Domenica 10 novembre
Sorgerai per la tua sorte alla fine dei giorni (Dan. 12:13)
Daniele aveva quasi 100 anni e si stava avvicinando alla fine della sua vita. Sarebbe stato risuscitato? Certo! Alla fine del libro che scrisse, leggiamo le rassicuranti parole che Dio gli rivolse: “In quanto a te stesso, va verso la fine; e riposerai”. L’anziano Daniele sapeva che la condizione dei morti è simile a quella del ‘riposo’ e che “non c’è [...] disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol”. Daniele si sarebbe presto trovato in questa condizione (Eccl. 9:10). Ma quella non sarebbe stata la sua fine: gli era stato promesso un futuro. Il messaggio rivolto al profeta Daniele continua con le parole della scrittura di oggi. Non erano specificati né una data né un periodo di tempo. Daniele sarebbe morto e quindi avrebbe riposato. Ma la promessa secondo cui nel futuro ‘sarebbe sorto per la sua sorte’ significava senza ombra di dubbio che sarebbe stato risuscitato dopo molto tempo, “alla fine dei giorni”. La versione Parola del Signore rende così la promessa fatta a Daniele: “Ti alzerai per ricevere alla fine del tempo la tua ricompensa”. w17.12 7 parr. 17-18