Primo posto:
Lacrime d'inchiostro, di molang
Grammatica e stile: 13/15
"Dare il tiro" è un espressione dialettale. Tecnicamente sarebbe corretta, ma siccome i personaggi sono americani, o comunque vivono in un contesto anglofono a giudicare dai nomi, è un errore di lessico. -0.2
"
I suoi occhi si voltarono a guardarla comprensivi" È la testa a voltarsi, non gli occhi. Comprendo quello che volevi dire, ma pensò che avresti dovuto usare "girare" al loro posto. -0.2
"
Per farle capire che la sua vicinanza" Un "che" di troppo. -0.2
"
Ti faccia bene crogliolarti" "Crogiolarti", errore di battitura. -0.2
"
Sbarra del microfono" Non sono un'esperta, ma ho guardato in giro e i siti danno che la lunga asta sia la barra del microfono, non la sbarra. -0.2
Il testo mi è piaciuto molto, ma ho dei piccoli suggerimenti da darti. Per me, in certi punti sei un po' economa di virgole. Nulla di terribile, il ritmo scorre molto bene comunque, ma a mio parere una virgola qua e là ci starebbe meglio. Per meglio comprendere quanto dico ti cito due passaggi, a inizio storia:
"E poi non è come dici" Per me dopo "poi" ci va una virgola.
"
Come al solito invece che scusarti devi degradare il lavoro" "Invece che scusarti" mi appare un inciso, quindi lo metterei fra virgole.
Invece, certe volte le virgole mi paiono spezzare il ritmo (come in "
Forse, non mi ama più?"), e a volte mi pare sarebbe meglio sostituirle con i due punti o un punto fermo, per renderle più scorrevoli ("
Alanis si sentì sollevata, poco mancava che la sua mente...")
All'inizio del terzo paragrafo non è ben chiaro chi parli. Viene chiarito dopo, ma io ti consiglierei di inserire un pronome da qualche parte per rendere il tutto più chiaro e non confondere il lettore.
"
"Dici?" Chiese lei in un sogghigno." Credo che in debba essere sostituito da "con". In questo caso, viene fuori che parla mentre sogghigna, e mi paiono due azioni complicate da fare assieme. Non l'ho contato come errore poiché si capisce quello che vuoi dire, ma mi pare sia stato messo in frase male.
Lo stile della storia è adatto ai giovani protagonisti nel cui mondo veniamo catapultati: diretto, senza troppi fronzoli se non nei momenti di riflessione spontanea, in cui esprimono tutti i loro turbamenti e li analizzano a fondo. Non è sempre perfetto, a volte ci sono delle scivolate un po' troppo verso il basso (costruzioni dialettali, una parola troppo terra-terra), e altre volte si va troppo verso l'alto (non mi convincono in particolare le prime righe, e la descrizione della casa, mi paiono un po' estranee al resto), ma non intaccano la storia. Brava!
Trama: 9,5/10
Di storie ambientate in una band ve ne sono molte, specie a sfondo romantico. Ma la tua si fa valere e distinguere: qua l'innamorata non trova la felicità assieme al suo amato, anzi sta male per questo. È solo quando lui la scarica definitivamente che lei trova il coraggio di rialzarsi e riprendere il controllo della sua vita, assieme ai suoi amici e alla sua band. È una storia triste e verosimile, che indaga bene i personaggi e fa' comprendere quello che gli sta dietro, anche se non è molto movimentata. Secondo me avresti dovuto inserire più momenti in cui i ragazzi provavano, fra la prima scena e lo spettacolo (il riassunto in mezzo fa' il suo lavoro, ma mi pare troppo affrettato) ma a parte questo la trama è un bijou.
Coerenza e approfondimento personaggi: 10/10
Fin dalla sua prima apparizione, Alanis appare triste e malinconica. Il motivo si scopre subito: il suo compagno non riesce ad essere sincero e a donarsi totalmente con lei, e Alanis ne è consapevole ma non riesce ad accettarlo. È una sfaccettatura interessante, che hai approfondito debitamente e in modo da farla risultare verosimile, come la sua presa di coscienza e la rivalsa con la canzone.
Claude è un personaggio di supporto, che non viene approfondito come la protagonista, ma non per questo risulta minore agli occhi del lettore: con la sua abilità di guidare e mediare la band, nonché nel ruolo di confidente di Alanis, si vede che è una persona molto più sicura di lei. Ma viene tratteggiato con caratteristiche ideali: anzi, mi pare molto umano nei suoi comportamenti, e tu ne hai saputo dare un'immagine vivida. Anche i suoi gesti, come quello della coda, fanno intuire che tipo d persona sia, senza che venga ridotto a una sola caratteristica.
Personalmente avrei voluto vedere di più gli altri membri della band, ma per quel che sono fanno il loro dovere: funzionano bene come gruppo, hanno tratti particolari ben delineati che ce li rendono simpatici. In questa categoria (dei poco approfonditi ma he svolgono il loro ruolo) faccio rientrare pure Matthew: è sullo sfondo, ma le sue azioni e motivi vengono ben spiegati. E questo basta: non è la storia di lui e Alanis, ma di come lei lo supera.
Gradimento personale: 5/5
Mi hai fatto apprezzare tantissimo un tipo di storia che di solito evito. I tuoi personaggi sono credibili nelle loro azioni, hai uno stile che trascina e ti fa coinvolgere, e gli eventi avvengono in modo naturale e nel giusto momento. È uno spaccato psicologico della protagonista in un momento difficile, e anche se non avvengono grandi sconvolgimenti ti lega a sé dall'inizio alla fine. Tutti i miei complimenti!
Uso del pacchetto: 3/4
Prompt: 1/2
L'esame di coscienza è presente, ed è una delle tappe della protagonista nel ripensare il suo rapporto con Matt, ma non mi pare sia una fondamentale né che gli sia data molta enfasi.
Oggetto: 1/1
La rosa è presente, ed è parte fondamentale della nuova Alanis. Viene usata per comprendere com'è, come si sente in quel momento. Ben fatto!
Obbligo: 1/1
L'angst, pure se non è il genere principale, è ben percepibile nella storia, in particolare nel mezzo.
Totale: 40,5/44