Colossesi 2:8 - Filosofia -

Cosa s'intende per filosofia in Colossesi 2:8?

erevnitis, 21/12/2018 20.42:

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Cosa s'intende per filosofia in Colossesi 2:8?

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Caro erev

Dal contesto mi pare che il termine si riferisca al tentativo dei cristiani giudaizzanti di armonizzare il cristianesimo con le tradizioni e i precetti della legge , uno su tutti quello della circoncisione. In pratica una forma di "sapienza" fondata più sulla Legge che sul Cristo

erevnitis, 21.12.2018 20:42:

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Cosa s'intende per filosofia in Colossesi 2:8?

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Nel I secolo la stabilità dei cristiani di Colosse era minacciata. Paolo avvertì: “State attenti che qualcuno non vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. (Colossesi 2:8) Paolo non voleva che i colossesi, che erano divenuti sudditi del ‘regno del Figlio dell’amore di Dio’, fossero portati via, allontanati dalla loro condizione spirituale benedetta. (Colossesi 1:13) Sviati da che cosa? Paolo menzionò la “filosofia”, l’unica volta che questa parola ricorre nella Bibbia. Si stava forse riferendo ai filosofi greci, come Platone e Socrate? Benché anch’essi rappresentassero una minaccia per i veri cristiani, a quei tempi la parola “filosofia” aveva un significato più ampio. Si riferiva in genere a molti gruppi e scuole di pensiero, anche di carattere religioso. Per esempio, ebrei del I secolo come Giuseppe Flavio e Filone, chiamavano la loro religione una filosofia, forse per renderla più attraente.

14 Può darsi che alcune filosofie che preoccupavano Paolo fossero di natura religiosa. In seguito nella stessa lettera ai Colossesi parlò di quelli che insegnavano: “Non prendere, non assaggiare, non toccare”, alludendo così ad aspetti della Legge mosaica che dopo la morte di Cristo non erano più vincolanti. (Romani 10:4) Oltre alle filosofie pagane, erano all’opera altre influenze che minacciavano la spiritualità della congregazione. (Colossesi 2:20-22) Paolo mise in guardia dalla filosofia che apparteneva alle “cose elementari del mondo”. Tale falsa istruzione era di origine umana.

15. Come possiamo evitare di essere sviati dalle idee antiscritturali che spesso udiamo?

15 Promuovere idee e pensieri umani non basati solidamente sulla Parola di Dio può costituire una minaccia per la stabilità del cristiano. Oggi dobbiamo fare molta attenzione a queste minacce. L’apostolo Giovanni esortò: “Diletti, non credete ad ogni espressione ispirata, ma provate le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio”. (1 Giovanni 4:1) Perciò se un compagno di scuola cerca di convincervi che vivere secondo le norme bibliche è superato, o se un vicino cerca di influenzarvi perché adottiate uno spirito materialistico, o se un collega preme insidiosamente su di voi perché ignoriate la vostra coscienza addestrata secondo la Bibbia, o anche se un compagno di fede fa commenti critici, negativi, su altri componenti della congregazione in base alle proprie opinioni, non prendete per oro colato quello che dicono. Vagliatelo e scartate tutto ciò che non è in armonia con la Parola di Dio. Se faremo questo, rimarremo stabili nel camminare unitamente a Cristo.

Fonte

Caro claudio

claudio2018, 21/12/2018 20:57:

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Caro erev

Dal contesto mi pare che il termine si riferisca al tentativo dei cristiani giudaizzanti di armonizzare il cristianesimo con le tradizioni e i precetti della legge ,

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uno su tutti quello della circoncisione.

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In pratica una forma di "sapienza" fondata più sulla Legge che sul Cristo

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Quindi filosofia in quel tempo per Paolo era tutto quello che non corrispondeva con il cristianesimo?

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14 Può darsi che alcune filosofie che preoccupavano Paolo fossero di natura religiosa.

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Quale per esempio?

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Oltre alle filosofie pagane, erano all’opera altre influenze che minacciavano la spiritualità della congregazione. (Colossesi 2:20-22)

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Anche queste erano filosofia?

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Paolo mise in guardia dalla filosofia che apparteneva alle “cose elementari del mondo”. Tale falsa istruzione era di origine umana.

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Cosa sono queste cose elementari del mondo?

erevnitis, 21/12/2018 21.09:

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Caro claudio



Quindi filosofia in quel tempo per Paolo era tutto quello che non corrispondeva con il cristianesimo?

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Caro erev

Si. E in particolare quelle correnti di pensiero che più lo insidiavano ossia quelle fondate sui precetti della legge.

Comunque l'articolo postato da Amalia , e in particolare le parti che ha evidenziato in neretto , mi pare esaustivo. Dal contesto emerge abbastanza chiaramente ciò a cui Paolo si stava riferendo

Ciao

Perspicacia dice

"A Colosse falsi insegnanti promuovevano una filosofia ingannevole. Si dava molta importanza all’osservanza dei precetti della Legge mosaica. Veniva incoraggiato l’ascetismo...Paolo esortò i compagni di fede a non lasciare che alcuno li giudicasse in quanto al mangiare e al bere o “a festa o a osservanza della luna nuova o a sabato; poiché queste cose sono un’ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo”. (Col 2:16, 17) Smascherò la falsa umiltà e parlò contro l’ascetismo dicendo:

“Queste stesse cose, in realtà, possiedono un aspetto di sapienza in un’autoimposta forma di adorazione e finta umiltà, in un severo trattamento del corpo, ma non hanno nessun valore nel combattere la soddisfazione della carne”. — Col 2:20-23.

Caro claudio come risponderesti alle tre domande in base all'articolo?

Cosa sono “le cose elementari del mondo” da cui Paolo mise in guardia? Sono gli elementi del mondo di Satana, ovvero i capisaldi o i princìpi che stanno alla base di questo mondo, lo influenzano o lo dirigono. (1 Giov. 2:16) Tra questi ci sono le filosofie, il materialismo e le false religioni del mondo.

Abbiamo già risposto ad una domanda

‘La filosofia e il vuoto inganno’ del mondo

5 I cristiani del I secolo vivevano in un mondo in cui prevalevano i valori e gli ideali dei greci e dei romani. Da un lato c’erano gli agi e i lussi dei romani, che molti guardavano con invidia. Dall’altro, negli ambienti intellettuali dell’epoca andavano per la maggiore non solo le idee filosofiche di Platone e Aristotele ma anche quelle di scuole più nuove, come l’epicureismo e lo stoicismo. Quando durante il suo secondo viaggio missionario Paolo andò ad Atene, si trovò faccia a faccia con i filosofi epicurei e stoici i quali si consideravano superiori a “questo chiacchierone”, vale a dire Paolo. — Atti 17:18.

6 Non è quindi difficile capire perché alcuni primi cristiani erano attratti dal modo di vivere pretenzioso delle persone che li circondavano. (2 Timoteo 4:10) Quelli che erano ben integrati nel sistema avevano in apparenza molti vantaggi e le loro scelte sembravano buone. Apparentemente il mondo offriva qualcosa di prezioso che la vita di devozione e impegno del cristiano non offriva. Tuttavia l’apostolo Paolo avvertì: “State attenti che qualcuno non vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. (Colossesi 2:8) Perché Paolo disse queste parole?

7 Paolo diede questo avvertimento perché si rendeva conto che dietro il modo di pensare di chi era attratto dal mondo si nascondeva un pericolo reale. Il fatto che parli “della filosofia e di un vuoto inganno” è particolarmente degno di nota. Il termine “filosofia” significa letteralmente “amore e ricerca della sapienza”. Questo di per sé può essere utile. Infatti la Bibbia, particolarmente il libro di Proverbi, incoraggia a cercare la giusta conoscenza e sapienza. (Proverbi 1:1-7; 3:13-18) Paolo, però, associò la “filosofia” al “vuoto inganno”. In altre parole, considerò vuota e ingannevole la sapienza che il mondo offriva. Come un palloncino, essa aveva una parvenza di solidità ma era priva di sostanza. Sarebbe stato senz’altro inutile, addirittura disastroso, basare la propria scelta del bene e del male su qualcosa di così privo di solidità come ‘la filosofia e il vuoto inganno’ del mondo.

W 1/8/01

I due sembrano contraddirsi

"Paolo mise in guardia dalla filosofia che apparteneva alle “cose elementari del mondo”. Tale falsa istruzione era di origine umana".


Cosa sono “le cose elementari del mondo” da cui Paolo mise in guardia? Sono gli elementi del mondo di Satana, ovvero i capisaldi o i princìpi che stanno alla base di questo mondo, lo influenzano o lo dirigono. (1 Giov. 2:16) Tra questi ci sono le filosofie, il materialismo e le false religioni del mondo.

Diciamo che forse tra le cose elementari di questo mondo, una è la filosofia. Mi sembra di capire questo.

Caro claudio

L'articolo dice : Può darsi che alcune filosofie che preoccupavano Paolo fossero di natura religiosa.

Cosa per esempio?

erevnitis, 21/12/2018 22.00:

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Diciamo che forse tra le cose elementari di questo mondo, una è la filosofia. Mi sembra di capire questo.

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Certo, gli "elementi del mondo" (letterale dal greco) indicano più che altro la sapienza umana, contrapposta alla "stoltezza" dei seguaci di un uomo messo al palo come un criminale

Sono convinto di quello che sto per dire;

la Grecia sfornava il suo prodotto in una grande area il mediterraneo,

il suo prodotto a cominciare da Talete ,Socrate, Platone, Aristotele Filone e company era la filosofia, definita da un uomo ispirato da Dio "Colossesi 2:8 "un vuoto inganno".

Nel 2° secolo il grande nemico del cristianesimo e sappiamo chi è
si dovette organizzare, mettere accademie di filosofia in Egitto in Babilonia in Siria nell'area Mediterranea, questi sfornavano uomini tutti confusi religiosamente parlando, tipo Filone ,Agostino,Girolamo e tantissimi altri ,questi con i loro insegnamenti ben presentati con grande oratoria
sono arrivati fino al nostro giorno, e ci troviamo a contrastarle ,vedi l'anima immortale, filone che diceva il nome di Dio non serve ecc

sarebbe interessante avere una mappa di tutte le accademie di filosofia nell'area dove si sviluppava il "cristianesimo " dal 2° secolo in poi

erevnitis, 21/12/2018 22.03:

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Caro claudio

L'articolo dice : Può darsi che alcune filosofie che preoccupavano Paolo fossero di natura religiosa.

Cosa per esempio?

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Caro erev

Una "filosofia" che preoccupava Paolo era di stampo farisaico che portò per anni avanti la questione della circoncisione :

Atti 15:1 Ora arrivarono dalla Giudea alcuni uomini che si misero a insegnare ai fratelli, dicendo...

Atti 15:5 Ma alcuni di quelli della setta dei farisei che erano diventati credenti si alzarono e dissero...

La loro "filosofia" era che i cristiani gentili si dovevano circoncidere per ottenere la salvezza.

Poi c'erano altre filosofie all'interno della congregazione di stampo giudaizzante secondo le quali era obbligatorio seguire certe usanze relative al mangiare e al bere o osservare certe feste . C'era chi promuoveva l'ascetismo .

Poi all'esterno c'era la filosofia greca ma anche quella col tempo subentro' all'interno dando impulso allo gnosticismo che fondeva filosofia, speculazioni e misticismo pagano con un cristianesimo ormai apostata. Ireneo si rifiutò di avere alcuna parte nella filosofia gnostica e si impegnò per tutta la vita nella lotta agli insegnamenti eretici. Senza dubbio si rendeva perfettamente conto del bisogno di applicare l’avvertimento dell’apostolo Paolo: “State attenti che qualcuno non vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”.

Un consiglio ispirato che quindi andava al di là del tempo in cui fu scritto

Ma Paolo in colossesi sta alludendo a quella giudaizzante oppure quella greca?

erevnitis, 21/12/2018 22.30:

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Ma Paolo in colossesi sta alludendo a quella giudaizzante oppure quella greca?

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a entrambe

Grazie Aquila, entrambe è vero anche se il contesto allude ai giudaizzanti.

alcuni evidentemente rischiavano di cadere preda “della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini”. Anche se allora varie correnti filosofiche greche andavano per la maggiore, il contesto di Colossesi 2:8 indica che Paolo si preoccupava particolarmente dei giudaizzanti, i quali cercavano di riportare i cristiani sotto la Legge mosaica che imponeva la circoncisione, l’osservanza di giorni festivi e l’astinenza da certi cibi. (Col 2:11, 16, 17)