Martedì 26 marzo
Geova custodisce i residenti forestieri (Sal. 146:9)
Più che di beni materiali, i nostri fratelli profughi hanno bisogno di sostegno spirituale ed emotivo (Matt. 4:4). Gli anziani possono aiutarli a trovare pubblicazioni nella loro lingua e a mettersi in contatto con fratelli che parlano quella lingua. Molti profughi sono stati strappati alla loro famiglia, alla loro comunità e alla loro congregazione di origine, alle quali erano molto legati. Di conseguenza, quando stanno con i fratelli hanno bisogno di percepire l’amore e la compassione di Geova. Altrimenti, potrebbero cercare la compagnia di parenti non Testimoni o di connazionali che condividono la loro cultura e le loro esperienze (1 Cor. 15:33). Aiutandoli a sentirsi ben accetti nella congregazione, avremo il privilegio di collaborare con Geova, che “custodisce i residenti forestieri”. Forse i profughi non possono tornare nel paese di origine finché la situazione politica non cambia. Inoltre molti hanno vissuto dei traumi. Quindi dovremmo chiederci: “Se fossi al loro posto, come vorrei essere trattato?” (Matt. 7:12). w17.05 6-7 parr. 15-16