Caro VVRL,
Barnabino, chissà come mai il racconto del diluvio su tutta la terra, la possibilità di far entrare sull'arca tutti gli animali del mondo compresi i canguri australiani e gli orsi polari, non sono racconti poetici ma letterali. Stranamente solo le finestre del cielo, che si aprono per far piovere, assumono un carattere metaforico poetico. Chissà come mai....
Perché restando alla logica del testo lì abbiamo una
descrizione narrativa che ci permette di leggere
nel testo la storia di Noè. E' evidente che il testo vuole raccontarci quello che, secondo l'agiografo, accadde davvero in quella circostanza. Al contrario quando usa l'espressione "si aprirono le cateratte dei cieli" sta solo usando un'espressione gergale per indicare la potenza e portata con le quali caddero (realmente) le acque,
la loro forza e quantità era paragonabile a quella provocata dall'apertura delle dighe sui fiumi che certamente Mosè conosceva, tutto qui, ma senza alcun intento "scientifico" sul fenomeno delal pioggia che semmai altrove è messo in relazione con le nuvole e non le arruboth.
Shaom
--------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
FORUM TESTIMONI DI GEOVA