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Citazioni in cerca d’autore (Oscar edition)!

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2019 11:24
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25/04/2019 21:41
 
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Ciao, ti ringrazio tantissimo per la precisione delle tue valutazioni, studiandosele per bene si può davvero imparare tanto.
Non so come sia possibile ma sono contenta di questa valutazione nonostante il risultato non sia dei migliori.


Grammatica: 8.75/10
Buona, c’è solo qualche svista:
“capelli reduci di una notte movimentata”: -0.20; “da” anziché “di”.
“Accanto lei un uomo dal petto scolpito, i capelli reduci di una notte movimentata e il portamento algido seppur appena destato dal sonno”: -1; c’è un problema di sintassi, perché stando alla costruzione del periodo “destato dal sonno” è riferito a portamento, non a “un uomo”, quindi il periodo va riorganizzato in maniera tale da rendere “un uomo” il referente.
“signora Lextrange”: -0.05; “Lestrange” anziché “Lextrange”, un refuso.



Considera del primo e dell'ultimo errore me ne sono resa conto dopo aver inviato la storia, mi stavo mangiando le mani! Invece non avevo fatto caso al problema di sintassi, appena passati i 15 giorni cercherò assolutamente un modo per correggerlo.


• «“Una sorpresa per te.” // La signora Lextrange non attende un latte caldo sul suo letto a baldacchino, con un sorriso eccitato corre nei sotterranei. Carne fresca per lei»: qui è intuibile dal contesto che a pronunciare la frase sia Rodolphus, ma non è certo, e il lettore potrà avere la certezza di avere interpretato bene o male solo quando arriva alla frase in grassetto – dove è chiaro che “la sorpresa” sia per Bellatrix. Prima di arrivare a quella frase, si potrebbe interpretare così: lei pronuncia la frase per poi correre verso la sorpresa da mostrare a Rodolphus. Approfitto di aver citato questo estratto di testo per soffermarmi anche sull’uso di “un” dinanzi a “latte”: dato che il latte si misura in litri e non enumerandolo, è più indicato utilizzare “del” oppure mutare l’espressione in “una tazza di latte”, ad esempio. Il contesto lessicale del tuo testo è abbastanza ricercato, quindi un’espressione quasi colloquiale come “un latte caldo” risulta poco coerente.

• “Un sorriso inquietante, le pupille nere dilatate per la rabbia e per una strana, crudele, felicità. Un bacio sensuale, una promessa di altre perversioni”: non è chiaro se la descrizione si riferisca a Bellatrix o a Rodolphus. Entrambi posseggono le caratteristiche citate, quindi potrebbe trattarsi di entrambi. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di esplicitare sempre il soggetto quando non è desumibile dal contesto in maniera inequivocabile. Un soggetto incerto impedisce al lettore di comprendere le sfumature del testo e la scena che ha dinanzi, il che è un vero peccato.



Anche qui hai assolutamente ragione, nella mia testa era talmente chiaro che non ci ho fatto caso ma rileggendolo adesso non posso proprio darti torto.


Soffermandomi ora sulla struttura sintattica, ho notato che il testo da questo punto di vista sembra essere diviso in due, cioè non è omogeneo. Il racconto si apre con uno stile sintattico particolare (“Capelli corvini che risaltano la pelle diafana, palpebre appesantite dal sonno, labbra piene e vermiglie dischiuse, una figura dolce solo all’apparenza”), dove spicca la descrizione fisica di un personaggio attraverso brevi frasi coordinate rette da sostantivi e complementi più che da verbi; e sino a un certo punto procede così, con questa sintassi segmentata, mai ripetitiva, nominale, che rincorre la ricercatezza. Arrivati però a “Una coppia strana sono quei due” il tono stilistico della narrazione cambia: le frasi rette da verbi abbondano rispetto alle nominali, la sintassi in alcuni punti diventa colloquiale, si ricorre a quella che sembra essere la tecnica a elenco (che gioca sulla ripetizione). A causa di questo slittamento stilistico si ha l’impressione di leggere due racconti diversi, il che è un peccato perché il testo ne risente nella sua interezza – oltretutto, presi singolarmente, entrambi gli stili sono gestiti piuttosto bene, il che prova la tua bravura nella scrittura, questo indipendentemente dalla valutazione della storia in sé!



In effetti sono partita scrivendo la seconda parte e poi ho ripreso il testo dopo giorni, è proprio da me questo genenere di pastrocchi!
Sono contenta che tu abbia apprezzato le due parti prese singolarmente, per me è davvero meraviglioso sentirmi dire da te (amo troppo il tuo modo di scrivere e prendo in grandissima considerazione le tue opinioni) che me la cavo con la scrittura nonostante quello che ho combinato.


La brevità del tuo racconto ha fatto sì che queste situazioni risultassero più evidenti. Di certo scrivi bene, hai una grande proprietà di linguaggio e riesci a creare immagini molto belle ed evocative (ad esempio: “le pupille nere dilatate per la rabbia e per una strana, crudele, felicità”); malgrado le situazioni messe in evidenza, il testo risulta fluido alla lettura e riesce a proporre al lettore una fotografia istantanea dei tuoi protagonisti. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è da un lato quello di immedesimarti nel lettore e cercare di rendere palesi quei soggetti che potrebbero essere confusi, dall’altro quello di restare fedele all’impostazione stilistica scelta a inizio storia. Il tuo breve racconto è, lo ripeto, scritto bene e ha delle immagini che restano impresse nonostante tu non le metta in evidenza con nessun escamotage stilistico come ad esempio il corsivo (questa è bravura!), quindi ti invito davvero a leggere questo mio commento come un parere su un tuo scritto che spera di essere costruttivo, ma che in nessun modo mette in discussione la qualità della tua scrittura, perché sei bravissima.



Grazie ancora, sia per le tue belle parole sia per i consigli che cercherò senz'altro di seguire.


Arrivando al lessico, hai scelto un registro linguistico medio, che rispetti lungo l’intero arco della storia. Le tue scelte lessicali non sono scontate, anzi le ho trovate particolari e mai eccessive (nel senso che non usi termini desueti o arcaici per far sembrare il lessico ricercato, hai saputo scegliere!): ad esempio, “capelli corvini” e “pelle diafana” in luogo di varianti come “capelli scuri” e “pelle chiara” sono scelte lessicali in grado di caratterizzare il testo, arricchirne le sfumature e abbellirlo con una ricercatezza linguistica equilibrata e coerente a se stessa. Sei stata davvero molto brava! L’unico termine che ho trovato fuori contesto è “sposini” (il vezzeggiativo è un po’ troppo colloquiale, a mio parere, nella cornice lessicale della tua storia). Per il resto, non ho proprio nessun appunto da fare, se non i complimenti per il tuo ricco vocabolario.



E anche qui sono stata contentissima per i tuoi complimenti, davvero grazie mille. La scelta del termine "sposini" è stata un po' voluta così, fuori contesto, per sottolineare con leggerissima ironia quanto questo non possa essere più lontano dall'idea che noi abbiamo del matrimonio in generale.


Titolo: 5/5



Che sorpresa ricevere il massimo proprio qui! in genere sono una frana quindi non me lo sarei mai aspettato.


Utilizzo del prompt: 6/10



Hai perfettamente ragione! Uno dei dubbi che mi aveva fatto riflettere sulla possibilità di ritirarmi era proprio l'utilizzo del prompt, che avevo un po' perso di vista durante la scrittura.


Caratterizzazione e IC dei personaggi: 5/10
Anche in questo parametro sono stata molto indecisa sul punteggio da assegnare, premetto che mi spiace non avere assegnato più della metà del punteggio, ma credo che le caratterizzazioni dei due personaggi siano poco efficaci. Cerco di spiegarti il mio punto di vista.
A mio parere, il problema maggiore delle caratterizzazioni di Bellatrix e Rodolphus è il fatto di non essere state differenziate; per questo motivo tratterò i due personaggi insieme. La storia si compone di due personaggi, ma è impossibile capire chi sia lui e chi sia lei, perché sono caratterizzati con le stesse sfumature – come se fossero un unico personaggio. Questa caratteristica rende entrambe le caratterizzazioni “impersonali”, cioè impedisce al lettore di conoscere l’uno e l’altra, il che è un vero peccato, perché dagli elementi canon citati è evidente quanto tu conosca Bellatrix e Rodolphus. Anche la scelta di “dire” e non “mostrare” ha reso meno incisive le caratterizzazioni, ad esempio quando scrivi “Nulla spinge un uomo più in là dell’ambizione, nulla porta a grandi risultati se non la ragione. Lui, freddo e calcolatore, soddisfa la sete di emozioni di lei” ci suggerisci una differenza tra i due (lui razionale, lei emotiva – ed entrambi ambiziosi), ma non vediamo queste sfumature nel contesto della narrazione, lì vediamo due “coniugi folli” che torturano qualcuno per festeggiare l’anniversario – e in questo non c’è nulla di razionale né di ambizioso. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di mostrare i personaggi anziché spiegarli al lettore: ad esempio, non dire “è razionale”, ma mostrarlo razionale. Questo aiuta sia a sviluppare più a fondo i personaggi, sia a creare empatia tra loro e il lettore, facendolo entrare in contatto con le sensazioni e i modi d’essere dei personaggi che popolano i tuoi racconti. Passando ai pregi, è sicuramente IC il fatto che siano Mangiamorte convinti, spietati, e che quindi condividano idee e valori, fattore che li ha portati a stringere una solida intesa. Differentemente da te, ad esempio, io non credo che il loro matrimonio sia stato combinato, ma ho condiviso la tua scelta di sottolineare come nonostante questo loro formino una coppia solida e affine. Di Bellatrix si intravede quella follia post Azkaban che siamo abituati ad associare a questo personaggio (follia che poi si estende anche a Rodolphus, suo complice).
Questo insieme è il motivo per cui il punteggio non è inferiore a 5/10 e anche ciò che mi fa affermare che c’erano davvero tutti i presupposti per sviluppare caratterizzazioni singole e approfondire di più i tuoi protagonisti – che già risultano interessanti in questa istantanea, immagino dunque che con un maggiore sviluppo sarebbero stati fantastici!



Accetto anche qui le tue critiche e i tuoi consigli, tenterò senz'altro di lavorarci su. Effettivamente nell'episodio che ho raccontato non emerge in alcun modo la razionalità e l'ambizione di Rodolphus, nonostante in questo momento mi stiano balenando in testa tremila modi con cui avrei potuto mostrarlo. Avrei meritato anche meno!

Rinnovo ancora una volta i miei ringraziamenti per l'interessantissima valutazione e spero di poter partecipare presto a un altro contest indetto da te.
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