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SOTTOMISSIONE E ORNAMENTO DELLA DONNA ___4

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2019 12:32
21/03/2019 09:06
 
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STUDIO BIBLICO SULL'ORNAMENTO DELLA DONNA CRISTIANA , ALLA LUCE DELLA SCRITTURA





.
Un ricordo personale:
Una donna dalla vita non facile, non si era mai sposata e a detta sua non aveva mai conosciuto uomo. Le era morta da poco la madre e il periodo non era dei piu facili. Aveva un vistoso difetto al labbro superiore di cui si vergognava molto. Qualcuno, parlandole, l'aveva "incuriosita" su Gesù Cristo. Passavano i giormi e la donna ne voleva sapere di più. Non era mai entrata in una chiesa, anche se da piccola i suoi,le avevano fatto fare i classici sacramenti.
Venne invitata in chiesa e, quel giorno, era così contenta di scoprire, finalmente, quel Gesù
Di cui tanto aveva sentito parlare negli ultimi tempi. Quel Gesù che era morto per lei, che la amava di un amore eterno.
Appena giunta in chiesa assieme a colui che la accompagnava e che le aveva testimoniato Cristo,venne accolta in modo caloroso dai fratelli e sorelle e tutto contribuiva a darle gioia per questa cosa per lei nuova.
Il pastore predicó, la donna ascoltava con interesse e commossa.
Fu alla fine del culto che il pastore si avvicino e la salutó dandole il benvenuto. La guardó e le disse : ".... Però dovresti toglierti il rossetto, a Dio non piacd6... è scritto... E le lesse i versi. La donna, verognandosi e a testa bassa le fece notare il difetto ala bocca (si notava!). Al che alcune sorelle intervennero così :".... Anche io prima, quando ti ho vista volevo dirtelo... Al Signore non piace il trucco..".
La donna, mortificata rispose in modo gentile e se ne andò. Non ha più messo piede in una chiesa.



E' cosa comune , tra i credenti , (come del resto nel mondo comune) non dare l'uguaglianza all'uomo e alla donna.

Molti credenti , mettono in qualche modo la donna in una posizione di inferiorità e di sottomissione in molti "campi della vita". Sono ancora molti gli ambienti chiesastici in cui una delle prime cose che viene detta ad una donna appena convertita, riguarda l'autorità dell'uomo sulla donna;
Frasi come : "togli i gioielli; niente trucco; togli i pantaloni; metti il velo sul capo, etc", sono all'ordine del giorno. Il tutto guarnito con : "la Bibbia dice....".

Molte di queste frasi sono di intoppo alle credenti , ed invece di spronarle a studiare la Bibbia e seguire il Signore, mettono sulle malcapitate un "blocco" ed una sorta di "ribellione", e non permettono una sana crescita spirituale nella conoscenza sia della Parola di DIO, che del Signore Gesù.

Molte volte si è sentito citare Paolo e Pietro , dove nelle rispettive lettere dicono quanto segue:

1 Timoteo 2:9-10 dice che le donne devono vestirsi in modo decoroso, con pudore e modestia . "Non di trecce e d'oro o perle o di vesti sontuose, ma di buone opere".

1 Pietro 3:3-4 dice che l'ornamento della donna "non sia quello esteriore, che consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti; ma sia quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di DIo è di gran valore".

In poche parole sembrerebbe che DIO voglia che la donna NON SIA BELLA.

Ma è così che DIO la intende?

Diamo un occhiata alla Bibbia.

Quello che troppi non riescono a capire è che questi versetti ( e ce ne sono molti altri) usano un IDIOMA EBRAICO molto frequente.

Un "idioma" è un modo di dire particolare di un popolo o di una lingua. In casi come questo è un modo di dire che minimizza la prima clausola di una frase per dare enfasi alla seconda.

Per esprimere lo stesso concetto di questo idioma, ai giorni nostri noi dovremmo usare parole come "soltanto", nella prima clausola e "anche, piuttosto", nella seconda. In questo modo : "il vostro ornamento non sia (soltanto) quello esteriore, che consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti; ma (anche, piuttosto) quello che è intimo e nascosto nel cuore".

Facendo in questo modo non si nega la prima, ma l'enfasi è sulla seconda parte della frase.

Vedremo in seguito molti esempi Biblici di idiomi e cercheremo di analizzare certi versi usati "contro" la donna, con TUTTO il resto della Scrittura.

Si ricorda che qualsiasi verso o frase della Bibbia, DEVE essere , (per avere valore assoluto) in ARMONIA con il resto della Scrittura.



"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
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IDIOMI BIBLICI


Guardiamo solo alcuni degli "idiomi" Biblici

In Giovanni 6:27, possiamo leggere :

"Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna".

Se non ci rendiamo conto dell'idioma Ebraico, queste parole di Gesù sembrano coler dire di non lavorare, ma molti altri versi esortano l'uomo a provvedersi il cibo.

In Proverbi è scritto : "và pigro, alla formica" esortando l'uomo a prendere esempio dalle formiche che lavorano senza sosta per fare scorta di cibo.
"Chi non lavora neppure mangi" dice San Paolo, e molti altri versi esortano al lavoro per provvedere il necessario alla famiglia.
Il corretto modo di leggere i versi di Giovanni allora è che non dobbiamo lavorare (soltanto) per i bisogni materiali della vita, ma (anche, piuttosto) per il cibo che dura in vita eterna.

Di solito questi versi sono capiti da tutti , perchè allora quelli rivolti alle donne sono girati loro contro?

ma andiamo avanti.


Genesi 32:38 . "Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele".

Il significato è che egli non avrebbe più (soltanto) il nome Giacobbe, ma (anche, piuttosto) un altro nome, Israele, appunto.

La prova stà nel fatto che molte altre volte viene chiamato Giacobbe DOPO queste parole persino da DIO stesso.

"DIO parlò ad Israele e disse: Giacobbe, Giacobbe.." (Genesi 46:2)



In Giovanni 4:21-23 , Gesù afferma che "l'ora viene, anzi, è già venuta, che nè su questo monte, nè a Gerusalemme adorerete il Padre, ma i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità".

Ma DOPO questo avvenimento , gli uomini adorarono a Gerusalemme (luca 24:53,53 ; Atti 2 etc).

Se si riconosce l'idioma ci si rende conto che le persone non avrebbero adorato (soltanto) a Gerusalemme , ma (piuttosto) in spirito e verità, indipendentemente dalla località o luogo di culto.


Dobbiamo capire che molte volte, nella Scrittura, a causa degli idiomi , un "non", significa "non solo", "anche".

Adesso, avendo usato solo pochissimi tra i versi che hanno al loro interno un idioma, siamo in grado di riesaminare diversi testi, cominciando da quello di 1 Timoteo 2:9 e sarà evidente che non esiste una proibizione sull'uso dei gioielli :

"L'ornamento non sia quello esteriore (soltanto) che consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti; ma (anche, piuttosto) quello intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico".

L'enfasi è posta sull'ornamento interiore, ma non si elimina quello esteriore.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
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Il testo di 1 Pietro 3:3-4, L'ornamento non sia quello esteriore che consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti, fornisce l'evidenza che si tratta di un idioma.

Se le parole circa farsi trecce ai capelli, mettersi gioielli e indossare vesti (NOTA: LA PAROLA "BELLE, LUSSUOSE" NON ESISTE NEL TESTO ORIGINALE, MA E' STATA AGGIUNTA! NELL'ORIGINALE C'E' SOLAMENTE : INDOSSARE VESTITI), significassero che una donna non può aggiustarsi i capelli, e nemmeno mettersi quaslsiasi gioiello, ne consegue allora che NON DOVREBBE NEMMENO INDOSSARE ALCUN VESTITO!
Infatti tutte queste cose sono incluse nella stessa affermazione (1 Pietro 3:3-4).

Ragionando, se non si ammette l'uso dell'idioma ogniqualvolta nella Bibbia c'è n'è uno, le seguenti ASSURDITA' sarebbero un riassunto degli insegnamenti Biblici :


Gesù dise di non lavorare. (Giov. 6:27)

Giacobbe non si sarebbe più chiamato così, e quando il Signore, in Genesi 46:2, disse : "Giacobbe, Giacobbe.." , si rivolgeva ad un altro e non a lui. (Gen 32:28)

Gesù disse che non si sarebbe più potuto adorare il Padre in NESSUN luogo. (Giov. 4:21-23)

E ce ne sono molte altre, tra cui :

Anania e Saffira non mentirono a Pietro. (Atti 5:4)

Lazzaro non morì. (Giovanni 11:4)

Non vanno invitati gli amici a pranzo (Luca 14:12)
e molte , molte altre, tra cui : "le donne non devono vestirsi"

Se tutte le altre parole non rivolte contro le donne, sono capite, come mai quelle che mettono la donna "sotto" il volere dell'uomo, non lo sono? A chi ha fatto comodo questa cosa?


Ai Vecchi Tempi


Se questi due versetti (1 Timoteo 2:9 e 1 Pietro 3:3) non esprimono un idioma ma proibiscono in realtà l'uso di gioielli, allora essi CONTRADDICONO TUTTO IL RESTO DELLA SCRITTURA SU QUESTO SOGGETTO!.
Infatti, subito dopo il verso citato della 1 Pietro leggiamo : "Così infatti si ornavano le sante donne... "Sara obbediva ad Abrahamo", etc. (1 Pietro 3:5-6).

Parlando dei "vecchi tempi", le donne usavano gioielli?

CERTAMENTE.

Ricordo ai lettori che c'è una REGOLA Biblica, per avvalorare i versi su cui fare dottrina:

"OGNI PAROLA SARA' CONFERMATA DALLA BOCCA DI DUE O TRE TESTIMONI" (2 Corinzi 13:1 __Matteo 18:16).

TUTTE le dottrine essenziali si basano su due o più passi Biblici, ma molte dottrine odierne non ntrovano sostegno da altri versetti, ed in alcuni passi vanno addirittura CONTRO l'insegnamento di altri passi.

Vedremo i "vecchi tempi" in maniera più approfondita.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
21/03/2019 09:13
 
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Quando Eliezer di Damasco, il servo di Abrahamo, fu inviato a cercare una sposa per Isacco, diede a Rebecca quando la incontrò "un anello d'oro (da naso), due bracciali per i polsi, poi tirò fuori oggetti d'argento e d'oro, delle vesti e li diede a Rebecca.
Donò anche delle cose preziose al fratello ed alla madre di lei
"(Genesi 24:22, 47,53).

Non c'è nessuna indicazione che questi regali fossero "del mondo" (come tanto si sente ripetere oggi in ambienti Evangelici), o peccaminosi. Anzi, vengono citati in senso molto positivo. Non c'era nulla di male nei gioielli di Rebecca. Anche Sara avrà certamente indossato dei gioielli. Non si può pensare che Abrahamo abbia fornita di così tanti beni la futura nuora ed abbia lasciato sguarnita la moglie.

Quando Israele lasciò l'Egitto (indicato molte volte come figura del "mondo" che il credente si lascia alle spalle), DIO non ordinò loro di rinunciare ai loro gioielli perchè ottenessero il Suo favore.

Dopo tempo, quando caddero nell'idolatria costruendo il vitello d'oro, Aroonne ( e non DIO), disse loro : "Staccate gli anelli d'oro che sono alle orecchie delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie.....e TUTTO il popolo si staccò dagli orecchi gli anelli d'oro" (Esodo 32:2-3).

Nota: da questo verso notiamo che tutti gli Israeliti, uomini e donne , "figli e figlie, cioè, anche i MASCHI, avevano degli orecchini d'oro!

E NON DIO, ma Aroone aveva comandato di toglierli!

Quante volte oggi si sente da predicatori , una frase del tipo : "...si..il Signore ti ama..ma mi stà dicendo che vuole che tu tolga questi (ammiccando magari un orecchino che un ragazzo ha..)"

Sono proprio sicuri che è il Signore a dirgli questo, oppure è la loro visione delle cose?

Isaia 3:16-23 , fa un grande elenco di ornamenti indossati dalle donne di Gerusalemme, includendo anelli, orecchini, bracciali, ornamenti per le caviglie e gioielli da naso.

Ci sono decine e decine di passi Biblici che parlano della donna piena di ornamenti, che se venissero riportati tutti su questo scritto, andrebbe fuori dai normali "canoni" di un post.

Se ne cita solo alcuni, il lettore voglioso li leggerà da solo.

Esodo 28:17-20
Esodo 35:22
Giobbe 42:11,12
2 Samuele 1:24-27
Cantico dei Cantici 1:10

Forse il più bello e significativo di tutti, si trova in Ezechiele capitolo 16, dal verso 9 in poi, dove il SIGNORE adorna di vesti e gioelli, la Sua sposa, Gerusalemme!

E dire che eravamo nel Vecchio Testamento!

Oggi, alla luce del Patto di Grazia , essendo la Legge stata "inchiodata alla Croce" da Gesù stesso , alcuni predicatori vorrebbero mettere i cristiani, e soprattutto le donne cristiane, "sotto la legge" più di quanto lo erano gli antichi Israeliti.

Essi non riescono proprio ad immaginare quanti danni può fare il legalismo religioso!

Quelli che vedono in 1 Timoteo 2:9 e in 1 Pietro 3:3-4, un divieto di indossare gioielli, HANNO SERI PROBLEMI DI INTERPRETAZIONE!

Vedremo, andando avanti, l'uso dei cosmetici quali lo smalto, il rossetto, tante volte "demonizzati", per arrivare al "Velo" , oggetto di discussione anche accese in ambiente Evangelico, per finire quindi al ruolo che devono avere gli uomini e le donne, e soprattutto COME l'uomo deve trattare la propria compagna alla Luce della Parola di DIO.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
21/03/2019 11:21
 
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Accogliendo la richiesta di un fratello, analizziamo la Scrittura , sull'uso tante volte imposto, nelle chiese Protestanti, del velo alla donna, mentre partecipa al culto ,e mentre prega anche nella propria abitazione.






1 Corinzi 11:3-16


Nelle lettere di Paolo "ci sono alcune cose difficili da capire" ( 2 Pietro 3:16). La maggior parte dei commentatori biblici ammettono che il brano di 1 Corinzi 11:3-16 vada incluso in questa categoria.

Da una lettura superficiale del brano sembra che Paolo ordini la pratica del velo per le donne durante l'adorazione, eppure non esistono altri passi nè esempi biblici che sostengono questa idea e abbiamo visto che , la Parola stessa afferma "ogni parola sarà confermata dalla bocca di due o tre testimoni" e che ogni "passo" che fa dottrina (biblica, non di uomo) segue questo schema. Inoltre , la conclusione di Paolo, in questo brano implica che "nè lui, nè le chiese di Dio avessero questa abitudine".

Anche sulla conclusione degli argomenti, così come li leggiamo oggi nella Bibbia, ci sarebbe qualcosa da dire.

Sappiamo che nella lingua Greca non esistevano le virgolette per riportare una citazione, che non c'era il punto interrogativo e nemmeno si usava la punteggiatura come la conosciamo noi.

Nel riquadro possiamo vedere come era l'originale , precisamente parte del manoscritto di cui a 1 Corinzi 11:3-20 .

(Cliccare sopra l'immagine per ingrandire)




Anche i singoli numeri che indicano i versetti sono stati aggiunti dai commentatori e dai copisti nel corso dei secoli. L'originale, era un discorso lineare e continuo, senza virgole, punti, virgolette e numeri.

Vediamo che dal verso 16 al verso 19, non c'è interruzuone come la troviamo scritta noi oggi. Nel riquadro , gli stessi versi (16-19) come li troviamo nelle nostre Bibbie .



16 Se poi a qualcuno piace essere litigioso, noi non abbiamo tale abitudine; e neppure le chiese di Dio.
La santa Cena
(Mt 26:26-28; Mr 14:22-25; Lu 22:19-20; 1Co 10:16-17) 1S 2:12-17

17 Nel darvi queste istruzioni non vi lodo del fatto che vi radunate, non per il meglio, ma per il peggio. 18 Poiché, prima di tutto, sento che quando vi riunite in assemblea ci sono divisioni tra voi, e in parte lo credo; 19 infatti è necessario che ci siano tra voi anche delle divisioni, perché quelli che sono approvati siano riconosciuti tali in mezzo a voi.



Ho evidenziato in grassetto lo stacco che c'è tra il verso 16 ed il verso 17, come se dal verso 17 Paolo cambiasse argomento.

Ma è così?

Se leggiamo attentamente tutti i passi di 1 Corinzi, dal verso 3 al verso 19,non tenendo conto dello "stacco" che leggiamo nelle nostre Bibbie tra il v.16 ed il v.17, ci accorgiamo che fino al verso 19, l'argomento di cui tratta Paolo è sempre lo stesso.

Dal verso 20, l'argomento cambia, non prima. Infatti, al verso 20 si legge : " Quando poi vi riunite insieme, quello che fate non è mangiare la Cena del Signore...". Il verso 20, stacca nettamente tutto quello che viene detto da lì in poi, dai versi che compongono l'argomento precedente.
Spero che riusciate a vedere questo.

Se , come abbiamo visto, i versi 17 -20, fanno parte del tema trattato sul "VELO", ci accorgiamo che Paolo sta dicendo che, avendo i Corinti, "DIVISIONI" (cioè, distinzioni tra uomo e donna), lui, l'Apostolo, non le approva.

Ora siamo un po meglio in grado di analizzare i versi.






"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
21/03/2019 11:39
 
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In altri punti della Scrittura, lo stesso Apostolo Paolo, afferma che in senso spirituale, in Cristo, "non c'è differenza tra uomini e donne".

Forse nell'occasione di 1 Corinzi ammetteva una differenza chiedendo che la donna indossasse un velo nell'adorazione? In un altra lettera ai Corinzi, egli parla del velo rimosso in Cristo. Anche se lì parlava di un velo "spirituale", sembrerebbe quanto meno fuori luogo se le donne di Corinto avessero ancora dovuto adorare Dio nascoste da un velo "letterale".

Ci sono ancora altre difficoltà in questo capitolo.
Se la domanda di Paolo sui capelli lunghi degli uomini significa che è una vergogna che l'uomo porti i capelli lunghi, come si può spiegare il fatto che Paolo stesso (come vedremo) aveva i capelli lunghi mentre era a Corinto?

Non esiste nessun riferimento nel resto della Bibbia che indichi i capelli lunghi come qualcosa di vergognoso per gli uomini. Anzi, molti uomini della Bibbia li avevano lunghi. Non sorprende dunque che si parli di questo brano come "difficile" !

Si analizzeranno tutte queste domande, ma prima dobbiamo capire di "che tipo di velo" si tratti in 1 Corinzi 11.

Molti danno per scontato che Paolo intendesse "cappelli, sciarpe, foulard, centrini" o qualcosa di simile. Qualsiasi cosa fosse sufficiente a coprire una parte superiore della testa della donna. Ma il velo quì menzionato non copriva solo la parte superiore, ma scendeva "giù, lungo tutto il viso"!

la parola grega , dice il commentatore Bullinger, è "KATAKALUPTO". Il prefisso "Kapta" dà l'idea di "giù". Kalupto ha il significato di "coprire completamente; nascondere". Questo verbo "Katakalupto" si trova nei seguenti versi :

"...se la donna non ha il capo coperto" (v.6)
"...si metta un velo"
"...l'uomo ...non deve coprirsi il capo" (v.7).

Il Bullinger definisce il Katakalupto, come un velo che scende giù e nasconde tutta la faccia eccetto gli occhi.

Altri commentatori, come Linden e Scott, lo definiscono come un "cappuccio, una tomba". Così come la tomba copre il copro, il Kallumma, ricopre l'intero viso.

Che il Kalumma coprisse il volto ( e non solo la parte superiore di essa) è evidente nel caso di Mosè " che si metteva un velo sul volto" ( 2 Corinzi 2:13).

Egli copriva interamente il suo volto per nascondere lo splendore del suo viso.

Forse Paolo stava ordinando alle donne di indossare un simile velo? Quale scopo raggiungerebbe? Aggiungerebbe qualcosa all'adorazione di Dio?

Sappiamo che Paolo aveva ricevuto una lettera dagli anziani di Corinto (1 Corinzi 7:1) ed è evidente che buona parte della 1 Corinzi, fu scritta in risposta alle domande che gli erano state fatte da quella chiesa.

E se Paolo in certi punti stasse citando quello che i Corinzi gli avevano scritto?

Per quanto si può capire dal testo greco, il versetto 5 potrebbe essere benissimo tradotto anche come domanda in questo modo (visto che il punto interrogativo non era in uso) :

"Ma ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto, fa disonore al suo capo?"

Oppure, se scritta in forma affermativa ma messa tra virgolette (cosa che non era in uso) , può indicare che Paolo stava citando una frase dalla lettera che aveva ricevuto.

Se Paolo in realtà si riferiva alla lettera, i Corinzi ( a quel tempo) lo avrebbero capito. Oggi, dopo 2000 anni, non sappiamo esattamente quali frasi erano dette da Paolo e quali potevano essere citazioni riprese dalla lettera che egli aveva ricevuto.

E' quindi possibile che una parte di questo capitolo -- i versi da 4 a 10 --- si riferisca alla lettera dei credenti di Corinto e che non rappresentano la dottrina di Paolo i quale "non aveva questa abitudine".

Tenendo presente queste cose, il tutto diventa probabile nel momento in cui ci rendiamo conto che quanto affermato in questo versetti è contrario ad OGNI ALTRO VERSETTO NELLA BIBBIA che tratta questi argomenti.


Vedremo nello specifico, in seguito..

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
21/03/2019 11:42
 
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Ad esempio, in 1 corinzi 11:4-7 , possiamo leggere : "Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto fa disonore al suo capo......quanto all'uomo, egli non deve coprirsi il capo..".
Non troveremo mai, però, nella Bibbia , qualcosa che indichi che un uomo che prega a capo coperto, sia in errore, anzi.

Nel Vecchio Testamento il sommo sacerdote DOVEVA avere il capo coperto : "Il sommo sacerdote che sta al di sopra dei suoi fratelli, sul capo del quale è stato sparso l'olio dell'unzione e che è stato consacrato e indossa i paramenti sacri, NON SI SCOPRIRA' IL CAPO , e non si straccerà le vesti". (Levitico 21:10)
Aaronne ed i suoi figlioli NON dovevano avere il capo SCOPERTO ; e questo, per ORDINE DEL SIGNORE! (Levitico 10:6 ; 8:9, 13)

Il profeta Ezechiele profetizzava a capo COPERTO , per COMANDO DEL SIGNORE , leggiamo : "La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
«Figlio d'uomo, ecco, con un colpo improvviso io ti tolgo la delizia dei tuoi occhi; ma tu non fare lamento, non piangere, non versare lacrime. Sospira in silenzio; non portare lutto per i morti, COPRI IL CAPO CON IL TURBANTE, mettiti i calzari ai piedi, non ti coprire la barba, e non mangiare il pane che la gente ti manda».
La mattina parlai al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci COME MI ERA STATO COMANDATO. Il popolo mi chiedeva: «Non dovrai forse spiegarci che cosa significhi quello che fai?» E io risposi loro: «La parola del SIGNORE mi è stata rivolta in questi termini: Di' alla casa d'Israele: "Così parla DIO, il Signore: Ecco, io profanerò il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi, oggetto di venerazione delle vostre anime; i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciati a Gerusalemme cadranno per la spada
". (Ezechiele 24:15-21).

Quando Mosè scese dal Sinai, dopo che DIO gli aveva dato le tavole della Legge, il suo viso risplendeva . Egli parlava al popolo in Nome del Signore, dicendo tutto quello che il Signore gli aveva comandato , in pratica, profetizzava . Quando Mosè dichiarava la parola del Signore, al popolo, si metteva UN VELO SUL VOLTO.
Per Mosè non era sbagliato profetizzare a capo coperto! (Esodo 34:32-34)


Come abbiamo visto, nel Vecchio Testamento, al limite veniva considerato irriverente pregare o profetizzare a capo scoperto, ed oggi, in cui ci riempiamo la bocca di frasi tipo "Gesù libera", in molti casi si crede che LO STESSO DIO del Vecchio Testamento , guardi la preghiera di una donna , se questa ha il capo coperto, e di un uomo se questo lo ha scoperto.

Evidentemente le parole dell'Apostolo Pietro , che quando si riferisce alle lettere di Paolo , dice : "ci sono alcune cose difficili da capire" ( 2 Pietro 3:16), sono ancora molto attuali in molte chiese chiese.
Cercheremo, con l'aiuto del Signore, che LIBERA, di capire qualcosa di più, alla luce di TUTTA la Scrittura.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
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Ora, prima di andare avanti, dobbiamo capire che San paolo, ricevette una lettera dagli anziani di Corinto, che gli facevano delle domande scritte (1 Corinzi 7:1) , e dobbiamo capire anche, che quando si risponde ad una serie di domande scritte, così come oggi facciamo noi nei forum, che quotiamo la domanda prima di rispondere, è molto probabile che Paolo usasse il più che logico sistema di trascrivere , nella lettera di risposta ,la frase della domanda fattagli dai Corinzi, prima di dare la sua risposta.

Detto questo, spero che siate meglio in grado di vedere l'analisi del discorso di Paolo.



"ogni donna, che prega o profetizza col capo scoperto, fa vergogna al suo capo " (1 corinzi 11:5).

Se questa frase fosse un affermazione di San Paolo , piuttosto che una citazione della lettera ricevuta dai Corinzi, l'Apostolo insegnerebbe che è sbagliato che una donna preghi senza avere il capo coperto da un velo . Però, in NESSUNA altra parte della Scrittura ( e Paolo la conosceva) esiste un comando del genere o anche un esempio.

Anna, non aveva alcun velo sulla faccia quando pregava e questo lo sappiamo perchè , il sacerdote Eli , mentre Anna stava pregando il Signore : "Eli stava osservando la sua bocca. Anna parlava in cuor suo, soltanto le sue labbra si muovevano, ma la sua voce non si udiva" (1 Samuele 1:12-13) . Se il sacerdote VEDEVA le sue labbra, và da se che Anna non aveva alcun tipo di velo.
Anna non sbagliava , pregando a capo scoperto, anzi, la sua preghiera fu onorata ed ottenne una risposta!

Nella Scrittura troviamo solo qualche riferimento occasionale all'uso del velo . Rebecca, ad esempio "preso il velo si coprì". Ma si coprì solamente quando stava per incontrare l'uomo che sarebbe diventato suo marito.
Prima dell'incontro non indossava nessun velo, ad esempio mentre parlava con il servo di Abrahamo , Eliezer (Genesi 24:65).

Giuda suppose che una donna che "si coprì con il velo" (Genesi 38:14-15), fosse una prostituta , un fatto questo, che indica come GENERALMENTE le donne NON fossero solite coprirsi col velo.

Niente ci suggerisce che le donne della Bibbia indossassero un velo per coprirsi il volto. Sara non aveva un velo, poichè "quando Abrahamo giuse in Egitto , gli Egiziani videro che la donna era molto bella" (Genesi 12:14). Quando Giacobbe vide Rachele, la baciò. Lei non aveva alcun velo (Genesi 29:10-11) . Tra i vestiti che Dio preparò per Eva non c'era certo un velo . Il fatto stesso che le donne della Bibbia usassero orecchini, anelli da naso e gioielli sulla fronte, implica che esse non adavano in giro con il capo nascosto da un velo.

Il commento di Paolo sulle trecce delle donne (1 Timoteo 2:9) , non avrebbe senso se i capelli fossero stati coperti da un velo.

La Bibbia ricorda donne in preghiera, quali Sara, Rebecca, Miriam, Elisabetta, Maria Madre di Gesù, Marta e Maria, ma non ci viene mai detto che qualcuna di loro indossasse un velo per pregare!


Torniamo a 1 Corinzi 11 : Per quale motivo la donna doveva velarsi e l'uomo no? I versi 4 e 5 dicono che se un uomo prega col capo coperto "disonora il suo capo" ; ma se una donna prega a capo scoperto "disonora il suo capo". Ma questo, sarebbe un ragionamento di un Apostolo, tantopiù che predica la legge dell'UGUAGLIANZA , come Paolo? Tantopiù che abbiamo visto come nel Vecchio Testamento, persone come MOSE', EZECHIELE, I SOMMI SACERDOTI , pregavano o profetizzavano a capo COPERTO, dietro COMANDO di Dio. E Paolo, che era uscito dalla scuola di Gamaliele, un rabbino del tempo, lo sapeva bene!

Uno dei motivi dati al versetto 7 sul perchè un uomo non debba avere il capo coperto è perchè egli, l'uomo "è immagine e gloria di Dio; ma la donna è gloria dell'uomo". Queste parole sono attribuite a Paolo, ma è così? O non è piuttosto una citazione di un pensiero errato degli uomini di Corinto?

"TUTTI i credenti (dice Paolo) sono conformi all'immagine del Figlio Suo" (Romani 8:23 ; Colossesi 3:10).

"TUTTI noi a viso SCOPERTO, siamo trasformati nella Sua stessa immagine di gloria in gloria " (2 Corinzi 3:18).

Sia gli uomin che le donne , sono trasformati nella stessa immagine e riflettono la gloria del Signore. Perchè quindi dovremmo supporre che Paolo dica che solo l'uomo è la gloria e l'immagine di Dio? Può un Apostolo come Paolo contraddirsi?

Lo vederemo andando avanti

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
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Nel verso 10 leggiamo inoltre : "Perciò la donna deve avere sul capo un segno di autorità, a motivo degli angeli".
Chiediamoci cosa sia questo "segno" di autorità sul capo. Tra l'altro la parola "segno" , non è nell' originale.

Le varie traduzioni Bibliche di solito aggiungono , con note a margine, dicendo che il velo è un simbolo di sottomissione all'autorità del marito, ma nella Scrittura non si trova MAI che un velo sia simbolo di sottomissione . Se lo fosse, allora , dovrebbe portarlo anche l'uomo dato che anche lui è sottomesso a Cristo.

L'idea della donna coperta da un velo " a motivo degli angeli", ha fornito lunghe e disparate interpretazioni , nessuna delle quali pienamente soddisfacente.
Alcuni hanno detto che gli angeli, guardando giù dal Cielo, i culti, avrebbero potuto essere tentati vedendo le donne a capo scoperto, o addirittura che la sola vista dei capelli, possa rappresentare per loro una tentazione. Questa credenza può avere origine dall'idea di alcuni rabbini per cui gli angeli si impossessarono delle donne per mezzo dei capelli )Genesi 6). Però le parole di Gesù , in Matteo 22 , "Voi sbagliate, non comprendendo né le Scritture né la potenza di Dio. Nella risurrezione, infatti, né si sposano né sono date in moglie, ma essi saranno in cielo come gli angeli di Dio", negano questa supposizione.

Se gli angeli fossero in pericolo di essere tentati dalla vista di una donna, il loro livello morale sarebbe molto basso. Ci sono inoltre, casi nella Bibbia, in cui delle donne parlano con angeli a volto scoperto, senza alcun tipo di velo (Giudici 13:3-9 ; Luca 1:28 etc..).

Considerando ogni cosa , l'idea che le donne debbano velarsi "a motivo degli angeli", sembra una tradizione errata orale degli anziani di Corinto , piuttosto che un insegnamento di Paolo. Per quanto riguarda la dottrina di San Paolo, ascolta cosa scrisse in un altra lettera ai Corinzi .
Dopo aver parlato di Mosè che coprì il suo viso con un velo, Paolo scrive che quelli che seguono Mosè (invece che Cristo) hanno un velo steso sul loro cuore nel leggere il Vecchio Testamento . "NOI" __ nota il contrasto! __ "E NOI TUTTI (uomini e donne convertiti a Cristo) , contemplando a FACCIA SCOPERTA ( non nascosta da un velo) come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore" (2 Croinzi 3:3-18) .

Se Paolo avesse veramente ordinato ai Corinzi di mettere il velo alle loro donne, queste sue parole in 2 Corinzi sarebbero veramente difficili da comprendere.

Il mio modesto parere è , che dato che nei testi originali non sia esistita la punteggiatura, nè virgole, nè punti esclamativi o interrogativi, nè numeri di versetti, ma una scrittura lineare, le parole "a motivo degli angeli", debbano essere collegate a quanto segue e non con quanto precede. Ossia, , collegate al verso 11 e non al verso 9, e che (molto probabilmente) sia una citazione di Paolo di un pensiero scritto dai Corinzi, che mandarono una lettera a Paolo.

Proviamo a vedere la scrittura Biblica, togliendo punti, virgole e numeri di versetti , attaccando il verso 10 ai precedenti :

"Ma ogni donna che prega o profetizza col capo scoperto fa vergogna al suo capo perché è la stessa cosa che se fosse rasa ora se la donna non si copre si faccia pure tagliare i capelli ma se è una cosa vergognosa per la donna farsi tagliare i capelli o rasare si copra il capo l'uomo invece non deve coprirsi il capo perché è l'immagine e la gloria di Dio ma la donna è la gloria dell'uomo perché l'uomo non è dalla donna ma la donna dall'uomo anche perché l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo perciò la donna deve avere sul capo un segno di autorità a motivo degli angeli".

Meditate bene se queste possono essere parole di un Apostolo che disse : "In Cristo , non c'è più nè Giudeo nè Greco, nè schiavo nè libero, NE' UOMO, NE' DONNA, poichè tutti sono uno in Cristo Gesù".

Ora vediamo invece , supponendo che i versi citati più sopra siano una citazione della lettera inviata a Paolo dai Corinzi , la possibile risposta di Paolo , collegando il verso 10 ai successivi :

" a motivo degli angeli d'altronde né l'uomo è senza la donna né la donna senza l'uomo nel Signore perché come la donna proviene dall'uomo così anche l'uomo nasce per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio Giudicate fra voi stessi. È conveniente che la donna preghi Dio senza essere coperta la natura stessa non vi insegna che è un disonore per l'uomo portare la chioma o se invece la donna porta la chioma per lei è un onore poiché la chioma le è stata data per copertura ora se alcuno vuol essere contenzioso noi non abbiamo una tale usanza e neppure le chiese di Dio" .


Vedremo anche il fatto dei "capelli" se debbano essere corti per gli uomini, e lunghi per la donna, per approfondire il fatto del "velo".

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Possiamo renderci conto che alcune frasi nei versetti 4:10 non concordano con il resto della Scrittura.
Anzichè essere un "disonore" per un uomo pregare con il capo coperto, ci sono numerosi esempi Biblici in cui dei servi di Dio pregavano in questo modo e per diretto ordine di Dio.

In nessuna altra Scrittura ci viene detto che le donne devono coprirsi il capo per pregare. Nemmeno si trova qualche prova che solo l'uomo sia l'immagine e la gloria di Dio.
Neppure l'idea di un "velo, a motivo degli angeli" trova conferma nel resto delle Scritture.

I versetti 8 e 9 dicono : "perchè l'uomo non viene dalla donna , ma la donna dall'uomo". Biblicamente parlando , in origine la donna fù creata per l'uomo. Ma perfino questa affermazione deve essere chiarita da Paolo , e questo, l'Apostolo, lo fa nei prossimi versi , 11 e 12 : "D'altronde" __ notare il contrasto__ "nel Signore , nè la donna è senza l'uomo , nè l'uomo è senza la donna. Infatti, come la donna viene dall'uomo, così ancche l'uomo viene per mezzo della donna, ed ogni cosa è da Dio".

Paolo sta dicendo quì che perfino in natura, nella stessa Creazione, la donna proviene dall'uomo e l'uomo proviene dalla donna. Occorrono un uomo ed una donna per produrre un altra vita, ma tutto procede comunque da Dio.

Non solo : spiritualmente parlando "non c'è nè maschio nè femmina, perchè voi tutti siete uno in Cristo Gesù" (Galati 3:28) .

Di seguito Paolo fà anche appello alla loro capacità di ragionemento , nel verso 13 : "Giudicate voi stessi : è decoroso che una donna preghi Dio senza avare il capo coperto?" Senza velo Kalumma?

Perfino il loro giudizio dovrebbe indicare che non c'è nulla di male o di indecoroso se una donna prega senza avere il capo coperto. Anna non aveva un velo quando pregava, nè vi è nella Bibbia l'esempio di qualche donna che preghi avendo un velo. Per quanto riguarda il testo originale , il verso 13 andrebbe tradotto senza il punto di domanda alla fine , che nel Greco non esisteva .

Le parole "Non .....la stessa..." traducono una sola parola dal Greco : "Oude". Essa si trova oltre 130 volte nel Nuovo Testamento ed è tradotta come una negazione : "neppure" , "non" , "nè" , (vedi ad esempio Romani 11:21 ; Giovanni 21:25 ; Galati 1:17) . In Greco questo versetto dice semplicemente :
"Nè la natura vi insegna che ..." , oppure : "La natura stessa NON vi insegna che...".

Leggiamo allora il versetto come andrebbe letto :
"Giudicate voi stessi : non c'è nulla di male (è decoroso) se una donna prega Dio senza un velo in testa" !



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Continuando, Paolo porta avanti la discussione dal punto di vista della natura. La frase che noi leggiamo nelle nostre Bibbie è presentata come una domanda : "La natura stessa non vi insegna che se l'uomo porta la chioma , ciò è per lui un disonore?" , ma come sappiamo il punto di domanda non esisteva nel Greco , perciò potrebbe essere altrettanto correttamente tradotta : "la natura stessa non vi insegna che se l'uomo porta la chioma ciò è per lui un disonore".

Cosa sta dicendo allora l'Apostolo Paolo? Che la natura insegna che è un disonore per l'uomo avere i capelli lunghi, o dice piuttosto che la natura non fà questa distinzione?
Parlando dal punto di vista della natura, sia i capelli dell'uomo che quelli della donna diventano lunghi se non vengono tagliati. Se DIo voleva che l'uomo avesse per natura i capelli corti, non sarebbe stato Potente da farlo così?

Se fosse stata una vergogna per un uomo avere i capelli lunghi, perchè i Nazirei , uomini consacrati in modo speciale al Signore, (Numeri 6:2-5) DOVEVANO avere i capelli lunghi?

Sansone era un Nazireo ed un angelo disse a sua madre : "Sulla testa ..non passerà rasoio, giacchè il bambino sarà un Nazireo, consacrato a Dio" (Giudici 13:5)

Anche Samuele aveva dei capelli lunghi . Anna , sua madre, aveva pregato : "io lo consacrerò al Signore per tutti i giorni della sua vita ed il rasoio non passerà sulla sua testa" (1 Samuele 1:11).

Però, non tutti i Nazierei lo erano a vita. Le leggi riguardanti i Nazieri avevano a che fare con un voto fatto per un periodo di tempo. "Per tutto il tempo del tuo Nazireato il rasoio non passerà sul tuo capo ; FINO A CHE siano compiti i giorni per i quali egli si è consacrato al SIGNORE" (Numeri 6:5) .

Nella chiesa di Gerusalemme ( e siamo nel Nuovo Testamento) c'erano quattro uomini Giudei che avevano fatto un voto. Durante il periodo del voto si fecero crescere i capelli, dopo di che li tagliarono e si purificarono.
Seguendo questa usanza ( e quì viene l'interessante) , lo stesso Paolo s'era fatto crescere i capelli durante il periodo di un voto, dopo di che li tagliò.
Leggiamo infatti in Atti 18:18 che Paolo navigò verso la Siria, "dopo ESSERSI FATTO RADERE IL CAPO a Cencrea, perchè aveva fatto un VOTO".

Questo fatto sembra di speciale importanza per il nostro studio di 1 Corinzi , poichè fu proprio durante la lunga permanenza di Paolo a CORINTO (Atti 18) che egli fece quel voto e non si tagliò i capelli. Ma li tagliò solo quando arrivò a Cencrea, il porto orientale di Corinto dove si imabrcò per continuare il suo viaggio missionario.

Non sembra alquanto strano che proprio Paolo dovesse scrivere ai Corinzi per dire a loro che era un disonore per un uomo portare la chioma , QUANDO EGLI STESSO AVEVA AVUTO I CAPELLI LUNGHI MENTRE ERA A CORINTO?

Considerando questi fattori, credo proprio che le parole di Paolo vadano intese come un affermazione : "la natura NON insegna che se l'uomo porta la chioma , ciò è per lui un disonore" . Se è così , allora il verso 15 che segue la stessa linea di pensiero , dice che la natura non insegna neppure che la chioma della donna sia per lei un ornamento!

In altre parole , per natura, i capelli non possono essere motivo di gloria esclusivamente per la donna , perchè anche quelli dell'uomo possono crescere. Tutto questo , in pratica andrebbe a contraddire la distinzione per cui la donna dovrebbe coprirsi il capo ed un uomo non dovrebbe farlo.




Ci avviamo alla conclusione.

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Se Paolo non stava dando degli ordini sul velo (supponendo che una parte di questo brano sia una citazione della lettera ricevuta) , allora possiamo comprendere la conclusione : "noi non abbiamo tale abitudine e nemmeno le chiese di Dio".

Nell'interpretazione della Parola di Dio , le parti più chiare devono spiegare le meno chiare, e non viceversa . Una buona regola di interpretazione è anche : "che ogni parola sarà confermata dalla bocca di due o tre testimoni" (2 Corinzi 13:1 ; Matteo 18:16) . Tutte le dottrine essenziali si basano su due o più passi Scritturali . Ma la 1 Corinzi presenta idee sul velo e sui capelli e sul fatto che solo l'uomo sia la gloria di Dio, che non trovano sostegno da altri versi Biblici , ma anzi, vanno addirittura contro l'insegnamento in generale delle Scritture.

Quelle chiese che formulano delle regole legalistiche sui capelli , sul velo e sul trucco della donna,causano tristezza e sofferenze inutili . Pur credendo di osservare uno standard di moralità molto elevato, in realtà si innalzano a giudici che sentenziano dalle apparenze. Vi sono chiese che obbligano le donne che ne fanno parte a non tagliarsi i capelli, a portare un velo in testa , a non usare rossetti o smalti e gioielli. Queste non sono chiese, ma sette! Sette che usano il Benedetto Nome di Gesù Cristo, e lo fanno nel peggiore dei modi!

C'è anche da aggiungere che se una donna dovesse avere per forza dei lunghi capelli, per essere credente e accettata da Dio, automaticamente , MILIONI DI DONNE sarebbero escluse , poichè i capelli di alcune razze non crescono!

Alcuni pensano che se una dottrina non è "rigida" non può essere "la sana dottrina di una volta", ma uno studio attento di Atti 15 e di Colossesi 2:20-23 , mostra che gli Apostoli erano contrari all'imposizione di regole che Dio non aveva comandato agli uomini.

Gesù è sempre stato interessato più ai bisogni dell'individuo piuttosto che a seguire delle regole stabilite da uomini i quali supponevano che la "Legge" fosse superiore all'amore.

Soprattutto chi ha l'alta responsabilità di predicare l'Evangelo, dovrebbe prendere una chiara posizione per gli alti valori ; dovrebbe battersi per l'onestà, la giustizia, la bontà , l'integrità e l'amore. Dovremmo tutti cercare di mettere in pratica la santificazione, ma che sia VERA SANTIFICAZIONE e non quella falsa ed esteriore dei Farisei. Non dovremmo confondere mai gli obiettivi principali del Cristianesimo con i dettagli insignificanti delle tradizione umane.

Ricordiamo che "il Regno di Dio non consiste in vivanda nè in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo" (Romani 14:17).

Ci sia quindi "unità" nelle cose essenziali ; ci sia "libertà" nelle cose secondarie ; e in tutto regni l'AMORE.


Finito lo studio sul "velo" , si dirà qualcosa anche sull'uso del trucco, anche questo , argomento "tabù" in molte "chiese".







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Alcune chiese considerano un volto senza trucco, indice di spiritualità e di salvezza. Dicono che, quando una donna và a Cristo non deve più essere interessara della propria bellezza , di essere in ordine e ben tenuta , ad avere abiti che le stiano bene. Ma tutte le donne che ho sentito dire così ad altre donne erano nettamente inferiori delle altre, in quanto a bellezza.


Ci sono però anche predicatori che predicano sul "non mettersi il rossetto, lo smalto alle unghie, etc", perchè secondo loro questo sarebbe indice di vanità e di conseguenza di non vera conversione a Cristo. Essi dicono che donne che si truccano sono ancora "del mondo"
Dopo tutto, non era quella malvagia Iezebel che si dipingeva il viso? Alcuni pensano che chi usa cosmetici "non può essere credente" .

Cosa dice la Bibbia circa l'uso di profumi, rossetti e smalti?

Consideriamo per prima cosa il profumo .
Ai tempi Biblici, i profumi erano molto apprezzati e largamente usati in diversi modi. Sia uomini che donne , che lavoravano nella preparazione delle sostanze aromatiche , erano chiamati profumieri (Ezodo 37:29 ; Ecclesiatse 10:1 ; 1 Samuele 8:13).
Ci sono vari riferimenti a vari profumi dalla Genesi all'Apocalisse.

Ai giorni di Giuseppe , gli Ismaeliti " si misero a sedere per prendere cibo; ma, alzando gli occhi, ecco videro una carovana di Ismaeliti, che veniva da Galaad coi loro cammelli carichi di spezie, di balsamo e di mirra, in viaggio per portarli in Egitto" (Genesi 37:25) . Galaad era la regione di origine di tante piante aromatiche tra cui il "balsamo di Galaad", citato in questo versetto (vedi anche Geremia 8:22).

Nella Scrittura si trovano due delle più antiche ricette di profumo .Uno era formato da resina, conchiglie profumata, incenso e galbano ed era "cosa santissima , cosa santa, consacrata al Signore.." (Esodo 30:34-38).

Ci sono cosi' tanti versi sull'uso dei profumi , perfino dati addosso a Gesù , da non prendere in considerazione coloro che dicono che l'uso del profumo è indice di scarsa spiritualità . Basta un episodio su tutti : Maria "presa una libbra d'olio profumato, di nardo puro di gran valore, unse i piedi di Gesù...e la cas afu piena del profumo dell'olio" (Giovanni 12:3).
Gesù non condannò questa azione : lo fece GIUDA!



Diamo uno sguardo ai cosmetici .

L'argomento presentato di solito contro l'uso dei cosmetici , in particolare il rossetto , si basa sul verso che dice che Iezebel si truccava : "Quando Jehu giunse a Jezreel, Jezebel lo venne a sapere. Allora ella si diede il belletto agli occhi, si acconciò la testa e si mise alla finestra a guardare" (2Re 9:30).

Oltre a quello di Iezebel, vengono portati ad esempio anche altri due versetti . Parole che Dio dice tramite ai profeti, a Gerusalemme che Gli era diventata infedele.
In tale contesto leggiamo queste parole :
"Inoltre hanno mandato a chiamare uomini da paesi lontani, ai quali è stato mandato un messaggero, ed ecco, quelli sono venuti. Per loro ti sei lavata, ti sei tinta gli occhi e ti sei abbigliata con splendidi ornamenti" (Ezechiele 23:40) , ed ancora : "E tu, o devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, anche se ti abbigliassi con ornamenti d'oro, anche se ti ingrandissi gli occhi con lo stibio, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita" (Geremia 4:30).

Chi usa questi versi per portare avanti il fatto che per essere credente, una donna non deve truccarsi, dimentica che in questi versi sono menzionati altri usi e costumi che nessuno di loro critica .
Nel caso di Iezebel leggiamo che "si diede il belletto agli occhi, si acconciò i capelli e si mise a guardare alla finestra".

Si acconciò la capigliatura, gesto che TUTTE le donne credenti fanno, ma se darsi il belletto agli occhi era peccato, allora lo era anche il pettinarsi! E' ovvio che la dottrina o la morale non può fondarsi su frasi incidentali come queste.

Ci viene detto che la donna menzionata (Gerusalemme) nel passo di Ezechiele, prima di timgersi gli occhi, fece un bagno. Forse anche questo era peccato? La donna menzionata in Geremia oltre ad usare il belletto, si vestì di scarlatto. Era questo un peccato? La "donna virtuosa" (figura della Sua Chiesa) di Proverbi 31:21 veste tutta la famiglia di scarlatto (lana rossa) .

Ragioniamo un pò : Luca ci parla di una donna dai "capelli lunghi" i cui peccati erano molti (Luca 7:37-47) . Forse questo prova che tutte coloro che hanno i capelli lunghi siano peccatrici?
Forse che il fatto che Proverbi 7:17 menziona una prostituta che usa profumo , prova che tutte le donne che usano profumo siano prostitute? Forse il fatto che una donna infedele indossasse dei gioielli (Osea 2:13) , prova che tutte le donne che li indossano tradiscono il marito? Certo che no.

Sulla stessa base allora, tre riferimenti Biblici di donne che si truccano , oltre che a lavarsi, pettimarsi e vestirsi, non possono provare che l'uso dei cosmetici sia sbagliato. Il "motivo, l'atteggiamento , le intenzioni del cuore" , possono rendere tali usi , giusti oppure sbagliati, così come QUALUNQUE altra cosa può essere giusta o sbagliata..

Il trucco è stato spesso utile per nascondere delle macchie o delle imperfezioni come nel caso della donna che ho conosciuto e che ho menzionato in un post sopra a questo. In altri casi la donna puo truccarsi per essere più piacevole per sè, o per suo marito o perchè è suo marito a chiederglielo.
Pelle secca, occhi cupi e labbra pallide possono essere cause di depressione per tante donne, e allora perchè volere la sofferenza di molte donne per una cosa che Dio NON chiede ?

Le chiese che hanno messo troppa enfasi sull'insegnamento del "niente trucco" hanno causato tante inutili sofferenze e incomprensioni. Se una donna conosce il Signore in una di tali chiese , si sente dire : "Adesso sei credente. Devi sbarazzarti del trucco e dei gioielli. Non vorrai mica assomigliare a Iezebel che si truccava il viso!" . Come risultato la donna può perdere la fiducia nella sua apparenza fisica , illudendosi che più semplice appare tanto più spirituale sarà!

A volte si arriva a considerare inutile le uscite con la famiglia. Ho udito pastori che vietano la visione delle fiabe in tv o al cinema ai loro figli piccoli ; altri non vanno mai al mare perchè , dicono "è peccato" ; molti non guardano programmi televisivi come il Costanzo Show, con la scusa che il mondo è così malvagio che i cristiani non devono avere nulla a che fare con le cose del "mondo". Ma Colui che è venuto per darci una vita abbondante non ci chiede, nè tantomeno desidera questa visione negativa della vita o del creato che Egli ci ha affidato.

Alcune chiese non permettono che una donna truccata canti nel coro. Pensano che darebbe un cattivo esempio Se il predicatore vede entrare in chiesa una donna col rossetto , si sente in obbligo di dover includere un messaggio "evangelistico" . Come è vera la Parola di Dio : "L'UOMO GUARDA ALL'APPARENZA, MA IL SIGNORE GUARDA AL CUORE" (1 Samuele 16:7).




Fine

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Dopo aver sviscerato molte parti della Scrittura e avendo visto L'INUTILITÀ di tante imposizioni messe alle donne, io mi domando e VI domando : sapete voi, pastori, anziani, guide di gregge, COSA é il peccato?
Sapete PERCHÈ il Signore " guarda al cuore ?"?.
Perché senza la triplice concupiscenza NON c'é peccato!

Quando, capiremo che il peccato, per essere peccato ha bisogno della triplice concupiscenza : "degli, occhi; della carne; superbia della vita" , e che i peccati peggiori, se mai ve ne sono, sono quelli "di dentro".
Dio non giudica "all' apparenza" , non giudica da quello che si vede. Per questo può essere peccato più una parola detta con L'INTENTO di ferire che un omicidio fatto senza l'intento di uccidere.

Dio è Colui che "pesa gli spiriti", leggi le intenzioni del cuore che precedono il fatto, indipendentemente da quale, il fatto, sia.

" Eva VIDE che l'albero era buono per nutrirsi, CHE era bello da vedere e che l'albero era desiderabile PER acquisire conoscenza, prese del frutto e ne mangió ". Triplice concupiscenza!
Eccola qua: " Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo." (1 Giovanni 2:16).la triplice concupiscenza. Senza di essa NON C'È PECCATO.

E chi siamo noi per giudicare che se una donna porta un gioiello, un trucco o un profumo lo faccia per motivi di triplice concupiscenza? Il Signore e Lui solo legge i cuori ma noi, care guide di gregge, NO!

[Modificato da claudio.41 21/03/2019 12:33]

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