Tradotto da un'articolo di CagaNet (
www.cubanet.org/opiniones/cuba-regimen-presos/ )
Nove anni fa fu arrestato il Bahamiano Eugene Sherly Simonetti. Il suo arresto è avvenuto il 9 ottobre 2009, molto vicino alle acque territoriali cubane. Quel giorno lo accompagnavano due nipoti e le loro compagne, quando una barca cubana li avvicinò. L'equipaggio portava armi con le quali li puntava con un atteggiamento di sfida. I bahamiani, senza capire cosa stava accadendo, cercarono di far notare ai cubani (in inglese) che erano in acque internazionali; mentre alcuni uomini dell'equipaggio ispezionavano la barca.
Eugene spiega che i cubani sono rimasti incantati dalla barca e in particolare dal motore ed il suo funzionamento. Alla fine hanno detto che li erano state consumate droghe, cosa che hanno negato i Bahamiano, ma i militari hanno risposto sempre più minacciosi con le loro armi. Subito dopo, e senza spiegazioni, sarebbero stati ammanettati e portati in territorio cubano. Eugene e i suoi nipoti non riuscivano a capire perché fossero stati detenuti senza che siano state trovare droghe
Ancora non riescono a capire. Non si spiegano, Eugene e i suoi nipoti, come senza prove, sono stati processati e condannati.
Alle donne è stato permesso di tornare a casa, ma Eugene ed i suoi nipoti sono stati condannati a 25 anni
Insomma, secondo quanto racconta questo periodi$ta, l'allegra familiola sarebbe stata arrestata durante una passeggiata in mare tra le Bahamas e Cuba solo perché forse si erano fatti una cannetta ed i militari cubani si sono innamorati del motoscafo
25 anni di galera di cui 9 già scontati... forse era meglio
passeggiare altrove