Ciao Rosmary e ciao a tutti! 😁
Come sempre non deludi con i tuoi giudizi splendidi e dettagliatissimi, ricchi di spunti interessanti.
Non ho ancora avuto tempo di leggerli tutti nel dettaglio, ma comunque ho dato un'occhiata relativamente approfondita e di sicuro ci tornerò sopra, perché da te si impara sempre qualcosa! Tra l'altro, avendo letto tutte le flash e avendolo fatto con un occhio attento alle nomination – che coincidono con i tuoi parametri di valutazione – penso sarà ancora più interessante del solito!
Parto con i
complimenti alle podiste: le vostre storie erano le mie preferite insieme a "Il Falò" (non a caso compaiono tutte tra le mie nomination), quindi non posso che farvi i miei più sentiti complimenti! Tutte e quattro le storie sono state in lizza per svariate mie nomination 😊
Tra l'altro, con una sola eccezione, mi pare che siano comunque state tutte nominate nei parametri che anche io avevo considerato papabili: se non erro, mancava solo 'Ad occhi chiusi' tra le candidate per la miglior flash. Mi era dispiaciuto, ma visto il primo posto direi che Mary si è ampiamente rifatta ;)
Poi, passiamo ai
ringraziamenti!
Mi ha fatto immensamente piacere ricevere l'Oscar per il Miglior Personaggio Singolo: ammettiamolo, era 'statisticamente' più facile aggiudicarselo, visto che c'erano molte più storie sulle coppie che sui personaggi singoli, ma chi mi conosce sa quanto io tenga all'IC e quindi sa quanto valga per me questo premio! Insomma, confesso che ci avevo sperato! 😃
Quindi, grazie a JulyChan, udeis, mystery_koopa, blackjessamine, Carme93 e inzaghina.EFP per la nomination, e doppio grazie a Liberty, Freya e Claire per le vostre bellissime parole 😍
@Claire, grazie mille anche per la nomination per il prompt: non me l'ero aspettata a suo tempo, anche se in realtà insieme al personaggio era l'unico altro aspetto dove mi sentivo (quasi) pienamente soddisfatta del risultato :)
E finalmente, Rosmary, veniamo a noi e alla
valutazione!
Per quanto riguarda la mia storia, questo è la terza volta consecutiva che colleziono un quarto posto a un contest, ma se negli altri casi ero rimasta un filo delusa di non aver raggiunto il podio, qui sono veramente molto contenta della valutazione, perché scrivere questa storia è stato abbastanza complesso e non riuscivo a esserne del tutto soddisfatta, invece tu mi hai rincuorato assai (insieme alle nomination), pur sottolineando proprio i punti che mi lasciavano più scettica! 😊
Valutare lo stile di questa storia non è stato semplice, perché sin dalla prima lettura mi ha comunicato una sorta di incompiutezza, nonostante il racconto sia pulito e scorra lineare. La mia sensazione, conoscendoti come autrice, è che i tempi obbligati del contest ti abbiano impedito di limare un’ultima volta il testo.
Ecco, questo era esattamente il motivo per cui la storia non mi convince(va) del tutto: anche io la percepisco un po' come incompiuta: in parte è dovuto all'essermi ridotta all'ultimo (quindi, diciamo pure che la flash è
letteralmente incompiuta), in parte anche alla mole di modifiche, tagli e compromessi che ho fatto per tenere la storia nei binari del contest sia in termini di prompt che di lunghezza. Dopo ti copio le note che ho allegato alla pubblicazione per renderti l'idea 🤣
l’ho trovata una scelta indovinata, perché crea immediata empatia tra lettore e personaggio,
Non essendo facilissimo empatizzare con Percy, sono contenta di essere riuscita a creare questa connessione!
Anche la struttura in unità narrative – i paragrafi – è funzionale: grazie a questo escamotage riesci a mostrare momenti di vita del protagonista distanti gli uni dagli altri nel tempo, il che ti ha consentito di sviluppare una linea temporale corposa in poche parole.
Anche qui mi fa molto piacere che lo sviluppo temporale sia adeguato, perché ho davvero dovuto togliere tanto nelle prime due parti! Mi era proprio sfuggita di mano la storia.
Interessante anche l’onomatopea e l’unico discorso diretto del testo allineati a destra, scelta che segnala uno stacco visivo e “sensoriale”: leggendo, ho avuto proprio l’impressione che quei suoni fossero esterni ed estranei al personaggio protagonista, come se Percy nel relazionarsi con loro si percepisse “fuori da sé” – una sorta di eco proveniente da lontano.
Era proprio quello che volevo trasmettere, meno male!
Ero molto curiosa di sapere cosa avresti pensato dell'onomatopea, anche perché all'inizio non l'avevo inserita: per far capire che il colpo era andato in segno avevo solo aggiunto un 'infallibile' dopo aver detto che Ginny prende la mira, poi mi è balenato in mente lo 'splat' e mi sembrava rendere di più l'impotenza di Percy, che in fondo si lascia umiliare.
Comunque mi fa molto piacere che i pochi espedienti stilistici un filo più elaborati (discorso diretto e onomatopea a destra, il 'Si sbagliava' isolato e in corsivo) ti siano sembrati tutti funzionali!
Tornando ai paragrafi, ho notato che tutti, eccetto il primo, ripetono il nome “Percy”: a mio parere, se l’anafora fosse stata presente lungo l’intero testo, il suo impatto stilistico sarebbe stato ancora più marcato e rappresentativo – quella del nome del protagonista a inizio unità narrativa è difatti una ripresa interessante.
All'inizio la ripetizione di Percy è stata praticamente casuale, poi mi sono resa conto della cosa e perciò l'ho riproposta nell'ultimo paragrafo.
Sinceramente però non mi ha mai sfiorato l'idea di inserirlo anche nel primo paragrafo, sia perché è in pratica l'unico sopravvissuta alla prima stesura (ho sempre immaginato che la storia si aprisse così!), sia perché considero quella parte un po' come la premessa, l'introduzione alla storia che passerà attraverso i tre Natali.
• “Libero dall’obbligo di tenere alto l’onore di una famiglia senza degne ambizioni, libero dallo stigma della povertà, libero dalla gabbia di mediocrità che l’aveva intrappolato per vent’anni. // Libero di inseguire i propri sogni, come Bill e Charlie prima di lui, ma Percy non avrebbe sprecato un curriculum da Caposcuola per darsi all’avventura, non avrebbe abbandonato il suo Paese”: la ripetizione della parola “libero” crea coesione e conferisce al periodo una struttura a elenco; il problema sorge laddove il quarto “libero” apre un nuovo capoverso, il quale è sua volta strutturato in maniera differente rispetto al precedente, perché laddove ci si aspetterebbe un’ulteriore ripresa, si incontra un “ma” che spezza il ritmo. A mio parere, se questo periodo non fosse stato diviso in due capoversi, la sua struttura interna sarebbe stata più efficace e coerente: dall’elenco iniziato con il primo “libero” si sarebbe arrivati al “ma” conclusivo del periodo. Egualmente efficace, conservando i due capoversi, sarebbe stata la scelta di introdurre il secondo all’altezza del “ma”, mettendo così maggiormente in evidenza anche il significato della frase che regge.
Capisco perfettamente quello che vuoi dire, e ammetto di essermi interrogata parecchio su questa frase, essendo una delle prime che ho scritto (quindi qui non posso appellarmi alla frettolosità della consegna :P)!
All'inizio era più lunga di così, perciò l'avevo separata in due capoversi nel timore che risultasse troppo lunga o che le ripetizioni diventassero troppo pesanti. Quando l'ho snellita ho provato a 'unificarla', ma in parte mi rimanevano le scorie dei due dubbi di cui sopra, in parte non mi piaceva come si inseriva la virgola prima di 'come Bill' nell'elenco (nel senso che sarebbe diventato: libero da..., libero da..., libero da..., libero di..., come Bill.., ma Percy). Ho provato a togliere quella virgola ma non mi convinceva del tutto, ho provato a trasformare le virgole in punti e virgola ma non mi piaceva, e alla fine l'ho spezzata di nuovo, pensando che comunque avesse una sua ragione visto che nella prima frase c'erano i 'liberi DA', e nella seconda il 'libero DI'.
Passati i quindici giorni ci tornerò sopra senz'altro, ma a questo punto di chiedo un consiglio sul tenere/lasciare la virgola prima del come!
Ti segnalo poi una minuzia:
• “Percy scartò il pacco con mani tremanti e gli occhi velati di lacrime”: dato che “occhi” è preceduto da articolo, per coerenza anche “mani” dovrebbe essere preceduto dall’articolo determinativo; o in alternativa nessuno dei due termini dovrebbe avere l’articolo.
Qua sono stata una polla, perfino mentre rileggevo la frase citata da te ho storto gli occhi davanti a quel 'gli'!
E la cosa assurda è che ricordo bene di essermi interrogata su questo elemento, perché avevo inizialmente inserito entrambi c'erano entrambi gli articoli, ma a rileggendo ma mi era parso di appesantire la storia inutilmente.
Ora, col senno di poi e a varie settimane di distanza, mi appare palese di dover togliere quel 'gli', e sinceramente non so proprio perché all'epoca non me ne sono resa conto 🤣 (ergo, qui invocherò l'adagio il 'la fretta è nemica del bene!')
Soffermandomi ora sulla conclusione, mi spiace dire che dal punto di vista stilistico trovo sia il momento meno efficace del racconto:
• “Cos’avrebbe pagato per ritornare in quella prigione d’amore, ora che – stretto nella morsa del regime – aveva compreso davvero cosa significasse essere in gabbia…”: concludere utilizzando i tre puntini di sospensione è sempre un azzardo, perché rappresentano l’incompiutezza e la sospensione. [...] L’espressione in sé è bella e comunica efficacemente il senso di prigionia provato dal protagonista, ma proprio perché non siamo in un limbo di indecisione, ma nel momento di massima presa di coscienza, trovo che un punto fermo avrebbe dato una sfumatura diversa e più definitiva all’intero racconto.
Non potrei che essere più d'accordo: questa frase l'ho scritta credo tra mezzanotte meno dieci e mezzanotte meno cinque e si vede. A mezzanotte e cinque ovviamente mi sono accorta di quanto insensati fossero quei tre puntini, ma ormai i giochi erano fatti 😅 Altro punto che modificherò senz'altro appena passati i 15 giorni! (o appena mi ricorderò...)
Qui ti rimando alle note post storia ;)
Arrivando al lessico, hai scelto un registro linguistico che richiama l’italiano quotidiano. Il tuo è un lessico che definirei schietto e senza fronzoli, e trovo che sia assolutamente coerente allo stile narrativo scelto. Ti conosco come autrice e so che non hai difficoltà alcuna nell’utilizzare un vocabolario più ricercato, il che mi fa apprezzare ancora di più la scelta di non eccedere e di restare fedele all’idea di linearità e immediatezza. Leggendo la storia, anche dal solo lessico si percepisce “quotidianità” e si ha l’impressione di essere proprio lì, accanto a Percy, e di seguire i suoi ragionamenti e le sue emozioni – e tutti i suoi errori. Le ripetizioni presenti sono tutte volute e ben distribuite, non si ha mai la sensazione di avere dinanzi un testo ripetitivo. Una nota di merito va alla scelta degli aggettivi, li ho trovati tutti molto giusti e comunicativi ( mi riferisco ad esempio ad aggettivi come “sprezzante” e “confortevole”).
Questo commento mi fa estremamente piacere: a volte mi capita di trovare soluzioni stilistiche vincenti senza 'studiarle' a tavolino (cioè, faccio delle scelte stilistiche perché 'suona bene') e magari è chi legge a vederci una profondità che io stessa non avevo immaginato; in questo caso, invece, era esattamente l'impressione che cercavo di trasmettere!
Tra l'altro mi piace molto sfruttare le ripetizioni ricercate, ma mi resta sempre il timore che possano non piacere o comunque risultare esagerate, quindi è un sollievo che qui funzionino! 😁
Titolo: 3.5/5
Qui è andata anche meglio di quello che pensavo!
Ti copio direttamente il mio pensiero dalle note a piè di pagina: "Anche il titolo l’ho tirato fuori all’ultimo secondo (diciamocelo, di solito ricorro ai titoli ‘Di…qualcosa’ quando non so che pesci prendere ^^’ Giusto per le storie di genere commedia li trovo davvero accettabili). Mi è dispiaciuto più di altre volte non trovare un titolo soddisfacente, perché avevo fatto un lungo elenco di possibilità ancora prima di iniziare a scrivere la storia (cosa assai insolita per me); peccato che funzionavano tutti meglio con l’idea originale delle tre prigioni, che con quella dei Natali (erano cose tipo ‘dietro le sbarre della vergogna’ – peccato che alla fine non ero riuscita a parlare di Percy prigioniero della sua vergogna; ‘Trappola d’orgoglio’– peccato che fosse la ‘prigione’ a cui avevo dedicato meno approfondimento); ho provato a sfruttare ‘maglie’ (in riferimento ai maglioni) come sinonimo di trappola, di rete, ma pur avendo pensato a qualcosa di vagamente orecchiabile (‘Catene di maglia’, ‘Trappole di maglia’) mi sono poi resa conto che era insensato riferirsi ai maglioni come prigione, quando soprattutto negli ultimi due casi hanno quasi una funzione opposta. Dopo la consegna ho pensato a titoli come ‘Tra le sbarre della mente’ o ‘Natale in catene’, ma mi lasciano comunque un po’ scettica e poi a questo punto non so se mi metterò a cambiarlo…"
Utilizzo del prompt: 10/10
Sono molto contenta che la resa ti sia piaciuta perché ci ho lavorato parecchio, limando tanto la storia per mantenerla sui binari corretti. Mi piaceva molto l'idea di interpretare così l'accoppiata prompt-personaggio e speravo proprio che risultasse vincente! Visto che hai colto tutto quello che volevo trasmettere, mi considero molto soddisfatta 😁
Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10
Ormai saprai che è il punto a cui tengo in assoluto di più, l'unico che – salvo in rarissime eccezioni – non sono mai disposta a compromettere.
Ergo, i complimenti sull'IC mi fanno sempre immensamente piacere, ma questa volta valgono quasi doppio, perché era la prima volta che usavo il POV di Percy e quindi era la prima volta che mi facevo davvero certe domande (ad esempio, come abbia reagito alla notizia di Arthur attaccato) e non è stato così ovvio darsi una risposta; spesso riesco a far muovere un personaggio nella storia senza doverci riflettere poi troppo, ma in questo caso ci ho riflettuto parecchio, soprattutto appunto per quel primo Natale.
Ecco qui il mio commento alla storia pubblicata (esclusa la parte sul titolo): vedrai che le tue sensazioni in pratica ritornano tutte!
Questo contest m’ispirava molto, ma alla prima lettura non mi si è accesa nessuna lampadina. Qualche settimana prima della scadenza ho fatto un altro tentativo e, rileggendo i prompt, mi è venuta l’idea di associare Percy a questo prompt, strutturando la sua vicenda tramite un escalation di ‘prigioni’: prima, la prigione rappresentata dalla sua famiglia, di cui si libera dopo il duro litigio con Arthur; poi, la prigione dentro di lui, una gabbia di sensi di colpa, vergogna, ma anche d’un orgoglio testardo che non gli permette di ammettere i suoi errori, nemmeno durante il pranzo di Natale, nemmeno quando vede Bill sfigurato a Hogwarts durante il funerale di Silente; infine, la prigione rappresentata dal regime, anche questa non letterale (nel senso che Percy non è letteralmente dietro le sbarre), ma molto meno metaforica delle altre, perché è la prigione più pericolosa, quella da cui ha meno possibilità di liberarsi.
Soddisfatta dell’idea ho cominciato a scrivere la storia, e a questo punto sono iniziati i problemi XD
La flash è infatti presto diventata un ‘pensieri di Percy dopo essersene andato di casa’; sapevo di doverla riportare sulla retta via – anche perché a 400 parole ero ancora lontanissima dal ‘chiudere’ il prompt, cioè dal parlare della prigione più ‘vera’, l’ultima; così ho pensato: perché non intrecciare le tre ‘prigioni’ con i tre Natali passati lontano da casa? Perché non immaginare che Molly abbia continuato a fargli maglioni (nota: sappiamo con certezza solo di quello rimandato indietro da Percy al primo Natale)?
Avevo addirittura pensato di sfruttare sempre la P sul maglione, facendo immaginare a Percy che stesse rispettivamente come ‘Prigione di mediocrità’ (o che essendoci la P sua madre potesse riciclare il maglione per i suoi adorati Potter e Preside), come Pastinaca (l’unica che ho salvato) e come ‘Prigioniero’ (lo so, ripetitivo e banale).
Poi ho capito che il ‘gioco’ di associare le P era un pensiero troppo creativo per Percy, così l’ho usato solo per il secondo Natale, messo sulla bocca dei gemelli e di Ginny (anche se a detta di Harry tutti e tre rivendicavano il lancio della pastinaca, io sono da sempre convinta che sia stata Ginny a eseguire l’ultimo atto :P).
Digressioni sulle P a parte, avuta questa idea dei Natali/maglioni ho cominciato a scrivere i pensieri di Percy dopo aver letto la lettera di Molly del primo Natale; peccato che – pur tagliando buona parte di ciò che avevo scritto in precedenza (qualcosa l’avevo salvata nell’intro, qualcosa l’avevo riciclata nei pensieri sulla lettera) – restava comunque una storia troppo lunga: sono riuscita a incastrarci il secondo Natale, ma metterci anche il terzo era un’impresa impossibile.
E allora ho tagliato ancora di più sia l’intro che il primo Natale: finalmente avevo il giusto spazio da dedicare alla conclusione… peccato che non ne avevo più il tempo di farlo XD
L’ultima frase – anche se in parte l’avevo immaginata fin dall’inizio, visto che si fonda sul prompt – l’ho praticamente buttata lì (tra l’altro ora mi pento dei tre puntini finali, argh)
Spetta la possibilità di una segnalazione per le storie scelte del sito
Che bello! 😍
Ogni tuo suggerimento è assolutamente gradito, di mio azzarderei con questa storia, una drabble con uno stile un po' particolare a cui sono molto affezionata 😊
Nonché una delle poche storie di cui sono super soddisfatta del titolo 🤣
Corroso dal fato
EDIT: da grande classico ho scordato di scriverti che ovviamente vorrei la valutazione come recensione ;)
Varie ed eventuali:
Ringrazio July, cloe e Claire per avermi votata!
Ringrazio inoltre Freya, cloe e Liberty per la nomination in stile: scrivete tutte e tre benissimo, quindi fuseggio anche qua xD
@Mary, l'ho fatto con immenso piacere! L'ho considerata per tutte le nomination 😊
Sulla tastiera non c'è il trattino lungo (o lineetta), va inserito ricorrendo ai "Simboli" dei programmi di scrittura.
Mi permetto di aggiungere che – almeno sulla mia tastiera – il trattino lungo compare premendo contemporaneamente su 'alt' e sul pulsante con i trattini corto e basso ^^
Non so se valga la stessa combinazione per tutti, ma suppongo che ogni tastiera abbia una sua combinazione per ottenerlo ;)
[Modificato da cloe sullivan 24/04/2019 15:18]