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Pagelle Atalanta-Lazio 0-2 (Finale Coppa Italia)

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2019 23:58
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16/05/2019 19:39
 
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Pagelle Atalanta-Lazio 0-2 (Finale Coppa Italia)
STRAKOSHA 6,5 - Fortunato sui legni, bravo a tenere un paio di palloni antipatici.
LUIZ FELIPE 7 - Dal salvataggio sulla linea alle molte scivolate la sua è una prova maiuscola, con cui dimostra di aver meritato la maglia da titolare.
ACERBI 6,5 - Qualche sbavatura qua e là, ma nel complesso è molto solido nell’arginare Zapata.
BASTOS 4,5 - Male dall’inizio, con molti disimpegni sbagliati e un cartellino giallo. Poi viene graziato da Banti e Var: c’era rigore più espulsione, ci avrebbe fatto perdere la partita.
MARUSIC 5,5 - Molto bene la corsa, molto male le giocate col pallone, alcune sono state addirittura imbarazzanti. Ha lottato, gliene va dato atto, ma non ce la faccio ad arrivare alla sufficienza.
PAROLO 6 - Di giocate pulite non me ne ricordo, ma - da vecchio lupo di mare - nella tonnara di metà campo non si tira indietro.
LEIVA 7,5 - Gigantesco, di una categoria differente rispetto a quasi tutti gli altri giocatori in campo. Tiene insieme la Lazio rattrappita del primo tempo, la mantiene a galla quando rischia di affondare nella ripresa, poi batte il corner del primo gol e finisce dominando. Il migliore in campo.
LUIS ALBERTO 5,5 - Malissimo da fermo, non molto meglio in movimento. Generoso, quello almeno sì, ma da lui ci si aspetta qualità.
LULIC 6 - Senza infamia e senza lode. Non gli riescono le giocate ma compensa con una buonissima presenza agonistica. Un po’ come Parolo.
CORREA 7 - Nel primo tempo non gli riesce quasi nulla, nel secondo migliora ma alla fine il voto se lo guadagna col capolavoro del secondo gol. Rete decisiva in semi e rete in finale, ha lasciato il segno su questo trofeo.
IMMOBILE 5 - Desolante. Inzaghi lo toglie per disperazione dopo un’ora di nulla. In realtà dopo due mesi di nulla. Chissà che gli succede, probabilmente ha qualche problema fisico. Comunque non credevo che avremmo potuto vincerla senza di lui.


RADU 6 - Prezioso perché col suo sinistro migliora un po’ la costruzione sul lato difensivo sinistro. Sono contento che quest’altra coppa l’abbia vinta da protagonista e non da spettatore.

CAICEDO 6,5 - Non fa cose trascendentali ma il suo ingresso ristabilisce la parità numerica e cambia la partita. Altra prestazione importante di una stagione in cui si è guadagnato la mia stima che non aveva.

MILINKOVIC 8 - Quando è entrato ho detto che aveva un quarto d’ora per giustificare la decisione di confermarlo, una decisione che ha orientato tutto il mercato e di conseguenza la stagione e pure il futuro. Ho passato un anno a dire che tenerlo è stato un errore, ma avevo anche preavvisato che se avesse deciso la finale mi sarei rimangiato tutto. E lo faccio, lo faccio volentieri. È la mia sconfitta più bella.
Se avessimo venduto Milinkovic e reinvestito bene i soldi avremmo ora una squadra con più futuro, avremmo avuto magari 3-4 bei prospetti affamati e magari avremmo pure acciuffato un posto in Champions. Nella migliore delle ipotesi, ovviamente, ma voglio fare apposta la migliore. Per dire che non cambierei la qualificazione in Champions e una squadra con più futuro con un trofeo. Il trofeo è sempre un punto d’arrivo, Champions volant coppae manent. Il trofeo cambia volto alla stagione della Lazio e a quella di Milinkovic. L’anno scorso giocavamo bene, avevamo più giocatori e più sogni di qualità, ma alla fine siamo rimasti con un pugno di mosche: una stagione romanista. Quest’anno avevamo una squadra mediamente vecchia e logora, corta nella rosa, per lunghi tratti mediocre nel gioco, costretta dalle sue poche risorse a compiere delle scelte puntando su poche partite. Hanno scelto le partite giuste e abbiamo vinto, abbiamo vinto ancora, brutti sporchi e cattivi ma vincenti: una stagione laziale. Stagione per me assolutamente migliore della precedente, perché alla fine conta il Panini, e conta l’umore che ti lascia per tutta l’estate e conta pure quella che dall’altra parte fa o non fa la Roma.
Quindi per me è stata la riabilitazione del Patata Milinkovic, in piena regola. E la demolizione plastica delle mie teorie che restano valide in teoria ma devono inchinarsi alla pratica di una bacheca che si riapre, di una nuova finale di Supercoppa che si profila all’orizzonte. Vincere è sempre difficile, faticano a farlo squadre molto più attrezzate della Lazio. Faticano le milanesi, faticano le napoletane, a parte la Juve (in Italia) faticano tutte. Noi siamo quelli che dopo la Juve hanno vinto di più dal Triplete dell’Inter in poi. Sono 9 anni. Nove anni in cui abbiamo vinto più delle milanesi e delle napoletane. Non perdiamo mai lo stupore, ieri dopo il fischio finale la festa è stata un po’ tiepida, e invece bisogna festeggiare tanto perché ogni titolo di questa Lazio postcragnottiana è un miracolo, non c’è nulla di scontato né di minore. Sono vittorie, ovvero il fine ultimo di me tifoso. Milinkovic mi ha regalato una vittoria e solo per questo la sua conferma acquista senso e la sua stagione si rivaluta. Nell’incoerenza, spero di essere stato coerente.

INZAGHI 7 - Se non sbaglio è appena diventato il terzo allenatore più vincente della Lazio dopo Eriksson e Maestrelli. Si giocava tutto, forse la stessa panchina. Col senno di poi ha sbagliato solo a insistere su Immobile ma era impossibile non farlo. Bastos l’avrei fatto partire titolare anch’io ma è stato lucidissimo a toglierlo per tempo. Forse ha tardato un po’ coi cambi nella ripresa (a un certo punto eravamo in balia dell’Atalanta), di sicuro abbiamo giocato molto male e abbiamo avuto molta fortuna. Ma ce l’abbiamo messa tutta e l’abbiamo portata a casa, e io francamente non posso pretendere di più. Dopo le prime due finali perse con la Juve iniziavamo a chiederci dove fosse la differenza con Pioli. Dopo le ultime due direi che l’abbiamo capito. E ora pensiamoci bene prima di metterci in mano al primo De Zerbi...

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16/05/2019 20:58
 
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in realtà sei piu coerente di quello che sembra, perchè se è vero che hai sempre detto che sms andava ceduto è anche vero che hai sempre valutato piu una coppa che il quarto posto. quindi disamina inattaccabile. l'unica cosa su cui non sono d'accordo (ma sono ipotesi impossibili da provare) è che avremmo avuto piu probabilità di arrivare quarti coi nuovi innesti ma senza sms. ecco questo dipende dal fatto che li azzecchi gli innesti, quindi il confronto andrebbe fatto con una lazio ipotetica che tiene sms ma azzecca berisha e durmisi, sennò è troppo facile.

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17/05/2019 15:50
 
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Strakosha 6,5 – Fortunato sul palo, ma non sarebbe stato di certo un errore. Sul resto è bravo, bloccando un paio di palloni non banalissimi.

Acerbi 6,5 – Comincia sbagliando più di un disimpegno, cresce col passare dei minuti fino a giganteggiare quando l’Atalanta finisce la benzina.

Bastos 4,5 – Sarebbe stata una partita strapersa dopo un quarto di gara. Ha avuto una fortuna epocale, che ricorderemo nei decenni. Anche l’ammonizione era stata una sua leggerezza: fallo che non serviva.

Luiz Felipe 7 – Il migliore in campo, considerando tutto l’arco della partita. Non lo avrei messo titolare, sbagliando. Si è guadagnato la mia stima con una grande prova di maturità e di concentrazione.

Marusic 5 – Fa un ottimo recupero difensivo dopo pochissimi minuti, poi solo giocate di un livello tecnico sempre più povero. Corre e lotta ma ci mancava solo che non lo facesse.

Lulic 6 – Sufficienza strappata più per la presenza fisica che per le giocate, per le quali, tra l’altro, non era aria.

Lucas Leiva 7,5 – Protagonista come lo fu un anno e mezzo fa in Supercoppa, mostrando tutta la differenza che passava e che passa tra lui e il pur valente Lucas Biglia per questa tipologia di partite, nelle quali sa calarsi in un modo a dir poco impressionante. Con Luiz Felipe, l’unico a salvarsi anche nel mediocrissimo primo tempo. E il suo è un angolo battuto magnificamente.

Parolo 6 – Primo tempo in cui non ricordo un solo pallone toccato. Nella ripresa, entra nella battaglia e la combatte da solito guerriero.

Luis Alberto 5,5 – Partita identica a quella di campionato. Impegno, volontà, ricerca del pallone un po’ in tutte le parti di campo, ma non una giocata degna che sia una. Però, quando ha avuto la palla tra i piedi, almeno non l’ha persa, a differenza di Immobile e Correa (dei primi 70 minuti). Sorvolo sugli angoli, battuti in modo indecente, tutti.

Immobile 4,5 – Ho incrociato la parola “nocivo” per la prima volta nella mia vita quando avevo 12 anni e un tifoso intervenne a “Goal di Notte” e così definì Dezotti. Ecco, Ciro non è più ininfluente come un mese fa ma è diventato nocivo. Salvifica la sua uscita, che ci ha consentito di giocare in 11. Veramente troppo giù e a questo punto inutile indagare sui motivi. Una bella vacanza e poi sul mercato. Oppure resta rimotivato con un grande prospetto a tallonarlo. Sempre GRAZIE CIRO, in ogni caso. C'è tanto di lui in questa Coppa, si pensi solo ai supplementari di Inter-Lazio.

Correa 7 – Tutto il voto in quella galoppata finale che chiude il match e in un paio di giocate discrete fatte pochissimo prima del vantaggio.


Radu 6,5 – Era giusto che giocasse almeno un pezzo di partita, ne ha giocata un’ora. E lo ha fatto bene, come molto spesso gli è capitato in questi ultimi 3 anni.

Milinkovic-Savic 7,5 – Man of the match con la sua bellissima incornata. Avevo profetizzato una gara decisa da un calcio d’angolo. È andata proprio così. Come Nedved al Villa Park. Un gol storico in una stagione orribile. E questo significa molto, nel calcio. Lo stigma del fenomeno riprende forma?

Caicedo 6,5 – Male nei primissimi minuti, poi è un sensibile crescendo fino alle efficacissimi giocate finali. Decisivo.


Inzaghi 7 – Andrei cauto a parlare di partita tatticamente perfetta. La Lazio è stata fortunata ed è andata a prendersi questa Coppa per un concorso di fattori. Sicuramente è stato scaltro e chirurgico nei cambi ma la vittoria mi è sembrata davvero più figlia del destino che della bravura. Inzaghi vince il trofeo più importante (dei 2 vinti) nell’anno in cui la Lazio lo avrebbe meritato di meno e nell’anno in cui ha giocato obiettivamente peggio, nell’insieme. Perché pure lo scorso anno da febbraio in poi non è che ci siamo stropicciati gli occhi.
Ma la sua forza e la sua bravura sono state quelle di mettere tutte le fiche su questa competizione, pensando fosse l'unica cosa possibile da farsi o almeno la più giusta. E la storia gli ha dato ragione.

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17/05/2019 23:58
 
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Strakosha 6.5: Nella ripresa un buon intervento su tiro da fuori di Castagne e un'uscita bassa abbastanza decisiva su Zapata smarcato dal tacco di Ilicic
Luiz Felipe 7.5: Gioca la partita perfetta, aiutando su Zapata, andando deciso sui tackle ma coi tempi giusti, e salvando il risultato nella quadruplice occasione atalantina
Acerbi 6.5: Zapata produce solo un paio di colpi di testa, la sfida la vince lui
Bastos 4.5: Prende un giallo per un intervento eccessivo e prematuro, poi ne meriterebbe un altro con rigore annesso: Banti lo grazia, Inzaghi no
Marusic 5.5: Bene un recupero all'inizio su Gomez, ma poi la prestazione è tecnicamente troppo al di sotto di uno standard accettabile
Parolo 6.5: Bravo sia a rintuzzare che a partecipare al gioco con sponde rapide. Deciso nei duelli, è sempre sul pezzo fino al 97'
Leiva 8.5: Partita illegale, da solo tiene la Lazio al livello dell'Atalanta anticipando tutti e donando tranquillità nella gestione. Non contento, al primo corner fa pure l'assist vincente
Luis Alberto 6: Male sui piazzati, in partita fa più in copertura su Ilicic che non in fase offensiva. Bella un'imbeccata per Correa recuperato all'ultimo da Palomino, suo anche un corner per Acerbi
Lulic 6.5: Con Alberto si lavora Ilici ai fianchi, prendendo anche un giallo nel primo tempo. Un buon cross per la testa di Leiva, poi nella ripresa guadagna sull'asse con Milinkovic il corner dell'1-0
Correa 7.5: In campo per tutto il match con la testa e anche con le gambe, ogni traccia di ripartenza e pericolosità passa dai piedi. Prende il giallo di Masiello e quello di Freuler, cincischia sul possibile vantaggio ma poi - dopo un tiro su Gollini - trova il gol che chiude la finale ed è un gol superbo
Immobile 5: Non si vede quasi mai, a parte per qualche errore in manovra e nell'unico pallone buono per tirare. Giusto, e salvifico, il cambio
Radu 6.5: Entra subito in partita, non soffre mai e accorcia sempre bene
Caicedo 6.5: Cambia l'inerzia del match entrando e consentendo alla Lazio di tenere la palla più su. Ci prova in azione solitaria, poi un suo disimpegno diventa l'assist per il 2-0 di Correa, che gia poco prima aveva messo davanti a Gollini con un bel triangolo
Milinkovic-Savic 8: L'uomo della Provvidenza costruisce l'attacco che porta al corner su cui va a svettare, imperioso
Inzaghi 7.5: Conosce la Lazio meglio di chiunque, sa anche con esattezza che partita lo aspetta. Le sue scelte di formazione e cambi lo premiano, prendendo il secondo trofeo su due con un subentrato, al termine di una gara in cui ha rischiato pochissimo contro il migliore attacco del campionato e ha sfruttato al massimo le caratteristiche dei suoi soldati

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Pagelle Lazio-Atalanta 3-3 (2 messaggi, agg.: 19/10/2019 20:07)

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