allora Francesco Rocca è stato il mio primo beniamino della Roma.
Mi ero appena "svincolato" dalle pressioni dei parenti laziali (avevo resistito, da 6enne, allo scudetto del 74, mi dicono pure che giocando sul fatto che mi chiamo Giovanni e che Chinaglia lo chiamassero Long John ogni volta era un assalto), in quell'epoca la Roma era proprio poca cosa.
Ma Rocca era un beniamino, correva come un fulmine. Io ho sempre prediletto quelli così da ragazzino, pure nei fumetti magari mi piaceva l'eroe veloce, agile (Uomo Ragno, Daredevil, Quicksilver ad es.), non quello "più forte" (Superman, Iron man, Thor). Mi piacevano quelli in cui mi rivedevo. E Francesco Rocca quando iniziava a correre era una cosa che andava vista. Le fiamme sull'erba.
Era proprio una sensazione di strapotere quando partiva. E poi una tigna, una volontà.... la tecnica non la ricordo molto devo dire la verità. Ricordo che era veramente un treno e che spesso l'avversario era proprio messo in enorme difficoltà/inferiorità.
Era na bestia Rocca. D'acciaio. Sembrava....
Quello strapotere io non l'ho più visto da noi in quel ruolo.
Per me era superiore a Nela e Candela.
Ma se devo scegliere tra questi ultimi dico Nela.
Candel signori, a quell'epoca era tra i tre più tecnici della Roma insieme a TOtti e Montella, ma Candela giocava una stagione si e una no.... ma letteralmente proprio.
Era spettacolare si ok, ma alla fine io dico sempre una parolina: "Lizarazu".
Poi vabbè c'è chi ancora si chiede come mai il titolare nella Frnacia non fosse Candela.....
Nela superiore, e comunque viene ricordato per il fisico, le galoppate, ma nell'ultimo tratto di carriera quando fece il libero, dimostrò anche grande tecnica e lucidità.
Ma comunque dico Rocca.
Quanto a Pruzzo, amore vero, guai chi mi tocca Pruzzo.
Ma regà, cioè.... Batistuta.... ci sono le categorie ragazzi....
[Modificato da giove(R) 25/10/2018 13:31]