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I migliori 10 posti nel mondo dove ritirarsi in pensione (2019)

Ultimo Aggiornamento: 06/01/2019 11:35
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04/01/2019 15:23

I migliori 10 posti nel mondo dove ritirarsi in pensione.

I criteri per valutare i migliori posti dove vivere dopo la pensione sono stati stilati da quella che è considerata la migliore rivista specializzata di questo settore diciamo ‘turistico’ da circa 30 anni: InternationalLiving.com che si occupa proprio di questo, e vanno da oltre 30 anni di recensioni dei lettori, al costo della vita, alle infrastrutture ( villaggi turistici, resort) visti per il permesso di soggiorno / facilità di prendere la residenza, qualità del clima, sicurezza ( sempre dei villaggi e resort), efficienza della struttura medica.


Ecco allora una lista dei migliori paesi al mondo dove andare a vivere in pensione, con una pensione che si aggira intorno ai 1.000 euro al mese:

1.Panama – luogo scelto per il clima e la facilità di avere una residenza, nonchè per gli altri fattori di cui sopra.
2.Ecuador – scelto innanzitutto per il suo incredibile clima, la tranquillità delle spiagge e per i costo della vita molto contenuto.
3.Malesia – considerato il miglior posto dove andare a vivere in pensione in Asia.
4.Costa Rica – da sempre uno dei migliori posti dove vivere da pensionati, sia per l’ottima assistenza medica sia per la qualità del clima, dove si può trovare sia clima tropicale che più temperato – all’interno.
5.Spagna – primo paese europeo scelto per andare e vivere in pensione, Noi tutti conosciamo la Spagna, che é stata scelta grazie al costo contenuto della vita.
6.Colombia – scelta per gli ottimi resort e clima. Ci siamo sorpresi di questa scelta, in quanto consideriamo la Colombia uno degli Stati meno sicuri del mondo.
7.Messico – anche questo scelto come uno dei migliori posti dove andare a vivere per il clima e per l’economicità.
8.Malta – anche questo considerato un ottimo paese per pensionati.
9.Uruguay – scelto come gli altri per il clima, ma anche per la cultura ‘americana’ ( lingua compresa)
10.Thailandia – magnifico paese orientale dove la vita costa pochissimo e dove la sicurezza per chi ci vive è più che buona


pensioni.economia-italia.com/dove-vivere-dopo-la-pensione
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06/01/2019 11:32

Se vi trasferite all’estero, la responsabilità fiscale si sposta con voi. Ma ne potrete trarre anche dei vantaggi.

Lo sanno bene i quasi 500 mila pensionati italiani che secondo le stime hanno abbandonato il bel Paese per trasferirsi oltre confine e percepiscono la pensione all’estero. Alcuni di loro sono anziani che hanno deciso di abbandonare l’Italia per trasferirsi oltre confine molti anni prima, magari in cerca di fortuna: per questo percepiscono una pensione di un importo relativamente esiguo, avendo maturato solamente pochi anni di contributi.

La maggior parte di questi pensionati però ha deciso di espatriare solo una volta ritirati dal lavoro, beneficiando di una pensione all’estero più alta rispetto a quella che avrebbero percepito nel proprio Paese. Ricordiamo che l’Italia ha tassazioni del 20-40% lorde più alte rispetto all’Europa.

Da avvocati ad operai, da medici ad insegnanti, l’obiettivo è lo stesso: uno stile di vita migliore grazie ad agevolazioni fiscali per i pensionati all’estero. L’INPS ha versato finora all’estero oltre 700 milioni di euro per le pensioni italiane. Nel 2014 sono stati 5345 gli anziani espatriati, più del 65% rispetto all’anno precedente. Numeri sempre in crescita: perché?

Climi caldi con evidenti effetti positivi sulla salute. Posti con un costo della vita più accessibile, magari con tasse da pagare inferiori all’Italia, dove potersi concedere piccoli sfizi senza avere sempre un occhio al portafoglio. Questi sono solo alcuni motivi. Ad incidere sulla scelta è soprattutto la possibilità di beneficiare di regimi fiscali vantaggiosi per la pensione offerti da alcuni Paesi.

Basta una semplice ricerca in rete per trovare posti nel mondo con sostanziosi sgravi fiscali e con addirittura la tassazione delle pensioni italiane pari a 0. Cosa vuol dire? Barattare la vita in Italia per percepire la pensione lorda (e non più netta) all’estero.

Non è ovviamente semplice ed immediato ricevere la pensione all’estero senza pagare tasse. Gli anziani trasferiti in un altro Paese dovranno soddisfare una serie di requisiti per poter usufruire di una tassazione agevolata sulle pensioni italiane.

Allo stesso modo non basterà emigrare all’estero per beneficiare di agevolazioni fiscali sulla pensione. Difatti tali privilegi per i pensionati italiani varranno solo se questi risiedono in Paesi che hanno firmato con l’Italia la convenzione contro la doppia impostazione fiscale.

Dove emigrare: quali sono i Paesi con la più agevole tassazione per le
pensioni
Diamo un’occhiata ora alle mete più gettonate all’estero tra i pensionati italiani. Per capire le zone in Europa e non solo in cui vi è una maggiore affluenza di connazionali, prenderemo in considerazione gli ultimi dati sui pensionati italiani all’estero del 2016 pubblicati dal Centro Studi Itinerari Previdenziali.

I Paesi dell’Unione Europea sono una scelta valida e forniscono svariati tipi di vantaggi. Innanzitutto pur essendo oltre confine, permettono di rimanere abbastanza vicini ai propri cari. Per quelli meno distanti dall’Italia inoltre non vi sono particolari difficoltà nell’approccio a nuove culture e tradizioni. In questi Paesi, grazie alle convenzioni stipulate, i pensionati all’estero sono esenti dalla doppia imposizione di tasse e la pensione sarà tassata esclusivamente secondo le regole del Paese nel quale si ha la nuova residenza. I pensionati quindi beneficeranno di vantaggiose agevolazioni fiscali.

pensione-soldi

Così come i loro nipoti in fuga all’estero, le convenzioni stipulate anche con Paesi extra UE permettono agli over 65 di ritirarsi verso destinazioni molto più distanti ed essere sottoposti ad una tassazione molto vantaggiosa. Anche in questo caso la tassazione sulle pensioni italiane sarà sottoposta al solo regime fiscale dello Stato nel quale si è spostata la residenza.

L’Italia ha siglato convenzioni con più di 90 Paesi, membri dell’Unione Europea e non UE, per evitare la doppia tassazione a discapito dei pensionati italiani. Vediamo ora da vicino quali sono alcuni tra i Paesi con il maggior numero di pensionati italiani:

Argentina;
Australia;
Brasile;
Bulgaria;
Canada;
Costa Rica;
Croazia;
Montenegro;
Portogallo;
Romania;
Singapore;
Spagna;
Stati Uniti;
Svizzera;
Thailandia;
Tunisia;
Ungheria.
Il moderno sogno americano coinvolge per l’appunto America Settentrionale con il 10% dei pensionati italiani e America del Sud con il 6%. L’Oceania ospita poche centinaia di connazionali, ma ha avuto un incremento negli ultimi anni dell’oltre 250%. È bene ricordare come larga parte dei pensionati all’estero, ben il 73%, risieda in un Paese in Europa.

Tra tutti questi Paesi solamente alcuni però offrono un sistema di tassazione ideale per le pensioni all’estero degli italiani. Due in Europa sono particolarmente attrattivi per i nostri connazionali:

Portogallo: la metà più ambita dai pensionati italiani. Ha introdotto una legge che prevede per i residenti non abituali (cioè che trascorrano qui almeno 6 mesi e 1 giorno all’anno) una totale esenzione delle tasse per 10 anni; Scopri la nostra guida per pensionati in Portogallo.
Spagna (Canarie e in special modo Tenerife): non sono applicate tasse regionali e comunali, così da avere una pensione del 15% superiore rispetto all’Italia. Da menzionare inoltre il costo della vita e le tasse la metà rispetto all’Italia e il clima mite tutto l’anno.
Agevolazioni fiscali per i pensionati sono previste anche in altri Paesi. In Tunisia ad esempio si paga solo il 25% delle tasse sul 20% del reddito, mentre il Canada prevede un’aliquota più favorevole del 15%. In Brasile esistono incentivi per emigrati sopra i 50 anni. E da non dimenticare sono i Paesi che offrono un costo della vita davvero basso. Tra questi si ricordano Thailandia, Romania e Bulgaria: per quest’ultima si ricorda che la vita costa solo un terzo rispetto all’Italia e anche una cena in 4 nel migliore ristorante in città non supera in tutto i 30 euro.

L’INPS fornisce un aiuto a tutti questi pensionati italiani all’estero, dando loro la possibilità di percepire la pensione all’estero in una banca italiana o straniera.

Quali sono i requisiti per beneficiare di agevolazioni fiscali
Come abbiamo visto il numero di connazionali che sta beneficiando della pensione priva di tasse (o quasi) all’estero è in continua ascesa. Per questo motivo l’INPS ha avviato una serie di controlli per verificare il corretto adempimento dei requisiti per non essere soggetti alla doppia tassazione delle pensioni italiane. Primo tra tutti l’essere residenti all’estero. Vediamo come:

non avere il domicilio in Italia per più di metà dell’anno;
avere dimora abituale per almeno 183 giorni in un Paese estero;
non essere iscritti all’anagrafe dei residenti in Italia;
essere registrati all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE).
Una volta soddisfatti questi requisiti, sarà possibile richiedere il trasferimento della pensione all’estero compilando e trasmettendo la domanda sul sito dell’INPS: sarà necessario innanzitutto allegare l’attestazione originale della nuova residenza fiscale rilasciata dall’autorità competente del Paese estero.

A questo punto la decisione sarà in mano solo all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale: alla presenza infatti di eventuali incertezze sui requisiti, l’INPS potrebbe non accogliere la richiesta e continuare ad applicare sulle pensioni all’estero la comune tassazione italiana. A quel punto il pensionato avrà l’opportunità di fare ricorso e, in caso di vittoria, vedersi rimborsate le tasse fino a quel momento versate.

Un caso particolare è per i trasferimenti in corso d’anno: se il pensionato risiede in Italia per un periodo inferiore a 6 mesi, alcune convenzioni contro la doppia imposizione con la Svizzera e la Germania prevedono che la sua pensione venga sottoposta ad un frazionamento del periodo di imposta.

È possibile vivere all’estero senza tasse?
In sintesi, sì. Dopo una vita di sacrifici e contributi, è possibile veder realizzato il sogno di ritirarsi a vivere in tranquillità e sicurezza in un posto, perché no, dal clima caldo e dal costo della vita meno caro. Ma soprattutto beneficiando di agevolazioni fiscali per ricevere al netto una pensione senza tasse.

È importante però avere ben chiare le suddette destinazioni e gli iter burocratici. Per questo, prima di fare le valigie, è bene fare i dovuti accertamenti, magari affidandosi ad agenzie serie per consigli professionali. A questo punto non resterà che godersi il tanto agognato riposo.

www.gromia.com/blog/trasferirsi-all-estero/pensione-all-estero-senz...
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Post: 10.035
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06/01/2019 11:35

Dove trasferirsi per vivere meglio da pensionati? Quali sono i luoghi più adatti per trascorrere in serenità e benessere la vita una volta finito il lavoro?

Molti pensionati italiani hanno seri problemi ad arrivare a fine mese, ma molti altri riescono a tenere un tenore di vita più che decoroso. In entrambi i casi sono tantissimi coloro che vorrebbero abbandonare l’Italia e trasferirsi all’estero, magari in un Paese dal clima temperato tutto l’anno, oppure in uno Stato in cui con la propria pensione si possa fare una vita molto più agiata che in Italia. Ecco per tutti voi, per ognuna delle vostre esigenze, una guida su quali sono i migliori Paesi in cui trasferirsi da pensionati.



Dove vivere da pensionati in Europa
Se non ci si vuole allontanare troppo da figli e nipoti si può optare per rimanere in Europa, ad un paio d’ore d’aereo dall’Italia. In questo caso i Paesi in cima alla classifica dei luoghi ideali sono il Portogallo, le Canarie e Malta.


La meta ideale per i pensionati in Europa: il Portogallo
Il Portogallo è in cima a tutte le classifiche di questa speciale categoria eletto a furor di popolo e a ragion veduta come il Paese ideale nel quale trasferirsi dopo essere andati in pensione. I motivi sono da ascrivere alla migliore qualità della vita, ad un regime fiscale che agevola chi sceglie di prendere la residenza in questo Stato, al clima mite praticamente in tutti i mesi dell’anno e ad un costo medio della vita inferiore del 30% rispetto agli altri Paesi europei. Entrando più nello specifico va detto che a determinare il successo del Portogallo come destinazione preferita dai pensionati è stata la legge del 2009 denominata “Nao residente Habitual”, una misura che come dicevamo prima premia con un regime fiscale agevolato per dieci anni i residenti non abituali. Per averne diritto bisogna semplicemente non aver abitato in Portogallo nei cinque anni precedenti alla richiesta, prendere la residenza fiscale nel Paese e viverci per almeno 183 giorni all’anno. Una volta ottenuto questo status, in virtù degli accordi stipulati tra Portogallo e Italia, la pensione italiana verrà detassata e la cifra ricevuta sarà dunque molto più alta rispetto a quella presa in Italia. Ma quando si parla di Portogallo si parla anche di minore costo della vita. Una coppia con circa mille euro al mese può già condurre una vita più che decorosa e serena. Le note dolenti sono poche. Tra queste giusto segnalare che se avrete intenzione di portare con voi un’automobile andrete incontro a costi più elevati dato che la benzina e le assicurazioni sono molto care. Nel caso meglio privilegiare i mezzi pubblici che in Portogallo sono molto efficienti.



Tenerife e le Canarie, vero paradiso fiscale per i pensionati italiani
Le Canarie e in particolare Tenerife sono un altro dei luoghi ideali per i pensionati italiani. Leggermente più care del Portogallo compensano con un clima ancora migliore e una qualità della vita sempre al top. Dal punto di vista fiscale, pur facendo parte della Spagna, le Canarie godono di un regime agevolato. Ci sono una serie di bonus per chi ha figli o coniuge a carico, l’IVA è al 7% e gli affitti per chi ha più di 65 anni sono bassissimi. Inoltre chi ha la pensione minima non è tenuto a fare la dichiarazione dei redditi, per gli altri la pensione è tassata soltanto al 15%. Come se tutto ciò non bastasse la benzina costa 80 centesimi al litro, e in un ristorante di medio livello si fa una cena completa con circa 15 euro.

Trasferirsi a Malta dopo la pensione
Malta è un vero e proprio paradiso, riscoperto da qualche tempo anche dai turisti di tutto il mondo. Può essere però assolutamente una meta ideale per i pensionati italiani. Va detto che non esistono come nel caso del Portogallo agevolazioni fiscali dirette proprio a chi è in pensione. Però a bilanciare la situazione c’è un regime fiscale già di per sè piuttosto agevole. Innanzitutto non esistono tasse patrimoniali e nessuna imposta sulle proprietà, la pressione fiscale progressiva sulle persone fisiche non può mai superare il 35% e l’IVA è al 18%. Il costo della vita è piuttosto basso, basti pensare che per acquistare una casa con vista mare bastano circa 70mila euro. Oltre al discorso fiscale Malta ha poi dalla sua un clima stupendo e anche nei mesi più freddi la temperatura non va mai sotto ai dieci gradi. Malta è molto vicina all’Italia e dunque in tutta l’isola si parla anche la nostra lingua, un dettaglio che rende questo luogo ancora più appetibile per i pensionati italiani che non dovranno così preoccuparsi dello scoglio di una nuova lingua straniera da imparare. Se non siete tipi da colpi di testa e volete provare prima come sia la vita a Malta sappiate che potete viverci anche per 6 mesi prima di prendere una decisione definitiva sul trasferimento.

Dove vivere da pensionati nel Mondo
Se la vostra idea è quella di cambiare completamente vita tralasciando il fatto di trasferirvi in uno Stato facilmente raggiungibile dall’Italia potete a quel punto rivolgere la vostra attenzione ai tanti Paesi del mondo considerati veri e propri paradisi per pensionati. Avete ovviamente l’imbarazzo della scelta. Le mete più ambite rimangono comunque Panama, Ecuador e Thailandia.


Trasferirsi da pensionati: Panama
Panama è un luogo molto ambito per due motivi: il clima e il costo della vita bassissimo. Il clima è tropicale, caldo tutto l’anno con un periodo in cui ci sono più piogge che va da maggio a dicembre. Il costo della vita è decisamente basso. Gli esempi sono innumerevoli. Nei centri commerciali i prezzi sono molto bassi sia per i beni di consumo sia per gli altri beni e servizi. Un set di lenzuola per esempio può arrivare a 5 euro, la frutta costa pochi centesimi, andare al cinema non più di due euro e l’iscrizione alla palestra un massimo di 10 euro al mese. Per i pensionati c’è il programma Pensionado che prevede ulteriori sconti e sgravi fiscali soprattutto in materia di sanità (che nel Paese è esclusivamente privata), sulle utenze e su moltissimi altri servizi. Per averne diritto bisogna dimostrare di avere una pensione mensile superiore ai mille dollari.

Ecuador, un luogo ideale in cui passare gli anni della pensione
L’Ecuador è da diversi anni in cima alle classifiche dei Paesi preferiti da chi vuole ritirarsi in pensione in tutta tranquillità, in un luogo dal clima fantastico e dal costo della vita basso. Le città più gettonate tra i pensionati di tutto il mondo sono Guayaquil, Cuenca e Quito. Ottenere il visto per pensionati non è molto complicato, costa 320 dollari ed ha una validità a tempo indeterminato. Per ottenerlo bisogna dimostrare di avere una pensione da almeno 600 euro al mese e fare richiesta anche online al Director General de Extranjería con il modulo che trovate a questo link. Per avere un’idea del costo della vita in Ecuador tenete presente che per esempio affittare una casa di lusso non vi costerà più di 400 euro al mese mentre potrete cenare in ristoranti di alto livello pagando non più di 20 euro a testa.

Trasferirsi in Thailandia da pensionati
Dapprima paradiso solo per turisti, la Thailandia sta diventando adesso una delle mete più ambite da chi è in pensione. Il visto da richiedere in questo caso è il “Non Immigrant O-A” che inizialmente consente di rimanere nel Paese per 12 mesi facilmente poi prolungabili a tempo indeterminato. Per ottenerlo bisogna avere almeno 50 anni e almeno 20mila euro sul conto in banca. Inoltre bisogna avere la fedina penale completamente pulita e non avere alcuna malattia infettiva. Il costo della vita è decisamente basso e consente di condurre una vita agiata anche con circa mille euro al mese. Secondo i calcoli della camera di commercio italiana a Bangkok i prezzi medi si aggirano tra il 36 e il 64% in meno rispetto all’Italia. Per le case facciamo un esempio. Un appartamento arredato a Phuket di 140 metri quadrati costa 500 euro al mese con tanto di wi-fi, piscina condominiale, servizio di vigilanza privato e aria condizionata in ogni stanza dell’appartamento. Come in altri casi che vi abbiamo presentato la pensione italiana vi verrà accreditata nella sua cifra lorda e verrà tassata dall’erario thailandese a condizioni decisamente agevolate rispetto all’Italia.

Vivere la pensione all’estero: altre mete da non dimenticare
Concludendo troviamo giusto citare altri luoghi ideali per chi si trova in pensione che non abbiamo approfondito qui, ma che si trovano sempre nei primi posti di questi particolari graduatorie e potrebbero dunque interessarvi. Nel centro America vi abbiamo parlato di Panama ed Ecuador, ma non vanno dimenticati Messico, Costa Rica, Colombia e Nicaragua. In Asia abbiamo approfondito la Thailandia, ma rappresenta un’ottima scelta anche la Malesia. In Africa potreste pensare a Tunisia, Marocco e Madagascar. In Europa infine date un’occhiata anche a Slovenia, Cipro e Irlanda che offrono condizioni vantaggiose per i pensionati che scelgono di viverci.

www.viagginews.com/2018/04/02/dove-trasferirsi-pensionati-vivere...
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