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C'era una volta... un gatto

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2019 18:18
Autore
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Post: 1.228
Giudice*****
24/12/2018 14:42
 
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Re:
Little_Rock_Angel5, 24/12/2018 13.29:

non riesco a decidermi più sul finale e oggi non ho tempo, mi spiace tanto ma dovrò ritirarmi :c buone feste!



Nuuu. Mi dispiace tantissimo! >.<
Sicura di non farcela? :(

Se per caso ce la fai, fino a mezzanotte io aspetto. ^^



꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


Non siamo anime affini.
Siamo una lama e la sua ferita.


꧁ঔৣ ঔৣ ꧂



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Post: 1.228
Giudice*****
26/12/2018 10:44
 
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CONTEST SCADUTO!


Buon Natale a tutti e grazie di aver partecipato.


Appena recupero 10 minuti da pranzi/parenti/ospiti vari faccio spostare il contest tra gli scaduti. >.<

A prestissimo (spero) con le valutazioni. ^^

꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


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꧁ঔৣ ঔৣ ꧂



uwetta
[Non Registrato]
27/12/2018 09:27
 
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buone feste anche a te e buon lavoro [SM=g28003]
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Post: 398
27/12/2018 09:35
 
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Tantissimi auguri di Buone Feste a tutti i partecipanti! Spero che le storie siano di tuo gradimento! A presto!😀
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Post: 1.228
Giudice*****
06/01/2019 20:59
 
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Eccomi qui! ^^
Nemmeno a farlo di proposito, arrivo con la Befana. :P

Scherzi a parte, scusate il ritardo: sono due giorni che mi è passata la febbre e mi sono messa a terminare le correzioni.

I bimbi hanno apprezzato tantissimo. I due non malati, almeno. Il terzo però è piccolo piccolo e recupererà a tempo debito.

Ora, tra influenza e feste, spero di non aver scritto sciocchezze, ma se lo avessi fatto, non fatevi problemi a farmelo notare. Se avete domande, sono a disposizione.

Fatta questa premessa... sotto con la classifica, giusto? ^^

꧁ঔৣঔৣ ꧂


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Post: 1.228
Giudice*****
06/01/2019 21:14
 
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4^ classificata
Cogli l'attimo (di distrazione) 

di summer_moon



Titolo: 3/5  inizialmente ti avevo dato un voto in più, ma poi ci ho ripensato. Il tuo titolo strizza l’occhio al famoso “carpe diem”, ma quel “(di distrazione)” mi ha insospettita e leggendo, in effetti il mio sospetto è stato confermato. Trattandosi di una storia per bambini, l’insegnare loro che si può approfittare di una debolezza altrui (la distrazione) per fare una marachella e, in più, restare impuniti non mi pare molto opportuno.

Non va bene il discorso che sono i gattini a insegnare alla loro umana a non lasciare qualcosa di incustodito proprio perché loro sono i protagonisti, non lei, e loro fanno qualcosa che non dovrebbero fare.

Sinossi in 200 parole: 3/5  c’è abbastanza per incuriosire il lettore, ma sicuramente si può fare di più. Definirla “storiella leggera” sembra svilire il tuo racconto: non devi elogiarlo, ma nemmeno sminuirlo. Avresti potuto definirlo “una favola semplice” o, ancora meglio, “una favola domestica”. Il resto avrebbe potuto essere un po’ più articolato.

Formattazione: 2/10

Impaginazione: allineamento del testo → 0/2 punti: manca l’allineamento giustificato;

Impaginazione: rientranze margine sinistro → 0/2 punti: mancano i rientri sul margine sinistro;

Corretto utilizzo di corsivo, grassetto, sottolineato → 0/2 punti: il corsivo è usato in modo improprio;

Impostazione interlinea e paragrafi → 2/2 punti: bene l’interlinea. I paragrafi sono un po’ troppo distanziati, ma sono distinguibili in maniera netta;

Corretto utilizzo dei simboli grafici (apici, virgolette, trattini) → 0/2 punti: uso irregolare delle virgolette; usi il trattino breve (-) al posto del trattino lungo (—) nel dialogo.

Grammatica e ortografia: 10/10 praticamente perfetta (giusto un paio di sviste che poi ti segnalerò). Complimenti.

Stile/lessico: 6/10 il lessico è molto semplice, ma in questo caso anche adatto alla storia. Lo stile, invece, è quasi didascalico. In un racconto non tutto quello che si scrive ha la stessa importanza e non tutto va sempre raccontato. Al termine dello schema di valutazione ti spiegherò cosa intendo.

Originalità: 3/5 → la storia in sé non è molto originale: chiunque abbia un gatto conosce la propensione felina ad appropriarsi del cibo. Del resto sono animali opportunisti (lo dico in senso letterale, non morale). D’altro canto l’originalità sta proprio nell’aver scritto di un episodio che per altri potrebbe sembrare banale.

Caratterizzazione dei personaggi: 6/10 caratterizzare un personaggi non significa darne una descrizione fisica, ma renderlo riconoscibile attraverso atteggiamenti e modo di parlare. Non c’è molto che permetta di riconoscere un micio dall’altro in questo racconto.

Contestualizzazione: 6/10

attinenza al tema del contest → 2/4 punti: ti assegno solo metà del punteggio a questo punto la ragione che ho espresso prima, ovvero che l’insegnamento di una fiaba dovrebbe essere positivo e in questo caso non lo è;

rating: → 2/2 punti;

genere: → 2/2 punti;

avvertimento/nota: → 0/2 punti (non ci sono avvertimenti o note).

 

39/65

(Nel post successivo le correzioni: il post era troppo lungo per il forum. ^^''')



꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


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Post: 1.228
Giudice*****
06/01/2019 21:16
 
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4^ classificata – II parte
“In un appartamento distribuito su due piani, […] era anche il più vivace ed esuberante.” → tutto questo primo blocco è estremamente didascalico. Ogni gatto viene presentato come se stessi facendo un elenco, senza trasporto. Parli dei gatti, ma non li mostri. In realtà anche nelle frasi successive riscontro la stessa mancanza di slancio, ma voglio sottolineare altri dettagli, quindi ho tagliato il paragrafo qui per non ripeterlo.


“I quattro felini erano stati raccolti dalla strada dalla loro padrona attuale, una donna di media altezza dai capelli ed occhi scuri, e donavano alla stessa tantissimo amore.” → “e donavano alla stessa” è degno di un film poliziesco. In un testo di narrativa è difficile da sentire, specie quando ti sarebbe bastato un “e le donavano”

“La loro vita procedeva tranquilla, tra giochi, sani pisolini, coccole ricevute dalla loro mamma umana, e, naturalmente, l'antica arte del mangiare.” → mangiare non è un’arte. Non se la presenti così: è una banale necessità se non si vuole morire. Un’antica arte potrebbe essere cacciare; una raffinata arte potrebbe essere il leccare il latte dalla ciotola.


“Nerone, naturalmente, riposava anche lui, ma aveva optato per il mettersi sotto il termosifone, così da godersi il calduccio proveniente dallo stesso.” → come prima “dallo stesso” appesantisce inutilmente la frase, la rende impersonale. Non stai compilando un verbale. Dopo “calduccio” potevi mettere il punto fermo senza tanti problemi e la frase sarebbe stata comunque chiara.


“Miele, al contrario degli altri tre, stava giocando con una pallina di lana: nella foga, il rosso finì con lo srotolare la stessa,” → idem come sopra: “srotolarla” ti avrebbe risparmiato quel brutto “la stessa”.


“- Miele! - lo chiamò la donna,” → te lo segno solo qui, ma vale per tutto il testo: quando si usa il trattino, nel dialogo, bisogna usare il trattino lungo (—) e non il trattino breve (-) o quello medio (–) perché hanno funzioni diverse: il trattino breve si usa esclusivamente per dividere parole composte tipo “verde-argento”; quello medio per gli incisi (ad esempio “era una notte fredda – come sempre in questa stagione – e piena di stelle”); infine, il trattino lungo va usato nel dialogo.


“Nerone, nel vedere la padrona diretta nell'altra stanza, pensò "Mamma più cucina, uguale pappa!" → in generale, o si usano le virgolette o il corsivo. In questo caso avresti dovuto mettere i due punti dopo “pensò” e le virgolette.


“Nella piccola, ma ben arredata, cucina, la donna aveva tirato fuori un bel panino ed una confezione di prosciutto, decisa a prepararsi un sostanzioso, e gustoso, spuntino.” → questa frase risulta troppo singhiozzante a causa del gran numero di virgole. Grammaticalmente sono tutte corrette, ma quando scrivi devi anche tenere conto dell’effetto che la punteggiatura avrà sul lettore e qui bastavano due sole virgole: quella dopo “cucina” e quella dopo “prosciutto”. Le altre sono di troppo.


“asserì la mora,” → “la donna”, sarebbe molto più indicato. Usare una caratteristica come il colore dei capelli ha poso senso, sempre, ma soprattutto quando non stai cercando di evitare ripetizioni.



“Poco dopo, con un coltello preso dal cassetto, la donna tagliò in due il panino, per poi aprire la confezione di prosciutto, il cui profumo attirò inevitabilmente gli altri tre.” → questa frase è quasi del tutto superflua: se avessi scritto ‘poco dopo tagliò il panino e aprì la confezione di prosciutto, attirando inevitabilmente gli altri tre’ avresti descritto la stessa situazione senza “annoiare” il lettore con dettagli inutili come ‘con il coltello’ (non è necessario nominarlo perché non servirà più) e tanto più ‘preso dal cassetto’, che non ha nessun peso ai fini della trama. Il profumo, invece, è un buon elemento, ma avresti potuto sfruttarlo meglio: qualcosa tipo ‘un profumino delizioso e invitante uscì subito dall’involucro di plastica, come se fosse fatto apposta per solleticare i nasini/il fine olfatto dei mici che si precipitarono come topi stregati dalla musica incantata del piffero magico’


“Nerone, vedendo la loro mamma umana uscire dalla cucina, lanciò come un segnale agli altri tre:” → se non si fosse trattato di un segnale ti avrei suggerito di sostituire quel “come” con “una specie di”, ma in questo caso Nerone sta davvero lanciando un segnale per richiamare gli atri tre, quindi quel “come” non ci sta proprio.

“- È il nostro momento, ora! -” → un’altra particolarità del trattino per il dialogo, a cui non avevo accennato prima è che quando la frase si chiude e si va a capo, cioè non è seguita da un verbo reggente né continua in altro modo, il trattino non va chiuso. Quindi in questo caso non andava proprio messo. Fai questo errore anche in seguito, ma non te lo segno più.


“Luna e Stella, nella foga, saltarono in contemporanea sul tavolo, evitando per miracolo di finire uno addosso all'altra,” → sono due femmine, quindi “una addosso all’altra”


“Le due femmine, nel frattempo, stavano litigando per accaparrarsi il prosciutto, a suon di miagolii talmente acuti [...]” → la virgola dopo “prosciutto” non serve.


“[...] sia il panino, sia il prosciutto [...]” → tra le congiunzioni correlative (sia… sia; né… né) non ci va mai la virgola.



“[...] sia il prosciutto, sia il panino, si erano praticamente come volatizzati.” → di nuovo non ci va la virgola tra le congiunzioni correlative; “praticamente come” è ridondante, oltre al fatto che nessuno dei due è necessario nella frase.


“Nel vederli, però, addormentati serenamente sul letto l'uno accanto all'altra, la sua rabbia scemò; erano troppo carini insieme!” → quando i soggetti di una frase sono sia maschili che femminili, in italiano va usato il maschile, a meno che non si intenda distinguere i soggetti citando entrambi i generi, quindi quell’”uno accanto all’altra” avrebbe dovuto essere “uno accanto all’altro”

“In un appartamento distribuito su due piani, […] era anche il più vivace ed esuberante.” → tutto questo primo blocco è estremamente didascalico. Ogni gatto viene presentato come se stessi facendo un elenco, senza trasporto. Parli dei gatti, ma non li mostri. In realtà anche nelle frasi successive riscontro la stessa mancanza di slancio, ma voglio sottolineare altri dettagli, quindi ho tagliato il paragrafo qui per non ripeterlo.


“I quattro felini erano stati raccolti dalla strada dalla loro padrona attuale, una donna di media altezza dai capelli ed occhi scuri, e donavano alla stessa tantissimo amore.” → “e donavano alla stessa” è degno di un film poliziesco. In un testo di narrativa è difficile da sentire, specie quando ti sarebbe bastato un “e le donavano”

“La loro vita procedeva tranquilla, tra giochi, sani pisolini, coccole ricevute dalla loro mamma umana, e, naturalmente, l'antica arte del mangiare.” → mangiare non è un’arte. Non se la presenti così: è una banale necessità se non si vuole morire. Un’antica arte potrebbe essere cacciare; una raffinata arte potrebbe essere il leccare il latte dalla ciotola.


“Nerone, naturalmente, riposava anche lui, ma aveva optato per il mettersi sotto il termosifone, così da godersi il calduccio proveniente dallo stesso.” → come prima “dallo stesso” appesantisce inutilmente la frase, la rende impersonale. Non stai compilando un verbale. Dopo “calduccio” potevi mettere il punto fermo senza tanti problemi e la frase sarebbe stata comunque chiara.


“Miele, al contrario degli altri tre, stava giocando con una pallina di lana: nella foga, il rosso finì con lo srotolare la stessa,” → idem come sopra: “srotolarla” ti avrebbe risparmiato quel brutto “la stessa”.


“- Miele! - lo chiamò la donna,” → te lo segno solo qui, ma vale per tutto il testo: quando si usa il trattino, nel dialogo, bisogna usare il trattino lungo (—) e non il trattino breve (-) o quello medio (–) perché hanno funzioni diverse: il trattino breve si usa esclusivamente per dividere parole composte tipo “verde-argento”; quello medio per gli incisi (ad esempio “era una notte fredda – come sempre in questa stagione – e piena di stelle”); infine, il trattino lungo va usato nel dialogo.


“Nerone, nel vedere la padrona diretta nell'altra stanza, pensò "Mamma più cucina, uguale pappa!" → in generale, o si usano le virgolette o il corsivo. In questo caso avresti dovuto mettere i due punti dopo “pensò” e le virgolette.


“Nella piccola, ma ben arredata, cucina, la donna aveva tirato fuori un bel panino ed una confezione di prosciutto, decisa a prepararsi un sostanzioso, e gustoso, spuntino.” → questa frase risulta troppo singhiozzante a causa del gran numero di virgole. Grammaticalmente sono tutte corrette, ma quando scrivi devi anche tenere conto dell’effetto che la punteggiatura avrà sul lettore e qui bastavano due sole virgole: quella dopo “cucina” e quella dopo “prosciutto”. Le altre sono di troppo.


“asserì la mora,” → “la donna”, sarebbe molto più indicato. Usare una caratteristica come il colore dei capelli ha poso senso, sempre, ma soprattutto quando non stai cercando di evitare ripetizioni.



“Poco dopo, con un coltello preso dal cassetto, la donna tagliò in due il panino, per poi aprire la confezione di prosciutto, il cui profumo attirò inevitabilmente gli altri tre.” → questa frase è quasi del tutto superflua: se avessi scritto ‘poco dopo tagliò il panino e aprì la confezione di prosciutto, attirando inevitabilmente gli altri tre’ avresti descritto la stessa situazione senza “annoiare” il lettore con dettagli inutili come ‘con il coltello’ (non è necessario nominarlo perché non servirà più) e tanto più ‘preso dal cassetto’, che non ha nessun peso ai fini della trama. Il profumo, invece, è un buon elemento, ma avresti potuto sfruttarlo meglio: qualcosa tipo ‘un profumino delizioso e invitante uscì subito dall’involucro di plastica, come se fosse fatto apposta per solleticare i nasini/il fine olfatto dei mici che si precipitarono come topi stregati dalla musica incantata del piffero magico’


“Nerone, vedendo la loro mamma umana uscire dalla cucina, lanciò come un segnale agli altri tre:” → se non si fosse trattato di un segnale ti avrei suggerito di sostituire quel “come” con “una specie di”, ma in questo caso Nerone sta davvero lanciando un segnale per richiamare gli atri tre, quindi quel “come” non ci sta proprio.

“- È il nostro momento, ora! -” → un’altra particolarità del trattino per il dialogo, a cui non avevo accennato prima è che quando la frase si chiude e si va a capo, cioè non è seguita da un verbo reggente né continua in altro modo, il trattino non va chiuso. Quindi in questo caso non andava proprio messo. Fai questo errore anche in seguito, ma non te lo segno più.


“Luna e Stella, nella foga, saltarono in contemporanea sul tavolo, evitando per miracolo di finire uno addosso all'altra,” → sono due femmine, quindi “una addosso all’altra”


“Le due femmine, nel frattempo, stavano litigando per accaparrarsi il prosciutto, a suon di miagolii talmente acuti [...]” → la virgola dopo “prosciutto” non serve.


“[...] sia il panino, sia il prosciutto [...]” → tra le congiunzioni correlative (sia… sia; né… né) non ci va mai la virgola.



“[...] sia il prosciutto, sia il panino, si erano praticamente come volatizzati.” → di nuovo non ci va la virgola tra le congiunzioni correlative; “praticamente come” è ridondante, oltre al fatto che nessuno dei due è necessario nella frase.


“Nel vederli, però, addormentati serenamente sul letto l'uno accanto all'altra, la sua rabbia scemò; erano troppo carini insieme!” → quando i soggetti di una frase sono sia maschili che femminili, in italiano va usato il maschile, a meno che non si intenda distinguere i soggetti citando entrambi i generi, quindi quell’”uno accanto all’altra” avrebbe dovuto essere “uno accanto all’altro” o “i gatti accanto alle gatte”. Il punto esclamativo serve a enfatizzare un tono o un concetto. In questo caso lo trovo eccessivo per sottolineare quanto fossero carini i gatti che dormono sul letto.

o “i gatti accanto alle gatte”. Il punto esclamativo serve a enfatizzare un tono o un concetto. In questo caso lo trovo eccessivo per sottolineare quanto fossero carini i gatti che dormono sul letto.


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Nel Caos ci sono tutte le risposte.


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Giudice*****
06/01/2019 21:38
 
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3^ classificata
Alla conquista di Itaca

di Uwetta

Titolo: 4/5  il titolo è carino e appropriato a una storia per bambini, ma non è particolarmente incisivo. Tuttavia il legame con la storia non è immediatamente afferrabile per chi non conosce l’epica greca. ^^’

Sinossi in 200 parole: 2/5  hai inserito una citazione e un brano tratto dal testo. In pratica la sinossi è a malapena costituita da quella che dovrebbe essere pure la morale della storia.

Formattazione: 9/10  quasi perfetta, peccato per l’interlinea tra i paragrafi. Secondo alcuni non è un errore, ma non è nemmeno corretta e, personalmente, non la amo. Per contro, può facilitare, in alcuni casi, la lettura. (Non ti metto nemmeno lo schemino perché tanto non ti serve).

Grammatica ed ortografia: 8/10  solo qualche piccola svista che ti segnalo di seguito.

Stile/lessico: 9/10  semplice, per lo più adeguato a una storia per bambini. Ci sono giusto una o due parole che ho trovato troppo “difficili” per dei bambini, il che non è sbagliato nell’ottica di spronarli a imparare qualcosa di nuovo, ma forse sono un po’ fuori contesto dato il tono generale della storia.

Originalità: 3/5  ho trovato la tua storia abbastanza originale originale, già per il fatto di avere dei furetti per protagonisti. In più sono dei furetti che vanno ad “attaccar briga”, seppure per buoni motivi, ma se la prendono con un innocente, non hanno modo di chiedere scusa “dopo” per il loro errore, e su questo mi sarei soffermata di più. Da ultimo, il cattivo di turno è l’uomo… e purtroppo questo è tutto tranne che una novità. Mi hai fatto pensare un po’ alla mamma di Bambi ed ero pronta al peggio.

Non mi ha convinta molto la frase “colui dalla cui mano tesa avevano accettato il cibo”: è staccata dal contesto, troppo generica e fa sorgere il dubbio che l’Uomo e Gastone avessero prima sfamato gli animali per poi catturarli, cosa che non pare proprio dallo loro sorpresa e dalle parole dell’Uomo.

Caratterizzazione dei personaggi: 6/10  non è molto approfondita. In un altro genere di storia la mia valutazione sarebbe stata più bassa, ma è una storia per bambini, è corta e i personaggi sono degli animaletti che sembrano dei cartoni animati, quindi è sufficiente così.

Contestualizzazione: 8/10

attinenza al tema del contest → 4/4

rating: → 2/2

genere: → 2/2 

avvertimento/nota: → 0/2: nessun avvertimento o nota.


Una nuvola maculata brulicò fino a lei schiamazzando preoccupata.” → più che “brulicò” direi “rotolò” o “rovinò”: “brulicare” si usa per uno sciame di insetti o piccoli animali, ma sempre in gruppo.

 

Sei ammattita?!” Il punto misto è sempre “!?” non il contrario.

 

“— Ho detto fuori dalla mia tana!” → userei una punteggiatura più marcata: “Ho detto: “fuori dalla mia tana!”

 

[...]fiutò l’aria puntando gli occhietti tondi verso la finestra. Riconoscendo l’odore pungente che le solleticava il naso, si arrampicò fino alla finestra.” → ripetizione. Avresti potuto scrivere ‘verso l’alto… fino alla finestra’ oppure ‘verso la finestra… fin lassù’.

 

“— E cosa dovrei fare con i tuoi amici? Giocare a nascondi-la-cena ? — riprese a ridere sarcastico.” → c’è uno spazio di troppo prima del punto di domanda; “riprese” va in maiuscolo perché è reggente di “a ridere” non della frase pronunciata prima.

 

“— Ma che?!” → Il punto misto è sempre “!?” non il contrario.

 

Ci riteniamo astuti nella scelta delle persone cui circondarci.” → persone “di cui” circondarci

 

Invece tutto nasce da un banale malinteso, una palese incomprensione che vizia le nostre opzioni.” più che “opzioni” direi “opinioni”, a meno che tu non intendessi proprio “scelte”, ma lo trovo comunque meno indicato di “opinioni”.

 

 

 50/65

Hai diritto a 1 recensione premio. Se c'è una storia che preferisci farmi leggere, ti basta indicarmela.
[Modificato da Nuel2 06/01/2019 21:40]

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Giudice*****
06/01/2019 21:56
 
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2^ classificata e vincitrice del Premio Giuria
L'istinto

di ghostmaker


Titolo: 4/5 il titolo non è molto accattivante, ma è anche abbastanza sintetico che potrebbe incuriosire. Con una parola ti giochi tutto: un lettore potrebbe chiedersi di cosa parla oppure accantonarlo senza dargli una possibilità.

Sinossi in 200 parole: 4/5 non è male anche se l’ultima parte (“che a volte si comportano proprio come “animali”.) per quanto possa essere d’accordo con te, la trovo eccessiva in questo contesto: la sinossi è fatta per spiegare al lettore di cosa parla il libro, e magari convincerlo a leggerlo. Non usarla per dare giudizi morali o scagliarti contro qualcosa o qualcuno.

Formattazione: 6/10

Impaginazione: allineamento del testo → 2/2 punti;

Impaginazione: rientranze margine sinistro → 0/2 punti: mancano i rientri sul margine sinistro;

Corretto utilizzo di corsivo, grassetto, sottolineato → 0/2 punti: non ce ne sono;

Impostazione interlinea e paragrafi → 2/2 punti;

Corretto utilizzo dei simboli grafici (apici, virgolette, trattini) → 2/2 punti.

Grammatica e ortografia: 10/10 praticamente perfetta. Brava.

Stile/lessico: 10/10 ottimo per questo tipo di storia. Nella nota hai specificato l’uso delle ripetizioni e hai colto perfettamente lo scopo per cui erano generalmente usate. Ritmo cantilenante, molte ripetizioni, talvolta il dondolio mentre si raccontava una storia fanno parte della tradizione. Hanno scopo sia calmante che di facilitare la memorizzazione.

Originalità: 3/5 hai presente la storia della rana e dello scorpione? La tua storia me l’ha ricordata moltissimo, tuttavia, a differenza del protagonista di quella storia, il tuo può fare tesoro di quanto imparato e ottenere il suo lieto fine.

Caratterizzazione dei personaggi: 6/10 i personaggi non sono molto caratterizzati, anzi, direi che sono dei “tipi”, degli archetipi di “gatto” e “cane”, mentre il topo è il saggio della situazione che da una iniziale ingenuità, impara attraverso l’esperienza.

Contestualizzazione: 8/10 

attinenza al tema del contest → 4/4 punti;

rating: → 2/2 punti; 

genere: → 2/2 punti;

avvertimento/nota: → 0/2 punti.


5
1*/65


C’era una volta in una casa di montagna un piccolo topo che [...]” → metterei “in una casa di montagna” tra due virgole.

 

 

 


“Il piccolo topo non aveva mai conosciuto un gatto
così, per educazione, aprì la piccola porta,” → ho un dubbio su quel “così”: non aveva mai conosciuto un “gatto di quel genere” oppure “non aveva mai conosciuto un gatto, e pertanto, per educazione, ...”. Nell’incertezza scelgo la seconda e quindi direi che serve una virgola in più,altrimenti preferirei un’espressione meno ambigua.

 


 

Il piccolo topo poi tornò della piccola tana, chiuse la piccola porta, si sedette sulla piccola sedia e iniziò a mangiare lentamente il piccolo pezzo di formaggio che aveva sul piccolo tavolo quando qualcuno bussò alla piccola porta della piccola tana del piccolo topo.” il piccolo topo è il soggetto della frase, quindi non è necessario ripetere, alla fine, che la piccola tana è del piccolo topo: sarebbe bastato dire “alla piccola porta della sua piccola tana”.


Hai diritto a 3 recensioni: 2 per la seconda posizione in classifica e 1 per aver conseguito il Premioo Giuria.

Se hai preferenze sulle storie da farmi recensire, non hai che da dirmelo.


[Modificato da Nuel2 06/01/2019 22:08]

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Post: 1.228
Giudice*****
06/01/2019 22:02
 
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1^ classificata
Questione di… apparenza

di Evelyn80
 

Titolo: 3/5 → il titolo è appropriato, ma non molto incisivo. Soprattutto non lo trovo accattivante. Nell’ottica di un bambino sarebbe forse più facile da visualizzare qualcosa tipo “Dalila cade sul marciapede” o “Dalila e i gatti sui tetti” o ancora “Dalila e i gatti eleganti”, concetti facili da visualizzare insomma.

Sinossi in 200 parole: 4/5 → avresti potuto scrivere qualcosa di più, ma va sostanzialmente bene.

Formattazione: 7/10

Impaginazione: allineamento del testo → 2/2 punti;

Impaginazione: rientranze margine sinistro → 0/2 punti: mancano i rientri sul margine sinistro;

Corretto utilizzo di corsivo, grassetto, sottolineato → 2/2 punti;

Impostazione interlinea e paragrafi → 1/2 punti: la storia si svolge in un unico paragrafo;

Corretto utilizzo dei simboli grafici (apici, virgolette, trattini) → 2/2 punti.

Grammatica e ortografia: 10/10 praticamente perfetta. Brava.

Stile/lessico: 8/10 lessico molto semplice, adatto ai bambini a cui la fiaba si rivolge e stile scorrevole e lineare.

Originalità: 3/5 ad un certo punto ho immaginato Duchessa e soprattutto Romeo nei panni di Dalila e Poldo. La storia non è molto originale, ma non di meno è adorabile.

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10 hai fatto un ottimo lavoro con Dalila e anche François è molto ben delineato. Un po’ meno Poldo, ma lo è quanto basta.

Contestualizzazione: 8/10

attinenza al tema del contest → 4/4 punti;

rating: → 2/2 punti;

genere: → 2/2 punti;

avvertimento/nota: → 0/2 punti.



5
2/65


Nessuna correzione necessaria. Sappi che è la prima volta che mi succede. Complimenti.

Hai diritto a 3 recensioni premio.
Se hai preferenze sulle storie da farmi leggere, basta che me lo fai sapere.


[Modificato da Nuel2 06/01/2019 22:09]

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Post: 212
06/01/2019 22:11
 
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Ciao☺
legge la valutazione

@_@
Ok, dopo 'sta valutazione, direi che s'è visto che non ho mai scritto favole in vita mia, accidenti a me...


summer corre a nascondersi


Aiuto mamma mia @_@ dire che ho fatto proprio schifo è riduttivo @_@ e vabbè, almeno ho scoperto di non essere molto adatta a scrivere favole^^'''''


Avrei potuto vincere il premio Peggior storia del contest😋 se solo questo fosse esistito😋 ok, come tentativo di sdrammatizzare sto facendo proprio BIIIIPPPPP *si auto-censura* fermaatemiiiiiiii!!!!😱



T-T
Datemi una pala, devo auto-sotterrarmi😋


summer_moon



PS: riguardo il giudizio sulla morale, dove viene detto che la stessa non è positiva...
Nel bando c'è scritto:
Nuel2, 05/11/2018 00.21:


Immaginate di dover intrattenere dei bambini con delle storie divertenti o spaventose, romantiche o fantastiche, di amicizia o di maturazione ma che abbiano sempre una morale. Proprio come le storie di una volta.


Non c'è scritto da nessuna parte, però, che la morale dovesse essere esclusivamente positiva, scusa >_<


facepalm


Giusto per precisare; l'ho scritto esclusivamente per esprimere la mia opinione, tutto qua...
Secondo me, semplicemente, avresti dovuto specificare che desideravi leggere storie che insegnavano morali esclusivamente positivi - e scusa la ripetizione, ma ci casco di continuo - ecco; infatti la sottoscritta non ha dato per scontata la cosa😭 combinando un patatrac @_@



E vabbè, pace e amen.
Grazie per avere indetto il contest😊 adesso però mi dileguo, neh😋 vado ad auto-silurarmi😋


summer_moon






[Modificato da summer_moon 07/01/2019 17:22]
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06/01/2019 23:08
 
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Re: 2^ classificata e vincitrice del Premio Giuria
Nuel2, 06/01/2019 21.56:


L'istinto


di ghostmaker



Titolo: 4/5 il titolo non è molto accattivante, ma è anche abbastanza sintetico che potrebbe incuriosire. Con una parola ti giochi tutto: un lettore potrebbe chiedersi di cosa parla oppure accantonarlo senza dargli una possibilità.

Sinossi in 200 parole: 4/5 non è male anche se l’ultima parte (“che a volte si comportano proprio come “animali”.) per quanto possa essere d’accordo con te, la trovo eccessiva in questo contesto: la sinossi è fatta per spiegare al lettore di cosa parla il libro, e magari convincerlo a leggerlo. Non usarla per dare giudizi morali o scagliarti contro qualcosa o qualcuno.

Formattazione: 6/10

Impaginazione: allineamento del testo → 2/2 punti;

Impaginazione: rientranze margine sinistro → 0/2 punti: mancano i rientri sul margine sinistro;

Corretto utilizzo di corsivo, grassetto, sottolineato → 0/2 punti: non ce ne sono;

Impostazione interlinea e paragrafi → 2/2 punti;

Corretto utilizzo dei simboli grafici (apici, virgolette, trattini) → 2/2 punti.

Grammatica e ortografia: 10/10 praticamente perfetta. Brava.

Stile/lessico: 10/10 ottimo per questo tipo di storia. Nella nota hai specificato l’uso delle ripetizioni e hai colto perfettamente lo scopo per cui erano generalmente usate. Ritmo cantilenante, molte ripetizioni, talvolta il dondolio mentre si raccontava una storia fanno parte della tradizione. Hanno scopo sia calmante che di facilitare la memorizzazione.

Originalità: 3/5 hai presente la storia della rana e dello scorpione? La tua storia me l’ha ricordata moltissimo, tuttavia, a differenza del protagonista di quella storia, il tuo può fare tesoro di quanto imparato e ottenere il suo lieto fine.

Caratterizzazione dei personaggi: 6/10 i personaggi non sono molto caratterizzati, anzi, direi che sono dei “tipi”, degli archetipi di “gatto” e “cane”, mentre il topo è il saggio della situazione che da una iniziale ingenuità, impara attraverso l’esperienza.

Contestualizzazione: 8/10 

attinenza al tema del contest → 4/4 punti;

rating: → 2/2 punti; 

genere: → 2/2 punti;

avvertimento/nota: → 0/2 punti.


5
1*/65




C’era una volta in una casa di montagna un piccolo topo che [...]” → metterei “in una casa di montagna” tra due virgole.

 

 

 


“Il piccolo topo non aveva mai conosciuto un gatto
così, per educazione, aprì la piccola porta,” → ho un dubbio su quel “così”: non aveva mai conosciuto un “gatto di quel genere” oppure “non aveva mai conosciuto un gatto, e pertanto, per educazione, ...”. Nell’incertezza scelgo la seconda e quindi direi che serve una virgola in più,altrimenti preferirei un’espressione meno ambigua.

 




 

Il piccolo topo poi tornò della piccola tana, chiuse la piccola porta, si sedette sulla piccola sedia e iniziò a mangiare lentamente il piccolo pezzo di formaggio che aveva sul piccolo tavolo quando qualcuno bussò alla piccola porta della piccola tana del piccolo topo.” il piccolo topo è il soggetto della frase, quindi non è necessario ripetere, alla fine, che la piccola tana è del piccolo topo: sarebbe bastato dire “alla piccola porta della sua piccola tana”.


Hai diritto a 3 recensioni: 2 per la seconda posizione in classifica e 1 per aver conseguito il Premioo Giuria.


Se hai preferenze sulle storie da farmi recensire, non hai che da dirmelo.






Eccomi!
Titolo.
Sì, spesso nei titoli rischio nel lasciare la scelta alla lettura senza utilizzare troppe parole.
Sinossi.
Vero anche questo. Potervo evitarla, ma volevo che insieme al titolo (breve e scarno) si capisse che è una fiaba per bambini ma anche una morale per "adulti".
Formatazione.
- Rientri margine: Personalmente non mi piace fare "rientri", in più, ma non a discolpa, il codice html del sito lo sto odiando perchè passare da word a NVU vuol dire rifare tutto e quindi non farò mai il rientro del margine neppure sotto tortura. 😁
Grammatica. Stranamente la grammatica è a posto; presuno dipenda soltanto dal fatto che la storia è breve 😄
Stile. Ho proprio immaginato mia nonna mentre raccontava le sue fiabe e sentivo, mentre scrivevo, proprio il dondolio di cui parli.
Originalità. Sono d'accordo e aggiungo che anche a me, rileggendola, ricordava da vicino "la rana e lo scorpione"
Caratterizzazione. Giusta valutazione perchè ho puntato tutto sulla trama/morale piuttosto che nel descrivere i personaggi.
Errori. Il primo sì ma anche no, ci può stare la soluzione che hai descritto tu. Sul secondo ha perfettamente ragione e quella virgola manca solo perchè word è sistematico ma non intelligente ^^. Sul terzo è molto probabile che sia una enorme svista perchè spesso scrivo delle frasi, le modifico mantengo la parte originale e poi dimentico di toglierla.

Quindi, direi che sono d'accordo con te per tutto (tranne che per i rientri del margine 😋 )

Per le recensioni hai libertà totale di scelta nella mia pagina. In questo momento ci sono nove originali e sette fandom e nella prossima settimana ne aggiungerò una per categoria.

GRazie per la recensione, grazie per il contest e felice anno nuovo ^^

Primo classificato nel contest “Il mio personale modus operandi" - Attraverso l’oscurità dello specchio
Primo classificato nel contest "The Dark Side of Nonsense" - Il mio tunnel
Secondo classificato nel contest “C'era una volta... un gatto" - L'istinto
Secondo classificato nel contest “Sull'amicizia" - Sei sempre qui con me
Secondo classificato al contest “Uno... due... tre... stella!" - Il cuore, la passione & l'amore
Terzo classificato al “Contest... fastidioso" - Io, postino
Terzo classificato al contest “Angst vs Fluff (Contest a squadre di edite e inedite)" - Benvenuta Meredith

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07/01/2019 09:00
 
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Valutazioni
Buongiorno!
Devo dire che mi sorprende molto l'essere arrivata al primo posto, perché appunto credevo che la storia fosse troppo banale e scontata. In molti mi hanno detto che ricorda molto "Gli Aristogatti", e figurati che non ho mai nemmeno visto il cartone per intero, ma solo qualche spezzone qua e là. :-)
Sono contenta che la storia sia piaciuta, sia a te che ai bambini!
Per quanto riguarda le storie da recensire, se ti va di rimanere sul genere "favola", posso suggerirti le tre che ho scritto, anche se cominciano ad essere un po' datate:
- Storia di una goccia d'acqua
- Storia del cane, del gatto e del topo, e del perché non vanno d'accordo
- Il piccione che voleva fare il cantante
Grazie ancora per aver indetto il contest e a presto!
07/01/2019 12:04
 
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Re: 3^ classificata
Nuel2, 06/01/2019 21.38:


Alla conquista di Itaca

di Uwetta

Titolo: 4/5  il titolo è carino e appropriato a una storia per bambini, ma non è particolarmente incisivo. Tuttavia il legame con la storia non è immediatamente afferrabile per chi non conosce l’epica greca. ^^’

Sinossi in 200 parole: 2/5  hai inserito una citazione e un brano tratto dal testo. In pratica la sinossi è a malapena costituita da quella che dovrebbe essere pure la morale della storia.

Formattazione: 9/10  quasi perfetta, peccato per l’interlinea tra i paragrafi. Secondo alcuni non è un errore, ma non è nemmeno corretta e, personalmente, non la amo. Per contro, può facilitare, in alcuni casi, la lettura. (Non ti metto nemmeno lo schemino perché tanto non ti serve).

Grammatica ed ortografia: 8/10  solo qualche piccola svista che ti segnalo di seguito.

Stile/lessico: 9/10  semplice, per lo più adeguato a una storia per bambini. Ci sono giusto una o due parole che ho trovato troppo “difficili” per dei bambini, il che non è sbagliato nell’ottica di spronarli a imparare qualcosa di nuovo, ma forse sono un po’ fuori contesto dato il tono generale della storia.

Originalità: 3/5  ho trovato la tua storia abbastanza originale originale, già per il fatto di avere dei furetti per protagonisti. In più sono dei furetti che vanno ad “attaccar briga”, seppure per buoni motivi, ma se la prendono con un innocente, non hanno modo di chiedere scusa “dopo” per il loro errore, e su questo mi sarei soffermata di più. Da ultimo, il cattivo di turno è l’uomo… e purtroppo questo è tutto tranne che una novità. Mi hai fatto pensare un po’ alla mamma di Bambi ed ero pronta al peggio.

Non mi ha convinta molto la frase “colui dalla cui mano tesa avevano accettato il cibo”: è staccata dal contesto, troppo generica e fa sorgere il dubbio che l’Uomo e Gastone avessero prima sfamato gli animali per poi catturarli, cosa che non pare proprio dallo loro sorpresa e dalle parole dell’Uomo.

Caratterizzazione dei personaggi: 6/10  non è molto approfondita. In un altro genere di storia la mia valutazione sarebbe stata più bassa, ma è una storia per bambini, è corta e i personaggi sono degli animaletti che sembrano dei cartoni animati, quindi è sufficiente così.

Contestualizzazione: 8/10

attinenza al tema del contest → 4/4

rating: → 2/2

genere: → 2/2 

avvertimento/nota: → 0/2: nessun avvertimento o nota.


Una nuvola maculata brulicò fino a lei schiamazzando preoccupata.” → più che “brulicò” direi “rotolò” o “rovinò”: “brulicare” si usa per uno sciame di insetti o piccoli animali, ma sempre in gruppo.

 

Sei ammattita?!” Il punto misto è sempre “!?” non il contrario.

 

“— Ho detto fuori dalla mia tana!” → userei una punteggiatura più marcata: “Ho detto: “fuori dalla mia tana!”

 

[...]fiutò l’aria puntando gli occhietti tondi verso la finestra. Riconoscendo l’odore pungente che le solleticava il naso, si arrampicò fino alla finestra.” → ripetizione. Avresti potuto scrivere ‘verso l’alto… fino alla finestra’ oppure ‘verso la finestra… fin lassù’.

 

“— E cosa dovrei fare con i tuoi amici? Giocare a nascondi-la-cena ? — riprese a ridere sarcastico.” → c’è uno spazio di troppo prima del punto di domanda; “riprese” va in maiuscolo perché è reggente di “a ridere” non della frase pronunciata prima.

 

“— Ma che?!” → Il punto misto è sempre “!?” non il contrario.

 

Ci riteniamo astuti nella scelta delle persone cui circondarci.” → persone “di cui” circondarci

 

Invece tutto nasce da un banale malinteso, una palese incomprensione che vizia le nostre opzioni.” più che “opzioni” direi “opinioni”, a meno che tu non intendessi proprio “scelte”, ma lo trovo comunque meno indicato di “opinioni”.

 

 

 50/65

Hai diritto a 1 recensione premio. Se c'è una storia che preferisci farmi leggere, ti basta indicarmela.



ciao! che dire, fino all'ultimo ho creduto di essere andata fuori tema.   grazie infinite per il giudizio direi tutto sommato molto positivo. 
ora che ci penso avrei potuto utilizzare come titolo 'alla conquista del fortino'. sarebbe stato più accessibile ai bambini ma ai miei occhi si sarebbe aperto un paesaggio da film western 
sinossi, sinossi questa grande sconosciuta! ci credi che comincio ad odiarla? 
dunque. mea culpa, mea culpa! quando ho postato la fic ho litigato un po' con NVU e credo di aver anche pasticciato con alcuni di quei simpatici tasti che dovrebbero rendere il testo pulito e bello a vedersi.   
originalità? contavo sulla simpatia che ispirano i furetti... ok credo di aver dato troppo peso alla cosa   la mia storia non ha niente di originale ma che tu l'abbia in qualche maniera associata a bambi mi piace.
ecco un altro tasto dolente: caratterizzazione dei personaggi. la prima stesura contava più di 1000 parole, nel fare economia ho dato ad ogni protagonista un nome che lo identificava. pessima mossa. 
una vera conquista è stato non trovare errori con la virgola!   
grazie ancora e, per quanto riguarda il premio, fai tu. alla prossima, spero 
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07/01/2019 15:51
 
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Re:
summer_moon, 06/01/2019 22.11:

Ciao☺
legge la valutazione




>.< nuuu... ora mi sento in colpa. :(

Credimi, ho letto ben di peggio e ti chiedo scusa se il mio giudizio ti è sembrato troppo critico.

Riguardo alla morale, hai ragione: avrei potuto specificare che doveva essere una "morale positiva", ma ho dato per scontato che dato il tema "favole" e quindi storie rivolte ai bambini, non potesse che essere una morale positiva. Credo, e voglio sperare, che nessun genitore insegnerebbe mai ai figli una morale negativa.

Del resto che siano le storie della nonna o le fiabe Disney abbiano tutti un'idea di quale sia la morale comune nelle storie per l'infanzia e, a tal proposito, cito: "Per imparare a destreggiarsi nella vita e superare quelle che per lui sono realtà sconcertanti, il bambino ha bisogno di conoscere se stesso e il complesso mondo in cui vive. Gli occorrono un'educazione morale e idee sul modo di dare ordine e coerenza alla dimensione interiore." da Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicanalitici delle fiabe, di Bruno Bettelheim.

In ogni caso mi dispiace per il malinteso e cercherò di non dare più per scontato nulla nelle indicazioni dei contest a venire, quindi grazie per avermi sottoposto il problema e grazie ancora per aver partecipato.
Spero ci saranno altre occasioni. ^^






꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


Non siamo anime affini.
Siamo una lama e la sua ferita.


꧁ঔৣ ঔৣ ꧂



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07/01/2019 15:57
 
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Re: Re: 2^ classificata e vincitrice del Premio Giuria
Ghostmaker, 06/01/2019 23.08:



Eccomi!
^^



Lol. I rientri del margine sinistro sono un po' un problema con l'editor di EFP, ma garantisco che sono una buona abitudine. ^^
Tuttavia capisco. ^^

Grazie a te per aver partecipato. Nei prossimi giorni passerò per le recensioni premio. ^^


꧁ঔৣঔৣ ꧂


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꧁ঔৣ ঔৣ ꧂



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07/01/2019 15:59
 
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Re: Valutazioni
evelyn80, 07/01/2019 09.00:

Buongiorno!




Grazie a te. ^^
Ho preso nota dei titoli e nei prossimi giorni mi farò viva.

꧁ঔৣঔৣ ꧂


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07/01/2019 16:02
 
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Re: Re:
Nuel2, 07/01/2019 15.51:



>.< nuuu... ora mi sento in colpa. :(

Credimi, ho letto ben di peggio e ti chiedo scusa se il mio giudizio ti è sembrato troppo critico.

Riguardo alla morale, hai ragione: avrei potuto specificare che doveva essere una "morale positiva", ma ho dato per scontato che dato il tema "favole" e quindi storie rivolte ai bambini, non potesse che essere una morale positiva. Credo, e voglio sperare, che nessun genitore insegnerebbe mai ai figli una morale negativa.

Del resto che siano le storie della nonna o le fiabe Disney abbiano tutti un'idea di quale sia la morale comune nelle storie per l'infanzia e, a tal proposito, cito: "Per imparare a destreggiarsi nella vita e superare quelle che per lui sono realtà sconcertanti, il bambino ha bisogno di conoscere se stesso e il complesso mondo in cui vive. Gli occorrono un'educazione morale e idee sul modo di dare ordine e coerenza alla dimensione interiore." da Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicanalitici delle fiabe, di Bruno Bettelheim.

In ogni caso mi dispiace per il malinteso e cercherò di non dare più per scontato nulla nelle indicazioni dei contest a venire, quindi grazie per avermi sottoposto il problema e grazie ancora per aver partecipato.
Spero ci saranno altre occasioni. ^^









Grazie a te [SM=g27985]
summer_moon
[Modificato da summer_moon 07/01/2019 16:17]
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07/01/2019 16:05
 
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Re: Re: 3^ classificata

Raffyloveantonio Uwetta, 07/01/2019 12.04:







Tu dovresti avere più fiducia in quello che scrivi! ^^
Come titolo avresti potuto usare anche "Alla conquista della libertà" o "La banda dei furetti" o molti altri. A volte basta pensarci, allontanarsi dal titolo su cui ci si era fissati... dovrei fare un mega cartellone per me stessa con questa affermazione! >.<

In ogni caso, grazie di aver partecipato e a presto. Mi farò viva per la valutazione nei prossimi giorni. ^^ 



꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


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Post: 1.228
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11/01/2019 18:07
 
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Se non mi sbaglio, ho lasciato le recensioni premio a tutti.

Per qualsiasi problema, non esitate a contattarmi.

Ancora grazie a tutti e alla prossima! ^^

꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


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Post: 994
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11/01/2019 18:18
 
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Re:
Nuel2, 11/01/2019 18.07:

Se non mi sbaglio, ho lasciato le recensioni premio a tutti.

Per qualsiasi problema, non esitate a contattarmi.

Ancora grazie a tutti e alla prossima! ^^



Grazie a te di tutto ^^



Primo classificato nel contest “Il mio personale modus operandi" - Attraverso l’oscurità dello specchio
Primo classificato nel contest "The Dark Side of Nonsense" - Il mio tunnel
Secondo classificato nel contest “C'era una volta... un gatto" - L'istinto
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Terzo classificato al “Contest... fastidioso" - Io, postino
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