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Cosa sono i dogmi? e i simbolismi o rituali?

Ultimo Aggiornamento: 16/06/2019 13:12
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06/04/2019 19:36
 
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Re: Re: cosa sono i d ogma
Francesco Longo, 06/04/2019 18.32:



Scusa non ho capito, vuoi essere più chiaro? Anche Gesù lo dice beati piuttosto quelli che fanno la volontà del padre mio. Con questa affermazione vediamo come la bibbia non è un libro di .sentimentalismi. Gesù non manifesta nessun sentimentalismo ed è giusto così, ma Egli si spinge ancora oltre all'affettività naturale:Matteo 5,43-48
43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. Ora non a caso ho usato questa affermazione : Maria essendo , per noi , la madre di tutti i viventi, ci spinge ad amarci reciprocamente, senza distinzione né di religione o altro. L'unico intercessore l'unico Signore è Cristo , ovviamente assieme al Padre. Ora non si può pretendere da Voi che crediate, Maria madre di Dio ma almeno Maria madre del figlio di Dio. Per coloro che si scandalizzano che Dio in terra possa avere dei suoi mediatori che mi spieghino il ruolo di Mose così che poi spiegherò il ruolo del papa, senza pretendere che voi lo crediate. Per coloro i quali non credono che subito dopo la morte mi spieghino EBRE 9, 29 e come è stablito per gli uomini che muoiano una sola volta dopodiché c'è il giudizio.Grazie



È scritturale la regalità di Maria?

Perché nella Bibbia non si parla mai di Maria come di una regina? Su che cosa si ritiene basata la sua regalità? Le risposte a queste domande vi aiuteranno a rendere esclusiva devozione a chi è dovuta.

LA CHIESA Cattolica Romana col passar degli anni ha innalzato Maria fino al posto eminente in cui è oggi considerata, cioè ad una posizione di eguaglianza con Dio, arrogandole le facoltà sia di Gesù Cristo che dello spirito santo. La regalità di Maria non è determinata da alcun riferimento alla Bibbia o a Cristo. È basata unicamente sulla tradizione e sull’autorità della Chiesa Cattolica Romana.

Quando qualcuno chiede quali siano, nelle Scritture o nella storia, gli argomenti usati per sostenere la dottrina dell’immacolata concezione e dell’assunzione del corpo di Maria, dottrine che hanno portato all’attuale esaltazione di lei, la risposta comune è parte di un famoso epigramma teologico: “Potuit, decuit, ergo fecit — Dio poteva farlo; conveniva che lo facesse; quindi lo fece”, cioè fece le cose affermate dai dogmi di cui sopra, vale a dire, rese Maria libera dal peccato adamico, risparmiò il suo corpo dalla forza corruttrice della morte, elevò il suo corpo carnale, sangue e tutto, nelle corti del cielo stesso, senza fargli subire alcun mutamento.

Un’autorità ben superiore a quella della medioevale tradizione francescana, l’apostolo Paolo, dichiara vigorosamente che nessuna delle summenzionate dottrine ha alcuna base di fatto. Paolo dice: “Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e per mezzo del peccato la morte, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché essi ebbero tutti peccato”. Paolo non escluse Maria, carnale discendente di Adamo, da questa regola. Paolo ne escluse invece Gesù Cristo, perché Gesù non era figlio di Giuseppe, discendente dell’uomo Adamo. Gesù era Figlio di Dio, nato non per volere della carne né per volere di un uomo, ma di Dio. — Rom. 5:12, NM; Ebr. 7:26; Luca 1:34, 35.

In quanto al dogma dell’assunzione, Paolo dichiara che nessuno, né Maria né lo stesso Gesù, può portare con sé il proprio corpo fisico, umano, nel cielo. “Carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio”. — 1 Cor. 15:44, 50, NM.

Sebbene questi dogmi contraddicano le Scritture, il papa cattolico romano Pio XII energicamente edifica sopra queste tradizionali fondamenta di sabbia. Nell’autunno del 1954 egli elevò Maria a nuova gloria e nuova altezza incoronandola simbolicamente regnante regina del cielo e di tutta la creazione. Inoltre proclamò che il 31 maggio fosse una speciale giornata festiva in onore della regalità di Maria. Maria viene acclamata con i seguenti titoli: “Regina di tutti i cuori”, “Regina della pace”, “Regina dell’universo”, “Regina del cielo e della terra”, “Signora di tutto il creato”, oltre alle popolari designazioni di “Madre delle Nazioni Unite”, “Madre dell’America”, “Madre dell’èra atomica”, “Nostra Signora della televisione”, “Regina dell’educazione” e “Regina della casa”.

PRETESA CHE MARIA SIA UGUALE A DIO E CRISTO

I teologi cattolici romani rappresentano Maria come corredentrice e mediatrice con Cristo. Le attribuiscono molte virtù che, nelle Scritture Greche Cristiane, vengono associate esclusivamente a Cristo Gesù ed allo spirito santo. Le nazioni sono esortate ad invocare Maria nell’ora del pericolo, nelle difficoltà e nei dubbi. L’attenzione e devozione rivolte a Maria nel mondo cattolico romano ora eguaglia, se non supera, quella rivolta a Gesù Cristo.

Le attività di Gesù Cristo vengono sempre più considerate lontane da ogni contatto diretto con la vita umana dalle autorità cattoliche. La vita di Cristo è considerata come separata dall’umanità. Egli non è più ritenuto l’Unico che interceda presso Dio per l’umanità peccatrice. Maria è ora raffigurata come compartecipe e cointerceditrice che trasmetta le preghiere dalla terra a Dio. Difatti, in tutto ciò che riguarda la salvezza, il raggiungimento del benessere umano e l’istituzione della pace sulla terra, Maria figura sullo stesso alto piano di Gesù Cristo.

Notate come una pubblicazione ufficiale cattolica, Our Sunday Visitor (inglese), conferisce onore a Maria e uguaglia la sua opera a quella di Gesù Cristo, dello spirito santo e di Dio stesso: “Il nome di Maria sembra voler significare ‘Stella del mare’. Maria è posta nei cieli come una stella risplendente nell’oscurità della notte, come un faro nella tempesta che minaccia di travolgere la civiltà. Maria è la maestra dataci da Dio per correggere i Suoi figli sbandati, per guidare i nostri passi nel sentiero della giustizia”. “Maria si manifesta in modo speciale come lucente Stella Mattutina e Sede della sapienza”. Riponete “un’incrollabile fiducia in Maria”. “Nel pericolo, nelle difficoltà, nei dubbi, pensate a Maria. Invocate Maria”. “Il suo nome non manchi mai sulle vostre labbra o nel vostro cuore. Se volete ottenere l’aiuto delle sue preghiere, non tralasciate di seguire l’esempio della sua condotta. Se lo seguite, non vi smarrirete; se la pregate, non dovete disperare. Se pensate a lei, non sbaglierete; sostenuti da lei, non cadrete mai; protetti da lei, non dovete temere; guidati da lei, camminerete senza stancarvi. Se vi sorride, avrete successo”. Il papa espresse la ferma convinzione che per mezzo di Maria “l’umanità a poco a poco procederà su questa via di salvezza ed essa guiderà i governanti delle nazioni e i cuori dei popoli verso la concordia e la carità”. — Our Sunday Visitor del 17 ottobre 1954.

Se Maria compie queste funzioni, che cosa resta da fare a Dio ed a Cristo? Se Maria intercede, insegna e guida il genere umano, quale opera è assegnata allo spirito santo? Se Maria occupa il primo posto nei nostri cuori, quale posto è riservato a Dio? L’elevazione di Maria non oscura forse l’attività e l’autorità di Cristo sulla sua chiesa? Non minimizza il suo zelo e la sua incessante preoccupazione verso i membri del suo corpo, la chiesa, e verso tutti coloro che lo invocano in spirito e verità? Non è antiscritturale tutta questa glorificazione di Maria?

LA BIBBIA DETRONIZZA MARIA

La Chiesa Cattolica Romana acclama Maria come “una stella risplendente nell’oscurità della notte, come un faro nella tempesta che minaccia di travolgere la civiltà”, mentre la Bibbia dice che Gesù è “la radice e la progenie di Davide, la lucente stella mattutina”. Invece di considerare Maria come un faro di luce, Gesù viene proclamato “la luce degli uomini” — “la luce del mondo”. Il profeta Isaia predisse che Cristo sarebbe sorto come “una bandiera dinanzi ai popoli”. Mentre le Scritture non fanno alcun riferimento a Maria come “maestra”, Gesù viene spesso chiamato con questo titolo. Nicodemo, un capo dei Giudei, disse a Gesù: “Maestro, noi sappiamo che sei venuto da parte di Dio”. Gesù infatti consigliò: “Ma voi non fatevi chiamare Rabbi, perché uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno sulla terra Padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. E non fatevi chiamar Maestro, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo”. — Apoc. 22:16; Giov. 1:4; 8:12; Isa. 62:10; Giov. 3:2; Matt. 23:8-10, Ricciotti.

Le Scritture ispirate dichiarano che Geova l’Onnipotente Dio e suo Figlio Cristo Gesù, lo spirito santo e la Parola di verità devono essere soccorritori, maestri, educatori, guide e consiglieri nell’organizzazione di Dio. Ma in nessun posto si riferiscono a Maria come tale. Isaia dichiarò: “Tutti i tuoi figliuoli saran discepoli dell’Eterno, e grande sarà la pace dei tuoi figliuoli”. A proposito della parola di Dio il salmista scrisse: “La tua parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero”. Dello spirito santo Gesù disse: “E io farò richiesta al Padre ed egli vi darà un altro soccorritore che sia sempre con voi, lo spirito della verità, che il mondo non può ricevere”. “Ma il soccorritore, lo spirito santo che il Padre invierà nel mio nome, quello v’insegnerà ogni cosa e richiamerà alla vostra mente tutte le cose che vi ho dette”. — Isa. 54:13; Sal. 119:105; Giov. 14:16, 17, 26, NM.

I teologi cattolici romani chiamano Maria “la Sede della sapienza”; la Bibbia dice: “L’Eterno [Geova] dà la sapienza; dalla sua bocca procedono la scienza e l’intelligenza”. I cattolici sono esortati ad invocare Maria nell’ora di pericolo, di difficoltà e di dubbio; la Parola di Dio ci dice che “Dio è per noi un rifugio ed una forza, un aiuto sempre pronto nelle distrette”; che Geova “è presso a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido, e li salva”. I cattolici hanno fiducia che Maria “sottometta la violenza sotto i suoi piedi”, ma la Parola di Dio ci assicura: “L’Iddio che dà pace schiaccerà fra breve Satana sotto i vostri piedi”. — Prov. 2:6, 7; Sal. 46:1-3; 145:18, 19; Rom. 16:20, NM.

GLI APOSTOLI NON PARLANO DI MARIA

La posizione elevata che Maria occupa nel mondo cattolico non è certamente in armonia con le Scritture. Se esaminiamo quanto il racconto biblico dice di Maria, ci sorprende la scarsità di commenti. Solo una volta essa è menzionata fuori dei Vangeli. Né l’apostolo Paolo né l’apostolo Pietro né Giuda, il servitore di Gesù, né Giacomo, il fratello di Gesù, fanno un solo accenno a lei in tutti i loro scritti ispirati. La mancanza di riferimenti a Maria è molto evidente. Perché questo silenzio? Non ci può essere che una risposta. La sua esaltazione come regina dell’universo, regina del cielo e di tutto il creato, è una pura invenzione di uomini e non ha alcuna base di fatto. Maria era preminente “tra le donne” soltanto, per il fatto che il Messia doveva nascere da lei: “Benedetta tu sei tra le donne e benedetto il frutto del tuo seno”. — Luca 1:28, 42, Ricciotti.

Ma non furono soltanto gli apostoli a tacere. Gesù stesso si astenne con gran cura dal rivolgere speciale attenzione ai suoi parenti terreni, non attribuendo loro mai alcuna importanza, ma mettendo sempre in risalto la sua relazione personale col Padre suo. “Chiunque fa la volontà del Padre mio, che è ne’ cieli, quegli mi è fratello e sorella e madre”. Il primo racconto di Gesù come bambino comincia con queste sue parole rivolte ai genitori: “Non sapete che io devo attendere a ciò che riguarda il Padre mio?” E le sue ultime parole furono: “Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio”. Ci solo almeno 150 riferimenti nelle Scritture che descrivono la stretta relazione fra Gesù e suo Padre, ma non c’è assolutamente alcun riferimento in cui Gesù esprima qualche legame con sua madre. Non c’è un solo punto in cui egli si rivolga a lei come “madre”, ma invariabilmente la chiama “donna”. “Che v’è fra me e te, o donna?” “Donna, ecco il tuo figlio!” — Matt. 12:46-50; Luca 8:21; 2:49 e Lu 23:46, Ricciotti; Giov. 2:4; 19:26.

In nessun passo della Bibbia Maria è rappresentata come mediatrice o interceditrice, o come cooperatrice di Gesù negli interessi della salvezza umana. Gesù è solo in questo incarico, dicendo: “Indipendentemente da me non potete fare proprio nulla. Se uno non rimane in unione con me, è gettato via come un tralcio ed è disseccato, e uomini raccolgono questi tralci e li gettano nel fuoco e vengono bruciati. Se rimanete in unione con me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e per voi avverrà”. “Affinché qualunque cosa chiediate al Padre in nome mio egli ve la dia”. Piuttosto che servitori di Dio che compiono “tutte le loro azioni ‘mediante Maria, con Maria, in Maria e per Maria’”, come è insegnato dalla Chiesa Cattolica Romana, l’ispirato Paolo esalta la misericordia e la sapienza di Dio, e dice: “Poiché da lui e per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen”. — Giov. 15:5-7, 16; Rom. 11:33-36, NM.

SVELATA L’ORIGINE PAGANA

L’esaltazione di Maria fa parte di un progetto deliberatamente preparato e accuratamente eseguito dalla Chiesa Cattolica Romana per ravvivare l’antica forma di adorazione della regina del cielo, come era praticata dalle nazioni pagane dell’antica Babilonia, Egitto e Roma; e anche dall’infedele antica nazione d’Israele. Erodoto, per conoscenza personale, attesta che nell’antico Egitto la “regina del cielo” era “la più grande e più venerata di tutte le divinità”. Lo storico Alessandro Hislop scrive che, secondo la dottrina dei Caldei, Semiramide, madre e poi moglie di Nimrod, fu innalzata alla divinità col nome di regina del cielo e venne adorata come “incarnazione dello Spirito Santo”. Nonnus, parlando della babilonese regina del cielo, la chiama “la speranza del mondo intero”. Essa è anche chiamata “signora di tutto il creato”. Hislop dice pure che la stessa dea era venerata ad Efeso, quella che Demetrio, l’orefice, definì come la dea che “tutta l’Asia e tutto il mondo adorano”. Tutti questi titoli, che una volta si applicavano a dee pagane, sono ora attribuiti a Maria. — Atti 19:27, Ricciotti.

L’antica nazione d’Israele fu vittima di questa forma d’idolatria. Invece che a Maria, le donne ebree offrivano focacce alla dea babilonese, Astarte, per le strade di Gerusalemme. Esse bruciavano incenso alla regina del cielo e le offrivano libazioni. I popoli sfidarono apertamente Dio e la sua Parola per compiere le loro pratiche malvage. Per la loro volontaria empietà Dio li rese schiavi e devastò completamente il paese. Agirà ora Dio in modo diverso? Egli dice di se stesso: “Io, Geova, non muto”. — Ger. 44:15-19; Mal. 3:6, SA.

Eccetto il paganesimo babilonese e la tradizione cattolica, non c’è assolutamente nessun’altra autorità che sostenga l’attuale adorazione di Maria o di qualsiasi altra donna come regina del cielo. Sarà bene dunque osservare l’avvertimento dell’apostolo Paolo: “Guardate: forse ci può essere qualcuno che vi porterà via come sua preda con la filosofia e con vano inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. “Anche se noi o un angelo dal cielo”, dice l’apostolo, “vi dichiarasse come buona notizia qualche cosa oltre a ciò che noi vi abbiamo dichiarato come buona notizia, sia maledetto”. Infatti, l’apostolo Pietro riassume quanto segue intorno a Cristo Gesù: “In nessun altro è salvezza, poiché non c’è altro nome sotto il cielo che sia stato dato agli uomini mediante cui dobbiamo esser salvati”. Agite in modo che queste ispirate parole di Dio, e non le tradizioni degli uomini, vi guidino nella vostra adorazione. — Col. 2:8; Gal. 1:8; Atti 4:12, NM.
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