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Citazioni in cerca d’autore (Oscar edition)!

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2019 11:24
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Post: 2.618
Giudice*****
24/04/2019 13:16
 
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Re: Re:
blackjessamine, 24/04/2019 11.15:

Wow!
Ti ringrazio di nuovo tanto, questo è un tipo di contest che a me piace moltissimo, mi ha dato l'occasione di leggere storie davvero di qualità.
E grazie di nuovo per il giudizio: so quanto impegno ci voglia per scrivere qualcosa di così approfondito, quindi, complimenti!

EDIT: ovviamente mi farebbe piacere ricevere il giudizio come recensione alla storia :)



Ciao, blackjessamine!
Anche nel tuo caso ho omesso alcune parti del messaggio solo per snellire, ma ho letto tutto!
Grazie a te di aver participato e di avermi spiegato l'intenzione alla base dello stile e della caratterizzazione, è sempre un piacere leggere i tuoi racconti.
Passerò al più presto per lasciarti la valutazione come recensione alla storia, alla prossima!


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Post: 890
Giudice*****
24/04/2019 15:13
 
Quota

Ciao Rosmary e ciao a tutti! 😁

Come sempre non deludi con i tuoi giudizi splendidi e dettagliatissimi, ricchi di spunti interessanti.
Non ho ancora avuto tempo di leggerli tutti nel dettaglio, ma comunque ho dato un'occhiata relativamente approfondita e di sicuro ci tornerò sopra, perché da te si impara sempre qualcosa! Tra l'altro, avendo letto tutte le flash e avendolo fatto con un occhio attento alle nomination – che coincidono con i tuoi parametri di valutazione – penso sarà ancora più interessante del solito!


Parto con i complimenti alle podiste: le vostre storie erano le mie preferite insieme a "Il Falò" (non a caso compaiono tutte tra le mie nomination), quindi non posso che farvi i miei più sentiti complimenti! Tutte e quattro le storie sono state in lizza per svariate mie nomination 😊
Tra l'altro, con una sola eccezione, mi pare che siano comunque state tutte nominate nei parametri che anche io avevo considerato papabili: se non erro, mancava solo 'Ad occhi chiusi' tra le candidate per la miglior flash. Mi era dispiaciuto, ma visto il primo posto direi che Mary si è ampiamente rifatta ;)



Poi, passiamo ai ringraziamenti!
Mi ha fatto immensamente piacere ricevere l'Oscar per il Miglior Personaggio Singolo: ammettiamolo, era 'statisticamente' più facile aggiudicarselo, visto che c'erano molte più storie sulle coppie che sui personaggi singoli, ma chi mi conosce sa quanto io tenga all'IC e quindi sa quanto valga per me questo premio! Insomma, confesso che ci avevo sperato! 😃
Quindi, grazie a JulyChan, udeis, mystery_koopa, blackjessamine, Carme93 e inzaghina.EFP per la nomination, e doppio grazie a Liberty, Freya e Claire per le vostre bellissime parole 😍

@Claire, grazie mille anche per la nomination per il prompt: non me l'ero aspettata a suo tempo, anche se in realtà insieme al personaggio era l'unico altro aspetto dove mi sentivo (quasi) pienamente soddisfatta del risultato :)



E finalmente, Rosmary, veniamo a noi e alla valutazione!
Per quanto riguarda la mia storia, questo è la terza volta consecutiva che colleziono un quarto posto a un contest, ma se negli altri casi ero rimasta un filo delusa di non aver raggiunto il podio, qui sono veramente molto contenta della valutazione, perché scrivere questa storia è stato abbastanza complesso e non riuscivo a esserne del tutto soddisfatta, invece tu mi hai rincuorato assai (insieme alle nomination), pur sottolineando proprio i punti che mi lasciavano più scettica! 😊


Valutare lo stile di questa storia non è stato semplice, perché sin dalla prima lettura mi ha comunicato una sorta di incompiutezza, nonostante il racconto sia pulito e scorra lineare. La mia sensazione, conoscendoti come autrice, è che i tempi obbligati del contest ti abbiano impedito di limare un’ultima volta il testo.


Ecco, questo era esattamente il motivo per cui la storia non mi convince(va) del tutto: anche io la percepisco un po' come incompiuta: in parte è dovuto all'essermi ridotta all'ultimo (quindi, diciamo pure che la flash è letteralmente incompiuta), in parte anche alla mole di modifiche, tagli e compromessi che ho fatto per tenere la storia nei binari del contest sia in termini di prompt che di lunghezza. Dopo ti copio le note che ho allegato alla pubblicazione per renderti l'idea 🤣



l’ho trovata una scelta indovinata, perché crea immediata empatia tra lettore e personaggio,


Non essendo facilissimo empatizzare con Percy, sono contenta di essere riuscita a creare questa connessione!



Anche la struttura in unità narrative – i paragrafi – è funzionale: grazie a questo escamotage riesci a mostrare momenti di vita del protagonista distanti gli uni dagli altri nel tempo, il che ti ha consentito di sviluppare una linea temporale corposa in poche parole.


Anche qui mi fa molto piacere che lo sviluppo temporale sia adeguato, perché ho davvero dovuto togliere tanto nelle prime due parti! Mi era proprio sfuggita di mano la storia.



Interessante anche l’onomatopea e l’unico discorso diretto del testo allineati a destra, scelta che segnala uno stacco visivo e “sensoriale”: leggendo, ho avuto proprio l’impressione che quei suoni fossero esterni ed estranei al personaggio protagonista, come se Percy nel relazionarsi con loro si percepisse “fuori da sé” – una sorta di eco proveniente da lontano.


Era proprio quello che volevo trasmettere, meno male!
Ero molto curiosa di sapere cosa avresti pensato dell'onomatopea, anche perché all'inizio non l'avevo inserita: per far capire che il colpo era andato in segno avevo solo aggiunto un 'infallibile' dopo aver detto che Ginny prende la mira, poi mi è balenato in mente lo 'splat' e mi sembrava rendere di più l'impotenza di Percy, che in fondo si lascia umiliare.

Comunque mi fa molto piacere che i pochi espedienti stilistici un filo più elaborati (discorso diretto e onomatopea a destra, il 'Si sbagliava' isolato e in corsivo) ti siano sembrati tutti funzionali!



Tornando ai paragrafi, ho notato che tutti, eccetto il primo, ripetono il nome “Percy”: a mio parere, se l’anafora fosse stata presente lungo l’intero testo, il suo impatto stilistico sarebbe stato ancora più marcato e rappresentativo – quella del nome del protagonista a inizio unità narrativa è difatti una ripresa interessante.


All'inizio la ripetizione di Percy è stata praticamente casuale, poi mi sono resa conto della cosa e perciò l'ho riproposta nell'ultimo paragrafo.
Sinceramente però non mi ha mai sfiorato l'idea di inserirlo anche nel primo paragrafo, sia perché è in pratica l'unico sopravvissuta alla prima stesura (ho sempre immaginato che la storia si aprisse così!), sia perché considero quella parte un po' come la premessa, l'introduzione alla storia che passerà attraverso i tre Natali.



• “Libero dall’obbligo di tenere alto l’onore di una famiglia senza degne ambizioni, libero dallo stigma della povertà, libero dalla gabbia di mediocrità che l’aveva intrappolato per vent’anni. // Libero di inseguire i propri sogni, come Bill e Charlie prima di lui, ma Percy non avrebbe sprecato un curriculum da Caposcuola per darsi all’avventura, non avrebbe abbandonato il suo Paese”: la ripetizione della parola “libero” crea coesione e conferisce al periodo una struttura a elenco; il problema sorge laddove il quarto “libero” apre un nuovo capoverso, il quale è sua volta strutturato in maniera differente rispetto al precedente, perché laddove ci si aspetterebbe un’ulteriore ripresa, si incontra un “ma” che spezza il ritmo. A mio parere, se questo periodo non fosse stato diviso in due capoversi, la sua struttura interna sarebbe stata più efficace e coerente: dall’elenco iniziato con il primo “libero” si sarebbe arrivati al “ma” conclusivo del periodo. Egualmente efficace, conservando i due capoversi, sarebbe stata la scelta di introdurre il secondo all’altezza del “ma”, mettendo così maggiormente in evidenza anche il significato della frase che regge.


Capisco perfettamente quello che vuoi dire, e ammetto di essermi interrogata parecchio su questa frase, essendo una delle prime che ho scritto (quindi qui non posso appellarmi alla frettolosità della consegna :P)!
All'inizio era più lunga di così, perciò l'avevo separata in due capoversi nel timore che risultasse troppo lunga o che le ripetizioni diventassero troppo pesanti. Quando l'ho snellita ho provato a 'unificarla', ma in parte mi rimanevano le scorie dei due dubbi di cui sopra, in parte non mi piaceva come si inseriva la virgola prima di 'come Bill' nell'elenco (nel senso che sarebbe diventato: libero da..., libero da..., libero da..., libero di..., come Bill.., ma Percy). Ho provato a togliere quella virgola ma non mi convinceva del tutto, ho provato a trasformare le virgole in punti e virgola ma non mi piaceva, e alla fine l'ho spezzata di nuovo, pensando che comunque avesse una sua ragione visto che nella prima frase c'erano i 'liberi DA', e nella seconda il 'libero DI'.
Passati i quindici giorni ci tornerò sopra senz'altro, ma a questo punto di chiedo un consiglio sul tenere/lasciare la virgola prima del come!



Ti segnalo poi una minuzia:
• “Percy scartò il pacco con mani tremanti e gli occhi velati di lacrime”: dato che “occhi” è preceduto da articolo, per coerenza anche “mani” dovrebbe essere preceduto dall’articolo determinativo; o in alternativa nessuno dei due termini dovrebbe avere l’articolo.


Qua sono stata una polla, perfino mentre rileggevo la frase citata da te ho storto gli occhi davanti a quel 'gli'!
E la cosa assurda è che ricordo bene di essermi interrogata su questo elemento, perché avevo inizialmente inserito entrambi c'erano entrambi gli articoli, ma a rileggendo ma mi era parso di appesantire la storia inutilmente.
Ora, col senno di poi e a varie settimane di distanza, mi appare palese di dover togliere quel 'gli', e sinceramente non so proprio perché all'epoca non me ne sono resa conto 🤣 (ergo, qui invocherò l'adagio il 'la fretta è nemica del bene!')



Soffermandomi ora sulla conclusione, mi spiace dire che dal punto di vista stilistico trovo sia il momento meno efficace del racconto:
• “Cos’avrebbe pagato per ritornare in quella prigione d’amore, ora che – stretto nella morsa del regime – aveva compreso davvero cosa significasse essere in gabbia…”: concludere utilizzando i tre puntini di sospensione è sempre un azzardo, perché rappresentano l’incompiutezza e la sospensione. [...] L’espressione in sé è bella e comunica efficacemente il senso di prigionia provato dal protagonista, ma proprio perché non siamo in un limbo di indecisione, ma nel momento di massima presa di coscienza, trovo che un punto fermo avrebbe dato una sfumatura diversa e più definitiva all’intero racconto.


Non potrei che essere più d'accordo: questa frase l'ho scritta credo tra mezzanotte meno dieci e mezzanotte meno cinque e si vede. A mezzanotte e cinque ovviamente mi sono accorta di quanto insensati fossero quei tre puntini, ma ormai i giochi erano fatti 😅 Altro punto che modificherò senz'altro appena passati i 15 giorni! (o appena mi ricorderò...)
Qui ti rimando alle note post storia ;)




Arrivando al lessico, hai scelto un registro linguistico che richiama l’italiano quotidiano. Il tuo è un lessico che definirei schietto e senza fronzoli, e trovo che sia assolutamente coerente allo stile narrativo scelto. Ti conosco come autrice e so che non hai difficoltà alcuna nell’utilizzare un vocabolario più ricercato, il che mi fa apprezzare ancora di più la scelta di non eccedere e di restare fedele all’idea di linearità e immediatezza. Leggendo la storia, anche dal solo lessico si percepisce “quotidianità” e si ha l’impressione di essere proprio lì, accanto a Percy, e di seguire i suoi ragionamenti e le sue emozioni – e tutti i suoi errori. Le ripetizioni presenti sono tutte volute e ben distribuite, non si ha mai la sensazione di avere dinanzi un testo ripetitivo. Una nota di merito va alla scelta degli aggettivi, li ho trovati tutti molto giusti e comunicativi ( mi riferisco ad esempio ad aggettivi come “sprezzante” e “confortevole”).


Questo commento mi fa estremamente piacere: a volte mi capita di trovare soluzioni stilistiche vincenti senza 'studiarle' a tavolino (cioè, faccio delle scelte stilistiche perché 'suona bene') e magari è chi legge a vederci una profondità che io stessa non avevo immaginato; in questo caso, invece, era esattamente l'impressione che cercavo di trasmettere!
Tra l'altro mi piace molto sfruttare le ripetizioni ricercate, ma mi resta sempre il timore che possano non piacere o comunque risultare esagerate, quindi è un sollievo che qui funzionino! 😁



Titolo: 3.5/5


Qui è andata anche meglio di quello che pensavo!
Ti copio direttamente il mio pensiero dalle note a piè di pagina: "Anche il titolo l’ho tirato fuori all’ultimo secondo (diciamocelo, di solito ricorro ai titoli ‘Di…qualcosa’ quando non so che pesci prendere ^^’ Giusto per le storie di genere commedia li trovo davvero accettabili). Mi è dispiaciuto più di altre volte non trovare un titolo soddisfacente, perché avevo fatto un lungo elenco di possibilità ancora prima di iniziare a scrivere la storia (cosa assai insolita per me); peccato che funzionavano tutti meglio con l’idea originale delle tre prigioni, che con quella dei Natali (erano cose tipo ‘dietro le sbarre della vergogna’ – peccato che alla fine non ero riuscita a parlare di Percy prigioniero della sua vergogna; ‘Trappola d’orgoglio’– peccato che fosse la ‘prigione’ a cui avevo dedicato meno approfondimento); ho provato a sfruttare ‘maglie’ (in riferimento ai maglioni) come sinonimo di trappola, di rete, ma pur avendo pensato a qualcosa di vagamente orecchiabile (‘Catene di maglia’, ‘Trappole di maglia’) mi sono poi resa conto che era insensato riferirsi ai maglioni come prigione, quando soprattutto negli ultimi due casi hanno quasi una funzione opposta. Dopo la consegna ho pensato a titoli come ‘Tra le sbarre della mente’ o ‘Natale in catene’, ma mi lasciano comunque un po’ scettica e poi a questo punto non so se mi metterò a cambiarlo…"



Utilizzo del prompt: 10/10


Sono molto contenta che la resa ti sia piaciuta perché ci ho lavorato parecchio, limando tanto la storia per mantenerla sui binari corretti. Mi piaceva molto l'idea di interpretare così l'accoppiata prompt-personaggio e speravo proprio che risultasse vincente! Visto che hai colto tutto quello che volevo trasmettere, mi considero molto soddisfatta 😁



Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10


Ormai saprai che è il punto a cui tengo in assoluto di più, l'unico che – salvo in rarissime eccezioni – non sono mai disposta a compromettere.
Ergo, i complimenti sull'IC mi fanno sempre immensamente piacere, ma questa volta valgono quasi doppio, perché era la prima volta che usavo il POV di Percy e quindi era la prima volta che mi facevo davvero certe domande (ad esempio, come abbia reagito alla notizia di Arthur attaccato) e non è stato così ovvio darsi una risposta; spesso riesco a far muovere un personaggio nella storia senza doverci riflettere poi troppo, ma in questo caso ci ho riflettuto parecchio, soprattutto appunto per quel primo Natale.


Ecco qui il mio commento alla storia pubblicata (esclusa la parte sul titolo): vedrai che le tue sensazioni in pratica ritornano tutte!

Questo contest m’ispirava molto, ma alla prima lettura non mi si è accesa nessuna lampadina. Qualche settimana prima della scadenza ho fatto un altro tentativo e, rileggendo i prompt, mi è venuta l’idea di associare Percy a questo prompt, strutturando la sua vicenda tramite un escalation di ‘prigioni’: prima, la prigione rappresentata dalla sua famiglia, di cui si libera dopo il duro litigio con Arthur; poi, la prigione dentro di lui, una gabbia di sensi di colpa, vergogna, ma anche d’un orgoglio testardo che non gli permette di ammettere i suoi errori, nemmeno durante il pranzo di Natale, nemmeno quando vede Bill sfigurato a Hogwarts durante il funerale di Silente; infine, la prigione rappresentata dal regime, anche questa non letterale (nel senso che Percy non è letteralmente dietro le sbarre), ma molto meno metaforica delle altre, perché è la prigione più pericolosa, quella da cui ha meno possibilità di liberarsi.
Soddisfatta dell’idea ho cominciato a scrivere la storia, e a questo punto sono iniziati i problemi XD
La flash è infatti presto diventata un ‘pensieri di Percy dopo essersene andato di casa’; sapevo di doverla riportare sulla retta via – anche perché a 400 parole ero ancora lontanissima dal ‘chiudere’ il prompt, cioè dal parlare della prigione più ‘vera’, l’ultima; così ho pensato: perché non intrecciare le tre ‘prigioni’ con i tre Natali passati lontano da casa? Perché non immaginare che Molly abbia continuato a fargli maglioni (nota: sappiamo con certezza solo di quello rimandato indietro da Percy al primo Natale)?
Avevo addirittura pensato di sfruttare sempre la P sul maglione, facendo immaginare a Percy che stesse rispettivamente come ‘Prigione di mediocrità’ (o che essendoci la P sua madre potesse riciclare il maglione per i suoi adorati Potter e Preside), come Pastinaca (l’unica che ho salvato) e come ‘Prigioniero’ (lo so, ripetitivo e banale).
Poi ho capito che il ‘gioco’ di associare le P era un pensiero troppo creativo per Percy, così l’ho usato solo per il secondo Natale, messo sulla bocca dei gemelli e di Ginny (anche se a detta di Harry tutti e tre rivendicavano il lancio della pastinaca, io sono da sempre convinta che sia stata Ginny a eseguire l’ultimo atto :P).
Digressioni sulle P a parte, avuta questa idea dei Natali/maglioni ho cominciato a scrivere i pensieri di Percy dopo aver letto la lettera di Molly del primo Natale; peccato che – pur tagliando buona parte di ciò che avevo scritto in precedenza (qualcosa l’avevo salvata nell’intro, qualcosa l’avevo riciclata nei pensieri sulla lettera) – restava comunque una storia troppo lunga: sono riuscita a incastrarci il secondo Natale, ma metterci anche il terzo era un’impresa impossibile.
E allora ho tagliato ancora di più sia l’intro che il primo Natale: finalmente avevo il giusto spazio da dedicare alla conclusione… peccato che non ne avevo più il tempo di farlo XD
L’ultima frase – anche se in parte l’avevo immaginata fin dall’inizio, visto che si fonda sul prompt – l’ho praticamente buttata lì (tra l’altro ora mi pento dei tre puntini finali, argh)






Spetta la possibilità di una segnalazione per le storie scelte del sito


Che bello! 😍
Ogni tuo suggerimento è assolutamente gradito, di mio azzarderei con questa storia, una drabble con uno stile un po' particolare a cui sono molto affezionata 😊
Nonché una delle poche storie di cui sono super soddisfatta del titolo 🤣
Corroso dal fato

EDIT: da grande classico ho scordato di scriverti che ovviamente vorrei la valutazione come recensione ;)



Varie ed eventuali:



Ringrazio July, cloe e Claire per avermi votata!
Ringrazio inoltre Freya, cloe e Liberty per la nomination in stile: scrivete tutte e tre benissimo, quindi fuseggio anche qua xD


@Mary, l'ho fatto con immenso piacere! L'ho considerata per tutte le nomination 😊



Sulla tastiera non c'è il trattino lungo (o lineetta), va inserito ricorrendo ai "Simboli" dei programmi di scrittura.


Mi permetto di aggiungere che – almeno sulla mia tastiera – il trattino lungo compare premendo contemporaneamente su 'alt' e sul pulsante con i trattini corto e basso ^^
Non so se valga la stessa combinazione per tutti, ma suppongo che ogni tastiera abbia una sua combinazione per ottenerlo ;)
[Modificato da cloe sullivan 24/04/2019 15:18]



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Post: 2.883
Giudice*****
24/04/2019 16:02
 
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Re: Re:
RosmaryEFP, 24/04/2019 12.53:



Ciao, mystery!
Mi dispiace che ci sia rimasto male, davvero, e credo di aver capito il ragionamento fatto sui concorsi – da organizzatrice di contest mi spiace avere un bravo autore in meno (è ovvio!), ma capisco la voglia di dedicarsi a fandom più apprezzati e conosciuti.
Voglio però spendere qualche parola sul discorso della consecutio e dello stile: ci sono tipologie di narrazione oggettivamente più complesse di altre, e ti assicuro che a quasi tutti (e io sono tra questi) succede alle volte di incappare in delle sviste prima di prendere completa dimestichezza con queste strutture. La tua storia non era assolutamente da squalifica (neanche per i personaggi o il prompt, altrimenti mio malgrado avrei dovuto ricorrervi, come purtroppo ho dovuto fare con un'altra storia). Come ho già avuto modo di notare nell'altro contest, hai una grande padronanza della lingua e sai narrare, di conseguenza possiedi le basi perfette per acquisire sempre più dimestichezza con qualsiasi tipo di situazione stilistica.
Riguardo ai personaggi, dal tuo profilo mi è parso di capire che tra i fandom che prediligi vi sono anche le storie originali; a mio avviso questo è emerso in positivo nella caratterizzazione dei personaggi: ad esempio, la complessità della madre di Blaise è frutto di una penna che sa come strutturare un personaggio partendo da zero. E questo valore aggiunto, fuori dal contesto di questo concorso amatoriale (che alla fine è fine a se stesso), è un grandissimo pregio; con questo intendo dire che, fandom o meno, le caratteristiche di un bravo autore trovano sempre il modo di esprimersi.
Passerò al più presto per lasciarti la valutazione come recensione, grazie di aver partecipato e di questo feedback, alla prossima!



Grazie mille Rosmary.
Proprio in questo periodo sto tornando a scrivere sul mio argomento preferito (originali storiche) dopo molti mesi, e in un certo senso credo sia giusto che mi concentri maggiormente su quello. Se organizzerai un nuovo contest passerò sicuramente a leggere il bando, poi chissà; intanto grazie per tutti i tuoi consigli.
Alla prossima!

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Post: 14
24/04/2019 19:53
 
Quota

Re:


Prima di tutto come sai Rosmary sono nuova del forum, quindi spero che con questa azione "quota" non abbia combinato un pastrocchio XD
Ti faccio i miei più sentiti complimenti! Sei stata accorta in ogni singola valutazione e credo che questa sia una nota di merito per il giudice di un contest: davvero complimenti per la pazienza e la puntualità che hai dimostrato! In secondo luogo volevo complimentarmi ancora una volta con tutti i partecipanti, specialmente con chi ha vinto questi oscar: due delle storie da me votate sono giustamente arrivate alla "vittoria" e sono davvero contenta per loro, perché sono convinta se lo siano meritate!
Passando al tuo giudizio: mi trovi assolutamente d'accordo in merito alle sviste grammaticali; nonostante io abbia fatto attenzione leggendo e rileggendo fino alla nausea, alla fine mi sono sfuggiti comunque degli spazi ehehe. Passo oltre!
Per quanto concerte "Stile e lessico", mi trovi in parte d'accordo, mentre in altri punti sento l'esigenza di spiegare le mie motivazioni. Non mi soffermerò sul gusto personale che hai giustamente espresso (ad esempio le tue perplessità riguardanti la scelta della narrazione in prima persona che, a tuo parere, non ha retto con l'alternanza di una narrazione a tratti aulica, a tratti più colloquiale -che specifico essere voluta-); ti ringrazio per la tua opinione che, come ho già specificato sopra, si nota essere il frutto di una lettura più che attenta :)
Ovviamente quando hai parlato di "ricercatezza tradita" mi è dispiaciuto, in quanto evidentemente non sono riuscita a cadenzare correttamente, a tuo avviso, l'alternanza di periodi più "sofisticati" con quelli che riportano, effettivamente, ad un linguaggio colloquiale. Questo è stato un esperimento e farò tesoro delle tue considerazioni, in quanto credo che questo sia un ottimo terreno su cui confrontarsi per migliorare. Per quanto riguarda il "Torno", anche in questo caso la scelta è voluta: ho immaginato Dorcas come catapultata nel pensatoio che noi tutti conosciamo, quindi dal mio punto di vista lei è effettivamente "tornata" in quel momento in un ricordo che, come tale, fa parte del passato. Per il resto ripeto, nonostante abbia consapevolmente scelto di approcciare al testo in questo modo, capisco perfettamente il tuo punto di vista.
Anche il desiderio di aprirsi al lettore piano piano, senza esplicare subito i soggetti protagonisti, è stata una scelta consapevole: anche in questo caso evidentemente poco efficace :D. Su Voldemort hai ragione; leggendo a posteriori ho pensato che probabilmente avrebbe parlato in un altro modo, ma non volendo dare eccesiva importanza al suo personaggio, non ho valutato con la dovuta attenzione in che modo farlo intervenire.
Un piccolo appunto sul titolo: mi spiace leggere che tu lo abbia trovato "indelicato", perché ovviamente non era ciò che volevo(e spero sia chiaro, visto che ho descritto un momento altamente drammatico). Anche in questo caso, come la scelta di non svelare subito i protagonisti della mia storia, ho sentito l'esigenza di non far capire subito a chi legge per quale motivo questa storia si chiami "il falò", portando poi a rimanere interdetti, una volta svelato il senso della mia scelta; ma indelicato no, non volevo assolutamente apparisse in questo modo, per questo me ne dispiaccio.
Detto questo non mi resta che ringraziarti ancora una volta, così come ringrazio Udeis, Mistery_Koopa, SakuraKurotsuki, Cloe Sullivan e Inzaghina.EFP per aver votato la mia storia! Questo è un periodo in cui purtroppo faccio fatica a ricavarmi anche un misero spazietto di tempo, ma ci tenevo comunque a rispondere visto il grande lavoro che hai fatto per noi. Inoltre appena tornerò ad avere un po' di tempo (non prima degli inizi di maggio purtroppo), passerò a lasciare la mia alle storie su efp!
Grazie ancora per questa bella esperienza!

Bri


RosmaryEFP, 24/04/2019 02.25:

Ottava classificata Il falò di Bri.88 con 33.2/45

Stile e lessico: 6/10
Partendo dallo
stile, hai scelto di narrare al passato e in prima persona, affidando la narrazione a Dorcas. Hai suddiviso, anche visivamente, il testo in due parti: il presente del racconto allineato a sinistra e i ricordi della protagonista (i sogni) allineati a destra; dal punto di vista strutturale, è una scelta indovinata, perché segnali al lettore il passaggio da un piano temporale all’altro senza che possa confonderli. Anche i tempi verbali si adattano a questa struttura: il presente è il tempo principale, mentre i ricordi sono narrati al passato remoto (salvo quel “Torno” del “sogno numero uno”); a mio parere, il passato remoto appesantisce un po’ il registro linguistico della protagonista – dato che narra in prima persona –, mentre tempi meno “remoti” (come il trapassato remoto) avrebbero forse reso più immediati e fluidi quei momenti della narrazione.
L’impressione che ho avuto è che la struttura stilistico-lessicale volesse tendere a una ricercatezza sintattico-linguistica che purtroppo risulta essere poco efficace in alcuni passaggi, facendo risultare il testo o disomogeneo o un po’ macchinoso. Cito un passaggio del testo a scopo esemplificativo per spiegarti il mio punto di vista:

• “Con gli occhi suoi nel mio profondo, fanali di fuoco terribili, non m’attardo ad avere paura. Eppure altri occhi si posano sui miei tremori: sguardo di sottobosco che m’acquieta, nonostante restituirlo non mi è concesso. Sibilo un ansito e mi concedo di socchiudere le palpebre un po’, giusto il tempo di agganciare il ricordo di noi, che non m’importa se il mio aguzzino vuole debellare l’aria dalla mia scomoda presenza”: questo è il periodo che apre il racconto, quindi il primo impatto che il lettore ha con la tua storia; a mio parere è poco efficace per due ragioni che spiego di seguito.


Prima di avventurarsi nella lettura, il lettore non può sapere chi siano i personaggi e la voce narrante, ma purtroppo l’incipit (che dovrebbe essere chiarificatore) non è illuminante in tal senso. La storia si apre con l’espressione “Con gli occhi suoi eccetera” e la prima domanda a sorgere è di chi siano questi occhi; continua con “Eppure altri occhi si posano sui miei tremori”, espressione che fa sorgere un secondo dubbio, ossia di chi siano questi altri occhi; la costruzione del periodo, a mio parere, è inefficace sul piano della comunicazione perché il lettore non sa né chi narra né chi siano i due personaggi che fissano il personaggio-voce narrante (e non lo saprà sino alla fine dei flashback, utili a capire che la voce narrante sia Dorcas, ma non chi siano i personaggi che la circondano nel presente del racconto).
Passando dal piano comunicativo a quello sintattico, c’è qui la questione della “ricercatezza tradita” cui accennavo prima: la prima frase in grassetto ha una struttura sintattica ricercata e fortemente marcata (l’inversione possessivo-sostantivo – “gli occhi suoi” –, l’inciso che veicola una metafora molto espressiva – “fanali di fuoco terribili” –, l’elisione di “mi” in “m’attardo”, l’inversione principale-subordinata – “Con gli occhi suoi […], non m’attardo”), un insieme che riproduce una sintassi quasi fine ottocentesca; di contro, la seconda frase in grassetto è retta da un che polivalente caratteristico dell’italiano colloquiale, difatti introdurre la frase “non m’importa eccetera” con “che” e non con una congiunzione più appropriata riproduce la sintassi del parlato – una costruzione sintattica di questo tipo, tesa a riprodurre l’oralità, non è coerente alla veste sintattica del periodo che la precede: si passa da una costruzione ricercata a una colloquiale. In questo senso trovo che vi siano elementi disomogenei a livello sintattico.
In ultimo, ti segnalo l’assenza di spazio bianco tra l’incipit allineato a sinistra e il primo ricordo allineato a destra (immagino sia stata una distrazione!).
Essendo il capoverso di apertura del racconto, è anche il momento dove si nota di più questa disomogeneità. In realtà, trovo che il testo nella sua interezza vada ad alti e bassi, passando da forme che riproducono la sintassi dell’oralità (“Di pregare non sono mai stata capace”) a forme che riproducono una sintassi tipicamente letteraria (“M’ama, Evan Rosier ed io non voglio”). Tornando ai flashback, come anticipato, li ho trovati bene inseriti e funzionali alla trama, per gusto personale (ma questo non ha inciso sulla valutazione) avrei omesso le enumerazione dei sogni, limitandomi a porre in evidenza solo le frasi di apertura (il prompt) che essendo in terza persona sono un chiaro segnale di “introduzione di un momento estemporaneo” per il lettore. Però, appunto, è proprio un parere personale, perché la struttura funziona e lo schema ha una sua coerenza interna! Passando alla punteggiatura, l’ho trovata bene utilizzata, soprattutto perché la sfrutti per dare un certo ritmo al testo, riuscendo quindi a creare pause laddove vuoi che si soffermi l’attenzione di chi legge. Ci sono solo due occasioni in cui, a mio parere, la pausa è poco efficace:

• “Si avventa su di me e gli altri credono che sia l’odio verso colei che ha ucciso suo zio, a muoverlo”: la virgola che precede “a muoverlo” isola il complemento e dal punto di vista strettamente grammaticale è inesatta, ma l’ho reputata una scelta stilistica utile a creare una pausa. Credo però che isolare “a muoverlo” più che porre l’attenzione dell’espressione, dia l’idea di periodo tronco alla prima lettura. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di omettere la virgola.

Ma che colpa abbiamo, se non quella di aver continuato ad amarci, senza provare pietà per noi stessi?”: il discorso è simile al precedente (salvo l’appunto sulla grammatica). È un periodo che ha già una prima pausa dopo “abbiamo”, inserirne un’altra dopo “amarci” a mio parere indebolisce l’impatto emotivo dell’espressione conclusiva, perché obbliga il lettore a fare una pausa.


Il corsivo, in ultimo, è utilizzato con parsimonia, ma ricorre sempre laddove è necessario una messa in evidenza. A riguardo, credo che solo in “Ma il loro Oscuro Signore” il corsivo sia evitabile, perché in seguito lo utilizzi per marcare “suo” in riferimento al solo Evan, quindi non porrei sullo stesso piano il generale (“loro”) con il particolare (“suo”).

Arrivando al lessico, fai uso di un registro linguistico ricercato che talvolta a mio avviso eccede proprio in ricercatezza, considerando la prima voce narrante – la quale implica che il racconto è narrato così come il personaggio pensa e si esprime. Facendo un esempio, “sguardo di sottobosco” è una scelta lessicale insolita per una prima persona narrante, è un’immagine evocativa, molto bella, ma risulta difficile immaginarla espressa da un personaggio; idem per un’espressione come “lucida chioma”. Ti segnalo poi quei pochi termini a mio parere poco adatti al contesto: “agganciare”, che riferito a un ricordo da rievocare non è la variante più ricercata (e quindi coerente alla veste lessicale del tuo racconto); “compiuto” in “Il tempo in cui bastava nascondermi con il mio grande amore era ormai compiuto”, che nel contesto della frase non è il termine più corretto, perché il verbo “compiere” indica più che altro il portare a compimento un’azione, mentre qui è inteso nel senso di “tempo che appartiene al passato, che non c’è più”; “sinuosa” in “Quella voce sinuosa mi riporta alla realtà”, perché l’aggettivo “sinuoso” indica qualcosa di curvilineo, che non procede dritto, flessuoso al massimo, quindi non è adatto a descrivere una voce (che può essere sibillina, carezzevole, melliflua eccetera, ma non sinuosa).
A parte questi elementi messi in evidenza, per il resto il lessico è coerente a se stesso, e trovo che rapportato a una terza o seconda persona narrante non avrebbe dato neanche l’impressione di eccedere in alcuni punti.

Concludendo questo lunghissimo discorso, credo che non hai scelto una struttura stilistico-lessicale semplice e malgrado questo sei stata comunque in grado di scrivere un racconto che, nell’insieme, ha una sua coerenza di sviluppo e risulta sicuramente piacevole alla lettura. La mia è un’analisi “al dettaglio”, perché sono andata ad analizzare ogni aspetto ed espressione del racconto, e spero di essere riuscita a spiegarti le mie perplessità. Trovo che con una maggiore omogeneità il testo sarebbe potuto essere ancora più fluido e godibile. Facendo la media dei pro e dei contro espressi ho scelto di assegnare 6/10 in questo parametro, perché nonostante le situazioni riportate trovo che nel complesso il testo sia degno di nota!

Titolo: 2/5

Per la tua storia hai scelto un titolo a mio parere particolare, Il falò non è esattamente quel tipo di titolo che immagineresti associato a un racconto che tratta di un amore infelice. In tal senso, quindi, è a suo modo originale, seppure trovo che non riesca a racchiudere né il pathos protagonista del racconto né la tematica in sé. Tuttavia, non è slegato del tutto dal testo: l’incendio conclusivo che coinvolge la povera Dorcas è un richiamo al titolo, che immagino vada interpretato come un “falò fisico ed emotivo”, perché ad andare in fiamme è sia la protagonista che il suo amore, quest’ultimo “bruciante e vivo” sino alla fine. I motivi per cui non ho assegnato un punteggio superiore a 2/5 sono due. Il primo è legato a quanto già detto sull’incapacità del titolo di anticipare e racchiudere la tematica e il genere del racconto. Il secondo è legato a una questione che mi rendo conto essere un po’ più soggettiva: per quanto mi sia sforzata, non sono riuscita a non trovare un po’ “indelicato” un titolo come Il falò associato a un racconto che si conclude con la morte della protagonista causata da un incendio – sembra quasi vi sia un intento parodico, mentre la tua storia è drammatica; l’impressione è data dal fatto che il termine “falò”, da solo, in genere viene usato per richiamare immagini positive (i falò in spiaggia, ad esempio) o in riferimento a oggetti. È probabile che io non sia stata in grado di cogliere le giuste sfumature del titolo scelto, cosa che mi spiace, ma per le perplessità espresse ho ritenuto di dover assegnare 2/5 in questo parametro.

Utilizzo del prompt: 10/10

Il prompt scelto è “Erano destinati a perdersi, e non lo capivano. Erano stati destinati a non trovarsi, e s’erano trovati lo stesso”, su cui è strutturata l’intera narrazione. Lo inserisci fisicamente nel testo, seppure un segmento alla volta, e lasci che il significato dell’espressione faccia da filo conduttore della trama. I tuoi personaggi sono destinati a perdersi – lei addirittura morirà –, ma non lo capiscono e continuano a cercarsi; sono stati destinati a non trovarsi – combattono l’uno contro l’altra, lei è responsabile della morte dello zio di Evan, lui ha giurato fedeltà all’uomo che uccide Dorcas –, eppure si trovano lo stesso, persino nel momento più tragico della loro storia e dell’esistenza di Dorcas: la morte di lei. Ripercorrere stralci del loro passato insieme attraverso i flashback che tu etichetti “sogni” hai fatto sì che il prompt risultasse ancora più vissuto, perché li vediamo viversi e allontanarsi e perdersi. Dal punto di vista della struttura, poi, isolare le singole frasi della citazione per scandire momenti salienti, sino a concludere l’intero racconto, ha messo in evidenza il prompt, sottolineandole l’importanza ai fini del significato della storia. Ottimo lavoro, 10/10!

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 7/10

I personaggi del tuo racconto sono Dorcas, protagonista indiscussa, ed Evan, ciò nonostante anche Voldemort fa una piccola comparsa.
Partendo dal personaggio più marginale, ho trovato IC la crudeltà che Voldemort usa nei confronti della povera Dorcas, seppure trovo che il modo di esprimersi sia un po’ troppo basico e colloquiale per caratterizzare al meglio la personalità di questo personaggio, che nei libri generalmente è sibillino quando si esprime.
Passando a Evan, ti anticipo che la sua caratterizzazione è il motivo per cui il punteggio non è superiore a 7/10. Complice anche la prima persona narrante affidata a Dorcas, Evan fatica a ricoprire il ruolo di coprotagonista. Sino alla fine resta un personaggio sfocato, di cui sappiamo abbastanza, ma non tutto: non lo conosciamo nella sua totalità. Immaginiamo che sia innamorato di Dorcas, ma quanto valga per lui questo sentimento resta un mistero: da un lato tenta di scagliarsi su di lei per salvarla, dall’altro non smentisce i compagni che fraintendono il suo gesto e assiste inerme alla sua morte. Letta così, senza la possibilità di conoscere il personaggio a tutto tondo, l’impressione è che lui la ami, ma non abbastanza da esporsi per lei. Fuori dalla coppia, il tuo Evan Rosier è coerente alla sua breve apparizione cartacea: è un Mangiamorte convinto, spietato, che sceglie Voldemort sino alla fine (fa ciò che può per convincere lei a tradire l’Ordine, a non prendere parte ai conflitti, ma l’abbandona al suo destino quando si trovano schierati contro). Concludendo su di lui, quindi, la caratterizzazione è buona, ma incompleta, perché manca un tassello importante, ossia cosa realmente lui provi per lei. Tu narri una grande storia d’amore, quindi stride che lui alla fine la lasci morire.
Arrivando a Dorcas, è di certo una protagonista a tutto tondo e in grado di sostenere il ruolo di primo piano che le hai affidato. La conosciamo nel momento peggiore, quando è ormai condannata a morte, eppure riusciamo lo stesso a percepire la sua forza d’animo, l’ardore della Fenice, l’amore che nutre per Evan – così forte, così totale, da giustificare persino il fatto che lui non la salvi, da trarre un sospiro di sollievo quando gli altri Mangiamorte fraintendono l’impeto di Evan. La tua Dorcas è sia una guerriera che una donna innamorata, che negli ultimi istanti di vita rivolge i propri pensieri all’Ordine e a Evan, le sue ragioni di vita. Ho trovato coerente al momento narrato anche la paura provata in presenza di Voldemort, solo una sciocca non ne avrebbe avuta e dai libri possiamo immaginare che la Meadowes fosse tutto fuorché sciocca (come riporti nelle note, è stata uccisa da Voldemort in persona, doveva dunque essere un elemento importante della resistenza). Non ho proprio nessun appunto da fare su Dorcas, trovo che l’abbia caratterizzata benissimo e a tutto tondo!
Valutando i pro e contro spiegati ho optato per 7/10 in questo parametro, dunque complimenti!

Totale: 33.2/45

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24/04/2019 20:59
 
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Questo è decisamente il contest più divertente e stimolante a cui abbia mai preso parte! Immagino sarai diventata matta, Rosmary, a preparare tutte le liste delle nomination assieme ai risultati e che quindi non avrai voglia d'indire una seconda edizione, maaa... in caso ci stessi pensando (ammiccamento) io non avrei nulla in contrario :D
Ci tengo a ringraziare veramente tutti i partecipanti, uno per uno, mi ha fatto tanto piacere ricevere le vostre nomination! I premi possono essere solo simbolici, ma è il gesto che vale molto di più per me! Grazie mille a te, Rosmary, per il giudizio accuratissimo e analitico, e per le meravigliose parole (e naturalmente anche per l'Oscar ad honorem, non me l'aspettavo affatto!).

Ora rispondo al giudizio. Se non lascio qualche refuso in giro non sono io, li ho visti (ed è già tanto questo :D) dopo aver consegnato l'email, quindi aspetterò quindici giorni a partire da oggi per correggere, intanto ti ringrazio per avermeli segnalati. Grazie mille per le bellissime parole sullo stile: lo ammetto, non mi sarei iscritta al contest di chiunque con uno stile del genere, perché sapevo che poteva far storcere il naso. (Non) Mi spiace quindi di essermi approfittata di te ahah! L'ultima parte della flash era quella più densa e criptica da analizzare, non mi sorpendono le tue parole e sono anzi felicissima di vedere che hai letto tra le righe!

stralcio del testo

Nelle frasi "spezzate" ho scelto termini precisi da porre o meno in corsivo per esprimere dei collegamenti alternati fra le parole. Per esempio ho voluto legare la prima cesura "Ariana, non" a "c'è tempo", ponendo tutte queste parole in corsivo, ma ho isolato "c'è tempo " anche per esprimere il concetto opposto, ovvero che Gellert a modo suo darà a Ariana altro tempo per essere ricordata e vendicata. "È finita.", "Non", e "Per colpa tua" senza corsivo indicano invece l'altro messaggio sottinteso, "per colpa tua" non è più rivolto a Gellert dal narratore, bensì a Ariana per opera di Gellert stesso, che le dice: "È finita non per colpa tua". Ce ne sarebbero altri di significati, ma se li dicessi tutti non resterebbe nulla di sottinteso. Questi li ho riportati perché a fronte del tuo impegno e della tua curiosità nello stilare il giudizio ho pensato ti facesse piacere un background in più! Grazie mille per il titolo *.* Sul prompt sono d'accordo con te! Tra l'altro mi sono focalizzata sul concetto di condanna, interpretando quel "fitto d'ipocrisia" come una premessa del discorso. Ho voluto mostrare la causa della condanna di Ariana, cioè il mondo sbagliato che rende infernale la vita delle persone sincere e innocenti. In più Ariana è condannata dal mondo, ma anche da Gellert stesso: quando lui uccide per lei la condanna nuovamente, perché è una condanna costituire la causa di numerosi omicidi. Ad ogni modo, ribadisco che hai ragione a dire che è la presenza del mondo sbagliato a risaltare di più nella lettura. Mi ha fatto piacere vedere che ne hai parlato anche in caratterizzazione *.* Dimostra che la mia storia è stata capita, ti sono riconoscente! Stile, caratterizzazione e gradimento personale erano i punti a cui tenevo di più per questo contest, quindi non devi nemmeno chiederti quanto sono rimasta soddisfatta da uno a dieci di questo giudizio! Un milione di grazie ancora per tutto!

Mi complimento con tutti, in particolare con le podiste e liberty, perché le loro flash sono le mie preferite! Grazie mille dei complimenti, Mary, ricambio!

Quasi dimenticavo: vorrei ricevere il giudizio su EFP, mentre per quanto riguarda la segnalazione per le scelte decidi tu, Rosmary!


Proverò a recensire altre flash tra domani e venerdì. Un saluto!






Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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24/04/2019 21:48
 
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Ciao :-)

Grazie mille per il giudizio approfondito e articolato, tenterò di far tesoro dei tuoi consigli 😄

Ehm sì per quanto riguarda una delle virgole che mi hai segnalato ("ma, grazie ad Albus Silente era accaduto") avevo intenzione di mettere un incisa, ma mi sono mangiata la seconda virgola 🙈
Lo stile, nota dolente. Effettivamente sono abituata a scrivere long e solo da qualche mese mi sto dedicando alle flashfics e drabble.

Ho usato 'ricordo' al singolare perché ho inglobato tutti i vari momento rammentati da Remus in un solo, ora che me l'hai fatto notare mi rendo conto che stona un po'.

Per quanto riguarda l'uso di egli/ella non sono pienamente d'accordo. So che ormai c'è la tendenza a usare lui/lei, ma il mio professore ritiene che è molto colloquiale e non si può usare sempre. Così ho preso l'abitudine di usare egli/ella indipendentemente dal tipo di registro usato.

Titolo. L'idea che "la scelta del cuore" rimandi al genere romantico, non mi era proprio passata per la mente 😅 Il mio intento era quello di mostrare come spesso ci convinciamo di poter prendere una data decisione razionalmente, ma poi alla fine il nostro cuore ignora tutte le nostre elucubrazioni e sceglie per conto proprio (e lo capiamo in ritardo).

Prompt. Tutta la prima parte dedicata ai ricordi di Remus servono a mostrare i suoi tentativi di convincersi di poter fare a meno do Tonks e, specialmente, per far capire che cosa, o meglio chi, sia la sua felicità. Comprendo il tuo punto do vista e capisco di non aver saputo dare il giusto equilibrio alle diverse parti, tanto che una ha prevalso sull'altra (qui torniamo al discorso iniziale: sono abituate con le long e per giunta di natura sono anche una persona alquanto prolissa 🙈).

IC. Beh, per questo punteggio sono felicissima! 😀😀😀 Quello che ha scritto la Rowling per me è sacro (tanto che di solito scrivo sulla newgeneration) per cui non voglio certo stravolgere i suoi personaggi.

Concludo facendo i complimenti alle prime tre classificate e alle vincitrici degli oscar😀

Mi piacerebbe avere la valutazione su EFP 😄

È il mio primo contest 'interattivo' e l'ho apprezzato molto 😄 Complimenti anche a te Rosmary 😀
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25/04/2019 11:11
 
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Buongiorno 😄

Rileggendo il messaggio di ieri sera mi sono resa conto di non essermi spiegata bene per la questione di egli/ella. Quando ho scritto indipendentemente da registro mi riferivo ai testi scritti (con l'eccezione di whatsapp e simile... Immagino che i miei amici mi prenderebbero per pazza se scrivessi egli/ella 😂), quindi sia narrativa sia saggistica (e simili); per quanto riguarda il parlato invece dipende sicuramente dal registro usato e quindi dal mio interlocutore 😅
Non so se questa differenza o sono io che mi sono imposta questa visione. Probabilmente dipende anche dal fatto che il mio prof di italiano del liceo vi diceva che non si scrive come si parla. D'altronde se avvengono cambiamenti nella lingua, si hanno prima nel parlato e nell' uso comune e poi nello scritto.

Ora che ho chiarito il mio pensiero mi sento più tranquilla 😀


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25/04/2019 19:02
 
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Re:
cloe sullivan, 24/04/2019 15.13:

Ciao Rosmary e ciao a tutti! 😁

Come sempre non deludi con i tuoi giudizi splendidi e dettagliatissimi, ricchi di spunti interessanti.
Non ho ancora avuto tempo di leggerli tutti nel dettaglio, ma comunque ho dato un'occhiata relativamente approfondita e di sicuro ci tornerò sopra, perché da te si impara sempre qualcosa! Tra l'altro, avendo letto tutte le flash e avendolo fatto con un occhio attento alle nomination – che coincidono con i tuoi parametri di valutazione – penso sarà ancora più interessante del solito!



Ciao!
Quoto solo una parte del messaggio per praticità, ma ovviamente l'ho letto tutto! Sono molto contenta di leggerti soddisfatta (e grazie per i complimenti sulle mie valutazioni!), Percy è un personaggio che offre spunti molto interessanti, tu sicuramente sei riuscita a coglierli tutti, pur dovendo relazionarti con il limite di parole.


Capisco perfettamente quello che vuoi dire, e ammetto di essermi interrogata parecchio su questa frase, essendo una delle prime che ho scritto (quindi qui non posso appellarmi alla frettolosità della consegna :P)!
All'inizio era più lunga di così, perciò l'avevo separata in due capoversi nel timore che risultasse troppo lunga o che le ripetizioni diventassero troppo pesanti. Quando l'ho snellita ho provato a 'unificarla', ma in parte mi rimanevano le scorie dei due dubbi di cui sopra, in parte non mi piaceva come si inseriva la virgola prima di 'come Bill' nell'elenco (nel senso che sarebbe diventato: libero da..., libero da..., libero da..., libero di..., come Bill.., ma Percy). Ho provato a togliere quella virgola ma non mi convinceva del tutto, ho provato a trasformare le virgole in punti e virgola ma non mi piaceva, e alla fine l'ho spezzata di nuovo, pensando che comunque avesse una sua ragione visto che nella prima frase c'erano i 'liberi DA', e nella seconda il 'libero DI'.
Passati i quindici giorni ci tornerò sopra senz'altro, ma a questo punto di chiedo un consiglio sul tenere/lasciare la virgola prima del come!



Secondo me, la virgola prima del "come" puoi tranquillamente ometterla, in tal modo la frase viene letta tutta d'un fiato ("Libero di inseguire i propri sogni come Bill e Charlie prima di lui"), come le sue "sorelle".
Proprio perché ne stiamo parlando (tra me e te non so chi sia più chiacchierona XD), e viste le tue perplessità sulla lunghezza della frase, ti suggerisco la seconda alternativa detta nella valutazione, cioè quella di conservare i due capoversi introducendo il secondo all'altezza di "ma Percy".
Mentre per la "pesantezza" delle troppe ripetizioni, hai provato a conservare solo due "libero"? Il primo e quello che regge "di". In pratica, verrebbe così:

Libero dall’obbligo di tenere alto l’onore di una famiglia senza degne ambizioni, dallo stigma della povertà, dalla gabbia di mediocrità che l’aveva intrappolato per vent’anni. Libero di inseguire i propri sogni come Bill e Charlie prima di lui.

Ma Percy non avrebbe sprecato un curriculum da Caposcuola per darsi all’avventura, non avrebbe abbandonato il suo Paese.


È un pourparler, ovviamente!
Per il resto, ho letto con interesse le tue note sulla caratterizzazione e il titolo (detto tra noi, mi piacerebbe leggere altro di tuo su Percy!).
Per la segnalazione, grazie del suggerimento! Quella drabble, poi, mi piace tantissimo [SM=g27998]
Sono già passata a lasciarti la valutazione come recensione, alla prossima!

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25/04/2019 19:14
 
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Re: Re:
Bri.88, 24/04/2019 19.53:



Prima di tutto come sai Rosmary sono nuova del forum, quindi spero che con questa azione "quota" non abbia combinato un pastrocchio XD
Ti faccio i miei più sentiti complimenti! Sei stata accorta in ogni singola valutazione e credo che questa sia una nota di merito per il giudice di un contest: davvero complimenti per la pazienza e la puntualità che hai dimostrato! In secondo luogo volevo complimentarmi ancora una volta con tutti i partecipanti, specialmente con chi ha vinto questi oscar: due delle storie da me votate sono giustamente arrivate alla "vittoria" e sono davvero contenta per loro, perché sono convinta se lo siano meritate!
Passando al tuo giudizio: mi trovi assolutamente d'accordo in merito alle sviste grammaticali; nonostante io abbia fatto attenzione leggendo e rileggendo fino alla nausea, alla fine mi sono sfuggiti comunque degli spazi ehehe. Passo oltre!
Per quanto concerte "Stile e lessico", mi trovi in parte d'accordo, mentre in altri punti sento l'esigenza di spiegare le mie motivazioni. Non mi soffermerò sul gusto personale che hai giustamente espresso (ad esempio le tue perplessità riguardanti la scelta della narrazione in prima persona che, a tuo parere, non ha retto con l'alternanza di una narrazione a tratti aulica, a tratti più colloquiale -che specifico essere voluta-); ti ringrazio per la tua opinione che, come ho già specificato sopra, si nota essere il frutto di una lettura più che attenta :)
Ovviamente quando hai parlato di "ricercatezza tradita" mi è dispiaciuto, in quanto evidentemente non sono riuscita a cadenzare correttamente, a tuo avviso, l'alternanza di periodi più "sofisticati" con quelli che riportano, effettivamente, ad un linguaggio colloquiale. Questo è stato un esperimento e farò tesoro delle tue considerazioni, in quanto credo che questo sia un ottimo terreno su cui confrontarsi per migliorare. Per quanto riguarda il "Torno", anche in questo caso la scelta è voluta: ho immaginato Dorcas come catapultata nel pensatoio che noi tutti conosciamo, quindi dal mio punto di vista lei è effettivamente "tornata" in quel momento in un ricordo che, come tale, fa parte del passato. Per il resto ripeto, nonostante abbia consapevolmente scelto di approcciare al testo in questo modo, capisco perfettamente il tuo punto di vista.
Anche il desiderio di aprirsi al lettore piano piano, senza esplicare subito i soggetti protagonisti, è stata una scelta consapevole: anche in questo caso evidentemente poco efficace :D. Su Voldemort hai ragione; leggendo a posteriori ho pensato che probabilmente avrebbe parlato in un altro modo, ma non volendo dare eccesiva importanza al suo personaggio, non ho valutato con la dovuta attenzione in che modo farlo intervenire.
Un piccolo appunto sul titolo: mi spiace leggere che tu lo abbia trovato "indelicato", perché ovviamente non era ciò che volevo(e spero sia chiaro, visto che ho descritto un momento altamente drammatico). Anche in questo caso, come la scelta di non svelare subito i protagonisti della mia storia, ho sentito l'esigenza di non far capire subito a chi legge per quale motivo questa storia si chiami "il falò", portando poi a rimanere interdetti, una volta svelato il senso della mia scelta; ma indelicato no, non volevo assolutamente apparisse in questo modo, per questo me ne dispiaccio.
Detto questo non mi resta che ringraziarti ancora una volta, così come ringrazio Udeis, Mistery_Koopa, SakuraKurotsuki, Cloe Sullivan e Inzaghina.EFP per aver votato la mia storia! Questo è un periodo in cui purtroppo faccio fatica a ricavarmi anche un misero spazietto di tempo, ma ci tenevo comunque a rispondere visto il grande lavoro che hai fatto per noi. Inoltre appena tornerò ad avere un po' di tempo (non prima degli inizi di maggio purtroppo), passerò a lasciare la mia alle storie su efp!
Grazie ancora per questa bella esperienza!

Bri



Ciao, Bri!
Grazie di a te di aver partecipato e di questo feedback, sono contenta che abbia trovato la valutazione interessante.
Confrontarmi con il punto di vista degli autori è uno dei momenti migliori dei contest, ho letto con interesse il tuo punto di vista sulle scelte fatte (ora mi è chiaro il contesto di "Torno"!); il mio alla fine è un parere e fai benissimo a continuare a sperimentare questo stile che alterna momenti.
Circa il titolo, come ti ho scritto anche nella valutazione, sono consapevole si sia trattata di una sensazione decisamente soggettiva. È dispiaciuto anche a me avere questa percezione ed ero convintissima (forse l'ho anche scritto nella valutazione) che la tua intenzione non fosse affatto quella che apparisse "indelicato". Anche qui, comunque, è chiaramente un mio parere, che quindi lascia il tempo che trova fuori dal contest!
Comunque, a concorso finito, posso dirti che sono stata felicissima quando ho capito che avessi scritto su Evan e Dorcas, amo questa coppia e le storie su di lei sono sempre troppo poche. Quindi, grazie [SM=g27998]
Ti ho lasciato la valutazione come recensione, alla prossima!

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25/04/2019 19:23
 
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Re:
_ Freya Crescent _, 24/04/2019 20.59:

Questo è decisamente il contest più divertente e stimolante a cui abbia mai preso parte! Immagino sarai diventata matta, Rosmary, a preparare tutte le liste delle nomination assieme ai risultati e che quindi non avrai voglia d'indire una seconda edizione, maaa... in caso ci stessi pensando (ammiccamento) io non avrei nulla in contrario :D
Ci tengo a ringraziare veramente tutti i partecipanti, uno per uno, mi ha fatto tanto piacere ricevere le vostre nomination! I premi possono essere solo simbolici, ma è il gesto che vale molto di più per me! Grazie mille a te, Rosmary, per il giudizio accuratissimo e analitico, e per le meravigliose parole (e naturalmente anche per l'Oscar ad honorem, non me l'aspettavo affatto!).



Ciao, Freya!
Al momento non ho intenzione di organizzare altri contest (in effetti questo mi ha stremata!), ma sono proprio contenta che l'abbia trovato così stimolante! *-*
Assegnare il mio Oscar non è stato semplice, però lo stile della tua storia mi ha affascinata tantissimo; a riguardo, ti ringrazio per esserti soffermata a spiegare altri retroscena delle scelte stilistiche, sono sicura che più rileggerò questa storia e più sotto-testi troverò!


Grazie mille per le bellissime parole sullo stile: lo ammetto, non mi sarei iscritta al contest di chiunque con uno stile del genere, perché sapevo che poteva far storcere il naso. (Non) Mi spiace quindi di essermi approfittata di te ahah!



Ecco! 😂

Mi fa piacere leggerti tanto entusiasta, passerò al più presto per la recensione premio (la valutazione come recensione l'ho già lasciata) e vedrò un po' come orientarmi per la segnalazione. Alla prossima!

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25/04/2019 19:41
 
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Re:
Carme93, 24/04/2019 21.48:

Ciao :-)

Grazie mille per il giudizio approfondito e articolato, tenterò di far tesoro dei tuoi consigli 😄



Ciao, Carme!
Grazie a te di aver partecipato, sono contenta che abbia trovato stimolante sia la valutazione che il contest interattivo, per me è stato un piacere averti tra i partecipanti!
Grazie anche di aver commentato tutti i punti della valutazione; circa la caratterizzazione, i tuoi personaggi non avrebbero potuto essere più IC, il tuo Remus mi è piaciuto tantissimo. Per lo stile, invece, in effetti non è per nulla semplice strutturare un testo così breve quando si è abituati a scrivere long, ma a mio parere vi sono tutti i presupposti per prendere piena dimestichezza anche con la breverità.


Per quanto riguarda l'uso di egli/ella non sono pienamente d'accordo. So che ormai c'è la tendenza a usare lui/lei, ma il mio professore ritiene che è molto colloquiale e non si può usare sempre. Così ho preso l'abitudine di usare egli/ella indipendentemente dal tipo di registro usato.




Rileggendo il messaggio di ieri sera mi sono resa conto di non essermi spiegata bene per la questione di egli/ella. Quando ho scritto indipendentemente da registro mi riferivo ai testi scritti (con l'eccezione di whatsapp e simile... Immagino che i miei amici mi prenderebbero per pazza se scrivessi egli/ella 😂), quindi sia narrativa sia saggistica (e simili); per quanto riguarda il parlato invece dipende sicuramente dal registro usato e quindi dal mio interlocutore 😅
Non so se questa differenza o sono io che mi sono imposta questa visione. Probabilmente dipende anche dal fatto che il mio prof di italiano del liceo vi diceva che non si scrive come si parla. D'altronde se avvengono cambiamenti nella lingua, si hanno prima nel parlato e nell' uso comune e poi nello scritto.



Avevo capito cosa intendessi, ma sei stata davvero gentile a ripassare per approfondire!
È giusto che ognuno si basi sulla propria formazione, quindi capisco il motivo del tuo disaccordo. Da parte mia, ho una formazione che mi porta in direzione opposta; molto sinteticamente, affrontando la narrativa contemporanea in ambito storico-linguistico ho appreso che determinate forme siano da considerarsi desuete o arcaiche nell'ambito letterario odierno, perché c'è il cosiddetto "italiano d'uso medio" che di fatto è stato inglobata nelle opere di narrativa. Dico questo non per farti cambiare idea (ci mancherebbe!), ma solo perché mi fa piacere spiegarti per quale ragione ti abbia riportato quell'appunto!

Sono già passata a lasciarti la valutazione come recensione, alla prossima :)

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Post: 890
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25/04/2019 21:04
 
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Re: Re:



Secondo me, la virgola prima del "come" puoi tranquillamente ometterla, in tal modo la frase viene letta tutta d'un fiato ("Libero di inseguire i propri sogni come Bill e Charlie prima di lui"), come le sue "sorelle".
Proprio perché ne stiamo parlando (tra me e te non so chi sia più chiacchierona XD), e viste le tue perplessità sulla lunghezza della frase, ti suggerisco la seconda alternativa detta nella valutazione, cioè quella di conservare i due capoversi introducendo il secondo all'altezza di "ma Percy".
Mentre per la "pesantezza" delle troppe ripetizioni, hai provato a conservare solo due "libero"?


Non ci avevo pensato e devo dire che la soluzione mi intriga molto! Mi era sfuggita la proposta di iniziare il secondo capoverso dal 'ma', invece: forse questa soluzione mi convince meno (se non ricordo male l'avevo anche sperimentata in fase di scrittura...).
Credo che unirò comunque il tutto, valutando quanti 'libero' lasciare e se omettere la virgola davanti al come (su questo punto propendo per il sì)



(detto tra noi, mi piacerebbe leggere altro di tuo su Percy!).


Un po' di appunti mi sono rimasti e ci sto pensando seriamente! C'era una parte in cui si focalizzava di più sul rapporto (e il confronto) con i fratelli che non mi dispiaceva indagare, ad esempio 😊



Per la segnalazione, grazie del suggerimento! Quella drabble, poi, mi piace tantissimo


😍
Vista già la valutazione tra le recensioni, grazie per la rapidità 😘


In questi giorni passerò anche a commentare le altre storie! 😁



25/04/2019 21:41
 
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Ciao, ti ringrazio tantissimo per la precisione delle tue valutazioni, studiandosele per bene si può davvero imparare tanto.
Non so come sia possibile ma sono contenta di questa valutazione nonostante il risultato non sia dei migliori.


Grammatica: 8.75/10
Buona, c’è solo qualche svista:
“capelli reduci di una notte movimentata”: -0.20; “da” anziché “di”.
“Accanto lei un uomo dal petto scolpito, i capelli reduci di una notte movimentata e il portamento algido seppur appena destato dal sonno”: -1; c’è un problema di sintassi, perché stando alla costruzione del periodo “destato dal sonno” è riferito a portamento, non a “un uomo”, quindi il periodo va riorganizzato in maniera tale da rendere “un uomo” il referente.
“signora Lextrange”: -0.05; “Lestrange” anziché “Lextrange”, un refuso.



Considera del primo e dell'ultimo errore me ne sono resa conto dopo aver inviato la storia, mi stavo mangiando le mani! Invece non avevo fatto caso al problema di sintassi, appena passati i 15 giorni cercherò assolutamente un modo per correggerlo.


• «“Una sorpresa per te.” // La signora Lextrange non attende un latte caldo sul suo letto a baldacchino, con un sorriso eccitato corre nei sotterranei. Carne fresca per lei»: qui è intuibile dal contesto che a pronunciare la frase sia Rodolphus, ma non è certo, e il lettore potrà avere la certezza di avere interpretato bene o male solo quando arriva alla frase in grassetto – dove è chiaro che “la sorpresa” sia per Bellatrix. Prima di arrivare a quella frase, si potrebbe interpretare così: lei pronuncia la frase per poi correre verso la sorpresa da mostrare a Rodolphus. Approfitto di aver citato questo estratto di testo per soffermarmi anche sull’uso di “un” dinanzi a “latte”: dato che il latte si misura in litri e non enumerandolo, è più indicato utilizzare “del” oppure mutare l’espressione in “una tazza di latte”, ad esempio. Il contesto lessicale del tuo testo è abbastanza ricercato, quindi un’espressione quasi colloquiale come “un latte caldo” risulta poco coerente.

• “Un sorriso inquietante, le pupille nere dilatate per la rabbia e per una strana, crudele, felicità. Un bacio sensuale, una promessa di altre perversioni”: non è chiaro se la descrizione si riferisca a Bellatrix o a Rodolphus. Entrambi posseggono le caratteristiche citate, quindi potrebbe trattarsi di entrambi. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di esplicitare sempre il soggetto quando non è desumibile dal contesto in maniera inequivocabile. Un soggetto incerto impedisce al lettore di comprendere le sfumature del testo e la scena che ha dinanzi, il che è un vero peccato.



Anche qui hai assolutamente ragione, nella mia testa era talmente chiaro che non ci ho fatto caso ma rileggendolo adesso non posso proprio darti torto.


Soffermandomi ora sulla struttura sintattica, ho notato che il testo da questo punto di vista sembra essere diviso in due, cioè non è omogeneo. Il racconto si apre con uno stile sintattico particolare (“Capelli corvini che risaltano la pelle diafana, palpebre appesantite dal sonno, labbra piene e vermiglie dischiuse, una figura dolce solo all’apparenza”), dove spicca la descrizione fisica di un personaggio attraverso brevi frasi coordinate rette da sostantivi e complementi più che da verbi; e sino a un certo punto procede così, con questa sintassi segmentata, mai ripetitiva, nominale, che rincorre la ricercatezza. Arrivati però a “Una coppia strana sono quei due” il tono stilistico della narrazione cambia: le frasi rette da verbi abbondano rispetto alle nominali, la sintassi in alcuni punti diventa colloquiale, si ricorre a quella che sembra essere la tecnica a elenco (che gioca sulla ripetizione). A causa di questo slittamento stilistico si ha l’impressione di leggere due racconti diversi, il che è un peccato perché il testo ne risente nella sua interezza – oltretutto, presi singolarmente, entrambi gli stili sono gestiti piuttosto bene, il che prova la tua bravura nella scrittura, questo indipendentemente dalla valutazione della storia in sé!



In effetti sono partita scrivendo la seconda parte e poi ho ripreso il testo dopo giorni, è proprio da me questo genenere di pastrocchi!
Sono contenta che tu abbia apprezzato le due parti prese singolarmente, per me è davvero meraviglioso sentirmi dire da te (amo troppo il tuo modo di scrivere e prendo in grandissima considerazione le tue opinioni) che me la cavo con la scrittura nonostante quello che ho combinato.


La brevità del tuo racconto ha fatto sì che queste situazioni risultassero più evidenti. Di certo scrivi bene, hai una grande proprietà di linguaggio e riesci a creare immagini molto belle ed evocative (ad esempio: “le pupille nere dilatate per la rabbia e per una strana, crudele, felicità”); malgrado le situazioni messe in evidenza, il testo risulta fluido alla lettura e riesce a proporre al lettore una fotografia istantanea dei tuoi protagonisti. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è da un lato quello di immedesimarti nel lettore e cercare di rendere palesi quei soggetti che potrebbero essere confusi, dall’altro quello di restare fedele all’impostazione stilistica scelta a inizio storia. Il tuo breve racconto è, lo ripeto, scritto bene e ha delle immagini che restano impresse nonostante tu non le metta in evidenza con nessun escamotage stilistico come ad esempio il corsivo (questa è bravura!), quindi ti invito davvero a leggere questo mio commento come un parere su un tuo scritto che spera di essere costruttivo, ma che in nessun modo mette in discussione la qualità della tua scrittura, perché sei bravissima.



Grazie ancora, sia per le tue belle parole sia per i consigli che cercherò senz'altro di seguire.


Arrivando al lessico, hai scelto un registro linguistico medio, che rispetti lungo l’intero arco della storia. Le tue scelte lessicali non sono scontate, anzi le ho trovate particolari e mai eccessive (nel senso che non usi termini desueti o arcaici per far sembrare il lessico ricercato, hai saputo scegliere!): ad esempio, “capelli corvini” e “pelle diafana” in luogo di varianti come “capelli scuri” e “pelle chiara” sono scelte lessicali in grado di caratterizzare il testo, arricchirne le sfumature e abbellirlo con una ricercatezza linguistica equilibrata e coerente a se stessa. Sei stata davvero molto brava! L’unico termine che ho trovato fuori contesto è “sposini” (il vezzeggiativo è un po’ troppo colloquiale, a mio parere, nella cornice lessicale della tua storia). Per il resto, non ho proprio nessun appunto da fare, se non i complimenti per il tuo ricco vocabolario.



E anche qui sono stata contentissima per i tuoi complimenti, davvero grazie mille. La scelta del termine "sposini" è stata un po' voluta così, fuori contesto, per sottolineare con leggerissima ironia quanto questo non possa essere più lontano dall'idea che noi abbiamo del matrimonio in generale.


Titolo: 5/5



Che sorpresa ricevere il massimo proprio qui! in genere sono una frana quindi non me lo sarei mai aspettato.


Utilizzo del prompt: 6/10



Hai perfettamente ragione! Uno dei dubbi che mi aveva fatto riflettere sulla possibilità di ritirarmi era proprio l'utilizzo del prompt, che avevo un po' perso di vista durante la scrittura.


Caratterizzazione e IC dei personaggi: 5/10
Anche in questo parametro sono stata molto indecisa sul punteggio da assegnare, premetto che mi spiace non avere assegnato più della metà del punteggio, ma credo che le caratterizzazioni dei due personaggi siano poco efficaci. Cerco di spiegarti il mio punto di vista.
A mio parere, il problema maggiore delle caratterizzazioni di Bellatrix e Rodolphus è il fatto di non essere state differenziate; per questo motivo tratterò i due personaggi insieme. La storia si compone di due personaggi, ma è impossibile capire chi sia lui e chi sia lei, perché sono caratterizzati con le stesse sfumature – come se fossero un unico personaggio. Questa caratteristica rende entrambe le caratterizzazioni “impersonali”, cioè impedisce al lettore di conoscere l’uno e l’altra, il che è un vero peccato, perché dagli elementi canon citati è evidente quanto tu conosca Bellatrix e Rodolphus. Anche la scelta di “dire” e non “mostrare” ha reso meno incisive le caratterizzazioni, ad esempio quando scrivi “Nulla spinge un uomo più in là dell’ambizione, nulla porta a grandi risultati se non la ragione. Lui, freddo e calcolatore, soddisfa la sete di emozioni di lei” ci suggerisci una differenza tra i due (lui razionale, lei emotiva – ed entrambi ambiziosi), ma non vediamo queste sfumature nel contesto della narrazione, lì vediamo due “coniugi folli” che torturano qualcuno per festeggiare l’anniversario – e in questo non c’è nulla di razionale né di ambizioso. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di mostrare i personaggi anziché spiegarli al lettore: ad esempio, non dire “è razionale”, ma mostrarlo razionale. Questo aiuta sia a sviluppare più a fondo i personaggi, sia a creare empatia tra loro e il lettore, facendolo entrare in contatto con le sensazioni e i modi d’essere dei personaggi che popolano i tuoi racconti. Passando ai pregi, è sicuramente IC il fatto che siano Mangiamorte convinti, spietati, e che quindi condividano idee e valori, fattore che li ha portati a stringere una solida intesa. Differentemente da te, ad esempio, io non credo che il loro matrimonio sia stato combinato, ma ho condiviso la tua scelta di sottolineare come nonostante questo loro formino una coppia solida e affine. Di Bellatrix si intravede quella follia post Azkaban che siamo abituati ad associare a questo personaggio (follia che poi si estende anche a Rodolphus, suo complice).
Questo insieme è il motivo per cui il punteggio non è inferiore a 5/10 e anche ciò che mi fa affermare che c’erano davvero tutti i presupposti per sviluppare caratterizzazioni singole e approfondire di più i tuoi protagonisti – che già risultano interessanti in questa istantanea, immagino dunque che con un maggiore sviluppo sarebbero stati fantastici!



Accetto anche qui le tue critiche e i tuoi consigli, tenterò senz'altro di lavorarci su. Effettivamente nell'episodio che ho raccontato non emerge in alcun modo la razionalità e l'ambizione di Rodolphus, nonostante in questo momento mi stiano balenando in testa tremila modi con cui avrei potuto mostrarlo. Avrei meritato anche meno!

Rinnovo ancora una volta i miei ringraziamenti per l'interessantissima valutazione e spero di poter partecipare presto a un altro contest indetto da te.
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25/04/2019 22:12
 
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Sono a dir poco estasiata da questo risultato! Non credevo ai miei occhi mentre leggevo il giudizio, e l'aver raggiunto il 2 posto non ha fatto che rallegrarmi ancora di più! *_* per non parlare dell'Oscar vinto (e comunque delle tante nomination ricevute!).
Ci tenevo a ringraziarti al volo per non passare per desaparecida, ma giuro che appena metto le mani su un pc risponderò a dovere (odio scrivere dal cellulare -_-).
Nel frattempo (prima che me ne dimentichi e faccia passare i giorni a disposizione), ti chiedo per favore la valutazione come recensione alla storia. Per la recensione premio lascio decidere a te (anche se forse hai già letto tutte le mie storie xD). Sono stra-curiosa, invece, di sapere se troverai qualcosa da segnalare come storia scelta! *.*

A prestissimo!

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26/04/2019 12:43
 
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Re:
amicadeilibri, 25/04/2019 21.41:

Ciao, ti ringrazio tantissimo per la precisione delle tue valutazioni, studiandosele per bene si può davvero imparare tanto.
Non so come sia possibile ma sono contenta di questa valutazione nonostante il risultato non sia dei migliori.



Ciao! Anche nel tuo caso ho quotato solo una parte del messaggio per praticità, ma naturalmente ho letto la tutto, anzi grazie del feedback. Mi fa piacere che abbia apprezzato la valutazione e che abbia trovato spunti interessanti (poi sono proprio contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere, grazie!).
Sarà un piacere averti nuovamente tra i partecipanti, qualora dovessi organizzare un altro contest!
Ti ho lasciato la valutazione come recensione, alla prossima!



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26/04/2019 12:44
 
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Re:
JulyChan, 25/04/2019 22.12:

Sono a dir poco estasiata da questo risultato! Non credevo ai miei occhi mentre leggevo il giudizio, e l'aver raggiunto il 2 posto non ha fatto che rallegrarmi ancora di più! *_* per non parlare dell'Oscar vinto (e comunque delle tante nomination ricevute!).
Ci tenevo a ringraziarti al volo per non passare per desaparecida, ma giuro che appena metto le mani su un pc risponderò a dovere (odio scrivere dal cellulare -_-).
Nel frattempo (prima che me ne dimentichi e faccia passare i giorni a disposizione), ti chiedo per favore la valutazione come recensione alla storia. Per la recensione premio lascio decidere a te (anche se forse hai già letto tutte le mie storie xD). Sono stra-curiosa, invece, di sapere se troverai qualcosa da segnalare come storia scelta! *.*

A prestissimo!



Grazie a te per essere passata, è bello leggerti così entusiasta!
Ti ho lasciato la valutazione come recensione, passerò al più presto per i premi!

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26/04/2019 13:55
 
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Re:
RosmaryEFP, 24/04/2019 02.21:


Tredicesima classificata L’azzurro del tuo mondo di Claire roxy con 30.6/45

Grammatica: 9.1/10

Molto buona, c’è solo qualche svista che ti riporto:

Ciao Mirtilla!”: -0.20; manca la virgola dopo “Ciao”.
e tu che, di fronte a quel sorriso e a quel viso roseo e pieno di curiosità racconteresti,”: -0.50; la virgola dopo “che” separa il soggetto “tu” dal verbo “racconteresti”. Va quindi o inserita una virgola anche dopo “curiosità” o omessa la virgola dopo “che”.
o come....”: -0.20; i puntini di sospensione sono tre.


Stile e lessico: 6/10

Quello della tua storia è uno
stile molto particolare nella sua apparente semplicità, perché hai scelto di narrare attraverso una seconda persona apparente. Il tuo narratore non narra, per quanto possa apparire paradossale questa affermazione, ma parla al personaggio – l’intera storia sembra infatti essere un monologo rivolto alla protagonista del racconto. La percezione è data sia dalla presenza di un registro linguistico d’uso che rimarca l’oralità, sia dalla struttura stessa del testo, la quale si articola in interrogative, affermazioni e riflessioni. È tutto cristallizzato in una dimensione spazio-temporale indefinita dove un narratore dialogando con il suo personaggio ne esplora gli stati d’animo. Sempre in relazione alla riproduzione di un linguaggio affine all’oralità, ho trovato decisamente coerente l’uso di vari modi e tempi verbali: il testo è narrato al presente, ma non manca il ricorso al passato (in due soli punti, di cui parlerò dopo) né l’uso di diversi infiniti e ipotetiche; l’ho trovata una scelta azzardata, perché districarsi tra modi e tempi verbali senza cadere in errore non è mai semplice, ma tu sei stata decisamente all’altezza di una tale complessità, districandoti tra un infinito, un condizionale e un congiuntivo, davvero brava!
Forse, l’utilizzo della prima persona o di un discorso indiretto libero tramite terza persona narrante avrebbe creato maggiore empatia tra il lettore e il personaggio protagonista, perché la sensazione data da questo tipo di narrazione sarebbe stata quella di entrare in contatto diretto col personaggio, mentre la seconda persona apparente crea una piccola barriera dovuta alla presenza di un terzo elemento – il narratore, per l’appunto. Al di là di questo parere, la seconda persona apparente è gestita con coerenza lungo l’intero testo, non vi sono slittamenti del punto di vista né della finalità della narrazione. La punteggiatura utilizzata per dare un certo ritmo alle frasi è a sua volta coerente in un contesto stilistico come questo, perché asseconda la necessità che ha questo narratore di replicare l’oralità e di apparire partecipe delle vicissitudini del personaggio – a riguardo, ho notato che hai utilizzato in più occasioni “,e” come pausa per rallentare il ritmo e creare cesure nel testo, l’ho trovato un elemento caratterizzante che hai saputo inserire molto bene. Ho notato poi che hai fatto uso del corsivo per evidenziare un’espressione in una sola occasione (“lo rivedi”), quella che allude al basilisco e quindi alla morte della protagonista, è stata una scelta sicuramente d’impatto ed efficace al fine della messa in evidenza del passaggio. Tuttavia, ho riscontrato la presenza di alcune espressioni o scelte stilistiche meno efficaci, che hanno inciso un po’ sulla scorrevolezza o chiarezza del testo – infatti, in alcuni punti il testo risulta un po’ criptico e questo impedisce al lettore di cogliere tutte le sfumature di significato del racconto, il che è un vero peccato, perché alcune di queste espressioni un po’ criptiche a mio avviso tentano di esprimere immagini veramente molto belle e caratterizzanti. Per chiarezza, ti riporto le espressioni a cui mi riferisco:

• “Intrappolati in un cantuccio dall'odore sgradevole per l'eternità e nessuno che venga a salutare, "Ciao Mirtilla! Come va, Mirtilla?", e tu che [...]”: in questo punto, l’espressione in grassetto è segnalata come discorso diretto (le virgolette alte), ma inserita come parte integrante del discorso indiretto. Nell’insieme, l’intero periodo appare poco coeso e quindi poco efficace. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di distinguere sempre in qualche modo i piani della narrazione, così da mettere ognuno di essi in evidenza. In questo caso, ad esempio, la frase in grassetto poteva essere racchiusa tra lineette, oppure retta da un verbo come “dire” in grado di creare coesione (ad esempio: “che venga a salutare, a dirti “Ciao Mirtilla! Come va, Mirtilla?”, e tu che”).


• “Ma forse è proprio quello che desideravi”: questa frase è, secondo la mia interpretazione della storia, il punto di svolta della narrazione, perché qui si passa dai “lamenti” della protagonista al suo modo di affrontare l’eternità. Che sia un passaggio importante credo tu l’abbia segnalato decisamente bene facendo ricorso all’imperfetto in un testo narrato al presente, nonché utilizzando “quello” anziché “questo” (in teoria più coerente al tempo presente) per avvisare il lettore che il referente non è quanto detto nella frase precedente, ma più in generale il modo di “vivere” della tua protagonista. Insomma, la frase è costruita e inserita benissimo, trovo però che se l’avessi messa in evidenza isolandola in un capoverso (o attraverso qualsiasi altro marcatore, come il corsivo o un allineamento al centro o a destra), avrebbe catalizzato ancora di più l’attenzione del lettore. Già così è evidente che sia un punto importante della narrazione, marcarla visivamente ne avrebbe sottolineato il significato, avvisando il lettore di soffermarsi su di essa.

• “Il tempo scorre lento quando non puoi dormire, e soprattutto se sei nello stesso posto da secoli”: non ti ho segnalato questa situazione in “Grammatica” perché l’ho considerata una scelta stilistica legata alla questione dell’oralità detta in precedenza. Il problema qui è che questo periodo risulta costruito in modo inefficace, perché con la congiunzione “e” coordina due frasi che di fatto sono una principale e una subordinata. In questo caso o si inserisce un elemento di ripresa del soggetto dopo “e” (per creare coesione sintattica), oppure si rinuncia alla congiunzione, tenendo solo la virgola. Ad esempio, quindi: “[…] dormire, e lo fa [in questo caso, sono il clitico e il verbo a riprendere “il tempo”] soprattutto eccetera” oppure “[…] dormire, soprattutto eccetera”. Personalmente, credo che omettere la “e” e tenere solo la virgola non intacchi il ritmo che hai voluto dare al periodo e non ne altera il significato. Ad ogni modo, i miei sono solo esempi per chiarire ciò che intendo dire!

• “È un modo come l'altro per ignorare la situazione, e dopotutto era una delle tue specialità”: questo è l’altro caso in cui ricorri al tempo passato, il che porta a chiedersi se la frase si riferisca al tempo in cui Mirtilla era viva oppure ne parli in generale. Trovo che questa sia poco chiara come espressione, sia per la questione legata al tempo verbale sia perché, anche qui, coordinare quella che sembra essere una subordinata con “e” lascia intendere che la frase possa avere una sua indipendenza e quindi un significato che vada oltre ciò che la precede (“ignorare la situazione”).

 
• “Anche perché, se chiudessi la bocca, cosa faresti? Osservare le pareti [...]”: per coerenza sintattica, i verbi che seguono l’ipotetica (come ad esempio “Osservare”) dovrebbero essere al condizionale, perché salvo “lo rivedi” sono tutti retti da “se chiudessi”, quindi sintatticamente è come se facessero parte del periodo ipotetico. Ovviamente, non si tratta di un errore il tuo, perché l’uso marcato dell’infinito è una palese scelta stilistica. Il mio consiglio a riguardo, se vorrai accettarlo, è quello di cercare sempre di fare andare di pari passo la coesione sintattica e le scelte stilistiche, perché quando la prima è un po’ più debole il lettore è portato a stranirsi alla prima lettura, il che è un peccato perché rischia di perdere sfumature di significato – e quanto a significato questo punto della tua storia è molto forte e importante.

• “Allora meglio sognare a occhi aperti, dipingere una vita passata del tuo colore preferito piuttosto che fissare il vuoto”: il significato della frase in grassetto risulta inespresso, l’espressione è infatti abbastanza criptica. Rileggendo più volte e mettendo in relazione questo punto con il titolo, ho dedotto che il colore preferito sia l’azzurro e che l’azzurro sia sinonimo di acqua, quindi lacrime e quindi lamento. Di conseguenza, ho letto in questo passaggio la volontà di Mirtilla di dare voce ai propri lamenti e di riempire le proprie giornate con “un niente che è tutto” (citando Montale!), pur di non rivivere gli ultimi attimi di vita. Però questa mia interpretazione è convincente fino a un certo punto, perché c’è quel “una vita passata” che non è chiaro a cosa si riferisca, perché dà l’idea di una vita che si sia già svolta, quindi la “vita vera” della Mirtilla in carne e ossa: se così fosse, allora, l’intera espressione vorrebbe dire che Mirtilla “dipinge”, quindi inventa, “una vita passata del tuo colore preferito”, un passato migliore di quello che ha vissuto. La conclusione, poi, che cita “la voce” che “esprime” può adattarsi a entrambe le interpretazioni. Insomma, è un passaggio della storia ostico, e io potrei non averlo capito affatto.

Arrivando al lessico, mi spiace dire di averlo trovato un po’ disomogeneo. Di base, anche il registro linguistico replica l’oralità, alle volte ricorrendo anche a ripetizioni di concetti (“sei irritante e piagnucolona, lo dicono tutti. E a te viene da lacrimare […] tra un lamento e una lagna”) che, in un testo molto breve come il tuo, vanno sempre gestiti con parsimonia, perché il rischio è quello di comunicare una sola sfumatura del personaggio. Replicando l’oralità, non mancano né espressioni né termini colloquiali (“quello che ti capita”, “piagnucolona”), il che va benissimo nel contesto stilistico-lessicale del tuo racconto. Ci sono però momenti dove il lessico diventa più ricercato e lì subentra la disomogeneità, perché viene a mancare la coerenza interna al registro linguistico. Ad esempio:

• “[…] in cui è nato un nuovo ecosistema, o il tubo del secondo gabinetto, quello che s'incrocia con il sistema dell'Aula di Pozioni (hai percepito odori che i Babbani non possono nemmeno figurarsi), o come.... Ecco, hai dimenticato il punto a cui volevi arrivare, persa nei tuoi lamenti”: il termine “ecosistema” fa parte di un vocabolario specialistico, quindi fuori contesto in questo caso; “percepire” è la variante più ricercata di “sentire”; “figurare” è a sua volta una variante più ricercata di un verbo come “immaginare”. Un consiglio a parte per “Aula”: essendo nome comune, ti consiglio l’utilizzo dell’iniziale minuscola, mentre è coerente la maiuscola per “Pozioni” che fa da “nome proprio” della materia.

Concludendo, la struttura stilistico-lessicale della tua storia è particolare, perché appunto c’è questa volontà di replicare l’oralità attraverso una seconda persona apparente. A penalizzare in alcuni punti l’efficacia del racconto sono quelle scelte stilistiche e lessicali messe in evidenza, che rendono meno immediato e scorrevole il testo, il che è un peccato perché credo che alcune sfumature della narrazione siano rimaste inespresse. Ad ogni modo, nel complesso la storia riesce a comunicare l’idea del personaggio, e riesce a replicare quell’oralità che collabora a creare una certa empatia tra lettore e narratore. Facendo quindi la media delle situazioni messe in evidenza, ho assegnato 6/10 in questo parametro.

Titolo: 2.5/5

Valutare questo titolo non è stato semplice. A primo impatto, L’azzurro del tuo mondo mi è parso del tutto slegato dal testo, poi rileggendo la storia credo di aver colto il riferimento (ma potrei aver sbagliato!). Immagino che il titolo sia riferito a questo passaggio della storia: “Allora meglio sognare a occhi aperti, dipingere una vita passata del tuo colore preferito piuttosto che fissare il vuoto”, dove si cita un colore che è il preferito della protagonista, un colore con cui la protagonista “dipinge”. Il fatto che questa sia anche una delle espressioni più criptiche (come spiegato nel parametro precedente) non aiuta a palesare tutte le sfumature del titolo e la sua coesione con la storia. Ho tuttavia optato per 2.5/5 sia perché il riferimento c’è, seppure non sia immediato, sia perché credo sia un titolo in grado di attrarre lettori, a suo modo originale. Di contro, non ho potuto assegnare un punteggio superiore perché il legame con la storia è solo suggerito, e a fine lettura si ha la sensazione di non aver compreso del tutto cosa celi il colore azzurro, né perché sia così importante da essere presente nel titolo, quindi in una posizione di rilievo.

Utilizzo del prompt: 6/10

I sognatori hanno quella capacità tutta loro di creare la vita persino agli Inferi” è un prompt che descrivi senza citarlo direttamente in conclusione, dove la tua Mirtilla giudica la sua non-morte un inferno che lei riuscirà a rendere vivibile e accettabile. Il concetto in linea generale, quindi, in questa conclusione c’è: Mirtilla ha una capacità tutta sua di sopravvivere al suo personale inferno. Lungo il breve testo al lettore viene presentato questo inferno, questa situazione difficile che la protagonista è costretta a vivere e rivivere per l’eternità. Purtroppo, ciò che manca è il “come” la protagonista riesca o riuscirà a creare la vita agli Inferi, ossia a rendere vivibile e accettabile la sua condizione. Il testo sembra suggerire che lo farà attraverso i lamenti, ma ciò che dice al di là delle singole interpretazioni è “lo fai apparire ricco di smorte sfumature e di tutta quella vita che la tua voce può ancora esprimere”, dove è complesso capire cosa si intenda per “smorte sfumature” (è una sinestesia, questo è certo, ma cosa intenda temo di non essere riuscita a capirlo, perché “smorte” è un aggettivo dalla connotazione negativa, mentre il contesto del periodo suggerisce una positività). Anche in questo caso credo che a penalizzare l’insieme siano state quelle espressioni un po’ criptiche dette in “Stile”, perché sono certa che rendendo più esplicite le immagini anche il significato complessivo della storia ne avrebbe giovato. Facendo la media dei pro e contro spiegati ho assegnato 6/10 in questo parametro. Sei stata comunque brava, perché il prompt non era affatto semplice!

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 7/10

L’unico personaggio della tua storia è
Mirtilla, con i suoi patemi e il suo modo di affrontare la sua non-vita da fantasma. Ho trovato molto IC il ritratto che ne fai di lei attraverso il racconto. È esattamente come la Mirtilla dei libri: incatenata a un’eternità che le suggerisce lamenti, timorosa di ricordare gli ultimi istanti della sua vita, schiacciata dalla sensazione di essere incompresa. Malgrado la leggerezza della tua narrazione, la frustrazione della protagonista emerge, e lo fa attraverso quel narratore che si rivolge a lei sottolineando quanto sia difficile non abbandonarsi alle lacrime e ai lamenti, tacere la propria inquietudine. Anche il desiderio di essere avvicinata da studenti – coetanei – realmente interessati a conoscerla è in linea con la controparte cartacea. Il motivo per cui non ho assegnato più di 7/10 in questo parametro è il fatto che il personaggio risulta sfuggente nella conclusione: il passaggio legato al colore, all’azzurro e ai propositi della protagonista è poco chiaro, quindi anche la caratterizzazione risulta meno chiara. È come se sfuggisse l’ultimo tassello della caratterizzazione per comprendere del tutto la tua Mirtilla, il che è un vero peccato dato che di base hai inquadrato molto bene il personaggio. Ad ogni modo, proprio perché l’IC c’è e il personaggio è stato ben rappresentato, malgrado l’appunto fatto, il punteggio resta decisamente alto!


Totale: 30.6/45




Ciao Rosemary! Scusa per il ritardo nella risposta, ma sono riuscita ad attaccarmi a un PC solo ora.
Innanzitutto, ovviamente, grazie per l'accuratissima valutazione! Fa' sempre piacere ricevere un parere così estenuante su una propria opera, sopratutto se è molto più lungo rispetto al tuo, e anche se fra me e me speravo in una posizione un po' più alta capisco il processo che ti ha portato a questa classifica. Dopotutto, come ho già detto, la competizione era altissima proprio per la qualità delle storie, e a rivederla a freddo la mia non era esente da alcune perplessità. Volendo risponderti punto per punto... Avevo già notato l'errore da 0.5 in grammatica, ma è qualcosa di cui mi sono resa conto solo dopo avertela mandata, e ormai non potevo più correggerla, mentre ammetto che gli altri due mi hanno colto di sorpresa! Dovrò rileggere meglio.
Per quanto riguarda stile e lessico, non sei la prima a segnalarmi che spesso, quando tento di scrivere un italiano standard (com'era nella mia mente, quindi le parole un po' più ricercate sarebbero state sì uno strano innalzamento, dato che le ho usate quando mi pareva di ripetermi e/o che la parola più standard non esprimesse al meglio quanto intendevo, ma non così scoinvolgente) cado nel colloquiale senza accorgermene. Sarà che spesso, quando voglio far parlare un personaggio, scrivo come penso a meno che non sia segnalato da qualche parte che parli in modo strano (per restare nel mondo di Harry Potter, Dobby), o che semplicemente mi "suona" bene e ho poca voglia di modificarlo. Ti ringrazio per l'appunto sulla "frase di svolta", ma siccome ho immaginato questo pezzo come una specie di flusso di coscienza (narrazione dei pensieri del personaggio, come hai fatto notare tu) mi sarebbe parso strano creare una divisione così netta e ho preferito rinunciarci. Per gli altri appunti, invece, accolgo con calore i tuoi consigli (ho davvero esagerato con le e, stavolta!), sopratutto per l'appunto sulla frase finale. Nella mia mente, quello doveva essere il "come" usciva dagli inferi- continuare a lamentarsi per la situazione in cui si trova e ripensare al passato, per non concentrarsi sul suo presente da non-viva e sulle cause della sua morte. L'azzurro quindi, come hai ben intuito, rappresentava le sue lagne, che si concentrano per lo più sulla sua ex-vita (ed era questo il significato delle "smorte sfumature"). Ammetto però che fosse criptica, e infatti è stato il pezzo che ho riscritto di più (prima volevo esplicitare che il suo colore era l'azzurro, in modo da collegarmi al titolo, poi volevo esplicitare che era il suo modo di reagire alla situazione), ma alla fine mi veniva sempre una frase enorme che ho preferito quindi ridurre a quello! Mi sa che questa poca chiarezza si espressa pure in "era una delle tue specialità", che nella mia testa era riferito solo al passato, nonchè sull'IC che, come hai fatto giustamente notare, è penalizzato dalla frase criptica. A ben pensarci, forse avrei dovuto partecipare con un pezzo più nel mio stile e non uno così sperimentale, ma a pelle m'ispirava di più.
In ogni caso, grazie a te per aver indetto questo contest (e sì, spingo a una terza edizione!), nonchè a black_jessamine e Freya per la nomination a miglior titolo e a Cloe per il miglior personaggio (anche se ammetto che la tua era impossibile da battere. Se ci fosse stato un Oscar per la "storia preferita del partecipante" avrei nominato la tua senza dubbio! XD), gradirei la valutazione come recensione!
P.s: Almeno ho azzeccato tre nomination su 6!
P.p.s: E ho scritto "Il canto delle rovine" invece che "Tra le rovine", che imbarazzo! 😅
[Modificato da Claire roxy 26/04/2019 15:26]

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Post: 651
26/04/2019 16:26
 
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Passo finalmente a commentare i risultati!
Come al solito, Rosmary, i tuoi giudizi sono impeccabili! Sei sempre molto dettagliata e analitica (oltre che gentilissima!), il che non può non far piacere.
Sono soddisfatta del punteggio ottenuto, soprattutto dal punto di vista stilistico/lessicale, visto che lì ho sperimentato più del solito. Per quanto riguarda le tre "situazioni" che hai sottolineato in questa categoria:


“Era il suo tormento: ovunque si girasse c’era lui, chiedendole gli appunti di Trasfigurazione, discutendo con Daphne a pochi metri da lei, camminando casualmente nella sua direzione; facendole bollire il sangue con una sola parola e infestando di notte i suoi sogni come il più molesto dei ghoul”: in questo caso, il punto e virgola dopo “direzione” rallenta un ritmo già lento di suo (perché è un elenco ricco e retto da verbi al gerundio) e si configura come un’interruzione dell’elenco che stranisce. Forse hai optato per una pausa più lunga della virgola per “dare respiro” al periodo o alleggerirne la complessità, ma in questo caso è proprio la virgola il segno di interpunzione migliore (e la tua sintassi può sostenerla).



Qui il punto e virgola serviva soprattutto per delineare una fase di tormento fisico (volontario da parte di Draco) e uno psicologico (in cui si fa presa sui sentimenti di Pansy), però capisco che possa aver rallentato ancora di più la narrazione; sulla questione "sua/propria" devo ammettere di aver avuto la mia buona dose di dubbi e di aver sbagliato pur sapendolo, perché in qualunque modo riscriva la frase, l'aggiunta di quel "propria" non me la fa mai suonare bene; il dialogo finale capisco che sia criptico e difficile da intendere dal punto di vista esterno alla storia, purtroppo sono cose che spesso (sia per mancanza di spazio che di miglior ispirirazione) succedono.
Riguardo la caratterizzazione di Draco, solo in seguito ho realizzato di averla, se non proprio trascurata, rilegata in secondo piano, ma posso dirmi comunque contenta di essere riuscita a far trapelare abbastanza dettagli per avertelo fatto considerare IC!
Ci tengo a ringraziare chiunque abbia considerato la mia flash abbastanza bella da candidarla per gli Oscar, come già detto è stato un concorso stimolante e che mi ha permesso di leggere molte altre storie di alto livello!
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26/04/2019 19:14
 
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Re: Re:
Claire roxy, 26/04/2019 13.55:

Ciao Rosemary! Scusa per il ritardo nella risposta, ma sono riuscita ad attaccarmi a un PC solo ora.
Innanzitutto, ovviamente, grazie per l'accuratissima valutazione! Fa' sempre piacere ricevere un parere così estenuante su una propria opera, sopratutto se è molto più lungo rispetto al tuo, e anche se fra me e me speravo in una posizione un po' più alta capisco il processo che ti ha portato a questa classifica. Dopotutto, come ho già detto, la competizione era altissima proprio per la qualità delle storie, e a rivederla a freddo la mia non era esente da alcune perplessità. Volendo risponderti punto per punto... Avevo già notato l'errore da 0.5 in grammatica, ma è qualcosa di cui mi sono resa conto solo dopo avertela mandata, e ormai non potevo più correggerla, mentre ammetto che gli altri due mi hanno colto di sorpresa! Dovrò rileggere meglio.
Per quanto riguarda stile e lessico, non sei la prima a segnalarmi che spesso, quando tento di scrivere un italiano standard (com'era nella mia mente, quindi le parole un po' più ricercate sarebbero state sì uno strano innalzamento, dato che le ho usate quando mi pareva di ripetermi e/o che la parola più standard non esprimesse al meglio quanto intendevo, ma non così scoinvolgente) cado nel colloquiale senza accorgermene. Sarà che spesso, quando voglio far parlare un personaggio, scrivo come penso a meno che non sia segnalato da qualche parte che parli in modo strano (per restare nel mondo di Harry Potter, Dobby), o che semplicemente mi "suona" bene e ho poca voglia di modificarlo. Ti ringrazio per l'appunto sulla "frase di svolta", ma siccome ho immaginato questo pezzo come una specie di flusso di coscienza (narrazione dei pensieri del personaggio, come hai fatto notare tu) mi sarebbe parso strano creare una divisione così netta e ho preferito rinunciarci. Per gli altri appunti, invece, accolgo con calore i tuoi consigli (ho davvero esagerato con le e, stavolta!), sopratutto per l'appunto sulla frase finale. Nella mia mente, quello doveva essere il "come" usciva dagli inferi- continuare a lamentarsi per la situazione in cui si trova e ripensare al passato, per non concentrarsi sul suo presente da non-viva e sulle cause della sua morte. L'azzurro quindi, come hai ben intuito, rappresentava le sue lagne, che si concentrano per lo più sulla sua ex-vita (ed era questo il significato delle "smorte sfumature"). Ammetto però che fosse criptica, e infatti è stato il pezzo che ho riscritto di più (prima volevo esplicitare che il suo colore era l'azzurro, in modo da collegarmi al titolo, poi volevo esplicitare che era il suo modo di reagire alla situazione), ma alla fine mi veniva sempre una frase enorme che ho preferito quindi ridurre a quello! Mi sa che questa poca chiarezza si espressa pure in "era una delle tue specialità", che nella mia testa era riferito solo al passato, nonchè sull'IC che, come hai fatto giustamente notare, è penalizzato dalla frase criptica. A ben pensarci, forse avrei dovuto partecipare con un pezzo più nel mio stile e non uno così sperimentale, ma a pelle m'ispirava di più.
In ogni caso, grazie a te per aver indetto questo contest (e sì, spingo a una terza edizione!), nonchè a black_jessamine e Freya per la nomination a miglior titolo e a Cloe per il miglior personaggio (anche se ammetto che la tua era impossibile da battere. Se ci fosse stato un Oscar per la "storia preferita del partecipante" avrei nominato la tua senza dubbio! XD), gradirei la valutazione come recensione!
P.s: Almeno ho azzeccato tre nomination su 6!
P.p.s: E ho scritto "Il canto delle rovine" invece che "Tra le rovine", che imbarazzo! 😅



Ciao, Claire!
Ti ringrazio di esserti soffermata su ogni aspetto della valutazione, mi ha fatto piacere leggere i processi che ti hanno guidata nella stesura del racconto. Personalmente, credo abbia fatto bene a sperimentare in ambito stilistico, dopotutto la completa padronanza di varie strutture stilistiche si acquisisce "sul campo"!
La tua Mirtilla mi è piaciuta davvero molto: al di là della cripticità in conclusione (sono contenta, comunque, di aver bene intuito il legame con il colore azzurro!), hai inquadrato bene il personaggio.
Sono già passata a lasciarti la valutazione come recensione; quanto a una prossima edizione, al momento non ho intenzione di organizzare altri contest (questo mi ha portato via molto tempo!), però grazie di aver apprezzato la valutazione e la formula di questo contest!
Alla prossima :)


P.p.s: E ho scritto "Il canto delle rovine" invece che "Tra le rovine", che imbarazzo! 😅



Non l'avevo notato neanche io! 😳

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26/04/2019 19:16
 
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Re:
Liberty_Fede, 26/04/2019 16.26:


Passo finalmente a commentare i risultati!
Come al solito, Rosmary, i tuoi giudizi sono impeccabili! Sei sempre molto dettagliata e analitica (oltre che gentilissima!), il che non può non far piacere.
Sono soddisfatta del punteggio ottenuto, soprattutto dal punto di vista stilistico/lessicale, visto che lì ho sperimentato più del solito. Per quanto riguarda le tre "situazioni" che hai sottolineato in questa categoria:


“Era il suo tormento: ovunque si girasse c’era lui, chiedendole gli appunti di Trasfigurazione, discutendo con Daphne a pochi metri da lei, camminando casualmente nella sua direzione; facendole bollire il sangue con una sola parola e infestando di notte i suoi sogni come il più molesto dei ghoul”: in questo caso, il punto e virgola dopo “direzione” rallenta un ritmo già lento di suo (perché è un elenco ricco e retto da verbi al gerundio) e si configura come un’interruzione dell’elenco che stranisce. Forse hai optato per una pausa più lunga della virgola per “dare respiro” al periodo o alleggerirne la complessità, ma in questo caso è proprio la virgola il segno di interpunzione migliore (e la tua sintassi può sostenerla).



Qui il punto e virgola serviva soprattutto per delineare una fase di tormento fisico (volontario da parte di Draco) e uno psicologico (in cui si fa presa sui sentimenti di Pansy), però capisco che possa aver rallentato ancora di più la narrazione; sulla questione "sua/propria" devo ammettere di aver avuto la mia buona dose di dubbi e di aver sbagliato pur sapendolo, perché in qualunque modo riscriva la frase, l'aggiunta di quel "propria" non me la fa mai suonare bene; il dialogo finale capisco che sia criptico e difficile da intendere dal punto di vista esterno alla storia, purtroppo sono cose che spesso (sia per mancanza di spazio che di miglior ispirirazione) succedono.
Riguardo la caratterizzazione di Draco, solo in seguito ho realizzato di averla, se non proprio trascurata, rilegata in secondo piano, ma posso dirmi comunque contenta di essere riuscita a far trapelare abbastanza dettagli per avertelo fatto considerare IC!
Ci tengo a ringraziare chiunque abbia considerato la mia flash abbastanza bella da candidarla per gli Oscar, come già detto è stato un concorso stimolante e che mi ha permesso di leggere molte altre storie di alto livello!



Grazie a te di aver partecipato, le tue storie mi piacciono sempre molto (la tua era tra quelle in lista per il mio Oscar, ho amato lo stile che hai utilizzato)!
Sono passata a lasciarti la valutazione come recensione, alla prossima!


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26/04/2019 22:32
 
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Re:
RosmaryEFP, 24/04/2019 02.25:


Settima classificata Resistenze che si sgretolano (al profumo di cannella) di inzaghina.EFP con 36.3/45

Grammatica: 8.8/10
La grammatica è ottima, solo due sviste:

Si”: -0.20; la grafia corretta per il monosillabo affermativo è “sì”, accentata.

poteva affermare”: -1; “poté” anziché “poteva”, perché il verbo si riferisce all’azione compiuta della trama principale.


Stile e lessico: 8/10

Lo
stile del tuo racconto è caratterizzato da un ritmo incalzante, vivace, che mostra più che raccontare. Non è esagerato dire che la storia stia tutta o quasi nelle parti dialogate, che abbondano considerando la brevità del testo. Ho trovato questa scelta coerente al genere e al contenuto della storia, perché le ha dato una grande dinamicità e freschezza.
Un’altra scelta stilistica che ho trovato indovinata – e che mi ha ricordato i flashback presenti in La condanna dei sopravvissuti – è la suddivisione del testo in quattro blocchi spazio-temporali, che oltre a ritrarre momenti riescono a far progredire la trama nonostante le poche parole a disposizione; a riguardo, trovo indovinata la scelta di inserire un elemento divisore come l’asterisco, perché segnali al lettore il passaggio da un momento all’altro senza che possano esservi fraintendimenti. L’unico elemento relativo alla suddivisione in blocchi che ho trovato meno efficace è l’incipit degli ultimi due blocchi, ti riporto l’estratto del testo per spiegarmi:

• “Quando, qualche giorno prima dell’uscita a Hogsmeade, la sua migliore amica constatò che James aveva mantenuto la promessa, Lily ribatté che aveva tempo per infrangerla, seguendola in Sala Grande”: il “Quando” iniziale è un connettivo e in quanto tale segnala un rapporto di concatenazione con il periodo che lo precede (in questo caso, si riferisce alla conclusione del blocco precedente), il che indebolisce l’indipendenza del terzo momento rispetto agli altri due: più che un salto spazio-temporale in avanti, la sensazione è di essere ancora nel secondo momento. Affinché l’incipit risulti incisivo, è necessario non introdurlo con un connettivo e iniziare con il nuovo riferimento temporale (quindi: “Qualche giorno prima eccetera”). Inoltre, sempre il “Quando” indebolisce anche l’esattezza dei tempi verbali, perché stando alla sintassi del periodo ci troviamo nel “passato del racconto”: “quando, qualche giorno prima dell’uscita a Hogsmeade (quindi non oggi), la sua amica [aveva constatato] che James aveva mantenuto la promessa, Lily [aveva ribattuto] che aveva tempo per infrangerla”.
Approfitto del fatto di aver citato ora questo periodo per soffermarmi anche sull’espressione “Lily ribatté che aveva tempo per infrangerla, seguendola in Sala Grande”: in primo luogo, ti consiglio di rendere più esplicito di quale “promessa” si tratti, perché la promessa di James è citata solo nel primo blocco, ora siamo nel terzo, il lettore potrebbe non cogliere subito il riferimento; in secondo luogo, trovo che “seguendola in Sala Grande” possa generare confusione, perché hai appena utilizzato il pronome “la” in riferimento alla promessa, mentre ora utilizzi lo stesso schema per riferirti all’amica.

• “Ritornando alla torre di Grifondoro dopo la ronda, il venerdì successivo, Lily percepì il profumo presente nell’Amortentia il giorno precedente”: questo è l’incipit del quarto blocco, il discorso è lo stesso del punto precedente. Qui, anziché un connettivo, abbiamo un verbo al gerundio, modo verbale indefinito e quindi inadatto a reggere l’apertura di un paragrafo indipendente. Anche qui sarebbe stata più efficace un’inversione: “Il venerdì successivo, ritornando alla torre eccetera”. Ti consiglio poi di sostituire “presente” con un’espressione più chiarificatrice come “che aveva sentito”, per esplicitare il nesso tra la propria percezione e la pozione – “presente” dà più l’idea di un ingrediente “presente” nella pozione piuttosto che di una sensazione vissuta.

Completando il discorso sullo stile, ho trovato coerente all’intenzione del racconto la scelta di utilizzare la terza persona narrante e il tempo passato, così come ho condiviso la focalizzazione interna fissa (Lily), perché facilita l’empatia tra storia e lettore – elemento che trovo vincente quando ci si relaziona con il genere sentimentale. Coerentemente alla scelta del punto di vista, anche il corsivo ricorre solo per identificarsi con il personaggio su cui è focalizzata la narrazione: i pensieri espliciti di Lily e quel “finalmente” che pare a sua volta riprodurre un pensiero di Lily – una sorta di discorso indiretto libero. A parte i punti messi in evidenza prima, ho solo due situazioni da segnalarti, che a mio avviso sono poco efficaci:

• “Il commento di James l’avrebbe fatta infuriare solo poche settimane prima, ma era innegabile che l’atmosfera fuori da Hogwarts fosse in netto peggioramento. Gli angoli della sua bocca si sollevarono in un lieve sorriso, subito ricambiato dal ragazzo, prima che s’alzasse per andare a recuperare il necessario, com’era ormai consueto che facesse”: il fatto che tutto sia narrato dal punto di vista di Lily, fa sì che la frase in grassetto sembra riferirsi a lei, mentre invece ad “alzarsi” è James. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di esplicitare il soggetto (“subito ricambiato dal ragazzo” è infatti un inciso, non adatto a fare da soggetto sottinteso).

• “Quel pensiero inaspettato la stupì, così come il battito accelerato del suo cuore, quando il medesimo sorriso venne rivolto a lei, mentre James si risedeva al suo fianco”: anche qui il consiglio è di marcare di più la ripresa di un elemento (in questo caso, “il sorriso” che colonizza i pensieri di Lily), sostituendo “medesimo” con un’espressione come “proprio quel”. Inoltre, dato che fai uso di un registro linguistico medio-basso che in alcune occasioni tende a riprodurre un linguaggio d’uso, “medesimo” è anche la variante meno adatta alla veste lessicale del racconto.

Arrivando al lessico, l’ho trovato decisamente appropriato alla struttura stilistica del racconto! Inoltre, trovo che le parti dialogate siano caratterizzanti, che quindi riescano a riprodurre sia il linguaggio di due adolescenti, sia a caratterizzare l’uno e l’altro. Come anticipato, fai uso di un registro medio-basso che talvolta tende a riprodurre il linguaggio d’uso, il che è appunto coerente al testo e alla sua struttura. Gli unici elementi che ho trovato fuori contesto sono le elisioni “d’ingredienti” (qui, poi, dovrebbe essere “degli” e non “di”) e “gl’illuminava”, perché mentre nel dialogato riproducono l’oralità, nel discorso indiretto sembrano strizzare l’occhio a una veste lessicale arcaizzante; ti segnalo poi l’uso della d eufonica (“ed un”) per lo stesso discorso già affrontato in occasione del contest Non è tempo per noi; in ultimo va modificata la grafia di “9”, in narrativa i numeri si scrivono in lettere, non in cifre. Per il resto, non ho nessun appunto da farti!

Concludendo, quindi, trovo che stile e lessico siano gestiti bene, coerenti a se stessi e al tipo di racconto che hai scelto di scrivere; il motivo per cui il punteggio non è superiore a 8/10 è legato alle situazioni meno efficaci messe in evidenza, ma a parte quello sei stata molto brava. Complimenti!

Titolo: 5/5

Resistenze che si sgretolano (al profumo di cannella)
è un titolo molto personale, in grado di attirare l’attenzione e rappresentare il tuo racconto. È un titolo che esprime romanticismo, dolcezza, che sa di primo amore. Quel “profumo di cannella” richiama indubbiamente la sfera sentimentale, perché c’è un profumo, una spezia, delle “resistenze che si sgretolano” inermi. Anche dal punto di vista linguistico è un titolo interessante, sia per la frase sospesa che per la parentesi – quest’ultima rende l’insieme più intrigante, è come se il profumo di cannella fosse un segreto da svelare a pochi, da custodire tra parentesi. Come anticipato, trovo vi sia grande coerenza tra titolo e contenuto del racconto, quindi anche da questo punto di vista hai fatto un ottimo lavoro. Non ho proprio nessun appunto da farti in questo parametro, perché hai scelto una presentazione personale, coerente e originale per il tuo racconto. 5/5!


Utilizzo del prompt: 6/10

Hai scelto il prompt Un sentimento è una strana creatura: ti stravolge, t’assilla e solo infine si rende conoscibile”. Non è presente testualmente, ma si percepisce la lenta scoperta di Lily, che avanza a tentoni nell’universo sconosciuto dell’amore – solo alla fine del racconto, infatti, la tua protagonista capisce di nutrire un sentimento molto forte per James, e lo capisce grazie all’inaspettato aiuto di una pozione. Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 6/10 è che trovo manchi una parte del prompt, quella riferita a “stravolge e assilla”: la tua Lily avanza a tentoni, è vero, ma dai suoi piccoli passi si intravedono la ritrosia, la voglia di comprendere l’altro, l’interesse che sta maturando in silenzio, non ravvisiamo lo stravolgimento dovuto a un sentimento inconsapevole e di conseguenza neanche il turbamento legato a questo pensiero costante, da cui non si riesce a fuggire e a cui non si riesce a dare un nome. Il prompt suggeriva un racconto dalle tinte emotive un po’ più forti, mentre la tua storia è molto dolce e si concentra quindi sull’aspetto più dolce della citazione, quello legato alla scoperta del sentimento.
Concludendo, quindi, nel complesso il prompt è presente,ma trovo che non sia sviluppato pienamente, per questa ragione ho optato per il 6/10 in questo parametro.


Caratterizzazione e IC dei personaggi: 8.5/10

Gli unici personaggi della tua storia sono Lily e James. Iniziando da
James, trovo che tu sia riuscita a caratterizzarlo benissimo. Le parti dialogate che lo ritraggono hanno quella verve tipica del personaggio della Rowling: sicuro di sé, sarcastico, positivo. James è una luce abbagliante da cui Lily, malgrado tutto, non riesce a fuggire. Sei riuscita a riprodurre quel carisma che contraddistingue la sua controparte cartacea sia nelle poche apparizioni in cui lo vediamo, sia nei ricordi di chi lo ha conosciuto. Sono riuscita a immaginarlo, il capitano Potter con un sorriso sornione in viso che osserva la Evans in attesa che capitoli. Ho trovato questa caratterizzazione perfetta: IC e coerente a quanto dichiarato dalla Rowling circa l’atteggiamento di James durante il settimo anno di scuola.

Arrivando a
Lily, protagonista e punto di vista su cui si articola la narrazione, anche qui ho ravvisato una buona caratterizzazione. Complice il punto di vista, di Lily conosciamo anche i pensieri, le sensazioni, riusciamo a conoscerla più da vicino. E devo dire che il ritratto restituito dal tuo racconto è coerente alla Lily della Rowling: studentessa diligente, pronta a ricredersi sui propri pregiudizi, attenta a ciò che la circonda. Molto tenero il momento in cui riflette sul mancato invito di James, momento in cui emergono i diciassette anni del personaggio e quei tipici drammi adolescenziali. Il motivo per cui non ho assegnato un punteggio superiore a 8.5/10 è legato alla conclusione del racconto e alla improvvisa dichiarazione di Lily: lungo l’intero arco narrativo la vediamo titubante, riflessiva, bene attenta a non esternare i propri pensieri a James, mentre nelle battute conclusive arriva a confessare a James che il suo profumo è il profumo della propria Amortentia (nel mondo di Harry Potter, è quasi una dichiarazione d’amore!); mi è parso un passaggio un po’ sbrigativo, che indebolisce la caratterizzazione del personaggio perché non ne approfondisce realmente le emozioni e sensazioni, si passa da “non m’ha chiesto d’uscire” a “Hai vinto ogni mia resistenza, James...” da un momento all’altro. Se ad esempio Lily si fosse limitata a riflettere tra sé e sé su quell’odore e sulle resistenze infrante, esternando a James solo la voglia di uscire con lui, a mio parere, la caratterizzazione del personaggio non ne avrebbe risentito. Questa è l’unica perplessità relativa alla caratterizzazione, per il resto ribadisco che sei stata bravissima con questi due personaggi, dunque 8.5/10 più che meritato!


Totale: 36.3/45




Ciao Rosmary,
perdonami per il ritardo, ma sono state giornate intense.
Comincio ringraziandoti per la recensione attenta, come sempre, devo dire che sono davvero soddisfatta sia di quanto mi hai scritto che della posizion raggiunta, visto che c’erano in gara dei piccoli capolavori.

Prima o poi scriverò una flash dalla grmatica perfetta, speriamo più prima che poi!😅

Ti ringrazio molto per gli spunti che mi hai fornito sullo stile; in effetti credo che la storia filerebbe molto meglio modificando l’incipit degli ultimi due blocchi e procederò con le modifiche non appena sarà possibile farlo. Sul fatto che quella frase in grassetto sembra riferirsi a Lily ti do pienamente ragione, avevo l’ansia di usare troppe parole, ma penso che proverò modificare anche quel punto. Volevo provare ad utilizzare un lessico un pochino più ricercato, ma la storia che ho scritto non mi sembrava adatta ed ho preferito utilizzarne uno più comune, sono contenta che tu abbia apprezzato la scelta.

Non hai idea di quanto io sia soddisfatta del punteggio massimo del titolo, visto che ti avevo già parlato della mia difficoltà nello scegliere i titoli delle mie stori. Questa volta ho avuto una vera e propria epifania e sono felice che ti sia piaciuto, era anche la prima volta che inserivo una parte tra parentesi, sappi che la tua infezione di fiducia mi porterà sicuramente ad essere più propensa a sperimentare con la scelta dei titoli.

Sull’utilizzo del prompt ti dò ragione, considerando la mia prolissità avrei avuto bisogno del doppio delle parole per mettere in evidenza tutte le sfumature della citazione. Avrei dovuto mosttare la parte più assillante di James, però sono comunque felice di essere riuscita a trasmetterti almeno in parte il cambiamento dei sentimenti di Lily.

Anche sull’IC mi trovi d’accordo: ero indecisa sul finale della storia, volevo mostratre la consapevolezza di Lily sui suoi sentimenti e accettare l’uscita con James sarebbe stata una conclusione abbastanza convincente. Mi fa molto piacere che l’IC di James sia stato invece convincente e che i loro dialoghi te lo abbiano fatto immaginare.

Mi sono divertita tantissimo con questo contest, faccio i complimenti ai podisti, oltre che a tutti i partecipanti e spero di partecipare presto ad un altro tuo contest. 
Ovviamente gradirei la tua valutazione come recensione.😍
Prometto che cercherò di passare da tutte le vostre storie quanto prima.❤
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27/04/2019 15:07
 
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Re: Re:
inzaghina.EFP, 26/04/2019 22.32:

Ciao Rosmary,
perdonami per il ritardo, ma sono state giornate intense.
Comincio ringraziandoti per la recensione attenta, come sempre, devo dire che sono davvero soddisfatta sia di quanto mi hai scritto che della posizion raggiunta, visto che c’erano in gara dei piccoli capolavori.

Prima o poi scriverò una flash dalla grmatica perfetta, speriamo più prima che poi!😅

Ti ringrazio molto per gli spunti che mi hai fornito sullo stile; in effetti credo che la storia filerebbe molto meglio modificando l’incipit degli ultimi due blocchi e procederò con le modifiche non appena sarà possibile farlo. Sul fatto che quella frase in grassetto sembra riferirsi a Lily ti do pienamente ragione, avevo l’ansia di usare troppe parole, ma penso che proverò modificare anche quel punto. Volevo provare ad utilizzare un lessico un pochino più ricercato, ma la storia che ho scritto non mi sembrava adatta ed ho preferito utilizzarne uno più comune, sono contenta che tu abbia apprezzato la scelta.

Non hai idea di quanto io sia soddisfatta del punteggio massimo del titolo, visto che ti avevo già parlato della mia difficoltà nello scegliere i titoli delle mie stori. Questa volta ho avuto una vera e propria epifania e sono felice che ti sia piaciuto, era anche la prima volta che inserivo una parte tra parentesi, sappi che la tua infezione di fiducia mi porterà sicuramente ad essere più propensa a sperimentare con la scelta dei titoli.

Sull’utilizzo del prompt ti dò ragione, considerando la mia prolissità avrei avuto bisogno del doppio delle parole per mettere in evidenza tutte le sfumature della citazione. Avrei dovuto mosttare la parte più assillante di James, però sono comunque felice di essere riuscita a trasmetterti almeno in parte il cambiamento dei sentimenti di Lily.

Anche sull’IC mi trovi d’accordo: ero indecisa sul finale della storia, volevo mostratre la consapevolezza di Lily sui suoi sentimenti e accettare l’uscita con James sarebbe stata una conclusione abbastanza convincente. Mi fa molto piacere che l’IC di James sia stato invece convincente e che i loro dialoghi te lo abbiano fatto immaginare.

Mi sono divertita tantissimo con questo contest, faccio i complimenti ai podisti, oltre che a tutti i partecipanti e spero di partecipare presto ad un altro tuo contest. 
Ovviamente gradirei la tua valutazione come recensione.😍
Prometto che cercherò di passare da tutte le vostre storie quanto prima.❤



Ciao, inzaghina!
È un piacere leggerti soddisfatta della valutazione e concorde su quei piccoli aspetti messi in evidenza; leggere la tua storia è stato un piacere, la James/Lily è una coppia che mi piace moltissimo (e in generale mi piace sempre leggere dei Malandrini!). Fai bene a sperimentare sui titoli, quello di questa storia è veramente intrigante e originale!
Sono già passata a lasciarti la valutazione come recensione, grazie ancora della partecipazione, alla prossima :)

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28/04/2019 11:53
 
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Re:
Ci sonoooo!
Ecco, finalmente posso dedicarmi come si deve alla tua valutazione!
Ci tengo comunque a farti (di nuovo? Non ricordo xD) i complimenti per questo contest, davvero interessante e fonte di ispirazione, e per il modo in cui l'hai gestito dall'inizio alla fine, per la cura che ci metti sempre e per i tuoi giudizi sempre dettagliati e soprattutto utilissimi dal punto di vista critico! *_* 
Considerando i lunghi periodi di pausa dalla scrittura e dal sito che ogni tanto mi prendo per cause di forza maggiore, trovo sempre confortante riuscire a trovare un contest che mi permetta di riprendere "la penna in mano" e scrivere, seppur storie brevi!

Cooooomunque... evito di citarti tutto il mio giudizio, tanto per ogni minima frase la mia reazione sarebbe una sfilza di "Grazie!" e di faccine con i cuori xD Davvero, non mi aspettavo un risultato del genere, considerando la difficoltà che ho avuto nel completare la flash (a momenti temevo quasi di dovermi ritirare). La mia difficoltà maggiore è stata, come se non erro ho anche fatto presente in qualche commento qui sul thread, l'attinenza al prompt scelto. Come, se non ricordo male, avevo fatto presente anche qui sul thread, a un certo punto mi ero talmente fissata sia con la coppia che con la citazione scelta, da essermi un po' "infognata" perché la storia non stava andando come volevo e perché temevo che il legame con il prompt andasse via via scemando... l'aver avuto quindi punteggio pieno proprio per l'utilizzo del prompt mi ha rassenerato non sai quanto e, soprattutto, le tue parole mi hanno permesso di capire che in realtà il prompt si "sentiva" eccome, anche in parti della storia dove tale connessione non era stata fatta volontariamente. L'aver poi vinto l'Oscar anche per la miglior ispirazione non ha fatto che avvalorare questa tesi xD E' un po' la storia della mia vita, andare meglio in ciò che penso stia andando peggio hahahahahah

Pooooi, cito solamente un passaggio, così da poter chiarire il dubbio che ti è venuto su James:


RosmaryEFP, 24/04/2019 02.27:



Caratterizzazione e IC dei personaggi: 9/10 
C’è solo un aspetto che rende incompleta questa caratterizzazione (ed è il motivo per cui il punteggio non è superiore a 9/10), ossia il motivo per cui sceglie di comportarsi in quel modo con Rose. A fine lettura, ho avuto la sensazione che mi sfuggisse un ultimo tassello per comprendere del tutto James: è attratto sul serio da Rose e la deride perché trova assurdo che lei, anziché provare una semplice attrazione, si è innamorata? Oppure il suo era solo uno scherzo o un modo di ingannare il tempo? Il testo è muto da questo punto di vista, si può solo ipotizzare – la mia ipotesi, ad esempio, lo vede semplicemente attratto e troppo cinico per capire i sentimenti di Rose. Se il testo fosse riuscito a colmare anche questo dubbio, la caratterizzazione di James sarebbe stata perfetta.





Al contrario della questione prompt, sulla questione "caratterizzazione di James" non mi sono fatta problemi, proprio perché pensavo che questo passaggio fosse chiaro e quasi scontato xD (ho una percezione distorta di ciò che faccio hahahaha). Se non ricordo male, un dubbio del genere sulle azioni di un personaggio mi era stato sollevato anche in passato. Ora non ricordo bene le dinamiche, né chi fosse il giudice, né quale fosse la storia in questione, ma si trattava sempre di un dubbio simile ("Perché tizio ha fatto questa cosa?") e di un personaggio giovane. In entrambi i casi, la risposta è la seguente: James è un diciassettenne/diciottenne (non credo di indicare nella storia l'anno in cui si svolge, ma comunque sono entrambi a Hogwarts, quindi come età siamo lì), e in quanto tale l'ho voluto dipingere come il più tipico dei ragazzi a quell'età, un po' sconsiderato, che fa cose senza pensare a eventuali conseguenze, consapevole di essere un bel ragazzo e consapevole di riuscire in qualche modo a prendersi ciò che desidera. Lui è attratto da Rose, fa di tutto per provocarla e avvicinarla consapevole del fatto che anche lei pende per lui... magari con il tempo la cosa si sarebbe anche potuta trasformare in qualcosa di più, ma subisce un "blocco" nel momento in cui lui legge il diario della ragazza (diario che aveva puntanto da un po') e scopre che lei è chilometri avanti per quanto riguarda la loro "relazione/non relazione". Quindi sì, lui è attratto sul serio, ma non si trova al punto in cui è arrivata lei dopo pochissimo tempo, e questa situazione lo porta a deriderla e a lasciarla "appesa" in quel modo. 
Molto probabilmente tutta questa cosa era palese solamente nella mia testa xD Speravo trasparisse di più dal testo... anzi, speravo che non fosse proprio una questione su cui avere dubbi, vista l'età dei personaggi e visto l'atteggiamento un po' arrogante di James... evidentemente non è stato così! :D Ne ho conosciute di persone come lui quando ero al liceo, quindi faccio spesso l'errore di pensare che un personaggio caratterizzato in questo modo sia scontato per tutti xD Spero di aver chiarito il tuo dubbio, ora.


Faccio i complimenti a tutti per i risultati! Come al solito, spero di riuscire a passare e lasciare un commento a tutte le storie, ma sono indietrissimo e il lavoro non mi permette di avere molto tempo :( Mai dire mai, comunque.


Credo sia tutto... per la questione premio e storia scelta ti ho già scritto in precedenza. Spero ci sarà presto un tuo nuovo contest! *_*


July




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29/04/2019 12:24
 
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Re: Re:
JulyChan, 28/04/2019 11.53:

Ci sonoooo!
Ecco, finalmente posso dedicarmi come si deve alla tua valutazione!
Ci tengo comunque a farti (di nuovo? Non ricordo xD) i complimenti per questo contest, davvero interessante e fonte di ispirazione, e per il modo in cui l'hai gestito dall'inizio alla fine, per la cura che ci metti sempre e per i tuoi giudizi sempre dettagliati e soprattutto utilissimi dal punto di vista critico! *_* 
Considerando i lunghi periodi di pausa dalla scrittura e dal sito che ogni tanto mi prendo per cause di forza maggiore, trovo sempre confortante riuscire a trovare un contest che mi permetta di riprendere "la penna in mano" e scrivere, seppur storie brevi!

Cooooomunque... evito di citarti tutto il mio giudizio, tanto per ogni minima frase la mia reazione sarebbe una sfilza di "Grazie!" e di faccine con i cuori xD Davvero, non mi aspettavo un risultato del genere, considerando la difficoltà che ho avuto nel completare la flash (a momenti temevo quasi di dovermi ritirare). La mia difficoltà maggiore è stata, come se non erro ho anche fatto presente in qualche commento qui sul thread, l'attinenza al prompt scelto. Come, se non ricordo male, avevo fatto presente anche qui sul thread, a un certo punto mi ero talmente fissata sia con la coppia che con la citazione scelta, da essermi un po' "infognata" perché la storia non stava andando come volevo e perché temevo che il legame con il prompt andasse via via scemando... l'aver avuto quindi punteggio pieno proprio per l'utilizzo del prompt mi ha rassenerato non sai quanto e, soprattutto, le tue parole mi hanno permesso di capire che in realtà il prompt si "sentiva" eccome, anche in parti della storia dove tale connessione non era stata fatta volontariamente. L'aver poi vinto l'Oscar anche per la miglior ispirazione non ha fatto che avvalorare questa tesi xD E' un po' la storia della mia vita, andare meglio in ciò che penso stia andando peggio hahahahahah



Ciao di nuovo!
Ti ringrazio dei complimenti, è bello leggere che il contest sia stato di tale ispirazione *-*
Ricordo quando scrivesti di esserti arenata su prompt e copia scelti, ma sono contenta che alla fine abbia trovato la chiave di volta per sviluppare il racconto, anche perché è evidente che a dispetto delle tue remore il risultato sia stato più che soddisfacente!
(Però, insomma, prima o poi, qualcuno dovrà scrivermi una James Sirius/Rose a lieto fine! )


Al contrario della questione prompt, sulla questione "caratterizzazione di James" non mi sono fatta problemi, proprio perché pensavo che questo passaggio fosse chiaro e quasi scontato xD (ho una percezione distorta di ciò che faccio hahahaha). Se non ricordo male, un dubbio del genere sulle azioni di un personaggio mi era stato sollevato anche in passato. Ora non ricordo bene le dinamiche, né chi fosse il giudice, né quale fosse la storia in questione, ma si trattava sempre di un dubbio simile ("Perché tizio ha fatto questa cosa?") e di un personaggio giovane. In entrambi i casi, la risposta è la seguente: James è un diciassettenne/diciottenne (non credo di indicare nella storia l'anno in cui si svolge, ma comunque sono entrambi a Hogwarts, quindi come età siamo lì), e in quanto tale l'ho voluto dipingere come il più tipico dei ragazzi a quell'età, un po' sconsiderato, che fa cose senza pensare a eventuali conseguenze, consapevole di essere un bel ragazzo e consapevole di riuscire in qualche modo a prendersi ciò che desidera. Lui è attratto da Rose, fa di tutto per provocarla e avvicinarla consapevole del fatto che anche lei pende per lui... magari con il tempo la cosa si sarebbe anche potuta trasformare in qualcosa di più, ma subisce un "blocco" nel momento in cui lui legge il diario della ragazza (diario che aveva puntanto da un po') e scopre che lei è chilometri avanti per quanto riguarda la loro "relazione/non relazione". Quindi sì, lui è attratto sul serio, ma non si trova al punto in cui è arrivata lei dopo pochissimo tempo, e questa situazione lo porta a deriderla e a lasciarla "appesa" in quel modo. 

Molto probabilmente tutta questa cosa era palese solamente nella mia testa xD Speravo trasparisse di più dal testo... anzi, speravo che non fosse proprio una questione su cui avere dubbi, vista l'età dei personaggi e visto l'atteggiamento un po' arrogante di James... evidentemente non è stato così! :D Ne ho conosciute di persone come lui quando ero al liceo, quindi faccio spesso l'errore di pensare che un personaggio caratterizzato in questo modo sia scontato per tutti xD Spero di aver chiarito il tuo dubbio, ora.



Ti ringrazio di esserti dilungata in questa spiegazione, ora mi è chiaro! Capisco anche perché abbia ritenuto "implicita" una caratterizzazione di questo tipo – puntando appunto sull'età del personaggio –, diciamo a che ad aver giocato a sfavore della comprensione credo sia stato proprio il contesto narrativo, dove le personalità dei personaggi possono essere le più varie e non necessariamente coerenti (in toto o in parte) all'età anagrafica. Comunque mi piace questo tuo James immaturo e adolescente!
Non credo organizzerò a breve un altro contest, ma nel caso sarà un piacere averti tra i partecipanti!
Alla prossima!




Ho lasciato la valutazione come recensione a tutti – qualora dovesse arrivare richiesta contraria da parte di coloro che non sono ancora intervenuti dopo la pubblicazione della classifica, non avrei alcun problema a rimuoverla.




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Post: 3.804
Giudice*****
29/04/2019 19:02
 
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Scusami per il ritardo!

Grazie mille per la valutazione e per il giudizio molto dettagliato! Sapevo che non sarebbe stata un successo xD. Ho cominciato a scrivere ma il risultato finale non era quello che avevo un mente, ma non ho più molto tempo per scrivere come una volta e non l'ho modificata più di tanto.

Grazie mille.

Alla prossima!
[Modificato da S.Elric_ 29/04/2019 19:03]
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Post: 2.618
Giudice*****
30/04/2019 18:33
 
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Re:
S.Elric_, 29/04/2019 19.02:

Scusami per il ritardo!

Grazie mille per la valutazione e per il giudizio molto dettagliato! Sapevo che non sarebbe stata un successo xD. Ho cominciato a scrivere ma il risultato finale non era quello che avevo un mente, ma non ho più molto tempo per scrivere come una volta e non l'ho modificata più di tanto.

Grazie mille.

Alla prossima!



Ciao!
Grazie a te della partecipazione, alla prossima!

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Post: 2.618
Giudice*****
14/06/2019 16:52
 
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Salve, partecipanti!
Passo per avvisare che con oggi ho consegnato tutti i premi previsti, quindi il contest può dirsi concluso in ogni suo aspetto. Alla prossima!



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