per eventuali imprecisioni. Non posso controllare l'albo che in questo momento è tra le mani della consorte, ma il comportamento di Carson nei confronti di Kate durante il loro primo incontro è inqualificabile. Vecchio gentiluomo? La tratta come un cane, e poco importa che lei abbia cercato di affettarlo. Era ubriaca e furiosa per essere stata abbandonata, ma pure se non lo fosse stata il Carson che conosco io non avrebbe mai e poi mai usato quei modi da villano. "Svitata", "Togliti quella sudicia biancheria", "Non la toccherei nemmeno con una lancia Cheyenne". Ma vogliamo scherzare?! Giuro che nessuno era riuscito a farmi stare tanto sui coglioni Kit Carson come Boselli in questa storia.
D'altronde, il solo fatto che in seguito Kate pensi che Carson sia uno al quale le donne stanno sulle palle "se gli rispondono per le rime", e che debba essere Tex a cercare di convincerla del contrario, la dice lunga su quanto Boselli abbia voluto trasformare il vecchio cammello in un pezzo di m... Quando meno, la dice lunga sul suo modo di intendere un "vecchio gentiluomo" del West.
Che poi, ceffone a parte, anche con la bionda si comporta abbastanza male. Se volete vedere il vero Carson che tratta con una letale dark lady, andate a rileggervi "Il grande intrigo" nel faccia a faccia tra lui, Kit e Myra Solano. E pure lì sfodera la pistola, ma le due scene confrontate sono come il giorno e la notte. Vabbé, altro carisma, altro tutto, come direbbe un vecchio forumista di TWO.
Tra le scene del menga ci metterei poi anche Kate che sfotte Tex che consegna il cinturone quando va al carcere di Yuma. Frega cazzi che sia realistica e che non poteva essere altrimenti. Si tratta di una stilettata chiarissima che Bert, Myra e Vince capiranno fin troppo bene.
Concordo con Bert che Doc ne esce bene e forse, sul serio, è uno dei pochi personaggi storici boselliani che non fa a pugni (metaforicamente) con Tex. Però, anche qui, mi resta la sgradevole sensazione che Boselli usi Tex per rifare la sua personale Storia del West.
Una volta dicevano di Berlusconi che, se avesse avuto le tette, avrebbe fatto anche l'annunciatrice.
Trovo che sia una definizione perfetta per l'attuale curatore di Tex, che usa surretiziamente il personaggio di Gianluigi Bonelli per rifare Gino d'Antonio.
Tutta la ricostruzione dell'OK Corral e i flash back sulla vendetta dei fratelli Earp prendono pagine e pagine, e chi conosce la Storia del West dantoniana ritroverà fatti e personaggi ben noti.
Ma questo non è il punto. Il punto è che la celeberrima sfida all'OK Corral viene derubricata a episodio marginale, mentre secondo Boselli
Testo nascosto - clicca qui i veri antagonisti sono questi "Cowboys".
Insomma, ci voleva Lui, profondissimo conoscitore della storia del vecchio West, per illuminarci e rivelarci finalmente come sono andate le cose. Altro che OK Corral!
Ecco, questa sensazione di fastidio non sono riuscita a scacciarla e mi ha accompagnato per tutto l'albo.
A me la Zuccheri è piaciuta. Ok, si è rifatta a Ticci, ma è stata tra le poche che lo ha fatto bene senza sembrare una copia sbiadita e vivaddio che si è ispirata a lui. Quando vedo le brutte copie di Civitelli o di Villa mi prende la malinconia.
Ora è passata alla serie regolare e la sua prossima storia sarà di Ruju, con un abbastanza raro terzetto Tex-Carson-Kit, che sono sinceramente curioso di leggere.
Il Texone alla fine va letto, non fosse che per i bei disegni. I dialoghi sono una palla, ma se non siete troppo sensibili ai tradimenti caratteriali perpetrati dal Curator Supremo potrebbe pure non dispiacervi troppo. [Modificato da Bill Pelton 22/06/2019 19:45]
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"Nel caso attuale, la giustizia la faremo a modo nostro, usando i mezzi che crederemo più opportuni, e quando saremo riusciti a identificare e smascherare i furbacchioni che hanno messo in piedi questa sporca storia, vi garantisco che ci sarà gran festa all'inferno!" |
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22/06/2019 19:42 | |
A proposito del politicamente corretto... ...d'accordissimo con Bert, con l'aggravante di una correttezza a corrente alternata.
Infatti i nostri alternano tranquillamente "di colore" e "negro" senza apparente logica.
Per inciso, nel contesto delle storie di Tex e per la storia del personaggio, "negro" non è assolutamente da intendersi in senso offensivo e non ci sarebbe niente di male a usarlo.
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"Nel caso attuale, la giustizia la faremo a modo nostro, usando i mezzi che crederemo più opportuni, e quando saremo riusciti a identificare e smascherare i furbacchioni che hanno messo in piedi questa sporca storia, vi garantisco che ci sarà gran festa all'inferno!" |
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22/06/2019 20:44 | |
In effetti rileggendoti mi sa che mi sono sbagliato.... il virus bosellianum mi sta contaminando 😆 |
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23/06/2019 10:24 | |
Altro che No-VAX! Qui occorrono vaccini potentissimi!
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"Nel caso attuale, la giustizia la faremo a modo nostro, usando i mezzi che crederemo più opportuni, e quando saremo riusciti a identificare e smascherare i furbacchioni che hanno messo in piedi questa sporca storia, vi garantisco che ci sarà gran festa all'inferno!" |
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23/06/2019 11:12 | |
Anche con quest'albo ho fatto fatica ad arrivare alla fine, come successo per "Il Colonnello Mano Cattiva" e diverse altre storie di Tex nelle quali si è voluta inserire a forza la Storia.
Come già detto, non provo grande interesse per queste vicende che vedono protagonista uno o più personaggi, storici e non, che evidentemente il Curatore trova più interessanti dei Nostri.
Direi anzi che vi è una cura direttamente proporzionale all'interesse dimostrato. Cosicché Doc Holliday ci fa una bella figura, venendo mostrato come un eroe tragico dal destino segnato, e non sembrano nemmeno troppo delle carogne i famigerati "Cowboys", che Tex e Carson si limitano a carezzare con poche sventole e qualche proiettile, non mancando di mostrare/fingere "piacere" all'incontro con Johnny Ringo.
Per contro, Tex è sempre più un Dampyr chiacchierone, stavolta un po' più in versione Nero Wolfe. Le pistole non gli servono a molto, tanto che, come ha fatto notare il banchiere,
Testo nascosto - clicca qui si fa "levare le pistole" al carcere di Yuma, giustificando il regolamento (il regolamento!!! Tex!!!), in più se le fa levare davanti a una donna, come messo in evidenza dalla stessa Kate. Può essere che successivamente a Tex sia bruciata la figura fatta, tanto che rifila un "Piantala di sputare idiozie!" alla stessa Kate. Gran bell'esempio di "gentiluomo", tanto più con una donna che il ranger conosce da 10 minuti (ma ormai si diventa "companeros" in men che non si dica e ci si dà pure del tu).
Non ho contato le volte in cui i personaggi si definiscono "gentiluomini", "gentiluomini del sud" o "vecchi gentiluomini". Forse un numero superiore a tutte le pagine in cui si vedono camere da letto, occupate da questo o quell'altra, un vero record sulle pagine di Tex. 😎
Il termine "galantuomo" o "gentiluomo" ha un significato ben preciso, nell'ambito della saga texiana. E io, qui, di gentiluomini non ne ho visti.
Il banchiere ha già detto tutto in merito. Aggiungo solo che, a mio parere, il gentiluomo in perfetto stile boselliano è quello ritratto a pag. 164-165, ossia
Testo nascosto - clicca qui Kit Carson, che non solo dà un manrovescio ad Helen, ma che immediatamente prima, per disarmarla, le tira i capelli. Poi, nell'ufficio dello sceriffo, dichiara candidamente che non poteva "infierire su quel bel musetto, anche se nasconde un'anima nera... Il gentiluomo che c'è in me non lo permetterebbe..."
Dei personaggi femminili non so che dire, salvo che non c'entrano nulla con la saga di Tex a motivo di continui riferimenti sessuali nel portamento, nei modi, negli abiti, nella professione di quasi tutte le protagoniste femminili, riferimenti che si riflettono nei dialoghi con i protagonisti maschili Testo nascosto - clicca qui (tanto che Carson dice a Kate che non la vorrebbe "toccare neanche all'estremità di una lancia Cheyenne" e ad Helen che preferirebbe "fare all'amore con una puzzola"
Non sono certo un problema questi elementi, ma con Tex non c'entrano un accidente, e me ne infischio se sono "realistici" o c'è di mezzo la Storia. 🤬
La Zuccheri è piaciuta anche a me: disegni caldi, molto ben curati, paesaggi e interni spettacolari, molto belle le sue donne. Ci sono diverse incertezze sul visto di Carson, e ancor più su quello di Tex, ma nel complesso direi che l'esordio della disegnatrice bolognese è veramente pregevole.
Ultimi due appunti: la copertina è dedicata a Doc, con Tex alle spalle e, come accade sempre più spesso negli albi fuori serie, figura anche una donna. Pure la quarta di copertina è dedicata ad altri, ossia ai quattro dell'OK Corral.
Inoltre credo che questo sia il primo Texone in cui si fa esplicitamente riferimento ad un seguito.
Chissà se i cosiddetti "gentiluomini" sapranno fare di meglio di quanto visto qui. [Modificato da Myra Solano 23/06/2019 11:17]
"Non fare quella faccia contrita! Con me non attacca!" |
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24/06/2019 21:24 | |
Oooh, finalmente è uscito (ma dovrò aspettare il mio ritorno a casa il mese prossimo, per leggerlo). Non aspettavo così un texone dai tempi del buon Enrico. Lauretta è una dei migliori talenti di linea chiara in circolazione, ovviamente il mio interesse è relativo alla sua prova e spero di non dover addormentarmi troppe volte prima di arrivare a fine storia. |
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08/07/2019 05:30 | |
In sintesi: una storia inutile; disegni eccellenti, completamente sprecati.
V.
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