25/04/2019 23:42 |
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| | | Post: 17.830 | Registrato il: 09/08/2004
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uno dopo l'altro quelli che conoscevo scrivono i loro nomi sulla lavagna di un mio pensiero ricorrente sono diventato uno straniero ormai appeso all'albero dei ricordi mentre anche i sogni vanno a puttane stringo nelle mani una lama affilata e cerco di fare a fette quel pensiero ossessivo di tagliare via quei nomi scritti con il gesso bianco sulla tavola nera tendo una corda sottile tra ieri e oggi e urlo cazzo se urlo a quelle ombre bastarde mi agito alla cieca inutilmente per non lasciare la pelle sepolto vivo nel passato non capisco se è rabbia o dolore ma so che anche l'oggi è tragico e stupidamente spero vanni 2019 aprile vanni |
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