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Colossesi 2:8 - Filosofia -

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2019 12:38
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24/12/2018 11:32
 
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Una filosofia olistica allora faceva poca distinzione tra religione e mito e scienza.
24/12/2018 11:42
 
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La circoncisione nin dupende dalla legge mosaica ma da un patto cin Abramo ancora valido perche' Abramo e' vivente e gli deve dare yla terra di Israele.
24/12/2018 13:41
 
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24/12/2018 13:52
 
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speculator, 24/12/2018 11.42:

La circoncisione nin dupende dalla legge mosaica ma da un patto cin Abramo ancora valido perche' Abramo e' vivente e gli deve dare yla terra di Israele.

Caro speculator

Comunque Paolo in Romani 4:9-14 fa giustamente notare che Abraamo fu considerato giusto e ricevette le promesse prima di essere circonciso per cui l'essere considerati suoi "figli" o "eredi" ed ereditare le promesse non dipende dalla "circoncisione" ma dalla fede

Ecco il ragionamento di Paolo :

"Ora, questa felicità tocca solo ai circoncisi o anche agli incirconcisi? Noi infatti diciamo che Abraamo fu considerato giusto per la sua fede.In quali circostanze, dunque, fu considerato giusto? Quando era circonciso o quando era incirconciso? Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso. E ricevette un segno, cioè la circoncisione, a conferma* della giustizia derivante dalla fede che aveva quando era incirconciso, perché fosse il padre di tutti gli incirconcisi che hanno fede, così che possano essere considerati giusti, e perché fosse il padre della discendenza circoncisa: non solo di quelli che osservano la circoncisione, ma anche di quelli che camminano sulle orme della fede che nostro padre Abraamo aveva da incirconciso. Infatti la promessa di essere erede di un mondo non fu fatta ad Abraamo o alla sua discendenza* grazie alla legge, ma grazie alla giustizia che deriva dalla fede. Se gli eredi sono quelli che osservano la legge, la fede diventa inutile e la promessa è stata annullata ( Romani 4:9-14)

[Modificato da claudio2018 24/12/2018 13:54]
24/12/2018 14:41
 
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Caro claudio, tu che dici in base a questo paragrafo?

"Dopo un fruttuoso viaggio missionario, nel 56 E.V. Paolo arrivò a Gerusalemme. Lì lo attendeva una prova. Nella congregazione era arrivata la notizia secondo cui egli insegnava che la Legge era stata messa da parte. Gli anziani avevano timore che i cristiani ebrei convertiti da poco potessero inciampare per la franchezza di Paolo circa la Legge e che potessero dedurne che i cristiani erano irrispettosi nei confronti delle disposizioni di Geova. Nella congregazione c’erano quattro cristiani ebrei che avevano fatto un voto, forse di nazireato. Dovevano andare al tempio per completare la procedura richiesta dal voto.
Gli anziani chiesero a Paolo di accompagnare i quattro al tempio e di pagare le loro spese. Paolo aveva scritto almeno due lettere ispirate in cui aveva dimostrato che per essere salvati non era necessario osservare la Legge. Tuttavia rispettava la coscienza altrui. In precedenza aveva scritto: “A quelli sotto la legge divenni come sotto la legge . . . per guadagnare quelli che sono sotto la legge”. (1 Corinti 9:20-23) Pur non facendo mai compromesso quando erano implicati importanti princìpi scritturali, Paolo ritenne di poter seguire il suggerimento degli anziani. (Atti 21:15-26) Non era una cosa di per sé sbagliata. Nella disposizione dei voti non c’era nulla di antiscritturale e il tempio era stato usato per praticarvi la pura adorazione, non l’idolatria. Così, per non dare a nessuno causa d’inciampo, Paolo fece ciò che gli era stato chiesto. (1 Corinti 8:13) Senza dubbio gli ci volle una buona dose di umiltà, e questo ci spinge ad apprezzarlo ancora di più".

Solo una domanda un po OT, ma questi anziani erano il corpo direttivo? dato che sono a Gerusalemme e sembrano prendere la direttiva?
24/12/2018 18:52
 
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24/12/2018 23:04
 
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erevnitis, 24/12/2018 14.41:

ma questi anziani erano il corpo direttivo? dato che sono a Gerusalemme e sembrano prendere la direttiva?

Caro erev

Ho trovato qualcosa che risponde alla tua domanda nel libro "proclamatori" :

"Dapprima questo corpo direttivo era composto dai fedeli apostoli di Gesù. In seguito incluse altri anziani della congregazione di Gerusalemme come pure l’apostolo Paolo, benché non risiedesse a Gerusalemme. Ciascuna congregazione riconosceva l’autorità di questo corpo centrale di anziani e ne accettava la direttiva quando sorgevano questioni di carattere organizzativo o dottrinale:

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1101993004

[Modificato da claudio2018 24/12/2018 23:05]
24/12/2018 23:41
 
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Caro claudio, nel 49 E.V il corpo direttivo erano gli apostoli e gli anziani ma in questa situazione erano alcuni anziani non facendo parte del corpo direttivo oppure anziani del corpo direttivo?

C'è qualche rivista che ne parla?
25/12/2018 00:15
 
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erevnitis, 24/12/2018 23.41:

Caro claudio, nel 49 E.V il corpo direttivo erano gli apostoli e gli anziani ma in questa situazione erano alcuni anziani non facendo parte del corpo direttivo oppure anziani del corpo direttivo?

C'è qualche rivista che ne parla?

Caro erev

Pare che almeno alcuni degli anziani che nel 56 suggerirono a Paolo di far circoncidedere Timoteo facessero parte del corpo direttivo

Questa rivista del 97 spiega un po' come andarono le cose e perché è ragionevole ritenere che col tempo il corpo direttivo fu ampliato con l'inclusione di anziani della congregazione di Grusalemme

Un corpo direttivo all’opera

Fin dall’inizio gli unti seguaci di Gesù furono organizzati. Man mano che i discepoli si moltiplicavano, venivano formate congregazioni locali e nominati anziani. (Tito 1:5) Dopo il 33 E.V. i dodici apostoli agirono da autorevole corpo direttivo centrale. In tale veste, presero intrepidamente la direttiva nell’opera di testimonianza. (Atti 4:33,35, 37; 5:18, 29) Organizzarono la distribuzione di cibo ai bisognosi e inviarono Pietro e Giovanni a Samaria per curare l’interesse di cui avevano avuto notizia. (Atti 6:1-6; 8:6-8, 14-17) Barnaba portò Paolo da loro per confermare che quell’ex persecutore era adesso un seguace di Gesù. (Atti 9:27; Galati 1:18, 19) E Pietro, dopo aver predicato a Cornelio e alla sua casa, tornò a Gerusalemme e spiegò agli apostoli e ad altri fratelli della Giudea come lo spirito santo aveva indicato qual era la volontà di Dio in quel caso. — Atti 11:1-18.

Poi il corpo direttivo fu oggetto di un duro attacco. Pietro venne imprigionato e solo grazie all’intervento angelico ebbe salva la vita. (Atti 12:3-11) Ora per la prima volta troviamo qualcuno che non faceva parte dei dodici apostoli in una posizione preminente a Gerusalemme. Quando Pietro fu liberato di prigione disse a un gruppo radunato in casa della madre di Giovanni Marco: “Riferite queste cose a Giacomo [fratellastro di Gesù] e ai fratelli”. — Atti 12:17.

Precedentemente, dopo il suicidio di Giuda Iscariota, l’apostolo traditore, si era capito che “il suo incarico di sorveglianza” quale apostolo doveva essere affidato a qualcuno che era stato con Gesù durante il suo ministero e che era stato testimone della sua morte e risurrezione. Tuttavia quando Giacomo, il fratello di Giovanni, fu messo a morte, nessuno lo rimpiazzò nel gruppo dei dodici. (Atti 1:20-26; 12:1, 2) Piuttosto, il successivo riferimento scritturale al corpo direttivo indica che esso era stato ampliato. Quando sorse una disputa sul fatto se i gentili che seguivano Gesù dovessero osservare o no la Legge mosaica, la questione fu sottoposta ‘agli apostoli e agli anziani di Gerusalemme’ perché prendessero una decisione. (Atti 15:2, 6, 20, 22, 23;16:4) Come mai ora c’erano degli “anziani” nel corpo direttivo? La Bibbia non lo dice, ma evidentemente era vantaggioso che fosse così. La morte di Giacomo e l’imprigionamento di Pietro avevano dimostrato che un giorno gli apostoli avrebbero potuto essere imprigionati o uccisi. Se ciò fosse accaduto, la presenza di altri anziani qualificati, esperti nelle procedure del corpo direttivo, avrebbe assicurato l’ordinata prosecuzione delle attività di sorveglianza.

Quando verso il 56 E.V. Paolo andò a Gerusalemme e si presentò a Giacomo, la Bibbia dice che “erano presenti tutti gli anziani”. (Atti 21:18) Perché non viene fatta menzione della presenza degli apostoli a quell’adunanza? Di nuovo, la Bibbia non lo dice. Ma lo storico Eusebio in seguito riferì che qualche tempo prima del 66 E.V. “anche gli altri apostoli subirono mille insidie mortali: cacciati dalla Giudea, si recarono in tutte le nazioni per predicarvi il messaggio evangelico, fortificati da Cristo”.* È vero che le parole di Eusebio non appartengono al testo ispirato, ma concordano con quanto esso dice. Per esempio, nel 62 E.V. Pietro si trovava a Babilonia, lontano da Gerusalemme. (1 Pietro 5:13) Nondimeno è evidente che nel 56 E.V., e probabilmente fino al 66 E.V. , a Gerusalemme c’era un corpo direttivo


wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1997363#h=8

[Modificato da claudio2018 25/12/2018 00:18]
25/12/2018 10:59
 
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Caro claudio ti ringrazio per la tua eccellente ricerca, cosa si puo dedurre? Che tutti questi anziani dato che erano tutti presenti facevano parte del corpo direttivo o solo alcuni?

Atti 21:20 dice che c'erano migliaia di credenti in Cristo in quella città, la nota in calce dice letteralmente decine di migliaia.

Tu come immagini la situazione? Se prendiamo il nostro modello organizzativo attuale, se in una chiesa di 70 credenti vi erano quattro o cinque anziani, quanti anziani occorrevano per badare a decine di migliaia di fratelli, erano tutti membri del corpo direttivo dato che si trovano a Gerusalemme?

Come immagini questa struttura organizzativa? vi erano diverse chiese?
25/12/2018 11:20
 
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Sulla quantificazione sarei cauto... le migliaia sono solo un riferimento per dire "moltissimi". Secondo gli storici verso la fine del I secolo probabilmente vi erano 10.000 cristiani in tutto l'impero, dubito che a Gerusalemme, una città di 50.000 abitanti circa, vi fossero letteralmente migliaia di cristiani. Non sappiamo neppure se del collegio che decise sulla circoncisione facessero parte tutti gli anziani o solo quelli più maturi, ad esempio quelli che avevo conosciuto Cristo o erano suoi parenti.

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

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25/12/2018 15:51
 
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erevnitis, 25/12/2018 10.59:

Caro claudio ti ringrazio per la tua eccellente ricerca, cosa si puo dedurre? Che tutti questi anziani dato che erano tutti presenti facevano parte del corpo direttivo o solo alcuni?

Atti 21:20 dice che c'erano migliaia di credenti in Cristo in quella città, la nota in calce dice letteralmente decine di migliaia.

Tu come immagini la situazione? Se prendiamo il nostro modello organizzativo attuale, se in una chiesa di 70 credenti vi erano quattro o cinque anziani, quanti anziani occorrevano per badare a decine di migliaia di fratelli, erano tutti membri del corpo direttivo dato che si trovano a Gerusalemme?

Come immagini questa struttura organizzativa? vi erano diverse chiese?

Caro erev sulla struttura organizzativa penso che ci sarebbe da approfondire comunque non penso che trovarsi a Gerusalemme ed essere un "anziano" rendesse automaticamente un fratello parte del corpo direttivo . Se c'erano migliaia di credenti probabilmente c'erano varie congregazioni lì e altre sparse nell'impero che sostenevano le decisioni e disposizioni di un nucleo di anziani maturi e vicini agli apostoli ma che tutti gli anziani di Gerusalemme fossero "corpo direttivo" non credo

Ciao
25/12/2018 16:23
 
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Re:
erevnitis, 25/12/2018 10:59:

Caro claudio ti ringrazio per la tua eccellente ricerca, cosa si puo dedurre? Che tutti questi anziani dato che erano tutti presenti facevano parte del corpo direttivo o solo alcuni?

Atti 21:20 dice che c'erano migliaia di credenti in Cristo in quella città, la nota in calce dice letteralmente decine di migliaia.

Tu come immagini la situazione? Se prendiamo il nostro modello organizzativo attuale, se in una chiesa di 70 credenti vi erano quattro o cinque anziani, quanti anziani occorrevano per badare a decine di migliaia di fratelli, erano tutti membri del corpo direttivo dato che si trovano a Gerusalemme?

Come immagini questa struttura organizzativa? vi erano diverse chiese?



Caro Erev,
ottima riflessione, anche se leggere a ritroso la nostra organizzazione di oggi nelle Scritture di ieri è un compito... arduo.

Simon
25/12/2018 17:58
 
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Ottimo grazie per le vostre risposte, barnabino se ti ricordi dove a Gerusalemme nel primo secolo erano 50 000 abitanti mi faresti un gran favore se trovi la fonte oppurese se ti ricordi dove l'hai letto.

Ritorniamo alla tematica del 3D

Mi sembra che ci sia una divergenza tra il termine "filosofia" nella sacra scrittura e quello di oggi.

Nella sacra scrittura "filosofia" comporta tutto cio che non è in armonia con il cristo mentre oggi filosofia racchiude l'idea di organizzare, armonizzare un discorso con il razionalismo, renderlo coerente e logico.

Che dite ?
[Modificato da erevnitis 25/12/2018 18:11]
25/12/2018 18:08
 
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Ottimo grazie per le vostre risposte, barnabino se ti ricordi dove a Gerusalemme nel primo secolo erano 50 000 abitanti mi faresti un gran favore se trovi la fonte oppurese se ti ricordi dove l'hai letto



Mi pare Wiki in inglese, le stime variano da 20.000 a 120.000 abitanti, in base all'estensione della città, io ho fatto un po' una media.

Shalom
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25/12/2018 18:09
 
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[SM=g28002] Grazie
26/12/2018 11:25
 
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Mi sembra che ci sia una divergenza tra il termine "filosofia" nella sacra scrittura e quello di oggi.

Nella sacra scrittura "filosofia" comporta tutto cio che non è in armonia con il cristo mentre oggi filosofia racchiude l'idea di organizzare, armonizzare un discorso con il razionalismo, renderlo coerente e logico.

Che dite ?
26/12/2018 13:05
 
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erevnitis, 26/12/2018 11.25:

Mi sembra che ci sia una divergenza tra il termine "filosofia" nella sacra scrittura e quello di oggi.

Nella sacra scrittura "filosofia" comporta tutto cio che non è in armonia con il cristo mentre oggi filosofia racchiude l'idea di organizzare, armonizzare un discorso con il razionalismo, renderlo coerente e logico.

Che dite ?

Caro erev

Penso che tu abbia ragione. Paolo usò il termine "filosofia" per riferirsi a ragionamenti ingannevoli che non erano incentrati sulla figura del Cristo e sul suo ruolo chiave nella salvezza , mentre in senso generale il termine non ha una connotazione necessariamente negativa visto che significa "amore per la sapienza"

Ciao
26/12/2018 18:14
 
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Ovviamente quando parliamo di filosofia il termine si riferisce ad armonizzare , ordinare un discorso, razionalizzare il tutto con la ragione.

Tuttavia vedo due pericoli con la filosofia odierna il primo riguarda il filosofo non credente se lui cerca di razionalizzare un discorso con la mente non necessariamente si arrivverà alla stessa conclusione della rivelazione scritta poiché i pensieri di Dio non sono quelli dell'uomo e poi come cita spesso barnabino l'opera di Geova ha volte è strana dice Isaia.

Il secondo pericolo lo vedo con il filosofo credente partiamo con la premessa che si lascia guidare dalla bibbia, egli vorrà andare oltre la rivelazione per sistematizzare discorsi che la rivelazione non tratta, ovviamente penso che non ci sia nulla di pericoloso nel speculare ma non possiamo essere dogmatici su alcuni punti, c'è quindi il rischio di armonizzare alcuni punti ma non necessariamente saranno in sintonia con i pensieri di Dio.

Che ne pensate?
[Modificato da erevnitis 26/12/2018 18:16]
27/12/2018 12:10
 
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Grazie a Claudio 2018.

I patti di dio con Abramo furono diversi in vari tempi.

Fu dichiarati giusto per fede, ma dovette continuare a superare prove di fede.

Padre di tutti gli uncirconcusi che hanno fede non posso dubitare.

La promessa ad Abramo di eteditare un mondo credo sia il mondo della terra da lui percorsa in Canaan.

Esiste e conta la circoncisione di spirito dell'Israele spirituale cioe' degli unti.
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