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Candidatura Laurelin: Drago Viola

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2019 15:37
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Ciao!
Eccomi a proporre la mia candidatura per questa bellissima razza! Da profondo amante dei draghi d'ogni genere, alla fine (e all'inizio) non potevo che decidere di votarmi ai Drakaal.


Dunque: mi propongo con il personaggio Laurelin, Elfa dei Boschi, di allineamento Buono Neutrale. E' votata alla dea Leira, in un modo che più sotto andrò a spiegare per bene!

Mi piacerebbe legarla ad un drago viola del fulmine. Di nome Alastor, un maschio.
Perché?

Perché, tralasciando il fatto che trovo un drago del fulmine incredibilmente affascinante (ed unico rispetto ai soliti che si vedono), vorrei associarlo a Laurelin perché sin dalla nascita lei è stata profondamente predisposta alla magia, in modo quasi incontrollato, e ha dovuto ricevere un'addestramento speciale per regolarsi crescendo (sotto, la spiegazione).
Perciò, io lego il fulmine ad una manifestazione pura e selvaggia dell'Ars nel mondo, divampante, lampante e incontrastabile. Pura elettricità, come un "fuoco celeste".
Questo lo associo anche al bisogno innato e potente di Laurelin di libertà, sotto ogni aspetto della sua esistenza. Di esser indipendente e libera, come un fulmine che appare con lampo e tuono.
Di conseguenza la manifestazione delle capacità di Laurelin -e anche di altri aspetti del suo carattere- in tenera età sono dovute, ovviamente in maniera inconscia, al suo lignaggio draconico - come tante altre cose che vorrei andar a spiegare di seguito, raccontando il background di Laurelin.

-> Alastor sarebbe un portavoce di Leira. L'ho ideato in modo che sia saggio ed antico (come tutti del resto), ma soprattutto amorevole, nel senso che non prova alcun rancore o fastidio nei confronti degli umani nonostante il passato. Anzi: avendo ampia conoscenza e memoria di questo, ritiene che (essendo emanazione di Leira) solo l'amore, la compassione, il servizio, la comprensione, l'empatia permettano al mondo di prosperare ed evitare conflitti che portano a faide, separazioni e, dunque, a sterminio e morte.
Per questo motivo Alastor è un drago assai calmo e pacifico, raramente ingaggia scontri diretti se non per necessità, e promuove tutte quelle arti (musica, canto, danza, generosità, ecc) che permettono all'animo di elevarsi in bellezza e grazia, così da comprendere che incomprensioni e giudizi, che conducono alla guerra, sono semplicemente una mancata conoscenza e "raffinamento" di se stessi (che Alastor ritiene una forma d'amore tra le più sublimi).
Ciò non toglie che, se e quando serva, manifesti qualità più fisiche e ferali quali sono quelle tipiche di un drago: ma soltanto comunque per difendere, preservare, insegnare, lasciare un segno indelebile come monito.


Ecco quindi senza dilungarmi oltre il background di Laurelin!

(inserisco in grassetto commenti aggiunti ora per motivare il sangue di drago)


-------------------------------



Suo padre Glaiwen è un grande esperto ed amante degli astri e dei loro movimenti; sua madre Seleireannon una curatrice e lavoratrice della terra.
La nascita della piccola Laurelin venne annunciata loro da una misteriosa donna elfica, che di passaggio era in quel tempo nella città arborea di Galadorwen: un mattino si presentò all'alba dinanzi alla dimora della coppia l'insolita figura femminile, anziana ed austera, gli abiti sgualciti coperti di tralci e foglie ed i capelli disordinati; ma i suoi occhi ardevano come schegge di sole, ed era gentile ed educata. Ed ella, con un accento sconosciuto, pronunziò codeste parole, dopo aver domandato ai futuri genitori se fossero desiderosi d'ascoltarle...

"Il fiore del vostro amore presto darà frutto e vi donerà una piccola stella del firmamento.
Brillerà giocosa tra radici e foglie ed incontenibile sarà la sua luce, poiché della dea Leira ella incarnerà le qualità più benevole ed armoniose.
Come l'edera, come il fulmine, come il vento caldo da est si accenderà e crescerà.
Badate, se non adeguatamente educata, divamperà come incendio.
Eppure non dovrà mai mancarle la libertà.
Limitatela entro i confini delle vostre convinzioni, ed ella avvizzirà;
lasciatela invece libera di spiccare il volo e sarà vostra per sempre.
Avete la mia benedizione e quella del Cielo e della Terra."

Poi la donna scomparve, per non farsi mai più rivedere.


(->La misteriosa donna potrebbe essere a sua volta una Drakaal che vive per selvagge lande, e si occupa di indirizzare coloro che avranno per figli dei Drakaal (oppure, è una maga ferrata sull'argomento che ha avvertito il presagio della nascita di una sangue di drago e ritiene saggio avvertire i genitori) ... ma... senza rivelar loro più del dovuto, per non allarmarli ed evitare ripercussioni negative prima del tempo sul nascituro.)


Dopo un anno, una piccola elfa venne alla luce. I due ovviamente la accolsero come una vera benedizione. La chiamarono Laurelin, che significa "bagliore dorato".
Le diedero questo nome perché al momento del parto Seleireannon ebbe la visione di un albero che emanava luce dorata ed aveva foglie pallide screziate d'oro.
E Laurelin nacque con occhi color dell'argento screziati d'oro.

Fin dalla tenera età la piccolina dimostrò un carattere solare, curioso, appassionato, instancabile: amante del canto, della musica, della danza, dei giochi, della buona compagnia, dell‘ilarità.
Spiccava fin da piccina per la sua bellezza e luminosità: portava sempre sciolti i lunghissimi capelli dorati, come il suo nome enuncia.
Sebbene fosse capace di stringere amicizia con chiunque, il suo passatempo preferito era esplorare boschi e foreste, arrampicarsi sugli alberi, parlare con gli animali e imparare la forma e le qualità dei componenti della natura che, lussureggiante, cresce nel suo luogo natio.

Gli anni passavano, e Laurelin dimostrava un fortissimo interesse crescente nei confronti del Grande Albero Irminsul, sotto la cui chioma era nata essendo lì la sua dimora. Passava intere giornate da sola nei suoi pressi, sostenendo che questo le parlasse di tutte le cose del Mondo: lei vi conversava assieme abitualmente. Diceva che le narrava di quanto e come tutti gli esseri di Aengard siano in realtà legati indissolubilmente, come un'unica famiglia, provenendo da una radice comune inevitabile. E mano a mano che Laurelin cresceva, sviluppava in sé la sensazione d'essere portavoce di questa idea... Un seme di incondizionato amore nei confronti di tutta la vita era ormai stato deposto nella terra della sua coscienza, e presto avrebbe germogliato.


(->Benché da piccina Laurelin creda sia l'Irminsul a parlarle direttamente, in realtà è Alastor, il drago del fulmine, a conversare con la sua coscienza e questo è più facile che accada nei pressi del Grande Albero: essendo questo il punto più intriso d'Ars di tutto Aengard, il "canale di comunicazione" è "più aperto". So che Laurelin e Alastor sono un'unica entità di fatto, ma quand'è piccola lo avvertirebbe come entità separata, non essendo ancora conscia pienamente di se stessa. Lontana dall'Irminsul, invece, ignorerebbe del tutto quell'intima voce in que periodo.)


Al contempo, una smisurata capacità d'entrare in relazione con l'Ars andava risvegliandosi sempre più forte in lei, tramutandola in un suo canale diretto, incontrollato.
Prese a combinare. involontariamente, parecchi disastri per questo motivo.
Così si decise che sua nonna materna, Erailya, se ne occupasse essendo assai ferrata nella gestione dell'Ars. La sottopose dunque a continui e pressanti allenamenti affinché la piccola acquistasse il controllo di se stessa......


(->Anche qui, la sua forte predisposizione alla magia la attribuirei, oltre ad una sua caratteristica naturale, alla miscela tra vicinanza con l'Irminsul e il suo sangue draconico che, seppur ancora latente, è stuzzicato dal luogo altamente intriso d'Ars)

----

Purtroppo il rigido addestramento che ricevette da bambina tramutò Laurelin in un'adolescente di tutt'altra natura: divenne talmente padrona delle proprie percezioni, dopo innumerevoli sessioni di pratiche meditative ed estenuanti allenamenti, da perdere sensibilità nei confronti dell'Ars.
Se da una parte aveva sviluppato un grande senso di rispetto, quasi sacro, nei confronti delle arti magiche e delle innumerevoli manifestazioni della natura, dall'altra il suo entusiasmo in passato all'apparenza inestinguibile pareva adesso come assopito, quiescente sotto una coltre di cenere.
Ora Laurelin passava molto più tempo da sola, isolata nella foresta, in compagnia degli animali selvatici e ovviamente dell'Irminsul. E quando compariva fra i suoi simili elfici si faceva lunatica, irrequieta, a tratti irriverente e scontrosa: si, perché l'età adulta era ormai alle porte e, come tutti i suoi parenti e conoscenti si aspettavano, lei sarebbe stata perfetta per calzare il ruolo di Custode dell'Irminsul, essendone profondamente devota... ma questa smisurata aspettativa a Laurelin stava molto, molto stretta.
In parte il suo rabbuiamento derivava anche da ciò.

Nel profondo di se stessa, però, ciò che faticava ad ammettere era che non riusciva a tollerare la perdita della sua sensibilità magica: la faceva sentire scollegata dalla realtà e, di conseguenza, non più se stessa.
Adesso il mondo era muto. L'Albero non le parlava più.


(->Ergo, Alastor non le parla più.. ma questo lei non lo sa.
Inoltre la sensazione è acuita dall'aver perso la capacità di percepire l'Ars. Quindi entra in ribellione totale.
Il senso di forte indipendenza che nasce in Laurelin, il bisogno di respiro e libertà (che si porta dentro sempre e comunque, per tutto l'arco della vita) lo collego al Fulmine di Alastor, un fuoco che non può esser controllato - ma gestito, si. Tutto il suo periodo adolescenziale verte attorno all'imparare (anche grazie alla nonna materna e il suo addestramento per controllare l'Ars) di quanto spazio necessita fra sé e gli altri, come vivere questa bisogno di libertà.)


----

La svolta avvenne pochissimo tempo dopo il suo 33esimo compleanno.
Varcata circa da tre anni la soglia dell'età adulta per la longevità elfica, in Laurelin ebbe la meglio il forte desiderio di partire per un viaggio alla volta della scoperta di Aengard.
Non poteva permettersi di starsene con le mani in mano: il mondo la richiamava.
E non soltanto per fame di curiosità. In lei albergava, e sempre alberga, un pressante desiderio, bisogno e necessità di aiutare il prossimo, entrarvi in contatto in qualche modo, conoscere lo sconosciuto ed esservi utile. Così come fa a suo parere ogni cosa in Natura, dove tutto è in simbiosi per una efficiente collaborazione e quindi prosperità.
Inoltre riteneva che solo viaggiando per conto proprio avrebbe ritrovato se stessa.
Certo non fu una scelta facile per Laurelin abbandonare Galadorwen, perché significava lasciarsi alle spalle l'Irminsul oltre che coloro che amava e che la amavano. Ma, fra lacrime e sorrisi, ce la fece.


Ed è con queste parole che salutò tutti nel momento della partenza...


"I fiumi non bevono la propria acqua,
gli alberi non mangiano i propri frutti,
il sole non brilla per se stesso
e i fiori non disperdono la propria fragranza per se stessi.
Vivere per gli altri è una regola della Natura.
La Vita è bella quando tu sei felice,
ma è molto meglio quando gli altri sono felici grazie a te!
La nostra natura è donare!
Essere al servizio del bene collettivo."


(->Il seme che Alastor ha piantato nella parte consapevole della coscienza di Laurelin da piccola, ha germogliato pian piano e, passando attraverso le turbolenze dell'adolescenza - ad ogni modo inevitabili, anzi indispensabili per comprendere meglio la propria natura [anche se ovviamente non ancora in modo integrale] - ha dato i primi frutti.)

A questo modo ebbe inizio l'avventurarsi di Laurelin per Aengard.


----------------------------------


Ci tengo a precisare ora, dopo la conclusione del background, che Laurelin non è devota a Leira nel senso comune del termine.
Lei è principalmente devota a Morwell e a Leira, ma non visitando i templi o facendo chissà quale vita votiva. Ha imparato, grazie ad insegnamenti ed esperienze a Galadorwen, a vivere il rapporto con la divinità in modo diretto attraverso la natura, che lei ritiene un "ponte" per parlare con le due dee. Usa inoltre molto spesso anche il canto.
In particolare è devota a Leira perché incarna, un po' inconsapevolmente e un po' no, le sue qualità. E ciò lo attribuirei proprio anche all'influenza sottile che Alastor ha su di lei.. ma si tratta per lo più di una sua predisposizione spontanea, ragion per la quale il drago l'ha scelta, e quindi ne va lentamente accentuando le qualità.


Ora, veniamo a come cambierebbe la psicologia di Laurelin dopo la scoperta di Alastor!

Dopo una prima fase (piuttosto breve direi, visto il suo carattere solare e ben centrato) in cui metterebbe in dubbio ogni sua idea, sensazione, convinzione percepita fino a quel momento perché teme sia "tutto frutto di Alastor", quindi sentendosi privata del libero arbitrio... ne seguirebbe un'altra in cui, aiutata dal drago, comprende che non deve e non può negare niente del suo passato, perché l'ha portata ad abbracciare quel che è ora. Inoltre non potrà mai rinnegare il suo amore per la natura e gli ambienti silvani, sono il suo mondo e ponte per vivere, almeno in gran parte, la bellezza e la sacralità della vita che contraddistingue la sua percezione dell'esistenza.

Quindi inizierebbe ad incarnare ora con più consapevolezza le qualità di Leira ed accentuerebbe ancor più quelli che sono gli ideali di Alastor, già in lei comunque ben maturati.
Inoltre, direi anche che svilupperebbe una certa forma di "amor proprio estetico", non mosso da superbia o narcisismo ma soltanto per il puro e semplice gusto di amare il proprio aspetto e metterlo in bella mostra; maturerebbe quindi un senso più adulto di cosapevolezza della propria bellezza fisica, di auto-valutazione. Un nuovo modo d'esser fiera e compiaciuta di se stessa, cosa che ora non fa: non è del tutto consapevole dell'effetto che il suo aspetto esercita sugli altri.

Per concludere, aggiungo (ma non da ultimo, assolutamente) che Laurelin inizierebbe a prendere molto più seriamente in considerazione l'esercitare l'arte del canto (cosa che già fa), della musica e della danza in modo più attivo anche per intrattenere il prossimo e non più solo per proprio diletto. Ne farebbe uso per portar piacere e sollievo nel prossimo, quasi un'arte curativa la sua anche in questo.



Direi quindi che Laurelin e Alastor sono in simbiosi e collaborazione armoniosa l'uno con l'altra, e cozzano ben poco come carattere. Lui la spronerebbe, come una sorta di maestro interiore, "guida spirituale" o fratello maggiore, a migliorarsi continuamente affinché possa servire sempre meglio i suoi/loro ideali ed esser uno strumento del bene e dell'Equilibrio.


Per finire il tutto!
Preciso che Laurelin è entrata quasi fin da subito con entusiasmo nella gilda dei Guardiani delle Lacrime, il che la motiva ancor di più a star a contatto con la natura e preservarla, studiare e preparare rimedi e miscele erboristiche ed alchemiche, e ovviamente sviluppare arti magiche. Il che per me è in linea con i suoi scopi, sia prima sia soprattutto dopo il risveglio draconico: userebbe il suo ruolo nella gilda per metter ancora più a frutto le sue doti.
Il suo Elemento Stregato, cioè una sostanza naturale tramite la quale l'Ars si manifesta attraverso di lei, è costituito da Petali di Rosa Bianca, che rispecchia il suo animo e la vicinanza a Leira. :)

E perché Alastor si risveglierebbe definitivamente in lei dal suo gioco in land?
Perché mi son giocato che, venendo a conoscenza dei membri dei Guardiani delle Lacrime (e quindi degli artefatti magici che si portano appresso) in Laurelin si è risvegliata pian piano la percezione dell'Ars e quindi dell'uso della magia. Che ovviamente ora fa con più centratura e consapevolezza rispetto all'infanzia. Quindi mano a mano tutte le sue capacità latenti tornerebbero ad esser attive in maniera consapevole stavolta, ed Alastor verrebbe "a galla" nella sua coscienza.



Spero di aver steso del materiale utile alla candidatura! Se ci sono cose da correggere o precisazioni, sarò ben felice di darle o rivederle. :)

Grazie della pazienza per aver letto sin qui!
[Modificato da Laurelin91 24/04/2019 09:04]
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23/04/2019 21:58
 
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Ciao!
Anzitutto grazie per aver postato la tua candidatura alla razza, se hai domande/dubbi inerenti alla razza usa pure questo thread da qui in avanti.

Mediamente le candidature prendono un mesetto, ti chiedo durante questo periodo di postare quelle role che ritieni significative (per lo sviluppo del personaggio, per la qualità di roling ed in generale quello che può essere rilevante in sede di valutazione). Questo perchè come sempre anche gli altri drakaal sono invitati a porre domande e potrebbero beneficiare della lettura.


Prossimamente mi prenderò il tempo di leggermi tutto il bg e cominciare a torchiare qualche domanda.

In bocca al lupo!

ps: la formattazione di freeforumzone è bizzarra (altro motivo per alimentare il mio astio verso la piattaforma) e usa tutto in caps-lock per qualche arcano e sconosciuto motivo. Ti conviene usare le scorciatoie dei tastini!


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Re:
Psicopazza, 23/04/2019 21.58:

Ti conviene usare le scorciatoie dei tastini!



Ho provato usando i simboli < e > per i diversi stili, oppure con la barra di modifica testo sotto il riquadro di inserimento testo, ma non formatta nulla. Forse mi sfugge qualcosa?



Comunque, incollo qui sotto una giocata che può risultare utile!

Giocata Laurelin



[Modificato da Laurelin91 23/04/2019 22:15]
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Ho provato usando i simboli < e > per i diversi stili, oppure con la barra di modifica testo sotto il riquadro di inserimento testo, ma non formatta nulla. Forse mi sfugge qualcosa?



Ciò è molto strano. Prova ad usare a mano [I*] [U*] [B*] e relative chiusure. Comunque se non riesci va bene anche senza formattazione, è facoltativa qualora faccia comodo a voi per organizzarvi il tutto :)


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24/04/2019 08:55
 
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Son riuscito a formattare alla fine :D finalmente. E' stata un po' una tribolazione e non so a cosa sia stato dovuto, se alla gentilezza di un utente che mi ha suggerito di presentarmi in un'altra discussione (che, svista mia, non avevo ancora fatto) e che avrebbe "sbloccato" la formattazione... oppure è stato puro smanettare tra tasti e tentativi vari. Boh, l'importante è che ce l'abbia fatta, ora è molto più piacevole la lettura trovo :)

Avrei quindi ora un dubbio da esprimere :)

Ho letto, tra manuale e materiale presente in forum sui drakaal, una spiegazione sulla trasformazione che mi ha un po' confuso. Ho letto molte volte il tutto ed ora vorrei semplicemente un chiarimento da parte tua :)
Non capisco bene se, dopo il Richiamo all'Origine, è esclusivamente il drago a controllare il corpo, oppure è a mia discrezione scegliere un equilibrio tra drago e personaggio.
[Modificato da Laurelin91 24/04/2019 08:55]
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24/04/2019 11:35
 
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Richiamo all'origine.
Precedentemente la forma ibrida era obbligatoriamente la personalità del drago ad emergere. In seguito alla revisione recente, si è deciso di lasciare più fluida la trasformazione in questo stadio "intermedio" fra il discendente ed il drago, a seguito di proposte dei razziati. Quindi:

- La personalità emergente può essere quella del drago oppure quella del discendente, purchè a trasformazione conclusa essa rimane per tutta la durata della stessa (in parole povere, non ci sono singulti alla Gollum/Smigle).

- Ad ogni giocatore la libertà di scegliere come interpretare il proprio personaggio nel richiamo all'origine. Qualcuno preferisce la fluidità di poter muovere sia il drago che il discendente in quella forma, altri preferiscono rendere ai loro pg possibile solo l'una o l'altra.

- Se con equilibrio intendi coesistenza dei due (in superficie) allora no. Però è possibile ruolare la forma ibrida con la personalità dell'uno o dell'altro, purchè appunto sia UNA delle due soltanto per la durata della trasformazione corrente.

Come far emergere l'altra componente è onere ed onore di ognuno di scegliere in termini di stile e caratterizzazione.
[Modificato da Psicopazza 24/04/2019 11:35]


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24/04/2019 12:19
 
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Re:
Psicopazza, 24/04/2019 11.35:


- Se con equilibrio intendi coesistenza dei due (in superficie) allora no. Però è possibile ruolare la forma ibrida con la personalità dell'uno o dell'altro, purchè appunto sia UNA delle due soltanto per la durata della trasformazione corrente.
Come far emergere l'altra componente è onere ed onore di ognuno di scegliere in termini di stile e caratterizzazione.



Grazie, mi è stato utilissimo tutto il tuo chiarimento :) soprattutto la parte quotata. Ora ho capito!


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25/04/2019 15:04
 
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Chiusura candidatura.
Su richiesta del giocatore chiudo la candidatura.
Non essendo giunta a conclusione, sarà possibile riaprirne un'altra in qualsiasi momento (quando le candidature sono aperte) con un nuovo thread in questo forum.

[Modificato da Psicopazza 25/04/2019 15:05]


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Aggiornamento.

Mi trovo in dovere di ritirare quanto scritto sopra. La candidatura è da considerarsi chiusa non per ragioni esterne al gdr ma candidatura di un doppio ad un'altra razza chiusa. Si applicano quindi tutte le regole del caso: all'uscita/non idoneità del doppio nell'altra razza saranno da attendere i tre mesi canonici.

Passo e richiudo!


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