Caro Roberto,
Quest'impostazione è corretta,ma il fatto di essere testimone di Geova no significa essere membri di un'organizzazione che dice di essere guidata da Dio
Beh, dovrebbe significare far parte di una organizzazione che crediamo guidata da Dio. Gli ebrei credevano che Israele fosse guidato da Dio e i seguici di Cristo del I secolo credevano che la chiesa fosse guidata da Dio. Capisco che è un notevole atto di fede, ma è volontario.
Per quanto riguarda i consigli scritturali potrebbe essere anche un bambino che da consigli scritturali ad un'anziana.
Fino a prova contraria le scritture dicono di "pervenire all'unita della fede", non all'unità di una chiesa o organizzazione
Certo, ma le Scritture sono abbastanza esplicite, mi sembra, a stabilire che l'unità della fede si realizza anche attraverso una autorità nella congregazione, poi possiamo ignorare il Nuovo Testamento ma se ne teniamo conto non possiamo ignorarlo. Gli anziani nel I secolo avevano l'autorità di stabilire i limitici di chi poteva apprtenere alla congregazione e chi no.
Che il fatto che la congregazione cristiana sia definita"colonna e sostegno della verità " non significa affatto che si riferisca specificamente alla congregazione cristiana dei testimoni do Geova"
Naturalmente, infatti si sceglie di essere o diventare testimoni di Geova,
chiunque creda che la congregazione definita "sostegno e colonna" della verità stia altrove è giusto che si associ a quella e ne rispetti l'autorità stabilita. Essere testimoni di Geova non può essere un obbligo o una eredità famigliare, per altro nella mia esprienza nessuno può essere un fedele testimone di Geova fingendo per una vita, l'impegno emotivo è troppo elevato, priam o poi ci si rivela per quello che si è, come è giusto che sia.
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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