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Challenge delle Parole Quasi Intraducibili

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2024 16:47
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Giudice*
03/10/2018 19:42
 
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Fanfiction e originali | senza scadenza
Pagina giudice sul forum: Soly Dea
Pagina autrice su EFP: Soly Dea


Challenge delle Parole Quasi Intraducibili

Fanfiction e originali | senza scadenza


Salve a tutti! Dopo tre contest indetti nel 2012 torno in questo forum con la mia prima challenge.
Da brava studentessa di lingue (inglese, tedesco, giapponese) non ho potuto fare a meno di accorgermi che esistono parole intraducibili cioè prive di un perfetto equivalente nelle altre lingue. Tali parole vengono allora tradotte dalla lingua di partenza alla lingua d’arrivo con un’espressione di tre o quattro termini oppure con un’intera frase. Vi propongo una lista di circa 80 parole intraducibili che potrebbero essere usate come prompt per delle fanfiction: circa una ventina di esse sono giapponesi, tutte le altre appartengono a moltissime lingue diverse.
Ovviamente mi sono ben accertata dell’origine e del significato di ciascuna parola, ma se per caso studiate anche voi le lingue straniere e riscontrate degli errori in questa lista non esitate a farmelo sapere. Inoltre, se siete a conoscenza di altre parole, sarò ben felice di aggiungerle qui sotto.
EDIT 1: le parole contrassegnate da questo simbolo # sono parole suggerite da voi.
EDIT 2: le parole contrassegnate da questo simbolo indicano solo la frequenza con cui vengono utilizzate, non indicano una "prenotazione". Infatti ogni parola può essere usata da un numero indefinito di partecipanti.


GIAPPONESE

Itadakimasu: si dice sempre prima di cominciare a mangiare, ma è molto di più del nostro semplice “buon appetito”. Serve infatti per ringraziare con umiltà chi ha preparato il cibo ma anche chi ha lavorato per fare in modo che si trovi sulla nostra tavola. Può essere detto anche se si è da soli. ❤ ❤

Gochisousama (deshita): viene invece detto alla fine di un pasto quando si lascia o si sta per lasciare la tavola e ha il significato di “grazie per il cibo”. Anche questo è rivolto a chi ha preparato il piatto, sia che ci si trovi al ristorante sia che ci si trovi a casa di qualcuno come ospiti.

Otsukaresama: si usa per ringraziare le persone che hanno dimostrato un grande impegno nello svolgere i propri compiti. Con questa espressione si riconosce il loro duro lavoro. Spesso la si utilizza per accogliere chi torna a casa dall’ufficio dopo una lunga giornata di lavoro.

Komorebi: l’effetto particolare della luce del sole che filtra attraverso le foglie degli alberi.

Komeroshi: il vento freddo che inizia a soffiare quando l’inverno sta per arrivare. ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Mono no aware: la consapevolezza della precarietà delle cose, una sorta di nostalgia e sensibilità verso la natura transitoria della bellezza e della vita. ❤ ❤

Shinrin-yoku: in italiano “trarre giovamento dell’atmosfera della foresta” o “bagno nella foresta”. Indica una speciale terapia del benessere in cui si va alla ricerca di un luogo molto tranquillo tra gli alberi per ritrovare il contatto con la natura.

Yugen: le capacità misteriose che non possono essere descritte a parole.

Shoganai: ciò che non può essere evitato. Significa accettare che qualcosa può avvenire al di fuori del nostro controllo. Questa parola serve per incoraggiare le persone ad andare avanti nella vita senza rimanere troppo legate al passato e senza rimorsi. ❤ ❤ ❤ ❤

Wabi-sabi: la bellezza imperfetta, impermanente e incompleta. Si tratta di una visione del mondo fondata sulla capacità di accogliere la transitorietà delle cose e di riconoscere la bellezza anche nell’imperfezione.

Koi no yokan: incontrare qualcuno e sapere di essere destinati ad innamorarsi a vicenda.

Shibumi: bellezza poco appariscente. Si tratta della grande raffinatezza che si nasconde dietro un aspetto ordinario e comune. ❤ ❤

Age-otori: l’apparire meno belli dopo essersi tagliati i capelli; una persona che, fresca fresca di parrucchiere, si sente più brutta di prima.

Hanami: la millenaria usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi.

Ikigai: la ragione di essere, la cosa che ci dà forza di svegliarci ogni mattina. ❤ ❤ ❤ ❤

Kawaakari: l’ultimo bagliore di luce sulla superficie di un fiume al tramonto. ❤ ❤ ❤

Fuubutsushi: sentimenti, odori, immagini che evocano ricordi di una particolare stagione. ❤ ❤

Aiaigasa: ombrello condiviso. A volte la pioggia può essere una buona scusa per “farsi dare un passaggio” sotto l’ombrello dalla persona del cuore. ❤ ❤ ❤

Satsukibare: giorno luminoso di Maggio che segna l’avvicinarsi dell’estate. ❤ ❤

Inemuri: la capacità di addormentarsi per breve tempo in un luogo pubblico, per esempio al ristorante o in autobus.

Yoisho: lasciarsi cadere sulla sedia con un sospiro o un grugnito, solitamente dopo una giornata pesante.

Ishin-denshin: una comunicazione intima, personale tra due individui che si capiscono a vicenda senza bisogno di parlare. ❤ ❤

#Ichigo Ichie: ogni incontro con un’altra persona va affrontato essendo consci del fatto che potremmo anche non rivedere mai più quella persona e quindi bisogna far sì di non avere rimpianti per come ci si è comportati. [suggerita da DevilLight]

#Nankurunaisa: con il tempo si sistema tutto. [suggerita da Annapis]

#Utsura-utsura: stare a metà tra sonno e veglia.

#Kenshō: momento improvviso di fugace illuminazione, intuizione.

#Kogarashi: il primo soffio di vento che annuncia l'inverno.

#Tsundoku: l'abitudine di comprare libri e lasciare che si ammucchino non letti assieme ad altri libri. [suggerita da HarrietStrimell]

#Karoshi: morte per cause riconducibili al troppo lavoro e al conseguente troppo poco riposo. [suggerita da Tide-EFP]

#Karojisatsu: il suicidio indotto dal troppo stress, dalla troppa fatica e dal troppo poco riposo causati dal lavoro. [suggerita da Tide-EFP]


PORTOGHESE
Cafuné: accarezzare la chioma della persona amata facendo scorrere le dita tra i capelli. ❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Cheiro no cangote: strofinare la punta del naso sul collo della persona amata. ❤ ❤ ❤

#Saudade: una forma di malinconia-nostalgia, in bilico tra dolcezza e struggimento; si riferisce a qualcosa che non si è vissuto ma che si vorrebbe vivere o rivivere. [suggerita da Angel Texas Ranger] ❤ ❤

#Desenrascanςo: quando si riesce a risolvere una situazione difficile in modo rocambolesco e con pochi mezzi a disposizione.


HINDI
Viraha: la consapevolezza dell’amore che arriva nel momento della separazione, rendersi conto di amare una persona soltanto poco prima della sua (o vostra) partenza o di una separazione più o meno inevitabile. ❤ ❤ ❤ ❤

Jijivisha: il forte ed eterno desiderio di vivere e continuare a vivere.

#Jugaad: trovare soluzioni innovative, improvvisate e geniali, utilizzando quello che si ha. È la capacità di trovare soluzioni creative, frugali e inaspettate.


FRANCESE
Retrouvailles: il sentimento di gioia che proviamo quando finalmente ritroviamo la persona che amiamo dopo una lunga separazione. ❤ ❤ ❤

Sillage: la scia lasciata in cielo da un aereo o nell’acqua da una barca, la traccia di profumo lasciata nell’aria da una cosa o da una persona che ci ha preceduti in un determinato luogo.

#Esprit de l'escalier: simile alla parola tedesca treppenwitz e a quella yiddish trepverter, è la brillante risposta che arriva troppo tardi, quando si è già lasciata la festa. [suggerita da AriaBlack]

#Douleur exquise: questa parola indica il forte stato di malessere che accompagna il desiderio inappagato di amare/volere qualcuno che non si potrà avere. [suggerita da AriaBlack]


TAMIL, lingua parlata in India, Sri Lanka e Singapore
Oodal: quella finta rabbia che gli innamorati ostentano dopo un banale litigio, un grande amore mascherato da rabbia che può servire a ritrovarsi con più gioia quando si fa la pace. ❤ ❤


YAGHAN, lingua indigena della Terra del Fuoco (Cile)
Mamihlapinatapei: gioco di sguardi tra due persone che si piacciono, guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l’altra persona faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente ma che nessuno dei due vuole fare per primo. ❤ ❤


SPAGNOLO
Flechazo: colpo di fulmine, amore a prima vista, una freccia scoccata da Cupido. È quel momento in cui vediamo una persona per la prima volta e capiamo che vorremmo averla al nostro fianco per tutta la vita. ❤ ❤

#Engentar: desiderare di stare soli, ricercare una serena solitudine, il desiderio di allontanarsi dagli altri gioendo della propria solitudine.

#Duende: la commozione profonda lasciata dal misterioso potere dell'arte. [suggerita da AriaBlack]


RUMENO
Dor: attendere con trepidazione lo squillo del telefono, guardare continuamente l’orologio in attesa di un appuntamento, avere l’impressione che il tempo che ci separa dalla persona che amiamo non passi mai. È il desiderio misto a gioia e malinconia di rivedere al più presto le persone di cui sentiamo la mancanza. ❤ ❤ ❤


GALLESE
Cwtch: non un semplice abbraccio, non un abbraccio qualsiasi, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro, quel luogo in cui ci sentiamo veramente a casa, tra le braccia della persona amata. ❤ ❤ ❤


RAPA NUI, lingua dell’Isola di Pasqua
Manabamate: uno dei sintomi più evidenti dell’innamoramento, cioè l’improvvisa e inspiegabile mancanza di appetito persino davanti a un piatto prelibato. ❤ ❤

Tingo: l’atto di prendere in prestito oggetti dalla casa di un amico senza mai restituire nessuno di essi.


COREANO
Won: la difficoltà di una persona nel rinunciare a un’illusione per guardare in faccia la realtà. ❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Dapjeongneo: quando qualcuno fa una domanda ad un altro avendo già in mente una ben precisa risposta. ❤ ❤

#Nunchi: la capacità di ascoltare e comprendere l'umore altrui. ❤ ❤

#Naesung: una persona che nasconde il suo vero sé con le persone a cui è interessata, mostrandosi nella gran parte delle volte più schiva. [suggerita da uracchi]

#Dabdabnae: una sensazione come di soffocamento fisico o emotivo a causa di una restrizione della libertà di esprimersi a parole e/o gesti. [suggerita da uracchi]

#Sseomtada: quella fase di una relazione in cui due persone, pur continuando ad incontrarsi, non hanno ben definito la loro relazione. [suggerita da uracchi] ❤ ❤


CINESE
Hai shi shan meng: la promessa di amore eterno.

Yúyīn: la sensazione del suono che resta in un orecchio dopo averlo sentito. ❤ ❤

#Shu: mettere l'altro nel proprio cuore.

#Yuán fèn: relazione determinata dal destino. La fatidica coincidenza delle relazioni: non avvengono per caso, ma dipendono dalle azioni commesse nella vita precedente. Chi si incontra, insomma, lo fa grazie a una innata connessione universale.


RUSSO
Odnoliub: una persona che ha un unico amore nella propria vita.

Zapoi: due o più giorni in stato di ubriachezza dopo i quali ci si ritrova in viaggio o ci si risveglia in un posto inaspettato. ❤ ❤

Pochemuchka: una persona che fa molte domande, parola spesso usata affettuosamente dai genitori nei confronti di bambini particolarmente curiosi. ❤ ❤

Toropýga: una persona che è continuamente di fretta.

Halatnost: l'apatia che si prova al mattino e che rende difficile alzarsi dal letto, vestirsi e cominciare la giornata. ❤ ❤


TAGALOG, lingua delle Filippine
Kilig: farfalle nello stomaco, la vertigine che si prova quando si incontra la persona per cui si ha una cotta. ❤ ❤

Gigil: l’impulso irresistibile di pizzicare o stringere qualcuno a cui si vuole bene. ❤ ❤ ❤

#Balikwas: saltare improvvisamente in un’altra situazione e sentirsi sorpreso, ma anche andare contro corrente e abbandonare la propria zona di comfort.


BANTU, dialetto africano
Hanyauku: camminare a piedi nudi sulla sabbia calda.

Mbuki-mvuki: la voglia di togliersi i vestiti mentre si balla per sentirsi più liberi.

#Ilunga: persona che la prima volta perdona tutto, la seconda volta è tollerante, ma la terza non ha pietà.

#Ubuntu: umanità verso gli altri, la sensazione del sentirsi parte di una grande comunità, secondo la filosofia che una persona è quella che è in virtù di ciò che tutti siamo. Chi ha ubuntu non può perseguire solo il vantaggio personale, ma è una persona aperta e disponibile e fa del bene che si diffonde in tutta l’umanità.


TEDESCO
Lebenslangerschicksalsschatz: dono del destino di tutta una vita.

Schnapsidee: quel piano astruso e ridicolo che ti viene in mente quando sei ubriaco e che ti porta a combinare disastri irreparabili.

Drachenfutter: letteralmente “il cibo del drago”, ovvero il regalo che si fa a qualcuno quando si sa di aver fatto qualcosa di sbagliato, nel tentativo di addolcirlo e placare la sua rabbia.

Muskelkater: il dolore che si avverte ai muscoli il giorno dopo aver fatto esercizio fisico.

Backpfeifengesicht: una persona la cui faccia sembra aver bisogno di essere presa a pugni o a schiaffi. ❤ ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Fensterln: fare una visita alla persona amata di notte arrampicandosi fino alla finestra della sua camera da letto.

#Schultüte: da Schule (scuola) e Tüte (sacchetto), indica una tradizione prettamente tedesca cioè un cono colorato e decorato, pieno di piccoli doni utili per la scuola e di dolcetti, che i bambini della prima classe della scuola primaria ricevono dai genitori o dai nonni con lo scopo di rendere più dolce il primo giorno di scuola, che spesso può essere traumatico. [suggerita da Arianna.1992]

Lampenfieber: ansia da palcoscenico, la paura di stare sotto i riflettori.

Habseligkeiten: oggetti personali che hanno un basso valore materiale ma un forte valore affettivo.

Morgenmuffel: chi al mattino, appena sveglio, è di cattivo umore, parla poco e non vuole che gli si parli.

Innerer Schweinehund: (letteralmente “cane-maiale interiore”) un animale molto potente che, secondo l’immaginazione tedesca, abita nel nostro animo e deve essere sconfitto per fare cose sgradevoli (es. la dichiarazione dei redditi, alzarsi alle 6 di mattina per andare a correre prima del lavoro)

Finderlohn: ricompensa per chi trova un oggetto smarrito, specialmente se prezioso, e anziché tenerlo con sé lo restituisce al suo legittimo proprietario o lo porta alla polizia. Il finderlohn può essere un semplice grazie, un caffè, una somma di denaro, un regalo ecc.

#Fernweh: nostalgia di posti lontani, desiderio di abbandonare la quotidianità e viaggiare.

#Waldeinsamkeit: la sensazione di sentirsi soli come in un bosco.

#Verschlimmbessern: peggiorare una situazione mentre si cerca di migliorarla.

#Geborgenheit: la sensazione di sicurezza che si prova stando con la persona a cui si vuole bene. ❤ ❤

#Vorfreude: la felicità che deriva dal pregustare la felicità futura.

#Torschlusspanik: paura di fallire, di non raggiungere i propri obiettivi. ❤ ❤

#Sehenswürdigkeit: un’attrazione di un luogo che vale la pena di essere visitata, una meraviglia da non perdere quando si viaggia in un particolare posto.

#Wanderlust: nata dall’unione di “Wandern” (girovagare) e “Lust” (desiderio), la Wanderlust esprime il perenne desiderio di viaggiare, quasi un’ossessione, una voglia perenne di partire per fuggire in qualsiasi luogo del mondo, l’importante è che sia lontano da casa.

#Gemütlichkeit: derivato da Gemüt “animo” (inteso come insieme dei sentimenti umani), è un concetto tipicamente tedesco di difficile traduzione. Indica uno stato d'animo, un'atmosfera serena in cui una persona si sente a suo agio, accolta con calore, in pace, serena. L'aggettivo gemütlich si usa spesso per connotare positivamente atmosfere, momenti o luoghi. [suggerita da Sonrisa_Mar]

#Treppenwitz: deriva dall’unione di Treppen (scala) con Witz (arguzia, scherzo, battuta). È la risposta giusta ad una discussione, un’arguzia che ci viene in mente quando ormai siamo sulle scale pronti a lasciare la casa ed è troppo tardi per dirla. [suggerita da Sonrisa_Mar]

#Schadenfreude: è il rallegrarsi per le disgrazie altrui. È un sentimento un po’ meschino che ci porta ad essere felici quando a qualcun altro le cose vanno male. [suggerita da Sonrisa_Mar]

#Zweisamkeit: è lo stato di estasi in cui si trovano due anime innamorate, quell’alone di solitudine che le circonda, quel senso di isolamento che li allontana dal resto del mondo perché non hanno bisogno di nient’altro, se non della reciproca compagnia. È quello che si prova quando ci si innamora di qualcuno e si vuole passare soli con lui/lei il resto del tempo. [suggerita da Sonrisa_Mar]


INGLESE
Serendipity: lo scoprire qualcosa di inatteso e importante che non ha nulla a che vedere con quanto ci si proponeva o si pensava di trovare, attitudine a fare scoperte fortunate e impreviste.

Redamancy: l’atto di amare qualcuno che ti ama, un amore ricambiato in pieno.

Chrysalism: tranquillità di essere in casa durante la tempesta. Viene da “crisalide” e vuole rendere l’idea di sentirsi protetti, come in uno stato embrionale. ❤ ❤

Nyctophilia: l’amore per la notte e per le caratteristiche che a questa si accompagnano, oscurità e silenzio. Il soggetto nictofilo trova conforto all’idea della notte e generalmente preferisce svolgere le proprie attività durante le ore buie piuttosto che con la luce del giorno.

Palinoia: l’ossessiva ripetizione di un atto volto a raggiungere la perfezione.

Petrichor: il profumo della pioggia sulla terra calda e asciutta. ❤ ❤ ❤ ❤

Agastopia: osservare e apprezzare una particolare zona del corpo dell’altro. ❤ ❤ ❤ ❤ ❤

Apricity: il sole tiepido tipico di un freddo giorno d’inverno. ❤ ❤

Psithurism: il fruscio delle foglie mosse dal vento.

#Philocalist: un amore per la bellezza, qualcuno che vede e apprezza la bellezza in ogni cosa. [suggerita da Annapis]

Trainspotter: chi ha l’hobby di recarsi frequentemente alla stazione e guardare i treni che passano (concetto peculiare della cultura inglese che ad esempio in Italia non esiste)

#Sonder: il rendersi conto che ogni persona che ci passa accanto ha una vita complessa quanto la nostra. [suggerita da AriaBlack]

#Wistful: una malinconia strettamente associata ad un desiderio incompiuto o al desiderio di non aver compiuto un determinato atto, desiderato una determinata cosa; un misto tra desiderio remoto, indistinto, e rimpianto. [suggerita da LadieBlue]


INUIT, lingua eschimese
Iktsuarpok: l’attesa provata per qualcuno che spinge a controllare continuamente se la persona sia finalmente arrivata; la frustrazione che si prova quando si aspetta qualcuno che è in ritardo.

#Qarrtsiluni: sedersi al buio con qualcuno aspettando che accada qualcosa di grosso. ❤ ❤


NORVEGESE
Fylleangst: la paura di aver fatto qualcosa di cui non ci si ricorda mentre si era ubriachi. ❤ ❤

Utepils: stare all’aperto in una giornata di sole, bevendo una birra. ❤ ❤

#Gjensynsglede: la felicità di incontrare qualcuno che non vedi da molto tempo.

#Friluftsliv: connettersi con la natura, la sensazione che si prova quando si trascorre del tempo all’aria aperta e si sta in mezzo alla natura. È quel senso di pace e serenità che va in contrasto con la frenesia della quotidianità e che si può vivere facendo sport nella natura, ma anche semplicemente meditando o respirando aria buona, facendosi regalare energia dall’ambiente circostante.

#Kos: parola che descrive un sentimento soggettivo, tutto ciò che rende felici e scalda il cuore (molto simile alla parola danese Hyggelig). [suggerita da HarrietStrimell]

#Pålegg: tutto ciò che può essere abbinato al pane, solitamente su una sola fetta. [suggerita da HarrietStrimell]


TURCO
Gumusservi o Yakamoz: il riflesso della luna sull’acqua.


URDU
Goya: quando leggere ci fa dimenticare chi e dove siamo, quando ci fa volare verso montagne che nemmeno sapevamo esistessero, e ci fa nuotare in oceani in cui saremmo incapaci di tuffarci.

#Chinghotiyaan: la scrittura di un bambino che ha appena imparato a scrivere.


OLANDESE
Queesting: accogliere l’amante nel proprio letto per chiacchierare. Il termine ha una storica tradizione: la donna lasciava di notte le porte della propria camera aperte nell’attesa che l’amante entrasse e le parlasse; lo faceva per conquistarlo e con il pieno consenso dei familiari.

Uitwaaien: fare una passeggiata per schiarirsi le idee.

Kattebel: un breve biglietto scritto in modo informale e dato a qualcuno per attirare la sua attenzione oppure tenuto per sé come promemoria per non dimenticare qualcosa. ❤ ❤

#Gezelligheid: qualsiasi cosa riscaldi il cuore (sia questo una cenetta a lume di candela, una birra con gli amici, appallottolarsi sul divano con un libro, ecc.) ❤ ❤ ❤


ARABO
Samar: sedersi insieme per raccontare storie all’ora del tramonto.

Ya'aburnee: la speranza che la persona che ami viva più a lungo di te, così da risparmiarti il dolore di vivere senza di lei. ❤ ❤


FINLANDESE
Kalsarikännit: quando qualcuno preferisce rimanere a casa da solo e ubriacarsi in biancheria intima invece di uscire a divertirsi. ❤ ❤ ❤

#Sielunmaisema: il "paesaggio dell'anima", quello che ti porti sempre nel cuore, l'unico posto in cui ti senti realmente a casa. [suggerita da Lita_EFP] ❤ ❤

#Sisu: determinazione di fronte alle avversità, forza di volontà, perseveranza, razionalità. [suggerita da HarrietStrimell]


SERBO
Milozvučan: avere una voce dolce e gentile, particolarmente piacevole per l’orecchio. ❤ ❤ ❤ ❤

#Mepak: il piacere delle piccole cose. La felicità? Non dipende dai grandi avvenimenti della vita ma dalle piccole esperienze.


CATALANO
Estrenar: indossare o usare qualcosa per la prima volta. ❤ ❤


MI'KMAQ, lingua di una popolazione nativa del Canada
Wenjimpat: dormire nudi.


UNGHERESE
Donaldkacsázás: vagare per casa senza pantaloni o biancheria intima, ma solo con una camicia addosso.


SVEDESE
Knullrufs: risvegliarsi con i capelli in disordine dopo una notte di passione.

#Lagom: letteralmente significa “moderato”, un concetto che sta fra il “ciò che è sufficiente” e “la giusta misura”. Viene anche inteso come modo di vivere che prevede il rispetto degli altri e ad evitare eccessi che possano danneggiare la libertà degli altri. [suggerita da HarrietStrimell]

#Mangata: la scia del riflesso della luna sul mare di notte. [suggerita da HarrietStrimell]

#Tretar: riempire per tre volte la tazza di caffè. [suggerita da HarrietStrimell]

#Gökotta: quando ci si sveglia molto presto la mattina per uscire in mezzo alla natura e ascoltare il canto del primo uccello del mattino. [suggerita da HarrietStrimell]

#Trädmord: letteralmente significa “assassino di alberi” e la parola è stata inventata nel 2011 a causa della morte di diversi alberi dovuta al danneggiamento e all'avvelenamento vicino a Stoccolma. Nel tempo il suo significato è mutato e attualmente si può tradurre con “uno spreco di carta o di imballaggi non necessario”. [suggerita da HarrietStrimell]

#Fika: questa parola è un sostantivo, un verbo ma soprattutto un modo di vivere. Derivata da kaffi (termine svedese arcaico che indica il caffè) e nata dallo slang del XIX secolo, in cui le sillabe di una parola vengono invertite, fika in Svezia è ormai un’istituzione sociale: è una pausa caffè piacevole con i colleghi, gli amici o la famiglia. Nel fika il caffè, consumato spesso e volentieri dagli svedesi, o altre bevande calde possono essere accompagnati da biscotti, torte e dolci.

#Resfeber: l’agitazione ed inquietudine che fa battere forte il cuore prima di una nuova partenza.


UCRAINO
Horilyts: stendersi con il viso rivolto al cielo.


PERSIANO
#Zhaghzhagh: battere i denti per il freddo o per la rabbia. ❤ ❤


YIDDISH
#Luftmensch: chi ha la testa tra le nuvole, lontano dalla realtà, vicino all’irrealizzabile.

#Trepverter: letteralmente “parole di scala”, è la risposta giusta da dare durante una discussione ma che giunge alla mente solo quando si va via.

#Fargin: orgoglio e sincera felicità per il successo di qualcun altro, l’opposto dell’invidia.


INDONESIANO
#Jayyus: una battuta detta così male che non si può fare altro che ridere.

#Ming-gat: andarsene per sempre senza dire addio.


HAWAIANO
#Akihi: quel momento in cui, dopo che qualcuno ti ha dato delle indicazioni stradali o ti ha spiegato come arrivare in un posto, te ne vai dimenticando tutto.


ISLANDESE
#Hoppipolla: saltare nelle pozzanghere. ❤ ❤

#Tima: quando hai tempo e denaro per fare qualcosa, ma non la fai comunque o non hai voglia di farla. [suggerita da HarrietStrimell]

#Ratljóst: letteralmente significa “abbastanza luce per poter navigare”/“luce di orientamento” e si estende a significati più ampi come “prendere la giusta direzione”, “seguire la giusta strada” e “sapere dove si sta andando”. [suggerita da HarrietStrimell]

#Gluggaveður: apprezzare il tempo che c’è fuori però da casa propria, magari osservandolo dalla finestra. [suggerita da HarrietStrimell]


KIVILA, dialetto della Nuova Guinea
#Mokita: una verità che tutti conoscono ma che nessuno ammette. ❤ ❤


ALBANESE
#Besa: il culto dell'onore e della parola data, promessa inviolabile. ❤ ❤


GRECO
#Filoxenia: l'amore per lo straniero, il valore sacro dell'ospitalità.

#Proàiresis: la capacità di prendere decisioni e scelte usando la ragione.

#Kairos: nell’antica Grecia significava “momento giusto o opportuno” o “momento supremo”. Il tempo per gli antichi greci poteva essere espresso da due parole: χρονος (chronos) e καιρος (kairos). Chronos si riferisce al tempo cronologico e sequenziale ed ha una caratteristica quantitativa, mentre Kairos è qualitativo e significa “un tempo nel mezzo”, un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale accade qualcosa di speciale per chi utilizza questa parola.

#Agape: amore incondizionato, disinteressato e smisurato. Tre sono i tipi di amore in greco: eros, legato all’attrazione fisica; philos, sentimento fraterno e di profonda condivisione e, appunto, agape. Il vertice più alto dell’amore, provato da chi dona tutto se stesso senza pretendere nulla in cambio. ❤ ❤

#Meraki: qualcosa viene fatto con creatività, con molto amore, viene fatto con l'anima. [suggerita da AriaBlack]


GAELICO
#Curglaff: la sensazione di shock e di rinvigorimento che si prova tuffandosi nell'acqua fredda.

#Turadh: un raggio di sole che filtra tra le nuvole.

#Neach-gaoil: la persona che vive dentro il tuo cuore.


DANESE
#Forelsket: descrive la sensazione dell'innamoramento. Quando siamo innamorati, infatti, produciamo molte endorfine che ci rendono molto più euforici, felici ed estasiati. [suggerita da HarrietStrimell]

#Hyggelig: si tratta di una sensazione positiva di calore che ci fa sentire a nostro agio. [suggerita da HarrietStrimell] ❤ ❤

#Morgenfrisk: indica il risveglio dopo aver trascorso una piacevole serata. [suggerita da HarrietStrimell]

#Arbejdsglaede: letteralmente significa “felicità a lavoro” e descrive quando si è fieri di quello che si fa, quando piace il proprio lavoro, l’ambiente in cui si svolge e le persone con cui si lavora a stretto contatto. [suggerita da HarrietStrimell]


NGANGIWUMIRR, lingua aborigena
#Dadirri: atto di profondo e riflessivo ascolto. È un metodo di cura, una pratica per superare traumi e dolore.


PINTUPI, lingua aborigena
#Kanyirninpa: abbraccio protettivo e salutare. L’abbraccio non trasmette solo affetto, ma infonde salute fisica e mentale. È la protezione della famiglia verso un nuovo nato. Per gli adulti il significato cambia: non cercano più l’abbraccio della madre ma quello degli altri uomini.


URONE, lingua di una popolazione indigena nordamericana
#Orenda: il potere di cambiare il mondo a dispetto di un destino avverso.


BALINESE
#Ramé: caotico e gioioso/allegro insieme.


EBRAICO
#Tithadesh: è l’augurio che si rivolge a chi ha acquisito qualcosa di nuovo (soprattutto materiale).


PIRAHÃ, lingua di una popolazione indigena dell'Amazzonia
#Xibipiio: l’esperienza della transizione, l’atto di cominciare o terminare qualcosa, di trovarsi al limite di un fenomeno. Come una fiamma tremolante, che entra e esce dalla nostra percezione. ❤ ❤ ❤


POLACCO
#Załatwíc: risolvere una situazione e sistemare le cose arrangiandosi (con competenza, relazioni o anche solo fantasia).


***


Potete ovviamente cominciare dalla parola che preferite e passare tranquillamente da una lingua all’altra.
Queste parole POSSONO ma NON DEVONO NECESSARIAMENTE comparire nella vostra storia, è il loro significato generale che deve essere sviluppato. Più precisamente, le parole possono essere usate come:
argomento principale della storia: se scelgo “serendipity”, parlerò di come il mio personaggio durante la sua affannosa ricerca abbia trovato qualcosa di totalmente inaspettato.
sfondo: se scelgo “komorebi”, posso soffermarmi sulla descrizione del sole che filtra attraverso le foglie degli alberi ma posso anche utilizzarla solo come sfondo e poi andare avanti con la storia, i dialoghi, i pensieri dei personaggi.
vera e propria citazione nei dialoghi/pensieri: le parole giapponesi “itadakimasu” e “gochisousama” si prestano molto bene ad essere pronunciate da personaggi appartenenti ad anime e manga, mentre sarebbero ovviamente inappropriate se usate nei fandom di serie tv americane.
titolo: nessuno vi vieta di utilizzare la parola come titolo.


Accetto:
Tutti i fandom (fanfiction e originali), tutti i personaggi, tutte le coppie (het, yaoi, yuri).
Drabbles, Flashfics, Oneshots, Raccolte senza limite di capitoli, Longfics di max 10 capitoli.
NON potete usare più di una parola per un singolo capitolo, MA potete usare una sola parola per più capitoli. Mi spiego meglio:
- se scrivete una raccolta di 7 capitoli, potete usare 7 parole diverse (cap.1 – Serendipity, cap. 2 – Komorebi ecc.) oppure potete usare la stessa parola per ogni capitolo (vi piace molto la parola “Cwtch”? Potete renderla l’argomento principale dell’intera raccolta e analizzare 7 abbracci diversi di 7 coppie diverse in 7 capitoli diversi).
- per le longfics vale lo stesso discorso delle raccolte: una parola diversa per ogni capitolo oppure una stessa parola può ispirare l’intera long (esempio: “Retrouvailles” può essere adatta per analizzare in una long di 3 / 4 capitoli la separazione e la riunione della coppia protagonista)
Tutti i rating, tutti i generi, tutti gli avvertimenti


Non accetto:
storie edite
l’uso di emoticons, linguaggio sms, stile copione
storie che violano il regolamento di EFP


Quando pubblicate la vostra storia, scrivete nell’introduzione: Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
Inoltre fatemelo sapere qui sotto riempiendo questo specchietto:

Nickname:
Fandom:
Titolo + link della storia:
Parola:



Premi:
1 banner + 1 recensione ad una qualsiasi altra storia a vostra scelta (una drabble, una flashfic, una oneshot, un capitolo singolo di una raccolta, NO LONGFIC) quando avrete utilizzato 10 parole di questa challenge.
1 banner + 2 recensioni a 2 storie a vostra scelta (drabbles, flashfics, oneshots, capitoli singoli di una raccolta, NO LONGFIC) quando avrete utilizzato 20 parole di questa challenge.
1 banner + 5 recensioni a 5 storie a vostra scelta (come sopra) se riuscirete ad usare ben 50 parole.


Ripeto che ACCETTO QUALSIASI FANDOM, sia per le storie che parteciperanno alla challenge sia per le recensioni premio. Se non conosco il fandom da voi scelto, mi informerò adeguatamente per lasciarvi delle recensioni soddisfacenti. In ogni caso vi riporto qui i fandom che conosco meglio così che possiate farvi un’idea generale e magari scegliere determinati fandom piuttosto che altri per le recensioni premio.

ANIME/MANGA: Naruto, Fairy Tail, One Piece, Dragon Ball, Bleach, Shokugeki no Soma, One Punch Man, Nisekoi, Edens Zero (sì, il nuovo manga di Mashima, vorrei far aprire la sezione)
DISNEY: Frozen, Rapunzel, Zootropolis e simili
FILM: Maze Runner, Divergent e moltissimi altri film di genere romantico/fantascientifico
SERIE TV: Glee, Lost, The Vampire Diaries e anche serie più “leggere” come iCarly
LIBRI: Harry Potter, Hunger Games, Shadowhunters, Twilight, la mitologia greca/latina
SERIE ANIMATE: RWBY, Miraculous Ladybug

Per qualsiasi dubbio, non esitate a chiedere. Detto questo, grazie a chi parteciperà e buon lavoro!


PARTECIPANTI:
A causa del numero eccessivo di caratteri che non mi permette più di ampliare questo post, ho deciso di fare un post a parte per la lista dei partecipanti. Lo trovate a pagina 15.



AVVISO: questa challenge è stata già proposta dalla sottoscritta sul forum FairyPiece - Fanfiction & Images con due soli fandom, Fairy Tail e One Piece. Ve lo dico perchè potreste incontrare storie (incluse mie) che partecipano alla challenge con la dicitura "FairyPiece version".
[Modificato da Soly Dea 08/05/2022 14:20]
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